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Libri dalla categoria Messico

Nella Terra del Mito – Viaggiare in Grecia con Dei, Eroi e Poeti

Nella Terra del Mito – Viaggiare in Grecia con Dei, Eroi e Poeti

Autore/i: Del Corno Dario; Del Corno Lia

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, prefazione degli autori.

pp. 368, Milano

«Viaggiare per la Grecia senza conoscere i miti e collocarli ciascuno nel proprio luogo, fra “quelle” vallate o in riva a “quel” tratto di mare, è un assurdo – come se si pretendesse di ammirare un quadro non illuminato.»

L’oro di Micene, le dee di Eleusi, il cinghiale dell’Etolia, la maga di Corinto, il leone di Nemea, il platano di Cos: un filo lega indissolubilmente i grandi miti greci ai luoghi che li hanno generati, teatro di affascinanti tradizioni, di eventi straordinari, di memorabili battaglie e grandi passioni umane. Non soltanto l’arte e la poesia, ma anche lo scorrere dei fiumi, il soffio del vento, la luce ruvida delle pietre, il profilo dei monti danno al mito un significato più vivo e autentico. Questo libro è il compagno ideale di chiunque viaggi in Grecia, regione per regione, città per città. Non un manuale turistico e neppure archeologico, ma una guida insolita e particolare ai principali luoghi del mito e della storia dell’antica Grecia – Delfi, Atene, Deio, Maratona, Sparta e molti altri ugualmente suggestivi – presentati al visitatore, o anche a colui che viaggia solo con l’immaginazione, come li videro e li rappresentarono i poeti greci e gli inventori delle innumerevoli leggende legate a quel paese. Insomma una guida poetica e letteraria che restituisce a ogni luogo la sua dimensione fantastica e che arricchisce una visita reale o virtuale con un racconto dell’affascinante mitologia classica.
E qualunque sia l’uso che vorrà farne il lettore, Nella terra del mito gli procurerà il piacere di un’esperienza del tutto nuova: viaggiare per la strada del mito, entrare in questo mondo prodigioso lungo le tappe che videro la sua nascita. A guidarlo non sarà soltanto la voce dei due autori, ma anche la testimonianza dei poeti e narratori greci che elaborarono in un’arte sublime la memoria ancestrale del loro popolo.

Dario Del Como insegna Letteratura greca all’Università degli Studi di Milano. È autore di edizioni, traduzioni e studi critici, in particolare riguardanti il dramma antico. Trai suoi libri, ricordiamo: Letteratura greca (Principato 1988), Antologia della Letteratura greca (Principato 1991) e I narcisi di Colono. Drammaturgia del mito nella tragedia greca (Cortina 1998). Per il teatro ha allestito traduzioni e adattamenti scenici dai tragici greci, e da Shakespeare, Molière e Goethe. È coautore del testo dell’azione musicale Outis di Luciano Ber io. Collabora al Supplemento culturale del «Sole-24 Ore».

Lia Del Corno ha avvicinato la mitologia attraverso gli studi classici, la traduzione di libri di Karl Kerényi, e il teatro. Ha collaborato con il Piccolo Teatro, il Teatro Popolare di Roma e il Teatro Franco Parenti e ha curato la promozione di lezioni-spettacolo sulla tragedia greca. Attualmente continua l’attività di traduttrice, e opera anche come scenografa e costumista. Questo è il suo primo libro scritto a due mani con il marito.

Il Cammino Immortale – La Strada per Santiago • Compostela Mio Malgrado

Il Cammino Immortale – La Strada per Santiago • Compostela Mio Malgrado

«Quando sono partito per Santiago non cercavo niente, e l’ho trovato». (Jean-Christophe Rufin)

Autore/i: Rufin Jean-Christophe

Editore: Ponte alle Grazie

traduzione di Francesco Bruno, titolo originale: «Immortelle Randonnée. Compostelle Malgré Moi».

pp. 208, Milano

Il Cammino è un’alchimia del tempo sull’anima. È un processo che non può essere immediato e nemmeno veloce. Il pellegrino che assomma le giornate a piedi lo sperimenta.
Al di là dell’orgoglio un po’ puerile che può provare per aver compiuto uno sforzo notevole rispetto a coloro che si accontentano di camminare otto giorni, egli percepisce una verità più umile e più profonda: non basta una breve marcia per venire a capo delle proprie abitudini.
Essa non trasforma radicalmente la persona. La pietra resta rozza perché, per foggiarla, occorre uno sforzo maggiore, occorrono più freddo e più fango, più fame e meno riposo.

Con oltre un milione di visitatori dal 2005 ad oggi, Santiago di Compostela è senza ombra di dubbio una delle mete di pellegrinaggio più gettonate dei nostri tempi. Tra viandanti, mistici, coppiette in scarpe da ginnastica e turisti seduti sui sedili di comodi pullman, il medico e autore di best seller Jean-Christophe Rufin affronta il suo personale “apprendistato del vuoto”. Ottocento chilometri da Hendaye, all’estremo sud-ovest della Francia, fino alla maestosa Cattedrale di San Giacomo. Tra dettagli concreti, riflessioni storiche e religiose e il desiderio di smascherare gli impostori degli ultimi chilometri, l’autore restituisce al Cammino per antonomasia la sua verità. Si tratta di una verità fatta di organizzazione capillare ed esasperante improvvisazione; di fango, case sbilenche e meravigliose coste battute dalle onde; di pellegrini solitari ingabbiati in una lunga sequenza di mode e tic alla ricerca di se stessi. È un percorso che può cominciare ovunque, e finire nella piazza dell’Obradoiro o tra le pagine di un libro. Perché anche se la caratteristica del Cammino è far dimenticare in fretta le ragioni per cui si è partiti, la strada continua ad agire su chi l’ha percorsa. Un’”alchimia dell’anima” che non necessita di spiegazioni. Basta partire, lungo i sentieri o sulla carta poco importa. Come Rufin ben sa, il Cammino immortale è fatto per chi va alla ricerca di niente. Tranne la voglia di continuare ad andare.

Camminare in compagnia del Pellegrino Rufin da Hendaye a Compostela è un incanto. Non un secondo di noia lungo gli 800 chilometri e le 200 pagine, in cui assistiamo alla metamorfosi da scrittore-ambasciatore in pellegrino celeste. (L’Express)

L’itinerario è soprattutto umano.
La dimensione spirituale e religiosa esiste, sia chiaro, ma quella pratica prende il sopravvento: quando e dove mangiare, dove trovare dell’acqua, come curare le vesciche, come riuscire a dormire. Si fa il Cammino per pensare, e ne si esce completamente vuoti. L’autore lo riassume in una bella formula: “Il Cammino è un’iniziazione fatta attraverso il corpo”. (Le Figaro)

Un formidabile divertissement filosofico. (Le Nouvel Observateur)

Jean-Christophe Rufin, medico e scrittore, premio Goncourt nel 2001, membro dell’Académie française e vincitore del Premio Nomad’s. È stato ambasciatore in Senegal dal 2007 al 2010. I suoi romanzi sono tradotti in tutto il mondo.

Le Montagne di Tuchulcha

Le Montagne di Tuchulcha

Viaggio nel Lazio primitivo alla scoperta del territorio e dei popoli che lo abitarono attraverso un’indagine storico-topografica che si estende fino alle origini di Roma, con guide, profili storici ed accurati panorami topografici e toponomastici dei territori particolarmente più significativi del Lazio antico.

Autore/i: Gentili Fernando

Editore: E.I.L.E.S – Edizioni Internazionali di Letteratura e Scienze

unica edizione.

pp. 368, numerose illustrazioni e cartine b/n, Roma

«Ricostruire il più fedelmente possibile la storia de! Lazio antico in tutto l’arco della sua originaria esistenza è sempre, a dir poco, un lavoro molto impegnativo.
La complessa problematica delle varie cause che vi concorrono a determinare lo svolgimento dei fatti che si sono susseguiti nel corso dei secoli spesso non consente di stabilire con certezza il periodo durante il quale vissero e operarono i nostri antenati. Abbiamo notizie attendibili ma solo fino ai limiti che gli storici hanno raggiunto nel risalire alle origini; non sappiamo più di tanto, né mai potremmo sperare di saperne se altre rivelazioni, tempo per tempo, non ci facessero cambiare opinione, e così sempre, forse all’infinito nei secoli, perché diverse e infinite, ipotizzabili e a volte precluse, le possibilità di conoscere, senza incertezza, le origini di tutte le etnìe di questo nostro microcosmo chiamato pianeta Terra.
Spesso nella ricostruzione dei fatti ci sono state difficoltà oggettive aumentate man mano che lo sviluppo della topografia originaria dei singoli territori ha richiesto un esame più approfondito per raggiungere verità attendibili che sono poi, in particolare, quelle meno isolate dal contesto storico che ha dato vita a supposizioni e a leggende, tra discordanze di vedute e di valutazioni a tutt’oggi non ancora composte a causa della scarsa conoscenza della Filologia Sperimentale. Materia, questa, che ha soppiantato la tutt’altro che convincente filologia statica tradizionale o classica che dirsi voglia, grazie alla interpretazione autentica della lingua latina, e non solo di questa, con l’ausilio del rhematogramma dell’insigne studioso Davide Nardoni che col suo rivoluzionario metodo di ricerca segue i mutamenti della parola e, attraverso questi, risale alle più remote origini della storia della società che la stessa parola “inventava, usava e disusava nel tempo L’Autore di quest’opera, attratto dalla validità di detto metodo, ne ha seguito i suggerimenti con la massima attenzione per integrare il suo lavoro storiografico con nuove e più aperte conoscenze, superando difficoltà di connessione tra i diversi periodi in cui si verificarono i fatti e i coinvolgimenti delle numerose prime fazioni in lotta nel territorio laziale e riuscendo a delineare con chiarezza e dovizia di particolari, una panoramica topografica e toponomastica ricca di preziosi contenuti snelli e accessibili a tutti i lettori, siano di modesta o di elevata cultura.
Nel solco delle più accreditate fonti storiche, Fernando Gentili cala il lettore in quel fervido mondo che fu in massima parte di Roma e della Romanità con inequivocabile partecipazione etrusca, e attraverso una originale interpretazione lo fa spettatore attento di straordinari eventi, ricordandogli che la Città dei Cesari ebbe preminenza su tutti i popoli, compiendo la sua missione col trasmettere concetti superiori ad altre genti, nel disegno di aggregazione e di finalità ecumeniche, precorrendo, di migliaia di anni, disegni di moderna concezione.» (Donato Accodo)

Guarire con i Numeri – Dalla Mistica Numerica ai Sistemi dei Codici Spirituali : Efficaci e Straordinari Metodi di Guarigione

Guarire con i Numeri – Dalla Mistica Numerica ai Sistemi dei Codici Spirituali : Efficaci e Straordinari Metodi di Guarigione

Efficaci e Straordinari Metodi di Guarigione: da Fibonacci a Grabovoi

Autore/i: Neumayer Petra

Editore: Macro Edizioni

prima edizione, prefazione e introduzione dell’autrice, traduzione di Simona Empoli, revisione di Mario Manzana, titolo originale: Heilen mit Zahlen.

pp. 152, Cesena (FC)

Semplice da utilizzare, efficace e senza effetti collaterali, la guarigione attraverso i numeri rappresenta una straordinaria opportunità per ritrovare il proprio benessere psicofisico!

Un libro imperdibile che ti fornirà un panorama completo delle tecniche di guarigione fondate sulla numerologia, con numerosi esempi che ti consentiranno un pratico e veloce utilizzo delle tecniche.

Quasi tutti abbiamo un numero fortunato, numeri speciali che giochiamo alla lotteria o collegati alla superstizione, pensa al fatidico “Venerdì 17”. Perché ai numeri assegniamo un significato che va oltre il mero significato numerico?

I numeri e le serie di cifre hanno un valore qualitativo oltre che quantitativo, contengono un’ informazione. Questa informazione è come il linguaggio dell’universo, crea la materia e la organizza.

Con questa guida puoi imparare facilmente il modo di lavorare con i numeri per la guarigione e il benessere.

Nella parte iniziale del libro Petra Neumayer ti introdurrà nell’universo dei numeri aiutandoti a scoprire le loro proprietà magiche:

  • il significato dei numeri da 1 a 9
  • il mistero della nostra data di nascita
  • la geometria sacra
  • i corpi platonici
  • la serie di Fibonacci
  • la sezione aurea ecc.

Proseguendo la lettura ti presenterà diverse tecniche di guarigione basate proprio sui numeri:

  • il metodo di Fibonacci di Kahi-Healing
  • il sistema di GrigoriGrabovoi
  • i numeri sacri dei Sufz
  • il metodo di Zhi Gang Shah ecc.

Imparerai velocemente, con numerosi esempi a:

  • trovare da soli il proprio numero per guarire
  • lavorare con i numeri attraverso la meditazione, la visualizzazione, lo scrivere, cantare, disegnare o pronunciare numeri, la guarigione quantica.

Il libro termina con un’imperdibile appendice dove troverai:

  • 100 sequenze numeriche di Grigori Grabovoi, che possono essere usate per guarire tutta una serie di malattie che vengono elencate in ordine alfabetico
  • liste dei numeri del sufismo e del dr. Athavale.

“Quando sentii parlare per la prima volta di guarigione con le frequenze numeriche ho visto subito davanti al mio occhio interno un ponte fra la nuova omeopatia e la numerologia, fra Erich Körbler e Pitagora: che si tratti di guarire con dei segni, dei colori o dei suoni, il minimo comun denominatore è che tutte le forme o le frequenze sono penetrate da numeri che alla fine rappresentano l’ordine interiore di tutto il creato. Perché quindi non lavorare in via diretta con le frequenze dei numeri?”.

La grande conoscitrice di medicina naturale Petra Neumayer ti offre una visione completa dei metodi per guarire con l’utilizzo delle sequenze numeriche. Noi possiamo rigenerare il nostro corpo attraverso le informazioni e le frequenze contenute all’interno di ogni numero. Come afferma Bruce Lipton non sono, infatti, i geni a determinare il nostro destino e la nostra salute, ma piuttosto noi possiamo influire su di essi con le giuste informazioni così come con pensieri e credenze positive nei confronti della vita. I numeri sono, dunque, degli incredibili sistemi informativi e utilizzandoli correttamente puoi superare ogni malattia e problema fisico. Ma come usarli esattamente?

Petra Neumayer ci spiega in maniera pratica, chiara e esaustiva come guarire utilizzando i numeri: dal metodo Fibonacci alle potenti sequenze numeriche di Grigori Grabovoi, dalla numerologia iniziatica ai codici finalizzati alla guarigione. L’autrice ti apre le porte a questo affascinante mondo. Per entrarci haibisogno solo della forza dei tuoi pensieri, un foglio di carta e una penna. Non ti resta che provare!

Petra Neumayer, esperta di medicina alternativa e naturopatia, ha già pubblicato diversi libri su questi argomenti nei quali ha sempre messo in primo piano gli utilizzi pratici per il lettore. Come giornalista medica collabora da tanti anni con diverse riviste e case editrici. In Germania è molto conosciuta grazie al libro “Guarire con i Numeri” (Heilen mit Zahlen) che è diventato subito un bestseller.

The Archaeology of Nuragic Sardinia

The Archaeology of Nuragic Sardinia

Autore/i: Webster Gary

Editore: Equinox Publishing Ltd

pp. xvii-254, 85 figures including 8 colour, Sheffield (United Kingdom)

The Archaeology of Nuragic Sardinia is a comprehensive synthesis of evidence bearing on current understandings of Sardinian prehistory from the 23rd through the 8th centuries BC. It is a study of the material traces left by those insular societies known famously for their unique megalithic “Giants” tombs and intricate water-temples, as well as for the remarkable cyclopean edifices or nuraghi for which this singular “civilization” takes its name. Following introductory discussions of the history of Nuragic research up to the present, as well as the island’s natural setting, individual chapters are given over to detailed examinations of findings on chronology, settlement, subsistence, industries, trade, external relations and cult practices for successive chronological periods from the Early Bronze Age through the Early Iron Age. For each period, issues of interpretation are addressed with regard to what might be reasonably inferred about Nuragic social institutions, normative codes, cognitive orientations, identity formations, cultural hybridity and entanglements, and the role of indigenous and exogenous factors in cultural continuity and discontinuity. While the focus throughout is on the Sardinian record, due consideration is also paid to potentially related developments on the neighboring island of Corsica. A postscript features a glimpse of life at the great Iron Age sanctuary of Santa Vittoria di Serri as imagined by the late “father of Sardinian archaeology” Giovanni Lilliu.

Webster has capably brought together a mass of different data to provide a convincing narrative of the Nuragic period in Sardinia. At the same time he has updated the content and moved away from the classificatory slant of the first edition to bring it more in line with recent approaches to archaeological theory, making it a unique comprehensive guide to this fascinating period. This book will serve an English-speaking world very well. (Bryn Mawr Classical Review)

A meticulous overview of the totality of Nuragic cultural developments from the Early Bronze Age to Iron Age I… this book is a must for Sardinian archaeologists in that it provides a long-overdue synthesis of Nuragic archaeology in the tradition of Giovanni Lilliu, often considered the father of modern Sardinian archaeology. Perhaps the book’s most enduring contribution is that it showcases the richness of Nuragic society in a manner that is accessible to a diverse scholarly audience. (American Journal of Archaeology)

Gary Webster is former Associate Professor of Anthropology and currently Docent in Archaeology at Umeå University. Between 1985 and 2000 as Director of Pennsylvania State University’s Sardinia Research Program he led excavations at several Bronze Age sites. He has published widely on social archaeology, cultural history and the archaeology of Sardinia.

Rapiti! – Incontri con gli Alieni

Rapiti! – Incontri con gli Alieni

Titolo originale: «Abduction: Human Encounters with Aliens»

Autore/i: Mack John E.

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione di Roberto Pinotti, premessa dell’autore, traduzione di Stefano Di Marino.

pp. 480, Milano

Nel suo studio di psichiatria al Cambridge Hospital John E. Mack ha ascoltato racconti sconcertanti: persone che hanno cominciato a fluttuare nell’aria, hanno attraversato le pareti per poi essere aspirate da raggi luminosi all’interno di astronavi. Uomini a cui è stato prelevato lo sperma, donne sottoposte a inseminazione artificiale e a successiva rimozione dell’embrione… Tutti questi pazienti hanno riferito ricordi confusi di rapimento e di violenza sessuale.
Scopo di tutto questo, secondo le vittime, creare a bordo di astronavi una specie ibrida, umano-aliena. Raccogliendo e studiando, avvalendosi dell’ipnosi, quasi cento casi di questi strani “rapimenti”, lo psichiatra si è convinto che le testimonianze analizzate non erano sogni o allucinazioni, bensì esperienze drammaticamente reali. Rapiti! intende insinuare lo stesso dubbio, se non la stessa convinzione, in ogni lettore dalla mente aperta.

John E. Mack è professore di psichiatrìa alla Medical School del Cambridge Hospital e direttore del Centro per il Cambiamento psicologico e sociologico. Vive a Chestnut Hill, nel Massachusetts.

Psichiatria e Culture – Una Prospettiva Transculturale

Psichiatria e Culture – Una Prospettiva Transculturale

Titolo originale: Psychiatry Around the Globe

Autore/i: Leff Julian

Editore: Edizione Sonda

prima edizione, introduzione dell’autore, a cura di Alfredo Ancora, traduzione di Pasquale Munno.

pp. XXI-258, Torino

La curiosità dell’uomo per i propri simili è sempre stata grande. Osservando popolazioni di terre lontane comportarsi in modo strano, e a volte incomprensibile, presenta un innegabile fascino.
Talvolta è proprio questo osservare che ci induce a riflettere su quegli aspetti del nostro comportamento così radicati nella nostra cultura da essere ritenuti naturali.
Quando ad esempio osserviamo stupiti gli indù bruciare in pubblico i loro morti e spargerne le ceneri nel fiume, sorge il dubbio che la nostra abitudine a racchiudere i morti in casse di legno che poi sottrriamo, possa essere considerata dagli indù una pratica altrettanto strana.
In questo libro ho cercato di presentare una prospettiva transculturale della psichiatria che possa mettere in discussione tutti i taciti assunti di questa branca della medicina. In vista di questo obiettivo, ho tentato di riesaminare la natura dei sintomi e delle malattie in una molteplicità di culture diverse. In altre parole, mi sono interrogato su cosa si possa considerare mentalmente anormale, e se sia possibile determinare degli standard assoluti di anormalità.
In tutto il libro mi sono costantemente preoccupato di mettere nella giusta evidenza il concetto di relativismo culturale evitando prese di posizione etnocentriche. A questo punto dovremmo ormai aver accettato il fatto che la nostra è una sottocultura esotica per gli Tswapong almeno quanto la loro lo è per noi. (J. L.)

Julian Leff è nato a Londra dove si è laureato in medicina, specializzandosi in psichiatria.
Al termine degli studi ha intrapreso l’attività di ricerca presso il Medicai Research Council all’Institute of Psychiatry.
In oltre 20 anni di lavoro, ha diretto le sue ricerche nel campo dell’influenza dell’ambiente familiare sulle malattie psichiatriche e non, dei fattori sociali sulla schizofrenia a partire da una prospettiva psichiatrica transculturale.
È stato consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità intervenendo in numerose conferenze sull’argomento. Nel 1976 ha ricevuto il premio Starkey della Royal Society of Health per il suo contributo alla ricerca psichiatrica.
Membro della società di Psichiatria Transculturale e della Società di Medicina Sociale, attualmente dirige la Social and Community Psychiatry Unit dell’Institute of Psychiatry.

Lettere alla Fidanzata • 1882 – 1886

Lettere alla Fidanzata • 1882 – 1886

Autore/i: Freud Sigmund

Editore: Bollati Boringhieri Editore

avvertenza dell’editore, traduzione di Mazzino Montinari.

pp. 204, Torino

“Ti avrei visto volentieri alla mia conferenza di oggi, piccola Martha. È stato un trionfo quale non si verificava da molto tempo. Immagina dunque il tuo timido amoroso che si sforza davanti al severo Meynert e a un’assemblea di psichiatri e di colleghi, di riportare in onde uno dei suoi lavori passati… Immagina come egli comincia con delle allusioni, non riesce ad amministrare la sua voce, poi si mette a disegnare sulla lavagna, gli viene una battuta della quale tutti ridono di cuore… Immagina come, poi, quei vecchi signori, che fino allora lo avevano trascurato, si congratulano con lui e lo circondano per fargli altre osservazioni… Ahimè, ecco che sopravviene l’ansia di affermarsi, di trovare qualcosa di nuovo che tenga la gente in sospeso e procuri non soltanto il riconoscimento dei pochi, ma anche l’accorrere dei molti, del pubblico che paga…”

Giovane e povero, il dottor Sigmund Freud ha due aspirazioni: poter sposare la sua Martha e conseguire il successo in campo scientifico. Il dialogo con la “dolce principessa amata”, intessuto di tenerezza e di abbandono, è anche Il racconto-confessione di un pioniere che getta con appassionata tenacia le basi della sua ricerca innovatrice. Documento straordinario, queste lettere svelano in ogni dettaglio quel fervido mondo morale e culturale da cui nacque la psicoanalisi.

Civiltà Sommerse

Civiltà Sommerse

Titolo originale: Underworld

Autore/i: Hancock Graham

Editore: Edizioni Corbaccio

traduzione dall’inglese di Donatella Cerruti Pini, Lidia Perria, Marco Sartori, fotografie di Santha Faiia.

pp. 928, numerose tavole a colori f.t., numerose illustrazioni b/n, Milano

I libri di Graham Hancock hanno sollevato dibattiti e accese discussioni tra gli esperti e intrigato e appassionato milioni di lettori nel mondo. E hanno contribuito a un nuovo approccio alle origini della nostra civiltà.
Dopo il grandissimo successo di Impronte degli dei Hancock ritorna con un libro ancora più importante e significativo. In Civiltà sommerse prosegue la sua ricerca, questa volta sott’acqua, dove, in base a miti antichissimi e provenienti da ogni parte del globo, si possono trovare le rovine di una civiltà distrutta da un’inondazione di vastissime proporzioni. In missione per scoprire la verità storica, Hancock esamina i misteri della fine dell’ultima Era Glaciale. Quando i ghiacci si sciolsero tra 15.000 e 8000 anni fa e il livello del mare si alzò, l’acqua coprì più di 25.000 chilometri quadrati di terra abitabile alterando radicalmente la forma del mondo. Con l’aiuto della più sofisticata tecnologia computeristica per disegnare il modificarsi delle coste, l’autore scopre impressionanti conferme degli antichi miti. E così indossa la muta e si immerge alla ricerca di resti che, incredibilmente, sono esattamente dove gli antichi testi li indicano. Rovine di città sommerse nel golfo del Bengala e lungo le coste del Giappone, nel Mediterraneo e nell’Atlantico.
Un eccitante viaggio alla ricerca delle risposte al grande quesito delle origini della civiltà.

Graham Hancock, sociologo e giornalista, è stato corrispondente dal-r Africa per le più prestigiose testate britanniche. È autore di numerosi bestseller sulle origini della nostra civiltà tradotti in 20 lingue. Corbaccio ha pubblicato con grande successo Impronte degli dei, Custode della Genesi, L’enigma di Marte e Specchio del cielo.

Orazio da Venosa • Periegesi di Studio (7 – 10 ottobre 1982)

Orazio da Venosa • Periegesi di Studio (7 – 10 ottobre 1982)

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni Osanna Venosa

presentazione della redazione.

pp. X-184, tavole b/n, Venosa

Sommario:

Presentazione

Relazioni

  • B. Bilinski, Traduzioni e modelli oraziani nelle trasformazioni cochanoviane (Orazio in Jan Kochanowski, poeta rinascimentale polacco, 1530 – 1584)
  • G. Cipriani, Morale arcaica nel programma educativo del padre di Orazio
  • L. Deschamps, Il tempo in Orazio ossia “dal tempo perduto al tempo ritrovato”
  • R. Giomini, Una citazione oraziana (Jamb. 17,48) in Sedulio Scoto
  • G. Radke, Presenza di Virgilio nella poesia di Orazio

Comunicazioni

  • E. Benvenuto, Orazio e gli Ebrei di Venosa e Roma
  • G. Bruno, Odi di Orazio commentate da Nicola Festa
  • G. Carpaneto, Gli amici di Orazio
  • A. Foschi, Testimonianze oraziane sulle rive del “Digentia”
  • G. Pullara, Orazio “in Sabinis”
  • G. Romaniello, Fons Bandusiae e nostalgia d’Orazio per la terra nativa

Commemorazioni

  • J. Bleiken, H. Herbse, W. Schetter, Commemorazione di Karl Büchner
  • A. Traglia, Ricordo di Alessandro Ronconi

Seduta inaugurale del Convegno – Venosa, 7 ottobre 1982 (Cronaca).

Dalla Scienza alla Fede

Dalla Scienza alla Fede

Autore/i: Severi Francesco

Editore: Edizioni Pro Civitate Christiana

seconda edizione, prefazione dell’autore.

pp. 376, Assisi

Sommario:

Prefazione
I miei ricordi

Parte prima
LE SOGLIE DEL MISTERO

  • Materia e causalità, energia e indeterminazione
  • La Pontificia Accademia delle Scienze
  • La Scienza e le soglie del mistero
  • Itinerario di uno scienziato verso la Fede
  • Scienza e Religione ieri e oggi
  • L’uomo e il mistero dell’universo
  • Dalla relatività all’assoluto
  • La matematica e la crisi del pensiero moderno
  • Uno sforzo di chiarificazione della dottrina di Einstein, ricordando l’Uomo
  • La scienza e il pensiero moderno
  • Assoluto e relativo
  • L’universo visto da un matematico
  • Sul secondo principio di relatività e sopra una nozione « naturale » del tempo
  • Leonardo uomo, artista, scienziato

Parte seconda
NEL DOMINIO DELL’ESSERE

  • Nella luce dell’Eremo
  • Pasqua ad Assisi
  • Valore delle verità scientifiche
    I. Ricordo di Luigi Fantappiè
    II. Responsabilità presenti e future della Scienza
  • L’eterno nel tempo
  • Il Papa e la Scienza
  • Vincoli della materia e libertà dello spirito
  • Scienza e Fede in Fantappiè
  • Dal mistero alla luce

Piccole Anime Senza Tempo – I Bambini Raccontano le Loro Vite Precedenti

Piccole Anime Senza Tempo – I Bambini Raccontano le Loro Vite Precedenti

Titolo originale: Childrens Past Lives

Autore/i: Bowman Carol

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

unica edizione, traduzione di Daria Restani e Ma Anand Tea Pecunia, collana: Nuovi misteri.

pp. 336, Milano

Carol Bowman ha iniziato a occuparsi dei ricordi di vite precedenti nei bambini quando il figlio, del tutto inaspettatamente, ha cominciato a raccontare l’episodio della propria morte durante la Guerra di Secessione. Da allora si è dedicata all’argomento intervistando centinaia di bambini, fino a diventare la maggior esperta mondiale di questo genere di studi. Il risultato delle sue ricerche è racchiuso in questo libro: un’opera affascinante, che rivela l’esistenza di un fenomeno che, soprattutto nei bambini piccoli, è molto diffuso ma che viene spesso ignorato. In queste pagine la Bowman spiega come distinguere le vere reminiscenze dalle fantasie, e insegna con pratici consigli a utilizzare questi straordinari fenomeni per rispondere ai bisogni dei nostri figli anche in chiave terapeutica. Piccole anime senza tempo è un documento toccante, la più recente e più diretta raccolta di dati che provano l’esistenza della vita dopo la morte e la reincarnazione.

Carol Bowman è considerata negli Stati Uniti una delle massime esperte dei fenomeni di regressione alle vite precedenti. Partecipa a importanti trasmissioni televisive, è spesso invitata a conferenze e ha pubblicato con grande successo numerosi testi sull’argomento. Vive con il manto e due figli negli Stati Uniti.

Il Gruppo Allargato – Dinamica e Terapia

Il Gruppo Allargato – Dinamica e Terapia

Titolo originale: The Large Group. Dynamics and Therapy

Autore/i: Autori vari

Editore: Armando Armando Editore

unica edizione, prefazione, introduzione e cura di Lionel Kreeger, traduzione a cura di L. Ancona.

pp. 328, Roma

Il lettore interessato alle problematiche psichiche emergenti nel sociale troverà in questo libro, avente per oggetto le dinamiche dei Gruppi allargati, un indispensabile strumento teorico ai fini di una maggiore conoscenza dei meccanismi che muovono le strutture collettive. I Gruppi allargati infatti costituiscono un livello collettivo coinvolgente aspetti sia psicoanalitici che socioantropologici. Alla luce delle scienze umane, siamo di fronte ad una vera e propria «rivoluzione copernicana» nella prospettiva psicoanalitica che ha ricevuto il primo fondamentale stimolo da Freud con il lavoro Psicologia delle masse e analisi dell’Io. In quest’opera del 1921, Freud aveva scoperto come nella massa, polarizzata intorno alla figura del leader, il soggetto perde in parte la sua individualità sostituendo l’istanza critica superegoica, e cioè i valori normativi interiorizzati, con l’istituzionale personalizzato dal capo, rinunciando così ad una sua differenziazione dagli altri componenti della massa. Il secondo stimolo alla nuova prospettiva psicoanalitica nel campo sociale, lo abbiamo negli anni 1943-1945 quando la pratica clinica su gruppi di pazienti, ricoverati nello ospedale militare di Northfield presso Birmingham, permette a psichiatri come Foulkes, Bion, Rickman e Main di avere una conferma, sul piano teorico-sperimentale, dell’esistenza dei fenomeni regressivi evidenziati da Freud. Ai livelli più profondi dei gruppi, la perdita dell’individualità diviene totale; un processo di depersonalizzazione nel quale le parti scisse del Sé si muovono nell’ambito di un sistema protomentale dove è assente ogni differenziazione tra fisico, psichico e sociale. In un tale sistema, il gruppo si costituisce come una personalità schizoide e le sue manifestazioni affettive corrispondono a ciò che Bion ha denominato «assunti di base». Ed ecco finalmente, in questi ultimi anni, il grande salto verso l’analisi dei Gruppi allargati. Essendo la vita mentale espressione del binomio «Individuo-Gruppo», Sigmund Foulkes scopre la non riducibilità dei processi mentali all’incapsulamento psichico individuale, estendendone l’azione, all’interno della dialettica del binomio, sotto forma di un reticolo transpersonale globale di comunicazione. Il Gruppo si presenta allora come una fitta rete di processi psichici intersecanti dei punti nodali costituiti dagli individui. È proprio a livello di questo reticolo che sono clinicamente osservabili meccanismi di difesa quali la scissione, la proiezione, l’identificazione e che acquistano un’elevatissima intensità appunto nel Gruppo allargato. Queste sono le prospettive che hanno dato il via allo studio approfondito dei Gruppi allargati, la sintesi teorica del quale è racchiusa in questo volume. In esso, l’analisi fenomenologica dei Gruppi si estende sino a comprendere le articolazioni socioculturali e cioè quelle matrici antropologiche connesse al decorso dinamico-conflittuale del reticolo transpersonale.

Agopuntura Agopressione Micromassaggio

Agopuntura Agopressione Micromassaggio

Autore/i: Gagliardi Giacomo

Editore: Estetica Medica Editrice

unica edizione, premessa dell’autore.

pp. 152, numerose illustrazioini b/n, Roma

Dalla premessa dell’autore:
«Il presente manuale intende essere un testo di guida e di studio della materia trattata. nato dalla necessità di dotare gli operatori sanitari interessati (fisioterapisti ed estetiste) di uno strumento didattico o lei redatto in modo semplice e conciso idoneo ad una chiara e rapida consultazione.
La stesura e la compilazione sono state elaborate in base alle domande più ricorrenti poste da estetiste e fisioterapiste e abbiamo cercato di essere il più esauriente possibile. Rimanendo fedeli ai canoni e concetti della istruzione professionale impartitacisi anni or sono. Abbiamo condotto lo studio progressivamente, passando dal semplice al complesso, adottando un ragionamento logico e raziocinante, tenendocisi in equidistanza sia dal concetto spiritualistico e divino sia dal discorso di omino-acidi, evoluzione della specie e salto qualitativo brusco dei materialisti. A nostro modesto parere, il giorno che si scoprirà l’origine duella vita, essa non sarà più necessaria.
Abbiamo eliminato la terminologia sino-giapponese che serve soltanto a ricoprire da un alone esotico una materia che espressa in parole di ogni giorno è abbastanza semplice (si deve tenere presente che la    è praticata da tempi immemori in Estremo oriente dai ceti più modesti con un livello culturale molto più basso del nostro).
Per lo stesso motivo non abbiamo utilizzato un linguaggio a carattere medico-scientifico. Non avendo la pretesa di aggiungere qualcosa di inedito nel campo, ma l’intento di semplificare senza volgarizzare l’approdo ad uno studio oramai necessario nel campo.
L’accoglienza che riceverà questo libro ci dirà se siamo riusciti nel nostro intento.»

Il Vangelo Ritrovato di Giuda – Alle Origini del Cristianesimo

Il Vangelo Ritrovato di Giuda – Alle Origini del Cristianesimo

Titolo originale: Reading Judas

Autore/i: Pagels Elaine; King Karen L.

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, introduzione delle autrici, traduzione di Carla Lazzari.

pp. 170, Milano

Negli anni Settanta, nei pressi di Al Minia (Egitto), fu rinvenuta una copia in copto del Vangelo di Giuda, tradotto dall’originale greco del II secolo. La straordinaria scoperta di questo testo, che si pensava definitivamente perduto, ha innescato un acceso dibattito e sollevato grandi interrogativi non solo fra i bibliologi e gli studiosi dei vangeli cosiddetti «apocrifi», ma anche fra la gente comune, cresciuta con l’idea di Giuda sinonimo di «traditore». Come ha potuto l’anonimo evangelista immaginare che fosse proprio Giuda Iscariota il discepolo prediletto del Maestro, quello che «conosceva la verità più degli altri»? E perché cova un rancore così profondo verso gli altri apostoli e i sacerdoti del Tempio, accusati di ogni sorta di peccati e impurità? Per rispondere a queste domande Elaine Pagels e Karen L. King, esperte di vangeli gnostici, ricostruiscono le feroci e appassionate dispute teologiche fra i primi gruppi cristiani (ognuno dei quali pretendeva di essere l’unico detentore dell’«ortodossia»), ovvero il contesto storico indispensabile per comprendere appieno il significato del testo, qui riproposto in una nuova edizione critica. Vissuto in un’epoca in cui i martiri erano considerati eroi della fede, l’autore di questo vangelo basato sulla testimonianza di Giuda non riesce a conciliare l’immagine di un Dio buono e amorevole con l’idea che questo stesso Dio possa volere il sacrificio cruento del figlio e dei suoi seguaci. Per lui, quindi, i diaconi e i vescovi che esortano i credenti a «glorificarsi» immolandosi sono degli assassini, né più né meno dei persecutori romani, uomini che hanno completamente frainteso l’insegnamento di Gesù e venerano un falso dio. In tale prospettiva, Giuda, l’unico dei discepoli ad aver capito il senso ultimo della ’buona novella’, aveva consegnato il Maestro ai carnefici non per abietto interesse personale – come è stato raccontato per secoli -, ma proprio perché si compisse il piano di salvezza dell’uomo, preannunciato dalle Sacre Scritture. Quando, con l’editto di Costantino, si chiuse l’era delle persecuzioni, a trionfare furono i racconti di esaltazione dei martiri, divenuti gli eroi spirituali della nuova Chiesa imperiale che aveva bollato con il marchio infamante dell’eresia tutte le testimonianze della vita di Gesù non incluse nel canone. Il Vangelo di Giuda ci restituisce invece, come nessun altro testo del cristianesimo primitivo, il dolore e la rabbia di alcuni cristiani per la morte di familiari e amici, uccisi per intrattenere le folle e piegare con il terrore ogni resistenza. E ci fa riascoltare una voce dissenziente, un grido rivolto alla religione perché rinunci a proclamare che la violenza è volontà di Dio e scopo dell’umanità.

Eiaine Pagels, docente alla Princeton University e uno dei massimi storici viventi del cristianesimo delle origini, è autrice di numerosi studi che le sono valsi prestigiosi riconoscimenti (tra cui il National Book Award e il National Book Critics Circle Award) e sono stati tradotti in molte lingue. Da Mondadori ha pubblicato: I Vangeli gnostici (1981), Adamo, Eva e il serpente (1990), Satana e i suoi angeli (1996) e Il Vangelo segreto di Tommaso (2005).

Karen L. King insegna storia ecclesiastica alla facoltà di teologia di Harvard ed è autrice di quattro libri, fra cui The Gospel of Mary of Magdala (2003) e What Is Gnosticism? (2005).

Maternita e Sesso

Maternita e Sesso

Titolo originale: Maternidad y Sexo

Autore/i: Langer Marie

Editore: Loescher Editore

prefazione, traduzione e cura di Giorgio Sacerdoti, collana: La sfinge, in copertina: fotografia di Horacio Coppola, 1930.

pp. 424, Torino

Pubblicato per la prima volta nel 1951, Maternità e sesso rimane a tutt’oggi uno dei classici trattati psicoanalitici sulla complessa tematica della sessualità femminile, che viene affrontata nello stesso tempo con approcci diversi ma complementari – dalla sociologia all’antropologia, dalla storia ai mito, il fulcro dei libro tuttavia è costituito da un abbondante e originale materiale clinico, che viene minuziosamente analizzato in base alla più rigorosa applicazione della metodologia analitica. Rivisitati con esemplare chiarezza i diversi contributi che ia psicoanalisi ha offerto alla comprensione della femminilità, l’autrice, evitando sia il riduzionismo che l’eclettismo, arriva a delineare una teoria personale ricca anche di implicazioni operative: ciò dopo aver sottolineato le convergenze tra i fondamentali studi di Freud, quelli della Klein e un attento esame dell’infiuenza dei fattori ambientali. Il problema così spesso banalizzato e conflittualizzato della posizione della donna moderna, cui spesso sotto la maschera della liberazione istintuale e sociale si impongono più o meno manipolatoriamente sempre nuovi carichi superegoici, è ricondotto alle sue radici. Ne risulta la possibilità di una integrazione che permetta di soddisfare istinti materni, capacità di godimento sessuale e aspirazioni lavorative.

Marie Langer, formatasi nella scuola psicoanalitica viennese, si trasferì in Argentina durante la seconda guerra mondiale. È stata per anni presidente della Società psicoanalitica argentina; ha coperto la cattedra di psicologia medica nell’Università nazionale di Buenos Aires. Dal 1974 vive a Città del Messico, dove insegna psicologia clinica e fa supervisioni cliniche in uno dei centri di integrazione giovanile. Fra le sue opere principali, Fantasias eternas a la luz del psicoanálisis e tre lavori scritti in collaborazione con L. Grinberg ed E. Rodrigué: Psicoterapia del grupo, su enfoque psicoanalitico, El grupo psicológico en la terapéutica, enseñanza e  investicación, Psicoanálisis en las Américas.

Il Linguaggio del Bambino

Il Linguaggio del Bambino

Titolo originale: Etudes sur la Langage de l’Enfant.

Autore/i: Cohen Marcel; Lézine I.; Kocher Francis; Brauner Alfred; Lentin Laurence; Tabouret-Keller A.

Editore: La Nuova Italia

edizione italiana con prefazione a cura di Giuseppe Francescato, prefazione di Marcel Cohen.

pp. XXXI-192, Firenze

Lo studio del linguaggio del bambino si colloca in uno dei fuochi principali della scienza moderna: Smith e Miller hanno detto che se l’Ottocento si potè definire il secolo della linguistica, il Novecento si può ben dire il secolo della linguistica infantile. E ciò è tanto più vero dopo lo slancio incomparabile che le ricerche hanno preso anche per merito del curatore di questo libro, Marcel Cohen, il quale rappresenta di persona (accanto a Meillet) la continuità tra il rinascimento scientifico della linguistica francese e la linguistica moderna, essendo uno dei fondatori della sociolinguistica.
Oltre al capitolo generale di Cohen, il volume contiene saggi della psicologa Irène Lézine, del logopedeuta Francis Kocher, dello psicopedagogista Alfred Brauner, della maestra Laurence Lentin e della psicolinguista Andrée Tabouret-Keller.
L’edizione italiana è stata curata da Giuseppe Francescato.

Storie di Santi – Martiri, Asceti, Beati nella Formazione dell’Occidente

Storie di Santi – Martiri, Asceti, Beati nella Formazione dell’Occidente

Titolo originale: Histoires de saints. Leur rôle dans la formation de l’Occident

Autore/i: Kleinberg Aviad

Editore: Società Editrice Il Mulino

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Paola Donadoni.

pp. 360, Bologna

Il cristianesimo si è nutrito del culto di figure emblematiche, di santi che con il loro modo di vivere o morire testimoniavano la forza della propria fede e si offrivano come modelli. Fin dall’inizio, scrive Kleinberg, la religione cristiana si è caratterizzata per essere un culto della personalità: di Cristo in primo luogo, poi dei martiri, degli asceti, dei santi. Il libro racconta l’evoluzione e il ruolo di tale culto dalla sua origine nel secondo secolo al pieno medioevo, rileggendo e interpretando alcune testimonianze esemplari della sterminata letteratura medievale dedicata alle «vite dei santi»: dal «diario» della martire Vibia Perpetua alla storia di sant’Antonio eremita nel deserto, a Simeone Stilita che visse appollaiato su una colonna, a Francesco d’Assisi e fra Ginepro, ai santi ricordati nella celebre «Leggenda aurea» di Jacopo da Varagine. Il culto dei santi e la letteratura che lo alimentava e ne era espressione davano voce a una fede popolare autonoma e qualche volta in contraddizione con gli insegnamenti stessi della Chiesa.

Aviad Kleinberg insegna nel Dipartimento di Storia dell’Università di Tel Aviv. Tra le sue pubblicazioni: «Prophets in Their Own Country: Living Saints and the Making of Sainthood in the Later Middle Ages» (1992).

Tutti i Miei Peccati Sono Mortali – Vita e Amori di Caravaggio

Tutti i Miei Peccati Sono Mortali – Vita e Amori di Caravaggio

Autore/i: Capecelatro Giuliano

Editore: Il Saggiatore

pp. 288, Milano

È l’estate del 1592. Da pochi mesi Ippolito Aldobrandini è salito al soglio pontificio con il nome di Clemente VIII e Roma lo ha accolto con il consueto miscuglio di tripudio e indifferenza. D’altra parte, che cosa aspettarsi da una città in cui convivono senza troppe contraddizioni innumerevoli ecclesiastici e altrettante prostitute? Arriva qui il giovane Michelangelo Merisi da Caravaggio, con poche monete in tasca e la testa colma di sogni di gloria: con le sue chiese avide di affreschi e i suoi mecenati, Roma è la meta di ogni artista in cerca di fortuna. Caravaggio conquista la prima notorietà nelle osterie e nelle strade, dove turba le notti della città eterna con schiamazzi e risse. Orgoglioso, sanguigno, sempre pronto a reagire a offese reali o immaginarie, crede di valere più di tutti gli apprendisti che faticano per pochi soldi nelle botteghe di pittori affermati, sa di lasciare con la sua opera un segno nella storia. Ma dietro le spacconate c’è un talento che attira l’ammirazione di colleghi e collezionisti e così le prime commissioni importanti non tardano. I suoi quadri irrompono come un fulmine a ciel sereno nel mondo chiuso e tradizionale dell’arte romana: in un tentativo estremo di avvicinare il sacro al mondo degli uomini, angeli, santi e madonne hanno corpi di popolani, prostitute, ragazzi di strada; i tratti sono duri e segnati dalla fatica, le mani e i piedi luridi. La fama non riesce a smussare il carattere del Caravaggio: le dicerie sui suoi eccessi si moltiplicano, come le denunce per aggressioni. Poi, nel maggio del 1606, si compie il fatto di sangue che lo trasforma in fuggiasco fino alla fine dei suoi giorni.
Tutti i miei peccati sono mortali è il racconto di un’esistenza lacerata tra un’ambizione senza limiti e il desiderio di autodistruzione, una vitalità inesauribile funestata da un costante senso di morte. Ma queste pagine ritraggono anche la Roma barocca, le sue strade dove nobili, ladri, preti e cortigiane si sfiorano, i suoi vicoli popolati da un’umanità miserevole e vociante che i dipinti di Caravaggio hanno consegnato all’immortalità.

Giuliano Capecelatro (Napoli 1947), è stato per molti anni inviato dell’Unità. Per il Saggiatore ha pubblicato insieme a Franco Zaina La banda del Viminale (1996), indagine sul delitto Matteotti, e Un sole nel labirinto (2000), la biografia romanzata di Raimondo de Sangro principe di Sansevero.

Vite Straordinarie di Uomini Volanti

Vite Straordinarie di Uomini Volanti

Autore/i: Buonanno Errico

Editore: Sellerio Editore

prima edizione, introduzione dell’autore.

pp. 192, illustrazioni b/n, Palermo

«Questo sarà un manuale di volo. Però senza aerei, mongolfiere o elicotteri. Questo sarà il resoconto di un’arte che ha segnato un bel pezzo della storia del mondo. Questa sarà la cronaca autentica delle avventure straordinarie di un gruppo di eroi un po’ trasognati che, senza accorgersene o volerlo, fecero ciò che a noi riesce impossibile: decollarono. Storie di uomini volanti. Circa duecento, solo quelli attestati. Duecento, fra principi, villani, dottori di chiesa o miscredenti, che solcarono i cieli di un’Europa bambina. Se oggi si fa fatica a crederci, è solo perché questo fenomeno pare che non esista più. O forse bisogna capovolgere tutto. Bisogna pensare che gli incanti ci furono solo finché la gente credette, cioè fino al Millesettecento».

Vite straordinarie di uomini volanti è il sorprendente resoconto di quanto la capacità di volare fosse regolarmente presente dentro la realtà fantastica, ma è anche un «manuale sul volo umano» scritto abbracciando la trasognata visionarietà di quei levitanti personaggi. Tra questi Frate Giuseppe da Copertino, un sempliciotto, un «idioto», ma che, come giurano documenti e testimonianze, sapeva volare quando un’emozione o una gioia lo prendeva. Questo libro racconta l’intero arco delle cronache di persone volanti, mettendo insieme fonti storiche, pensieri sul volo e pagine letterarie; fino al trionfo, con la scienza e la tecnica, della «forza di gravità sulla levità», e anche dopo: il sarto volante che nel 1912 volò dalla Tour Eiffel.

Errico Buonanno (Roma, 1979) ha pubblicato tra l’altro: Piccola serenata notturna (2003, Premio Calvino), Sarà vero (2009) e Lotta di classe al terzo piano (2014).