Libri dalla categoria Maya
La Polvere di Simpatia

Autore/i: Digby Kenelm
Editore: Sellerio Editore
introduzione, traduzione dal francese e cura di Anna Maria Rubino.
pp. 168, Palermo
Un Discorso sulla «polvere di simpatia» – cura che Digby sostiene di aver conosciuto per primo in Europa – nel quale «si ritrovano alcune delle teorie più significative del pensiero scientifico secentesco» (Anna Maria Rubino).
Questo Discorso fu pronunciato nel 1657 a Montpellier e pubblicato l’anno dopo col titolo Discours fait en une célèbre assemblée, par le chevalier Digby, Chancelier de la reine de la Grande Bretagne, touchant la guérison des plaies par la poudre de sympathie. Où la composition est enseignée, et plusieurs autres merveilles de la nature sont développées.
Titolo originale: Discours fait en une célèbre assemblée, par le chevalier Digby, Chancelier de la reine de la Grande Bretagne, touchant la guérison des plaies par la poudre de sympathie. Où la composition est enseignée, et plusieurs autres merveilles de la nature sont développées.
Kenelm Digby (Gayhurst, 1603-Londra, 1665) scienziato e filosofo, cortigiano, corsaro e forse spia per un certo periodo, viaggiò molto e visse in esilio gli anni della Rivoluzione inglese. Scrisse anche: Observations upon Religio Medici e Two Treatises (sull’anima e sul corpo).
La Panne

Una storia ancora possibile
Autore/i: Dürrenmatt Friedrich
Editore: Giulio Einaudi Editore
traduzione di Eugenio Bernardi.
pp. 76, Torino
Un banale incidente costringe Alfredo Traps, rappresentante di articoli tessili, a fermarsi in un paese. La palme non gli spiace, una notte fuori casa può sempre offrire un’avventura.
Ma la casa che lo ospita, quella di un vecchio giudice a riposo, non è quanto s’aspettava. Infatti, invece di qualche compagnia femminile, il rappresentante trova quattro vecchietti, tutti ex uomini di legge, che gli spiegano il loro unico passatempo: rifare dei famosi processi storici come quello di Socrate, di Gesù, di Giovanna d’Arco. Ma il gioco, aggiungono, diventava più bello con del materiale vivente. E cosí Traps, tra una vecchia bottiglia di Bordeaux e un Réserve des Maréchaux, si ritrova in veste di imputato.
L’atmosfera diventa sempre più inquietante: il gioco scivola nella realtà per poi tornare gioco, in uno sfasamento continuo abilmente orchestrato dai quattro diabolici vecchietti.
Traps parla, si confessa: la sua vita banale sembra acquistare improvvisamente risvolti cruenti. Il rappresentante di articoli tessili che sbadatamente sognava un’avventura si sente rivelato e si rivela attraverso un esercizio di raffinate sevizie mentali, dove la posta finale può sciogliersi in una risata generale o in una condanna alla forca.
Friedrich Dürrenmatt è nato nel 1921, e dal 1952 abita a Neuchatel. Per alcuni anni è stato responsabile per i testi drammatici al teatro di Basilea, per il quale ha prodotto le sue riduzioni teatrali. Tra i suoi numerosi drammi: La visita della vecchia signora (Feltrinelli, 1959), Il matrimonio del signor Mississippi (Einaudi, 1960) e I fisici (Einaudi, 1972). Dürrenmatt è anche autore di numerosi radiodrammi, racconti e novelle. Tra i suoi romanzi: La promessa (Feltrinelli, 1959), Il giudice e il suo boia (Feltrinelli, 1960) e Il sospetto (Feltrinelli, 1960).
Il Doppio

Il significato del sosia nella letteratura e nel folklore
Autore/i: Rank Otto
Editore: SugarCo Edizioni
prefazione di Luigi Guidi-Buffarini e Valeria La Via, traduzione di Maria Grazia Cocconi Poli.
pp. 112, Milano
Pubblicato per la prima volta nel 1914 su «Imago», la rivista della leggendaria Società psicoanalitica viennese dedicata alle ricerche su argomenti artistici, letterari e etnologici, questo saggio di Rank rappresenta uno degli studi più penetranti sul problema de] Doppio nella letteratura e nel folklore.
La figura del sosia, che compare costantemente nei miti primitivi così come nella creazione letteraria moderna, consente all’analisi di Rank di far emergere una fra le più suggestive e originali teorie sulla psicologia dell’artista: quella di un eroe moderno che cerca disperatamente di esorcizzare con la sua arte l’ombra terribile che lo perseguita e lo distruggerà: la morte.
Otto Rank, 1884-1939, nacque a Vienna ed entrò a far parte giovanissimo degli intimi di Freud. Segretario, fin dall’inizio, della Società psicoanalitica viennese, fu redattore, insieme a Hans Sachs, della rivista «Imago» e direttore dell’«Internationale Zeitschrift für Psychoanalyse». Delle sue opere tradotte in italiano segnaliamo, pubblicate nella collana Tasco: L’artista e Il mito della nascita dell’eroe. Rank morì per una malattia infettiva un mese dopo Freud.
Feng-Shui or the Rudiments of Natural Science in China

Autore/i: Eitel Ernest J.
Editore: Cokaygne
with a foreword by John Michell, photographs by Ernst Borschmann.
pp. x-86, plates in b/w f.t., Cambridge
“This well known word means wind-water, but its wider sense stands for the relations to the surrounding nature, the influence of the landscape on the beauty of the buildings and the happiness of the inhabitants.” (Ernst Borschman)
Ernest J. Eitel, a missionary who worked in China, learned firsthand about the oral tradition of feng-shui and its philosophical roots, which span a range of thought from Taoism and Buddhism to ancient rural magic.
Il Derby – Capannelle, 120 Anni al Galoppo

Autore/i: Mei Piero
Editore: Edizione Il Parnaso
questo volume è stato realizzato grazie alla sensibilità culturale di Hippo Group Roma Capannelle, immagine di copertina: «Corse alle Capannelle alla fine dell’Ottocento» Pietro Sassi – Olio su tela – Collezione Arturo Amici.
pp. 178, nn. ill. in b/n, Roma
Sommario:
1884: Andreina – A tempo di rock
Destra, Sinistra e Eros all’Ippodromo – Cronaca speciale di Gabriele D’Annunzio per il Derby di Andreina e lo steeple di quel giorno a Capannelle
1897: Hira – Un colpo di pugnale
Quel biglietto di cartone – Geno Pampaloni, il nonno maniscalco a Colle Val D’Elsa e cinque lire scommesse e perse su di un “cavallino”
1921: Rembrandt – Le cose in comune
Il gioco dei perché fatto scientificamente – Desmond Morris in tre domande e tre risposte: perché i cavalli corrono, perché c’è chi va forte e chi va piano
1914: Fausta – Quell’epoca davvero fausta
Per chi suona la campana degli ippodromi – Ernest Hemingway e “il mio vecchio”: racconto di un fantino che incontrò anche Federico Regoli
1926: Apelle – L’architetto degli ippodromi
Pimlico e le corse viste e ascoltate a Roma – Manlio Cancogni guardava i Parioli dalla collina di Villa Glori e “sentiva” le Capannelle dall’Appia Antica
1936: Archidamia – L’ultima donna
Una donna e una cavalla di nome Nanà – Emile Zola a Longchamp il giorno del Grand Prix de Paris, tra belle signore, scommesse, champagne
1938: Nearco – L’imperatore Nearco
Eclipse, il cavallo che eclissò tutti – Luigi Gianoli ha raccontato l’avventura di un giovane puledro nato senza sole. Qualcuno gli sussurrò e lo fece campione
1945: Traghetto – La guerra è guerra
Una cavalcata lunga mezzo secolo – Federico Tesio, l’ippica e le corse alla fine dell’Ottocento e all’inizio del secondo dopoguerra
1948: Leon de S. Marco – È successo un Quarantotto
Quella stangata che non ci fu – Federico Tesio e il Derby d’Epsom del 1844, quando vinse Running Rein che era Maccabeus, aveva 4 anni e le balzane tinte
1955: Ribot- Le ragioni dell’assente
Il cavallo che ascoltava gli uomini – Luigi Gianoli e la storia di Ribot da quando era un “cavallino” al giorno in cui, nel Kentucky, gli parlò in italiano
1961: Lauso – La regina che voleva la TV
Elisabetta lo sa: Dante era un gran cavallo – Fernando Savater: il Derby del 2000, la magia di Epsom tra Sherlock Holmes, l’Aga Khan, e cavalli filosofi di nome
1963: Braccio da Montone – Il cavallo di Marc’Aurelio
Nel Kentucky quel sabato di maggio – William Faulkner al Derby: vide la vittoria di Swaps su Nashua, ma raccontò soprattutto “l’emozione”
1968: Hogarth – Contestazione? No grazie
Sembrava un cavallo ma era una principessa – Guido Gozzano e la favola del ragazzo che fu più furbo d’un negromante: si fece cavallo, lepre, anello e salvò la vittima dello stregone
1972: Gay Lussac – L’avvocato detta legge
Il piacere di una corsa e di una donna – Gabriele D’Annunzio all’ippodromo fra gentlemen, contesse, amori, ostacoli, duelli, cadute, vittorie, sorrisi, perfidie
1975: Orange Bay – La vittadinanza europea
Si può perdere la testa per una testa – “Por una cabeza”: un tango di Carlos Gardel parla di ragazze e cavalli. Lo ballò Al Pacino in Profumo di donna
1977: Sirlad – Il fischio del campione
Il dramma di Fantasio che morì d’un colpo – Manlio Cancogni e la storia del cavallo che restava al palo e il giorno che partì stava vincendo, quando…
1981: Glint of Gold – Il tempo dei Mellon
La vecchiaia dell’imperatore – Marguerite Yourcenar e le memorie di Adriano: la belva era un avversario, ma il cavallo era un amico
1999: Mukhalif – Padri e figli
L’aereo tornò carico di campioni – Daniel Wildenstein, l’arte, i cavalli, Allez France, i fantini e la storia dei Bleus vista da dentro
2002: Rakti – Il gol di Rakti
Il calcio? Meglio guardare una corsa di cavalli – Eugenio Montale e il “patriottismo” dei piedi: il disinteresse per il troppo interessato pallone
2033: Capannelle il Derby che verrà
Quell’America tra donne, birre e cavalli – Henry Bukowski e le sue passioni: ippodromi, scommesse, consigli, giornate tra una sbornia e un vincente
Piero Mei lavora a Il Messaggero, per cui ha ricoperto, negli anni, le mansioni di caporedattore sport, cronaca, caporedattore centrale e attualmente di caporedattore cultura e spettacoli. Ha pubblicato diversi libri, fra cui Il Derby e, con Mario Pescante, Le antiche olimpiadi e Giochi da ragazzi. Come inviato ha seguito le ultime quattro edizioni dei Giochi olimpici e i mondiali di calcio di Francia ’98 e Giappone-Corea 2002, oltre a vari giri d’Italia e mondiali di ciclismo.
Quel che il Cuore Sapeva – Giulia Beccaria, i Verri, i Manzoni

Autore/i: Boneschi Marta
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
prima edizione, premessa e nota per il lettore dell’autore, collana: Le Scie Mondadori, in sovraccoperta: Mary Cosway Hadfield, «Ritratto di Giulia Beccaria» (1802-03). Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Sala Manzoniana.
pp. 428, ill. in b/n, Milano
…Alla scoperta di Giulia, un personaggio femminile controverso, figlia dell’illuminismo lombardo e madre del romanticismo manzoniano in un periodo fervido e creativo della storia europea…
“Ma che ne sa il cuore?” domanda Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, e risponde con ironia: “Appena un poco di quello che è già accaduto”. In realtà, dalla madre Giulia Beccaria lui stesso aveva appreso che il sentimento è il sale di un una vita saggia e sincera. A sua volta, Giulia aveva imparato a caro prezzo quanto può essere tormentoso vivere ignorando le ragioni del cuore. Giulia è nata nella Milano dei lumi settecenteschi, che si apre alla modernità. Figlia primogenita di Cesare Beccaria, autore del libro famoso in tutta Europa Dei delitti e delle pene, e di Teresa de Blasco, protagonista assoluta della mondanità cittadina. Uscita a diciott’anni dal collegio in cui era stata rinchiusa sei anni prima, s’innamora, ricambiata, di Giovanni Verri, fratello di Pietro e Alessandro, ma le ferree consuetudini dell’epoca le proibiscono di sposarlo: lui è un cadetto spiantato, lei una ragazza senza dote. Viene destinata allo scialbo Pietro Manzoni, un nobile un po’ più anziano di suo padre. Ma l’amore tra Giulia e Giovanni è tutt’altro che finito: nel 1785 nasce Alessandro Manzoni, figlio “bastardo” di un Verri e di una Beccaria. Forte e sincera, Giulia è decisa a dipanare quel groviglio di menzogne che è diventata la sua vita: lascia Giovanni, ormai cinico e infedele; chiede la separazione da Pietro; affida Alessandro a un collegio, e ricomincia da se stessa. A Giulia Beccaria dobbiamo delle scuse: considerata a lungo una peccatrice, un’adultera, una madre snaturata, è stata invece il pilastro di una mirabile costruzione familiare. La sua famiglia moderna, ispirata all’ideale di Rousseau e di Pietro Verri, fondata sull’affetto più che sull’interesse, su un progetto comune più che sul lignaggio, è la stessa che ancora oggi la maggior parte delle persone vorrebbe avere intorno a sé, la stessa in cui molti di noi vorrebbero avere la buona sorte di nascere e vivere.
Marta Boneschi è nata nel 1946 a Milano, dove ha lavorato per oltre un quarto di secolo come giornalista. Da Mondadori ha pubblicato Poveri ma belli (1995, Premio donna città di Roma per l’opera prima) sugli anni Cinquanta; La grande illusione (1996) sugli anni Sessanta; Santa pazienza (1998, una storia delle donne italiane nella seconda metà del Novecento); Senso (2000), su come sono mutati i costumi sessuali degli italiani dal 1880 a oggi; Di testa loro (2002), la biografia di dieci protagoniste del Novecento.
Premessa
Nota per il lettore
Giulia come Julie
- Molto onore, poco contante
- Mia cara, cuor mio
- Alle ortiche Segneri, osanna a Rousseau
- Figlia dei lumi
Pietro il terribile
- Sempre sotto il rigore
- Filosofia e amore alla moda
- Capitano, cortigiano e studioso
A pugni contro la tradizione
- Accademici come fratelli
- La bottega del caffè
- A favore dell’umanità
Marito, moglie e cavalier servente
- Parigi, quest’oceano di uomini
- Una pena non proporzionata
- Bel tempo per cercare una moglie
La vita come passatempo
- L’amabile cadetto
In cerca della pace domestica
- Non avrò rossore di amare la moglie
- Un signor padre veramente galantuomo
- Egli ci ha resi tutti quanti infelici
Giulia venduta
- Idee poco ragionevoli
- L’affare Manzoni
- Il figlio non suo Alessandro
- Carlo garzon bellissimo
Solitudine e abbandono
- Donna Giulia è malcontenta
- Le ristrettezze e i bisogni
- Sozzo ovil di mercenario armento
La madre riabbraccia il figlio
- Nessuno parlò tanto male del suo paese
- Una famiglia d’elezione, i francesi
- La vita e la morte sta nelle mani del Signor Iddio
- Un milanese a Parigi
Enrichetta, viso d’angelo e volontà d’acciaio
- Qualche cosa che può rendere felice un uomo
- Quella giovinetta di cui vi ho parlato
- Una vispa e sana fanciulla
- Io adoro questo nuovo prodigio
Le preghiere e i salassi
- La malattia come volontà divina
- Tra la famiglia, gli alberi e i versi
- Gli assassini alla porta di casa
- Tra mal di nervi e mal di poesia
Da Milano a Parigi e ritorno
- Non cooperare al male
- Sono madre di famiglia
- La poesia che ha per oggetto il vero
- Addio deliziosa Sophie
Il romanzo finalmente
- Questa vita non può essere esente da pene
- In carovana per risciacquare i panni in Arno
Giulietta e il bellimbusto
- Abbiamo fatto un bel sogno, povera mamma!
- Ora le cose hanno preso un’ottima piega
- Moglie e nuora martire
Tanto caro sangue
- Un atto di debolezza
- Cristina e Sofia, due spose promesse
- 7 luglio 1841
Epilogo
- Quella grande casa dissoltasi poi in nulla
Bibliografia
Referenze iconografiche
Indice dei nomi
Il Sospetto

Titolo originale: Der Verdacht
Autore/i: Dürrenmatt Friedrich
Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore
traduzione di Enrico Filippini, in copertina: Georg Grosz, Metropolis, 1917, (particolare).
pp. 128, Milano
Il sospetto fa parte di quei romanzi di Dürrenmatt in cui una maliziosa e maligna impalcatura “gialla” finisce per negare se stessa e per mettere piuttosto a nudo le orrende magagne e falsità di cui è fatto l’animale uomo. Questo romanzo “dagli allucinanti specchietti filosofici” (come lo ha definito Italo Alighiero Chiusano) ha come protagonista l’ispettore della polizia di Berna, Hans Bärlach. Egli si trova a discutere con il medico Samuel Hungertobel, suo amico, sui delitti atroci di cui si sono resi responsabili i nazisti nei campi di concentramento. L’occasione è una fotografia della rivista “Life”: ritrae un medico, il dr. Nehle, mentre opera senza narcosi solo per soddisfare il suo sadismo. Hungertobel osserva, quasi per caso, una strana rassomiglianza di Nehle con il dr. Emmenberger, che esercita la professione di chirurgo in una clinica di Zurigo. Bärlach, gravemente ammalato, vuole concludere la carriera con una indagine memorabile, perché, quasi d’istinto, intuisce che fra Nehle e Emmenberger esiste un rapporto diretto, oscuro e conturbante…
Un giallo psicologico perfetto che è fondato sulle stesse qualità dell’ispettore Baerlach quando dice: “Vedrai, la nostra arte è un misto di matematica e di fantasia”.
Friedrich Dürrenmatt (Konolfingen, Berna 1921 – Neuchâtel 1990).
Della sua vasta produzione segnaliamo: Romolo il grande (1949); Un angelo va a Babilonia (1954); La visita della vecchia signora (1956); Il sosia (1960); I fisici (1962); La meteora (1966), per il teatro. Greco cerca greca (1955); La panne (1956); La promessa (1958), tra i romanzi.
Nel catalogo Feltrinelli: Il giudice e il suo boia e Racconti.
I Sonetti dell’Immortalità – Il Problema dell’Arte e della Nominazione in Shakespeare

Autore/i: Serpieri Alessandro
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
nuova edizione accresciuta, seconda edizione, nota dell’autore.
pp. 168, Milano
Il canzoniere shakespeariano è rivolto in gran parte a un giovane aristocratico, il fair youth. Ma questi sonetti, come quelli rivolti alla dark lady, non costituiscono j H semplici pagine di “diario”: la loro scrittura è altamente formalizzata, i riferimenti personali cedono il passo a una strategia retorica. Questa lettura dei sonetti cerca di porre in contatto il linguaggio shakespeariano coi codici culturali della sua epoca e di mettere in luce il disegno retorico che li regge, la loro coerenza macrotestuale, la straordinaria modernità della riflessione che essi svolgono sullo statuto dell’arte e sul rapporto tra arte e realtà. Intento metodologico dell’autore è stato di mostrare come lo studio strutturale della letteratura non sia né formalistico né tautologico, ma sia capace di attivare ogni “spazio” del testo, facendo interagire e portando a illuminarsi di luce reciproca lo spazio storico con quello grammaticale, lo spazio filosofico con quello retorico. In appendice sono raccolte per intero le traduzioni dei sonetti studiati.
Avvertenza
Alla presente edizione è stata aggiunta l’Appendice I, che amplia l’analisi del testo ai sonetti 33 e 29. Per non scompaginare l’impianto del libro, le traduzioni dei due sonetti sono state inserite in nota e non nell’Appendice II, che contiene tutte le altre traduzioni.
Alessandro Serpieri è titolare della seconda cattedra di letteratura inglese all’Università di Firenze.
Ha pubblicato presso vari editori opere su argomenti di anglistica. Per gli “Studi Bompiani” nel 1974 è uscito Rhapsody. Tre studi su una lirica di T. S. Eliot, scritto a più voci con Marcello Pasnini e Antony Johnson.
Pronto Soccorso Omeopatico

Da portare con noi in auto e in valigia ogni volta che siamo lontani da casa
Autore/i: Dujany Ruggero
Editore: Red Edizioni
prima edizioni.
pp. 72, Como
Il Pronto Soccorso Omeopatico è costituito da un agile manuale di pronto intervento, scritto con grande precisione e sapienza, e da un praticissimo contenitore appositamente studiato per raccogliere i rimedi omeopatici indispensabili nelle situazioni particolari o d’emergenza.
Il mal d’auto, le scottature, le indigestioni, le distorsioni, i colpi d’aria, i piccoli traumi, le ferite e le morsicature d’insetti, fino alle malattie tropicali… sono solo alcuni dei numerosi problemi che il manuale, di immediata e semplicissima consultazione, ci aiuta a prevenire e a risolvere.
Riempito dei medicinali che riteniamo utile portare con noi quando siamo lontani da casa, il Pronto Soccorso Omeopatico sarà così una piccola “farmacia omeopatica” che ci accompagnerà nei nostri spostamenti, nelle vacanze, nei viaggi di lavoro, nelle gite, nelle escursioni…
Emozioni Distruttive – Liberarsi dai Tre Veleni della Mente: Rabbia, Desiderio e Illusione

Titolo originale: Destructive Emotions
Autore/i: Dalai Lama; Goleman Daniel
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
con i contributi di R.J. Davidson, P. Ekman, O. Flanagan, M. Greenberg, M. Ricard, J.L. Tsai, Somchai Kusalacitto, F.J. Varela, B.A. Wallace, Thupten Jinpa, traduzione di Roberto Cagliero.
pp. 462, Milano
Con la meditazione i monaci buddisti riescono a raggiungere uno stato di serena felicità. E assicurano che è una condizione che tutti possono sperimentare. Ma come? Per rispondere a questa domanda un gruppo di psicologi, filosofi e neuroscienziati occidentali guidati da Daniel Goleman – il profeta della cosidetta “intelligenza emotiva”, che ha rivoluzionato con le sue teorie la moderna psicologia – ha incontrato il Dalai Lama. Dal loro incontro è scaturita una sola risposta: liberarsi dai “veleni della mente” (rabbia, desiderio, illusione) è la chiave della felicità. Così se da un lato il Dalai Lama spiega come trasformare le emozioni negative in sentimenti positivi, dall’altro Goleman mostra, con rigorosi metodi scientifici, come la pratica della meditazione possa rimuovere le cause delle nostre peggiori pulsioni. Insieme i due autori invitano a gettare uno sguardo colmo di speranza sul lato più oscuro della nostra mente per renderlo limpido e luminoso.
Introduzione alla Psicologia Sociale – Metodi e Contenuti di una Nuova Scienza

Titolo originale: Initiation a la Psychologie Sociale
Autore/i: Castellan Yvonne
Editore: Il Saggiatore
unica edizione, introduzione dell’autrice, traduzione di Aldo Devizzi.
pp. 296, ill. b/n, Milano
In questo piccolo manuale viene ripercorso lo sviluppo della psicologia sociale, dalle origini «classiche» fino ai nostri giorni La metodologia, le nozioni-chiave, il pensiero degli studiosi che hanno dato un contributo importante alla definizione dell’ambito di questa disciplina sono illustrati con chiarezza e sistematicità.
Dizionario di Mitologia Classica

Dèi, eroi e personaggi leggendari. Con gli epiteti, gli attributi, la diffusione del culto, le presenze letterarie e l’iconografia
Autore/i: Ferrari Anna
Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati
premessa dell’autrice.
pp. XIX-356, Milano
Da Artemide a Ulisse, da Delfi al vello d’oro, tutti gli dei, i personaggi leggendari, i luoghi e i grandi temi della mitologia classica, dalle origini della civiltà greca al mondo romano.
Oltre 1200 voci arricchite da repertori comprendenti gli epiteti e gli attributi dei personaggi, le testimonianze letterarie antiche e le presenze nelle letterature moderne, le notizie più importanti sul culto, i principali riferimenti iconografici.
Una Coppia di Pianeti

Titolo originale: The Double Planet
Autore/i: Asimov Isaac
Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani
traduzione dall’inglese di Gianni Di Benedetto, illustrazioni di John Bradford.
pp. 196, nn. ill. b/n, Milano
Ancora una volta quel prezioso divulgatore che è Isaac Asimov riesce a trasformare una serie di problemi astronomici e geologici in una vicenda appassionante, in cui la piacevolezza del discorso non si separa mai da un rigore scientifico di prim’ordine.
Questo libro è la storia di una lunga amicizia tra due pianeti (o meglio tra un pianeta e il suo satellite) la cui simbiosi dura da un certo numero di millenni e pare destinata a protrarsi per un periodo futuro, che ci auguriamo il più lungo possibile. Il libro racconta cose che tutti sanno e che tutti si accorgono sempre di avere dimenticato, desiderando che qualcuno, nel caso nostro Asimov, sia cosi abile e preciso di aiutarci a ricordarle senza troppa fatica: la curvatura della terra, la rotazione, il diametro dell’equatore, la massa del nostro pianeta, i rapporti tra crosta, mantello e nucleo interno, le maree, le zone dell’atmosfera, i fenomeni magnetici. Ma il libro fornisce anche notizie più specializzate, dati numerici, informazioni sulle più recenti teorie astronomiche e geologiche, curiosità sulle ipotesi formulate da Talete e Pitagora sino alle scoperte dei primi razzi lunari e cosi via. Siamo sicuri di sapere con esattezza cosa sia la precessione degli equinozi? Abbiamo idee chiare circa la nozione di «parallasse»? Siamo in grado di capire in tutta la loro portata scientifica i dati che i giornali ci danno con disinvoltura circa i problemi delle esplorazioni spaziali? Il libro di Asimov non ha altre ambizioni se non quelle di una informazione precisa ed elementare e riconferma tuttavia l’indubbia genialità di questo scienziato-narratore-divulgatore che ha ormai conquistato anche il pubblico italiano.
L’Isteria

Titolo originale: Studien über Hysterie
Autore/i: Freud Sigmund; Breuer Josef
Editore: Newton Compton Editori
con un saggio introduttivo di C. G. Jung, prefazione di Flavio Manieri, traduzione di Celso Balducci, traduzione del saggio introduttivo di C. G. Jung «La teoria freudiana dell’isteria» di Liliana Grosso.
pp. 336, Roma
Se guardiamo agli Studi sull’Isteria di Freud e Breuer dalla prospettiva che oggi ci appare loro più connaturale, cioè da una prospettiva storica, non ci sarà difficile convenire che
ESSI COSTITUISCONO UNA TAPPA-CHIAVE DEL PENSIERO PRE-ANALITICO DI FREUD, MA ANCHE UN MOMENTO DI NOTEVOLE RIFERIMENTO PER LA PSICHIATRIA DEL FATTO ISTERICO.
Una volta chiarita l’idea che la malattia isterica sia di origine psichica, i due autori si chiedono COME FUNZIONI IL MECCANISMO CHE PRODUCE I SINTOMI, e fanno della risposta a questa domanda lo scopo della loro ricerca.
L’ISTERICO SOFFRE DI REMINISCENZE, la radice del suo male è nei ricordi, ricordi il cui aspetto iniziale «particolarmente rafforzato ed intenso» è, per determinate circostanze eccezionali, impedito dall’esaurirsi e dallo scomparire…».
I Bottoni di Napoleone – Come 17 Molecole hanno Cambiato la Storia

Titolo originale: Napoleon’s Buttons
Autore/i: Burreson Jay; Le Couteur Penny
Editore: Longanesi & C.
prima edizione, introduzione degli autori, traduzione di Libero Sosio, collana: La Lente di Galileo n° 37 – collana diretta da Piergiorgio Odifreddi.
pp. 418, ill. in b/n n.t., Milano
…«Abbiamo deciso di scrivere questo libro per raccontare la storia di connessioni affascinanti fra strutture chimiche ed episodi storici, per scoprire come eventi apparentemente privi di alcun nesso fra loro siano dipesi da strutture chimiche simili, e per capire in quale misura lo sviluppo della società sia dipeso dalla chimica di certi composti. L’idea che eventi importanti possano dipendere da qualcosa di cosi piccolo come una molecola ci offre un approccio nuovo alla comprensione della crescita della civiltà umana. Questo non è quindi, un libro sulla storia della chimica, bensì piuttosto sulla chimica nella storia»…
Rivelando gli stupefacenti collegamenti di natura chimica tra fatti apparentemente scollegati, gli autori presentano nel libro 17 gruppi di molecole che hanno cambiato il corso della storia, arrivando a determinare moltissimi aspetti della nostra vita quotidiana. Il lettore apprenderà per esempio come i bottoni delle uniformi dell’armata napoleonica, fatti di stagno, si sbriciolassero alle basse temperature, mettendo in notevoli difficoltà i soldati impegnati sul fronte russo (e, chissà, ipotecando così l’esito della campagna); come un banale incidente domestico con un grembiule detonante ebbe come conseguenza lo sviluppo dei moderni esplosivi e la nascita dell’industria cinematografica; come la passione degli europei per la caffeina, una molecola che dà una blanda dipendenza, finì per portare alla rivoluzione comunista in Cina.
I 17 capitoli del libro raccontano di come 17 gruppi di molecole, perlopiù organiche, abbiano influenzato la storia o come queste influenzino la nostra vita quotidiana. Nel primo capitolo si parla della chimica e della storia di alcune spezie: il pepe, la noce moscata e i chiodi di garofano. Nel secondo si parla dell’acido ascorbico e dello scorbuto. Nel terzo capitolo si indaga sulla storia dello zucchero. Il quarto capitolo è dedicato alla cellulosa e alla rivoluzione industriale. Nel quinto si raccontano gli effetti dei nitroderivati sulla guerra. Il sesto è incentrato sulla seta e il nailon. Il settimo capitolo concerne gli usi del fenolo. L’ottavo svela i segreti della gomma e dell’isoprene. Nel nono capitolo si parla dei coloranti. Nel decimo di quei farmaci che hanno cambiato la medicina, come l’aspirina e le penicilline. L’undicesimo capitolo spiega la storia della pillola anticoncezionale. Il dodicesimo parla di erbe e alcaloidi. Il capitolo tredicesimo racconta il rapporto tra chimica e storia a riguardo della morfina, nicotina e caffeina. Il quattordicesimo capitolo parla di olivi e acido oleico. Il quindicesimo svela i segreti del sale. Nel sedicesimo si parla largamente di clorocarburi. Nell’ultimo capitolo, il diciassettesimo, ci si concentra sulla chinina e la malaria.
Penny Le Couteur insegna chimica in British Columbia da più di trent’anni. Ha vinto il Polysar Award per l’insegnamento della chimica nelle università canadesi e vive a Vancouver.
Jay Burreson ha lavorato come chimico industriale e compiuto ricerche per i National Institutes of Health degli Stati Uniti sui composti chimici della vita marina. È direttore generale di una società di high-tech e vive a Corvallis, nell’Oregon.
Introduzione:
Organico: non è come l’orticoltura?
Strutture chimiche: usarle o no in un libro di divulgazione?
- Pepe, noce moscata e chiodi di garofano
- L’acido ascorbico
- Il glucosio
- La cellulosa
- I nitroderivati
- Seta e nailon
- Il fenolo
- L’isoprene
- I coloranti
- Farmaci miracolosi
- La pillola
- Le molecole della stregoneria
- Morfina, nicotina e caffeina
- L’acido oleico
- Il sale
- I clorocarburi
- Molecole contro la malaria
Epilogo
Note
Ringraziamenti
Bibliografia scelta
Indice analitico
Amore come Rivoluzione

Tre Sorelle per un Rivoluzionario: le Lettere Inedite della Moglie e delle Cognate di Antonio Gramsci. La Risposta alle Lettere dal Carcere. Con il Testo Teatrale «Nonostante Gramsci»
Autore/i: Cambria Adele
Editore: SugarCo Edizioni
prima edizione, introduzione dell’autore, collana: Fatti e Misfatti n° 25, in copertina: Antonio Gramsci e, in basso, da sinistra a destra: Eugenia, Tatiana e Giulia Schucht.
pp. 280, Milano
Nella prima parte di questo libro è raccolto ed ordinato il materiale documentario, tutto inedito, relativo a tre donne ignote la cui esistenza tuttavia fu intimamente legata a quella di un protagonista: Antonio Gramsci. E sono, le tre, Giulia, Tatiana ed Eugenia Schucht: la moglie di Antonio Gramsci, e le sorelle di lei. Le lettere di Giulia e soprattutto di Tatiana sono la risposta a quelle che Gramsci scriveva in carcere e mettono in evidenza nuovi aspetti della vicende umane e della personalità del grande rivoluzionario. Nella seconda parte del libro è pubblicato il testo teatrale Nonostante Gramsci, nato dal confronto fra le lettere delle tre Schucht e quelle del creatore del Partito Comunista Italiano, e le note di regia relative al testo. La realizzazione del Nonostante Gramsci, e quindi di questo volume, vuol costituire un primo tentativo, puntualizzato su una precisa vicenda storica, di restituire alla Storia, mutilata quasi sempre dell’informazione relativa alle donne, quella fondamentale dimensione che le manca. E, scegliendo di rifare la storia (privata) di un leader rivoluzionario. Il libro vuole portare un contributo al dibattito attualissimo relativo ai rapporti tra lotta per il comunismo e lotta per la liberazione della donna: tra politico e personale.
Adele Cambria, nata a Reggio Calabria nel 1931. É diventata redattrice del quotidiano Il Giorno nel 1958, e lo è stata successivamente di Paese Sera e de La Stampa. Ha collaborato con altre testate fino a quando ha deciso di cercare un’alternativa, facendo l’esperienza della stampa extra-istituzionale: il settimanale del Movimento Politico dei Lavoratori, Lotta Continua, Aut, Effe (il primo mensile femminista italiano che la Cambria ha diretto dalla sua uscita, nel dicembre ’73, al luglio successivo).
Introduzione
I. Le lettere giovanili: da Cecov a Lenin
- Giulia: I quaderni italiani (1911-1912)
- Giulia: lettere a Nilde Perilli
- Eugenia: lettere a Nilde Perilli
II. Prima del carcere
III. Il tempo del carcere
- Giulia
- Tatiana
Nonostante Gramsci
- Note di regia
- Prologo
- Primo tempo
- Secondo tempo
Infanzia nelle Potteries – Autobiografia di un Operaio nell’Inghilterra della Rivoluzione Industriale, 1835-1842

Titolo originale: When I was a child
Autore/i: Shaw Charles
Editore: Lubrina Editore
unica edizione, presentazione di Emanuela Sangalli.
pp. 200, Bergamo
Nel 1839, a soli sette anni, Charles Shaw inizia a lavorare nelle fabbriche di ceramica delle Potteries, nello Staffordshire. Anni dopo, ripensando a quei giorni, sente l’esigenza di raccontare l’esperienza, comune a molti, di un lavoro durissimo e della strenua lotta per emanciparsi in un’Inghilterra segnata da profonde inquietudini politiche e sociali.
Per la prima volta in italiano, questo straordinario testo autobiografico ci restituisce il clima di un’epoca segnata dallo sviluppo, ma anche dalle contraddizioni della Rivoluzione Industriale: meno interessata dalle macchine e dalla tecnologia – come invece accade nel settore tessile – la lavorazione della ceramica vede infatti sopravvivere le antiche regole del cottimo, con estenuanti ritmi di lavoro che coinvolgono anche bambini fin dalla più tenera età. «Noi parliamo disinvoltamente di tempi migliori, ma questa generazione frettolosa e superficiale raramente pensa che i nostri anni sono più agiati grazie alle lotte e al sangue di coloro che ci hanno preceduto, così come si dice che i primi raccolti della piana di Waterloo fossero più ricchi dopo la carneficina della grande battaglia che era stata combattuta.»
Emanuela Sangalli si è laureata a Pavia in Storia della Filosofia Antica con il Prof. Vegetti. Ha tradotto articoli e saggi, e si occupa di letteratura, in particolare dell’Otto-Novecento inglese.
La Vita Eroica di Beethoven

Autore/i: Salvaneschi Nino
Editore: dall’Oglio Editore
prima edizione.
pp. 256, Milano
Sommario:
- Nostro padre Reno
- L’annunciazione del destino
- La lotta nella tempesta
- Il calice della gloria
- Il fraterno messaggio
- Congeda il servo tuo
Compendio di Apologetica

Titolo originale: Fundamentaltheologie
Autore/i: Lang Albert
Editore: Marietti Editore
seconda edizione, edizione italiana e presentazione a cura di Natale Bussi, introduzione dell’autore, traduzione di G. Viola.
pp. 564, Torino
Dalla presentazione del Sac. Natale Bussi del Seminario di Alba:
«Questo Compendio di Apologetica o di Teologia Fondamentale, scritto dal Prof. Albert Lane dell’Università di Bonn, si affianca al Compendio di Teologia Dogmatica di L. Ott e lo completa.
Trattandosi di un’opera di sintesi, la preoccupazione principale dell’Autore è stata quella di sviluppare i problemi fondamentali con attualità di impostazione, con chiarezza di metodo e logicità di dimostrazione. Questioni particolari e problemi secondari sono stati intenzionalmente omessi o solo brevemente accennati. L’Autore si è pure preoccupato di dare un posto notevole ai motivi che possono giovare a risvegliare la volontà di credere; inoltre di servire alla verità e non alla polemica, evitando perciò ogni parola che potesse sembrare dura e offensiva; infine di dare alla sua esposizione una forma che stimoli la lettura e interessi.
Nell’edizione italiana furono apportati alcuni adattamenti che non toccano la sostanza dell’opera. La diversità dei caratteri tipografici è dovuta non tanto alla maggiore o minore importanza del testo quanto piuttosto ad esigenze di ordine editoriale.»
Chiamati all’Amore – Riflessioni

Titolo originale: Call to Love – Meditations
Autore/i: De Mello Anthony
Editore: Edizioni Paoline
settima edizione, presentazione di Joseph Mattam SJ., traduzione dall’inglese di Renzo Fenoglio, disegni di Giovanni Civardi.
pp. 186, ill. b/n, Milano
Questo volume raccoglie i ricordi di un mistico che avendo avuto il coraggio vedere la realtà fu ricolmo di compassione e di amore verso tutti gli esseri e verso tutte le cose.
Sono riflessioni autobiografiche: ripercorrono il penoso sentiero sul quale Thony de Mello negli ultimi anni della sua vita fu condotto a spogliarsi di tutti i propri sistemi intellettuali, di tutte le formule e di tutti i legami, per avere accesso all’amore, alla libertà, cioè alla solitudine più radicale. L’autore è convinto che soltanto la libertà da ogni cosa ci fa «godere di ogni cosa e di nessuna cosa», ci fa amare senza alcun condizionamento: per questo abbiamo bisogno di un cuore che non abbia nulla cui correr dietro, un cuore libero da paure e da costrizioni.