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Libri dalla categoria Geografia

Stupro – Storia della Violenza Sessuale dal 1860 a Oggi

Stupro – Storia della Violenza Sessuale dal 1860 a Oggi

Titolo originale: Rape. A History from 1860 to the Present Day

Autore/i: Bourke Joanna

Editore: Editori Laterza

prefazione dell’autore, traduzione di Maria Giuseppina Cavallo, Lara Fantoni, Paolo Falcone, in copertina: Egon Schiele, Nudo accovacciato visto da dietro (part.), 1917, Collezione privata.

pp. VI-602, Bari

’Gli uomini’ non sono stupratori, alcuni uomini lo sono, alcune donne lo sono. Stupratori non si nasce, si diventa, e lo stupro non è un ’virus sociale’ inevitabile ma un’azione umana, frutto di contesti e di volontà. Perché essere crudeli è una scelta: chi sono i violentatori e qual è la storia di chi decide di umiliare e torturare sessualmente.

Uno stupratore non usa semplice violenza contro un altro essere umano: lo invade, lo marchia, imprime ferite che diventeranno fonte di angoscia permanente. Lo stupro è un flagello che attraversa la storia, sfugge alle notazioni statistiche, si maschera dietro pregiudizi e fraintendimenti, si trasforma insieme alla società. Ma, dice Joanna Bourke, non è un male endemico dell’umanità. La violenza sessuale può essere combattuta e vinta. Al centro di questo libro non troverete le vittime di stupro, ma gli stupratori. Attingendo agli studi di criminologi, giuristi, psicologi e sociologi, servendosi delle narrazioni di violenza rilasciate da vittime e aggressori dalla metà dell’Ottocento a oggi, e di come quei racconti sono cambiati nel tempo, combattendo con la definizione di stupro e stupratore, di consenso e coercizione, Joanna Bourke scava nelle ’motivazioni’ che portano un individuo a scegliere la violenza. E dimostra quanto in profondità lo stupro sia il prodotto dell’età storica e della società in cui viene perpetrato. Cadono così una volta per tutte le menzogne e i falsi miti che sono stati edificati intorno al suo impronunciabile tabù.

Dell’edizione inglese di questo libro hanno scritto: Quest’indagine a vasto raggio sulla criminalità sessuale negli ultimi 150 anni è l’analisi approfondita, intelligente, equilibrata di un reato in continua ascesa. (Financial Times)

Scientificamente rigoroso, elegante, ben scritto, avvincente. (The Observer)

In questa esplorazione provocatoria e ben argomentata, la Bourke costruisce una teoria della violenza sessuale con un’enfasi sull’integrità fisica femminile, e senza cadere nelle facili categorizzazioni di genere così come nella facile accusa contro i maschi. (Publishers Weekly)

Dettagliato, agghiacciante, decisivo. (The Guardian)

Un libro che fa riflettere a ogni pagina. (The Independent)

Joanna Bourke è docente di Storia al Birkbeck College di Londra. Ha pubblicato per alcune delle più importanti testate inglesi ed è autrice di libri di successo. In italiano sono stati tradotti Le seduzioni della guerra (Roma 2001) e La seconda guerra mondiale (Bologna 2005).

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Prefazione – Parte prima: Introduzione 1. Corpi sessuati – Parte seconda: Menzogne 2. Miti di stupro – 3. «No» vuol dire «sì» – Parte terza: Identità 4. Corpi rapaci – 5. Ambienti che abbrutiscono – 6. Il bisturi (e altre terapie invasive) – 7. Il lettino (e altre terapie interiori) – Parte quarta: Casistica 8. Donne che violentano e maschi vittime – 9. Esibizionisti – 10. Psicopatici sessuali – Parte quinta: Istituzioni violente 11. L’ambiente familiare – 12. La prigione – 13. L’esercito – Parte sesta: La legge 14. Farla franca allo stupro – Parte settima: Resistenza 15. Violenza, politica, erotismo – Note – Indice analitico

Guarigioni Straordinarie – Quando il Corpo Guarisce Se Stesso

Guarigioni Straordinarie – Quando il Corpo Guarisce Se Stesso

Titolo originale: Remarkable Recovery

Autore/i: Hirshberg Caryle; Barasch Marc Ian

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione di Larry Dossey, traduzione di Orsola Fenghi.

pp. 368, Milano

Uno dei grandi segreti della vita è nascosto dentro di noi: il potere di autoguarigione.

Le guarigioni straordinarie da malattie ritenute dai medici «incurabili» non sono un evento raro. Questo libro sorprendente documenta per la prima volta, con assoluta evidenza statistica, un fenomeno che la medicina ha sempre preferito ignorare, e che si spiega solo con gli innati poteri di autoterapia di cui tutti noi disponiamo.
I casi descritti in Guarigioni straordinarie sono sconcertanti. Molti iniziano allo stesso modo: con una diagnosi che non lascia speranze. Eppure… qualcosa a un certo punto si inceppa nel prevedibile decorso della malattia, e i medici constatano un’inspiegabile remissione dei sintomi. Che cos’è successo? Sembra un «miracolo», ma per la scienza è semplicemente un caso «imbarazzante», non spiegabile scientificamente e come tale da archiviare.
Caryle Hirshberg – una biochimica americana che a queste guarigioni straordinarie ha dedicato anni di studi approfonditi – e Marc Ian Barasch, un giornalista guarito dal cancro, hanno affrontato questi «miracoli» dal punto di vista scientifico.
Dopo aver raccolto centinaia di casi hanno cercato di decifrarne il mistero, di scoprire il «segreto» che li accomuna, allo scopo di trarne indicazioni utili a tutti noi.
Qual era Stata la «cura» miracolosa che aveva salvato queste persone? La risposta finalmente si è fatta strada con assoluta evidenza, ed è l’oggetto di questo libro: la «cura» era in loro stessi, e il medico che ha fatto il miracolo era… il loro corpo.
Guarigioni straordinarie è il primo libro che documenti con tanta efficacia l’esistenza di un innato potere di autoterapia. Un potere che, coinvolgendo il nostro sistema corpo-mente-spirito, è in grado di rispondere in modo strabiliante all’attacco della malattia.
Gli autori insegnano come individuarlo e come utilizzarlo, proponendo una nuova medicina basata sulla nostra capacità di autoguarigione. Questo libro non è solo un dossier di casi clinici appassionante come una detective story: è una straordinaria avventura della mente e del cuore, un’audace «chiamata alle armi» e insieme una provocazione scientifica. Un coro di voci che ci descrive gli straordinari poteri, che tutti noi abbiamo, di vincere ciò che la medicina ha sempre ritenuto invincibile.

Caryle Hirshberg si è laureata in chimica e matematica nel 1968. Nel 1969 ha conseguito il Master in ricerca biochimica all’Università dell’Indiana. Dal 1985 dirige il «Remission Project» dell’Istituto di Scienze Noetiche di Sausalito, California. In dieci anni di ricerche ha studiato migliaia di casi di guarigione o sopravvivenza al cancro e ad altre malattie gravi. Ha tenuto numerose conferenze sul tema della guarigione spontanea e della sopravvivenza prolungata. Vive in California.

Marc Ian Barasch, laureato alla Yale University, è giornalista e collabora a «Psychology Today». Ha pubblicato cinque libri, l’ultimo dei quali (The Healing Path: A Soul Approach to Healing) è stato definito «il più importante libro sul legame mente-corpo». Vive in Colorado. È guarito dal cancro.

Addio Terra, Ultimo Pianeta – Quale Sorte è Riservata all’Umanità

Addio Terra, Ultimo Pianeta – Quale Sorte è Riservata all’Umanità

Titolo originale: The Late Great Planet Earth

Autore/i: Lindsey Hal

Editore: Casa Editrice Battista

con la partecipazione di C. C. Carlson, introduzione di Hal Lindsey, traduzione dall’inglese di Angelo Chiarelli.

pp. 226, Roma

Nel tentativo di soddisfare l’antico desiderio dell’uomo di conoscere il futuro, astrologi e “profeti” moderni godono oggi di una vasta popolarità, la più grande dai tempi di Babilonia.
Fra le tante voci “profetiche” che insistono per essere ascoltate, ci sono voci autentiche che sono spesso trascurate dal sofisticato uomo moderno… le voci degli antichi profeti d’Israele.
Tremila anni di storia dimostrano la veracità della loro testimonianza. Se l’umanità continua ad ignorare le loro straordinarie profezie sul destino dell’uomo e gli avvenimenti che interesseranno quanto prima il pianeta Terra, potrebbe essere la più grande follia di questa generazione. Il libro dimostra che la profezia biblica ha un messaggio rilevante per il mondo di oggi.
Noi viviamo in uno dei momenti più significativi della storia umana, ma perfino la chiesa sembra non rendersene conto. Il libro di Hal Lindsey, dimostrando che i vecchi profeti d’Israele prevedono ed interpretano avvenimenti del presente e dell’imminente futuro, dovrebbe finalmente svegliare il nostro interesse alla profezia biblica.

Hal Lindsey, che ha compiuto i suoi studi teologici al Dallas Theological Seminary, è un esperto di profezia biblica, sul quale argomento viene invitato a parlare in ogni parte degli Stati Uniti, del Canada e del Messico. Il libro raccoglie il frutto delle sue ricerche e delle sue meditazioni.

Carole C. Carlson è una brillante giornalista che scrive su riviste e giornali americani. Ha collaborato per dare al libro una forma moderna e spigliata.

Rivelazioni Private e Apparizioni

Rivelazioni Private e Apparizioni

Autore/i: Mucci Giandomenico

Editore: Editrice Elle Di Ci

presentazione di G. D. M., in copertina: Santa Maria in Trastevere, Natività (particolare).

pp. 192, Leumann (Torino)

L’esperienza mostra che i pastori d’anime, anche quelli più inclini allo studio, raramente trovano il tempo di affrontare un tema come quello delle rivelazioni private e delle apparizioni, dai forti e misteriosi caratteri dell’ultrasensibile, racchiuso per di più in volumi non facilmente accessibili intellettualmente anche da coloro che hanno studiato teologia. Il volume perciò cerca di sintetizzare la materia, sfrondandola delle sue esemplificazioni, insistendo sui fondamenti teologici classici, rifacendosi ai grandi autori e a sicuri interpreti contemporanei, con un linguaggio non tecnico se non in quei luoghi nei quali le espressioni tecniche sono garanzia di chiarezza.
La dottrina teologico-spirituale qui esposta è quella dei mistici cattolici, illuminata dalla sapienza della Chiesa e approvata dal suo Magistero. Il fine dell’esposizione è pastorale ed esclude quindi sia le dotte discussioni degli specialisti sia la completezza della bibliografia. Si ribadisce però in più punti la necessità di essere cauti nel discernimento dei fenomeni esaminati, che esigono una mai troppo lodata prudenza nei padri spirituali, sia per il bene delle anime che essi guidano, sia per l’immagine che i facili e acritici entusiasmi danno della Chiesa nella società attuale.

Rivelazione Pubblica e Rivelazioni Private
Si intende per «Rivelazione pubblica» la parola di Dio contenuta nella Sacra Scrittura, trasmessa dalla Tradizione divino-apostolica, proposta e interpretata dal Magistero della Chiesa per tutti gli uomini di tutti i tempi. Cristo è il suo centro. Ed è ritenuta conclusa con la morte dell’ultimo Apostolo.
«Private», «speciali» o «particolari» si chiamano tutte le rivelazioni opposte a quella pubblica. Nelle rivelazioni private non esiste certezza sulla loro origine divina, e il loro fine non è la salvezza dell’uomo come tale.
Alla Rivelazione pubblica è dovuta l’obbedienza della fede; alle rivelazioni private va concessa l’adesione dipendente dalle prove arrecate e dall’esercizio del proprio senso critico.

Apparizioni
È sostenibile la tesi dell’identità tra il meccanismo psicologico delle apparizioni e il meccanismo dell’allucinazione? Non c’è dubbio che esistano somiglianze tali da suggerire alla mentalità positivistica una facile identificazione tra la fenomenologia mistica e quella patologica. Ma, essendo ogni evento mistico un fatto che s’inserisce nel naturale dinamismo psicofisico della persona, restandone da esso in qualche misura condizionato, è importante lo studio dei fattori umani, temperamentali, religiosi e culturali, che condizionano le apparizioni. Non va dimenticato tuttavia che la «verità» della persona mistica, con i suoi vissuti e i suoi fenomeni, sopravanza le possibilità della psicologia e della psichiatria, poiché il fatto mistico sfugge, nella sua essenza, alle metodologie delle scienze empiriche.

Giandomenico Mucci, gesuita, è stato professore di Ecclesiologia e di Spiritualità a Benevento, Napoli e Roma. Oggi si occupa, come redattore della Civiltà Cattolica, delle relazioni della Chiesa con la cultura contemporanea e, ancora, di spiritualità. Ha pubblicato vari studi tra libri e articoli su riviste specializzate. Esercita intensamente il ministero pastorale.

Gesù di Nazaret, Storia di Dio, Dio della Storia – Saggio di una Cristologia come Storia

Gesù di Nazaret, Storia di Dio, Dio della Storia – Saggio di una Cristologia come Storia

Autore/i: Forte Bruno

Editore: Edizioni Paoline

quinta edizione, introduzione dell’autore, collana: Prospettive teologiche.

pp. 356, Cinisello Balsamo

«È urgente che la teologia italiana, certo non assente dal dibattito teologico in corso, produca essa stessa delle “cristologie”» (La Scuola Cattolica, 1977/1-2, p. 3). Se non andiamo errati, l’appello della nota rivista teologica milanese non è stato ancora raccolto. È per questo che il Gesù di Nazaret, storia di Dio, Dio della storia di Bruno Forte si presenta come un’assoluta novità, né si sbaglierebbe a definirlo il primo tentativo di una cristologia pensata «in italiano», a partire cioè dalla tradizione storico-culturale del nostro popolo, in risposta alle istanze vive e spesso drammatiche del suo presente, come contributo alla gestazione di un diverso avvenire.

Alcuni giudizi sull’opera. Walter Kasper, Tubinga, membro della Commissione teologica internazionale: «La cristologia di Bruno Forte si distingue per un triplice aspetto: ecclesialità, scientificità e apertura ai problemi del tempo. Rappresenta un’autentica promessa ed è un contributo così notevole a una teologia italiana sgorgante dalla fede, che merita attenzione anche nella discussione teologica internazionale. Vanno rilevati soprattutto la profondità spirituale e l’afflato pastorale che emergono da ogni capitolo. Auspichiamo che questo saggio originale giunga al più presto sul tavolo di ogni studioso di teologia e operatore pastorale e nelle mani del più ampio numero di laici cristianamente impegnati». Frère Max Thurian, Taizé: «Siamo riconoscenti al giovane teologo partenopeo per averci regalato una cristologia che offre un considerevole interesse sistematico ed è fortemente in rapporto con la vita concreta della chiesa […]. È inoltre una cristologia veramente ecumenica, perché non si limita a prestare ascolto ai teologi appartenenti alle diverse chiese, ma fonda solidamente in Cristo, uomo e Dio, una riflessione sul suo Corpo ecclesiale, che è adatta a riconciliare le chiese ancora divise».

Nato nel 1949 a Napoli, ordinato sacerdote nel ’73, dottore in teologia nel ’74 e in filosofia nel ’77, Bruno Forte è professore di teologia dogmatica nella Facoltà teologica dell’Italia meridionale. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi. È impegnato attivamente nella ricerca e nell’azione ecumenica. Principali pubblicazioni: La chiesa nell’eucaristia, Napoli 1975; Cristologie del Novecento, Brescia 1983; Corpus Christi, Napoli 1983; La chiesa icona della Trinità, Brescia 1984; Trinità come storia, Edizioni Paoline 1985.

Guarire dal Dolore

Guarire dal Dolore

Autore/i: Tiengo Mario; Zoppi Massimo

Editore: Rizzoli

unica edizione, introduzione degli autori, disegni di Paola Stanca.

pp. 384, illustrazioni b/n, Milano

Come si può curare il dolore? È possibile guarire definitivamente? Quali dolori sono i più difficili da trattare e quali sono i più facili da eliminare? Perché un dolore ritorna? Perché un dolore diventa cronico? Sentiamo tutti il dolore allo stesso modo? Perché il dolore lo soffriamo più di notte che di giorno? Esiste il dolore immaginario? Nella terapia del dolore che ruolo hanno i trattamenti psicologici? Cos ò il placebo?
Da quando l’uomo è apparso sulla Terra il dolore è stato oggetto di paura, di terrore, di superstizione, ma anche di interesse, di studio, di ricerca. La «prova del dolore» ha rivestito, e riveste ancora, un ruolo centrale nei rituali religiosi di purificazione e nelle prove magiche di iniziazione: è infatti considerata la massima prova di fortezza d’animo e di coraggio. Tuttavia, anche il suo opposto, come si legge nell’introduzione del libro, ossia l’«impossibilità fisica» ad aver dolore, può rappresentare un evento gravissimo. Per il medico il dolore è un sintomo prezioso, rivelatore e localizzatore di malattie. Talvolta, però, il dolore, come un mostro impazzito, sfugge alla sua fisiologica funzione di segnale e diviene esso stesso patologia, ossia morbo terribile che dev’essere curato e tolto ad ogni costo.

In copertina: «Raffaello: Tre grazie. Chantilly, Museo Condé.» Nelle tre figure sono indicate alcune delle aree più rilevanti che, se stimolate meccanicamente (agopuntura, vibrazioni), chimicamente (infiltrazioni) o elettricamente (TENS), producono analgesia.

Mario Tiengo è nato ad Adria (Rovigo) nel 1922. Nel 1947 ha conseguito, con il massimo dei voti, la laurea in medicina e chirurgia, discutendo una tesi di neurofisiologia. Nel 1967 è diventato primario di anestesia e rianimazione negli Istituti Clinici di Milano. Dal 1969 ricopre la cattedra di anestesia e terapia del dolore al-’Università di Milano. Autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche, tra cui un trattato e varie monografie, membro di accademie italiane ed estere, relatore invitato in numerosi congressi, invitato da università estere a tenere seminari e corsi di aggiornamento, direttore scientifico di riviste scientifiche, insignito di alte onorificenze al merito scientifico, è stato decorato di medaglia d’oro per meriti eccezionali dalla propria città natale. È il solo italiano ad essere insignito della «Honorary Member» della Associazione Internazionale per gli Studi sul Dolore (IASP).

Massimo Zoppi è nato a Firenze nel 1942 e si è laureato in medicina e chirurgia nel 1968. Ha iniziato le sue esperienze e i suoi studi sul dolore e sulle malattie reumatiche in diversi centri internazionali. È specialista in malattie cardiovascolari e reumatiche. Dal 1984 è professore di reumatologia presso l’Università degli Studi di Firenze e dal 1979 è responsabile del Servizio di Algologia e Reumatologia presso la Fondazione Pro Juventute di Firenze. È autore di oltre 300 pubblicazioni, la maggior parte delle quali su riviste internazionali concernenti la fisiopatologia, la clinica e la terapia delle malattie reumatiche. È editore scientifico, autore o coautore di numerosi libri tra cui ricordiamo i più recenti: «Il dolore in reumatologia» (1991), «Capire e trattare il dolore» (1991), «The Pain Clinic» (1992), «Pain versus man» (1992), «New trends in referred pain and hyperalgesia» (1993), «Textbook of pain» (1994). Dal 1994 è presidente della Società Mondiale dei Clinici del Dolore.

Tabù – La Vera Storia dei Sopravvissuti delle Ande

Tabù – La Vera Storia dei Sopravvissuti delle Ande

Titolo originale: «Alive: the Story of the Andes Survivors»

Autore/i: Read Piers Paul

Editore: Club Italiano dei Lettori

ringraziamenti e premessa dell’autore, traduzione di Bruno Oddera.

pp. 360, Milano

Questa è la vera storia di una delle tragedie più allucinanti dei nostri tempi, una storia disperata che ha turbato il mondo come poche altre, la storia agghiacciante dei passeggeri di un aereo che per non morire mangiano i compagni morti. I sopravvissuti delle Ande hanno finalmente deciso di parlare, di raccontare la loro terribile verità, e hanno scelto uno dei migliori scrittori inglesi per scrivere in esclusiva la loro storia: Piers Paul Read è così l’unico ad aver raccolto il resoconto completo degli avvenimenti descritti in questo libro. Sperduti negli immensi deserti nevosi delle Ande… tutte le ricerche ufficiali abbandonate… senza cibo… con indumenti inadatti a temperature polari… senza medicinali per alleviare le sofferenze dei morenti. Così ha inizio la terribile avventura di un gruppo di un gruppo di ragazzi che con parenti, amici, amiche era partito dall’Uruguay per andare a giocare alcune partite di rugby in Cile. L’aeroplano che avevano noleggiato, felici, era entrato in un banco di nubi, aveva perso quota in una serie di paurosi vuoti d’aria e si era infine schiantato contro la parete di una montagna. Il fairchild trasportava cinque uomini d’equipaggio e quaranta passeggeri. Alcuni muoiono all’istante; quelli che sopravvivono si aggrappano alla vita con straordinaria tenacia e ingenuità. Formano una società ordinata, distribuiscono i compiti secondo le capacità e le condizioni fisiche di ciascuno: emergono, naturalmente, doti di campo in alcuni che capi non erano mai stati. Rendendosi conto che l’unica possibilità di sopravvivere è solo nelle loro mani, studiamo un piano di salvezza. E per non morire di fame, diventano cannibali. Una decisione traumatizzante che altre, impreviste, terribili prove rendono più atroce. Poi, improvvisa, una nuova tragedia, che quasi li annienta di disperazione. Ma rifiutano di arrendersi e decidono di organizzare delle spedizioni: scelgono fra loro i più forti, fisicamente e moralmente; per loro cuciono un sacco a pelo, per loro ricavano scarpe da neve dai sedili dell’aereo, per loro fanno occhiali da sole dai portadocumenti in plastica dei piloti morti. Settanta giorni dopo l’incidente, due dei ragazzi raggiungono la salvezza: con un viaggio massacrante di dieci giorni attraverso la maestosa, ostile Cordigliera delle Ande (un’impresa quasi impossibile persino per un esperto alpinista) riescono a dare l’allarme, salvando così la vita agli altri quattordici amici. Pieno di candore, di suspense, pieno di Dio, questo libro descrive nei drammatici particolari la lotta condotta dai ragazzi giorno dopo giorno per sopravvivere e i tentativi dei loro genitori per trovarli anche dopo che ogni ragionevole speranza era persa. Tabù è un’opera commovente e ispirata che ricrea una delle più grandi storie di sopravvivenza dei nostri tempi: la critica mondiale l’ha definito «un capolavoro della narrativa».

La Rivelazione dei Templari – I Custodi Segreti della Vera Identità di Cristo

La Rivelazione dei Templari – I Custodi Segreti della Vera Identità di Cristo

Gesù Cristo fu solo profeta? • Il codice segreto di Leonardo da Vinci • Una setta esoterica dalle origini perse nel tempo • I misteri del culto di Iside – Solo i Templari sanno la verità

Autore/i: Picknett Lynn; Prince Clive

Editore: Sperling & Kupfer Editori

traduzione a cura di Cristina Speciani, titolo origionale: The Templar Revelation.

pp. XII-316, numerose tavole in bianco e nero f.t., Milano

Nazionale, intrigante, un libro di carattere storico che si trasforma in un giallo avvincente, ricco di suspense e di colpi di scena. L’argomento – la vera identità di Cristo – è un segreto taciuto per secoli e di cui i Templari furono custodi gelosissimi e fedeli. Tutto ha inizio quando Lynn Picknett e Clive Prince decidono di impegnarsi in un lavoro di approfondimento sul mistero della Sacra Sindone conservata a Torino. Esaminando quella che nella loro opinione sarebbe un’abilissima contraffazione operata da Leonardo da Vinci, s’imbattono in alcuni interessanti indizi che sembrano fare riferimento a una religione segreta. Incuriositi e stimolati da questi sviluppi, gli autori s’immergono in una ricerca di ampio respiro che, attraverso lo spazio e il tempo, li conduce fino al cuore dell’occultismo europeo e nelle vicende di Massoni, Catari e Templari, con la loro oscura nomea e l’indubbia connessione al misticismo mediorientale. La pista guida a idee e credenze del I secolo a.C. e a un nuovo, sconcertante ritratto di Cristo, visto come rivale di Giovanni Battista, marito di Maria Maddalena e padre di un bimbo. Agganciandosi a movimenti occultisti ed esoterici, alle molteplici eresie circolanti all’interno del cristianesimo, ai Vangeli gnostici e a culti ufficialmente banditi e perseguitati, nonché decifrando i messaggi conservati nelle opere d’arte e nelle cattedrali gotiche, Picknett e Prince compongono un eccezionale mosaico, denso di inedite rivelazioni ma anche di inquietanti interrogativi. Esteso, documentato, arricchito da un inserto illustrato, un volume che riserva sorprendenti emozioni.

Lynn Picknett e Clive Prince, scrittori e ricercatori, si occupano di paranormale, occulto e di misteri storici e religiosi. Nel 1989 hanno pubblicato un libro sull’enigma della Sindone. Vivono a Londra.

Il Segreto dell’Ordine del Tempio – Alla Ricerca delle Verità Nascoste Dietro il Misterioso Culto della Testa di Dio

Il Segreto dell’Ordine del Tempio – Alla Ricerca delle Verità Nascoste Dietro il Misterioso Culto della Testa di Dio

Titolo originale: The Head of God

Autore/i: Laidler Keith

Editore: Sperling & Kupfer Editori

traduzione di Bruno Amato.

pp. IX-242, Milano

Il 13 ottobre 1307 i soldati di Filippo il Bello irrompono contemporaneamente in tutte le sedi francesi dei Templari, con la niissio ne di catturare o uccidere ogni membro dell’Ordine. Ufficialmente per combattere l’eresia, in realtà per appropriarsi delle immense ricchezze che si favoleggiava i monaci guerrieri avessero portato in Europa dalla Terrasanta. Eppure, a parte le proprietà terriere, i Cavalieri del tempio di Salomone sembrano non possedere alcun tesoro. Probabilmente qualcuno di loro è fuggito per tempo, portando con sé i beni più preziosi. Ma di che cosa si tratterebbe? Forse la chiave di tutto è un culto misterioso che ruota intorno a una testa umana, il Baphomet. Nasce da qui Yipotesi che i Templari francesi avessero sposato una visione gnostica di Gesù come santo re-sacerdote, sulla scia del culto monoteista introdotto da Akhenaton alcuni millenni prima e riscoperto durante le crociate nel Mediterraneo orientale. Il problema è che la figura di questo sovrano ribelle, che pare sparito nel nulla, si intreccia con quella del contemporaneo Mosè, dall’ambigua identità ebraico-egizia. Attingendo da centinaia di fonti, e in primo luogo dalle testimonianze bibliche, Keith Laidler dipana un sottile filo rosso che lo conduce attraverso l’Egitto dei faraoni, l’Israele di Salomone e Gesù, l’Europa dei Rosacroce, dei Templari e dei massoni, tra i riti druidici e l’eresia catara, tino a raggiungere una conclusione che può sbalordire o scandalizzare, ma sicuramente affascina chi lo ha seguito nel suo colto e sorprendente percorso. Arricchito da un suggestivo inserto illustrato, un libro che unisce la tensione della detective story al rigore della documentazione scientifica.

Keith Laidler, esperto di occultismo mistico e membro dei Rosacroce, è un ex ricercatore universitario diventato scrittore di saggi e regista di documentari. Ha lavorato per la BBC e il National Geographic TV, collaborando anche con David Attenborough.

Poesia d’Amore Indiana – Nuvolo Messaggero, Centuria d’Amore, le Stanze dell’Amor Furtivo

Poesia d’Amore Indiana – Nuvolo Messaggero, Centuria d’Amore, le Stanze dell’Amor Furtivo

Autore/i: Kālidāsa; Amaruka; Bilhaṇa

Editore: Marsilio Editori

a cura di Giuliano Boccali, traduzioni dal sanscrito e commenti di Giuliano Boccali e Daniela Rossella, collana: Letteratura universale / IL GANGE, in copertina: Khajuraho, tempio di Pārśvanātha, coppia di sposi divini (Lakṣmī e Viṣṇu), particolare.

pp. 232, Venezia

«Oggi ancora, lei, sciolti i nodi della chioma intrecciata, ricaduta la ghirlanda, le labbra dolci d’un riso celeste… nel segreto, eccitati gli sguardi, ricordo»

Per la prima volta in una lingua occidentale sono riuniti in questo volume i tre capolavori della poesia d’amore indiana classica, non meno coinvolgenti e raffinati delle coppie di amanti divini che abitano i templi dell’India:
Nuvolo messaggero di Kālidāsa, lungo canto di struggente nostalgia. Il canto dell’esule sopraffatto dalla solitudine che osa affidare a una nube il messaggio per la sposa irraggiungibile e adorata.
Centuria d’amore di Amaruka, raccolta di strofe indipendenti e con protagonisti diversi, dove la sensibilità squisita del poeta è rivolta soprattutto alle emozioni dei personaggi femminili.
Le stanze dell’amor furtivo attribuite a Bilhan.a e indissolubilmente legate a una felice leggenda. In segreto, il poeta ama ricambiato la figlia del re, ma è scoperto e condannato a morte. Prima dell’esecuzione gli è concesso parlare: improvvisa allora le «stanze» che gli salvano la vita e gli valgono le nozze con la principessa amata. E questo è forse il messaggio che, con toni diversi, unisce le tre opere: amare, e rievocare poeticamente il proprio amore, è l’unica via che permette di «salvarsi» la vita e di realizzare interamente il proprio destino.

Kālidāsa (IV-V secolo d.C.) vive probabilmente a Ujjain alla corte degli imperatori Gupta, nel periodo d oro dell’arte e della cultura indiana antica. Di Amaruka (forse vii sec.) invece nulla sappiamo, mentre Bilhana (XI-XII sec.) dal natio Kashmir raggiunge l’India del Sud dove è protetto dal potente sovrano Cālukya che regna sul Deccan.
Ma se le notizie obiettive sui tre autori – quando vi sono – restano esigue, come sovente accade in India, e di fatto ricavate dagli scritti, inconfondibile e inimitabile è il timbro delle loro opere. Pur diversissime l’una dall’altra, ciascuna sa infatti evocare ogni aspetto dell’esperienza d’amore: l’incanto del sentimento che nasce, la festa del sesso, il desiderio nostalgico, la gelosia o la perfidia del tradimento, la confidenza dei gesti teneri d’ogni giorno.

Giuliano Boccali ha insegnato per oltre quarant’anni indologia e sanscrito all’Università degli Studi di Milano e a Ca’ Foscari Venezia. Autore di saggi critici e di traduzioni dei maggiori poeti indiani antichi dal ii al xii secolo d.C., studia in particolare la formazione della letteratura d’arte, la poesia, l’estetica dell’India classica e medievale. Per Marsilio ha curato Poesia indiana classica (con Siegfried Lienhard) e Poesia d’amore indiana. È presidente onorario dell’Associazione italiana di studi sanscriti (aiss) e collaboratore del supplemento domenicale del «Sole 24 Ore».

Daniela Rossella milanese di studi e dottore di ricerca presso l’Università di Roma «La Sapienza», insegna Indologia e Storia delle Religioni all’Università di Potenza. Studia da oltre vent’anni la letteratura classica dell’India, in particolare la poesia, la trattatistica retorica e teatrale e alcuni aspetti della religione devozionale. Le si devono numerosi saggi in proposito, oltre a traduzioni dal sanscrito di celebri opere come – in questa stessa collana – l’episodio di Shakuntalā dal Mahābhārata.

Mosè Maimonide – Il Pensiero Filosofico

Mosè Maimonide – Il Pensiero Filosofico

Autore/i: Laras Giuseppe

Editore: Morcelliana

prima edizione, introduzione dell’autore, collana: Maestri del pensiero.

pp. 256, Brescia

Mosè Maimonide (1138-1204) è stato il primo, tra i pensatori ebrei, ad essere accolto nel canone della filosofia occidentale. Con le sue opere dogmatico-religiose e filosofiche teologiche, ha rappresentato un audace e rigoroso tentativo di pensare insieme il Logos della filosofia greca e la Rivelazione che ha nella Torà il suo libro.
Nell’opera teoreticamente più importante, la Guida dei Perplessi, Maimonide cerca di mostrare, scrive Laras, «che tra la verità emergente dall’indagine filosofica e la verità offerta dalla Rivelazione non v’è contrasto di sostanza, entrambe derivando da una medesima fonte … L’originalità della Guida consiste nell’aver ridotto la complessa dottrina dell’ebraismo in una concezione filosofica da contrapporre al sistema filosofico aristotelico, al fine di mostrarne la superiorità».
Laras – in questa che si configura come la prima introduzione italiana al pensiero di Maimonide, con scelta antologica – conduce il lettore lungo i sorprendenti sentieri teologico-filosofici tracciati da Maimonide: Dio, il mondo, l’uomo, l’anima, la profezia… Sentieri i cui effetti, e le cui tracce, hanno, sia pur sotterranea-mente, attraversato l’intera storia della filosofia moderna e contemporanea: basti pensare a due nomi, Spinoza e Rosenzweig.

Giuseppe Laras, nato a Torino nel 1935, è professore di Storia della Filosofia Ebraica presso la Facoltà di Lettere dell’Università Statale di Milano. Studioso del pensiero ebraico medievale, ha dedicato le sue ricerche, in particolare, al pensiero di Mosè Maimonide, fra cui Gli otto capitoli – La dottrina etica (Roma 1983). Dal 1980 è Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Milano.

I Dervisci – Santi ed Eretici dell’Islam

I Dervisci – Santi ed Eretici dell’Islam

Titolo originale: Die Derwische – Heilige und Ketzer des Islam

Autore/i: Schweizer Gerhard

Editore: SugarCo Edizioni

prefazione dell’autore, traduzione dal tedesco di Adriano Caiani.

pp. 344, numerose tavole b/n f.t., Milano

Teologi, filosofi é poeti di prim’ordine, i dervisci hanno esercitato nel corso dei secoli, e sino ai nostri giorni, un ruolo determinante nella storia dell’islam, influendo anche sul pensiero europeo.

L’ordine monastico dei dervisci fornì per secoli al mondo islamico teologi, filosofi, poeti, e non di rado scienziati, di grande levatura. Innovatori e rivoluzionari infaticabili dell’islam, critici impavidi di monarchi e di studiosi del Corano, nemici irriducibili del dogmatismo assoluto e della religione professata per semplice abitudine, molti di essi subirono accuse di eresia, alcuni furono giustiziati, ma parecchi assursero al rango di grandi maestri e santi. La loro opera non si limitò a produrre effetti determinanti sulla formazione del pensiero islamico, ma si ripercosse sul cristianesimo dell’Europa medievale e influenzò la concezione del mondo rinascimentale. E ancor oggi, in un momento di ridefinizione globale dei valori spirituali dell’Occidente, i dervisci e la loro dottrina del «sentiero mistico», come già la filosofia induista e buddista, sono oggetto di rinnovato interesse da parte della nostra civiltà.
Nel corso della loro lunga storia, gli ordini dei dervisci, che furono all’incirca novanta, si differenziarono l’uno dall’altro in misura maggiore rispetto agli ordini monastici del cattolicesimo: l’islam, infatti, non riconosce un capo religioso investito di autorità dogmatica paragonabile al papa. Così, alcuni dervisci condannarono la sessualità mentre altri si sposarono e composero per le loro spose inni d’amore pervasi di misticismo; vi fu chi predicò il totale distacco dal mondo e chi regnò su Stati e condusse «guerre sante»; vi furono dervisci conservatori, sostenitori leali di sultani e califfi, e ve ne furono di rivoluzionari nel nome di Allah che proclamarono l’abolizione della proprietà privata esortando a distribuire le ricchezze ai poveri. La storia dei dervisci è varia e contraddittoria quanto l’evoluzione della religione musulmana stessa.
Gli effetti che produsse furono sempre e sono tuttora strettamente connessi ai trionfi e alle crisi dell’islam. Per comprendere a fondo le tensioni spirituali che il mondo musulmano sta attualmente vivendo, è necessario conoscere la storia dei dervisci.
Questo libro non tratta unicamente un periodo della storia delle religioni, ma pone in risalto i presupposti sociali e politici che consentirono l’ascesa dei dervisci: lo scisma che provocò la divisione in sunniti e sciiti, la tragedia dei califfati di Damasco, Baghdad, Il Cairo e Cordova, l’ascesa e il crollo dell’impero dello scià di Persia, la conquista del potere da parte dei selgiucidi e degli ottomani e la loro decadenza, l’era del colonialismo europeo nei paesi islamici. Dalla comparsa de} profeta Maometto alla «rivoluzione islamica» proclamata da Khomeini e da Gheddafi, l’autore traccia un quadro completo, vivace e al tempo stesso critico, basato su un’ampia e in parte inedita documentazione.

Nato a Stoccarda nel 1940, Gerhard Schweizer si è laureato all’università di Tubinga in Scienze delle civiltà. Numerosi viaggi compiuti in Medio Oriente, nell’Africa del nord, in India, nell’Asia meridionale e in Estremo Oriente gli hanno consentito di acquisire una conoscenza diretta delle civiltà islamica, induista
e buddista.

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Prefazione

  • I – Cominciò alla Mecca e a Medina
  • II – Favole e realtà da Mille e una notte
  • III – L’epoca dei grandi maestri
  • IV – I dervisci della spada
  • V – Verso l’incertezza

Cronologia
Glossario
Bibliografia essenziale

La Massoneria, la Verità, la Via

La Massoneria, la Verità, la Via

Haller – Hat – Nach

Autore/i: Drhona – Hiram

Editore: Casa Editrice Ciurca

presentazione dell’editore Leonardo Ciurca, prefazione dell’autore.

pp. 296, illustrazioni b/n, Catania

Dalla prefazione dell’autore:
“Il presente libro è il «diario» di un quarto di secolo di vita Massonica.
Il suo contenuto rappresenta i lavori svolti nelle varie tornate di Loggia Simbolica, Camere Capitolari e Areopagho.
L’architrave portante, l’Ideale Massonico; il suo evolversi, la ricerca della Verità; il fine, la via per raggiungere la conoscenza.
Riuscirà nell’intento?
La buona volontà di sollecitare l’attenzione del mondo massonico e profano non è mancata.
Il tessuto connettivo dei lavori aveva lo scopo di assommare le capacità intellettive degli adepti e di proporre le discussioni sui problemi che circondano, sollecitano, ed evolvono, le esigenze dell’Umanità, cui la Scienza, nella sua moderna evoluzione, impone una nuova civiltà, nascente dalla tecnica scientifica; tecnica la quale, sollecita il progresso al limite di rottura dell’equilibrio dell’esistenza dell’umanità medesima.
Il «diario», per gradi, evidenzia l’esame di struttura della Virtù, insita nei vari gradi della Massoneria, le sue ansie e gli antichi segreti iniziatici, avvalorati dai risultati della nuova ricerca scientifica e, nell’insieme, promuove un connettivismo il quale ha lo scopo di coordinare gli elementi di un ramo della conoscenza con quelli di altri rami, connetterli fra loro e fare scaturire la sintesi che allarghi e approfondisca la conoscenza medesima, onde rilanciare l’ideale Massonico e, spingerlo al fine ultimo della fratellanza che, purtroppo, si presenta come una utopia irraggiungibile per l’indirizzo dell’attuale umanità.[…]”

Evocación – La Mia Vita a Fianco del Che

Evocación – La Mia Vita a Fianco del Che

Autore/i: March Aleida

Editore: Bompiani

traduzione di Daniela Carpani, collana: Bompiani Overlook.

pp. 224, numerose fotografie a colori e b/n f.t., Milano

«Solo alcuni anni dopo seppi come il Che aveva vissuto il nostro primo incontro.
Fu in una lettera dal Congo, nel 1965: “quando sfiorai il segno lasciato sulla tua pelle da una benda, si scatenò in me una lotta fra il rivoluzionario irreprensibile e l’altro, il vero Che”.» (Aleida March)

Così, semplicemente, entrai nella lotta armata. Davanti ai miei occhi prendeva forma un mondo nuovo, inimmaginabile, che significò per me una seconda nascita.
Ad esso mi sono consegnata con una dedizione e uno spirito di sacrificio totali, offrendo tutta me stessa, con i miei principi, le mie aspirazioni. Quella fu, a ripensarci, una delle stagioni più piene e felici della mia vita. Nasceva così la combattente.

Aleida March: una ragazza cubana di umili origini. L’infanzia, il golpe di Batista del 1952, l’assalto alla caserma Moncada di Santiago, il definirsi di una crescente consapevolezza rivoluzionaria. E infine l’incontro d’amore con Ernesto “Che” Guevara nella Sierra Escambray.
Da questo momento, la vita di Aleida si confonde con la straordinaria avventura umana e politica del Che. Risoluta, instancabile nel saper conciliare gli obblighi famigliari (i quattro figli avuti dal Che) e le responsabilità politiche, Aleida, dopo il matrimonio del 1959, sarà sempre al fianco del marito, in un rocambolesco intreccio di battaglie, azioni politiche, viaggi clandestini. Immune dall’enfasi bellica che spesso contraddistingue le memorie dei capi rivoluzionari, il racconto autobiografico di questa tenace eppur dolcissima donna, in cui le armi e gli amori paiono armonizzarsi in un profilo più alto, è innanzi tutto una testimonianza di vita. Una vita pericolosa, vissuta con estremo coraggio, anche dopo la scomparsa tragica del Che, nel 1967.
A quarant’anni di distanza, questo libro ci consente di penetrare nell’intimo di un cuore autenticamente ribelle e di conoscere particolari inediti dell’esistenza privata e pubblica del Comandante, di Fidel e del loro mondo.
È la storia di un mito e di un amore assoluto.
Il libro include una galleria di immagini fotografiche tratte dall’archivio personale di Aleida March e alcuni scatti, sin qui inediti, dello stesso Che Guevara.

Aleida March, capace di una risoluta scelta per la militanza, instancabile nel saper conciliare gli obblighi famigliari (cui Ernesto non manca peraltro di richiamarla insistentemente) e le responsabilità politiche, è costantemente in prima linea nell’attivismo politico. Dal Che, Aleida ha avuto quattro figli: Aleidita, Camilo, Celia, Ernesto.

Babette’s Feast di Karen Blixen nella Traduzione di Karen Blixen – Babettes Gaestebud – Il Pranzo di Babette

Babette’s Feast di Karen Blixen nella Traduzione di Karen Blixen – Babettes Gaestebud – Il Pranzo di Babette

Autore/i: Blixen Karen

Editore: Giulio Einaudi Editore

a cura di Anna Maria Segala, traduzione danese di Karen Blixen, versione italiana di Paola Ojetti, collana: Scrittori tradotti da scrittori.

pp. 188, Torino

Nata a Copenhagen nel 1885, cresciuta in un ambiente intellettuale, e con una nonna materna di parziale origine anglo-sassone, Karen Blixen compose la maggior parte dei suoi racconti in inglese, per poi tradurli nella propria madrelingua, ossia il danese. Quasi tutti i suoi testi vivranno dunque di una doppia vita, nell’impatto con due diverse aree culturali. Esempio tra i più chiari di tale procedimento metamorfico è appunto uno dei suoi capolavori, Il pranzo di Babette, che nelle sue due versioni testimonia di un problematico pendolarismo stilistico e letterario.
Già Beckett aveva parlato in termini sofferti degli spazi desolati e inospitali dell’auto traduzione. Segnata a sua volta dal bisogno di spogliarsi della primitiva identità linguistica per liberarsi da costrizioni profonde, la Blixen si trova a condividere con lo scrittore irlandese una sorta di coazione a tradurre le proprie opere vita natural durante. Oscillerà anche lei tra due lingue, spiega Anna Maria Segala nel saggio che accompagna questo volume, «come a dover pagare un esoso pedaggio per rientrare ad occhi aperti in una zona da cui era uscita bendata».

L’Uomo in Relazione – Il Mondo non è come lo Pensiamo ma come lo Viviamo

L’Uomo in Relazione – Il Mondo non è come lo Pensiamo ma come lo Viviamo

Titolo originale: L’Homme Relationnel

Autore/i: Wittezaele Jean-Jacques

Editore: Ponte alle Grazie

unica edizione, prefazione di Giorgio Nardone, traduzione di Emanuela Muriana, collana: Saggi di terapia breve.

pp. 306, Milano

Mi è capitato di ascoltare Robert de Niro parlare della sua professione e vorrei quindi dargli l’ultima parola poiché il lavoro dell’attore è prima di tutto interazione. Ricordava le riprese di Taxi Driver, mitico film girato da Martin Scorsese, nel quale quest’ultimo interpreta il ruolo di un marito ingannato. Egli è seduto dietro, nel taxi fermo, e chiede al tassista interpretato da De Niro di accendere i fari.
De Niro non si muove. Scorsese ripete la sua richiesta, ma l’attore resta impassibile.
Uscendo dal personaggio e tornando a essere il suo regista, Martin Scorsese gli chiede perché non eseguiva la sua richiesta e De Niro risponde: «Li avrei accesi quando il tuo modo di chiedermelo mi avesse convinto a farlo».
Sta a noi fare ciò che occorre perché il nostro mondo sia più umano. La vita è sollecitazione…

In questo saggio, Jean-Jacques Wittezaele – tra i principali esponenti della scuola di Palo Alto – spiega, passando anche dalla propria esperienza personale oltre che da vent’anni di lavoro coi pazienti, come sia possibile un approccio terapeutico basato su una concezione non dualistica dell’uomo, l’uomo in relazione.
E sono proprio le difficoltà relazionali che portano l’individuo al problema psicologico che genera disagio e sofferenza, difficoltà, patologia.
La cura sarà quindi rivolta non tanto al tentativo di sapere chi è il malato, ma quello che fa. Non è importante definire se il marito che maltratta la moglie sia un perverso o uno psicopatico, ma si tratta di capire le interazioni tra lui e sua moglie. Rifiutando il dualismo che separa lo spirito dalla materia, e l’individuo dal suo ambiente, si impara a pensare il mondo e se stessi in modo diverso, più proficuo, più pratico e meno conflittuale. L’uomo in relazione non è un io isolato, preda dell’angoscia, di un senso di inadeguatezza, di impotenza, di frustrazione: è il prodotto degli innumerevoli legami che lo uniscono a un ambiente, a sua volta composto da un insieme di relazioni complesse, non di elementi separati.

Jean-Jacoues Wittezaele, tra i principali esponenti della scuola di Palo Alto, è Direttore scientifico dell’Institut Gregory Bateson di Liegi, dove viene applicata la teoria strategica in tempi brevi.

Un Urlo Rosso Sangue – Automutilazione : il Linguaggio del Dolore

Un Urlo Rosso Sangue – Automutilazione : il Linguaggio del Dolore

Titolo originale: A Bright Red Scream

Autore/i: Strong Marilee

Editore: Edizioni Frassinelli

unica edizione, prefazione del dottor Armando R. Favazza, introduzione dell’autrice, traduzione di Ira Rubini.

pp. XXV-292, Milano

«Quando il dolore è troppo forte , mi basta passare una lametta sulla pelle per farlo uscire.» (Daphne, sedici anni)

«La sensazione del sangue che scorre via è meglio del sesso, più potente di qualsiasi droga.» (Lukas, quarantatré anni)

«Ero spaventato, ma più mi tagliavo, più il mondo intorno a me sembrava assumere qualche significato.» (Lindsay, quindici anni)

«Un libro indispensabile per comprendere il disagio degli anni in cui viviamo.» (Publishers Weekly)

«Marilee Strong ha firmato ’accessibile e allostesso tempo completissima… Indimenticabile.» (The Washington Post)

«Una realtà che mette i brividi perché vicina a tutti noi.» (Vanity Fair)

Si calcola che ormai siano oltre due milioni gli americani che abitualmente si dedicano a pratiche di automutilazione, infliggendosi – quasi sempre nella totale segretezza – tagli, bruciature e ferite di ogni genere. Il fenomeno è ormai presente in tutto il mondo occidentale, Italia compresa, come manifestazione di un disagio socio-psicologico vissuto per lo più dai giovani. Basandosi su anni di ricerca e su numerose interviste a dipendenti dell’automutilazione e a studiosi, l’autrice fornisce le linee guida per l’interpretazione e la terapia di questo disturbo devastante.

Chiamateli cutters
Esistono persone che si tagliano e ustionano e spezzano le ossa.
Volontariamente.
Non si tratta di un mediocre film di fantascienza, ma di una pratica sempre più diffusa.

Chiamiamoli cutters
Coloro che si tagliano, nella nostra lingua. Che esprimono un dolore immenso non attraverso le parole o giorni di digiuno o svuotando i ripiani di un frigorifero, ma martoriando la propria carne. Lanciando un muto urlo rosso sangue.
Giovani e vecchi, uomini e donne: nessuno sembra essere escluso. A un certo punto della vita, qualcosa pare scattare o cedere di schianto. La tentazione di farsi del male diventa troppo forte. Il dolore fisico per sconfiggere un dolore ancora più grande e infinitamente più intimo. Tutto il resto, persino la stessa esistenza, non ha più alcuna importanza. Rimane solo f irresistibile richiamo del brillante colore del sangue, i lembi della ferita che diventano le uniche labbra utili a esprimersi. Cicatrici sul corpo che sostituiscono o si uniscono ai segni sull’anima e nella mente…

Chiamateci cutters
Questa è la nostra storia

Muovendosi tra psicopatologia e studio dei costumi, tra l’iniziale disinteresse della medicina ufficiale e il naturale riserbo di alcuni, Marilee Strong firma un libro scomodo e rivelatore di un fenomeno fine anni ’90, così come lo sono stati i saggi sull’incesto nei ’70 e quelli sull’anoressia nei primi ’80.

Chiamateci cutters
Noi viviamo così

Prima opera pubblicata in Italia su questo argomento, Un urlo rosso sangue non vuole sconvolgere, terrorizzare o seminare panico. Vuole spingere a pensare. A far capire che cosa può succedere nella psiche quando neppure le lacrime sembrano bastare più.

Marilee Strong è una giornalista, vincitrice di un premio Pulitzer. I suoi articoli sono stati pubblicati su numerose riviste, dal Newsday al San Francisco Focus.
Vive e lavora a Oakland, in California.

Il dottor Armando Favazza, autore della Prefazione, è stato il primo medico a occuparsi del fenomeno dell’automutilazione. Il suo Bodies Under Siege è considerato il testo universitario di riferimento sull’argomento. Attualmente è primario del reparto di neurologia e psichiatriadella University of Missouri-Columbia Medicai School.

La Mappa dell’Anima – Viaggia Attraverso il Tuo Paesaggio Interiore per Conoscere Te Stesso, Ritrovare il Senso della Vita e Ridisegnare la Tua Strada

La Mappa dell’Anima – Viaggia Attraverso il Tuo Paesaggio Interiore per Conoscere Te Stesso, Ritrovare il Senso della Vita e Ridisegnare la Tua Strada

Titolo originale: The Map

Autore/i: Baron-Reid Colette

Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati

prima edizione, premessa di Denise Linn, prefazione e introduzione dell’autrice, traduzione di Maddalena Togliani.

pp. 280, Milano

Nel viaggio della vita può capitare, prima o poi, di sentirsi smarriti, soli, disorientati…
Per ritrovare noi stessi, e capire in quale direzione vogliamo andare, Colette Baron-Reid ci prende per mano e ci guida in un percorso ricco di suggerimenti e illuminazioni: scopriremo la nostra geografia dell’anima, esploreremo il nostro paesaggio interiore e potremo ritrovare una nuova consapevolezza e una nuova direzione.

«Tutto ciò che siete, siete stati e potreste essere è rappresentato sulla mappa. Dovete solo imparare a usarla per trovare la strada lungo i cammini tortuosi dell’avventura della vita.» (Colette Baron-Reid)

La maggior parte di noi passa la vita a cercare di decifrare il significato dell’esistenza: lo cerchiamo esaminando i particolari della nostra infanzia, gli ostacoli che abbiamo superato, le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare e i successi che siamo riusciti a conquistare.
Vorremmo una mappa che ci spieghi come capire il passato, che ci guidi nel futuro e ci permetta di vedere qual è il nostro ruolo nel grande ciclo della vita. Spesso, però, questa ricerca sembra non portare a nulla: abbiamo l’impressione di girare a vuoto e di aver smarrito noi stessi, oppressi da uno stile di vita troppo rapido e caotico, incapace di nutrire lo spirito e il cuore.
Con questo libro, Colette Baron-Reid ci invita a fare una pausa e a prenderci il tempo per guardarci dentro, e ci accompagna in un viaggio alla scoperta delle nostre emozioni, delle nostre paure, dei nostri desideri. Potremo imparare a conoscere i nostri paesaggi interiori visualizzandoli come luoghi incantati, in cui le emozioni prendono gli attributi del clima o gli aspetti del mondo naturale, e a fare pace con le parti soffocate, negate o ferite di noi stessi. Scopriremo che il potere di tracciare la nostra strada è nelle nostre mani, perché impareremo ad attingere a risorse interiori che forse non sappiamo nemmeno di avere.

Colette Baron-Reid è nata a Toronto, in Canada. Da oltre vent’anni affianca all’attività di consulente motivazionale quella di sensitiva e ha lavorato fianco a fianco con maestri spirituali come Brian Weiss e Wayne Dyer. È una medium conosciuta a livello internazionale e autrice di punta della casa editrice Hay House, affettuosamente chiamata dai suo clienti «L’oracolo».

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Premessa di Denise Linn
Prefazione
Introduzione. La vostra mappa incantata

PARTE PRIMA – Come orientarsi sulla mappa

  • Dove vi trovate?
  • In che epoca siete?
  • Smarriti nella Landa Desolata

PARTE SECONDA – L’aiuto lungo il percorso

  • Chi vi guida?
  • Gli alleati magici
  • Conversazioni e trasformazioni magiche
  • Tesori, talismani e borse della medicina

PARTE TERZA – Magia e significato di questa avventura

  • Perché vivere questa avventura?
  • Trovare la magia
  • Usare la magia

PARTE QUARTA – Produrre la magia

  • Compagni di viaggio
  • E adesso?
  • Elenco deiluoghi magici

Universo Organico

Universo Organico

Autore/i: Conforto Giuliana

Editore: Edizioni Noesis

pp. 224, numerose illustrazioni a colori e b/n, Roma

L’universo, privo di vita, è un’immagine falsa, trasmessa dalla luce elettromagnetica che inganna…
Un’altra luce rivela l’Universo Organico Intelligente.
È la luce che la fisica chiama “debole”, l’uomo non vede, ma può sentire: è Amore, Vita, emozioni, coscienza che un nuovo mondo è possibile… anzi già esiste.

Oggi anche calcoli e misure da satellite rivelano la presenza di infiniti mondi.
Sono mondi reali, finora invisibili, perché composti da un tipo di materia che non emette la luce elettromagnetica, l’unica luce osservata, ma non l’unica esistente.
La elettromagnetica è solo una tenue traccia, l’ombra della vera Luce che illumina il tutto, la luce cristallina che la fisica ha scoperto e… “dimenticato”: è la Luce Elettrodebole, la Forza Intelligente, la Vita cosmica, che oggi si svela e svela la presenza di infiniti universi, tutti vivi e tutti pieni di osservatori intelligenti: sono i tanti livelli dell’Universo Organico, Eterno di cui tutti e tutto siamo parte. La memoria delle origini oggi si risveglia e svela l’inganno millenario. Questo vecchio mondo è un inferno, ormai senza più futuro: è “realtà” virtuale, finora resa reale dalle convinzioni, false, degli uomini.
Oggi si approssima l’evento già previsto ed annunciato da millenni: si spegne la luce elettromagnetica e si accende la vera Luce.
Appare l’Universo Organico, la realtà reale. È la fine dei tempi e l’inizio dell’eternità.

Giuliana Conforto, nata come astrofisica, ha spaziato varie discipline scientifiche e fondato una nuova scienza che comprende la coscienza dell’osservatore. È la Fisica Organica che collega anche le recenti scoperte ad effetti fisici e psichici, già suggeriti dai grandi miti e saggi della storia, quali Socrate, Pitagora, Giordano Bruno, etc. Ha viaggiato e conosciuto varie realtà. Ha insegnato Meccanica Analitica all’Universidad de Los Andes, in Venezuela, e poi, all’Università di Calabria, in Italia. Ha insegnato fisica quantica all’Università dell’Aquila e fisica classica nelle scuole superiori. Ha lasciato l’insegnamento della fisica per dedicarsi alla sua ricerca preferita, la filosofia ermetica e, la scoperta di sé. Questa ricerca ha compiuto un balzo di qualità quando ha incontrato la possibilità concreta di percorrere la “via”, ovvero l’alchimia di cui ha scoperto il significato pratico e le conseguenze sul piano individuale e sociale; questo profila l’evoluzione genetica dell’essere umano, l’uso cosciente delle proprie risorse interiori, una prossima e repentina evoluzione della Terra, una “catastrofe” solo per il potere al quale tutti si inchinano: una conoscenza che alimenta il grande inganno ed ignora il significato della Vita. Giuliana Conforto applica un antico metodo che consente la cognizione diretta. Le scoperte più recenti sono: il Sole o Cristallo al centro della Terra e i vari mondi terreni di cui possiamo essere partecipi e che spiegano la nostra umana immortalità. Con questo contribuisce all’emergere di una società organica capace di usare l’infinita risorsa, la creatività finora repressa, e di coniugare la libertà individuale con l’armonia collettiva.

Oltre la Giustizia

Oltre la Giustizia

Titolo originale: Beyond Justice

Autore/i: Heller Agnes

Editore: Società Editrice Il Mulino

unica edizione, prefazione dell’autrice, traduzione di Stefano Zani, collana: Collezione di testi e di studi. Filosofia.

pp. 444, Bologna

«Oltre la giustizia» si pone come un’ambiziosa e originale anatomia del concetto etico-politico di giustizia. Se in epoca premoderna filosofia morale, filosofia sociale e filosofia politica si trovavano armonicamente saldate, tratto peculiare della modernità è la loro perdita d’armonia. Al «Treffpunkt» di queste discipline si situa il problema per eccellenza della storia morale dell’Occidente, quello della giustizia, nell’analisi del quale Agnes Heller si addentra prendendo spunto dalla descrizione hegeliana di una modernità in cui etica e politica sono percorse da una definitiva frattura concettuale. e indagando i modi di tale divaricazione con eleganti e puntuali riferimenti a Hobbes, Rousseau, Kant, Kierkegaard, Marx, Nietzsche. La giustizia, come è declinata nella filosofia moderna, appare come un ideale rigido e astratto: sofferta constatazione su cui l’Autrice innesta, distinguendo tra strutture statiche e strutture dinamiche, la proposta di un concetto «incompleto» di giustizia, oltre il quale si pone l’obiettivo di tutta la ricerca helleriana, la prospettiva pluralistica della «buona vita». Attraverso un costante richiamo agli autori contemporanei che più si sono espressi su questo nodo cruciale, da Rawls, a Nozick, Habermas, Hannah Arendt, Foucault, con questo volume Agnes Heller propone una autorevole e complessa risposta alla crisi della filosofia morale apportando un contributo denso (e moralmente impegnato) al dibattito sulla postmodernità.

Agnes Heller, allieva di György Lukács (con il marito Ferenc Fehér e con György Markus faceva parte della cosiddetta scuola di Budapest), nel 1973 fu allontanata dall’Ungheria e si trasferì in Australia nell’Università di La Trobe. Dal 1985 insegna Filosofia alla New School for Social Research di New York. Tra i suoi volumi, tradotti in italiano, ricordiamo: «Per una teoria marxista del valore» (Editori Riuniti, 1974), «Istinto e aggressività. Introduzione a una antropologia sociale marxista» (Feltrinelli, 1978), «La teoria dei bisogni in Marx» (Feltrinelli, 1980), «Teoria dei sentimenti» (Editori Riuniti, 1980), «Teoria della storia» (Editori Riuniti, 1982) e «Il potere della vergogna» (Editori Riuniti, 1985).

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Indice del volume: Prefazione. – I. Il concetto formale di giustizia. – II. Il concetto etico-politico di giustizia. – III. Il concetto di giustizia dinamica. – IV. Il concetto socio-politico di giustizia. – V. Verso un concetto etico-politico incompleto di giustizia. – VI. La vita buona.