Libreria Editrice OssidianeLibreria Editrice Ossidiane

Nikola Tesla libri, bibliografia, biografia

Nikola Tesla nasce il 10 luglio 1856 a Smilijan, nell’allora Dalmazia ungherese, odierna Croazia.
Dopo aver terminato gli studi di fisica e matematica al Politecnico di Graz, in Austria mentre studia filosofia all’Università di Praga, inizia ad elaborare il concetto della rotazione del campo magnetico che rende la corrente alternata, quale è tutt’oggi, uno strumento indispensabile per la fornitura di corrente elettrica.
L’anno successivo, sempre più interessato al principio della corrente alternata, Tesla si trasferisce a Parigi, in quanto dipendente della “Continental Edison Company”; nel 1883 realizza il primo motore a induzione di corrente alternata, che consiste in pratica a un generatore. Durante la creazione del suo motore, Tesla realizza e modifica questo progetto senza provvedere alcuna bozza o progetto su carta, basandosi solo sulle immagini nella sua mente. Nel frattempo peraltro collabora con aziende a Budapest.

Nel 1884 emigra in America andando a lavorare nel laboratorio di Edison.
L’anno dopo apre un laboratorio proprio che verrà assorbito, nel 1897, dalla società Westinghouse che aveva fondato da poco la Westinghouse Electrical Company.   Preferì però, dopo poco tempo, lavorare per conto proprio sviluppando tutta una serie d’importanti invenzioni. Durante questi anni brevetta decine di invenzioni nel campo dell’elettromagnetismo e costruisce, parallelamente e indipendentemente da Galileo Ferraris, un motore a corrente alternata che può funzionare anche come generatore elettrico. Fra il 1880 e il 1890 progetta e realizza una centrale idroelettrica che sfrutta le cascate del Niagara, con le relative stazione di trasformazione e rete di distribuzione.
Contrariamente ad Edison, Tesla era sostenitore della corrente alternata e dimostrò la superiorità di tali correnti nel 1893 illuminando l’intera esposizione universale di Chicago. Anticipò di almeno due anni la telegrafia senza fili, senza però svilupparla.

Le moltissime invenzioni hanno fatto di lui uno dei più prolifici e geniali inventori dell’ottocento e novecento.
Dopo la rottura con Edison ed essersi trasferito a Colorado Springs, vicino a Denver, cercò di realizzare una sua nuova concezione sull’elettricità: comunicare in ogni parte del mondo non usando i fili. Secondo la sua teoria, la terra stessa costituiva un conduttore naturale e poteva essere sfruttata per far viaggiare le onde elettriche inviate da un trasmettitore centrale. Tali onde sarebbero state raccolte da ricevitori posti ovunque nel pianeta.

Installa così nel proprio laboratorio un’enorme bobina che ha lo scopo di mandare impulsi elettrici nel sottosuolo, così da permettere il trasferimento di energia elettrica a lampadine poste a una notevole distanza. Ritornando a New York, Tesla scrive un articolo di respiro futuristico sul Century Magazine, affermando la possibilità di catturare l’energia sprigionata dal sole e proponendo un “sistema mondiale di comunicazione” utile per comunicare telefonicamente, trasmettere notizie, musica, andamento dei titoli azionari, informazioni di carattere militare o privato senza la necessità, ancora una volta, di ricorrere ai fili.
L’articolo cattura l’attenzione di un altro magnate dell’epoca, J. P. Morgan che offre un finanziamento di 150 mila dollari per costruire tale stazione trasmittente. Tesla si mette subito al lavoro, procedendo alla costruzione di una torre altissima sulle scogliere di Wanderclyffe, Long Island, New York. La Wanderclyffe Tower non è altro che uno sviluppo delle idee maturate da Tesla a Colorado Springs.

Dopo tre anni annunciò un’altra delle sue scoperte: sarebbe bastato dare una potente energia ai suoi trasmettitori per trasformare la litosfera terrestre in un gigantesco portalampade. Bastava in pratica infilare un bastone metallico nel terreno, collegarlo ad un trasformatore, per avere elettricità a volontà. Tesla era dell’opinione che per generare l’energia iniziale fosse sufficiente usare impianti idroelettrici. Il punto debole di tanta invenzione stava nel fatto che se il trasmettitore avesse inviato, anziché su tutto il globo in maniera uniforme, una forte quantità d’energia in un solo punto, allora si sarebbe verificata una distruzione totale. Secondo i calcoli, con questo sistema si poteva inviare tranquillamente un’energia pari ad una bomba nucleare da 10 megatoni. Tesla non sperimentò mai la sua rivoluzionaria idea perché nel 1903 il sostenitore Morgan ritirò il finanziamento.

Questa invenzione di Tesla, conosciuta come la trasmissione d’energia elettrica senza fili, è stata in seguito applicata ma non per scopi benefici.
Da qualche anno nell’evoluzione tecnologica militare degli Stati Uniti è comparso il progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project). Il Pentagono sostiene che si tratti di un innocuo esperimento, mentre ci troviamo di fronte ad un’arma che agisce sulla ionosfera con probabili sviluppi indescrivibili per gli esseri viventi. Nel 1987 il consulente dell’Atlantic Richfield Corporation (ARCO), il fisico Bernard J. Eastlund, applicò tutte le sue risorse intellettive per riprendere il brevetto di Nikola Tesla della Wardenclyffe. Il nuovo sistema è stato denominato: “Metodo ed apparecchiatura per l’alterazione di una regione dell’atmosfera, ionosfera e/o magnetosfera terrestre”. In verità il metodo doveva servire ad Eastlund per scoprire vasti giacimenti di gas naturali che la compagnia petrolifera ARCO stava cercando in Alaska.
Per le sue invenzioni, realizzate quasi tutte prima dei 36 anni, Tesla riceve numerosi riconoscimenti, tra cui la medaglia Edison dell’American Institute of Electrical Engineers.
Trascorre l’ultima parte della sua vita come un ascetico eremita e muore a New York il 7 Gennaio 1943, in epoca di guerra pressoché dimenticato.
Tutto il suo lavoro fu dichiarato “top secret” dalla FBI, dalla Marina Militare americana e dal Vicepresidente Wallace.

Le Mie Invenzioni - Autobiografia di un Genio, Tesla Nikola, Piano B Edizioni, 2018 - libro - dettaglio