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Libri dalla categoria Sionismo

Migliorare l’Autostima – Un Approccio Psicopedagogico per Bambini e Adolescenti

Migliorare l’Autostima – Un Approccio Psicopedagogico per Bambini e Adolescenti

Titolo originale: Self-Esteem Enhancement with Children and Adolescents

Autore/i: Pope Alice; McHale Susan; Craighead Edward

Editore: Edizioni Centro Studi Erickson

prefazione degli autori, traduzione di Riccardo Mazzeo.

pp. 192, Trento

Il processo di costruzione della personalità, dalla prima infanzia fino all’adolescenza e oltre, si fonda su una basilare dimensione psicologica: l’autostima. La capacità del bambino di «stimare» positivamente la propria persona, ovvero di attribuire un adeguato valore al proprio Sé, dipende da molteplici fattori. Primo fra tutti, il reale grado di abilità e dotazioni personali possedute dal bambino (con il conseguente senso di padronanza e di efficacia legato alla «riuscita» nelle attività in cui si impegna), nonché la qualità dei «messaggi» che riceve dalle persone significative della sua vita (genitori, insegnanti, amici, ecc.) le quali possono incoraggiare o svalutare le varie espressioni del bambino e dunque, indirettamente, lui come persona.
Ma l’autostima non è il semplice risultato di fattori «esterni» o meramente oggettivi. Tutte le informazioni legate alla «riuscita» o all’«accettazione» interpersonale vengono infatti reinterpretate dagli schemi cognitivi del bambino, dalla sua soggettiva visione della realtà e di se stesso. In effetti, l’importanza del cosiddetto «stile di pensiero» e dei molteplici processi metacognitivi che si traducono in un dialogo interno più o meno costruttivo, è sempre più accentuata dalla ricerca scientifica.
Questo volume rappresenta una sintesi completa di queste tendenze innovative, sia sul piano teorico sia su quello applicativo. Vengono dettagliatamente descritti dei programmi educativi rivolti ad aree psicologiche specifiche come la percezione interpersonale, l’immagine corporea, il problem-solving, il dialogo interno, la comunicazione, ecc.

I Tarocchi di Gentilini – Tarocchi

I Tarocchi di Gentilini – Tarocchi

Autore/i: Gentilini Franco; Waldberg Patrick

Editore: EDI/ALBRA

testo di Patrick Waldberg,traduzione di Romeo Lucchese, fotografie di Piero d’Alessandro

libro pp. 126, 79 Tarocchi a colori, Torino

I TAROCCHI DA COLLEZIONE DI FRANCO GENTILINI SONO STAMPATI IN EDIZIONE LIMITATA SU CARTONCINO SPECIALE DELLE CARTIERE FEDRIGONI DI VERONA.
500 esemplari sono accompagnati da una incisione su lastra d’oro firmata e numerata a mano dall’Artista.
500 esemplari sono accompagnati da una incisione su lastra d’argento egualmente firmata e numerata a mano dall’Artista.

Franco Gentilini, nato a Faenza nel 1909, è uno dei maggiori esponenti della pittura europea. Proviene dalla ceramica e la sua lunga esperienza è matUrata dapprima con la «Scuola Romana», aprendosi poi alle correnti europee più avanzate con Daumier, Ensor fino agli espressionisti tedeschi. È stato invitato varie volte alla Biennale di Venezia ed alla Quadriennale d’Arte di Roma. w Ha esposto in moltissime gallerie italiane e straniere ed ha partecipato alle più importanti rassegne d’arte figurativa in Italia ed all’estero. Ha vinto molti premi tra i quali quello della «Presidenza della Repubblica» nel 1968. Sue opere figurano nelle più importanti collezioni private e nei maggiori musei d’arte contemporanea di tutto il mondo.

Vita con Picasso – Ora per Ora Dieci Anni nell’Intimità con un Genio

Vita con Picasso – Ora per Ora Dieci Anni nell’Intimità con un Genio

Titolo originale: Life with Picasso

Autore/i: Gilot Françoise; Lake Carlton

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, prefazione di Carlton Lake, traduzione dall’inglese di Garibaldo e Liana Marussi.

pp. 360, numerose illustrazioni b/n f.t., Milano

Fra i tanti ritratti di Picasso che ci sono stati tramandati da coloro che gli sono stati vicini, indubbiamente quello di Françoise Gilot costituisce il documento più pungente, più acuto e, se si vuole, più spregiudicato.
Françoise Gilot, che si è rivelata pittrice di effettive qualità, è stata per dieci anni la compagna del grande pittore, dal quale ha avuto due figli. Dotata di una straordinaria memoria, di una acutezza eccezionale di notazione, la Gilot ha registrato, giorno per giorno si può dire, i momenti più salienti della sua grande avventura, cogliendo gli aspetti più autentici e più veri della straordinaria personalità dell’uomo che, in un certo senso, rappresenta il nostro tempo pieno di contraddizioni e di angosce, di aspirazione all’assoluto e di incoercibile egoismo.
Agli episodi della vita privata di Picasso (i rapporti con la donna che ama e le ombre che le donne del suo passato proiettano su di lui, il suo amore quasi superstizioso per i figli, le gelosie, le invidie, le meschinità perfino) che ci rivelano l’uomo nella sua spietata integrità, si oppongono le larghe aperture del suo genio verso il mondo della creazione libera e assoluta, i suoi giudizi talvolta spassionati talvolta partigiani nei confronti dei grandi del suo tempo e del passato. Sfilano così, come sopra un ampio schermo, le figure di Matisse, di Gertrude Stein, di Eluard, di Gide, di Cocteau, di Mirò, di Chaplin, di Braque, di Léger.
In ogni momento, al di fuori di ogni polemica, o sentimentale o critica, emerge la figura di Picasso, uno straordinario eroe del nostro tempo, misto di crudeltà e di umanità, d’intelligenza superiore e di superstizione.
È un libro, anzi un diario, acuto e pieno di umore, che ha sollevato un vespaio di polemiche, di smentite e, anche, di denunce. La scrittura, e lo spirito che la muove, possono essere paragonati soltanto a quelli di un Peyrefitte, con in più una cadenza umana e a
volte, la tortuosità propria dell’irrequietezza di un temperamento profondamente femminile. Da questo libro, il mito che si è creato
intorno a Picasso esce più complesso e più eccitante che mai.

Françoise Gilot ha scritto questo libro in collaborazione con Carlton Lake, autore di un notissimo dizionario della pittura moderna, nonché di saggi su Chagall, Picasso e lo scultore Henry Moore.
La Gilot, che ha sposato nel 1955 il pittore Lue Simon, vive a Neuilly nella banlieue parigina, è stata legata per contratto alla Galleria Leiris di Parigi fino al 1956, e da allora alla Galleria Coard.
Sue opere si trovano nei Musei di Arte moderna a Parigi e a New York, oltre che in numerose collezioni europee e americane.

Minisemantica dei Linguaggi non Verbali e delle Lingue

Minisemantica dei Linguaggi non Verbali e delle Lingue

Autore/i: De Mauro Tullio

Editore: Editori Laterza

premessa dell’autore.

pp. 188, Bari

Da un secolo la semantica si occupa di ciò che significano le parole e altri simboli, da quelli matematici o logici ai segnali stradali, ai gesti. E studia in che modo il senso delle frasi e dei testi si capisce o, a volte, si fraintende. La materia è stata vista spesso in modo schematico: si sono trattate parole come se fossero numeri, cifre di un calcolo rigoroso e immobile. Ma numeri, cifre, termini certi delle scienze esatte, sostiene De Mauro, esistono e si costruiscono solo ricorrendo di continuo al materiale plasticamente indeterminato e ambiguo costituito dal significato delle parole d’ogni giorno.
Partendo da questa tesi il libro dà un nuovo quadro della semantica e della filosofia del linguaggio.

Tullio De Mauro (Torre Annunziata, Napoli, 1932) insegna Filosofia del linguaggio a Roma I. Dirige le collane «Studi linguistici e semiologici» (Il Mulino) e «Libri di base» (Editori Riuniti). È autore di saggi e volumi, tra cui Ludwig Wittgenstein (Dordrecht 1966), Scuola e linguaggio (1977, 1978), Guida all’uso delle parole (1980, 1981) e, per i nostri tipi, Storia linguistica dell’Italia unita (1963, 19786), Introduzione alla semantica (1965, 1976), Parlare italiano (1973), introduzione e commento al Corso di linguistica generale di F. de Saussure (1967, 1979).

Troppe Tasse sui Redditi

Troppe Tasse sui Redditi

Autore/i: Fuà Giorgio; Rosini Emilio

Editore: Editori Laterza

seconda edizione.

pp. 168, Bari

Si fa molta attenzione al «modo» in cui è formulata e amministrata la tassazione dei redditi e non abbastanza alla «dimensione» di questa tassazione. Eppure è inevitabile che essa funzioni male finché si pretende di mantenerla tanto gravosa.
Fuà e Rosini suggeriscono di ridimensionare l’imposizione sui redditi, spostandone gradualmente il peso su altre forme di tassazione.

Giorgio Fuà (Ancona, 1919) insegna Politica economica alla facoltà di Economia e Commercio di Ancona. Ha lavorato con Adriano Olivetti, con Myrdal all’Onu, con Mattei al-l’Eni. Ha fondato e presiede l’Istao, istituto per la formazione professionale in economia. È attualmente presidente della Società italiana degli economisti.

Emilio Rosini (Falconara Marittima, 1922) ha insegnato Scienza delle finanze e Diritto tributario alla facoltà di Economia e Commercio di Ancona fino al 1983. È attualmente consigliere di Stato.

Vivere – Ho Avuto il Cancro e Sono Guarita

Vivere – Ho Avuto il Cancro e Sono Guarita

Titolo originale: Leben! Ich Hatte Krebs und Wurde Gesund

Autore/i: Sanders Eva-Maria

Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati

traduzione di Alessandra Vincenzi, Lamberto Gramisch, in copertina: Eva-Maria Sanders.

pp. 196, Milano

«Ciò che capii allora tu che avere il cancro non rappresenta né una vergogna né un fallimento, non ha più valore di una crisi lavorativa, personale o di un incidente. Per me costituirebbe una vergogna soltanto se non sapessi trarne nessun insegnamento.»

A 36 anni il mondo dorato e felice di Eva-Maria Sanders va in pezzi: i medici le diagnosticano un cancro al seno e le danno soltanto sei settimane di vita. In queste pagine immediate e struggenti, Eva-Maria ci racconta come a poco a poco abbia preso le distanze dalla medicina tradizionale che non aveva saputo aiutarla, come abbia trovato la via dell’auto-guarigione e come abbia imparato a vedere nella malattia una grande opportunità. La sua esperienza ci mostra come l’impossibile possa diventare realtà.

Trilogia del Ritorno – L’Amico Ritrovato • Un’Anima non Vile • Niente Resurrezioni, per Favore.

Trilogia del Ritorno – L’Amico Ritrovato • Un’Anima non Vile • Niente Resurrezioni, per Favore.

«Uno dei testi più densi e più puri sugli anni del nazismo in Germania» (Le Monde)

Autore/i: Uhlman Fred

Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati

introduzione di Arthur Koestler, traduzioni di Bruno Armando ed Elena Bona, in copertina: Autoritratto con carta d’identità ebraica, Felix Nussbaum (1943), titoli originali: Reunion – No Coward Soul – No Resurrection, Please.

pp. 224, Milano

Dopo essere stato accolto al suo apparire, nel 1971, come un vero e proprio caso letterario, L’amico ritrovato ha suscitato un’attenzione costante da parte del pubblico internazionale, guadagnandosi, insieme con gli altri due romanzi che compongono la cosiddetta Trilogia del ritorno, un posto di rilievo tra le testimonianze narrative di maggiore importanza sulla tragedia della Germania nazista. Raccontando la vicenda dei compagni di liceo Hans Schwarz e Konradin von Hohenfels, e suggellando la storia di quest’amicizia eccezionale con la dolorosa esperienza del «sopravvissuto» Simon Elsas, Uhlman ha saputo rappresentare con grande asciuttezza e incisività la devastante lacerazione che l’affermazione del regime hitleriano produsse nelle coscienze di molti tedeschi, nonché la profondità delle ferite che una tale tragedia ha potuto infliggere nella memoria di un popolo intero.

Fred Uhlman (Stoccarda, 1901 – Londra, 1985) abbandonò la Germania nel 1933 per sfuggire al nazismo. Visse in Francia, in Spagna e in Inghilterra, dove lavorò come avvocato e si affermò al tempo stesso come pittore. La sua opera letteraria è stata apprezzata pienamente soltanto dopo la sua scomparsa. Nelle edizioni TEA è già apparso Sotto i lampi e la luna.

L’Eco del Paradiso – Romanzo

L’Eco del Paradiso – Romanzo

Titolo originale: Jinsei no Shinseki

Autore/i: Ōe Kenzaburō

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, traduzione dal giapponese di Gianluca Coci.

pp. 252, Milano

Nello studio di K., il famoso scrittore, si sente solo il veloce ticchettare della macchina da scrivere. A un tratto, il silenzio. Le sue dita si sono fermate, adagiate sulle lettere che compongono il nome di una donna. Marie. K. ricorda ancora quando sono diventati amici, tanti anni fa. In particolare un giorno di primavera, durante una manifestazione. Improvvisamente, tra le decine di persone giunte fin lì per aiutare, era apparsa lei, i capelli neri un po’ scomposti, lo sguardo spensierato e il sorriso pieno di sole. K. aveva capito di trovarsi davanti a una donna speciale, una donna che calamitava le attenzioni di tutti con la sua semplicità e innocenza. Molti anni sono passati, e gli occhi gioiosi di Marie si sono velati di un dolore impossibile da superare. Per questo è fuggita oltreoceano. Tra le impervie alture messicane ha cercato la pace, aiutando le donne e i bambini del luogo, a cui si è dedicata con totale abnegazione. Adesso coloro che lei ha aiutato vogliono renderle omaggio, dedicandole un film. E nessuno meglio di K. può farlo, solo lui può scrivere la sceneggiatura. Ma accettare questo compito significa anche riaprire il vaso del dolore, ridestare ricordi nascosti tra le pieghe del tempo. Quando un sorriso radioso poteva turbare il cuore di chiunque ne fosse illuminato.
Kenzaburō Ōe, premio Nobel per la letteratura, ci offre il meraviglioso ritratto di una grande donna. Un romanzo che si interroga sull’amore universale, sul ritrovare la strada donando sé stessi, anche se per farlo servono sacrificio e coraggio.

Kenzaburō Ōe è nato nel 1935 nell’isola dello Shikoku, nel sud-ovest del Giappone. Scrittore di fama mondiale, ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1994, oltre a numerosi altri riconoscimenti. Sempre presente nella vita pubblica, ha fatto sua la campagna contro l’energia nucleare.

Taoismo – Una Via Femminile alla Conoscenza

Taoismo – Una Via Femminile alla Conoscenza

Autore/i: Casaretti Francesco

Editore: Sperling & Kupfer Editori

pp. 128, Milano

«Essere nel tao significa superare il pensiero e le sue divisioni e opposizioni concettuali. Vuol dire passare da uno stato di coscienza ordinaria a uno stato in cui tutti gli opposti si dissolvono in una profonda unità dell’intera realtà. Il raggiungimento di questo nuovo stato di coscienza è la meta non solo del taoismo ma, potremmo dire, dei mistici di ogni tempo e di ogni luogo. È interessante notare che, mentre tra i filosofi giunti a una visione concettuale della realtà vi sono molto spesso è divergenze e contrasti profondi, tra coloro che hanno sperimentato uno stato di coscienza al di là del pensiero concettuale vi è un’assoluta identità di vedute, in qualsiasi epoca e in qualsiasi parte del mondo.»

In cinese tao significa via, strada, nell’accezione concreta del termine: niente di astratto o di teorico, dunque, ma qualcosa di molto semplice. E altrettanto facile risulta la filosofia taoista che, attenta ad assecondare i processi naturali, non a caso questo libro definisce «una via femminile alla conoscenza». Infatti, proprio come spesso le donne, grazie all’intuito e al senso pratico, colgono l’essenza di un problema o di un ragionamento che sfugge invece all’uomo, così procede il taoismo, sviluppando una teoria legata alle «cose» e alla realtà di tutti i giorni. «Il femminile», viene spiegato nel volume, «con la sua adattabilità, la sua ricettività, la sua permissività, la sua tolleranza […] è molto più vicino a quello che i taoisti ritengono l’unico atteggiamento possibile nei confronti della natura.» Su tali elementari principi – che il sapere occidentale ha di frequente ritenuto misteriosi, principalmente per la scarsa propensione ad approfondirli con serietà – si è però elaborato un modello che da millenni viene applicato con successo nei campi più disparati dell’attività umana: dalla medicina alla cucina, dalle arti marziali al giardinaggio, dalla psicologia all’informatica, per non parlare della biologia e della fisica moderna, con cui il taoismo mostra sorprendenti affinità. Con chiarezza espositiva, non priva di divertenti osservazioni e analogie, l’autore si inoltra su questa «strada», fornendo al lettore gli elementi necessari per comprendere una delle più antiche e affascinanti costruzioni del pensiero, ma soprattutto stimolandolo ad accostarsi senza pregiudizi o riserve a una cultura per molti aspetti ignorata o sottovalutata. Un testo che accompagna al rigore dell’analisi e alla profondità dello studio la disarmante saggezza dei cinesi, i quali, «alle intelligenti domande di noi dotti occidentali, rispondono quasi sempre con un imbarazzante sorriso e raccontando una storiella apparentemente insignificante», che tuttavia, facendo leva siti senso comune, esprime la verità con maggiore immediatezza di qualunque ardita teorizzazione.

Francesco Casaretti è nato a Roma nel 1939. Ha alle spalle vent’anni di attività come attore e regista teatrale e televisivo. Ha iniziato prestissimo a interessarsi al taoismo e a partire dal 1980, dopo un lungo soggiorno in Cina, si dedica alla divulgazione di questa filosofia attraverso conferenze, corsi e seminari.

Sette Decimi – Gli Oceani, le Isole, gli Abissi: i Viaggi dell’Uomo, i Percorsi dell’Immaginazione

Sette Decimi – Gli Oceani, le Isole, gli Abissi: i Viaggi dell’Uomo, i Percorsi dell’Immaginazione

Titolo originale: Seven-tenths

Autore/i: Hamilton-Paterson James

Editore: Ugo Guanda Editore

traduzione di Donatella Zanetti Ongaro.

pp. 336, illustrazioni b/n, Parma

Sette decimi del globo sono coperti dall’oceano. Sette decimi del corpo umano sono fatti d’acqua. Sette decimi parla dell’acqua del mare, delle isole, delle coste, delle scogliere e degli abissi; e parla del modo in cui tutto ciò agisce e ha sempre agito sull’immaginazione degli uomini. Il motivo ricorrente del libro è un uomo, forse lo stesso scrittore, che nuotando al largo dell’oceano ha smarrito ogni punto di riferimento e non riesce a ritrovare la sua barca. Perso nel vasto mistero del mare, l’uomo sperimenta il carattere speciale e «altro» della distesa d’acqua che lo circonda, e come essa modifica le percezioni e le proporzioni di un mondo che credevamo di controllare. L’uomo moderno di fronte all’oceano riscopre l’imprendibilità di un luogo che non si lascia né misurare né colonizzare: più gli strumenti di misurazione sono sofisticati e complessi, meno le mappe di fondali, montagne sommerse e isole risultano precise. Ce lo illustra uno dei capitoli più affascinanti, quello sulle isole immaginarie, isole inventate dai navigatori d’ogni epoca, alcune delle quali ancora esistono sugli atlanti. Ma le isole sono, appunto, anche luoghi del desiderio, luoghi che cambiano identità e confini, non solo nell’immaginazione ma anche nella triste realtà: è il caso di un isolotto delle Filippine trasformato in esclusiva stazione turistica per soli giapponesi.
Uno dei temi centrali di Sette decimi, un libro che è erede della grande letteratura di viaggio e di avventura inglese, è poi la perdita: i naufragi, i relitti, le morti in mare, i misteri delle sparizioni di navi e sottomarini, e in generale il trattamento che il mare riserva a tutte le cose che entrano nel suo dominio: la trasformazione in «qualcosa d’altro», non più riconducibile alla sua immagine originaria. Questo senso di perdita, di possibile trasmutazione, insegue anche ciò che nel mare vive e prospera. In un capitolo sulla pesca, seguiamo l’autore su un motopeschereccio scozzese nel Mare del Nord, che draga dal fondo del mare ogni sorta di rifiuti, compresa una bambola gonfiabile, ma pochissimo pesce. E lo seguiamo tra gli «zingari del mare» dell’arcipelago Sulu: popolazioni che vivevano in simbiosi perfetta con l’oceano costrette a vivere a terra, su un elemento che non conoscono e non amano. Squilibrio della bilancia marina e perdita di culture millenarie; ma, sembra dire l’autore, il mare è ancora il luogo imprendibile delle nostre fantasie più profonde, l’unico luogo inaccessibile rimasto sulla terra, che esercita sull’uomo un potere misterioso e insistente. È la terra di nessuno, il confine, la soglia oltre la quale può spingersi solo lo sguardo della mente.

James Hamilton-Paterson, scrittore, poeta, giornalista, collabora tra gli altri con il «Sunday Times» e il «TLS». Fra le sue opere: Playing with Water, Gerontius, The Bell-Boy, Griefwork. È membro della Royal Geographical Society e vive in Italia e in Estremo Oriente.

Profilo della Cultura Spagnola – Morfologia di un “Continente Mentale”

Profilo della Cultura Spagnola – Morfologia di un “Continente Mentale”

Autore/i: Uscatescu George; Campa Riccardo

Editore: Rizzoli

unica edizione, nota introduttiva di Riccardo Campa.

pp. 216, Milano

Questo volume si propone di individuare gli aspetti più significativi della cultura ispanica delineandone alcuni temi caratteristici, dal romanzo picaresco all’arte di Goya e di Velazques. Ne risulta, come era naturale, un quadro ricco di complesse interferenze, di riflessi reciproci, di tradizioni, credenze, ideologie; non poteva essere altrimenti, essendo l’area iberica per sua natura destinata a fare da filtro a numerose culture prima di proiettarsi come entità ben delineata nel circuito delle idee dell’Europa continentale. Un libro che spazia dall’età della Riforma e della rivoluzione industriale ai nostri giorni, un invito a ricuperare, dalla letteratura alla politica, i termini della conoscenza solo apparentemente in contraddizione: la ragione e l’emozione.

George Uscatescu è professore di Teoria e storia della cultura all’Università Complutense di Madrid. Fra le sue opere – molte delle quali tradotte principali lingue europee – si ricordano: Proceso al Humanismo (1968); Erasmo (1969); Antinomie della libertà (1970); Genesi e vicende dello strutturalismo ( 1972); La anarquia y lasfuentes delpoder ( 1973); Estructuras de la imaginacíon (1976).

Riccardo Campa è professore di storia delle dottrine politiche all’Università di Napoli. Ha tenuto corsi e seminari alle Università di Santander rimberga, Parigi, Londra, Tbilissi. Oltre a volumi di argomento latinoamericano, ha pubblicato: Il profetismo laico (1971); L’Universo politico omogeneo (1974); La realtà e il progetto politico (1976); Las nuevas herejías (1980).

W Palermo Viva – Storia di un Progetto per la Prevenzione delle Tossicodipendenze

W Palermo Viva – Storia di un Progetto per la Prevenzione delle Tossicodipendenze

Autore/i: Cancrini Luigi

Editore: La Nuova Italia Scientifica

pp. 308, Roma

Tra il febbraio 1990 e il dicembre 1992, un gruppo di ricercatori ha collaborato con il Comune di Palermo all’ideazione e alla messa in opera di un progetto d’intervento relativo ai problemi dei minori e del disagio giovanile e familiare. Il volume vuole offrire una testimonianza ragionata di questa esperienza, che potrà tornare utile a quanti lavorano in un settore dei servizi sociali tanto cruciale quanto ampio e lungamente trascurato. La prima parte del libro raccoglie e riordina i documenti concernenti la genesi, l’avvio e la gestione organizzativa, le prime indagini valutative, l’identificazione delle linee di sviluppo dell’iniziativa. Nella seconda parte si presentano ricerche e studi: muovendo da una ricostruzione storico-teorica del concetto di “famiglia multiproblematica”, si prendono infatti in esame alcuni specifici contesti operativi (l’evasione dell’obbligo nelle scuole elementari, il tribunale e gli istituti per minori, l’affido familiare, il lavoro terapeutico con le famiglie). All’analisi di esempi e modelli di “riproduzione” dell’esperienza palermitana è infine dedicata l’ultima parte del libro. I dati raccolti gettano luce su realtà che restano abitualmente distanti dalla pratica e dalla riflessione degli operatori. Inoltre essi intendono illustrare, con numeri e con delle “storie”, l’opportunità di adottare una prospettiva “sistemica”, per operare adeguatamente con le famiglie multiproblematiche che entrano in contatto con le istituzioni giudiziarie, sociali e sanitarie. Questo rapporto, che persegue in primo luogo la chiarezza espositiva e la fedeltà dell’informazione, potrà forse lasciare perplesso qualche fautore della ricerca “pura”. Tuttavia, la ricerca-intervento è tecnica da cui non si può prescindere nel lavoro sociale e da cui possono provenire proficue sollecitazioni. E proprio di questo il libro vorrebbe essere un possibile esempio.

Luigi Cancrini è docente di Psichiatria e Psicoterapia all’Università di Roma, e dirige il Servizio speciale di terapia familiare e tossicodipendenze della stessa Università. Per La Nuova Italia Scientifica ha già pubblicato: Quei temerari sulle macchine volanti, 1982; Quattro prove per un insegnamento della psicoterapia, 1984; La psicoterapia: grammatica e sintassi, 1987 e 1990; con Elvira Guida, L’intervento psicologico nella scuola, 1986, e, con Cecilia La Rosa, Il vaso di Pandora, 1991.

Donne che non hanno Paura del Fuoco – Come Trasformare in Energia Vitale il Sentimento della Rabbia

Donne che non hanno Paura del Fuoco – Come Trasformare in Energia Vitale il Sentimento della Rabbia

Titolo originale: Female Rage

Autore/i: Valentis Mary; Devane Anne

Editore: Edizioni Frassinelli

introduzione delle autrici, traduzione di Maura Pizzorno.

pp. X-300, illustrazioni b/n, Milano

Qual è il segreto delle donne che non hanno paura di scottarsi al fuoco della propria collera? Che potere dà saper trasformare la rabbia in energia? La risposta è in questo affascinante viaggio nel vissuto femminile di ieri e di oggi, un excursus in cui le due autrici, abbracciando trasversalmente mito, psicoanalisi, letteratura, cinema, arti figurative e cronaca, svelano il complesso universo psicologico della « rabbia femminile », un sentimento ancestrale che la donna ha nel proprio patrimonio genetico e culturale. Privilegiando il mito di Medusa come chiave interpretativa, Valentis e Devane suggeriscono una via per convertire questa pulsione in forza positiva e produttiva, utilizzando un approccio che richiama idealmente l’indagine di Donne che corrono coi lupi. I modelli comportamentali della società e della famiglia richiedono che la donna reprima il fuoco della propria furia. Ma se la rabbia rivolta verso l’esterno dà luogo a comportamenti violenti e socialmente inaccettabili, qualora la furia venga introiettata può avere effetti ancora più devastanti, arrivando a provocare disturbi emotivi e fisici quali depressione, anoressia, bulimia, dissociazione della personalità. Mettersi in contatto con la propria « Medusa interiore » è il primo passo verso una sana e matura presa di coscienza: Medusa era sì il mostro con serpenti al posto dei capelli e uno sguardo che pietrifica, ma dalla sua testa mozzata sono venuti alla luce Crisaore e Pegaso, simboli di forza interiore e creatività. Con questo saggio appassionato e stimolante – corredato di illustrazioni e di due test di autovalutazione -, che spazia da Freud a Kundera e a casi di attualità come quello di Lorena Bobbitt, attraverso un indimenticabile campionario di personaggi femminili del nostro presente, da Thelma e Louise a Basic Instinct, a I ponti di Madison County, ogni donna può imparare a rapportarsi a un’energia tanto potente come la rabbia e a canalizzarla in positivo verso il raggiungimento dei propri obiettivi, facendola diventare un fuoco di cui si può e si deve non avere paura.

«Una rabbia indifferenziata e indiscriminata può contaminare e distruggere Unterà esistenza di una donna. […] Ma la donna che intraprende il viaggio per tornare a Medusa esplorandone la storia e comprendendo la realtà della sua rabbia comincia a capire quale potente arma ha in suo possesso. La rabbia è la via maestra verso V asserzione di sé, verso un più profondo sviluppo psicologico e il benessere emotivo.»

«Le dinamiche della rabbia e della vendetta sono operazioni psicologiche complesse e intricate che occorre riconoscere, poi comprendere e infine affrontare in modo accurato e consapevole. […] Il fine è di raggiungere l’autenticità nella nostra esistenza senza far del male agli altri, ma neppure a noi stesse.»

«La rabbia è normale; è umana, è reale. Nella nostra ricerca, abbiamo dovuto andare ben al di là delle nostre paure, del nostro rifiuto di vedere la verità della nostra esistenza e di quella delle altre donne. Ci auguriamo che le lettrici vadano anch’esse oltre queste barriere e si confrontino con la Medusa che è in loro.»

Mary Valentis, laureata in Letteratura inglese e americana, è attualmente docente di Letteratura alla State University of New York di Albany. Ha scritto una raccolta di saggi sulla poesia americana e tiene corsi di psicologia, letteratura e cultura popolare.

Anne Devane, laureata in Letteratura irlandese e americana, è attualmente docente di Letteratura alla State University of New York. Scrive testi per la televisione e tiene corsi di cultura popolare con grande attenzione all’universo femminile.

Le 12 Case Astrologiche – Il Significato delle Case nel Tema Natale e in Relazione al Transito dei Pianeti Lenti

Le 12 Case Astrologiche – Il Significato delle Case nel Tema Natale e in Relazione al Transito dei Pianeti Lenti

Titolo originale: Les 12 Maisons Astrologiques

Autore/i: David Ferdinand

Editore: Armenia Editore

introduzione dell’autore, traduzione di Enzo Acampora.

Astrologia; Osservazioni Astrologiche; Tecniche Astrologiche; Studio Pratica e Ricerca

Lo studio delle case costituisce uno dei grandi capitoli della scienza astrologica. Esse infatti descrivono e delimitano le dodici principali sfere d’esperienza della vita umana: dalla creatività all’amore, dalla salute alle finanze.
Se il rapporto che intercorre fra i pianeti, gli aspetti e i segni indica la qualità dell’energia vitale di cui dispone il soggetto al momento della nascita, la casa nella quale si verifica questa relazione precisa invece in quale settore si esprimerà in modo particolare la stessa energia, rivelando quindi le attitudini e le potenzialità dell’individuo, i suoi difetti e i suoi aspetti vulnerabili.
Concepito e maturato da Ferdinand David, docente di astrologia e materie esoteriche, durante i suoi dieci anni di insegnamento a Strasburgo, questo libro costituisce un corso completo sul ruolo delle case nel tema natale.
Nella seconda parte del volume, l’Autore amplia la trattazione sviluppando un’originale interpretazione del transito dei cinque pianeti lenti in ciascuna delle case e proponendo una visione attuale e personale sulla definizione e le relazioni reciproche di pianeti e case.
Un’opera destinata sia agli studiosi e ai professionisti dell’astrologia, sia a coloro che, ancora profani, troveranno in essa un indispensabile strumento di lavoro e di riflessione.

Yoga – Il Metodo Iyengar • La Nuova, Definitiva Guida alla Forma di Yoga più Diffusa

Yoga – Il Metodo Iyengar • La Nuova, Definitiva Guida alla Forma di Yoga più Diffusa

Titolo originale: Yoga – The Iyengar Way

Autore/i: Mehta Silva; Mehta Mira; Mehta Shyam

Editore: Edizioni Mediterranee

premessa di B.K.S. Iyengar, prefazione e introduzione delle autrici, traduzione Maria Cristina Coldagelli.

pp. 192, interamente e riccamente illustrato a colori e b/n, Roma

L’antichissima pratica dello Yoga è stata considerata per lungo tempo un efficace sistema per alleviare la tensione emotiva, curare le malattie del corpo e raggiungere un equilibrio personale.

Yoga: il metodo Iyengar è una guida pratica, completa e autorevole al più popolare e accessibile dei sistemi Yoga. Sviluppato dal maestro nel corso degli ultimi cinquant’anni, il metodo Iyengar è l’unico approccio allo Yoga articolato sistematicamente, mettendo un accento particolare sulla precisione del movimento per poter trarre il massimo del beneficio.

Yoga: il metodo Iyengar è un manuale serio e completo per il principiante come per l’allievo più avanzato, interpreta e presenta lo Yoga in modo adatto al lettore occidentale. Espone oltre cento posizioni, ciascuna illustrata chiaramente nelle diverse fasi da fotografie e istruzioni dettagliate, e classificate secondo il livello di difficoltà. Sono inoltre forniti consigli e idee per aiutare a progredire il principiante e chi è meno flessibile, oltre che per spiegare i dettagli più raffinati delle posizioni per gli allievi più avanzati.

Il libro dedica inoltre una sezione al Pranayama, l’arte della respirazione, alla meditazione e alla storia della filosofia Yoga, insieme a corsi progressivi per la pratica e a programmi terapeutici per un buon numero di disturbi comuni. Riccamente illustrato da fotografie, scrittore dimostrato da allievi che hanno studiato per oltre trent’anni sotto la guida di B.K.S. Iyengar, Yoga: il metodo Iyengar è la guida decisiva per gli allievi di tutto il mondo.

Silva Mehta (1926-1994) ha dedicato la sua vita alla continuazione dell’opera di Iyengar. Ha cominciato a insegnare yoga nel 1960 e le è stato affidato il primo corso per insegnanti di yoga del Regno Unito, patrocinato a Londra dalle autorità responsabili dell’istruzione.

Mira Mehta, figlia di Silva, è laureata in lettere all’università di Londra e si è specializzata all’università di Oxford in sanscrito, religioni e filosofia dell’India. Ha cominciato a insegnare yoga nel 1973 e segue le orme materne nel diffonderlo a tempo pieno. Con le Edizioni Mediterranee ha pubblicato Yoga spiegato.

Shyam Mehta, figlio di Silva, laureato in matematica a Cambridge, ha una brillante carriera come matematico attuariale. Insegna yoga dal 1974.

In Terra d’Israele

In Terra d’Israele

Titolo originale: Lo vesham be’eretz Israel

Autore/i: Oz Amos

Editore: Casa Editrice Marietti

prima edizione, prefazione di Lucia Annunziata, traduzione dall’ebraico di Arno Baehr, in copertina: Terra d’Israele, dal trattato “Peregrinatio in Terram Sanctam” di Bernhard von Breydenbach, 1486.

pp. XVIII-198, 1 cartina b/n, Genova

«Ho raccolto il materiale per questi appunti durante i miei viaggi attraverso Israele nell’ottobre e nel novembre 1982.1 colloqui che ho avuto non sono stati registrati dal vivo, e a causa della loro durata non sono riportati per esteso. Nella maggioranza dei casi prendevo gli appunti mentre si svolgeva la conversazione; in due o tre occasioni, subito dopo la fine della medesima. Tutti gli interlocutori sono persone vere e vive – sia quelli che ho nominato che gli altri.
Tutti i capitoli, salvo l’ultimo, sono stati pubblicati sul supplemento settimanale del quotidiano “Davar” nel novembre e nel dicembre 1982 e nel gennaio 1983.
Non considero questi appunti come “immagine rappresentativa” o come “caratterizzazione media” di Israele oggi; non credo a immagini rappresentative e neppure a caratterizzazioni medie. Ogni luogo è un mondo a sé e ogni persona è un intero universo, e io ho visitato soltanto alcuni luoghi e ho parlato con poche persone – e durante queste visite ho potuto vedere e sentire soltanto una piccola parte di quello che c’era da vedere e da sentire.

Ci sono due modi per risolvere una tragedia. Uno è quello di Shakespeare e l’altro quello di Cechov. In Shakespeare alla fine tutti sono morti. La scena è coperta di sangue, e la Giustizia svolazza su tutto. In
Cechov sono tutti frustrati e arrabbiati, col cuore a pezzi, ma vivi. E tutto quello che voglio è che ci sia una fine cechoviana alla nostra tragedia». (Amos Oz)

Amos Oz è considerato lo scrittore più importante della nuova generazione israeliana. Nato a Gerusalemme nel 1939, durante la guerra dei Sei giorni e quella del Kippur ha combattuto nel Sinai e sulle alture del Golan. Attualmente vive a Arad, una piccola città non lontana dal Mar Morto, e insegna letteratura presso le università di Gerusalemme e di Be’ar Sheva.
Quasi tutti i suoi libri sono stati tradotti in varie lingue; in Italia è stato pubblicato il romanzo Michele mio (Bompiani) e sono in corso di pubblicazione, presso Guanda, Scatola nera e Conoscere donna.

Il Sogno della Croce e Liriche del Duecento Inglese sulla Passione

Il Sogno della Croce e Liriche del Duecento Inglese sulla Passione

Autore/i: Autori vari

Editore: Pratiche Editrice

introduzione, note e traduzione e cura di Domenico Pezzini.

pp. 172, Parma

«Vedevo il legno della gloria, adorno di vesti regali, scintillante di luce, coperto tutto d’oro; gemme avevano avvolto di fulgore l’albero del potente». Così nel Sogno della Croce (IX-X sec.) una superba visione ripropone al cristiano il mistero della Passione, ed è la Croce stessa a parlare, ricordando l’incontro con il Dio – «Tremai quando il guerriero mi abbracciò, ma non osai piegarmi a terra» – incontro che la trasformò per sempre da strumento di angoscia in cammino di vita. Accompagnano questo capolavoro della poesia anglosassone, rutilante di antiche gemme, alcune liriche sulla Passione del xm secolo, non meno intense ma molto diverse. Indugiando ossessivamente sui dolori di Cristo, sulla devastazione del suo corpo, sulla vergogna della sua nudità, sull’abbandono dei discepoli, sulle sofferenze di Maria, esse sono espressione della nuova «pietà affettiva», si inseriscono nel grande movimento di rievangelizzazione delle plebi cristiane condotto dagli ordini dei Predicatori. L’«albero della vittoria» del Sogno della Croce, simbolo insieme di umiliazione e di trionfo, cosmico equilibrio di morte e vita, è divenuto qui dolente meditazione creaturale, imago pietatis.

I Due Titanic – L’Enigma di un Disastro Voluto e di una Truffa Colossale. Il Vero Titanic non è Mai Partito!

I Due Titanic – L’Enigma di un Disastro Voluto e di una Truffa Colossale. Il Vero Titanic non è Mai Partito!

Titolo originale: The Riddle of the Titanic

Autore/i: Gardiner Robin; Van der Vat Dan

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, prefazioni degli autori, traduzione a cura di Stefania Manetti.

pp. 480, numerose illustrazioni b/n f.t., Casale Monferrato (AL)

Nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, mentre il Titanic si inabissava in seguito a un rovinoso scontro con un iceberg portando con sé in fondo al mare più di mille passeggeri inermi, forse in qualche altra parte del mondo qualcuno sapeva e voluta-mente non faceva nulla per evitare la tragedia. Anzi, forse tutto era stato preordinato; forse quella nave che colava a picco non era il Titanic
Quel che è certo è che la compagnia di navigazione White Star, armatrice del Titanio, aveva gravi problemi finanziari e aveva stipulato per la traversata del Titanic una assicurazione esorbitante; il Titanic aveva una nave gemella, l’Olympic, che aveva già avuto numerosi incidenti ed era stata ferma in un cantiere per lavori di manutenzione proprio nel periodo precedente la partenza del Titanic.
Stranamente, anche gli ufficiali e l’equipaggio presenti sul Titanic al momento della tragedia erano quelli dell’Olympic. Ancor più stranamente, le indagini anglo-americane successive all’incidente vennero presto archiviate e tutti i relativi documenti distrutti. Seguendo indizi, tracce e sospetti, Robin Gardiner e Dan Van der Vat ricostruiscono con meticolosa precisione tutti i particolari della vicenda e giungono ad una conclusione sconvolgente: l’incidente del Titanic venne orchestrato dalla White Star per incassare il premio dell’assicurazione e la nave che veramente si inabissò non fu veramente il Titanic!

Perché il Capitano Smith ignorò l’allarme lanciato dall’equipaggio e accelerò la corsa della nave contro i ghiacci?
Perché le indagini vennero ritardate e i relativi documenti distrutti?
Perché la compagnia proprietaria del Titanic la White Star, non mandò sul luogo del disastro una nave di soccorso che era nelle vicinanze?
Perché la White Star tenne nascosta in un porto la nave sorella del Titanic, la Olympic?

«Una indagine appassionante, ben scritta e documentata con rivelazioni e scoperte totalmente inedite.» (Times Literary Supplement)

Robin Gardiner vive a Oxford. Da sempre affascinato dalla storia del Titanic, per circa dieci anni ha raccolto tutta la documentazione disponibile relativa al disastro marittimo più grave del nostro secolo. Ha pubblicato molti articoli rivelando le sue scoperte che mettono in dubbio la versione ufficiale fornita a proposito della tragedia.

Dan Van Der Vat vive a Londra. È stato corrispondente di «The Times» e attualmente è uno dei principali collaboratori di «The Guardian». È autore di sei libri sulla storia marittima del ventesimo secolo, due dei quali hanno vinto importanti premi letterari.

Guerra alle Balene

Guerra alle Balene

Titolo originale: Harpoon

Autore/i: Darby Andrew

Editore: Longanesi & C.

prologo dell’autore, traduzione di Elisabetta Valdré.

pp. 336, Milano

Perché si continua a uccidere le balene? Per rispondere a questa domanda bisogna compiere un viaggio a ritroso nella storia della caccia ai cetacei, seguendo le rotte delle prime baleniere. Un viaggio che ha inizio nel Nord Atlantico, a sud dell’Islanda, quando il comandante Thomas Welcome Roys sparò il primo colpo del suo cannoncino a spalla da quindici chili, uccidendo una balenottera azzurra e dando inizio alla mattanza che avrebbe portato sull’orlo dell’estinzione la specie di maggiori dimensioni del pianeta. Era il 1855. Nel corso del ventesimo secolo, quando la caccia alla balena raggiunse l’apice, la grande carneficina dell’emisfero australe abbatté più di due milioni di individui. E ai giorni nostri alcune nazioni – su tutte il Giappone – rivendicano il proprio diritto a continuare lo sterminio, nel nome della sovranità territoriale e di antiche tradizioni di pesca.
Scritta da un giornalista impegnato in prima linea per la conservazione dell’ambiente marino, Guerra alle balene è una documentatissima denuncia di quanti, si tratti di balenieri norvegesi o artiglieri giapponesi, nonostante il divieto praticano ancora oggi una caccia spietata. Ma è anche un racconto che ci restituisce tutto il fascino, e talvolta il mistero, del mondo marino e dei suoi magnifici abitanti.

Andrew Darby, giornalista, si occupa della lotta contro la caccia alle balene da oltre vent’anni. Vive a Hobart, in Tasmania.

Capire i Disagi dei Bambini – Le Richieste d’Aiuto che Preoccupano i Genitori

Capire i Disagi dei Bambini – Le Richieste d’Aiuto che Preoccupano i Genitori

Autore/i: D’Ambrosio Cleopatra

Editore: Edizioni Centro Studi Erickson

con la collaborazione di Carla Bertazzi, introduzione dell’autrice.

pp. 200, Gardolo (TN)

Figli che fingono di essere malati per non andare a scuola, che soffrono per l’arrivo di un nuovo fratellino, bambini che litigano con i compagni di scuola, che mentono continuamente, adolescenti che rispondono male agli insegnanti e scappano di casa.
Si tratta di episodi quotidiani, poco eclatanti e forse proprio per questo erroneamente sottovalutati da genitori e educatori, che tendono a sdrammatizzare, a ricondurre tutto a un capriccio passeggero, oppure reagiscono assestando uno sculaccione «educativo» o attaccando con bruschi rimproveri.
L’autrice, psicologa e psicoterapeuta, avvalendosi di storie comuni, in cui ciascuno si può riconoscere e confrontare, opera un’attenta analisi in due direzioni: da un lato indaga le cause di questi comportamenti problematici e i disagi che possono averli originati, dall’altro fornisce all’adulto utili suggerimenti per compiere le scelte più opportune e guidarlo verso la soluzione del problema.