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Il Vangelo Letto da un Medico

Il Vangelo Letto da un Medico

Autore/i: D’Onofrio Felice

Editore: Gruppo Editoriale Idelson-Gnocchi

introduzione dell’autore.

pp. 114, Napoli

La lettura dei prodigi operati da Gesù, riportati nei Vangeli, visti nell’ottica medica di chi si trova di fronte ad un racconto di un caso clinico del quale vuole indagare sulla diagnostica e sul comportamento terapeutico, a prescindere da qualsiasi considerazione del fatto prodigioso e del suo significato catechetico, mi ha portato alla convinzione che quei dati evangelici erano espressione del ricordo di qualcuno che aveva assistito all’episodio o ne aveva sentito il racconto da un testimone.

Alla Ricerca del Medioevo

Alla Ricerca del Medioevo

Autore/i: Le Goff Jacques

Editore: Editori Laterza

con la collaborazione e prefazione di Jean-Maurice de Montremy, traduzione di Amedeo De Vincentiis.

pp. IX-178, Bari

Il Medioevo raccontato come una straordinaria avventura intellettuale, con una passione che ha conservato nel corso di una vita di studi tutto il suo fascino. Oggi Le Goff ci offre una sintesi del suo lavoro e della sua lunga frequentazione di un capitale millenario. Questo libro, affabile e pieno di forza, disegna un Medioevo ignorato, niente affatto oscurantista, impregnato dalle paure dei millenarismi e tuttavia largamente sostenuto dalla speranza e dimostra che l’umanesimo non ha aspettato il Rinascimento per apparire. E che l’Europa del futuro non si può inventare dimenticando il passato.

L’Uomo che Piantava gli Alberi

L’Uomo che Piantava gli Alberi

Autore/i: Giono Jean

Editore: Casa Editrice A. Salani

presentazione di Franco Tassi, con una nota sull’autore di Leopoldo Carra, traduzione di Luigi Spagnol, illustrazioni di Simona Mulazzani.

pp. 64, ill. b/n, Milano

Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest’uomo stava compiendo una grande azione, un’impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta “come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione”.

Saint Patrick

Saint Patrick

Il primo cristianesimo dell’Irlanda celtica

Autore/i: Fattovich Anna

Editore: Keltia Editrice

prima edizione, introduzione dell’autrice, illustrazioni di E. Musciàd.

pp. 256, ill. b/n, Aosta

La fama di San Patrizio ha resistito al tempo portando il nome di Padraig sino a noi, oltre 1500 anni dopo la definitiva cristianizzazione di tutta l’Irlanda da lui operata. Catturato ancora adolescente sulle coste inglesi dai pirati irlandesi, passò una gioventù da schiavo in Irlanda, conoscendone a fondo lingua e costumi. Rientrato in Patria intraprese la carriera ecclesiastica. Consacrato Vescovo in Gallia (407), fu inviato in Irlanda per Evangelizzare il Paese. Una storia e una vita avventurose che si fondono con il mito e portarono il Cristianesimo nell’ultimo Paese celtico indipendente.

Anna Fattovich si occupa da anni di Storia del Medioevo irlandese. Laureata in Storia Medioevale presso l’Università “La Sapienza” di Roma, ha già pubblicato alcuni articoli su riviste specializzate e altri saggi tra cui “I Celti d’Irlanda” pubblicato in questa stessa Collana.

Sei Riflessioni sul Talmud

Sei Riflessioni sul Talmud

Autore/i: Wiesel Elie

Editore: Bompiani

prima edizione, avvertenza di Umberto Eco, con una nota di Ugo Volli, traduzione di Valentina Pisanty, Cristina Demaria e Ifat Nesher.

pp. VIII-174, Milano

Un maestro del Talmud ha detto che il mondo si regge in virtù della cantilena dei bimbi fra i muri delle case di studio, intenti a ripetere parole antiche che di generazione in generazione si propagano fuori dalla finestra, ma anche entro le fibre del cuore e della mente. L’uomo veramente saggio è colui che resta un eterno studente, dice ancora il Talmud, e non smette mai di imparare qualcosa ogni giorno trascorso in terra.
Immenso codice di legge e dottrina, il Talmud – parola che significa “insegnamento” – è da secoli e millenni l’autentico territorio della vita e del pensiero d’lsraele. In ebraico esso è chiamato familiarmente yam, “mare”, a segno non soltanto della sua vastità ma soprattutto dell’infinità di direzioni che esso apre a chi vi si rivolge, in un continuo viavai di domande e risposte. Dialogo ininterrotto fra maestri e discepoli, fra generazioni diverse, il Talmud e testo aperto per eccellenza, dalle risonanze infinite. In queste lezioni magistrali pronunciate fra gennaio e febbraio 2000 presso la Scuola Superiore di Studi Umanistici dell’Università di Bologna, Elie Wiesel accompagna lettori e ascoltatori fra le pagine del libro, in cerca di quei temi che toccano le corde d’ogni umana esistenza.
Wiesel, forte di una antica consuetudine con l’ebraico e l’aramaico nonché memore di quando egli stesso stava sui banchi di scuola, affronta il testo con la disinvoltura e la modestia di chi nutre verso di esso tanta confidenza quanta inesausta curiosità, poiché il Talmud ha sempre qualche significato ancora da svelare. E così emergono a poco a poco i personaggi biblici in alcuni momenti cruciali di quella storia sacra cui tutti in qualche modo apparteniamo: la sofferenza di Giobbe, l’indecifrabile obbedienza di Abramo al comando divino di sacrificare il figlio diletto, lo spasimo per Gerusalemme da parte di chi ne è irrimediabilmente lontano.
insieme a patriarchi, re e profeti, troviamo anche i maestri, coloro che costruendo una “siepe” intorno alla Torah (uno dei tanti modi con cui la tradizione si definisce e raffigura) diedero al popolo ebraico quel territorio tutto particolare fatto non di suolo da difendere né di bandiera da sventolare, bensì di parole e memorie: su di esso, come fosse un luogo, gli ebrei hanno abitato per millenni e valicato il tempo di una storia spesso ingrata.
Il racconto affascina proprio per quella assenza di sistematicità, di pre-ordine, che è la cifra caratteristica di tutta la tradizione ebraica e per questo la fa così consona al pensare moderno, conscio d’essere provvisorio ed imperfetto, mai definitivo.
“Non c’è avventura più grande della scoperta di un testo antico”, ci rivela Wiesel ad un certo punto di questo suo appassionato e appassionante viaggio nel Talmud: ed è con l’entusiasmo della scoperta che lo scrittore ci invita ad ascoltare queste antiche parole, già scandite infinite volte dentro le case di studio eppure sempre, sorprendentemente, nuove. (Elena Loewenthal)

Elie Wiesel ha rcevuto il Premio Nobel per la pace. Scrittore ebreo di lingua francese, è nato a Sishet, in Transilvania. Durante la seconda guerra mondiale fu deportato a Auschwitz e a Buchenwald. Dopo la liberazione ha fatto per alcuni anni il giornalista in Francia e nel 1956 si è trasferito negli Stati Uniti. È autore di numerosi romanzi, racconti, saggi e opere teatrali. Tra i più noti: La notte, Celebrazione hassidica, Testamento di un poeta ebreo, Il processo di Shamgorod, Al sorgere delle stelle, La porta della foresta, Reinventare la pace e la speranza, L’ebreo errante, Il quinto figlio, La città della fortuna, Il Golem, L’oblio, Memoriale a due voci, insieme con François Mitterand. Bompiani ha già pubblicato nei Tascabili Tutti i fiumi vanno al mare e …e il mare non si riempie mai.

Chiedi al Tuo Angelo

Chiedi al Tuo Angelo

Come entrare in contatto con le creature celesti per ricevere aiuto e protezione

Autore/i: Daniel Alma; Wyllie Timothy; Ramer Andrew

Editore: Armenia Editore

prologo dell’autore, traduzione di Eleonora Baron.

pp. 352, ill. b/n, Milano

La costante e vigile presenza degli angeli accanto all’uomo è testimoniata da molteplici tradizioni religiose, in ogni tempo e in ogni cultura.
Avvalersi della loro guida illuminante e del loro generoso sostegno può costituire una scelta vantaggiosa e intelligente anche per l’uomo di oggi, intrappolato dal materialismo.
“Chiedi al tuo angelo” spiega come mettersi in contatto con la miriade di creature celesti che ci vivono accanto, e soprattutto con l’angelo custode personale, per usufruire dei poteri di questi esseri sovrannaturali.
La comunicazione si instaura attraverso una nutrita serie di esercizi che spaziano in vari campi, dall’esoterismo alla psicologia: meditazione trascendentale, scrittura guidata, visualizzazione, interpretazione dei sogni, sintonizzazione sul terzo occhio, ripetizione di mantra.
Attraverso queste tecniche, sarà possibile congiungere la nostra realtà fisica con la purissima energia spirituale degli angeli, attingendo alla loro incommensurabile saggezza per vivere con pienezza e scoprire il divino dentro di noi.

Filosofia e Psicoanalisi

Filosofia e Psicoanalisi

Antologia

Autore/i: Freud Sigmund

Editore: La Nuova Italia

introduzione, commento e cura di Sergio Moravia.

pp. XLIV-280, Firenze

Nel 1899 venne pubblicata in tedesco “L’interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud: nasceva la psicoanalisi. Da allora nulla sarebbe più stato uguale a prima: grazie al lavoro di Freud, infatti, cambiò radicalmente il modo in cui l’uomo si rapporta con il mondo e con se stesso. La psicoanalisi apriva agli insondabili misteri racchiusi nella mente dell’uomo. Se fino a oggi, però, accostarsi a Freud pareva un’impresa assai ardua (anche solo per la straordinaria quantità di scritti), adesso grazie alla selezione operata da Sergio Moravia, chiunque può cominciare il suo cammino. “Filosofia e psicoanalisi” è infatti un’ampia antologia di scritti di Freud, offerti al lettore per consentirgli un più agevole e fruttuoso approccio al padre della psicoanalisi: un volume in cui i percorsi di lettura, intersecandosi in una fitta rete interdisciplinare, attestano la grande, innovatrice ricchezza dell’immagine freudiana dell’uomo. Attraverso l’apparato delle note e la vasta introduzione (corredata da un’aggiornata bibliografia), Sergio Moravia da un lato dimostra la complessità del sapere di Freud, dall’altro quanto esso contenga ed esplichi un’attenta e complessa serie di tesi filosofiche.

I Messaggi della Speranza

I Messaggi della Speranza

Un ponte tra genitori e figli: un dialogo d’amore tra «aldiqua» e «aldilà»

Autore/i: Giovetti Paola

Editore: Edizioni Mediterranee

premessa e introduzione dell’autrice.

pp. 200, 16 tavv. b/n f.t., Roma

Questo è un libro particolare, che l’Autrice ha scritto con mano lieve e che racconta storie delicate e personali: storie di genitori che hanno perduto i loro figli e per vie misteriose li hanno ritrovati, storie fatte di piccole vicende, di «segni» percepibili col cuore e udibili con l’amore, di contatti che sembravano impossibili e invece sono stati stabiliti, di speranze ritrovate, di inaspettati «ritorni».
Perdere un figlio è forse l‘esperienza più atroce che possa capitare, ma le vicende qui narrate sono piene di speranza, perché i figli sono ritornati, hanno confortato e rassicurato.
I loro genitori, hanno fatto loro capire che se erano morti in così giovane età c’era un motivo, hanno parlato della loro attuale felice condizione. Soprattutto, hanno spiegato e dimostrato che il legame d’amore non si è interrotto, e che tra la dimensione terrena e quella ultraterrena non c’è separazione vera: c’è un diaframma sottile che può essere superato con la volontà di ricerca e la fede.
Da distrutti e disperati che erano, questi genitori sono divenuti persone serene, avendo acquisito la certezza che i loro ragazzi sono vivi, attivi e felici. Sono lontani, è vero, e non è possibile vederli né abbracciarli; tuttavia la certezza che ci sarà un giorno un nuovo incontro, una nuova occasione di stare insieme è sufficiente a dar pace a chi credeva di averla per sempre perduta.
Le vicende raccolte in questo libro mostrano che non esiste separazione tra chi sembra essersene andato e chi è rimasto, e che l’esistenza terrena è solo un’esperienza necessaria ad acquisire certe conoscenze: la vita vera è altrove.

Paola Giovetti, nata a Firenze, risiede a Modena. Ha svolto attività di insegnamento, coltivando contemporaneamente il suo interesse per la parapsicologia. Da alcuni anni si dedica esclusivamente alla ricerca e alla divulgazione in questo campo. E autrice di numerose inchieste, da cui ha tratto vari libri: «Qualcuno è tornato» (Armenia, 1981), «Arte medianica» (Edizioni Mediterranee, 1984). «Viaggi senza corpo» (Armenia, 1984), «Medium, veggenti e guaritori» (Rizzoli, 1984), «I guaritori di campagna» (Edizioni Mediterranee, 1984), «Inchiesta sul Paradiso» (Rizzoli, 1986), «Dizionario del Mistero» (Edizioni Mediterranee, 1987). Ha curato per le Edizioni Mediterranee i volumi: «AA.VV. Parapsicologia e sopravvivenza – AA.VV La Medianità – AA.VV. I Fenomeni Paranormali». È redattrice di «Luce e Ombra», la più antica rivista italiana di parapsicologia e svolge anche su riviste a larga diffusione (in particolare «La Domenica del Corriere») la sua attività giornalistica. Ha partecipato a programmi radiofonici e televisivi e a numerosi congressi, sia in Italia che all’estero; ha curato il programma televisivo «Mister O». Collabora al mensile «Astra».

Peyote

Peyote

Autore/i: Marriott Alice; Rachlin Carol

Editore: Erre Emme Edizioni

introduzione di Nando Minnella.

pp. 144, Pomezia (Roma)

«La radice diabolica», «la chiave per la porta dell’illusione», «la pianta sacramentale»… sono alcuni dei nomi con cui è conosciuta la Lophophora williamsii, il peyotl degli Aztechi, il peyote, l’allucinogeno reso celebre da tanta letteratura e cinematografia contemporanea. Cerimonia religiosa, strumento di coesione della comunità indiana, arma di resistenza all’assimilazione istituzionale, il peiotismo è stato in primo luogo un rito, un percorso mitologico produttore di autoconsapevolezza per i nativi americani. Dalla forma organizzata (la Native American Church) alle varie espressioni culturali (sciamanesimo, pittura, musica, artigianato), questo viaggio guidato nel mondo del peyote ci offre una occasione preziosa per riflettere ancora una volta sul valore relativo di riti e simboli legati al mondo della religione.

I Segreti della Strega

I Segreti della Strega

Incantesimi d’amore e potere – Scongiuri, orazioni, ricette magiche

Autore/i: Annuphys

Editore: Hermes Edizioni

introduzione dell’autrice.

pp. 136, 8 tavv. b/n f.t., Roma

Dietro il nome di Annuphys si cela una moderna strega romana che ha dedicato e sta dedicando la sua vita alle Arti magiche. Il suo intento è quello di portare avanti una tradizione della magia, con i suoi rituali operativi tramandati attraverso i secoli, mai spinta all’eccesso del malefico, ma alla ricerca di soluzioni benefiche. Quindi, una strega “bianca”, che riporta le immagini della “donna della luna”: le antiche streghe celtiche. La vera strega lunare non è malvagia, perché usa i suoi doppi poteri (nero e bianco) essenzialmente per fini positivi. In questo libro Annuphys ripercorre alcuni emblematici eventi della sua vita e traccia la strada per chi aspira a diventare strega, svelando misteri, rituali segreti inediti, ricette e formule magiche. Tra gli argomenti trattati: la difesa magica, luoghi magici, divinità delle streghe, orazioni e scongiuri, antiche e moderne ricette magiche, amuleti e talismani, l’oracolo del grande serpente.

Scipione Africano

Scipione Africano

Il vincitore di Annibale

Autore/i: Liddell Hart Basil H.

Editore: Rizzoli

prima edizione, edizione italiana a cura di Ovidio Dallera, introduzione dell’autore, traduzione di Gianni Montanari.

pp. 280, nn. tavv. b/n f.t., nn. cartine e ill. b/n, Milano

«Per il fatto che egli fu l’uomo più illustre fra quasi tutti quelli che vissero prima di lui, tutti cercano di sapere chi egli fu e da quali particolari doti naturali egli mosse per compiere tali e tante imprese.» Così Polibio, nelle sue Storie, inizia a raccontare le imprese di Scipione. Attingendo soprattutto a Polibio e a Tito Livio, il grande storico militare Sir Basil Liddell Hart ricostruisce le straordinarie gesta di quello che si può considerare il primo grande generale romano.
Nel 210 a.C., in un momento cruciale della Seconda guerra punica contro Cartagine, viene inviato in Spagna a comandare le legioni romane il venticinquenne Publio Cornelio Scipione. La scelta non avviene senza contrasti: colto, intelligente, animato da una religiosa fiducia in se stesso, ammiratore della cultura greca che tanto allarma i circoli tradizionalisti, il giovane comandante non aveva ancora l’età per essere eletto console. Di lui il Senato diffidava profondamente perché , non a torto, avvertiva che quest’uomo abituato a vincere aveva innate le doti del capo e del condottiero, capace magari, con l’appoggio popolare, di porsi al di sopra delle leggi e delle tradizioni. L’esempio di Annibale, che aveva per tanti anni condotto una politica del tutto personale, aveva fatto scuola, suscitando in campo romano un personaggio degno del suo grande rivale punico.
In Spagna Scipione riesce, con grande senso politico, ad attirarsi le simpatie e l’appoggio di molti capi iberici. Modifica la tattica tradizionalistica dei comandi romani, facendo combattere le legioni in formazioni meno serrate e più elastiche.
Da lui la fanteria riceve in dotazione il gladius ibericus, la spada a due fili, di ferro rigido, lunga 60 cm., analoga a quella dei Celtiberi, con la quale i legionari romani conquisteranno il mondo. Inizia prendendo la città di Cartagena, poi sconfigge a Becula Asdrubale Barca, fratello di Annibale. Quindi distrugge ad Ilipa due armate cartaginesi e, tornato a Roma, forte dell’appoggio popolare, ottiene il consolato e la Sicilia come provincia. Da lì avrebbe attuato il suo grande disegno di portare la guerra in Africa, così da costringere Annibale a lasciare l’Italia. Sbarca in Africa a Utica e riporta, con l’aiuto della cavalleria di Masinissa, una grande vittoria ai Campi Magni. Genialmente ha intuito che la cavalleria romana, carica di prestigio per la sua composizione sociale, non è adatta alle nuove strategie, e si serve abilmente della cavalleria numìda. A Zama, nella grande battaglia capolavoro che pose fine alla seconda guerra punica, sarà la cavalleria a prendere alle spalle i veterani di Annibale, spianando la via al trionfo di Scipione.
L’uomo al quale Annibale rinfacciava che «tutto gli fosse sempre riuscito secondo i suoi desideri» subirà il crudele destino riassunto dalla celebre frase «Ingrata patria non avrai le mie ossa». Quasi a simboleggiare, nota Liddell Hart, che raggiunto un tale prestigio si può solo essere oggetto dell’accanimento degli avversari, sempre desiderosi della rovina di chi è stato il più grande.

Sir Basil Liddell Hart nacque a Parigi nel 1895 e studiò al St. Paul’s e Corpus Christi College, Cambridge, dove era lettore di storia allo scoppio della Prima guerra mondiale. Fu comandante di compagnia nel Yorkshire Light Infantry e combatté sulla Somme. finita la guerra gli fu commissionato di riscrivere il Manuale per l’addestramento della fanteria, iniziando così una prestigiosa carriera che lo porterà a diventare il massimo esperto militare inglese fra le due guerre. Di lui Rommel disse nel 1942 che gli inglesi avrebbero evitato molte sconfitte se avessero fatto più attenzione ai suoi insegnamenti sull’uso strategico dei carri armati.
Fra le sue opere, La prima guerra mondiale 1914-1918, Rizzoli 1968 e Storia di una sconfitta, Rizzoli 1971.
È morto nel gennaio del 1970.

Il Libro Verde

Il Libro Verde

Autore/i: Moammar el Gheddafi

Editore: Centro Internazionale Ricerche e Studi sul Libro Verde

pp. 176, Tripoli

Prima parte:
La soluzione del problema della democrazia «Il potere del popolo»

Seconda parte:
Soluzione del problema economico «Il socialismo»

Terza parte:
Base sociale della «Terza Teoria Universale»

Fascino e Mistero della Magia Bianca

Fascino e Mistero della Magia Bianca

Conoscerla, praticarla, dominarla

Autore/i: D’Arcadia Alberto

Editore: Edizioni Acanthus

unica edizione, introduzione dell’autore, disegni di Massimo Facchini.

pp. 160, nn. ill. b/n, Milano

La Magia e ovunque: ogni individuo ha dentro di sé arcane forze sconosciute e poteri latenti che possono essere sviluppati con idoneo studio e pratica costante. Partendo da questa semplice constatazione, l’uomo può a suo piacimento influenzare gli avvenimenti e modificare le circostanze che costituiscono la trama della sua vita.
Protagonista di questo volume è la parte della Magia elementare definita Bianca – in quanto volta al bene e all’autorealizzazione – nella sua forma più popolare, che non abbisogna di tutto il vasto apparato esteriore necessario per la celebrazione dei riti evocatori propri dell’Alta Magia ma che, tuttavia, è fondata sui principi universali della disciplina magica.
Fra gli argomenti trattati, avvincenti anche per il neofita, la costruzione e l’uso della Bacchetta Magica (prezioso strumento e valido rimedio contro molti disturbi fisici e psichici), la fabbricazione di talismani, pentacoli, sigilli planetari personalizzati e sacchetti di erbe magiche adatti a ogni segno zodiacale.
Capitoli estremamente interessanti sono inoltre dedicati ai magici poteri della mente, dello sguardo e della parola, agli esercizi per rafforzarli, alla magia delle pietre e dei profumi e al magnetismo, quella preziosa forza che contribuisce ad aumentare il fascino personale offrendo quella “carica” irresistibile capace di trasmettere a chi si vuole conquistare le sensazioni più intense.

Storia dell’Amore in Cina

Storia dell’Amore in Cina

Autore/i: Leed Cristina

Editore: S. E. A. – Società Editoriale Attualità

pp. 160, ill. b/n, Milano

Sommario:

  • Quando comandavano le donne
  • Il gioco delle nuvole e della pioggia
  • Confuciani di giorno, taoisti di notte
  • I magnifici «tartarugoni»
  • Le libere donne
  • Il sex-appeal del piede
  • I puritani al contrattacco
  • Un europeo grida allo scandalo
  • Le «signorine» vanno a scuola

Dalla Parte delle Streghe

Dalla Parte delle Streghe

Autore/i: De Angelis Vanna

Editore: Edizioni Piemme

pp. 352, Casale Monferrato (AL)

«Tutto quello che conosco l’ho appreso dalle streghe». (Paracelso, medico e naturalista, 1493-1541)

Molto prima che la Santa Inquisizione, che sulle trame del Maligno la sapeva lunga, stabilisse con illuminata sentenza che tutto ciò che non è di Dio appartiene a Satana, condannando al tormento eterno chiunque stesse sospettosamente nel mezzo, molto prima di tutto questo… esistevano le fate. Erano donne sapienti a cui la natura aveva schiuso i suoi segreti e che con fiori e piante sapevano curare come i medici uomini. A volte anche meglio. Come la guaritrice scozzese Bessie Dunlop, vissuta nella metà del Cinquecento, grande conoscitrice di rimedi naturali e soprannaturali, ostetrica, veggente, in costante contatto con gli spiriti. Ma per il tribunale ecclesiastico che la mandò al rogo, Bessie era semplicemente una strega. Un’anima perduta in combutta con il demonio.
Dal piacevole intreccio di narrazione e ricostruzione storica, tra riti, saperi e pratiche di guarigione, rivivono i tempi della Grande Dea della Natura e quelli, oscuri, in cui non esistette peccato peggiore che essere donna. Tempi in cui la distanza tra genio e magia era breve quanto quella fra corda e impiccato. O fra legna e rogo.

Vanna de Angelis vive a Milano. Ha pubblicato, tra l’altro, Amazzoni, Le Streghe (vincitore del Premio Iglesias), Eunuchi e Il libro nero della caccia alle streghe, tutti per Piemme. Tra i suoi romanzi ricordiamo L’avventuriera e Il caso Francesca.

Roman Polanski

Roman Polanski

Autore/i: Polanski Roman

Editore: Bompiani

prima edizione, traduzione dall’inglese di Gabriella Ernesti.

pp. 476, nn. tavv. b/n f.t., Milano

L’ombra sinistra di un efferato assassinio, con il cadavere della stupenda Sharon Tate straziato dai colpi dei seguaci del satanico Manson, una vita agitata fin dall’infanzia trascorsa tra retate naziste e fili spinati, una straordinaria curiosità erotica, un mondo di celluloide in cui si sciolgono miliardi di dollari, bambole stupefacenti, fiumi di alcool e fumi di droghe… sono pietanza e contorno di questo romanzo in prima persona in cui uno dei più discussi registi cinematografici del nostro tempo si compiace di mostrarsi più che narrarsi in tutta la sua nudità di uomo senza ritegni, senza pudori e senza colpe, personaggio prima di tutto, persuasivo e accattivante, ligio alla sua smania di recitare, di confondere realtà e fantasia. Roman Polanski ha scritto e diretto film violenti e conturbanti, ha sempre optato per soluzioni difficili, ha sempre ottenuto quello che ha voluto: eppure la sua vita è contrassegnata da equivoci, delusioni, amarezze, lotte, inquietudini, elementi che riversa in questa invereconda autobiografia con la violenza che gli è consueta. Ma più che la sua vita, quello che queste pagine ci rivelano è un mondo incredibilmente dilaniato come quello del cinema, dove sfilano personaggi famosi, votati alla celebrità, ma dove, più che mai, tutto pare costruito sulla sabbia, tra labili contorni morali; un mondo dove tutto è in dubbio, dove calcolo e improvvisazione si intersecano e si incrostano, dove è persino difficile guardarsi in faccia l’un l’altro. Autobiografia o romanzo, non ha più neppure importanza: si tratta sempre di un thriller, di uno spietato gioco di intrighi, tra il piccante, l’ironico e il perverso, un clima in cui la genialità di Polanski sembra trovare tutta la sua forza per esplodere.

Roman Polanski è nato a Parigi nel 1933.
Ebreo polacco, sfuggito fortunosamente ai campi di sterminio nazisti, ha studiato regia alla scuola statale di cinema di Lodz. Dopo aver ottenuto vari riconoscimenti con cortometraggi, ha esordito nel lungometraggio nel 1962 con Il coltello nell’acqua. Repulsion (1965), Cul-de-sac (1966), Per favore non mordermi sul collo (1967) lo consacrano regista di fama internazionale, ancor prima del grande successo di Rosemary’s Baby (1968). Abbandonata la Polonia, è ormai diviso tra Hollywood e Parigi. Altri film importanti sono Macbeth (1971), Che? (1972), Chinatown (1974), Tess (1978).

Le Passioni nella Cina Imperiale

Le Passioni nella Cina Imperiale

Autore/i: Santangelo Paolo

Editore: Marsilio Editori

introduzione dell’autore.

pp. 340, Venezia

Le passioni e le emozioni rimangono per molti aspetti un mistero poiché risultano difficilmente analizzabili e quantificabili: l’esperienza soggettiva è infatti unica e irripetibile se non attraverso l’intuizione artistica e certi processi analogici. Eppure le passioni sono centrali per la comprensione del comportamento umano, sia per quanto riguarda l’individuo e la sua «vita privata», sia perla società e i suoi valori collettivi e costituiscono una sorta di energia che si riflette sulla visione del mondo, sulla solidarietà e la conflittualità, sull’organizzazione e sull’autorità.
Sono all’origine dei grandi imperi e ne determinano il crollo, sono conseguenza e reazione di moti dell’animo e causa di ulteriori sentimenti.
In questo duplice aspetto di stimolo e di pericolo anche nella cultura cinese, pur con le peculiarità che questo libro sottolinea, divengono a buon diritto uno dei temi ricorrenti di ogni scrittore e la linfa principale della sua ispirazione.

Paolo Santangelo, professore di storia della Cina presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli, è responsabile della rivista di storia e cultura cinese «Ming Qing yanjiu» ed è autore di numerose pubblicazioni, fra cui Confucio e le scuole confuciane. La via della saggezza (1986), Il «peccato» in Cina (1991), Emozioni e desideri in Cina (1992), Il meraviglioso discorso della fanciulla pura (1993), Gelosia nella Cina imperiale (1996). Ha pubblicato, assieme a Mario Sabattini Storia della Cina (1986) e Il pennello di lacca. La narrativa cinese dalla dinastia Ming ai giorni nostri (1997). Per Marsilio ha curato la traduzione di Dong Yue, Il sogno dello scimmiotto (1992).

I Persuasori Occulti

I Persuasori Occulti

I persuasori occulti, gli specialisti di una nuova scienza – la «psicanalisi del consumatore» – che determinano le scelte di milioni di persone

Autore/i: Packard Vance

Editore: Giulio Einaudi Editore

traduzione di Carlo Fruttero.

pp. 280, Torino

La pubblicità può essere definita un «quinto potere» che si è impadronito della vita contemporanea. Suggestionare il consumatore è il primo compito dell’industria standardizzata che ha per motto: «Noi non vendiamo prodotti, compriamo clienti».
Una nuova tecnica pubblicitaria, basata sulla psicanalisi, ha invaso l’America negli ultimi anni. Il libro di Vance Packard (che insegna giornalismo all’Università di New York), ci rivela attraverso una serie di aneddoti sorprendenti le innumerevoli applicazioni della nuova scienza, la «psicanalisi del consumatore».
Dalla donna che va a far la spesa al bambino che guarda la televisione, dall’eletto-re nella cabina di voto all’automobilista che si ferma al chiosco di benzina, tutti i settori in cui si esercita il «libero arbitrio» dell’uomo moderno sono- sempre più controllati da invisibili esperti, «manipolatori di simboli» e «analisti motivazionali», che hanno fatto tesoro delle lezioni di Freud e di Pavlov.
«Il capitalismo è morto. Viva il consumatismo». Questo neologismo, coniato- da un esponente dell’industria americana che l’autore cita, spiega che cosa sia successo: alta produzione, alti salari, e alto consumo sono i tre vertici del triangolo vizioso che sta mutando il volto e il carattere dell’America. Fare assorbire dal mercato interno l’enorme produzione dell’industria dei beni di consumo è diventato il grande problema nazionale: e d’altra parte, l’automazione, la standardizzazione dei processi produttivi, ha dato luogo a quella che viene definita una << crisi di differenziazione»; sostanzialmente, cioè, tutte le varie marche, di whisky, di pneumatici, di benzina, si equivalgono. In una situazione del genere è evidente che il consumatore (il suo comportamento, le sue abitudini, le sue preferenze) diventa in un certo senso l’arbitro dell’intera vita economica: studiarlo, analizzarlo, e poi, a sua insaputa, condizionare i suoi acquisti, e dal 19 50 il primo compito della pubblicità americana.
Tra gli esempi raccolti e ordinati da Packard, molti sono di una comicità irresistibile, né si può negare che questa gigantesca «caccia al cliente» abbia i suoi aspetti non solo pittoreschi ma anche positivi. Tuttavia, l’opera dei «persuasori», dei tecnici della pubblicità, delle human e public relations, e dei numerosi scienziati e professori universitari che con essi collaborano, giustifica, nel suo complesso, un certo allarme. «Il materiale sul quale lavoriamo è la sostanza stessa di cui è fatta la mente umana», afferma orgogliosamente uno dei nuovi maghi della propaganda. È quindi inevitabile che, dal settore strettamente commerciale, essi siano tentati di sconfinare in altri campi assai meno leciti: in campo politico, in campo sindacale, perfino in campo religioso. E certi casi limite, come il villaggio residenziale in Florida che offre in affitto, insieme alla casa completamente ammobiliata, anche una cerchia di amici, o le campagne pubblicitarie che speculano sul «complesso di Edipo», sul narcisismo, sul sesso, o su vergogne e debolezze di natura intima, sono considerati da Packard come indizi di una tendenza molto pericolosa.
I persuasori occulti è stato in America un best-seller e in Italia è giunto alla sesta edizione.

Di Vance Packard sono usciti in questa collana altri volumi: I cacciatori di prestigio: quella complessa e mutevole «etichetta» che ci impone di rincorrere eternamente tutto ciò che (automobili, abitazioni, abiti, cibi, amici, ecc.) possa contribuire a elevarci socialmente; Gli arrampicatori aziendali in cui egli punta la sua lente sulla lotta per il successo all’interno delle grandi aziende; La società nuda sul condizionamento, sui controlli soffocanti con cui l’apparato burocratico impedisce ad ognuno di noi di avere una vita privata; ed è imminente La babele del sesso, una colossale inchiesta sul comportamento sessuale nella società contemporanea.

Oltre il Confine della Persona

Oltre il Confine della Persona

Autore/i: Montefoschi Silvia

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prima edizione, premessa dell’autrice.

pp. 168, Milano

Quale valore reale ha la psicoanalisi nel destino storico dell’umanità? Silvia Mont, che già nel precedente libro L’uno e l’altro. Interdipendenza e intersoggettività nel rapporto psicoanalitico pubblicato in questa stessa collana, aveva cercato di elaborare un modello di teoria psicoanalitica che teneva conto dei dati della conoscenza dialettica della realtà, si impegna“ ora a dimostrare come in questo particolare momento la psicoanalisi possa ancora costituire un vero e proprio messaggio di salvazione per l’uomo contemporaneo. Per realizzare una nuova pratica umanistica e sociale della psicoanalisi, è però necessario, secondo l’autrice, che questa si rivolga a trasformare la qualità della vita. Per Silvia Montefoschi il potere trasformativo è strettamente inerente al metodo psicoanalitico.
L’attenzione della psicoanalisi al soggetto coincide con una particolare concezione dell’uomo; l’uomo studiato dalla psicoanalisi non va considerato solo nello sforzo che egli deve compiere di prendere distanza dalla propria oggettualità, ma come individuo che insieme ad altri individui crea una realtà specificamente umana, la realtà sociale.
E appunto questo processo che libera nell’individuo la coscienza dei bisogni di soggettività e di socialità che oggi in effetti si avanzano anche al di fuori dell’ambito psicoanalitico e che, secondo l’autrice, costituiscono i due momenti trasformativi essenziali del procedere storico dell’umanità.
Silvia Montefoschi tiene a dimostrare che non è il metodo psicoanalitico a promuovere la trasformazione, viceversa esso scaturisce dalla elaborazione teorica di una dinamica che già si dà spontaneamente.
Come il processo di realizzazione del Sé, che Jung teorizza come guarigione psichica, è, secondo Jung stesso, un processo spontaneo che il terapeuta ha soltanto il compito di favorire, allo stesso modo, secondo l’autrice, il processo trasformativo che porta l’individuo al recupero della dimensione sociale è un movimento spontaneo che l’analista ha il compito di liberare: esso si presenta come un passaggio essenziale, in questo momento storico, alla realizzazione del Sé individuale. La problematica che il , paziente porta oggi in analisi esprime in maniera inequivocabile la sofferenza per l’alienazione che è insieme forza di ribellione.

Silvia Montefoschi, medico e psicoanalista, è nata a Roma nel 1926. Si è presto orientata verso la psicologia del profondo ad orientamento junghiano e nel 1952 inizia la sua analisi personale con Ernst Bernhard. Membro della Società internazionale di psicologia analitica e membro fondatore dell’Associazione italiana di psicologia analitica, ha lavorato nel Centro studi di psicoterapia clinica di Milano, promosso da Pier Francesco Galli.
Intorno al 1970 è uscita spontaneamente dall’Associazione italiana di psicologia analitica e dalla Società internazionale per coerenza alla sua linea di pensiero circa l’incompatibilità delle strutture gerarchiche istituzionalizzate con lo sviluppo della personalità dell’analista. Recentemente l’autrice, in coerenza con l’attuale visione dell’importanza del sociale nello sviluppo individuale, ha diversamente orientato la propria pratica di diffusione del messaggio psicoanalitico. Pur persuasa che «il più efficace ambito creativo resta il rapporto duale, Montefoschi oggi è impegnata con un gruppo di analisti per un ulteriore approfondimento e una verifica di questa prospettiva teorica e clinica.

L’Argilla per la Nostra Salute

L’Argilla per la Nostra Salute

Dizionario delle cure naturali associate all’argilla – 140 malattie da curare con l’argilla. Come usarla per la salute e la bellezza.

Autore/i: Passebecq André

Editore: Musumeci Editore

presentazione dell’editore, prefazione di Raymond Lautié, premessa dell’autore.

pp. 132, nn. ill. b/n, Aosta

Le virtù terapeutiche dell’argilla (per uso sia esterno sia interno) sono oggigiorno incontestabili. Essa è però variamente esaltata o criticata, e utilizzata a volte senza idonea competenza. Era dunque necessario puntualizzarne l’interesse e le possibilità di impiego nel campo dell’igiene e della medicina naturale, come pure nel settore dell’estetica.
L’autore, che è un esperto di vasta e consolidata fama nel campo della naturopatia, ha riassunto in questa guida il frutto di 30 anni di esperienze positive in questo settore. Egli mette in guardia contro certe pretese e affermate proprietà ’miracolose’ dell’argilla, ma ne evidenzia l’incontrovertibile interesse per la cura di numerosi disturbi organici.
Quale vero esperto (e insegnante), non si è limitato a una mera descrizione (molto completa d’altronde) dei possibili impieghi. Con molta capacità di sintesi, egli menziona, per circa 140 affezioni tra le più comuni, ordinate alfabeticamente, le cause fondamentali, le regole di igiene alimentare da seguire, le eventuali controindicazioni e, soprattutto, l’assieme delle cure naturali integrative da aggiungere affinchè l’argilla sia veramente efficace: magnesioterapia, aromaterapia, idroterapia, ecc..
Cosi concepito, questo libro si presenta come un vero Dizionario di Naturoterapia, pratico, chiaro e preciso, e tale da permettere una soluzione rapida di innumerevoli problemi di salute.
Tenetelo dunque sempre a portata di mano; diventerà il vostro Vade Mecum di naturopatia.