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Psicoterapia Autogena

Psicoterapia Autogena

Autore/i: Peresson Luigi

Editore: Faenza Editrice

seconda edizione, prefazione di Sergio Bartoli, introduzione dell’autore.

pp. 324, ill. b/n, Faenza

Sommario:

  • I presupposti teorici del Training Autogeno
  • La concentrazione passiva
  • Prospettive teoriche
  • I sei esercizi-standard
  • Il Training Autogeno in gruppo: T.A.-Group
  • Il protocollo
  • Le applicazioni del Training Autogeno
  • Le applicazioni in medicina
  • Le applicazioni in psicoterapia
  • Le applicazioni in pediatria
  • Controindicazioni e inconvenienti del Training Autogeno
  • Gli esercizi superiori del Training Autogeno
  • La Neutralizzazione Autogena
  • La Modificazione Autogena

Guida all’Esercizio Pratico della Prostituzione

Guida all’Esercizio Pratico della Prostituzione

Autore/i: Rasp Renate

Editore: Edizioni il Formichiere

unica edizione, traduzione di Olimpio Cescatti e Gabriella Paolini.

pp. 142, Milano

Con puntigliosa e onnivora sistematicità, questo agile manuale per ragazze di vita espone le regole fondamentali che deve osservare chi voglia dedicarsi al mestiere più antico del mondo: igiene personale, tipologia dell’abbigliamento, arredamento della casa, trattamento della clientela fissa o saltuaria, cittadina o provinciale, normale o pervertita, cautele contro i rischi della professione e previdenze per la vecchiaia. Sotto il velo della freddezza manualistica traspaiono la strizzatina d’occhio dell’ironia e un leggero, piccante brivido erotico.

Gli Ultimi Insegnamenti

Gli Ultimi Insegnamenti

Le parole di un grande maestro negli ultimi giorni della sua vita

Autore/i: Oki Masahiro

Editore: Edizioni Cometa

introduzione «intervista a Yuji Yahiro», traduzione dal giapponese Mizuè Tamaki, traduzione dall’inglese Alfredo D’Angelo.

pp. 104, ill. b/n, Roma

«Equilibrate la condizione fisica e il respiro, equilibrate lo stato d’animo e il vostro stile di vita, fate nascere dentro di voi l’equilibrio in modo naturale.
Questo vuole dire applicare lo Yoga nella vita di tutti i giorni: bilanciare sempre e comunque ogni cosa.
Cercate l’equilibrio in ogni momento, cercate sempre di creare armonia.
Dovete accettare con gioia e gratitudine qualsiasi cosa succeda. Il corso della vita è limitato: se si passa un giorno con la tristezza, quel giorno è perso!
Dal momento in cui nasciamo a quello in cui moriamo non dovremmo far altro che pensare e studiare come creare gioia nel nostro cuore.»

Questo libro e una raccolta dei discorsi tenuti dal maestro Masahiro Oki dalla fine di giugno al 24 luglio 1985, il giorno precedente la sua scomparsa.
I suoi ultimi insegnamenti li ha offerti a Stromma in Finlandia, a Rotheau la Clochette nei pressi di Colmar, in Francia, a Herentals in Belgio, e infine in Italia, nel dojo Ohi do a Colhordolo, vicino a Pesaro.
Quell’estate fu l’ultima stagione del maestro Ohi. La mattina del 25 luglio (la sera prima aveva parlato al municipio di Pesaro) si era voluto recare al mare insieme ad alcuni dei suoi studenti. A pochi chilometri da li, decine di persone lo aspettavano per l’incontro conclusivo del Campo estivo, ma lui non tornò. La sua anima aveva abbandonato il corpo la, nel mare aperto, dopo aver nuotato con grande energia.
Solo chi ha percepito la vibrazione dei suoi insegnamenti, e ne ha valorizzato l’essenza con il proprio impegno di vita, ha potuto cominciare a colmare il vuoto che la sua scomparsa sembrava aver lasciato dentro il cuore. Chi ha letto più volte le sue parole vi ha trovato ogni volta qualcosa in più e le ha scoperte sorgenti inesauribili, cosi come solo le cose vere possono esserlo.
La cura che abbiamo messo nel pubblicare questi testi ci autorizza a sperare che le parole in essi contenute possano toccare e svegliare qualcosa dentro ognuno; perché la nostra vita migliori, perchè la salute, la felicità, la pace, non rimangano beni cosi lontani dal genere umano.
La Religione, la Filosofia, la Scienza: ogni campo della vita umana può essere penetrato dalle parole del maestro Olei, a patto che ognuno le valorizzi nella pratica del suo impegno e non rinunci mai ad ”andare avanti con forte decisione e con gioia”, come il maestro ebbe a dire due giorni prima di lasciarci.

Un ringraziamento particolare va al maestro Yuji Yahiro, che in questi anni si e prodigato in una spinta eccezionale per la comprensione dell’essenza profonda dell’insegnamento del maestro Oki.

Confessioni di un Abitatore di Igloo

Confessioni di un Abitatore di Igloo

1948-1963: miti e leggende del popolo dei ghiacci quando ancora la civiltà degli eschimesi viveva le sue antiche tradizioni

Autore/i: Houston James

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, nota dell’autore, traduzione a cura di Franca Genta Bonelli.

pp. 374, ill. b/n, 1 cartina b/n f.t., Casale Monferrato (AL)

James Houston, dopo aver studiato arte e disegno in Canada e a Parigi, si arruolò nel reggimento scozzese. Finita la guerra decise di partire alla volta del Grande Nord canadese per disegnare uomini e animali al di sopra del Circolo Polare Artico.
Fattosi abbandonare in un villaggio di eschimesi sulle rive dell’immenso Golfo di Hudson, finì per mettervi su famiglia, passando 14 anni in mezzo ai ghiacci, là dove dal tramonto all’alba possono passare mesi.
Dormi in case di neve, mangiò carne cruda di foca, cacciò i trichechi correndo, insieme a una muta di cani da slitta. Ma soprattutto ascoltò ed annotò i racconti delle leggende e delle credenze di quello straordinario popolo delle nevi, a quel tempo ancora padrone di un Artico incontaminato.
Da un centinaio di piccoli episodi, narrati in stile spiritoso e colloquiale, emergono aneddoti della vita nel «grande freddo», come gli spassosi e fallimentari tentativi dell’autore di insegnare il gioco del calcio a persone incapaci di guardare gli altri come avversari, oppure il racconto di come i figli avuti con una donna degli “Inuit” si siano disperati alla scoperta di non essere – per parte di padre – veri eschimesi…
E passato solo mezzo secolo da quando James Houston viveva in un igloo, ma il diario di questo occidentale smaliziato e romantico ci riporta un mondo di sciamani, di natura selvaggia e di gente spontanea che potrebbe anche essere quello dell’Europa di cinquemila anni orsono.

James Houston, nato a Toronto nel 1921, è noto in Nordamerica come l’uomo che ha fatto conoscere al mondo l’arte degli “Inuit”, precedentemente noti come eschimesi. Ha scritto diversi libri per adulti e per ragazzi, il più famoso, Alba Bianca (1989), è diventato un film di grande successo, mentre Correndo ad Ovest ha vinto il premio per il romanzo dell’anno in Canada nel 1991.

Storia Segreta dei Mongoli

Storia Segreta dei Mongoli

Autore/i: Anonimo

Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati

a cura di Sergej Kozin, introduzione di Fosco Maraini, traduzione di Maria Olsùfieva.

pp. 238, Milano

«Leggendo la Storia segreta è come fossimo stati invitati all’interno d’una jurta – fuori soffia l’eterno vento della steppa -, ci fossimo seduti sopra una rozza pelliccia di pecora accanto al fuoco di sterco, il cui fumo fa lacrimare gli occhi, e ascoltassimo un vecchio nomade che racconta. Ci racconta la storia, la leggenda, la saga di Temüĵin, poi detto Gengis Khan, che portò i mongoli dal nulla all’impero.» (Fosco Maraini)

Temüĵin, poi detto Činggis, fu l’invincibile capo guerriero che noi oggi chiamiamo Gengis Khan; la sua nazione, delineatasi a poco a poco sullo sfondo tumultuoso delle migrazioni dei «Popoli della Luna» che scorsero per secoli le vuote distese dell’Asia Centrale, conquistò in pochi anni l’egemonia su un territorio immenso, assoggettando i pastori nomadi come i mandarini della Cina.
La Storia segreta dei Mongoli è il racconto di questa formidabile ascesa, composto da un anonimo estensore nel XIII secolo: monumento di un’epoca in cui l’Asia Centrale, come scrive Fosco Maraini nella sua Introduzione, è un «oceano di terre in cui navigano, quasi misteriosi sargassi, ricordi, ombre, miraggi delle civiltà che ne costituiscono le rive: Roma, Cina, Bisanzio, Persia». La narrazione, scandita e come ipnotica, porta l’eco della poesia orale che ne è l’origine, e può sostare incantata a dire di una culla d’argento, dei finimenti di un destriero, come a svolgere il rito sacrale di una lunga genealogia.
La Storia segreta dei Mongoli è il primo dei monumenti storici e letterari mongoli noti. L’originale non è giunto fino a noi, ma nella seconda metà del XIV secolo essa fu trascritta in ideogrammi e tradotta in lingua cinese. La presente pubblicazione si richiama alla traduzione del 1941 in lingua russa dell’insigne mongolista e sinologo Sergej Kozin (1879-1956), che dedicò all’opera vent’anni di studi.

Il Sacro e le Religioni – Volume primo

Il Sacro e le Religioni – Volume primo

L’universo del sacro – Le religioni dell’India e dell’Oriente

Autore/i: Pisante Michele

Editore: Bastogi Editrice Italiana

prefazione di Pasquale Corsi.

pp. 160, Foggia

Il presente studio non è un comune trattato di storia delle Religioni, come ne esistono parecchi in circolazione, i quali descrivono semplicemente i contenuti delle Religioni più importanti. L’Autore, oltre a guidare il lettore attraverso gli sviluppi di esse e a Svelare alcuni particolari che spiegano concezioni religiose più o meno strane alla nostra mentalità occidentale, mette in evidenza come sia la categoria del “sacro” a costituire l’essenza di tutte le forme di religiosità. Il “sacro”, che affascina e terrorizza l’uomo di tutte le età e di tutti i continenti, è la struttura fondamentale delle piccole e delle grandi religioni. Fa eccezione la religione del Profeta Gesù di Nazareth, il quale fa saltare le strutture del sacro. Interessantissimo è anche in questo studio l’esame del concetto di Dio, che viene considerato non come soggetto, ma come relazione. Grandi idee, ma esposte in maniera piana e accessibile anche a intelligenze non abituate ad esposizioni troppo erudite; un discorso chiaro e convincente, che soddisfa il lettore ansioso di capire fino a che punto sia valido e ben fondato uno schietto sentimento religioso. Di prossima pubblicazione il secondo volume.

Michele Pisante non è alla sita prima esperienza di scrittore. Da tempo però aveva abbandonato questa attività. Ha studiato e conseguito la laurea in teologia alla facoltà Teologica Meridionale di Posillipo (Napoli); ora ha ripreso l’attività di studio e di ricerca in campo religioso. Per i prossimi anni sono in cantiere altre pubblicazioni, tendenti soprattutto alla volgarizzazione di problemi che, pur essendo generalmente riservati agli specialisti, hanno in realtà un interesse più vasto.

Conversione

Conversione

Una storia personale

Autore/i: Mondadori Leonardo; Messori Vittorio

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

pp. 172, Milano

Una conversione sembra a molti, oggi, qualcosa di anacronistico. Ancor più se si parla non di un generico ritorno alla religione ma dell’accettazione piena del cattolicesimo più ortodosso. Il massimo dell’improbabilità, poi, è ipotizzare che un simile evento riguardi il presidente di una grande azienda, noto alle cronache economiche e mondane.
Ma la realtà confonde spesso gli scettici.
Questo libro è infatti il racconto del ritorno alla fede di Leonardo Mondadori, oggi al vertice della casa editrice che porta il nome del nonno Arnoldo.
Un’educazione non strettamente religiosa, due divorzi, tre figli, gusti e abitudini della borghesia laica milanese. Ma poi, per lui, “qualcosa” è avvenuto. Si è realizzato un Incontro imprevisto che ha dato senso nuovo e luce insperata alla sua vita.
Per condividere con quanti più possibile la sua gioiosa scoperta, Leonardo ha deciso di parlarne con Vittorio Messori, il famoso scrittore cattolico, giunto anche egli alla fede da una formazione laica. Ne è nato un colloquio di grande umanità e, insieme, vigore, ispirato a una fraterna solidarietà per quella svolta dello spirito.
Questo libro è, dunque, la testimonianza della ”storia personale” di un laico chiamato ”da lontano” a Vivere la fede in un mondo in apparenza secolarizzato, eppure segretamente travagliato dalla nostalgia del vangelo.

Leonardo Mondadori (Milano 1946), figlio di Mimma Mondadori, si e laureato in filosofia all’Università Statale di Milano. Nel 1972 ha iniziato a lavorare all’Arnoldo Mondadori Editore, di cui è diventato presidente nel 1991.

Vittorio Messori (Sassuolo 1941) è autore di quindici libri, tradotti in tutto il mondo, da Ipotesi su Gesù (più di un milione di copie solo in Italia) a Rapporto sulla fede, la prima intervista. della storia a un prefetto dell’ex Sant’Uffizio; il cardinale Joseph Ratzinger. Da Mondadori ha pubblicato il suo colloquio con Giovanni Paolo II, Varcare la soglia della Speranza, uno dei maggiori best seller dell’editoria mondiale.

Vestire i Sogni

Vestire i Sogni

Il lavoro, la vita, i segreti di un sarto teatrale

Autore/i: Tirelli Umberto; Vergani Guido

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prima edizione.

pp. 222, nn. foto e ill. b/n, Milano

Nel mondo, dire Umberto Tirelli è dire sarto teatrale. Affrontando tutte le dure tappe dell’apprendistato, Tirelli ha lavorato con quasi tutti i grandi del cinema, del teatro e della lirica: da Visconti a Fellini, da Eduardo a Ronconi, da Bogdanovich ad Anghelopoulos, da Liliana Cavani a Squarzina, a Losey, a Terence Young. Ha trasformato Maria Callas in Medea, Romy Schneider nella viscontiana imperatrice Elisabetta, Claudia Cardinale nella Angelica del Gattopardo. Ha realizzato imprese talora ritenute impossibili sia nella più rigorosa ricostruzione storica, sia nella più audace invenzione visiva. Il suo contributo è stato essenziale anche nella ideazione, perchè Tirelli ha recuperato tecniche antiche, ha scoperto materiali mai usati nelle sartorie teatrali. È stato, tra l’altro, una specie di filologo, un inquieto archeologo che, rovistando nelle soffitte e nei mercati popolari, è riuscito a mettere insieme un museo unico al mondo: ventimila vestiti autentici dal Seicento ai giorni nostri.

La Scienza Grafologica Oggi

La Scienza Grafologica Oggi

Autore/i: Autori vari

Editore: Città Nuova Editrice

a cura di Giancarlo Galeazzi, introduzione di Costante Scarpellini.

pp. 284, Roma

La scienza grafologica oggi è un volume di Vari Autori che riprende e sviluppa i lavori del Il Congresso nazionale di grafologia tenutosi a San Benedetto del Tronto nel 1973. Il quadro che il libro fornisce permette una conoscenza ampia e precisa della situazione grafologica internazionale, con specifico riferimento alla grafologia morettiana. Il libro, che ha un’impostazione storico-teoretica, informa criticamente sulle acquisizioni della scienza grafologica e delle sue principali applicazioni. Come si può ben capire, il presente volume non insegna a diventare grafologi (a tal fine si rinvia al Trattato di grafologia del Moretti, al Testo teoricopratico di grafologia di Torbidoni-Zanin, e a Che cos’è la grafologia di Galeazzi-Palaferri-Giacometti), ma intende costituire una guida informativa dell’attuale situazione grafologica, ponendo l’accento in particolare sull’indirizzo morettiano, che, attraverso l’Istituto grafologico diretto dal Torbidoni, si sta sempre più affermando, ottenendo consensi non solo in Italia, ma anche all’estero. L’aver privilegiato la metodologia grafologica del Moretti non ha portato a nessuna preclusione informativa e valutativa: i vari autori del volume – ’ognuno specialista nel settore affidatogli – ’hanno saputo fornire una panoramica obiettiva ed articolata sul valore e i limiti della scienza grafologica, che dalla lettura del libro si conferma come una scienza umana a carattere psicodiagnostico.

Giancarlo Galeazzi è nato ad Ancona, dove è ordinario di filosofia e storia nel Liceo Scientifico Statale. Dirigente di varie associazioni culturali (circolo culturale «Maritain», A.E.D.E., U.C.I.I.M., A.G.E., Institut International «J. Maritain ») è membro dell’Istituto Marchigiano Accademia di scienze lettere ed arti, e collabora a numerose riviste culturali (Humanitas, Agorà, Nuova Rivista Pedagogìca, Nuovo Chirone, Ricerche pedagogiche, La scuola e l’uomo, Pedagogia e vita, Annali della pubblica istruzione, I problemi della pedagogia, Il ragguaglio librario, ecc.).
Cofondatore dell’Istituto grafologico «G. Moretti», fa parte del comitato direttivo della rivista Scrittura, e dirige il «Centro di sperimentazione grafo-psico-pedagogica» di Ancona. E’ stato inoltre presidente del comitato organizzativo del Il Congresso nazionale di grafologia (1973), ed è membro delle commissioni organizzative dell’Associazione Grafologica Italiana e della Scuola superiore di studi grafologici [in funzione dal 1976].
Coautore dell’opera Che cos’è la grafologia (ed. Sansoni), ha presentato alcuni libri grafologici: del Moretti: Grafologia e pedagogia nella scuola dell’obbligo (ed. Paoline] e’l santi dalla loro scrittura (ed. Paoline); di Torbidoni-Zanin: Grafologia. Testo teorico-pratico (ed. La Scuola).

Yogin e Sciamano

Yogin e Sciamano

Guida alla conoscenza e alla pratica sciamanica

Autore/i: Calloni Williams Selene

Editore: Promolibri Magnanelli

prefazione dell’autrice.

pp. 144, Torino

La millenaria saggezza dello Yoga e la pratica della magia sciamanica si uniscono in questo libro, dove il fenomeno sciamanico viene affrontato dapprima dal punto di vista teorico, attraverso un’approfondita analisi della visione mistica dello sciamano, quindi dal punto di vista operativo, proponendo al lettore tecniche individuali e di gruppo, tecniche «olistiche» che guariscono il corpo e la mente mediante il risveglio dell’anima.

Scrittrice e documentarista, Selene Calloni Williams è autrice di numerosi libri e documentari a tema psicologia ed ecologia profonda, sciamanismo, yoga, filosofia e antropologia. La sua peculiarità e risorsa è poter spaziare da Oriente ad Occidente, grazie al fatto di avere avuto due grandi maestri, uno in Asia, Michael Williams, che, a dispetto del nome occidentale, era di etnia Tamil, esperto di yoga e tradizioni sciamaniche e James Hillman, illustre psicoanalista e filosofo, che Selene conosce quando si trasferisce in Svizzera. In Oriente, e precisamente in Sri Lanka, Selene studia e pratica anche, per svariati anni, la meditazione buddhista Theravada nell’eremo della foresta del Venerabile Gatha Thera e del Rev. Gotatuwe Sumanaloka Thero. Tornata in Europa, si laurea in psicologia con una tesi sullo Yoga Integrale e ottiene un master in screenwriting presso la Napier University di Edimburgo. La possibilità di abbracciare insegnamenti orientali ed occidentali è assai preziosa perché capace di tradurre il messaggio orientale in modi adeguati alle modalità di ricezione della psiche degli occidentali, i quali indubbiamente hanno una tradizione immaginale occidentale. Grazie a Michael Williams, Selene è iniziata a un antico lignaggio yoghico-sciamanico da cui provengono i meravigliosi insegnamenti del Mantra Madre.

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Prefazione

Parte prima: la visione dello yogin sciamano
Come nascono le tecniche presentate in questo libro
Neosciamanismo
La conoscenza sciamanica
I tre poteri dell’amore
Morte e rinascita
La trance sciamanica
Quanto è reale la realtà
La mente
La fantasia
Viaggio e illuminazione
Yogin e sciamano

Parte seconda: i Rituali
La contemplazione dello scheletro
Introduzione
La pratica
Il Rituale di celebrazione del Mandala della Ruota di Medicina Introduzione
La pratica
La meditazione sui corpi di luce
Introduzione
La pratica
La Danza Sciamanica
Introduzione
La pratica
– Prima fase: il Rituale di celebrazione degli spiriti della Natura
– Seconda fase: brucia il tuo passato e danza la Danza dell’uomo guerriero e della donna selvaggia
– Terza fase: la Danza degli animali

Il Viaggio Sciamanico
Introduzione
La pratica

La Possessione Sciamanica
Introduzione
La pratica
– Prima fase
– Seconda fase

Il Rituale della Chiara Volontà
Introduzione
La pratica
Il trâtaka
– La focalizzazione della volontà
– La volontà dello spirito animale
– La volontà del tuo bambino interiore
– La volontà del tuo Maestro
– La volontà senza paura
– La volontà senza tensioni
– L’apertura

Il risveglio della Terra
Introduzione
La pratica
– Prima fase: dalla Terra all’uomo
– Seconda fase: gli occhi della Terra

I Rituali di Guarigione
Preparazione alla Danza di Potere
Introduzione
La pratica
– Prima parte preparatoria: il Risveglio della Forza
– Seconda parte preparatoria: l’Armonia della Forza
– Prima fase
– Seconda fase
– Terza parte preparatoria: la Danza della Ruota di Medicina
– Prima fase
– Seconda fase

La Danza di Potere
Introduzione
La pratica
– Prima fase: la morte-rinascita
– Seconda fase: la fusione dell’io fisico
– Terza fase. la dissoluzione dell’io vitale
– Quarta fase: la dissoluzione dell’io mentale
– Quinta fase: l’eliminazione dell’intrusione

La Caccia all’Anima
Introduzione
La pratica

Il Viaggio attraverso i chakra
Introduzione
La pratica

Lo scheletro e il karma
Introduzione
La pratica

Conclusione

Storia dell’Allegria

Storia dell’Allegria

Atti della vita di Banduccio da Rosamara, Santo dei malfattori

Autore/i: Cappelli Antonio

Editore: Gangemi Editore

pp. 144, nn. ill. b/n, Roma

Testimone di allegria, un Santo anomalo si aggira, nello scenario di un medioevo fantastico, con il suo seguito di stravaganti fedeli: saltimbanchi, pirati, inventori, becchini, incantatori, pittori impertinenti, orchi benevoli, sirene mute, merli parlanti, angeli malinconici, diavoli falliti, prostitute devote. Di qui un il succedersi, tra arguzie e irriverenze, di avventure bizzarre, eventi inaspettati, incontri singolari, amori inconsueti, miracoli assolutamente improbabili. Col tono scettico e arguto del racconto filosofico e insieme la grazia ingenua di un cantare popolare, si dipana cosí una sommessa epopea degli esclusi dove il dolore del mondo si riscatta sotto il segno di una serena allegrezza e dove l’ordine e l’anarchia, la carne e lo spirito, la fede e il dubbio tentano di stabilire tra loro i fondamenti di una nuova e pacata alleanza. Nel momento in cui in tante parti del mondo risuona minaccioso il fragore delle armi, il messaggio trasmesso dalla giocosa storia di Banduccio risulta consolante: ci salverà l’allegria; e quando sia permesso scherzare con i santi risulterà possibile, almeno nel futuro, fare a meno dei fanti.

Antonio Cappelli, laureato in Medicina e Chirurgia nell’Università di Pisa, ha insegnato nelle Facoltà Mediche di Chieti, L’Aquila e Roma. All’inizio degli anni settanta si è trasferito in Africa (Somalia) dove ha insegnato per circa un ventennio nell’Università di Mogadiscio svolgendo anche funzioni di coordinatore della Facoltà Medica e di direttore del Dipartimento di Medicina di Comunità. È autore di circa cento pubblicazioni di carattere scientifico riguardanti essenzialmente tematiche di epidemiologia, antropologia sanitaria e medicina di comunità. In particolare, ha svolto studi e pubblicato saggi sulle pratiche di medicina tradizionale rilevate presso diverse comunità indigene del Corno d’Africa. Da alcuni anni alterna la sua attività di lavoro tra l’Italia e l’America Latina. Attualmente collabora in Uruguay ad un programma internazionale di ricerca sulle caratteristiche e sulle metodologie di intervento della medicina popolare nel bacino del Rio de la Plata. La “Storia dell’allegria” è la sua prima opera di narrativa.

Mangiar da Streghe

Mangiar da Streghe

Ricette, storie, miti – Un viaggio nel mondo della stregoneria attraverso la tradizione gastronomica

Autore/i: Rangoni Laura; Centini Massimo

Editore: Publigold

premessa degli autori.

pp. 136, ill. b/n, Milano

Al sabba con streghe e diavoli per assaggiare le acciughe degli adepti di Satana, la pelle di vitello farcita dagli stregoni catari. Un banchetto letterario e gastronomico cadenzato con i chierici vaganti che svelano il segreto amoroso delle fave, del vino diabolico, del potere di tramutare le pietre in pane.

Laura Rangoni (Bologna 1962), laureata in Storia del Cristianesimo, è Presidente del CeSTAG (Centro Studi Tradizioni Alimentari e Gastronomiche). Da anni si occupa di microstoria sociale e religiosa, con particolare attenzione al fenomeno stregoneria, e del rapporto tra cibo e psicologia, folklore, tradizioni popolari. Sull’argomento ha pubblicato: I sessi del diavolo. Iconografia della tortura e della tortura (Milano, 1995). Per i tipi di Golosia ha pubblicato Focaccia e altre estasi. Come alleggerire l’anima dei chili in più (Milano, 1998).

Massimo Centini (Torino 1955), laureato in antropologia culturale, lavora presso il Centro Studi Tradizioni Popolari di Torino. Da anni si occupa di storia della stregoneria; tra le sue pubblicazioni sull’argomento: Le schiave di Diana. Stregoneria e sciamanismo (Genova, 1994); Stregoneria (Milano, 1995); Streghe, roghi e diavoli (Cuneo, 1995); Le bestie del diavolo. Gli animali e la stregoneria tra fonti storiche e folklore (Milano, 1998).

Śivasūtra

Śivasūtra

Con il commento di Kṣemarāja

Autore/i: Vasugupta

Editore: Ubaldini Editore

traduzione dal sanscrito, introduzione e note di Raffaele Torella.

pp. 128, Roma

L’Opera basilare e il commento principe della corrente spirituale più ricca e più profonda del Tantrismo, lo Śivaismo Kāśmiro.

Gli Śivasūtra costituiscono l’opera basilare di quel vasto e originale movimento filosofico-religioso sorto nel Kāśmir intorno al nono secolo, noto col nome di Śivaismo Kāśmiro. Essi rappresentano il primo tentativo di sintesi, nel segno della non-dualità, della sterminata e multiforme tradizione āgamica śaiva, che rientra nell’ambito più vasto del Tantrismo.
Autore degli Śivasūtra è considerato Śiva stesso; Vasugupta ne sarebbe solo l’interprete e il divulgatore, dopo averli ’trovati’, dietro ispirazione divina, incisi su una roccia del monte Mahādeva. Sono settantotto sūtra, estremamente concisi, miranti a indicare, come lampi secchi e improvvisi, la via verso l’autorealizzazione. Insieme alle Spandakārikā costituiscono il nucleo da cui prende le mosse l’elaborazione in termini più strettamente filosofici di Somānanda e Utpaladeva, i due grandi maestri della ’scuola del Riconoscimento’. Lo Śivaismo Kāśmiro troverà poi la sua più alta sintesi nell’opera di Abhinavagupta (X-XI sec.) e del suo maggiore discepolo, Kṣemarāja (XI sec.), l’autore del “Commento agli Śivasūtra” (Śivasūtravimarśinī) che compare tradotto integralmente nel presente volume.
Gli enigmatici sūtra vengono ivi spiegati alla luce della più matura speculazione śaiva, che ora li illumina dal di dentro, ora ad essi si sovrappone, fornendo un esempio cospicuo di quell’arte dei commentare che tanta parte occupa nella letteratura dell’India.
Torella ha preso in esame, parallelamente, il commento di Bhaskara (Śivasūtravartika), più antico e facente capo a una diversa linea spirituale, segnalandone via via le molte divergenze con Kṣemarāja, e ha tenuto inoltre presente lo Śivasūtravartika di Varadarāja.

Raffaele Torella insegna Sanscrito all’istituto di Studi dell’India e Asia Orientale a Roma, dove si è laureato in Lettere (indologia). Ha al suo attivo svariate pubblicazioni in riviste specialistiche e l’edizione critica di un importante āgama śivaita.

Strega, la Luna, il Solstizio

Strega, la Luna, il Solstizio

Cultura popolare e stregoneria nell’Italia medievale e moderna

Autore/i: Autori vari

Editore: Il Cerchio Iniziative Editoriali

presentazione di Franco Cardini.

pp. 106, Rimini

Fra parlare di streghe, delle feste e della cultura a livello di folklore e dimenticare tutto senza nostalgia e senza rimorsi, questo libro sperimenta una terza via: recuperare i costumi del passato senza lasciarsene invadere ma trattandoli alla luce della storia e della filologia, riallacciandosi volontariamente alle antiche tradizioni, riscoprendole, recuperandole, rivivendole, in omaggio alle nostre radici e nel rispetto di quanti ci hanno preceduto, ma senza pretendere di poter conseguire davvero un “ritorno al passato” e nella piena coscienza che tutto cambia e che anche noi cambiamo.
Nasce da questo intento questo libro sulle Streghe di San Giovanni.
Chi erano, che cosa volevano, qual era il loro effettivo statuto antropologico e religioso, che cosa le ha perdute, perchè le abbiamo prima bruciate poi dimenticate e negate, poi infine elette a simbolo di qualcosa di noi che in realtà non era mai stato loro?
Nel fare questo abbiamo riunito alcune voci diverse tra loro per posizione scientifica, per tesi sostenute, per obiettivi di ricerca.
Ogni regione italiana e’ ricca di leggende, storie e racconti che tratteggiano una figura di “strega” molto diversa dagli stereotipi illuministi moderni.
In questo volume la figura della strega viene ricollocata nel contesto folklorico italiano, svelandone la funzione sociale e culturale.

Autori libro: Benvenuti Anna, – Camilleri Rino, – Estella Galasso Calderara e Carla Sodini, – Cecilia Gatto Trocchi, – Elsa Guggino, – Marina Montesano, – Rossano Nistri, – Giuseppe Sermonti.

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Presentazione di Franco Cardini
Nomida nuda tenemus – il nome della strega di Marina Montesano
Il diavolo custode: sante e streghe nell’Occidente medievale di Anna Benvenuti
Le streghe di Lucca e le loro fonti di Estella Galasso Calderara e Carla Sodini
La notte di San Giovanni e le streghe di Cecilia Gatto Trocchi
Erbe e cibi contro le streghe del Solstizio di Rossano Nistri
Un pò fate un pò streghe di Elsa Guggino
La strega e la fiaba di Giuseppe Sermonti
La stregoneria, l’Inquisizione e la fiction: alcuni modelli di Rino Camilleri

Mutismo Elettivo e Psicosi

Mutismo Elettivo e Psicosi

Autore/i: Fe’ d’Ostiani Eleonora

Editore: Borla

introduzione dell’autrice.

pp. 192, 14 tavv. b/n f.t., Roma

«Sia il mutismo elettivo che le psicosi infantili, sono due sindromi estremamente gravi e anche molto misteriose, nel senso che la loro genesi sembra risalire, e lentamente formarsi, lungo l’arco di generazioni. Il ragazzo malato è, pertanto, il punto emergente di un processo iniziato prima ancora della nascita dei suoi genitori. Egli, tuttavia, non è il semplice prodotto di una patologica distorsione accumulatasi durante decenni, ma egli stesso attivamente collabora alla scelta fra una sofferta normalità e invece la rottura psicotica con il reale e porta il suo contributo alla scelta fra due diversi tipi di follia, autismo o mutismo elettivo.
Il linguaggio, la sua presenza, la sua assenza, le distorsioni di esso, ricostruiscono con precisione l’itinerario di queste due sindromi: dalla struttura della coppia parentale, al tipo di personalità dei genitori, dalle manovre difensive adottate nei confronti della ferita di base, alla collocazione del figlio all’interno della coppia, fino al modo di porsi del bambino che si è ammalato verso la vita…».

Cristo Non Voleva Morire

Cristo Non Voleva Morire

(The Passover Plot) – Il Complotto di Pasqua

Autore/i: Schonfield Hugh J.

Editore: TINDALO Editrice

introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Luigi De Marchi.

pp. 340, Roma

È il momento che precede il crepuscolo a Gerusalemme. Sulla collina del Golgota tre corpi pendono dalle croci. Due – i ladroni – sono morti. Anche il terzo sembra morto. È il corpo narcotizzato di Gesù di Nazareth, l’uomo che programmò la sua stessa crocifissione facendosi somministrare una pozione soporifera che lo gettasse in un sonno simile alla morte.
Ecco Giuseppe di Arimatea che, portando spezie e lini candidi, si avvicina e raccoglie il corpo inerte di Gesù. Tutto sembra procedere secondo i piani…

Questo libro può scuotere la vostra fede o rafforzarla. Può spaventarvi o irritarvi. Ma non potrete respingere le prove che esso offre o il messaggio che contiene.

“Il libro più controverso della stagione. Ha già fatto sensazione” (Publishers’s Weekly)

“Un libro di enorme erudizione e competenza, meticolosamente documentato… Bisogna leggerlo” (Reverendo William Barclay)

“È un miracolo che Schonfield non sia stato fatto a pezzi… questo è un libro rivoluzionario” (Inside Books)

“Sensazionale… destinato a scuotere il lettore. Nonostante l’audacia della sua tesi centrale, l’opera resta molto dotta… e fitta di dati” (Saturday Review)

“The Passover Plot è forse il libro più importante pubblicato in questo decennio” (The Queen Magazine)

Hugh J. Schonfield nacque a Londra e fece i suoi studi all’Università di Glasgow, dove cominciò ad interessarsi a fondo alla problematica del Nuovo Testamento. Questo interesse lo ha indotto a svolgere appassionanti ricerche, durate oltre quaranta anni, frutto delle quali è l’opera che presentiamo oggi in Italia sotto il titolo Cristo non voleva morire (Titolo originale The Passover Plot).
In virtù della sua profonda e meticolosa opera di ricerca, Schonfield è oggi noto nel mondo come uno dei più illustri specialisti nel campo degli studi biblici. È il fondato‘re del Commonwealth of World Citizens, ed ora è stato confermato, per la seconda volta, nella carica di presidente di tale organizzazione.

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Introduzione

PARTE PRIMA

L’UOMO CHE CREDETTE DI ESSERE IL MESSIA

I Giorni della fine

Colui che doveva venire

Nasce un fanciullo

Gli anni formativi

L’unzione

Il tentativo fallito

La rivelazione

I preparativi del dramma

Arriva il Re

Il complotto matura

È finita

Tu mi mostrerai la Via della Vita

Egli non è qui

Fede e fatti

PARTE SECONDA

FONTI E SVILUPPO DELLA LEGGENDA

Il messianismo e lo sviluppo del cristianesimo

Le sette palestinesi settentrionali e le origini cristiane

Il Giusto Sofferente e il Figlio dell’Uomo

La genesi dei Vangeli

La seconda fase

Alcuni misteri dei vangeli

Bibliografia

Il Mito della Libertà e la Via della Meditazione

Il Mito della Libertà e la Via della Meditazione

Autore/i: Trungpa Chögyam

Editore: Ubaldini Editore

a cura di John Baker e Marvin Casper, illustrato da Glen Eddy, traduzione di Paolo Perrella.

pp. 136, ill. b/n, Roma

Un fruttuoso incontro fra la tradizione esoterica orientale e i modelli culturali dell’occidente genera una nuova visione del mondo, dell’uomo e della sua vera libertà.

La libertà è concepita in genere come la capacità di realizzare i propri scopi e soddisfare i propri desideri. Ma qual è la fonte di questi scopi e desideri? Nei capitoli di questo libro, basato sulle conversazioni tenute da Chögyam Trungpa, l’idea della libertà è inserita nel profondo contesto del buddhismo tibetano. Scavalcando il divario fra la tradizione esoterica orientale e le realtà quotidiane della vita occidentale, l’undicesima incarnazione del Trungpa Tulku ci insegna che gli atteggiamenti, i preconcetti e persino le stesse pratiche spirituali possono trasformarsi in catene che ci avvincono a modelli ripetitivi di frustrazione e disperazione. Trungpa spiega inoltre il ruolo significativo svolto dalla meditazione nel mettere a fuoco le cause della frustrazione e nel far sì che queste forze distruttive divengano aiuti nel progresso verso la vera libertà. L’abilità unica di Trungpa nell’esprimere l’essenza degli insegnamenti nel linguaggio e nelle immagini della cultura occidentale contemporanea fa di questo libro una delle fonti più dirette per attingere al significato immediato della dottrina buddhista. C’è in questo approccio un amalgama di piacevole umorismo e di profondissima serietà, che implica una visione della vita nella sua completezza e senza la macchia di idee preconcette.

Chögyam Trungpa Rinpoche, nato in Tibet nel 1939 e morto negli Stati Uniti nel 1987, tra i primi maestri a presentare il buddhismo in lingua inglese, fu riconosciuto a un anno e mezzo come l’undicesima reincarnazione di Trungpa Tulku. Dopo aver completato gli studi nelle scuole Kagyü e Nyingma, divenne erede e maestro di meditazione dei lignaggi di Milarepa e Padmasambhava. Fuggito dal Tibet in seguito all’occupazione cinese del 1959, passò tre anni in India e poi si trasferì a Oxford, dove studiò religioni comparate, filosofia, psicologia, arte e lingue. Stabilitosi in America nel 1970, fondò numerose comunità contemplative buddhiste che facevano capo al Vajradhatu, l’organizzazione da lui istituita negli Stati Uniti, e la prima università americana di ispirazione buddhista, la Naropa University.

Aga Magéra Difúra – Dizionario delle Lingue Immaginarie

Aga Magéra Difúra – Dizionario delle Lingue Immaginarie

Autore/i: Albani Paolo; Buonarroti Berlinghiero

Editore: Zanichelli Editore

prima edizione.

pp. 480, 98 ill. b/n, Bologna

Aga magéra difúra sono le parole del primo verso di una poesia scritta in una lingua inesistente che a un personaggio di un racconto di Tommaso Landolfi viene, invece, spacciata per persiano.
Questo dizionario è uno studio sulle lingue immaginarie, un viaggio avventuroso nel mondo fantastico dell’invenzione linguistica: per lingua immaginaria si intende infatti una lingua artificiale, creata a tavolino da una o più persone.
La ricerca spazia, senza alcun limite storico o geografico, nei campi più eterogenei (letteratura, teatro, cinema, musica, pittura, pubblicità, fumetti, televisione, linguaggi di programmazione) delineando itinerari che percorrono tutte le manifestazioni, dalle origini alle più recenti espressioni, dell’inventività linguistica.

Nel libro:

  • 480 pagine
  • oltre 2900 voci
  • 98 illustrazioni in bianco e nero
  • schema analitico delle lingue immaginarie
  • prospetto cronologico dei principali autori di lingue immaginarie

Serpenti e Piercing

Serpenti e Piercing

Autore/i: Kanehara Hitomi

Editore: Fazi Editore

prima edizione, traduzione dal giapponese di Alessandro Clementi.

pp. 128, Roma

Romanzo d’esordio della appena ventenne Kanehara, Serpenti e piercing ha creato un terremoto nel panorama letterario del Sol Levante, ricevendo unanime plauso della critica e del pubblico. Trasformarsi in serpenti è possibile? Niente di più facile, basta inserirsi un piercing nella lingua, sostituirlo di volta in volta con uno di dimensioni sempre maggiori e, quando sulla punta non sarà rimasto che un filino di carne, intervenire con un taglio chirurgico (o casalingo) e il gioco è bell’e fatto. Una lingua biforcuta con le due estremità perfettamente mobili e indipendenti da sbattere in faccia al mondo che ci circonda. Rui è una ragazza di diciannove anni che una sera, in un locale, incontra Ama, ragazzo punk tatuato e pieno di piercing. Affascinata dalla lingua biforcuta di Ama, si fa accompagnare da lui nel negozio di Shiba, dove senza esitazioni si fa inserire un piercing nella lingua con l’obiettivo di dividerla poco a poco. Come a voler fuggire da qualcosa, Rui, che intanto ha iniziato a convivere con Ama, si addentra sempre di più in quel mondo sotterraneo e stringe di nascosto una violenta relazione sessuale anche con Shiba sviluppando un irrefrenabile desiderio masochista di essere uccisa da lui. In una società che si ritrae dal versare il proprio sangue e che distoglie l’occhio dal dolore altrui, l’opera di Kanehara ha una funzione che trascende il puro valore letterario.

«Hitomi Kanehara è diventata un’icona della cultura pop giapponese». (New York Times)

«Quando ho letto il romanzo la prima volta mi ha colpito la sua “tristezza”. Non si tratta del mondo dei suoi giovani protagonisti, è piuttosto l’intera opera che fa della tristezza un’astrazione. Solo un vero talento può riuscire a scrivere un romanzo del genere» (Ryu Murakami)

Hitomi Kanehara, classe 1983, ha un passato di ragazza inquieta, di scuole frequentate saltuariamente e di liceo interrotto. Ha iniziato a scrivere dopo essersi avvicinata alla lettura durante un soggiorno di un anno a San Francisco, quando il padre, affermato traduttore, le portava sporte di libri affinché non si allontanasse dalla lingua madre. Appassionata di autori come Ryu Murakami ed Eimi Yamada, Serpenti e piercing è il suo primo romanzo. Capelli color giallo sporco, mini argento e magliette striminzite, lenti a contatto azzurre, nel 2004, a vent’anni, Hitomi Kanehara ha vinto il premio Akutagawa. Mai il premio, la versione giapponese dello Strega, che ha nel palmarès autori come il nobel Kenzaburo Oe, era stato attribuito ad una scrittrice così giovane. Un esordio clamoroso, quello di Serpenti e piercing che ha sconvolto i lettori più anziani e ha aperto una discussione sulle nuove generazioni giapponesi, quelle che come Hitomi Kanehara non hanno conosciuto il periodo d’oro dell’economia giapponese, l’epoca neanche tanto lontana in cui il Giappone minacciava gli Stati Uniti e a Tokyo le case valevano più che a New York.

Autobiografia

Autobiografia

Autore/i: Mahler Werfel Alma

Editore: Editori Riuniti

prima edizione, traduzione di Ludovico Bianchi

pp. 336, Roma

Mahler e Gropius, Werfel e Kokoschka, Hofmannsthal e Klimt: i protagonisti della cultura mitteleuropea nei ricordi della più celebre donna della “grande Vienna”.