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Agopuntura Cinese – Caleidoscopio Italiano, n° 123, Giugno 1998

Agopuntura Cinese – Caleidoscopio Italiano, n° 123, Giugno 1998

Autore/i: Giudice Gian Carlo

Editore: Medical System Editore

direttore responsabile Sergio Rassu, prefazione di Gianni Savron.

pp. 100, numerose illustrazioni b/n, Genova

Sommario:

Editoriale
Prefazione: cenni storici e filosofici
L’Agopuntura Cinese: lo Yang e lo Ynn

  • Le Energie

I Meridiani o Vettori Energetici e Scorrimento dell’Energia

  • I Meridiani Accoppiati
  • Orario di Massima Intensità Energetica
  • Rapporto Mezzogiorno/Mezzanotte
  • Organi e Visceri
  • Funzioni del Tripode del Calore
  • I Punti sui Meridiani
  • Misurazione delle Distanze fra i vari punti
  • Aghi Strumenti e Tecniche in Agopuntura
  • Sterilizzazione degli Aghi
  • Tonificazione, Dispersione, Accelerazione
  • I 5 Movimenti o Elementi Dinamici

Descrizione dei Meridiani Principali

  • Meridiano del Polmone
  • Meridiano del G.I.
  • Meridiano dello E.
  • Meridiano del R.P.
  • Meridiano del C.
  • Meridiano dello I.G.
  • Meridiano della V.
  • Meridiano della R.
  • Meridiano del M.C.
  • Meridiano del T.R.
  • Meridiano della V.B.
  • Meridiano del F.
  • Alcune Regole Terapeutiche
  • I Punti su o Punti Antichi

Meridiani Secondari

  • I Meridiani T.M.
  • Patologia di Natura Ynn e Terapia

Vasi o Meridiani Curiosi
Vasi o Meridiani Distinti
I Polsi Cinesi

  • I Punti MO e JU
  • I Punti Cosmici
  • Craniopuntura
  • Auricoloterapia
  • Psicologia

Controindicazioni
Conclusione
Bibliografia
Indice

Il Medioevo Cinese – Dalla Dinastia Sung alla Dinastia Yüan

Il Medioevo Cinese – Dalla Dinastia Sung alla Dinastia Yüan

Autore/i: Průšek Jaroslav; Palát Augustin

Editore: Utet

unica edizione, premessa degli autori, traduzione dall’inglese di Giannantonio Dal Pozzolo.

pp. XI-624, riccamente illustrato b/n, Torino

Dalla premessa degli autori:
«Quando si dice, e con ragione, che la civiltà europea affonda le sue radici nell’antichità classica, arricchita poi dal Rinascimento, stupisce il fatto che gli Europei tendano a pensare (e ad esserne inconsciamente convinti) che tutto ciò che si verificava al di la dei confini delimitati dall’esperienza europea, dai tempi più antichi sin quasi ai nostri giorni, avesse un’importanza puramente locale e periferica nella formazione e nello sviluppo della civiltà e della storia del mondo. Non sempre coloro che erano intenti a classificare e interpretare l’immensa ricchezza di materiale, buona parte del quale determinante, sotto molti aspetti, per il mondo attuale, si rendevano sufficientemente conto o si interessavano dei legami diretti esistenti fra il mondo dell’antichità classica e la cultura del Vicino Oriente e del Nordafrica, né dell’apporto dato dalla cultura araba alla fioritura del tardo Medioevo europeo. Tutto ciò che stava al di là dei punti estremi raggiunti dagli eserciti di Alessandro Magno, o dall’orizzonte dei navigatori delle caravelle medioevali, veniva quasi considerato come appartenente al mondo della fantasia e della leggenda e tenuto vivo dai rari resoconti – a ragione o a torto non sempre creduti – di alcuni pellegrini curiosi e in cerca di emozioni, di missionari e mercanti, di marinai e componenti di missioni ufficiali pacifiche o dichiaratamente aggressive.
Né i lunghi viaggi di esplorazione, considerati tradizionalmente dagli storici come segno della conclusione dell’età medievale, né i secoli che videro la fondazione degli imperi sui quali il sole davvero non tramontava mai, valsero ad accrescere la nostra conoscenza di questi Paesi: da un lato si diffondevano voci di favolose ricchezze e magnificenze, dall’altro si avevano notizie sulla debolezza militare e l’incapacità di quelle lontane contrade a tenere testa agli imperi straordinariamente efficienti ed aggressivi e alle civiltà dell’Europa. Rare furono le occasioni in cui l’Europa si soffermò ad ammirare i tesori culturali di quelle terre lontane; la sua ammirazione si tingeva allora di desiderio per l’esotico e di nostalgia per qualche perduto paradiso terrestre. Oggetto, poi, di questa ammirazione erano di solito gli aspetti più eccezionali, più lontani dal gusto e dalle tradizioni europee. E questo, inevitabilmente, li riduceva al rango di puri elementi decorativi, di effetto ma vuoti di significato, trasferiti in modo innaturale e incongruo nell’ambiente europeo e perciò incapaci di rivelare nulla delle ricchezze della civiltà da cui provenivano, della gloriosa ascesa e della successiva caduta di un potente impero lontano dall’Europa, ed ancor meno della vita quotidiana del suo popolo.
Tuttavia se mettiamo a confronto la durata di molti di questi Stati, la molteplicità, l’alto livello e grado di elaborazione dei loro sistemi filosofici e il complesso delle loro tradizioni culturali, non sempre l’Europa esce troppo bene dal paragone.[…]»

Il Tappeto da Preghiera di Carne

Il Tappeto da Preghiera di Carne

Titolo originale: Jou-Pu-Tuan

Autore/i: Li Yu

Editore: Sonzogno

traduzione di Anna Maria Greimel, in copertina: stampa erotica cinese del XVII secolo.

pp. 384, Milano

Immaginiamo un mondo senza Satana, senza angoscia del peccato della carne; un mondo dove passando per taoismo, buddhismo e confucianesimo e ignorando però il cristianesimo, si riesca ancora a rintracciare il legame più antico e profondo tra erotismo e magia.
Yin e yang, principio femminile e principio maschile, categorie dialettiche e complementari, regolano i modi e i tempi dell’unione sessuale, l’incatenamento alla ruota della fatalità buddhista dà dimensione tragica ad ogni accoppiamento. “Ricordati uomo che l’erotismo si paga in erotismo, ma centuplicato”.
Ogni scena erotica ne genera quindi altre cento, il lettore è incatenato come il protagonista di questa storia, che l’autore senza troppa convinzione vorrebbe far passare per “edificante” ma che è testimonianza della laicizzazione del sacro in una società dove yin e yang servono soltanto a designare gli organi sessuali. Il tappeto da preghiera di carne può essere quindi letto come puro erotismo esotico d’alta classe, ma si presta anche a una seconda lettura al di là delle tecniche della camera da letto. Ogni accoppiamento del Chierico della Prima Veglia presuppone infatti una diversa concezione della vita e del sesso che varrebbe la pena di prendere in considerazione.

Erbario Illustrato delle Piante Medicinali – Come Riconoscerle, Raccoglierle, Utilizzarle

Erbario Illustrato delle Piante Medicinali – Come Riconoscerle, Raccoglierle, Utilizzarle

Autore/i: Suor Bernardina

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, prefazione dell’autrice, convertdisegni di Renata Capra, Rossella Monfrino, Donato Nolè.

pp. 288, riccamente illustrato a colori, Casale Monferrato (AL)

Sommario:

Prefazione

RACCOLTA, ESSICCAZIONE CONSERVAZIONE

  • Saper riconoscere le piante
  • Le specie protette
  • La normativa della raccolta
  • L’epoca di raccolta
  • I luoghi di raccolta
  • Essiccazione
  • Conservazione

LE PIÙ COMUNI PREPARAZIONI DELLE ERBE MEDICINALI

  • L’infuso
  • Il decotto
  • La macerazione
  • Le tinture alcooliche
  • I succhi freschi
  • Altri procedimenti

I NOMI LOCALI

ERBARIO DELLE PIANTE MEDICINALI
ERBARIO DELLE PIANTE MEDICINALI VELENOSE

INDICI
Glossario dei termini botanici
Glossario dei termini farmacologici e medici
Le erbe salutari consigliate per…
Indice analitico

Oltre Raffaello – Aspetti della Cultura Figurativa del Cinquecento Romano

Oltre Raffaello – Aspetti della Cultura Figurativa del Cinquecento Romano

Raffaello 1483/1983

Autore/i: Autori vari

Editore: Multigrafica Editrice

pp. 256, riccamente illustrato b/n, Roma

Mostra tenuta a Roma in occasione del 5° centenario della nascita di Raffaello Sanzio, maggio – luglio 1984.

Catalogo a cura di: Luciana Cassanelli e Sergio Rossi.

Villa Giulia – Chiesa di S. Rita – Chiesa di S. Maria Assunta a Trevignano – Chiesa di S. Pietro in Montorio – Chiesa di S. Marcello al Corso – Oratorio del Gonfalone – Palazzo Firenze.

Nascita del Mondo Moderno

Nascita del Mondo Moderno

Autore/i: Lombardi Franco

Editore: Casa Editrice Arethusa

prima edizione, introduzione dell’autore.

pp. 336, Asti

L’A. ritiene di essere pervenuto per la prima volta in questo volume a quella maturità per cui i motivi che già si affacciarono alla mente del giovane o che dormivano nel cuore del fanciullo acquistano la libertà di movenze e la evidenza di un corpo saldo, e gli atteggiamenti diversi del pensatore, dell’educatore e del politico ritrovano nella consapevolezza del libro la unità che essi già ritenevano nell’uomo. È il così detto «stato moderno», – moderno? E che cosa è moderno? Quale è il significato dello sviluppo della società e del pensiero moderni? Non siamo noi ancora succubi nella nostra comprensione dei singoli problemi e in generale della storia della filosofia moderna, anzi del problema proprio della filosofia, della interpretazione che già ne diede, ora è più di un secolo, Hegel? E non si è fatta la nostra consapevolezza dei problemi, in filosofia come in altri campi, anacronistica rispetto al tempo nostro? Intendere lo sviluppo del pensiero speculativo europeo alla luce di una generale analisi della genesi, dei caratteri e della crisi della società e civiltà europea, è il compito di questo volume. Il quale ha perciò l’ambizione di offrire per la prima volta al lettore italiano una analisi tutt’insieme storico – sociologica e filosofica nell’ambito di un quadro più latamente umano.

Arnoldo Ciarrocchi ha riprodotto per la copertina il nodo della cintura della Gorgona, dal tempio di Artemide in Corfù del VI sec. a. C., simbolo della vista della realtà che impietra.

La Sindone e la Scienza – Bilanci e Programmi • Atti del II Congresso Internazionale di Sindologia 1978

La Sindone e la Scienza – Bilanci e Programmi • Atti del II Congresso Internazionale di Sindologia 1978

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni Paoline

a cura di Piero Coero-Borga del Centro Internazionale di Sindologia Torino, presentazione di Giorgio Cavallo.

pp. 576, numerose tavole b/n f.t., Milano

La Sindone è stata opportunamente definita l’ottava meraviglia del mondo: da sempre ha esercitato un fascino misterioso, per quella «bruttezza che innamora», come dicevano già gli antichi autori che non potevano spiegarsi la grottesca incongruenza del negativo. L’importanza di questo documento assoluta-mente unico ha provocato l’interessamento di innumerevoli scienziati e ricercatori: la Sindone è certamente la reliquia maggiormente «autenticata» dalle scienze moderne. La storia dell’arte come l’archeologia, la medicina, la fotografia, l’osservazione microscopica, la recente palinologia, la scienza dello spazio e i moderni computers, continuano a cercare ostinatamente di dare una risposta all’appassionante interrogativo: chi è l’Uomo della Sindone?

Una serie incredibile di coincidenze tra l’immagine sindonica e la figura evangelica dell’Uomo dei dolori, crocifisso a Gerusalemme nei torbidi d’una pasqua ebraica mentre era procuratore Ponzio Pilato, rende possibile – anzi assai probabile – che il Lenzuolo conservato a Torino sia effettivamente quello che avvolse il corpo di Cristo. «Se si trattasse di Sargon, di Achille, o di uno dei faraoni» scriveva nel 1902 Y. Delage, accademico di Francia, «nessuno avrebbe da eccepire. Se la ipotesi che l’uomo della Sindone sia Gesù Cristo non ha buona udienza presso certa gente, è perché molti credono che sia una questione religiosa… Io considero Cristo come un personaggio storico, e non vedo perché ci sia da spaventarsi, cimentandosi con una traccia tangibile della sua esistenza».

La chiesa, pur onorando la Sindone con la venerazione dovuta alle reliquie che conservano nel tempo il ricordo di importanti eventi testimoniando concretamente una presenza che può elevare fino a Dio, non intende vincolare con la sua autorità la fede dei credenti, ma incoraggia la ricerca scientifica più seria per documentare sempre meglio quelle «dimostrazioni» che la fede non chiede.

Gli Atti del li Congresso Internazionale di Sindonologia, celebrato a conclusione della solenne ostensione pubblica per il IV Centenario della Sindone a Torino (1578-1978), documentano l’estensione e la varietà degli studi in corso, giustificando l’attesa di ulteriori approfondimenti sulla scorta degli esami di laboratorio e delle sperimentazioni del copioso materiale raccolto nei recenti esami dagli scienziati. Le relazioni e le comunicazioni raccolte in questo volume intendono qualificarsi come «bilanci» dello stato attuale degli studi sindonologici, e insieme come «programmi» per una ricerca che i moderni strumenti scientifici fanno sperare feconda e interessante.
Disse Einstein che «la luce è l’ombra di Dio»: le strane ombre impresse misteriosamente sulla Sindone, al vaglio attento della scienza moderna, potranno forse diventare luce per gli uomini…

Circa quattro milioni dì pellegrini sono accorsi a Torino durante l’estensione pubblica della Sindone, tra il 26 agosto e I S ottobre Lunghe ore di attesa per una brevissima sosta davanti al misterioso Lenzuolo che reca impressi – la scienza a tutt’oggì non sa bene come! – i segni della passione di Cristo documentata dai Vangeli, non hanno scoraggiato tanti credenti, che «vedendo» hanno vissuto un’intensa esperienza spirituale.

Per molti si è ripetuta l’emozionante scoperta di Secondo Pia, il celebre fotografo della Sin* dotte, quando vide «comparire sulla lastra il santo volto: Quella figura con gli occhi socchiusi nel sonno della morte era reale!… Quello era il volto del Signore c lui il primo uomo che poteva contemplarlo – in positivo – dopo diciannove secoli».

Per quanti «vedono» attraverso la chiarezza della loro fede, come l’apostolo Tommaso convinto dalle piaghe del Risorto, le dimostrazioni della scienza sono poco più che un’utile con-ferma; per tanti altri per i quali il dubbio è più forte, queste pagine dì «bilanci e programmi» potranno essere di valido aiuto, per la lettura di un codice drammatico, scritto a caratteri di sangue, con una tecnica misteriosa che i secoli non hanno ancor rivelato.

Nel nostro tempo, in cui prevale il gusto dell’immagine, la ricerca scientifica più sofisticata e gli elaboratori elettronici, così lontani dalla fede dei semplici, potranno forse penetrare il mistero di un volto «vivo» nella maestà della morte, messaggio muto ma tanto eloquente per la nostra umanità distratta e delusa, sul finire di un millennio che nonostante tutto non riesce a essere post-cristiano.
(Lamberto Schiatti)

La Scoperta dell’Irlanda di Bar in Bar

La Scoperta dell’Irlanda di Bar in Bar

«Come Bill Bryson, Pete McCarthy è un maestro nelle descrizioni… Ridete spesso e sonoramente.» (Wanderlust)

Autore/i: McCarthy Pete

Editore: Ugo Guanda Editore

seconda edizione, traduzione di Sonia Pendola, titolo originale: McCarthyʼs Bar, collana: Biblioteca della Fenice. I viaggi.

pp. 350, Parma

Oggi essere irlandesi è ovunque garanzia di benvenuto: in vostro onore si stappano bottiglie pregiate, si spogliano le figlie e si danza sui tavoli. La gente si mette in fila per mostrarvi l’edizione portoghese dei libri di Seamus Heaney o una videocassetta Betamax pirata rumena di Riverdance. Gli irlandesi sono considerati tipi giovanili, eloquenti, romantici, intonati, spirituali, buffi e festaioli di professione. E, come se non bastasse, al pari degli inglesi, che all’estero sono doppiamente benvenuti dopo che la gente ha capito che non sono tedeschi, gli irlandesi sono benvenuti per il fatto di non essere inglesi.

Qual è il segreto dell’Irlanda? Qual è l’origine della sua «impalpabile magia», la sua capacità di conquistarti anche se in quella terra non sei mai vissuto veramente?
Per Pete McCarthy potrebbe trattarsi di «memoria genetica». Nato in Inghilterra da madre irlandese, McCarthy torna nell’Irlanda dei bei ricordi d’infanzia e vagabonda dal Cork al Donegal, tra località ancora sorprendentemente intatte e grandi classici del turismo di massa, procedendo senza meta e senza scadenze e obbedendo a una sola regola, fondamentale e irrinunciabile: mai oltrepassare un bar che porta il vostro nome senza fermarvi a bere. Un viaggio fatto con calma, tra una birra e l’altra, e costellato di incontri ordinariamente straordinari: loquaci affittacamere, baristi curiosi, preti sposati, hippy inglesi emigrati, americani in gara per il giro dei dodici paesi in dieci giorni, italiani snob (e rigorosamente in coppia), pellegrini fanatici, autostoppisti, contadini, imprenditori d’assalto e musicisti più o meno tradizionali.
McCarthy scopre così un’Irlanda profondamente diversa da quella della sua infanzia: un paese contagiato dalla frenesia del boom economico, invaso dai turisti e dal pvc, ma pur sempre una terra dagli scenari magnifici, ricca di misteriosi reperti del passato e di incantevoli bar di provincia; un paese, soprattutto, in cui le persone hanno ancora il gusto e il tempo di scambiare quattro chiacchiere e la naturale capacità di farti sentire a casa.
Con uno sguardo insieme intimo e disincantato, McCarthy ci racconta tutto questo, e molto altro, in uno spassoso diario di viaggio scritto in pub fumosi, tra il profumo della stout e l’immancabile colonna sonora di un cd di Van Morrison: una scoppiettante testimonianza on the road che ci lascia con l’irresistibile desiderio di annullare ogni impegno e partire immediatamente anche noi, alla scoperta del segreto dell’Irlanda.

Pete McCarthy è nato a Warrington da madre irlandese e padre inglese. È autore di programmi radiofonici e televisivi. scoperta dell’Irlanda è il suo primo libro.

Il Curioso dei Numeri – Stranezze Matematiche, Controversie Scientifiche, Divagazioni Letterarie da 1 a 9

Il Curioso dei Numeri – Stranezze Matematiche, Controversie Scientifiche, Divagazioni Letterarie da 1 a 9

Alla scoperta della vita segreta dei numeri da 1 a 9

Autore/i: Hodges Andrew

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, traduzione di Tullio Cannillo, titolo originale: One to Nine.

pp. 298, illustrazioni b/n, Milano

Qual è il segreto del successo del Sudoku? Come mai milioni di persone che avrebbero i sudori freddi di fronte a un’equazione di secondo grado passano il loro tempo libero a manipolare cifre? Forse quel quadrato di 81 caselle non impensierisce troppo perché si tratta di riempirlo con i più semplici, più familiari, più naturali numeri che si conoscano: i numeri da 1 a 9. Sono i primi che abbiamo imparato e sembrano lontani anni luce dalle astruse complicazioni della matematica più astratta, o dalle incomprensibili teorie pluridimensionali della fisica contemporanea. Eppure, come ci dimostra il matematico e divulgatore Andrew Hodges, partendo da ciascuna di quelle nove, apparentemente ovvie, cifre, si può arrivare in un battibaleno non solo a discutere di Einstein, Gauss, quaternioni e sezioni auree, ma anche di Mozart, George Orwell e del senso della vita. Un capitolo per ogni numero, si dipana l’intricato gomitolo di tutta la scienza, la filosofia, l’attualità che dipendono dalle prime nove cifre della matematica. E si scopre una miriade di curiosità: lo sapevate che la figlia di Byron arrivò a un passo dall’invenzione del computer? o che tutta la musica occidentale si fonda su una specie di imbroglio matematico?
Con leggerezza calviniana, Hodges rende ognuna di queste nove cavalcate nel mondo dei numeri un’avventura mozzafiato, in cui, senza quasi rendercene conto, così come si mangia una ciliegia dopo l’altra, passiamo dall’astronomia alla letteratura, dalla meccanica quantistica alla moda, dalla termodinamica alla musica. Senza dimenticare i matematici babilonesi, i sapori dei quark, i numeri triangolari, la freccia del tempo, la Messa in Si minore di Bach, e una stravagante ricetta per colazione a base di potenze.

Andrew Hodges, ricercatore di fisica matematica, ha collaborato con Roger Penrose alla teoria dei twistori. È autore di una biografia di Alan Turing. Attualmente insegna al Wadham College di Oxford.

Dell’Arte di Respirare – Il Ritmo della Vita, la Coscienza di Sé

Dell’Arte di Respirare – Il Ritmo della Vita, la Coscienza di Sé

Titolo originale: Health and Breath Culture

Autore/i: Ottoman Ha’Nish

Editore: Demetra

unica edizione.

pp. 192, numerose tavole a colori, Colognola ai Colli (VR)

Il respiro è vita, e un buon respiro non può che corrispondere a una vita migliore! Non sempre tuttavia si presta la dovuta attenzione a questo atto, apparentemente tanto semplice. Eppure la consapevolezza del proprio respiro è un prezioso traguardo cui ciascuno deve tendere. Ce lo insegna in questo libro il dottor Ha’Nish, la cui cultura orientale è ricca di una sapienza antica. I dodici esercizi ritmici proposti, documentati in antichi bassorilievi egiziani, risultano tanto efficaci quanto semplici da eseguire.

Le Chiavi degli Angeli – La Divinazione del Futuro Attraverso i 72 Angeli Custodi

Le Chiavi degli Angeli – La Divinazione del Futuro Attraverso i 72 Angeli Custodi

Autore/i: Amerini Mario; Di Benedetto Gilberto

Editore: Edizioni Scientifiche Ma.Gi.

unica edizione, introduzione degli autori, originariamente in cofanetto abbiamo solo il libro, manca il cofanetto, i 4 dadi e 1 fascicolo 51 pagine.

pp. 112, illustrazione b/n, Roma

Strumento di conoscenza delle più antiche tradizioni della cabala ebraica e cristiana, il volume è dedicato agli angeli custodi, entità spirituali demiurgiche che assistono e aiutano l’umanità nel corso della sua evoluzione, con il compito di intermediari tra l’umano e il divino.
Un antichissimo metodo divinatorio, finalmente riportato alla luce e alla sua funzione illuminante e protettrice per chi lo utilizza, è costituito da 4 dadi sui quali sono rappresentate le emanazioni di Dio: gli angeli custodi, con i loro nomi e i loro attributi, frutto di un’accurata ricerca nei più famosi testi sacri della tradizione cabalistica ed esoterica.
Quattro dadi, 24 sigilli e 72 angeli custodi, attraverso i quali avviene la divinazione del futuro, esprimono i principi magici e matematici alla base di tutta la conoscenza esoterica e costituiscono uno straordinario strumento di contatto tra il mondo degli angeli e quello degli uomini.

Mario Ameresti, antropologo, studioso delle culture sciamaniche del Sud America e dell’Africa, esperto di esoterismo e della cibala ebraica.

Gilberto Di Benedetto, psicologo, appassionato di antropologia e studioso delle culture esoteriche; membro della Guild (Associazione degli ipnositerapeuti americani)

I Miracoli delle Tecniche Yoga

I Miracoli delle Tecniche Yoga

Testi antichi tibetani nuovamente tradotti e commentati da Silvio Calzolari.

Autore/i: Lama Kasi Dawa Samdup

Editore: M.I.R. Edizioni

tradotto e commentato da Silvio Calzolari.

pp. 96, 1 illustrazione b/n, Montespertoli

La prima delle sei dottrine conosciute in Tibet è quella chiamata Tummo: metodo d’insegnamento segreto inerente allo sviluppo del calore psichico tramite il quale possiamo imparare la tecnica per immagazzinare il prana, la nostra energia vitale, trasformando radicalmente la nostra vita.

Jung – Per Cominciare

Jung – Per Cominciare

Titolo originale: Jung for Beginners

Autore/i: Hyde Maggie; McGuinness Michael

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

seconda edizione, traduzione dall’inglese di Lucia Pastacaldi, illustrazioni di Michael McGuinness

pp. 184, Milano

Carl Gustav Jung è stato il più enigmatico e controverso discepolo di Sigmund Freud. Ha introdotto nella psicoanalisi questioni cruciali sulla religione e sull’anima che Freud aveva lasciato in disparte. Nonostante ciò, la nostra odierna percezione di Jung come una sorta di ‟santone-saggio”, anticipatore di certe mode d’oggi, non tiene conto del fatto che è stato soprattutto uno scienziato e uno studioso. Questo volume spiega brillantemente le teorie che hanno portato Jung a staccarsi da Freud e ne descrive il quasi esaurimento psicotico a metà della sua vita: un ‟viaggio notturno per mare” dal quale riemerge con nuove radicali scoperte sulla natura dell’inconscio. Poco alla volta, il libro dimostra come sia stato del tutto logico per lui – nell’investigazione dei sogni, delle fantasie e dei disturbi psichici dei suoi pazienti – finire a esplorare la psicologia della religione, l’alchimia, l’astrologia, i Ching e altri fenomeni trascurati dalla scienza.

Maggie Hyde (1952), scrittrice ed esperta di astrologia, è autrice di un grosso volume intitolato Jung and Astrology, con Feltrinelli ha pubblicato, insieme a Michael McGuinness, Jung. per cominciare (1994) e Jung (2009), è attualmente direttrice dell’Associazione degli astrologi inglesi.

Michael McGuinness è pittore, disegnatore e art director.

La Creazione delle Identità Nazionali in Europa

La Creazione delle Identità Nazionali in Europa

Titolo originale: La Création des Identités Nationales. Europe XVIIIᵉ – XXᵉ Siècle

Autore/i: Thiesse Anne Marie

Editore: Società Editrice Il Mulino

traduzione di Aldo Pasquali.

pp. 304, Bologna

Spazio giuridico, economico e monetario, l’Unione Europea non possiede ancora una forte immagine identitaria. Le fa difetto quel repertorio di simboli mediante il quale le nazioni propongono agli individui un’appartenenza, una fratellanza, una protezione. Costruzione culturale per eccellenza, l’identità nazionale è data da un patrimonio collettivo fatto di padri fondatori, di eroi, di una lingua, una storia, di monumenti e di tradizioni popolari. In questo libro Anne-Marie Thiesse ripercorre gli ultimi due secoli di storia europea per ricostruire il processo di formazione delle identità in particolare là dove i contenuti simbolici sono maggiormente esaltati: arte, letteratura, estetica, architettura, riti collettivi. Scopriamo che quasi contemporaneamente sul territorio europeo si è passati dal comune richiamo all’eredità greco-latina, universalizzante, a più specifici richiami nazionali quali si esprimono nei miti celtici, nelle ambientazioni gotiche, nelle fiabe dei fratelli Grimm, nei miti medievali. Parallelamente, nelle lingue prorompono elementi vernacolari, nella musica vengono rielaborati motivi popolari, nei musei entrano collezioni etnografiche e si inaugurano mostre patriottiche. Non solo in Inghilterra o in Francia, ma anche nelle nazioni più periferiche come la Svezia e in quelle più travagliate come la Serbia o l’Ungheria.

Anne-Marie Thiesse è direttrice di ricerca al Cnrs di Parigi. Storica sociale, ha pubblicato in Francia nel 2000 un fortunato volume sull’identità francese, “Le roman du quotidien”.

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Introduzione. L’Europa delle nazioni

Parte prima: L’identificazione degli antenati

  • 1. Una rivoluzione estetica
  • 2. Una nazione, una lingua
  • 3. Il patrocinio internazionale di una cultura nazionale
  • 4. Uno stato, più nazioni
  • 5. Epopee fondamentali
  • 6. Storie nazionali

Parte seconda: Il folclore

  • 7. Inventari
  • 8. Ritratti della nazione

Parte terza: La cultura di massa

  • 9. La nazione come orizzonte
  • 10. La nazione attraverso la gioia

Conclusioni. L’identità europea
Letture consigliate
Indice dei nomi

L’Immaginazione Sociologica

L’Immaginazione Sociologica

Titolo originale: The Sociological Imagination

Autore/i: Wright Mills Charles

Editore: Il Saggiatore

premessa dell’autore, traduzione di Quirino Maffi.

pp. 256, Milano

L’uomo di oggi sta rischiando di perdere il controllo del proprio destino. Il compito del sociologo è di convertire quel turbamento interiore in una consapevolezza attiva, capace di trasformare le strutture della società.

Nessun uomo è un’isola. Eppure, tra le sontuose torri in vetro e acciaio delle élite e le umili abitazioni dell’uomo della strada passano mari che sembrano oceani. La storia della civiltà occidentale dal dopoguerra a oggi dimostra la complessità delle dinamiche che riguardano l’individuo, le istituzioni e la collettività. Per coglierle appieno e non smarrirsi in questo flusso caotico di scambi che è l’età contemporanea, sostiene Charles Wright Mills, c’è bisogno di qualcosa in più di astratti modelli interpretativi e sterili dati empirici: c’è bisogno dell’immaginazione sociologica. Uscito per la prima volta nel 1959, L’immaginazione sociologica di Charles Wright Mills ha rivoluzionato il modo di intendere le scienze sociali: partendo dall’analisi di storia, biografia e strutture sociali ha aiutato lettori e studiosi a liberarsi delle influenze che condizionavano i loro comportamenti e le loro valutazioni. Per Mills l’immaginazione sociologica è infatti l’atteggiamento mentale che permette di vedere oltre il proprio ambiente e la propria personalità, quindi di comprendere al meglio le relazioni di cui una società si sostanzia. Una visione che è anche un metodo per individuare i punti in comune tra le varie categorie di persone, connettere questioni private a problemi pubblici, analizzarne le ragioni, confrontarsi con il passato. Un’opera sempre attuale che, alternando ironia e sarcasmo ad argomentazioni serrate, porta il discorso sociologico sul piano politico. Perché solo mettendo correttamente in relazione i soggetti e i singoli eventi all’interno dei grandi mutamenti a livello globale è possibile comprendere appieno il presente. E da lì provare a cambiarlo.

Wright Charles Mills (Waco 1916 – New York 1962), sociologo statunitense, approfondì, anche per l’influenza di Hans Gerth, sociologo tedesco immigrato negli Stati Uniti nel 1938, la conoscenza del pensiero europeo da Marx a Freud, da Weber alla nascente scuola di Francoforte. Docente prima all’Università del Maryland poi al dipartimento di sociologia della Columbia University di New York, con Carattere e struttura sociale (UTET, 1969), trattato di psicologia sociale scritto in collaborazione con Gerth, si propose di integrare le interpretazioni freudiane e biologiche con le componenti storiche e sociali dello sviluppo della personalità.
Nelle opere rivolte a indagare la società americana, L’élite del potere (Feltrinelli, 1959) e Colletti bianchi (Einaudi, 1966), presenta una cupa visione di un futuro postprogressista e postmarxista. La prima è uno studio empirico sulla formazione di una nuova classe media di lavoratori dipendenti, potenziale sostegno di regimi burocratici e reazionari. La seconda è una spietata analisi di come, in una società pluralista, i pochi governano i molti, concentrando nelle loro mani un potere quasi senza limiti. Il pessimismo di Mills è però temperato dalla fiducia, chiara in L’immaginazione sociologica (il Saggiatore, 1962), nel ruolo degli intellettuali in quanto interpreti di una «politica della verità» e «agenti di cambiamento».

Charles Wright Mills (1916-1962) è considerato il massimo sociologo del suo tempo. Ha insegnato presso il dipartimento di Sociologia della Columbia University di New York, incentrando la sua ricerca sul rapporto tra élite e massa e sull’ascesa della nuova classe media americana. Tra le sue opere ricordiamo La élite del potere (Feltrinelli, 1973), I marxisti (Feltrinelli, 1975) e Colletti bianchi (Edizioni di Comunità, 2001).

Il Massaggio Contro il Dolore – Guida Pratica

Il Massaggio Contro il Dolore – Guida Pratica

Titolo originale: The Massage for Pain Relief

Autore/i: Shen Peijian

Editore: Tecniche Nuove

unica edizione, nota e introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Annalisa Preziosa, revisione di Gabriella Cella, illustrazioni di Aziz Khan, Tim Monk, Helen Ward.

pp. 144, riccamente illustrato a colori, Milano

La digitopressione è un metodo semplice e si pone come il perfezionamento di un’antichissima terapia naturale, lo sfregamento, che permetteva di alleviare il dolore frizionando le parti del corpo indolenzite. È particolarmente efficace contro il mal di testa e il mal di denti, contro i dolori addominali che insorgono per ragioni diverse, contro il mal di schiena e i dolori alle articolazioni o alle gambe e alle braccia, in seguito a processi infiammatori, strappi muscolari ed artrite. Fondandosi sulla teoria secondo la quale il dolore dipende da un blocco o da un ristagno energetico all’interno dell’organismo, le tecniche sono volte a ristabilire il normale flusso di energia che porta non solo ad alleviare il dolore ma a prevenirne anche la ricomparsa in tempi brevi. In alcuni casi si riesce a risalire alla causa profonda del male e ad eliminare definitivamente il problema. Il massaggio energetico è efficace sia da solo sia associato ad altre terapie.

Tratta il problema alla radice e non si arresta alle sue manifestazioni superficiali.

Consente al lettore di affrontare qualsiasi tipo di dolore – dal mal di denti ai dolori mestruali, da una semplice rigidità del collo all’ulcera gastrica.

Illustra sia le tecniche di automassaggio sia le manipolazioni da eseguire sugli altri.

Si attiene all’approccio della medicina cinese che procura sollievo senza far ricorso ai farmaci ed è totalmente privo di effetti collaterali.

Peijian Shen ha appreso le tecniche del massaggio cinese nel modo tradizionale – da un parente e dai maestri della digitopressione presso la scuola di medicina cinese – e frequenta ora un corso di perfezionamento post-laurea all’Università di St. Andrews in Scozia. L’autore ha saputo scegliere e fondere le caratteristiche salienti del massaggio energetico in questo libro, la sua prima opera ad essere pubblicata.

La Camera Segreta – Alla Ricerca della Sala delle Rivelazioni

La Camera Segreta – Alla Ricerca della Sala delle Rivelazioni

Titolo originale: The Secret Chamber

Autore/i: Bauval Robert

Editore: Edizioni Corbaccio

traduzione dall’inglese di Giorgio Arduin, revisione di Lucia Corradini.

pp. 576, numerose tavole b/n f.t., numerose illustrazioni b/n, Milano

«Dopo II Mistero di Orione e Custode della Genesi, Robert Bauval ci conduce in un’avvincente caccia al tesoro, iniziata più di 4000 anni fa, che sta per giungere al suo momento culminante. Quali sono i retroscena di questa incredibile vicenda?»

«Esiste una camera segreta nella Grande Piramide o una Stanza degli Archivi sotto la Sfinge di Giza che attende da millenni di essere scoperta? Quando verrà il momento della verità? E chi ne sarà l’artefice?»

«Che cosa ha a che fare il Secondo Avvento di Cristo con l’apertura della favolosa Stanza degli Archivi ?»

«Quale è l’arcana profezia del Monte Libico? E fino a che punto è valido l’oracolo di Hermes-Thoth?»

«Che cosa cela la piccola botola situata al termine del pozzo della Grande Piramide?»

«La Camera Segreta non è altro che la rivelazione della verità da parte di un uomo che è stato al centro di tutti gli straordinari eventi succedutisi a Giza per oltre 15 anni.»

Esiste realmente una stanza segreta al di sotto della Sfinge? Potrebbe trattarsi della favolosa Camera degli Archivi di Atlantide? E questa stanza segreta sta per essere portata alla luce, come dice la profezia? Secondo le istituzioni accademiche, tale credenza, avvolta da un anello di verità arcane, nasconderebbe un anatema. Tuttavia, una recente ricerca scientifica ha mostrato come la mitica camera segreta possa esistere concretamente all’interno della Grande Piramide di Giza. Negli ultimi trent’anni, una serie di spedizioni non ufficiali si sono messe in moto alla sua ricerca. Tra i gruppi più attivi si è distinta l’Associazione statunitense per la ricerca e la conoscenza (ARE), sostenitrice delle profezie di Edgar Cayce, il medium che, nel 1932, rese popolari e diffuse le antiche tradizioni, preconizzando il ritrovamento della Camera degli Archivi di Atlantide fra il 1996 e l’anno 2000. Nel 1996, infatti, un gruppo americano collegato all’ARE, con il permesso delle Autorità delle Antichità egizie, iniziò una vera e propria ricerca della Camera degli Archivi sull’altopiano di Giza. In questo libro Robert Bauval, che dal 1990 ha costantemente monitorato le attività dell’ARE e le varie spedizioni a Giza, rivela per la prima volta tutti i retroscena della straordinaria vicenda.

Robert Bauval è nato in Egitto nel 1948. Ingegnere edile, nutre da lungo tempo un profondo interesse per l’egittologia, dato che ha vissuto nella sua terra d’origine e in altri paesi del Medio Oriente per gran parte della sua vita. Negli Anni ’80 ha sviluppato una linea di ricerca che collegava le piramidi e i cosiddetti Testi delle Piramidi con l’astronomia pubblicando diversi articoli sull’argomento e presentando le sue scoperte al British Museum. È coautore di Custode della Genesi e L’enigma di Marte con Graham Hancock e di Il Mistero di Orione con Adrian Gilbert, tutti editi da Corbaccio. L’autore risiede in Inghilterra con la moglie e due figli.

L’Ecclesiaste di Salomone (1773)

L’Ecclesiaste di Salomone (1773)

Riproduzione facsimile dell’edizione: Milano, Giuseppe Mazzucchelli, 1773.

Autore/i: Anonimo

Editore: Edizioni Analisi

edizione fuori commercio a cura e per conto del Consorzio Nazionale per il Credito Agrario di Miglioramento.

pp. 184, Bologna

L’edizione è stata condotta sul testo «L’Ecclesiaste di Salomone secondo la nuova versione fatta su l’ebreo da’ pp. Cappuccini della Società Clementina di Parigi. Autori dell’Opera Principes discutés. Edizione italiana illustrata di note. In Milano, MDCCLXXIII. Per Giuseppe Mazzucchelli nella Stamperia Malatesta. Con licenza de’ superiori». (N.E.)

L’Immaginazione Sociologica di C. Wright Mills

L’Immaginazione Sociologica di C. Wright Mills

Autore/i: Marsiglia Giorgio

Editore: Società Editrice Il Mulino

pp. 152, Bologna

L’opera di C. Wright Mills è tra le più note e dibattute della sociologia contemporanea, anche al di fuori della cerchia ristretta degli specialisti, ed è ancor oggi efficace lo stimolo che essa produce in quanti si accostano allo studio della società.
Il presente volume abbraccia praticamente tutta la produzione importante di questo polemico “outsider” della sociologia americana, dai saggi teorici giovanili e dalle prime ricerche alle grandi opere degli anni ’50 e agli ultimi provocanti scritti a sfondo politico. Seguendo il filo conduttore costituito dalle idee di Mills sulla natura, i metodi, l’oggetto e la funzione della sociologia, cosi come emergono via via dai diversi scritti fino alla formulazione finale dell’“Immaginazione sociologica”, l’autore illustra e discute i contributi fondamentali del sociologo americano: l’analisi-denuncia delle tendenze strutturali dominanti in America (burocratizzazione, trasformazione e concentrazione del potere, apatia politica e massificazione del pubblico); la riformulazione dello schema elitista per l’analisi della struttura del potere; la riproposta del compito illuministico e umanistico della sociologia di fronte ai più urgenti problemi dell’epoca. Da questo esame emerge la figura di un Mills che non si limita ad indicare ai sociologi la strada dell’analisi strutturale, comparativa e storicamente orientata della società, ma si impegna nell’attuazione del proprio programma, sforzandosi di aderire continuamente all’esempio vitale dei classici.

Giorgio Marsiglia, nato a Sestri Levante nel 1943, è laureato in Scienze politiche. Oltre che a Mills, i suoi interessi si sono finora rivolti soprattutto ai problemi del potere locale e delle classi sociali. Attualmente è assistente di Sociologia nella Facoltà di Scienze politiche «C. Alfieri» di Firenze.

Reddito, Interesse, Inflazione

Reddito, Interesse, Inflazione

Scritti Scientifici Raccolti da Tommaso e Fiorella Padoa-Schioppa

Autore/i: Modigliani Franco

Editore: Giulio Einaudi Editore

unica edizione, a cura e introduzione di Tommaso e Fiorella Padoa-Schioppa, prefazione dell’autore.

pp. XIV-498, Torino

Franco Modigliani ha seguito, in quasi cinquant’anni di fecondo lavoro scientifico, un programma di ricerca che si è sviluppato lungo due direttrici: formulare e perfezionare una teoria del sistema macroeconomico e della politica economica; investigare il comportamento dei principali operatori dell’economia. La motivazione del premio Nobel, conferitogli nel 1985, sottolinea i maggiori risultati scientifici conseguiti nel secondo ambito di problemi, ma quei risultati si inscrivono, fin dall’inizio, nel primo.
In questo volume, le prime due parti corrispondono ai filoni appena richiamati, mentre la terza raccoglie articoli sull’economia italiana. Anche se sotto il profilo scientifico essi non costituiscono un corpo a sé (l’economia italiana è piuttosto un terreno di verifica, di estensione, di elaborazione di una teoria del sistema macroeconomico che è di portata generale) presi nel loro insieme i saggi di quest’ultima sezione formano un così ricco e coerente complesso di analisi e di proposte sulla nostra economia da meritare una evidenza separata.
L’insieme dei contributi consente un approccio completo ed esauriente all’intero arco della produzione scientifica dell’autore. Dalla lettura emergono, vivi e immediati, il profilo di Franco Modigliani studioso di economia, la sua concezione della natura della scienza economica e del ruolo dell’economista, la combinazione di deduzione e induzione, il nesso tra momento positivo e momento normativo, la visione organica del sistema economico.

Franco Modigliani è nato nel 1918 a Roma, dove nel 1939 si è laureato in Giurisprudenza. Nello stesso anno si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha studiato alla New School for Social Research di New York. Ha insegnato presso varie università americane e, dal 1962, è professore al Massachusetts Institute of Technology. Attraverso gli anni ha mantenuto attivi contatti scientifici e di lavoro con l’Italia. Nel 1985 gli è stato conferito il Premio Nobel per l’economia.