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Il Gruppo Allargato – Dinamica e Terapia

Il Gruppo Allargato – Dinamica e Terapia

Titolo originale: The Large Group. Dynamics and Therapy

Autore/i: Autori vari

Editore: Armando Armando Editore

unica edizione, prefazione, introduzione e cura di Lionel Kreeger, traduzione a cura di L. Ancona.

pp. 328, Roma

Il lettore interessato alle problematiche psichiche emergenti nel sociale troverà in questo libro, avente per oggetto le dinamiche dei Gruppi allargati, un indispensabile strumento teorico ai fini di una maggiore conoscenza dei meccanismi che muovono le strutture collettive. I Gruppi allargati infatti costituiscono un livello collettivo coinvolgente aspetti sia psicoanalitici che socioantropologici. Alla luce delle scienze umane, siamo di fronte ad una vera e propria «rivoluzione copernicana» nella prospettiva psicoanalitica che ha ricevuto il primo fondamentale stimolo da Freud con il lavoro Psicologia delle masse e analisi dell’Io. In quest’opera del 1921, Freud aveva scoperto come nella massa, polarizzata intorno alla figura del leader, il soggetto perde in parte la sua individualità sostituendo l’istanza critica superegoica, e cioè i valori normativi interiorizzati, con l’istituzionale personalizzato dal capo, rinunciando così ad una sua differenziazione dagli altri componenti della massa. Il secondo stimolo alla nuova prospettiva psicoanalitica nel campo sociale, lo abbiamo negli anni 1943-1945 quando la pratica clinica su gruppi di pazienti, ricoverati nello ospedale militare di Northfield presso Birmingham, permette a psichiatri come Foulkes, Bion, Rickman e Main di avere una conferma, sul piano teorico-sperimentale, dell’esistenza dei fenomeni regressivi evidenziati da Freud. Ai livelli più profondi dei gruppi, la perdita dell’individualità diviene totale; un processo di depersonalizzazione nel quale le parti scisse del Sé si muovono nell’ambito di un sistema protomentale dove è assente ogni differenziazione tra fisico, psichico e sociale. In un tale sistema, il gruppo si costituisce come una personalità schizoide e le sue manifestazioni affettive corrispondono a ciò che Bion ha denominato «assunti di base». Ed ecco finalmente, in questi ultimi anni, il grande salto verso l’analisi dei Gruppi allargati. Essendo la vita mentale espressione del binomio «Individuo-Gruppo», Sigmund Foulkes scopre la non riducibilità dei processi mentali all’incapsulamento psichico individuale, estendendone l’azione, all’interno della dialettica del binomio, sotto forma di un reticolo transpersonale globale di comunicazione. Il Gruppo si presenta allora come una fitta rete di processi psichici intersecanti dei punti nodali costituiti dagli individui. È proprio a livello di questo reticolo che sono clinicamente osservabili meccanismi di difesa quali la scissione, la proiezione, l’identificazione e che acquistano un’elevatissima intensità appunto nel Gruppo allargato. Queste sono le prospettive che hanno dato il via allo studio approfondito dei Gruppi allargati, la sintesi teorica del quale è racchiusa in questo volume. In esso, l’analisi fenomenologica dei Gruppi si estende sino a comprendere le articolazioni socioculturali e cioè quelle matrici antropologiche connesse al decorso dinamico-conflittuale del reticolo transpersonale.

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