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Dall’Antisionismo all’Antisemitismo

Dall’Antisionismo all’Antisemitismo

Autore/i: Poliakov Léon

Editore: La Nuova Italia

unica edizione, prefazione dell’autore, traduzione italiana a cura del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Milano.

pp. 100, Firenze

Le appassionanti discussioni sul Medio Oriente riguardano per lo più i rapporti tra ebrei e stato di Israele. Benché molti ebrei parteggino per gli arabi e l’opinione pubblica sia in complesso filoisraeliana, l’ebraismo nel suo complesso è accusato interministeriale talvolta francamente nazisti di essere sionista per partito preso.
Come stabilire una distinzione tra antisionismo e antisemitismo?
Questo libro propone elementi per una risposta, tracciando in particolare la storia del «complotto sionista», mito fabbricato a Praga nel 1952.
Poliakov, autore della monumentale Storia dell’antisemitismo, non si nasconde di avere una personale posizione sul conflitto del Medio Oriente, ma le ha imposto il silenzio, dando la precedenza alla critica storica. Questo metodo può deludere i lettori sionisti, ma contribuirà a provocare l’attenzione dei militanti di sinistra.
Per molti aspetti, la discussione sul sionismo ricorda il dibattito secolare sull’ebraismo, dal Medioevo all’Illuminismo. Questo dibattito si è sviluppato in senso concreto all’indomani della rivoluzione d’Ottobre. È importante constatare come il regime sovietico ispirato da Lenin abbia saputo conciliare il suo antisionismo di principio con la lotta implacabile contro ogni forma di antisemitismo, almeno fino alle «grandi purghe» di Stalin. Dopo, anche per effetto di una certa osmosi hitleriana, si stabilí il clima delle persecuzioni antisemite del 1948-53; e a tutt’oggi il regime sovietico non è riuscito a sbarazzarsi di questa eredità staliniana che continua a gravare sulla sua polemica antisionista.
Poliakov mostra come, col pretesto di un atteggiamento critico verso lo stato ebraico, un’antica passione ispirata dall’odio continua a farsi strada. Nel Medio Oriente, si manifesta nella volontà di distruggere lo stato ebraico. In Occidente, la convergenza fra antisionismo e antisemitismo è recente e forse passeggera, seppur radicata nella cultura «cristiana». Nell’Unione Sovietica è una ventennale tradizione di governo: i recenti avvenimenti e le «purghe» polacche e cecoslovacche ne mostrano la portata internazionale.

Arturo Benedetti Michelangeli – Il Grembo del Suono

Arturo Benedetti Michelangeli – Il Grembo del Suono

Palazzo Martinengo, Brescia, 5 Maggio – 5 Settembre 1996

Autore/i: Autori vari

Editore: Skira Editore

a cura di Antonio Sabatucci, traduzioni di Sandra Copello, Anna Orsini, Denise Schmid, in retrocopertina: Arturo Benedetti Michelangeli in una fotografia del 1963.

pp. 328, numerose illustrazioni a colori e b/n, Milano

Sommario:

  • Il sommo Arturo, Beckett della tastiera, Alberto Arbasino
  • La sfida del silenzio, Roberto Cotroneo
  • Un inchino e una rosa, Emanuele Severino
  • Arturo Benedetti Michelangeli. Una biografia
  • Arturo Benedetti Michelangeli. La sensualità e Tascesi, Riero Rattalino

Il Grembo del Suono

Arturo Benedetti Michelangeli e il suo mondo

  • I musicisti
  • I critici
  • Gli allievi Gli accordatori
  • Gli amici
  • Il coro della Sat

Arturo Benedetti Michelangeli e la sua città

  • Un interprete in retrospettiva bresciana, Giacomo Fornari
  • Per Debussy “i bemolli sono blu”, Mario Conter

Apparati

  • L’occhio numerico. Un approccio quantitativo a due interpretazioni di Arturo Benedetti Michelangeli della Berceuse di Chopin, Flavio Ponzi
  • Cronologia dei concerti a cura di Harry Chin e Carlo Palese
  • Repertorio a cura di Carlo Palese
  • Discografia a cura di Harry Chin, Alain Melchior e Alberto Spano
  • Cronologia delle incisioni
  • Cronologia sinottica a cura di Silvia Limongelli
  • Materiali per una biografia

Viaggiare nella Coscienza – Il Manuale Pratico della Trance

Viaggiare nella Coscienza – Il Manuale Pratico della Trance

Una Nuova Via alla Serenità

Autore/i: Hoffman Kay

Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati

prima edizione, premessa e introduzione dell’autore, traduzione di Lidia Perria, titolo originale: Das Arbeitsbuch zur Trance.

pp. 288, Milano

La trance di cui parla questo libro – nuovo, pratico, documentato e unico nel suo genere – non è quell’esperienza confusa e discussa che sconfina nello spiritismo; non è un salto nel vuoto, una fuga nell’ignoto. Si tratta invece di un processo consapevole che viene sfruttato per conoscere meglio determinati aspetti del proprio inconscio e per esplorare i propri spazi interiori. Vista sotto questa nuova luce, la trance diventa uno strumento stimolante per spingersi oltre i confini della coscienza quotidiana. È una chiave per aprire le porte chiuse che sono dentro di noi.
Attraverso i viaggi in stato di trance ci rivolgiamo alle parti della nostra personalità che hanno a che fare con l’energia vitale e la salute, ma anche con i segnali che indicano la presenza di disturbi. Attraverso la visita al mondo dei nostri sentimenti possiamo raggiungere il «luogo» dove si formano le nostre emozioni, per imparare a esprimerle in modo positivo. Attraverso il volo spirituale possiamo giungere fino al limite del nostro orizzonte, per spingerci ancora oltre.

Kay Hoffman, nata a Basilea, ha compiuto studi di musica, filosofia e ipnosi e si è dedicata alla programmazione neurolinguistica. Ha insegnato danza, sviluppando il suo personale sistema di terapia del movimento.

Analogia del Soggetto

Analogia del Soggetto

Autore/i: Olivetti Marco Maria

Editore: Editori Laterza

prima edizione, prefazione dell’autore.

pp. 264, Bari

«La tesi di questo libro è che non esiste un’essenza dell’essere umano.
Tale essenza e “immaginata”, e senza siffatta immaginazione l’essere e l’umano non si coapparterrebbero.
«Così, in un certo senso, si dice la fine dell’etica. Tuttavia così si dice anche che l’etica, e non l’onto-logia, è la filosofia prima, anzi anteriore».
(Dalla Prefazione dell’autore)

Marco Maria Olivetti (Roma, 1943) insegna Filosofia della religione nella facoltà di Lettere dell’università di Roma «La Sapienza», dove è direttore del Dipartimento di ricerche storico-filosofiche e pedagogiche. E membro dell’lnstitut International de Philosophie.
Dirige la rivista «Archivio di filosofia» e l’Istituto di Studi Filosofici «E. Castelli».
Fra le sue opere: «Il tempio simbolo cosmico» (1967); «La filosofia del linguaggio di Jacobi» (1970); «Filosofia della religione come problema storico» (1974). Per i nostri tipi ha curato: Kant, «La religione entro i limiti della sola ragione» (1985).

I Pastorelli di Fatima – Una Storia di Santità Quotidiana

I Pastorelli di Fatima – Una Storia di Santità Quotidiana

Titolo originale: Pastorinhos de Fatima

Autore/i: Silva Manuel Fernando

Editore: Edizioni Paoline

prima edizione, prefazione di mons. Alberto Cosme do Amaral, introduzione dell’autore, traduzione dal portoghese di Bruno Pistocchi.

pp. 448, Milano

«La beatificazione dei veggenti Francisco e Jacinta ha suscitato in tutto il mondo un interesse vivo e ben giustificato per tutto quello che riguarda il messaggio di Fatima.
Se ne sono interessati autori spirituali, teologi e biblisti senza mai esaurirlo; è sempre possibile attingere dalla sua ricchezza cose nuove e cose antiche, come accade per il Vangelo di cui è sintesi. (…)
Il presente libro di Manuel Fernando Silva è una prova evidente di quanto detto. Scrittore poliedrico, in questo libro l’Autore ha soprattutto l’occhio dello storico e ha il pregio di citare le fonti, come il lettore attento potrà verificare. (…)
Fatima, nella sua globalità, è Dio che viene incontro all’uomo con l’intento di salvarlo. È un altro intervento di Dio nella storia dell’umanità. “Non si può parlare della storia del XX secolo, senza un inevitabile riferimento agli avvenimenti di Fatima”, disse una volta Giovanni Paolo II».
(dalla Prefazione di mons. Alberto Cosme do Amaral)

Le apparizioni di Fatima sono il tema di questa bella biografia che muove i passi dalla semplice quotidianità di tre ragazzini, i veggenti, qui semplicemente «bambini» prima di essere i «pastorelli» consegnati alla tradizione.
E un testo lontano sia da uno sterile sensazionalismo sia da un freddo e distaccato devozionalismo. Storico di formazione, Manuel Fernando Silva attinge a piene mani alle fonti per tratteggiare il quadro della luminosa, autentica semplicità che nutre la santità dei protagonisti di questo grande mistero.
E proprio qui si radica la bellezza del testo: non si vuole impressionare, non si vuole sbalordire. Ma, grazie a una parola fluida e discorsiva, si accompagna il lettore nel contesto familiare di Lucia, Francisco e Jacinta, nella vita «bella, buona e vera», di semplici famiglie di pastori. Sotto il cielo intenso del Portogallo, nei campi battuti dal vento, tra la terra pietrosa e gli ulivi della Serra d’Aire.
Sono le parole del padre di Francisco e di Jacinta a riassumere la delicata prospettiva dell’Autore: «Io ascoltavo in silenzio e pensavo: gli uomini hanno voluto mettere da parte Dio – allora vivevamo in pieno giacobinismo – e quindi, al sentirla, dissi: “Ecco”, mettendole una mano sulla testa [di Jacinta], “qui c’è la risposta di Dio!”».
Per un viaggio nella straordinaria normalità della santità. Quando Amore divino e umiltà umana si incontrano.

Manuel Fernando Silva, portoghese, è stato ordinato sacerdote nel 1956 dopo aver compiuto gli studi presso il seminario di Braga. Specializzatosi in Diritto canonico all’Università di Navarra (Pamplona), è docente presso l’Università Cattolica del Portogallo. Autore di svariati volumi e collaboratore di riviste, dirige un periodico di liturgia e di pastorale.

Bentornati Carismi – Attualita Ecclesiale dei Carismi dello Spirito Santo

Bentornati Carismi – Attualita Ecclesiale dei Carismi dello Spirito Santo

Autore/i: Zerboni Marino

Editore: Edizioni Segno

unica edizione, prefazione dell’autore.

pp. 264, Tavagnacco (UD)

Dopo “Chiamati dallo Spirito” e “Lo Spirito Santo e i suoi con la presente opera Marino Zerboni entra nel vivo del dinamismo operativo dei carismi.
La trattazione si sviluppa attraverso un solido fondamento teologico sul quale emerge, ricco e prezioso, il contributo di esperienza diretta che l’autore può offrire al terna, anche quale frutto della sua pluridecennale appartenenza al Rinnovamento carismatico cattolico.
L’evento carismatico, che imprime una caratterizzazione specifica e peculiare all’attuale epoca della Chiesa, è illustrato partendo dall’insegnamento del Concilio Ecumenico Vaticano II e viene approfondito attraverso un’esposizione che si sostanzia di un’ampia documentazione scritturistica, patristica e magisteriale.
Un intero capitolo è dedicato ai discorsi che Paolo VI e Giovanni Paolo II, in diverse occasioni, hanno rivolto ai rappresentanti ed ai membri del Rinnovamento carismatico cattolico.
Di particolare interesse, è la Parte IV del libro nella quale l’autore illustra i fondamenti teologici, nonché l’attualità di un certo numero di carismi richiamati da San Paolo nella sua prima lettera ai Corinzi.
“Bentornati carismi” si presenta come un libro utile per chi fa parte del Rinnovamento carismatico ed anche per chi desidera avere una visione generale su questa realtà ecclesiali.

Marino Zerboni è nato e vive a Trieste. Laureato in ingegneria, ha ricoperto importanti incarichi direttivi presso aziende pubbliche. È diplomato in Scienze Teologiche ed ha ricoperto la carica di Presidente della Consulta delle Aggregazioni laicali della Diocesi di Trieste. Fa parte, dal 1979, del Rinnovamento nello Spirito Santo nel cui ambito è stato coiniziatore del Gruppo “Maria” di Trieste e membro del Comitato regionale del Friuli-Venezia Giulia. Per la emittente diocesana, Radio Nuova Trieste, conduce una rubrica settimanale su temi di attualità religiosa.
Numerose sono le sue pubblicazioni di carattere scientifico e teologico. Nel 1993, ha pubblicato “Chiamati dallo Spirito, attualità ecclesiale del Rinnovamento carismatico cattolico” (Ed. Dehoniane – Roma), con prefazione dell’allora vescovo di Trieste, mons. Lorenzo Bellomi. Nel 1998, con Edizioni Segno, la presente opera e una seconda dal titolo “Lo Spirito Santo e i suoi doni”.

Il Training Autogeno in Quattro Stadi – L’Appuntamento con Se Stessi

Il Training Autogeno in Quattro Stadi – L’Appuntamento con Se Stessi

Autore/i: Gastaldo Giovanni; Ottobre Miranda

Editore: Armando Editore

presentazione di Heinrich Wollnöfer, prefazione e premessa degli autori.

pp. 168, illustrazioni b/n, Roma

Il Training Autogeno in quattro stadi sconvolge radicalmente i più scontati luoghi comuni sul Training Autogeno responsabili del suo declassamento a tecnica di serie B, ausiliaria di altri Sistemi Terapeutici.
La maggior parte dei terapeuti dettano direttamente, o indirettamente attraverso cassette, le formule del Training Autogeno ai pazienti violando una precisa indicazione dell’autore del metodo; ciò porta il Training ad essere Eterogeno anziché Autogeno.
Approfondendo invece al massimo il concetto di “Autogonon” ed altre intuizioni di Schultz, spesso dimenticate, si possono raggiungere profondità insospettate e ritrovare quell’asse che fa, della Psicoterapia Autogena, un grande, duttile, esteso, complesso, completo coerente Sistema Terapeutico.
Nel libro si trova un’esposizione approfondita del pensiero psicologico e psicoterapeutico che costituisce quest’asse del quale l’iter autogeno in quattro stadi, descritto dagli Autori, ne è una concreta realizzazione.

Giovanni Gastaldo laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova, specialista in medicina scolastica, neurologia e psichiatria. Attualmente svolge la professione di psicoterapeuta e didatta di psicoterapia autogena. È cofondatore ed attuale presidente dell’I.C.S.A.T. (Italian Committee for the study of Autogenic Training), didatta dell’E.C.A.A.T., cofondatore e vice presidente della F.I.S.P.I.R. (Federazione Italiana Scuole di Psicoterapia ad Indirizzo Reintegrativo).

Miranda Ottobre laureata in Psicologia Clinica all’Università di Padova. È psicologa, psicoterapeuta, didatta di psicoterapia autogena e didatta dell’E.C.A.A.T ( European Committee Analitic Autogenic Training).

La Civilizzazione Video-Cristiana

La Civilizzazione Video-Cristiana

Titolo originale: La Civilisation Vidéo-Chrétienne

Autore/i: de Kerckhove Derrick

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Claire Peltier.

pp. 232, Milano

Nel dibattito attuale sul ruolo della televisione, un’importante linea di pensiero la interpreta, a torto o a ragione, come “lo” strumento che ha determinato profondi e duraturi cambiamenti nelle attitudini psicologiche, soprattutto delle più giovani generazioni. In realtà secondo de Kerckhove, il più interessante tra gli allievi di McLuhan, la televisione deve essere intesa come uno tra i tanti media che, nel corso della civilizzazione europea, ha significativamente contribuito a comporre la psiche dell’uomo occidentale.
Tre sono le cesure storiche individuate. In primo luogo la grande fase della cultura e del teatro greco: grazie all’alfabeto fonetico si dà inizio allo spazio mentale occidentale e alla nascita del concetto di soggetto. Seconda frattura è quella determinata dall’invenzione dei caratteri mobili di Gutenberg, che porterà con sé la lettura individuale delle sacre scritture, la Riforma protestante e il sorgere del razionalismo seicentesco. Terzo grande momento è dato dall’introduzione sempre più pervasiva dell’elettricità in ogni aspetto della vita quotidiana. In quest’ultimo secolo si sono quindi avvicendati, in rapida successione, telegrafo, radio, televisione e, negli ultimi anni, computer, realtà virtuali e reti informatiche.
Ma ogni media introdotto ha sempre determinato importanti conseguenze di carattere neurofisiologico, per quanto riguarda le modalità dell’attenzione e dell’ascolto e in relazione agli atteggiamenti di comprensione ’politica’ del mondo: dalla bomba atomica al pontificato di Giovanni Paolo II, dai tele-evangelisti ai fenomeni economici di globalizzazione.
E, in linea con la filosofia di McLuhan, le “macchine” del nostro tempo vengono reinterpretate come molto simili al nostro sistema nervoso, tendenti alla creazione di una rete di sensibilità planetaria. Addio era dell’informazione, benevenuti, finalmente, nell’era della comunicazione.

Derrick de Kerckhove, per lungo tempo assistente di Marshall McLuhan, insegna all’Università di Toronto (Canada), dove dirige il programma McLuhan sulle nuove tecnologie. Si è specializzato sulle ricadute neurosociali e le modificazioni antropologiche determinate dall’introduzione delle tecnologie. Tra i suoi lavori Brainframes (Bologna 1993), alcuni testi sullo stesso McLuhan e numerosi interventi apparsi su riviste specializzate estere.

La Risposta Riflesso Ipotesi di Sviluppo delle Intuizioni di Carl Ransom Rogers

La Risposta Riflesso Ipotesi di Sviluppo delle Intuizioni di Carl Ransom Rogers

Autore/i: Libertazzi Roberto; Quintieri Mario

Editore: LIFEditore

unica edizione, premessa degli autori.

pp. 160, illustrazioni b/n, Roma

Sommario:

PREMESSA
A. – Educazione e psicoterapia
B. – L’oggetto della psicoterapia
C. – L’approccio centrato sulla persona

PARTE I – La persona nella psicologia umanistico-esistenziale

1. – Energia organismica
2. – La percezione
3. – Emozioni e cognizioni
4. – Nozione di esperienza
5. – Concetto e formazione della personalità
6. – Definizione del Sé
7. – Bisogno di considerazione positiva
8. – Libertà esperienziale e congruenza

PARTE – II – L’incongruenza
1. – Il processo di difesa
2. – La psicopatologia nell’ottica dell’A.C.P.
3. – Lo stress

PARTE – III – Il processo terapeutico
1. – Condizioni per il processo terapeutico
2. – L’ascolto empatico
3. – La riformulazione empatica
4. – Comportamenti difensivi
5. – Il transfert
6. – Fasi del processo terapeutico

CONCLUSIONI
A. – Psicoterapia Uninomica
B. – Intervista a Rogers

APPENDICE
A. – Scheda biografica di C. R. Rogers
B. – Tavole sinottiche

BIBLIOGRAFIA

INDICI
A. – Indice generale
B. – Indice analitico
C. – Indice delle illustrazioni

Roberto Libertazzi
Dirigente medico coordinatore sanitario della U.S.L. RM4.
Medico psicoterapeuta.
Docente nella scuola di formazione per psicoterapeuti ad Approccio centrato sulla Persona del Centro Italiano di Psicologia Clinica.

Mario Quintieri
Psicologo clinico.
Laureato anche in Filosofia e in Sociologia.
Specialista in Psicoanalisi, Psicoterapia cognitiva e Psicoterapia Umanistico-Esistenziale.
Docente abilitato in Psicologia Sociale.

L’Atomo Sociale – Il Comportamento Umano e le Leggi della Fisica

L’Atomo Sociale – Il Comportamento Umano e le Leggi della Fisica

Titolo originale: The Social Atom

Autore/i: Buchanan Mark

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Massimo Parizzi, collana: Saggi.

pp. 234, 1 illustrazione b/n, Milano

Imprevedibile, casuale, libero: il comportamento degli uomini sembra impossibile da imbrigliare in regole ferree, come si fa con le dinamiche della natura, le forze fisiche, le astrazioni numeriche. Ognuno di noi sceglie la propria linea d’azione a seconda dell’umore, delle abitudini, delle convinzioni e delle emozioni del momento. Ognuno di noi è convinto di agire in base al proprio libero arbitrio. L’insieme dei comportamenti individuali non sembra poter essere altro che un caotico pullulare di movimenti incoerenti: e se invece fosse possibile scorgere regolarità, strutture e addirittura leggi nel risultato di migliaia di singole decisioni, prese autonomamente e in piena libertà?
Una «rivoluzione quantistica» sta sconvolgendo le scienze sociali: la sua idea di fondo è che come il caos subatomico produce la cronometrica precisione delle leggi della termodinamica o il perfetto sincronismo del moto planetario, così la variegata complessità delle nostre azioni individuali dà luogo a disegni coerenti e prevedibili a livello sociale. Mark Buchanan ci guida alla scoperta di questa originalissima scienza fisica della società, che applica all’uomo, considerato come «atomo sociale», i modelli matematici e le intuizioni sulle dinamiche degli atomi e delle molecole usati dalla fisica classica.
«In ambito sociale stiamo cominciando a intravedere questi principi di organizzazione e a cogliere le strutture e le forze che fanno del nostro mondo quello che è. Le scoperte degli ultimi vent’anni segnano un cambiamento di prospettiva che avrà enormi ripercussioni a lungo termine. Comprendiamo sempre meglio le forze organizzative che stanno dietro, per esempio, a repentine fluttuazioni dei mercati azionari, alla segregazione sociale o all’odio etnico, e possiamo quindi iniziare a comportarci di conseguenza e a essere almeno un po’ preveggenti nel nostro operato.»
L’atomo sociale ci racconta come man mano la «fisica sociale» stia scoprendo le leggi che governano il comportamento dei gruppi umani e spiegano ogni sorta di fenomeno politico, economico e di costume. Una nuova consapevolezza che, forse, permetterà di affrontare con maggiore efficacia anche i problemi più urgenti della nostra epoca: il riscaldamento globale, il degrado ambientale o il nuovo proliferare delle armi nucleari.

Mark Buchanan, fisico teorico, è stato redattore di «Nature» e del «New Scientist», e scrive per vari quotidiani e riviste negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Tiene una rubrica di fisica su «Nature Physics» ed è condirettore della rivista di biocomplessità «Complexus». Da Mondadori ha pubblicato: Ubiquità. Dai terremoti al crollo dei mercati, dai trend della moda alle crisi militari: la nuova legge universale del cambiamento (2001) e Nexus. Perché la natura, la società, l’economia, la comunicazione funzionano allo stesso modo (2003).

Come Loro nel Cuore delle Masse – Vita e Spiritualità dei Piccoli Fratelli di Gesù

Come Loro nel Cuore delle Masse – Vita e Spiritualità dei Piccoli Fratelli di Gesù

Titolo originale: Au coeur des masses. La vie religieuse des Petits Frères du Père de Foucauld

Autore/i: Voillaume René

Editore: Edizioni San Paolo

prefazione di Charles de Provenchères, traduzione di Vanna Casara, collana: Spiritualità/Maestri – prima serie.

pp. 440, Cinisello Balsamo

«Questo libro, non lanciato né diffuso dal clamore della propaganda, è giunto in pochi anni ad avere un’eccezionale diffusione non solo in Europa ma in tutti i continenti. Il fatto si rivela ancora più singolare quando si rifletta che queste pagine di ascetica non sono state scritte in vista del pubblico. Si tratta di lettere che fratei René Voillaume ha indirizzato ai suoi confratelli sparsi in tutto il mondo. Sono riflessioni e considerazioni sui motivi fondamentali della spiritualità cristiana e sulla possibilità pratica di vivere questa spiritualità nel mondo d’oggi. Queste lettere, indirizzate ai Piccoli Fratelli di Gesù, si sono diffuse tra i laici e ne hanno incontrato il favore. Un favore che non è gratuito affatto: se è nato così spontaneo e silenzioso, vuol dire che il libro risponde a un’esigenza precisa di quei laici che ne parlano, lo cercano e lo leggono. In questo mondo, che sempre più si materializza, anche il mondo che vuol dirsi cristiano, è ancora possibile vivere in concreto il messaggio del Cristo? Il libro risponde a questa esigenza» (Jesus caritas, ott. 1971). «Il libro, pur presentando lo stile di vita e la spiritualità dei Piccoli Fratelli di Gesù, è pervaso da una carica spirituale che oltrepassa i limiti di una qualunque istituzione religiosa» (Vita Pastorale, dic. 1979).
Gli scritti che compongono questo libro, venuti alla luce prima del ’50, hanno riscontrato un continuo e vasto successo. Tutto lascia supporre che sia ben lungi dall’esaurirsi il messaggio, semplice ma profondo, che essi
esprimono.

René Voillaume nacque il 19 luglio 1905 a Versailles (Francia) in una famiglia numerosa e profondamente credente. Attratto in un primo tempo dai Padri Bianchi, dopo la lettura della biografia di Padre de Foucauld, scritta da Hervé Bazin, si sente chiamato a un altro percorso. Dopo un periodo d’incertezze e difficoltà, nel 1933 fonda, insieme con alcuni discepoli, la prima comunità  dei Piccoli Fratelli di Gesù, a El-Abiodh-Sidi-Cheikh, nel Sahara. Per anni collabora con la Piccola sorella Magdeleine, fondatrice delle Piccole Sorelle di Gesù. Nel 1956 fonda i Piccoli Fratelli del Vangelo e nel 1963 le Piccole Sorelle del Vangelo. In quanto fondatore, viaggia molto, scrive, contribuisce alla formazione delle religiose e dei religiosi e predica numerosi ritiri. Nel 1968 papa Paolo VI lo invita a predicare in Vaticano. Nell’ottobre 2001 si ritira nella fraternità  delle Piccole Sorelle di Gesù di Aix-en-Provence. Muore il 13 maggio 2003.

Storia di Roma Arcaica – (Le Antichità Romane)

Storia di Roma Arcaica – (Le Antichità Romane)

Titolo originale: Antiquitates Romanae

Autore/i: Dionisio di Alicarnasso

Editore: Rusconi

prima edizione, introduzione e cura di Floriana Cantarelli, cartine di Riccardo Orsolano, indici a cura di Elisa Esposito.

pp. 1136, numerose tavole b/n f.t., numerose cartine b/n, Milano

Di Dionisio di Alicarnasso conosciamo pochissimi dati biografici certi, tutti desunti da riferimenti contenuti nelle sue opere. Sia la data della nascita che quella della morte sono sconosciute e possono solo essere supposte con un certo margine di probabilità: tra il 60 ed il 55 a.C. per la nascita e probabilmente poco dopo l’8 a.C. per la morte, data della pubblicazione della sua opera storica. I dati salienti riguardano il suo trasferimento a Roma e la sua permanenza. La ragione primaria del trasferimento a Roma nel 30 a.C. fu la sua intenzione di occuparsi delle origini e della storia più antica di Roma, che erano poco note ai Greci. A Roma, Dionisio fu professore di retorica e di critica letteraria, ebbe modo di frequentare l’ambiente dell’aristocrazia senatoria e di avere a disposizione memorie e materiali documentari conservati dalle principali famiglie, che costituirono, accanto all’annalistica ufficiale, la base essenziale per la stesura dell’opera storica. La sua ulteriore produzione letteraria superstite è costituita da una serie di saggi, lettere, brevi trattati di retorica o di critica letteraria, riuniti sotto il nome di Opuscoli retorici, di notevolissima importanza per le nostre conoscenze sulla storiografia e l’oratoria antica e per il loro contributo all’analisi stilistica come mezzo per l’attribuzione di un’opera a un autore.

«L’opportunità di una nuova traduzione italiana della Storia di Roma arcaica emerge direttamente dai limiti oggettivi della preesistente traduzione dell’abate M. Mastrofini (Le antichità romane di Dionigi d’Alicarnasso, Milano 1823); essa infatti dipende molto più dalla versione latina che dall’originale greco (e si noti che anche le contemporanee versioni nelle altre lingue sono sostanzialmente rifacimenti delle versioni preesistenti, a loro volta basate sulle versioni latine circolanti dal Rinascimento); inoltre la lingua italiana dell’inizio del XIX secolo non è certamente più adeguata e lo stile prescelto appare solenne e aulico anche là dove l’Autore si esprime nel modo più chiaro e immediato. Per quanto concerne questa versione, l’aspetto letterario dell’opera può risultare nel complesso più o meno sminuito; si è tuttavia cercato di rendere conto delle scelte stilistiche operate da Dionisio per attuare le sue finalità psicologiche e drammatiche particolarmente nei dialoghi e nei discorsi. Negli apparati è parso prioritario dare uno spazio massimo a quegli strumenti (introduzione, bibliografia, sommari, indici) che possano facilitare l’orientamento del lettore di fronte ad un testo d’eccezionale complessità. Nelle note ci si è limitati pertanto, in linea di massima, a fornire, oltre ai rimandi interni e alle indicazioni dei passi paralleli di Livio (già elaborati nelle edizioni esistenti), il significato dei termini e degli attributi che nel testo compaiono nella forma greca e Ì dati essenziali circa gli Autori via via menzionati o citati da Dionisio.» (F.C.)

In copertina: «La lupa con Romolo e Remo». A sinistra si intravede Faustolo; sullo sfondo il fico ruminale; a destra le iniziali del nome del magistrato monetale Sex(tus) Po[mpeius Fostlus] (ca. 124 a.C.). Nell’esergo Roma (Rovescio di denario: G.G. Belloni, Le Monete Romane dell’Età Repubblicana. Catalogo delle Raccolte numismatiche del Civico Museo Archeologico di Milano, Milano 1960, n. 532, p. 55).

I Gesuiti – 2 Volumi

I Gesuiti – 2 Volumi

Volume 1: La Conquista (1540 – 1773) – Volume 2: Il Ritorno (1773 – 1993)

Autore/i: Lacouture Jean

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, introduzioni all’edizione italiana di Franco Cardini, premesse dell’autore, traduzione dal francese a cura di Michele Corrieri, titoli originali: Jésuites. Une multibiographie – 1. Les conquérants • 2. Les revenants.

vol. 1: pp. XXI-594, vol. 2: pp. XVII-662, nn tavole b/n f.t., Casale Monferrato (AL)

Volume 1:
Dal giuramento di Ignazio a Montmartre nel 1534 fino alla soppressione della Compagnia di Gesù nel 1773 ad opera di papa Clemente XVII, la storia dei gesuiti è una serie ininterrotta di incredibili e intriganti avventure: riformatori sospettati dall’Inquisizione, intellettuali alla corte dell’imperatore in Cina, evangelizzatori del Giappone e del Vietnam, sostenitori dell’utopia nelle reductiones del Paraguay, agenti universali del papismo, confessori dei principi e nemici dei giansenisti, esploratori in Congo, in Angola e in Mozambico…
I gesuiti hanno incarnato nei secoli un cristianesimo che si radica nel mondo, aperto alla scienza profana, audacemente coinvolto, nel bene e nel male, nelle tormentose vicende politiche di tutta la storia moderna.
Ma dietro lo stereotipo del gesuita ipocrita che si aggira circospetto all’ombra dei troni e degli altari, che sussurra i suoi consigli alle orecchie dei re ed é pronto ad assolvere con benevolenza le loro confessioni, una chiave invisibile rende la flessibilità gesuitica dura e tagliente come l’acciaio: una fede invincibile nel Vangelo di Gesù e la fedeltà assoluta alla Chiesa e al pontefice.

Volume 2:
Nel 1773 la Compagnia di Gesù viene soppressa da papa Clemente XIV per le pressioni della corte spagnola; quarant’anni più tardi, nel 1814, in un’Europa sconvolta dalla Rivoluzione Francese, attraversata dalla meteora di Napoleone, ormai segnata dal trionfo dei Lumi e del razionalismo scientista, i gesuiti rinascono e si riorganizzano.
Con la loro usuale determinazione si gettano nella mischia della storia: dichiarano guerra aperta contro la massoneria e il laicismo degli Stati liberali, riscoprono il tomismo, pongono le basi della dottrina sociale, riorganizzano le missioni parrocchiali; poi viene il coinvolgimento nel caso Dreyfus, il sostegno ai falangisti nella guerra civile di Spagna, la resistenza al nazismo, l’impegno nel rinnovamento della Chiesa durante il Concilio, l’opzione per i poveri, le incomprensioni di Pedro Arrupe con papa Giovanni Paolo II…
L’intera storia dei gesuiti è una serie ininterrotta di vicende controverse e intriganti come un romanzo. Ovunque, nel bene e nel male, essi sono presenti in prima fila.
Ma dietro le scelte storiche apparentemente contraddittorie un unico filo rosso guida la Compagnia nella fedeltà allo spirito di Sant’Ignazio: una fede invincibile al Vangelo di Gesù e l’obbedienza assoluta alla Chiesa e al pontefice.

Jean Lacouture, dopo aver studiato in un collegio di gesuiti, ha seguito gli studi storici presso l’università di Parigi. Autore di numerose biografie dedicate a grandi personaggi politici (De Gaulle, Ho Chi Mitili, Nasser…), ha condotto importanti inchieste storiche e giornalistiche sui maggiori avvenimenti chiave della storia contemporanea (La fine di una guerra, Il peso del Terzo Mondo, Il Vietnam tra due paci) diventando celebre a livello internazionale.

Il Circolo dei Contastorie – Storie, Storielle e Leggende Filosofiche del Mondo Intero

Il Circolo dei Contastorie – Storie, Storielle e Leggende Filosofiche del Mondo Intero

Titolo originale: Le Cercle des Menteurs

Autore/i: Carrière Jean-Claude

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, traduzione dal francese di Cosimo Ortesta.

pp. 468, Milano

Nel corso dei suoi viaggi in tutti i continenti, scegliendo il meglio dalle sue sterminate letture, attingendo alle tradizioni dei popoli del mondo intero, Jean-Claude Carrière ha collezionato un incredibile quantità di storie.
Le più belle e affascinanti sono raccolte in questo Circolo dei contastorie: storielle ebraiche ed enigmi zen, illuminazioni sufi e apologhi indiani, leggende africane e fiabe irlandesi… A volte sono divertenti, a volte sono serissime, in genere sono l’una e l’altra cosa insieme. Spesso appaiono ambigue e inquietanti. Anche perché ci assomigliano, e rendono omaggio a una delle più antiche e importanti attività umane: raccontare, per capire sé stessi e il mondo.
Raccogliendo e ordinando queste storie preziose Carrière ha compilato un vero e proprio manuale di filosofia in forma narrativa: un cammino verso la saggezza sorprendente e piacevole. Perché queste storie che hanno attraversato il tempo per giungere fino a noi si occupano delle grandi domande che da sempre impegnano l’uomo: raccontano la vita e la morte, la giustizia e la logica, la follia e il sogno, il riso e il potere… E alla fine ci trasmettono la verità più segreta: quella che conoscono solo i grandi bugiardi.

Jean-Claude Carrière, francese, 66 anni, è sceneggiatore e regista, romanziere e drammaturgo, stato per 19 anni il collaboratore più stretto di Luis Buñuel, da 24 lavora con Peter Brook, per il quale ha tradotto Shakespeare e adattato la Carmen e il Mahabarata. È lo sceneggiatore prediletto da Forman, Wajda e Ferreri. Più recente la sua collaborazione con Costa-Gavras. In Italia ha pubblicato il testo teatrale Il catalogo (Gremese) e il saggio La compassione e la purezza (Rizzoli).

Yoga in Gravidanza

Yoga in Gravidanza

Titolo originale: Yoga for Pregnancy

Autore/i: Widdowson Rosalind

Editore: Idea Libri

prima edizione, introduzione dell’autrice, traduzione di Valeria Lungo.

pp. 128, riccamente illustrato a colori, Rimini

Lo yoga è l’esercizio ideale durante la gravidanza: privo di rischi, è altamente raccomandato dai medici e dagli esperti della salute come un ottimo metodo per mantenersi in forma, prevenire un aumento di peso eccessivo, calmare la mente e prepararsi alla nascita del bambino. I risultati sono talmente soddisfacenti che inducono molte donne a continuare la pratica dello yoga anche dopo il parto.

  • Il libro è adatto alle principali e alle donne che già praticano lo yoga, ma desiderano adattare i normali esercizi alla gravidanza
  • Illustra posizioni e tecniche di respirazione per ogni fase della gravidanza
  • Fornisce consigli su come alleviare i disagi minori legati alla gravidanza
  • Include esercizi da 15, 20 e 30 minuti
  • Le tecniche sono illustrate con fotografie a colori

L’autrice
Da oltre trentanni Rosalind Widdowson insegna e pratica le arti della danza classica e moderna, lo yoga, il rilassamento, la meditazione, il massaggio e le terapie naturali. Dopo il successo del suo primo best seller; Yoga Mode Easy, ha scritto diversi libri sui rimedi naturali per la salute.

La consulente
Carole Pannell, esperta e insegnante di esercizi preparto, è anche insegnante superiore e assistente presso il National Childbirth Trust britannico.

Il Cuore e le Passioni – Psicologia del Sufismo

Il Cuore e le Passioni – Psicologia del Sufismo

Titolo originale: Del-va nafs

Autore/i: Nurbakhsh Javad

Editore: Edizioni NUR

unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione dal persiano di Maria Tripoli, Parinaz Shojai, in copertina: Rita Gallè, Il Cuore e le Passioni.

pp. 204, Milano

Rivolto a chiunque si interessi della psicologia umana, questo libro fornisce una visione olistica dell’uomo, inscindibile insieme di materia e energia in senso lato. Corpo fisico, corpo astrale e intelletto sono le componenti caratteristiche del più alto livello evoluzionale: l’uomo. Il cuore, sede di ogni pulsione (manifestazione dell’astralità o psiche), non deve avere una posizione intermedia ma di assoluta centralità e, pertanto, referenziale per le altre componenti.

L’autore, Dr. Javad Nurbakhsh, da quarant’anni Maestro dell’Ordine Sufi Nematollahi, con le sue opere, è riuscito a far conoscere in Occidente il Sufismo (Tasavvof) nella sua vera ed unica essenza di Cammino Spirituale (Tarighat) verso l’Unità-Realtà (Vadat-e-vojud) attraverso la sottomissione alla Volontà Divina (Islam). Egli ne chiarisce, inoltre, la pratica che, prescindendo da ogni barriera ideologica o credo religioso, consente all’individuo di liberarsi dalle peculiarità terrene, attraverso una tensione costante verso l’Amato e il desiderio di servirlo, sacrificando a Lui il proprio “ego”.

Il Medium è il Massaggio

Il Medium è il Massaggio

Titolo originale: The Medium is the Massage

Autore/i: McLuhan Marshall; Fiore Quentin

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

seconda edizione, testi di Mcluhan e grafica di Quentin Fiore, traduzione di Raffaele Petrillo, coordinazione di Jerome Agel.

pp. 160, riccamente illustrato b/n, Milano

Negli anni Sessanta le teorie di Marshall McLuhan sui media apportano un nuovo modo di analizzare il sistema delle comunicazioni di massa nell’era del “villaggio planetario”: per la prima volta, in modo pur provocatorio, si valuta la portata che nella società odierna hanno assunto gli strumenti di comunicazione nell’orientare le abitudini, i gusti, i consumi, il modo di vivere e di pensare… L’onnipotenza dei media nell’universo elettronico prefigura secondo McLuhan una trasformazione addirittura antropologica determinata non tanto dai contenuti che i media propinano bensì dalle modalità tecniche dei mezzi adoperati. “Il successo di McLuhan come teorico dei mezzi di massa,” scrive Umberto Eco,” non è stato dovuto al fatto che egli, come Adorno, o come certi sociologi liberali, ne compisse una critica in profondo. È che tra il 1962 e il 1964, cioè tra La Galassia Gutenberg e Gli strumenti del comunicare, egli ha elaborato una serie di idee globali che miravano a rappresentare e riconoscere il mondo delle comunicazioni di massa non come fosse il mondo di prima, semplicemente invaso da alcuni strumenti e da alcune tendenze di mercato… Egli annunciava un’epoca diversa, segnata da una trasformazione antropologica simile a quella che aveva visto il passaggio dalle scimmie aH’homo sapiens.” Uno degli assunti teorici divenuto poi slogan è quello che dà il titolo a questo libro: il medium è infatti il messaggio o il massaggio: messaggio “perché modella e controlla la portata e la forma dell’associazione e dell’azione umana”; massaggio “perché lavora su di noi grosso modo alla maniera di un fisioterapista o di un massaggiatore. In effetti ci lavora da tutte le parti.” Recentemente le teorie di McLuhan sono state riprese a proposito del dibattito tuttora in corso sui rapporti tra terrorismo e mezzi di comunicazione.

Marshall McLuhan (1911-1980), professore di lingua inglese all’Università di Toronto, fondatore e direttore fino al 1979 del Center for Culture and Technology della stessa Università. Ricordiamo fra i suoi numerosi testi: La sposa meccanica. Il folklore dell’uomo industriale; La Galassia Gutenberg. Nascita dell’uomo tipografico (Armando, 1976); Gli strumenti del comunicare (Il Saggiatore, 1967); Guerra e pace nel villaggio planetario.

Quentin Fiore, grafico e designer, collaboratore di alcuni importanti istituti, case editrici e associazioni.

Nel Cerchio della Prigione

Nel Cerchio della Prigione

Autore/i: Braghetti Laura; Mambro Francesca

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prima edizione, prefazione di Clara Sereni, nota delle autrici.

pp. XX-290, Milano

«Spesso mi interrogo sul rimProvo rimorso? No, più semplicemente provo solo dolore. Sono qui che vivo e altri, molti altri sono morti, sia coloro che andavano sotto la voce ’amici’ sia coloro che inserivo sotto quella ’nemici’ E l’essere viva a volte mi sembra un vantaggio fuori misura che ad altri non ho consentito. Il vero esercizio di memoria è quello di ricordarmi del Caino che è in me. Ho questo vantaggio su molte altre persone: conosco il carnefice che ha mosso le mie idee e armato la mia mano e lo tengo sotto controllo.» (Laura Braghetti)

«[…] Per alcune persone la vita non può essere altro che un giro della prigione. Non necessariamente un penitenziario di stato, anzi, probabilmente una prigione molto grande, elegante, pulita… sferica come il mondo intero o infinita come Vuniverso. Una prigione di cui fare il giro piccolo da dentro o il giro grande da fuori, è indifferente. Sono i nostri occhi i veri rieri: abbiamo visto. La sofferenza, il dolore, l’ingiustizia nostra e degli altri, e dovunque andremo, se ci andremo, non riusciremo a sentirci libere.» (Francesca Mambro)

Laura Braghetti, ex brigatista, arrestata nel maggio del 1980, ha una condanna all’ergastolo per aver partecipato al rapimento e all’uccisione di Aldo Moro e all’attentato a Vittorio Bachelet. Francesca Mambro, ex terrorista dei Nar, arrestata nel marzo del 1982 dopo essere stata ferita gravemente durante una rapina, ha da scontare diverse condanne all’ergastolo, l’ultima delle quali per la strage alla stazione di Bologna, delitto di cui si è sempre protestata innocente. Nel 1988 si incontrano nei momenti di vita comune concessi in carcere: la ginnastica, l’ora d’aria. Sono due nemiche, che hanno combattuto, e si sono combattute, su fronti opposti. I primi contatti sono segnati dalla diffidenza, soprattutto da parte di Laura, che ancora pensa all’altra come
alla «fascista». Ma presto inizia un confronto che si rivela importante per entrambe. Le resistenze, le difese reciproche, le differenze del carattere e delle scelte politiche sono grossi ostacoli. Però c’è un bagaglio identico di dolore per i danni commessi – irreparabili -, lo stesso rifiuto del pentitismo, il medesimo bisogno di capire e accettare il lato oscuro di sé, quello che ha avuto la meglio nel prendere la strada della distruzione e della violenza: una realtà che esse non possono semplicemente dimenticare o disconoscere, se vogliono tentare di ricostituirsi un’identità senza i puntelli dell’ideologia. Gradualmente, Laura e Francesca riescono a darsi, come scrive Clara Sereni nella prefazione, «il coraggio necessario per abbandonare il lido sicuro delle loro appartenenze contrapposte per affidarsi al mare aperto dello scambio». Questo scambio si approfondisce, diventa vita comune, nella cella che hanno condiviso per cinque anni, e poi legame intenso di amicizia e affetto. Insieme affrontano un percorso faticoso – ricostruito in questo libro — attraverso i momenti critici e gli eventi più dolorosi della loro esistenza, ma trovano anche la possibilità di dissotterrare i ricordi infantili, i sogni, le speranze e di dare espressione alla sofferenza. E così quella prigione, luogo di segregazione ed estraniazione, diventa palestra di vita e di conoscenza. Oggi ci sono una nuova Laura e una nuova Francesca, che dipendono per tanti aspetti Luna dall’altra, anche se la contiguità fisica non è più possibile. Francesca infatti è ancora in cella, mentre l’amica lavora in una struttura di volontariato e torna in carcere solo per dormire, nella sezione semilibere. Il libro è stato per qualche tempo un modo per mantenere stretto il loro rapporto, e anche lo strumento per stabilire un contatto con il mondo esterno e chiedere di cercare la verità sulla strage bolognese. Il lettore vi troverà una ricerca appassionata e intransigente delle ragioni e dei motivi che hanno condotto una generazione di giovani alla lotta armata, durante gli anni di piombo, e una testimonianza, impressionante per la carica emotiva e la lucidità, dello scavo interiore che ha permesso alle due donne di recuperare dentro di sé e nel loro straordinario rapporto lo spazio, gli affetti e le esperienze che non potevano ottenere dalla vita.

Il Vuoto alle Spalle – Storia di Ettore Castiglioni

Il Vuoto alle Spalle – Storia di Ettore Castiglioni

Autore/i: Ferrari Marco A.

Editore: Edizioni Corbaccio

prima edizione, prologo dell’autore, in copertina: Ettore Castiglioni.

pp. 224, Milano

«Ettore Castiglioni morì quando il suo cuore si era consumato, in un’alba buia e piena di vento, proprio come aveva previsto e scritto nel suo diario, tanti, tanti anni prima. Credo fu soprattutto per questo, e dopo aver osservato le immagini raccolte in una serie di fotografie, che mi misi sulle sue tracce. Iniziai a sentire il racconto di alcune decine di testimoni, figli e nipoti di chi lo aveva conosciuto da vicino. Poi ascoltai la voce stanca di un’anziana regina che oggi vive nella stessa terra d’esilio di quei mesi tra quarantatré e il quarantacinque. Cercavo un indizio, un segno sulle fotografie, e così poco a poco l’ho visto liberarsi nel gioco di certi movimenti lenti, di certi modi gentili che tutti mi avevano descritto. Ettore Castiglioni era un uomo di trentacinque anni, alto e atletico. Aveva il viso scavato, magro, i baffi curati, gli occhi dolci e neri, e passava notti intere al suo pianoforte a mezza coda sulle note di Ce qu’a vu le vent d’ouest di Claude Debussy. Anche per questo immagino le sue mani da pianista e non da rocciatore, nonostante alla montagna egli avesse dato il meglio della vita.»

«Finiva l’estate, e un vento crudo accompagnava lo sguardo nello spazio divenuto trasparente. Tutt’intorno all’alpeggio del Berlo si accumulava il solito disordine di cime, di pareti, di creste mentre il mondo e la sua storia carica di lutti se ne stavano là in basso, invisibili, infondo alla lunga strada sterrata.»

Ettore Castiglioni morì nel marzo del 1944, a trentacinque anni, esattamente come aveva previsto e annotato nel suo diario tanto tempo prima. Figura emblematica dell’alpinismo fra le due guerre fu esploratore solitario, scrittore, straniero in ogni luogo tranne che sulle montagne. Ne Il vuoto alle spalle Marco A. Ferrari ci presenta, però, un Castiglioni inedito dove l’alpinista si fonde con l’intellettuale e con il partigiano. L’uomo che, rifugiatosi con i compagni in una baita in alta Vagelline dopo l’8 settembre, guida attraverso le montagne profughi in fuga dal fascismo. Giorno dopo giorno, mettendo a repentaglio la vita tra scalate e lunghe marce in alta quota, la sua missione pare possa continuare indisturbata fino a quando, in un clima di crescente eccitazione, qualcosa va storto. Dopo un primo periodo di prigionia in Svizzera, Ettore Castiglioni viene catturato nuovamente oltre il confine: senza pantaloni, senza scarponi, con i ramponi legati ai piedi nudi, fugge nella notte. Lo troveranno alcuni mesi dopo sul ghiacciaio del Forno, a un passo dalla salvezza, morto congelato. Castiglioni ci viene raccontato sia attraverso brani del suo diario sia attraverso le testimonianze dei suoi compagni e amici. Ma è soprattutto attraverso la ricostruzione che Ferrari fa non tanto degli avvenimenti, quanto delle motivazioni che spinsero l’alpinista verso morte certa, che Castiglioni emerge nella sua interezza e nella sua complessità di uomo. Ed insieme a lui uno spaccato della nostra storia così recente eppure così poco conosciuta.

Marco A. Ferrari è nato a Milano nel 1965. Oggi vive a Torino dove dirige il mensile Alp e collabora con la casa editrice Einaudi. Scrive su diversi settimanali italiani e stranieri. Nel 1993 ha curato i diari di Ettore Castiglioni usciti con il titolo Il giorno delle Mésules e nel 1996 ha pubblicato con notevole successo di critica e di pubblico Freney 1961, un viaggio senza fine.

Silenzio – Romanzo

Silenzio – Romanzo

Titolo originale: Chinmoku (Silence)

Autore/i: Endo Shusaku

Editore: Edizioni Corbaccio

traduzione dall’inglese di Lydia lax.

pp. 224, Milano

Nagasaki, 1633: l’indomito padre gesuita Cristóvão Ferreira, che da anni si batte in Giappone per diffondere il cristianesimo, ha rinnegato la vera fede ed è diventato un apostata: questa è la notizia sconvolgente che giunge a Roma. La Compagnia del Gesù decide allora di inviare in Oriente due giovani fratelli, Sebastião Rodrigues e Francisco Garrpe per compiere un’indagine all’interno della chiesa locale. I due gesuiti però, partiti pieni di ideali e di entusiasmo, si scontrano ben presto con la dura realtà del Giappone dei Tokugawa e delle persecuzioni. I sospetti cristiani vengono costretti dalle autorità giapponesi a calpestare immagini sacre: chi si rifiuta viene torturato e ucciso, mentre chi accetta viene deriso e costretto a vivere ai margini della società, rifiutato tanto dalla comunità cristiana quanto dai giapponesi. La vita in Giappone si fa sempre più difficile per Rodrigues che ora vive in prima persona le persecuzioni e che finisce, evangelicamente, per essere tradito dall’amico Kichijiro, il suo «Giuda», mentre implora Dio di rompere il suo «silenzio».