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La Vita Quotidiana dei Templari nel XIII Secolo

La Vita Quotidiana dei Templari nel XIII Secolo

Autore/i: Bordonove Georges

Editore: Rizzoli

seconda edizione, traduzione di Maria Grazia Meriggi.

pp. 256, nn. tavv. b/n f.t., Milano

L’esperienza storica dei Templari si colloca in ’ un breve periodo eppure la loro leggenda, misteriosa e seducente, e stata più lunga di quella dei loro distruttori, più alta del rogo che ne arse gli ultimi capi nell’île della Cité. I Templari erano una originale confraternita di monaci-soldati, fondata sotto gli auspici di Bernardo di Chiaravalle per sorvegliare e proteggere le strade percorse dai pellegrini verso Gerusalemme e difendere la città santa dopo le Crociate. Infatti la loro nascita e la loro cultura si pone nel crogiolo di esperienze legate alle Crociate, che non furono solo conquista da parte della cristianità occidentale, ma occasione di incontro, di commistione, di intreccio con la cultura orientale. Uno dei fascini di Gerusalemme e tuttora legato al suo essere luogo di incontro-scontro di tre religioni. L’attività dei Templari ebbe, poi, un rapido e inatteso sviluppo: in Europa furono moderni anticipatori della circolazione del denaro, dove l’attività di mediazione economica: prestito, finanziamento e amministrazione di beni, usciva dal ghetto dell’usura per farsi attività controllata da un’etica trasparente e rigorosa. Iniziarono su larga scala rapporti imprenditoriali e insieme tolleranti e generosi nella conduzione del lavoro agricolo. I Templari, all’interno, erano legati da una stretta e rigorosa disciplina e da una fraternità di rapporti che li rendeva un organismo temibile per lo stato francese che, nella persona di Filippo il Bello, andava iniziando la sua secolare battaglia contro le autonomie dei corpi intermedi di ogni tipo tra stato e suddito. Questo volume descrive la vita, la mentalità, le imprese dei Templari attraverso la finzione di alcune figure fra lo storico e il romanzesco. Ne spiega così, con grande attendibilità, la passione e la morte, dopo la gloria e il potere.

Confucio

Confucio

Il pensiero, la vita e le opere del fondatore della morale e dell’etica cinesi

Autore/i: Fingarette Herbert

Editore: Neri Pozza Editore

prefazione dell’autore, introduzione, traduzione e cura di Attilio Andreini.

pp. 128, Vicenza

«Il primo a capire quanto importante potesse essere l’apporto di Confucio all’elaborazione filosofica contemporanea è stato Herbert Fingarette con il suo Confucio». Così Angus C. Graham, uno dei più illustri sinologi del nostro tempo, si è espresso su quest’opera che appare per la prima volta in traduzione italiana.
Tra i meriti maggiori di questo libro, che ha profondamente influenzato gli studi più recenti sul pensiero classico cinese, vi è certamente quello di aver sollevato, come si suole dire, la polvere dei secoli dal pensiero di Confucio, l’uomo che, nato nel 551 nel piccolo stato di Lu, divenne poi il fondatore della morale e dell’etica cinesi. Attraverso un confronto serrato con la fonte più autorevole: gli Analetti, una «raccolta di detti sparsi» costituita da brevi passaggi, aforismi, descrizioni di dialoghi tra il maestro e alcuni contemporanei o suoi discepoli, Fingarette mostra come la riflessione di Confucio, nei suoi interrogativi fondamentali (che cos’è la responsabilità, che cosa implicano i doveri morali, qual è il valore della tradizione) costituisca una via di pensiero non soltanto nient’affatto lontana dalla contemporaneità, ma profondamente radicata nei suoi problemi essenziali. L’insegnamento di Confucio muove, come tutto lo «spirito della contemporaneità», da una crisi delle «grandi narrazioni», dei «racconti mitici» per rendere per la prima volta evidente come la massima realizzazione dell’uomo avvenga in un «discorso pubblico», in un ambito sociale, cioè, profondamente segnato dal rispetto di convenzioni universalmente condivise (nel vocabolario di Confucio, dall’osservanza dei riti e del cerimoniale).
Fuggendo opportunamente quel «piacere alquanto pedante», che gli studiosi a volte provano, «nel dimostrare come un saggio dell’antichità, così lontano da noi, abbia anticipato alcune argomentazioni», Fingarette, con uno stile chiaro e convincente, ci svela come Confucio non sia per niente un saggio di un’epoca remota ed esotica, ma «un grande maestro… che ha una nuova lezione da darci».

Herbert Fingarette ha insegnato a lungo filosofia alla University of California. Tra i più noti studiosi internazionali di etica e morale, ha pubblicato numerosi lavori dedicati alla filosofia orientale. Tra le sue opere più recenti: DEATH: Philosophical Soundings e Heavy Drinking, un libro che ha provocato accese polemiche per le sue tesi radicali.

La Civiltà Scomparsa di Uriel

La Civiltà Scomparsa di Uriel

Il Mistero delle più Antiche Origini della Scienza – Dalla leggenda di Enoch ai grandi siti megalitici. Le tracce dei nostri antenati e della loro civiltà dimenticata

Autore/i: Knight Christopher; Lomas Robert

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prologo degli autori, traduzione di Tania Gargiulo.

pp. 448, nn. tavv. b/n f.t., nn ill. b/n, Milano

E se la scrittura e la scienza fossero nate da una civiltà preistorica fiorita nelle isole britanniche? E se i rotoli del mar Morto documentassero la storia della cultura megalitica nell’Europa occidentale?, Un’inedita e sorprendente spiegazione delle nostre origini emerge dal nuovo libro di Christopher Knight e Robert Lomas. La caduta di una cometa, esplosa in sette colossali frammenti, avrebbe provocato nel 7640 a.C. un’immane catastrofe: violentissime onde anomale che abbattendosi sulla terraferma dispersero le tracce di avanzate civiltà a noi sconosciute, di cui restano ora solo poche ma inconfutabili testimonianze.
Mettendo a confronto le scoperte dei geologi e quelle degli archeologi, gli autori mostrano come dopo la prima catastrofe universale i superstiti siano riusciti a sviluppare, nell’ambito di una cultura assai progredita, una vasta rete di osservatori astronomici. Un popolo che si credeva a torto primitivo è riuscito, studiando i fenomeni celesti, a creare calendari precisi, a misurare il diametro del pianeta e a prevedere la caduta di un’altra cometa con un anticipo sufficiente a predisporre delle difese. I grandi siti megalitici sorti in Europa occidentale, molti secoli prima delle piramidi – da Skara Brae nelle Orcadi a Callanish nelle Ebridi, a Newgrange in Irlanda, a Bryn Celli Ddu nel Galles nordoccidentale fino a Stonehenge e Avebury nel sud dell’Inghilterra -, erano centri di osservazione del cielo. il Libro di Enoch, sopravvissuto nella tradizione massonica e poi riscoperto fra i rotoli del mar Morto, contiene il progetto per la messa in opera di una macchina in grado di ricomporre un mondo perduto.
Sulla base di un puntuale resoconto delle loro lunghe ricerche, Christopher Knight e Robert Lomas si spingono a ricostruire le coordinate di una tecnologia prediluviana ancora più sofisticata di quella moderna. E aprono così la via a una radicale reinterpretazione del nostro passato.

Christopher Knight (1950), grafico pubblicitario, studioso di scienza del comportamento e di storia delle religioni, è amministratore delegato di una società di marketing e pubblicità.

Robert Lomas (1947), ingegnere, si è occupato di sistemi di guida per missili Cruise e di persona] computer, riuscendo nel contempo a coltivare il proprio interesse per la storia della scienza. Tiene corsi presso il Bradford University Management Center.
Da Mondadori hanno pubblicato: La chiave di Hiram (1997) e Il secondo Messia (1998).

Hai Vissuto Prima di questa Vita?

Hai Vissuto Prima di questa Vita?

Conosci te stesso. Scopri dati veri e conoscenza sulle vite passate!

Autore/i: Hubbard L. Ron

Editore: New Era Publications Italia

introduzione degli editori.

pp. 322, Vimodrone (MI)

Sei mai arrivato in qualche luogo per la prima volta e sentivi di esserci già stato? Sei mai stato proccupato da pensieri strani che non sapevi come spiegare? Ti è mai capitato che un libro o un film ambientati in un passato remoto ti abbiano turbato così profondamente da chiederti perché? Il libro racconta le storie di 40 persone normali che hanno contattato esperienze di vite precedenti. Una lettura che svela come la conoscenza delle vite passate può aiutare a comprendere meglio se stessi e gli altri e a raggiungere un miglioramento mentale e spirituale in questa vita.

Ricordi di Altre Vite

Ricordi di Altre Vite

prefazione dell’autore.

Autore/i: Moody Raymond A. Jr.; Perry Paul

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Marlinda Machina Grifeo.

pp. 238, Milano

Siamo già vissuti nel passato? Vivremo ancora nel futuro? Da migliaia di anni gli uomini si pongono queste domande, senza però trovare una risposta sicura. Sottoposti a ipnosi, molti individui “regrediscono nel passato”, ricordando – o credendo di ricordare – esperienze di vite precedenti, spesso appartenenti a epoche lontanissime. Chi rivisita il proprio passato prova nostalgia e rimpianto, ma, tornato al presente, si scopre più incline ad accettarlo. Un viaggio affascinante verso i confini ancora ignoti della nostra esistenza.

Guida ai Misteri del Mondo Sommerso

Guida ai Misteri del Mondo Sommerso

Storia sottomarina degli uomini

Autore/i: Foëx Jean-Albert

Editore: Sugar Editore

traduzione di Annamaria Galli-Zugaro.

pp. 232, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Milano

Questa «Guida ai misteri del mondo sommerso» propone al lettore l’affascinante storia della esplorazione sottomarina da parte degli uomini. Raramente il moderno subacqueo, dotato di pinne, maschera e bombola di ossigeno, pensa alle enormi difficoltà incontrate da chi, per primo, si è avventurato in fondo al mare. E, tuttavia, il desiderio di conoscere è stato più forte di ogni difficoltà. I primi rudimentali congegni che hanno permesso la esplorazione sottomarina erano otri pieni di aria. Fra questi esperimenti di immersione e il batiscafo di Piccard vi sono una miriade di strabilianti episodi: l’esplorazione sottomarina di Alessandro Magno per mezzo di una campana colma d’aria, il battello pesce di Monturiol, la passeggiata di Fréminet sotto le acque della Senna dentro un uovo d’aria. Poi è cominciato il decollo verso le grandi invenzioni dei nostri giorni.

Rosa-Croce

Rosa-Croce

Santi, Illuminati e Mistici

Autore/i: Sedir Paul

Editore: Fratelli Melita Editori

pp. 176, Genova

Sommario:

  • I Santi
  • Giovanna D’Arco
  • Biagio Pascal o il Filosofo mistico
  • Il curato d’Ars
  • Un ignoto
  • Jacob Böhme
  • I Rosa-Croce

 

India Segreta

India Segreta

Lo Yogi che vince la morte – Il saggio che non parla mai – La collina del fuoco santo – In mezzo a maghi e santi – L’Uomo dei miracoli di Benares

Autore/i: Brunton Paul

Editore: Armenia Editore

prefazione e traduzione di Mario Di Pietro.

pp. 352, nn. tavv. b/n f.t., Milano

Questo libro narra la straordinaria esperienza spirituale di un freddo, razionale giornalista inglese che si reca alla scoperta del volto più segreto dell’India. Paul Brunton uscirà profondamente trasformato da questo viaggio che doveva essere una semplice passeggiata tra leggenda e mistero; la potente spiritualità dell’India lo colpisce nell’intimo e l’uomo che conosciamo nelle prime pagine di questo libro è radicalmente diverso da quello che lo conclude. Una serie ininterrotta di eccezionali avvenimenti lo mettono brutalmente davanti a una realtà sconosciuta, fantastica, dove molti elementi su cui si fonda la cultura occidentale cadono di colpo. Penetrare fra le pieghe più segrete dell’India non è facile: bisogna superare il velo delle apparenze, l’immagine pubblicitaria di un paese sottosviluppato che esporta «guru» ad uso e consumo degli occidentali. Ma dietro l’India ufficiale ecco prendere forma tutto un mondo occulto, popolato di anacoreti, di yogi che vincono la morte, di grandi saggi che vivono in meditazione, dotati di poteri misteriosi, metà maghi e metà santi: tutta un’umanità completamente diversa da quella che conosciamo.

Dante

Dante

Il Poeta, il Politico, l’Esule, il Guerrigliero, il Cortigiano, il Reazionario

Autore/i: Marchi Cesare

Editore: Rizzoli

pp. 296, Milano

Il nome di Dante Alighieri è per molti di noi legato al ricordo di lunghi sbadigli scolastici. Il professore entrava in classe, disegnava sulla lavagna un cono rovesciato, diceva: «Questo è l’inferno», poi cominciava a leggere con voce sonnolenta i versi del poema che lui chiamava divino, ma nessuno gli credeva. Il più grande dei nostri poeti fu odiato dagli studenti quasi quanto dai fiorentini che l’avevano cacciato in esilio, e finite le scuole fu relegato, con un certo sollievo, in un secondo esilio, in qualche remoto scaffale della libreria di casa. Così l’italiano più famoso divenne il più sconosciuto, prigioniero di schemi accademici e pedanteschi. Prigioniero soprattutto del suo monumento. La novità, l’attualità di questo libro di Cesare Marchi consiste nell’aver dato anima e vita al monumento, presentandoci un Dante non di marmo, ma in carne, ossa e nervi, con le sue passioni e debolezze, orgoglioso, egoista, fazioso, vendicativo. Togliendo dalla statua la polvere dei secoli, strappando dalla sua corona magari qualche foglia d’alloro rinsecchita, l’autore ne fa un personaggio vivo, affascinante, che. si dibatte tra mille difficoltà e problemi, in continuo peregrinare da una città a un convento, da un castello a una corte, cercando un rifugio con in mano quei pessimi biglietti di presentazione che sono una condanna al rogo e una alla decapitazione.
Veniamo in tal modo a conoscere quali erano i gusti di Dante nel mangiare e nel Vestire, il potere d’acquisto della lira nel Trecento, la moda femminile, perfino l’oroscopo. « Pur essendo documentata sulla più aggiornata filologia dantesca, l’opera si rivolge al vasto pubblico comprende anche un riassunto ragionato della Commedia, una specie di guida attraverso l’inferno, il purgatorio e il paradiso utilissima agli studenti e racconta, in uno stile di grande e godibile semplicità, sullo sfondo delle lotte tra guelfi e ghibellini, tra Bianchi e Neri, il dramma d’un perseguitato politico, guerrigliero inconcludente, professore mancato, cortigiano maldestro, che cominciò come democratico e finì reazionario, sognando un’utopistica Italia pacificata sotto il manto dell’imperatore. Dopo aver letto questa biografia, che corre su due piani – il viaggio terreno dalla culla in Firenze alla tomba in Ravenna, e quello ultraterreno, attraverso i regni della dannazione, della purificazione e della beatitudine -, sentiamo Dante molto più vicino a noi. Un uomo come noi, la cui Vita l’autore non ha avuto alcun bisogno di romanzare, essendo essa stessa un romanzo.

Cesare Marchi e nato a Villafranca di Verona, si è laureato in lettere a Padova e ha insegnato nelle scuole medie. Ha scritto ] segreti delle cattedrali (Premio Campione 1973), Boccaccio, L’Aretino, Giovanni dalle Bande Nere (Rizzoli, Milano 1982, 2 edizioni). Siccome lo studio del passato aiuta a capire il presente, fa il pendolare tra storia e cronaca, collaborando al «Giornale» e ad altre testate, con articoli di costume, alcuni dei quali sono stati raccolti in il delatore, confidenze d’una malalingua (”Dattero d’oro” a Bordighera, 1981).

La Ricerca del Santo Graal

La Ricerca del Santo Graal

Il mistero secolare del Sacro Calice in un’inchiesta emozionante dalla sorprendenti conclusioni

Autore/i: Phillips Graham

Editore: Sperling & Kupfer Editori

traduzione di Francesco Saba Sardi.

pp. VII-256, tavv. b/n f.t., Milano

Da secoli la ricerca del Graal continua ad affascinare una schiera di cultori della materia con il suo labile filo che si dipana tra storia e leggenda. Alla misteriosa coppa appartengono le vicende più diverse e in passato le sono stati attribuiti straordinari poteri terapeutici: la più sacra delle reliquie cristiane avrebbe contenuto il sangue di Cristo, raccolto da Giuseppe d’Arimatea secondo alcune fonti, da Maria di Magdala secondo altre; mentre per altre ancora sarebbe stata usata da Gesù stesso nell’Ultima Cena. Spunto per una vastissima letteratura fiorita intorno alle gesta di re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, ispirazione per artisti di tutti i tempi, il Santo Graal è qui protagonista di un’emozionante indagine. L’autore, dopo sette anni di ricerche, è giunto a identificare il Graal con un piccolo manufatto di onice, scoperto nelle Midlands, in Inghilterra. L’ipotesi che si trovi Oltremanica non è poi così peregrina, almeno se si presta fede a Olimpiodoro, storico del V secolo, che racconta come il Santo Graal fosse stato messo al sicuro in Britannia al tempo del sacco di Roma. Da allora sarebbe sempre rimasto nell’isola, seguendo un oscuro destino che Phillips ora ci svela: dal Santo Sepolcro a Roma fino a Viroconium, nell’odierno Shropshire; per poi celarsi nella testimonianza di Robert Vernon, signorotto della regione all’inizio del Seicento, autore di un poema disseminato di allusioni, codici numerici svelati, passaggi di proprietà… Arricchito da un inserto fotografico, un giallo storico punteggiato di indizi precisi e circostanziati che arrivano ai nostri giorni, ricomponendo gli sparsi tasselli della vicenda.

Lo psicologo Graham Phillips è coautore di fortunati best-seller di argomento storico. Impegnato da anni a indagare sui misteri irrisolti della storia, è stato direttore di una rivista, responsabile di un programma alla BBC e ha tenuto lezioni nelle più prestigiose università inglesi.

La Civiltà Egizia

La Civiltà Egizia

Autore/i: Gardiner Alan

Editore: Giulio Einaudi Editore

prefazione dell’autore, traduzione di Ginetta Pignolo.

pp. XVI-450, 24 tavv. b/n f.t., ill. b/n, Torino

Uno dei più illustri egittologi contemporanei, sir Alan H. Gardiner, ha fuso in questo volume tutti i risultati di quasi due secoli di ricerche, col proposito di offrire un panorama completo della storia egizia, dai remotissimi costruttori delle piramidi alla conquista di Alessandro Magno.
Il lettore vi troverà non solo l’esposizione delle vicende favolose del regno plurimillenario dei faraoni, ma anche il costante contatto con gli uomini di quel tempo, e i documenti della vita quotidiana o dei più grandi eventi storici (citazioni di lettere, iscrizioni, ecc.), che ci rendono l’atmosfera incantata di quella cultura, e talora si traducono in autentici squarci di poesia.
Sotto a questo racconto cosi limpido stanno il lavorio critico degli scienziati, le scoperte degli archeologi, la discussione delle fonti, insomma un materiale capace di stimolare nel lettore una curiosità più profonda (come le bibliografie ragionate ad ogni capitolo e le utili tabelle in appendice al volume).
Quella di Gardiner fu una vocazione precoce. Come egli stesso racconta qui nella prefazione, era in lui già viva fra i banchi di scuola e fin da allora già chiaramente indirizzata: impadronirsi di tutti gli strumenti essenziali per la comprensione dell’antica civiltà egizia, dalla lingua alle usanze, ai mezzi e ai modi dell’esistenza. Di qui la brillantissima carriera di studioso e di scrittore, di cui è frutto un metodo di lavoro originale e completo.
L’assoluto dominio della materia, e l’equilibrio del grande storico, unendosi alla passione inesausta del ricercatore, spiegano il fascino di questo libro, insieme autorevole e vivacemente descrittivo.

Sir Alan H. Gardiner è nato ad Eltham, in Inghilterra, nel 1879. Studioso dapprima delle iscrizioni semitiche del Sinai, ha insegnato all’Università di Chicago (1924-34). Notissima, oltre a questo Egypt of the Pharaobs (1961 ), la sua Egyptian Grammar del 1927, e altri volumi di linguistica.

Il Pianeta Azzurro

Il Pianeta Azzurro

Autore/i: Malerba Luigi

Editore: Garzanti Editore

prima edizione.

pp. 368, Milano

Prigioniero di una storia che non riesce più a controllare, il protagonista di questo libro si impegna strenuamente a giustificare una sua «ideologia del delitto» con la quale, inseguito passo passo da un enigmatico chiosatore, si troverà poi a fare i conti suo malgrado.
Durante una breve vacanza all’Argentario, l’ingegnere idraulico Demetrio F. resta impigliato nella ragnatela massonica tessuta da un sinistro personaggio nominato come il Professore, nei confronti del quale dovrà interpretare la parte della vittima e insieme quella del carnefice. In questa cornice prende avvio una appassionante macchina romanzesca dove ogni azione e perfino ogni frase troveranno simmetrici riscontri nello svolgimento della vicenda fino ai suoi esiti finali. Sebbene il protagonista tenti di occultare le sue vere intenzioni dietro sottili menzogne, il filo del racconto, un filo rosso di sangue, corre veloce attraverso scabrose peripezie fino al paese d’oltre Atlantico da cui Demetrio salperà, veleggiando su un inarrestabile «monologo esteriore», per la sua ultima impresa.
Il pianeta azzurro è un libro di vasto impegno letterario, ma anche un congegno narrativo, una diavoleria, un luogo in cui convergono i malesseri culturali e politici dei nostri anni e dove si intrecciano con la cronaca italiana i segni e le proiezioni di un imponente disagio collettivo. Consapevole che «la verità non è mai verosimile» come afferma Dostoevskij, l’autore ha fornito al lettore i punti di riferimento che rendono verosimile dalla prima all’ultima pagina questa vicenda romanzesca.

Luigi Malerba è nato a Parma nel 1927 e dal 1950 vive e lavora a Roma. I suoi libri di narrativa più importanti sono: La scoperta dell’alfabeto (1963), Il serpente (1966), Salto mortale (1968, Prix Médicis), Il protagonista (1973), Le rose imperiali (1974), Il pataffio (1978), Dopo il pescecane (1979), Diario di un sognatore (1981). Malerba ha scritto anche numerosi libri per ragazzi che, come i suoi libri di narrativa, sono tradotti in tutto il mondo.

1Q84

1Q84

Libro 1 e 2 / Aprile-Settembre

Autore/i: Murakami Haruki

Editore: Giulio Einaudi Editore

traduzione dal giapponese di Giorgio Amitrano.

pp. 724, Torino

Aomame è spietata e fragile. È un killer che, in minigonna e tacchi a spillo, con una tecnica micidiale e impalpabile, vendica tutte le donne che subiscono una violenza. Tengo è un ghost writer che deve riscrivere un libro inquietante e pericoloso come una profezia.
Entrambi si giocano la vita in una storia che sembra destinata a farli incontrare. Ma quando Aomame, sollevando gli occhi al cielo, vede sorgere una seconda luna, capisce che non potranno condividere neppure la stessa realtà.
Mai come in 1Q84 Murakami ha esplorato le nostre ossessioni per dare vita a un mondo così personale, onirico e malinconico.
Accolto in Giappone come il suo capolavoro, 1Q84 è un romanzo che contiene universi.

1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L’autista le suggerisce, come unica soluzione per non mancare all’appuntamento che l’aspetta, di uscire dalla tangenziale utilizzando una scala di emergenza, nascosta e poco frequentata. Ma, sibillino, aggiunge di fare attenzione: «Non si lasci ingannare dalle apparenze. La realtà è sempre una sola».
Negli stessi giorni Tengo, un giovane aspirante scrittore dotato di buona tecnica ma povero d’ispirazione, riceve uno strano incarico: un editor senza scrupoli gli chiede di riscrivere il romanzo di un’enigmatica diciassettenne così da candidarlo a un famoso premio letterario. Ma La crisalide d’aria è un romanzo fantastico – o almeno così dovrebbe essere – tanto ricco di immaginazione quanto sottilmente inquietante: la descrizione della realtà parallela alla nostra e di piccole creature che si nascondono nel corpo umano come parassiti turbano profondamente Tengo. L’incontro con l’autrice non farà che aumentare la sua vertigine: chi è veramente Fukada Eriko?
Intanto Aomame (che pure non è certo una ragazza qualsiasi: nella borsetta ha un affilatissimo rompighiaccio con cui deve uccidere un uomo) osserva perplessa il mondo che la circonda: sembra quello di sempre, eppure piccoli, sinistri particolari divergono da quello a cui era abituata. Finché un giorno non vede comparire in cielo una seconda luna e sospetta di essere l’unica persona in grado di attraversare la sottile barriera che divide il 1984 dal 1Q84.
Ma capisce anche un’altra cosa: che quella barriera sta per infrangersi.
1Q84 è stato accolto, alla sua uscita in Giappone, come il capolavoro di Murakami Haruki e immediatamente elevato a oggetto di un autentico culto, tanto che sono comparsi libri e riviste che provano a indagare i misteri e rispondere agli interrogativi che solleva questo romanzo fluviale, ricco di storie (e storie dentro storie), personaggi, idee.
Un Murakami al suo meglio che riesce come non mai a centrifugare le suggestioni più diverse (dal folklore giapponese all’immaginario manga, dalla fantascienza occidentale alla tradizione letteraria orientale) e a esplorare le nostre ossessioni per dare vita a un mondo del tutto personale, onirico e malinconico, in cui nessuna realtà parallela ripaga per la nostalgia di un’amicizia d’infanzia, per un amore mancato.

«Avviso ai nuovi lettori di Murakami: crea dipendenza». («San Francisco Chronicle»)

«I romanzi di Murakami resistono a ogni definizione: sembrano vivere di vita propria». («Daily Telegraph»)

Murakami Haruki è nato a Kyoto nel 1949 ed è cresciuto a Kobe. È autore di molti romanzi, racconti e saggi e ha tradotto in giapponese autori americani come Fitzgerald, Carver, Capote, Salinger. Con La fine del mondo e il paese delle meraviglie Murakami ha vinto in Giappone il Premio Tanizaki. Einaudi ha pubblicato Dance Dance Dance, La ragazza dello Sputnik, Underground, Tutti i figli di Dio danzano, Norwegian Wood (Tokyo Blues), L’uccello che girava le Viti del Mondo, La fine del mondo e il paese delle meraviglie, Kafka sulla spiaggia, After Dark, L’elefante scomparso e altri racconti, L’arte di correre, Nel segno della pecora, I salici ciechi e la donna addormentata, 1Q84, A sud del confine, a ovest del sole, Ritratti in jazz (con le illustrazioni di Wada Makoto), L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio, Sonno, Uomini senza donne, La strana biblioteca (con le illustrazioni di Lorenzo Ceccotti), Vento & Flipper, Gli assalti alle panetterie (illustrato da Igort) e Il mestiere dello scrittore.
Einaudi ha anche pubblicato in uniform edition nei Super ET, con le copertine di Noma Bar: L’arte di correre, L’elefante scomparso, L’uccello che girava le Viti del Mondo, Norwegian Wood, Dance Dance Dance, La ragazza dello Sputnik, Nel segno della pecora, Kafka sulla spiaggia, I salici ciechi e la donna addormentata, La fine del mondo e il paese delle meraviglie, Tutti i figli di Dio danzano, After Dark, Underground, A sud del confine, a ovest del sole, Uomini senza donne e L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio.
«Amo la cultura pop: i Rolling Stones, i Doors, David Lynch, questo genere di cose. Non mi piace ciò che è elitario. Amo i film del terrore, Stephen King, Raymond Chandler, e i polizieschi. Ma non è questo ciò che voglio scrivere. Quello che voglio fare è usarne le strutture, non il contenuto. Mi piace mettere i miei contenuti in queste strutture. Questa è la mia via, il mio stile. Perciò non piaccio né agli scrittori di consumo né ai letterati seri. lo sono a metà strada, e cerco di fare qualcosa di nuovo. […]
Scrivo storie strane, bizzarre. Non so perché mi piaccia tanto tutto ciò che è strano. In realtà, sono un uomo molto razionale. Non credo alla New Age, né alla reincarnazione, ai sogni, ai tarocchi, all’oroscopo. […] Ma quando scrivo, scrivo cose bizzarre. Non so perché. Piú sono serio, piú divento balzano e contorto». (Murakami Haruki «The Salon Magazine»)
Fin dal suo primo romanzo, Ascolta la canzone del vento, del 1979, Murakami si è imposto sulla scena letteraria giapponese come uno scrittore di primo piano che non sembrava appartenere alla tradizione nipponica. I suoi scenari metropolitani e i riferimenti alla cultura popolare occidentale (da Michel Polnareff ai Beach Boys, dai film di Peckinpah a Jean Seberg), perfino la forma della scrittura, debitrice a Fitzgerald e a Capote, piú che a Kawabata o Tanizaki, proiettavano la letteratura giapponese in spazi nuovi e inattesi. L’influenza della cultura occidentale su uno scrittore giapponese nato nel 1949 non era certo cosí sorprendente di per sé, anzi rispecchiava una formazione comune a un’intera generazione di giovani; ma era la prima volta che queste atmosfere venivano rappresentate nell’ambito della letteratura «alta». Alla sua attività ricca e costante di narratore e saggista, Murakami ha affiancato il lavoro di traduzione letteraria facendo conoscere in Giappone l’opera completa di Raymond Carver, oltre a numerosi racconti e romanzi di Francis Scott Fitzgerald, Truman Capote, Tim O’Brien, John Irving.

 

UniSex

UniSex

La creazione dell’uomo senza identità

Autore/i: Perucchietti Enrica; Marletta Gianluca

Editore: Arianna Editrice

premessa degli autori, prefazione di Giorgio Gustavo Rosso, introduzione di Eduardo Zarelli.

pp. 128, Bologna

Perché le oligarchie mondiali vogliono imporre l’uniformità sessuale?
Omo-Pedo-Porno sono i prefissi della nuova manipolazione globale?

L’attacco alla sessualità, nei suoi generi maschile e femminile, rappresenta oggi il più sconcertante tentativo di manipolazione dell’essere umano mai tentato nella storia.
Promossa grazie all’imponente contributo economico e politico delle più potenti lobby dell’Occidente, questa vera e propria “mutazione antropologica” viene oggi imposta attraverso i media, la cultura, lo spettacolo e le legislazioni. Spariscono addirittura i termini “padre” e “madre”, specifici della famiglia tradizionale, e vengono sostituiti dai più generici “genitore 1” e “genitore 2”, quasi a indicare che la maternità e la paternità non hanno più nulla a che vedere con il genere sessuale.
Gli autori ricostruiscono le tappe di questo processo senza precedenti: dalle origini dell’Ideologia di Genere all’omosessualismo militante, dal progressivo sdoganamento della pedofilia all’invenzione del “sesso X”; in un percorso che ha, come fine evidente, la creazione di un uomo nuovo “senza identità”.

Un estratto dal libro:
«Il Mondialismo agisce preferibilmente sul piano dei “costumi”, delle “mode”, dei “modi di pensare”, attraverso la creazione di un “immaginario globale” che influenzi le scelte delle masse, utilizzando il cinema, le televisioni, il teatro, le riviste e i quotidiani, il web […].
Lo scopo del presente libro, pertanto, è quello di cercare di comprendere perché, al giorno d’oggi, si voglia intervenire e rimodellare l’immagine stessa dell’uomo, per imporre una concezione della sessualità ideologica e avulsa da qualunque retaggio “naturale”: un processo, questo, che, nelle sue forme più estreme, sembra destinato a sfociare nel modello di un “uomo artificiale”, un vero e proprio Transumanesimo». (Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta)

Enrica Perucchietti vive e lavora a Torino come giornalista e scrittrice. Laureata col massimo dei voti in Filosofia, seguendo un indirizzo esoterico- religioso, abbandona la carriera universitaria per diventare giornalista televisiva. Divenuta presto un volto noto nel panorama del Nord Italia, si mette in luce come presentatrice di programmi di politica, sport e attualità.

Gianluca Marletta è nato a Roma nel 1971, è laureato in Storia Medievale presso l’università di RomaTre e in Scienze Religiose alla Pontificia Universitas Lateranensis. Insegnante di Religione, conferenziere e articolista, ha pubblicato vari saggi su tematiche storico-religiose e antropologiche.

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Premessa
Prefazione
Propaganda omosessuale e multinazionali degli OGM e della nascita in provetta
Dagli OGM all’inseminazione artificiale
Dalla procreazione naturale, frutto dell’incontro tra polarità femminile e polarità maschile, alla “rivoluzione culturale della famiglia omosessuale”
Da creatori sessualmente attivi della biodiversità umana a ibride entità geneticamente modificate e incapaci di riprodursi
Dai semi OGM all’uomo OGM
Introduzione
L’uomo a una dimensione.
Il regime liberale e la palinodia del politicamente corretto
Capitolo 1 – Manipolare l’uomo: il “sogno” dei “Poteri Forti”
1.1. Verso una nuova sessualità
1.2. Le grandi oligarchie economiche a sostegno dell’ideologia gender
1.3. I poteri politici a sostegno dell’ideologia gender
1.4. Cui prodest? Perché i Poteri Forti ci vogliono gender?
Capitolo 2 – Storia dell’ideologia di genere
2.1. Dalla “rivoluzione sessuale” alla nascita del gender
2.2. John Money e l’invenzione del gender
2.3. Il caso di David/Brenda Reimer
2.4. Il termine “genere” finisce all’ONU
2.5. Il ruolo dell’ONU secondo Schooyans
Capitolo 3 – Ideologia gender e “omosessualismo”
3.1. La guerra contro gli psichiatri e la cancellazione dell’omosessualità dal manuale diagnostico
3.2. Strategie di “propaganda gay” verso le masse: desensibilizzazione, bloccaggio, conversione
3.3. Il termine “omofobia” e la criminalizzazione del dissenso
3.4. La “guerra fredda del gender” contro la Russia
Capitolo 4 – Come convertire le masse (e soprattutto i giovani) all’ideologia gender
4.1. Mass-media e “star” in campo per la manipolazione
4.2. Il fenomeno Lady Gaga
4.3. Dall’estetica dandy alla pandroginia
4.4. Alain Delon scandalizza la Francia
4.5. La gay economy
4.6. Lo scandalo Barilla
4.7. Diventare gender sui banchi di scuola
4.8. Quando dire “mamma e papà” è discriminazione; la neolingua gender
4.9. Dall’asilo per “bambini neutri” allo “scandalo” dell’ovetto Kinder
Capitolo 5 – Ideologia gender e pedofilia
5.1. Gli ambigui rapporti tra movimento omosessualista e pedofilia
5.2. Per i Radicali la pedofilia è un “orientamento sessuale”
5.3. Dalle modelle bambine alle bambole per pedofili
5.4. Verso lo sdoganamento “ufficiale” della pedofilia?
Capitolo 6 – Verso il transumanesimo
6.1. Il “mistico sogno” di oltraggiare la Natura
6.2. Un Frankenstein sessuale: l’invenzione del “sesso X”
6.3. Dall’eugenetica all’estinzione della sessualità
6.4. Platone: l’amore come “mancanza”
6.5. Un mezzo per il controllo della popolazione
6.6. Il business della fecondazione assistita
6.7. Verso l’uomo artificiale

Il Diavolo

Il Diavolo

Le forme, la storia, le vicende di Satana e la sua universale e malefica presenza presso tutti i popoli dall’antichità ai nostri giorni

Autore/i: Di Nola Alfonso M.

Editore: Newton Compton Editori

premessa dell’autore.

pp. 416, nn. ill. b/n, Roma

Questo volume traccia, per la prima volta, una storia universale delle forze demoniache che, come frutto dell’immaginario collettivo, si insinuano nella storia e nella natura o invadono il corpo e attentano alla spiritualità dell’uomo.
Il diavolo cristiano è tornato di moda in questi ultimi anni; ne conosciamo, attraverso una produzione che s’è fatta invadente, le radici ebraiche, la figura consueta nella nostra storia: dalle memorie evangeliche ai grands jours della stregoneria, agli attuali satanismi e movimenti demoniaci. Ma nelle pagine di questa ricerca scopriamo la presenza di una costante figurazione del male, del terrore, delle segrete paure, delle striscianti aggressioni nelle innumeri culture umane, dalle popolazioni di livello etnologico al dualismo dell’Iran antico, dai Maya agli Aztechi, dalla spiritualità sessuofobica del deserto alle segrete vicende dei conventi europei.
Dominatore del tempo umano, proiettato in infinite leggende, violenze, persecuzioni, il demonio ha costituito dovunque il rischioso veicolo di deresponsabilizzazioni collettive: i mali, appartenenti a natura e storia, sono stati sottratti alla spiegazione razionale, l’uomo ha rinunziato molte volte ad operare per vincerli e l’invenzione satanica è valsa ad acquistarne la falsa coscienza.
Ma il demonio non appartiene solo a remoti deliri, a stratificazioni arcaiche, a sepolti universi mitologici: ancora oggi viene pericolosamente rievocato, e corriamo il rischio di rifiutare, ancora una volta, di prendere coscienza della storia.

Dante e il Simbolismo Pitagorico

Dante e il Simbolismo Pitagorico

Autore/i: De Regny Paolo Vinassa

Editore: Fratelli Melita Editori

premessa dell’autore.

pp. 192, ill. b/n, Genova

Dalla premessa dell’autore:
“Negli ultimi anni del secolo, al cui inizio era scomparso Dante, quel simpatico uomo e scrittore che fu Franco Sacchetti esclamava: «Come posso sperar che surga Dante se già chi ’l sappia legger non si trova».
Una quantità di nemici del Grande e dell’opera sua lavorava difatti ad impedire che Dante sorgesse, si ergesse per dirlo con parola Dantesca; e questo ostracismo dal più al meno si ripeteva (e direi che tenta di ripetersi anche oggi) nei secoli successivi.
Una antica leggenda profetica però avvertiva che Dante sarebbe stato compreso sei secoli dopo la morte sua.
La profezia pare si avveri. Gli studi su Dante si sono difatti rafforzati e ampliati. Il testo, grazie all’opera della benemerita Società Dantesca, è stato riportato il più possibile vicino al testo originale purtroppo perduto. Non altrettanto bene ha proceduto la interpretazione profonda dell’immane capolavoro. Sopra tutto si è trascurata o peggio si è spregiata tutta la tradizione pitagorica che in Dante fu grandissima. Di tale tradizione più che altro fu irriso al numerismo, che da Platone era passato a Virgilio, ai primi Padri della Chiesa giù giù sino al grande maestro di Dante, il santo francescano Bonaventura.
Ora, per tornare alla profezia tradizionale, fu appunto dopo sei secoli che cominciarono gli studi e le ricerche anche sul numerismo della Commedia. E se non faccio errore, fu primo il Petrocchi.
Agli studi dei miei predecessori si unirono sino dal 1928 i miei, che passarono tra la noncuranza o la benevola sopportazione dei ben pensanti dantisti professionali.
Non così agì Giovanni Papini, che anzi mi consigliò di riunire le sparse note in un tutto più organico.[…]”

Il Simbolismo Ermetico nella Vita di Cristo

Il Simbolismo Ermetico nella Vita di Cristo

Autore/i: Grancelli Umberto

Editore: Fratelli Melita Editori

introduzione dell’autore.

pp. 206, ill. b/n, Genova

“Animismo, totemismo e religione hanno a mio avviso la loro profonda radice nel problema della morte, e, indirettamente, nel culto dei morti che sorge dal fecondo terreno dell’affetto umano. L’uomo male si adatta all’estrema dipartita di una persona cara, non si acqueta al pensiero che la falce della rapinatrice possa dettare una sentenza tanto irrevocabile ed iniqua, possa troncare inesorabilmente legami che vincono gli angusti limiti dello spazio e del tempo. È allora che al di là delle tenebre egli vede brillare una luce arcana, una luce che illumina i sentieri della speranza …”

La Civiltà dell’Antica Roma

La Civiltà dell’Antica Roma

La storia secolare di una città e di un popolo che hanno lasciato al mondo un’eredità indimenticabile

Autore/i: Grimal Pierre

Editore: Newton Compton Editori

traduzione di Tharita Marilù Blasi.

pp. 352, Roma

La civiltà romana era diversa dalla nostra? Certamente noi ne siamo gli eredi, ma possiamo affermare di conoscerla davvero? E cosa significa “civiltà”? Forse un insieme complesso di costumi, di tecniche, di regole sociali esplicite o implicite, di gusti, di stili di vita, di aspirazioni spirituali e necessità materiali che si fronteggiano. In alcune civiltà, inoltre, il peso del passato paralizza le forze più vitali. A Roma invece, almeno per alcuni secoli, ciò non avviene. Tradizione e innovazione sembrano trovare un equilibrio e si assiste a un continuo fiorire di nuove idee che però non rinnegano il passato. L’effetto, e senza dubbio anche lo scopo, è quello di dare all’uomo i mezzi per vivere dignitosamente e liberamente. Per questo i problemi dell’antica Roma non sono mai troppo lontani da quelli del nostro tempo e il loro studio ci aiuta, se non a risolverli, almeno a prenderne coscienza. Con le sue luci e le sue ombre la civiltà romana rappresenta quindi uno dei grandi momenti della storia dell’umanità.

Il Mediterraneo

Il Mediterraneo

Lo spazio e la storia, gli uomini e la tradizione

Autore/i: Braudel Fernand

Editore: Bompiani

seconda edizione, con la collaborazione di Georges Duby, Roger Arnaldez, Maurice Aymard, Filippo Coarelli, Jean Gaudement, Piergiorgio Solinas, traduzione dal francese di Elena De Angeli.

pp. 288, 23 tavole a colori e b/n f.t., Milano

Mediterraneo come luogo geografico, Mediterraneo come spazio, ma soprattutto Mediterraneo come culla di grandi civiltà, come perno attorno al quale per secoli la storia dell’uomo ha scritto le sue pagine più esaltanti. Osservato al di fuori del tempo, con uno sguardo che abbraccia secoli di vita, emergono di volta in volta le strutture geologiche, la natura, il clima, le colture, gli insediamenti umani, le, comunicazioni e le funzioni, in pratica, che il mare “interno” viene ad assumere nei confronti delle vicende dell’uomo occidentale. Così il grande affresco progettato da Fernand Braudel (e realizzato con la collaborazione di studiosi di grande talento come Georges Duby e specialisti di varie discipline come Roger Arnaldez, Maurice Aymard, Filippo Coarelli, Jean Gaudemet e Piergiorgio Solinas), spazia tra le fortune di alcune civiltà egemoniche – come nel caso di Roma – o sulla spiritualità e le religioni che attorno al Mediterraneo sono sbocciate, o ancora sullo sviluppo del concetto di famiglia, sulle grandi reti migratorie, sull’eredità lasciata al mondo di oggi, tra memoria, costume, ambiente; mette in evidenza l’unicità, l’irripetibilità della situazione e in definitiva il ruolo giocato nella storia da questo mare stretto tra Africa ed Europa e capace di affascinare con paesaggi e città sempre diversi e con una ricchezza di toni non riscontrabile in nessun altro angolo della Terra.

Feman Braudel è nato nel 1902 e morto nel 1985. E stato tra i maggiori storici di Francia; la sua fama è legata soprattutto a opere che hanno esercitato enorme influenza anche sotto il profilo metodologico, come La Mediterranée et le mond des mediterranéen à l’epoque de Philippe II (1949) o Civilisation materielle et capitalisme (1967-1979). Molti i saggi importanti raccolti nel 1969 sotto il titolo Ecrits sur l’histoire.

Antiche Terapie Essene e Lettura dell’Aura

Antiche Terapie Essene e Lettura dell’Aura

Autore/i: Givaudan Anne

Editore: Edizioni Amrita

traduzione di Daniela Muggia.

pp. 200, Torino

A dieci anni di distanza da “Le vesti di luce”, l’Autrice condivide con noi molte tecniche terapeutiche non descritte in quel primo libro e tanto meno in “L’altro volto di Gesù. Memorie di un Esseno”, che ci fece conoscere Anne Givaudan e Daniel Meurois. Sono tuttavia le stesse tecniche che venivano insegnate dagli Esseni duemila anni fa, e che oggi rivivono in un libro completo, che ci inizia alla pratica della palpazione eterica, all’uso degli oli e della “voce lattea”, e a numerose altre forme terapeutiche proposte insieme agli esercizi pratici per imparare a servirsene.
In omaggio, un utile strumento consigliato dall’autrice: “Chakra, e…”, di A. Giacomini.

Anne Givaudan, autrice o coautrice di 29 libri tradotti in molti paesi, ha fatto della sua capacità di uscire dal corpo un metodo di lavoro e di inchiesta, affrontando da quel punto di vista straordinario i temi più svariati. Quando ha iniziato a scrivere, parole come “viaggio astrale”, “uscita dal corpo” e “mondi del dopo-vita” erano espressioni esoteriche, riservate a pochi. Anne Givaudan ha avuto il merito di divulgare questi argomenti e di descrivere universi di cui forse avevamo il presentimento senza osare crederci. Si definisce “una reporter dai mondi sottili”, oltre ad essere una terapeuta dell’anima e del corpo. Parla di queste altre dimensioni, dell’aldilà o della vita su altri pianeti come qualcosa di ovvio, perché tale è per lei, in base alla sua esperienza.

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Prefazione

Introduzione

Cap. I – La genesi
Cap. II – L’aura
Cap. III - Utilità della lettura dell’aura
Cap. IV – Chi riesce a leggere l’aura?
Cap. V – Come leggere l’aura
cap. VI – Alcuni esercizi pratici
Cap. VII - Varie caratteristiche delle aure
Cap. VIII - Influenza dei pensieri sull’aura
Cap. IX – Il significato dei colori
Cap. X – Terapie essene
Cap. XI – Nascita della malattia
Cap. XII - L’atteggiamento del terapeuta
Cap. XIII – Prepararsi alle cure:
Cap. XIII – preliminari indispensabili
Cap. XIV – Trattamenti generali
Cap. XV – Trattamenti specifici
Cap. XVI – Meditazioni
Cap. XVII – Oli essenziali per le cure
Cap. XVIII - Le guide
Cap. XIX – La gratuità dei trattamenti

Conclusione

Appendice