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Libri dalla categoria Faraoni

Magia Bianca e Magia Nera

Magia Bianca e Magia Nera

Autore/i: Papus

Editore: Edizioni del Gattopardo

introduzione dell’autore.

pp. 168, Roma

Papus in questo suo trattato, che rappresenta una ricerca completa e precisa sulla magia, fornisce tutte le spiegazioni per potersi rivolgere con cognizione verso le pratiche occulte.
Il volume si presenta ricco di spunti e di motivi d’interesse, sia per coloro che per la prima volta si accostano agli studi sulla magia, che per quelli che desiderano approfondire le loro conoscenze nel campo dell’occultismo.
Questo testo viene proposto al lettore con la certezza che, dopo il primo stupefacente approccio, egli saprà valutarne per intero il suo valore, oltre che per il contenuto affascinante, per la chiarezza d’esposizione, che ne rende facile l’assimilazione.

La Legge Universale della Differenziazione

La Legge Universale della Differenziazione

Autore/i: Guzzo Roberto

Editore: CORSO & C.

presentazione di Giuseppe Guido Loschiavo, introduzione di Francesco Pestellini.

pp. 200, Roma

La conoscenza pre-somatica, racchiusa in una moderna e realistica concezione della teologia, della filosofia e delle scienze naturali è dimostrata con una attuale serrata sintesi. Essa si diffonderà nell’intera Europa, come nuovo metodo rivoluzionario.

Frantuma le barriere delle conoscenze aprendo la via alla conoscenza rivoluzionaria dei tempi nuovi. (dott. Francesco Giarrizoo – giornalista)

Schiude l’orizzonte alla nuova conoscenza e rivoluzione la nostra epoca. (dr. Joaquin Tomaso Bustamante – Accademico dell’Argentina)

Personalità e Malattia

Personalità e Malattia

Autore/i: Guirdham Arthur

Editore: Gherardo Casini Editore

unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Maria T. Valente.

pp. 240, Roma

Perché malgrado i progressi compiuti negli ultimi decenni dalla medicina, la percentuale delle malattie rimane invariata? Un noto clinico inglese, Arthur Guirdham, ha studiato a fondo il problema e ne ha tratto una teoria secondo la quale i caratteri della malattia dipendono fondamentalmente dal substrato religioso, filosofico e sociologico del soggetto ammalato. L’importanza che ogni singolo individuo attribuisce alla propria personalità rappresenta uno dei più importanti fattori nel determinare il tipo di malattia al qual soggiace.
Guirdham tiene conto dei fattori di ordine sociale, rileva che talune malattie si manifestano solo in quanto sono socialmente ed eticamente giustificabili, afferma che l’impressionabilità rappresenta un fattore fondamentale nel determinismo della malattia pur tenendo presenti i fattori fisici, e ritiene che il potere di suggestione del medico costituisca un importante fenomeno nella manifestazione e nella scomparsa dei sintomi. La repressione della tensione emotiva è di primaria importanza nel determinare il tipo di malattia.
Non solo il medico e lo psichiatra ma qualsiasi lettore troverà la teoria di Guirdham di vivo e particolare interesse. L’Autore espone infatti i propri concetti in modo semplice e piano, e propone esempi palpitanti, tali da indurre chiunque ad approfondire le proprie conoscenze su questo argomento.

Il Controllo del Destino

Il Controllo del Destino

Il fattore decisivo di ogni successo – Come propiziarsi la fortuna e proteggersi dalla cattiva sorte

Autore/i: De Lafforest Roger

Editore: Siad Edizioni

traduzione di Emilio de Paoli, titolo originale «L’art et la science de la chance».

pp. 196, Milano

Più del talento, più del duro lavoro, la Fortuna è il fattore decisivo di ogni successo. Ma questa fortuna – così indispensabile – è la cosa al mondo più mal distribuita. Certe persone ne sono provviste abbondantemente, altri non ne hanno abbastanza e non ne hanno per niente. È la più stridente delle ineguaglianze che tormentano la condizione umana. Ci si deve allora rassegnare a subire una simile ingiustizia della sorte, o c’è un rimedio a tutto questo?
In seguito ai suoi studi a proposito delle Leggi della Fortuna, Roger de Lafforest restituisce la speranza a tutti coloro che, a furia di arenarsi, finiscono per perdere anche il gusto dell’iniziativa. Il suo libro rivela mezzi semplici, ma di provata efficacia, che permettono di domare la Fortuna e di proteggersi contro la sfortuna. Questo studio è accompagnato da esempi e aneddoti vissuti che sono convincenti nella stessa misura delle dimostrazioni a livello teorico. L’autore ci fa assistere alla nascita di una nuova scienza della felicità. Grazie a questa iniziazione, la vita di ciascuno può risultarne trasformata, e più nessuno avrà la scusa di dire, con rassegnazione di fronte all’insuccesso: «Non ho Fortuna».
Perchè questo è il libro che vi procura la Fortuna.

La Filosofia Perenne – L’Incontro fra le Tradizioni d’Oriente e d’Occidente

La Filosofia Perenne – L’Incontro fra le Tradizioni d’Oriente e d’Occidente

Dall’Io al Tutto: un viaggio filosofico attraverso i secoli e le culture

Autore/i: Zolla Elémire

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, presentazione dell’autore, in sovraccoperta: Particolare di un dipinto tibetano Foto di Giorgio Lotti.

pp. 306, tavole b/n f.t., Milano

L’asservimento alle esigenze della produzione e il disincantato ottimismo, derivanti dalla diffusione planetaria dell’ideologia tecnico-scientifica, sono ormai i tratti distintivi della mentalità dell’uomo occidentale: ma sono davvero questi gli unici atteggiamenti possibili o i più consoni all’armonica convivenza con la natura e a una sua comprensione? E le contrapposizioni fra soggetto e oggetto, intelletto e sentimento, spirito e materia possono consentire all’uomo moderno di abitare felicemente nel mondo? Oltre ogni specialismo scientifico e dogmatismo storiografico, Elémire Zolla ricostruisce un percorso in cui le culture più lontane appaiono unite dal tentativo di cogliere la visione di ciò che sta dietro all’intervento eccessivo e all’uso intempestivo dell’intelletto dell’uomo occidentale. Si scopre allora che esiste una «metafisica unitaria», una filosofia perenne – recuperando un’espressione penetrata nella tradizione filosofica europea grazie a Leibniz, ma coniata già da Agostino Steuco nel XVI secolo – che, come una corrente celata, limpida e profonda, attraversa ogni civiltà nello sforzo di riportare alla luce la suprema perfezione, la mente naturale, che vive oscillando tra gli eterni poli del processo conoscitivo: lo e Universo. La mente naturale corrisponde alla dissoluzione delle rigide astrazioni che derivano dalla separazione di conoscente, conoscere e conosciuto, e permette di accedere alle infinite prospettive che sgorgano da uno stato di vuoto e di abbandono assoluto simile al confine evanescente fra veglia e sonno: qui solo l’attenzione è viva mentre le superstizioni delle leggi che dominano nella morale e nell’ordine dei fenomeni svaniscono nel pulsare ritmico della vita, nell’unità del Tutto.
Zolla riconduce in un’unica costellazione le visioni di poeti zen, di saggi taoisti, di monaci buddhisti, di maestri di karate, ma anche le geniali e spesso sconosciute intuizioni di indiscutibili «classici» del pensiero occidentale fra cui Meister Eckhart, Goethe, Bachofen, Baudelaire, Nietzsche, Heidegger e Djuna Barnes, che hanno saputo scavare nell’abisso dell’esperienza per indicare all’uomo il massimo scopo dell’elevazione intellettuale: il raggiungimento di quel vuoto originario che può plasmare la forma di ogni cosa, il conseguimento dell’unità di soggetto e oggetto nella visione, la fusione armonica dell’individuo nell’eternità della natura.

Elémire Zolla (Torino 1926) ha insegnato Letteratura anglo-americana all’Università La Sapienza di Roma. È uno dei massimi conoscitori mondiali delle filosofie orientali, in particolare dell’induismo e del buddhismo, oltre che delle tradizioni esoteriche in genere. Collabora alle pagine culturali del «Corriere della Sera». Tra le sue opere ricordiamo: Aure (Marsilio 1988), Archetipi (Marsilio 1990), Verità segrete esposte in evidenza (Marsilio 1990), Uscite dal mondo (Adelphi 1992), Lo stupore infantile (Adelphi 1994) e Le tre vie (Adelphi 1995). Nel 1996 ha pubblicato da Mondadori La nube del telaio.

Kinesica : Il Potere del Comando Silenzioso

Kinesica : Il Potere del Comando Silenzioso

I segreti e le tecniche del linguaggio del corpo per conquistare il potere, la forza, il fascino e il controllo delle persone

Autore/i: Cundiff Merlyn

Editore: Siad Edizioni

traduzione di Elio Mori, titolo originale «Kinesics: the Power of Silent Command».

pp. 208, Milano

La Kinesica, sebbene sia la più antica forma di comunicazione, è tuttora poco conosciuta. Eppure a quei pochi che la praticano essa fornisce l’incredibile potere di conoscere quel che pensano gli altri o, ancora, semplicemente stando seduti in un certo modo, proiettare ordini non verbali che devono essere eseguiti. In questo volume potrete scoprire tutti i segreti e le tecniche per liberare questa forza che adesso è sopita in voi. Imparerete a leggere i pensieri e i desideri più reconditi nella mente delle persone, ad accattivarvi il loro amore e ammirazione, a fare in modo che facciano quello che voi volete. E quando avrete appreso come funziona, potrete mettere in pratica questo segreto e raggiungere tutto il potere, l’influenza e il controllo sulle persone che avete sempre desiderato.
Perchè tale potere non solo esiste, come hanno dimostrato recenti scoperte scientifiche, ma forse qualcuno lo sta già usando per controllare voi. Ora è venuto il momento di ribaltare la situazione.

Autoipnosi

Autoipnosi

Un metodo sicuro per risolvere i più assillanti problemi e conquistare il controllo di se stessi

Autore/i: Bernhardt Roger; Martin David

Editore: Siad Edizioni

traduzione di Giancarlo Tarozzi.

pp. 224, Milano

Oggi giorno l’ipnosi, come strumento terapeutico, è ampiamente riconosciuta dalla classe medica. Questo libro ne illustra l’importanza e prospetta alcuni modi di utilizzo nella vita quotidiana di ognuno al fine di conoscersi sempre più a fondo. E non occorre andare dallo psicanalista per raggiungere i benefici di questa pratica; l’autoipnosi ha già dato risultati soddisfacenti per poter essere ritenuta valida da tutti. D’altra parte oggi, visto il ritmo frenetico della vita moderna, che cosa si desidera di più se non sbarazzarsi dalla tensione, dal nervosismo e dalla depressione?
L’autoipnosi inoltre favorisce una serie di cambiamenti positivi nella personalità di un individuo; oltre a potenziare la creatività e l’immaginazione, aiuta a costruirsi un ottimo sistema di autodisciplina. L’autore, esperto psicanalista e ipnotista, presenta un metodo di autoipnosi ampiamente collaudato e verificato scientificamente: non richiederà, una volta ben padroneggiato, più di trenta secondi e potrà essere adatto a una grande varietà di problemi fisici, emotivi e sessuali.

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Ringraziamenti

  • Posso essere ipnotizzato?
  • Fatti e leggende sull’ipnosi
  • Cos’è in realtàl’ipnosi
  • Quello che l’ipnosi può fare per voi
  • Il metodo
  • Come vincere le abitudini indesiderate
  • Come padroneggiare i problemi emotivi
  • Come controllare i disturbi fisici
  • Come superare le difficoltà sessuali
  • Costruirsi atteggiamenti e sentimenti positivi
  • Lo sviluppo dei talenti della mente e del corpo
  • La componente critica

Bibliografia

Little Big Horn • Il Popolo dei Sioux Contro Custer – 3 Volumi

Little Big Horn • Il Popolo dei Sioux Contro Custer – 3 Volumi

Volume I – La storia • Volume II – I documenti • Volume III – Le immagini

Autore/i: D’Aniello Raffaele

Editore: Erre Emme Edizioni

premessa e prologo dell’autore, in copertine: disegno della battaglia di Lancia d’Aquila (Amos Bad Heart Buffalo).

vol. 1 pp. 400, vol. 2 pp. 208, vol. 3 pp. 128, nn. illustrazioni b/n, con 128 pagine di foto d’archivio b/n, Pomezia (Roma)

Una delle più celebri battaglie della storia moderna viene raccontata in termini narrativi, documentari e fotografici. A Little Big Horn le tribù riunite dei Lakota (Sioux) sconfissero il 7° Cavalleggeri del generale Custer, mostrando non solo una loro superiorità tattica di combattimento, ma anche quali potenzialità vi fossero nell’azione unitaria dei popoli nativi americani.
L’autore ci offre la ricerca più completa e attualizzata disponibile sull’argomento, accompagnandoci in un viaggio di autentica «scoperta e avventura» nel mondo dell’etnologia, della storia, della tattica militare, dell’iconografia.
Schierato ovviamente dalla parte dei «pellerossa», egli fa rivivere per noi una pagina di storia immortalata fino ad oggi soltanto dal cinema. Un esempio appassionante di fusione tra narrativa e scienza.

Il Ritorno dei Pellerossa

Il Ritorno dei Pellerossa

Mito e letteratura in America

Autore/i: Fiedler Leslie A.

Editore: Rizzoli

prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Luigi Brioschi.

pp. 192, Milano

Mito e letteratura, in America, hanno strette connessioni non solo reciproche, ma anche con la geografia. A un Nord, un Sud, un Est, un Ovest mitizzati corrispondono dunque quattro tipi di libri americani: northern, southern, eastern, western. È da questa mappa della mitologia e della letteratura americane che prende avvio la ricerca condotta da Leslie Fiedler nel presente volume: una ricerca destinata a condurlo, dopo ampie ma pertinenti escursioni, sulle tracce dell’indiano, l’abitatore di un Occidente un tempo inesplorato e selvaggio, attorno a cui si coagulano i miti di fondo dell’America bianca. Estendendo il campo di studio dalla letteratura all’antropologia culturale e alla storia, Fiedler approda anzi a una nozione di West che investe globalmente il mondo americano dalle origini ad oggi.
Egli tenta però un approccio ancora più ampio e ambizioso a questo tema, individuando nel West l’ultima delle frontiere dell’uomo occidentale nel corso della sua storia. Ecco dunque istituito un sorprendente rapporto tra il mito del maschio WASP sperduto nella wilderness e amico del pellerossa, e quel rilevante archetipo che è Ulisse, l’avventuroso «esploratore» tratto da Dante dall’antichità classica e imitato da Colombo nel suo viaggio alle Americhe.
Di qui tuttavia la stimolante indagine di Fiedler rimbalza, per così dire, verso il presente: un presente in cui il mito western, il mito di una «folle» corsa nel dominio dell’ignoto, si esprime in nuove, sconcertanti visioni, e in cui l’indiano stesso, affatto sommerso dalla «grande marea bianca», riappare.
Concepito come parte terminale della trilogia iniziata con Amore e morte nel romanzo americano e Aspettando la fine, Il ritorno del pellerossa (The Return of the Vanishing American) è l’originale tentativo di rintracciare e definire un’area centrale della mitologia americana, saldandola ad una estremità con la letteratura, il costume e le credenze americane d’oggi, all’altra con il più remoto passato europeo e occidentale.

Leslie Fiedler, saggista, narratore e poeta è nato a Newark, New Jersey, nel 1917. Coetaneo di Bellow, Goodman e Rosenfeldt, si affermò nell’ambito della seconda Partisan Review, subito dopo la seconda guerra mondiale. E stato professore di inglese e ha tenuto corsi in diverse università. Ha pubblicato, oltre alla trilogia che si chiude con The return of the Vanishing American e ad alcuni romanzi, i volumi di saggi An end to Innocence, The Art of the Essay, No! in thunder: Essays on Myth and Literature.
Una sua raccolta di racconti è apparsa di recente in Italia col titolo La macchia (Editrice Rizzoli).

Manuale del Trapper

Manuale del Trapper

Autore/i: Mercanti Andrea

Editore: Longanesi & C.

disegni dell’autore.

pp. 394, 824 disegni a colori, Milano

Sulle montagne e nelle praterie nei boschi e nei deserti i trapper dovevano cavarsela sempre.
Possedevano quello che indossavano: alla cintura un coltello in spalla un sacco, in testa un cappello al collo un fazzoletto.
Conoscevano i trucchi per sopravvivere in ogni situazione e in ogni clima.
Sapevano camminare sulla neve costruire una capanna, rizzare una tenda riconoscere le orme, gettare un ponte scavare un rifugio, pescare con le mani accendere un fuoco da bivacco impiombare le corde, affumicare la carne.
Cucivano le pelli come le squaw e intrecciavano la paglia come gli indiani.
Sapevano usare una coperta in mille modi: come poncho, come tenda, come sacco.
Costruivano rifugi di frasche flessibili e capanne di tronchi con focolari di pietra.
Possedevano una sapienza inesauribile una conoscenza della natura illimitata.
Questo libro vi insegna quello che loro imparavano in una vita.
Mille disegni e mille spiegazioni per vivere nei boschi e sulle montagne per cavarsela sempre per saper fare tutto con niente: per diventare un trapper.

La Morte e il Morire

La Morte e il Morire

Autore/i: Kübler-Ross Elisabeth

Editore: Cittadella Editrice

prefazione dell’autrice, traduzione di Clara di Zoppola.

pp. 320, Assisi

La dottoressa Elisabeth Kübler-Ross non ha bisogno di essere presentata. Le sue esperienze accanto ai malati vicini a morire sono note ormai in tutto il mondo. Finalmente compare anche in Italia questo suo libro già tradotto in varie lingue.
Il lettore non si lasci spaventare dal titolo: la morte è per molti ancora argomento tabù. Eppure è un evento umano che fa parte della vita e ci riguarda tutti da vicino. Allora perché non siamo capaci di affrontarlo senza paure e senza difese? Che tipo di comunicazione ci arriva da interviste a malati all’ultimo stadio della vita? Quali sono i bisogni e i diritti di chi muore? Il modo di affrontare la morte è legato a come si sono risolti i problemi della vita?
Chi avrà il coraggio di leggere queste pagine, scritte con tanto calore da chi si è seduto accanto a molti malati per condividerne le ansie e i desideri, ne uscirà profondamente arricchito. Avrà imparato a conoscersi meglio. Non solo medici, infermieri, operatori sociali possono trovare in queste esperienze un prezioso materiale per il loro lavoro, ma chiunque voglia avvicinarsi alla morte per scoprirvi la vita.

Elisabeth Kübler-Ross è nata a Zurigo, in Svizzera, l’8 luglio del 1926. Dopo aver ricevuto una formazione accademica in Svizzera, nel 1958 Elisabeth Kübler-Ross  si trasferì negli Stati Uniti d’America, dove iniziò a lavorare presso un ospedale di New York. Dalle esperienze vissute accanto ai malati terminali, scrisse il suo primo libro. Si trattava del volume dal titolo “La morte e il morire” e venne pubblicato nel 1969. Grazie a questo volume Elisabeth Kübler-Ross divenne famosa e le sue teorie vennero considerato un punto di riferimento per lo studio dell’argomento. In particolare la sua definizione dei cinque stadi relativi alla prognosi di morte divennero celebri. Essi sono la fase di diniego e di rifiuto, la fase di rabbia, la fase di negoziazione, la fase di depressione e la fase di accettazione. Questo modello, inizialmente sviluppato in relazione alle reazioni dei pazienti che si trovano di fronte alla consapevolezza della morte, trovò applicazione anche in altri ambiti, diventando uno strumento in grado di comprendere l’elaborazione di lutti che non siano fisici, ma anche affettivi e ideologici. Durante gli anni Settanta Elisabeth Kübler-Ross  ha tenuto numerose conferenze e seminari e ha continuato a pubblicare altri saggi sull’argomento, che l’ha portata ad essere considerata, di fatto, la fondatrice della psicotanatologia e uno dei più illustri esponenti dei Death Studies. Elisabeth Kübler-Ross  è deceduta il 24 agosto del 2004 a Scottsdale, in Arizona.

Documenta Mycenaea

Documenta Mycenaea

Testi e Documenti per lo Studio dell’Antichità – X

Autore/i: Pugliese Carratelli Giovanni

Editore: Istituto Editoriale Cisalpino

prefazione dell’autore.

pp. 176, illustrazioni b/n, Varese

Sommario:

Praefatio
Addenda
Inscriptiones Cnossiae
Inscriptiones Mycenenses
Inscriptiones Thebanae
Tirynthiae
Inscriptiones Eleusinia
Inscriptio Orchomenia
Inscriptio Exempla interpretationis graecae

  • Inscriptiones Cnossiae
  • Inscriptiones Pyliae
  • Inscriptiones Mycenenses

Inscriptio Thebana
Syllabogrammata
Ideogrammata

Inscriptio Thebana
Syllabogrammata
Ideogrammata

 

La Lotta Non-Violenta del Buddismo nel Vietnam

La Lotta Non-Violenta del Buddismo nel Vietnam

Autore/i: Thich Nhat Hanh; Cao Ngoc Phuong

Editore: Città Nuova Editrice

introduzione e traduzione a cura di Grazia Marchianò.

pp. 112, Roma

Gli scritti, raccolti in questo libro, di patrioti vietnamiti esuli in Europa, ci mettono a parte della vitalità di un Movimento clandestino di resistenza, d’ispirazione buddista, perseguitato dai governi del nord e del sud del Paese, i cui fini sono quelli di restituire il Vietnam ai vietnamiti, di veder riconosciuto al popolo il diritto all’autodeterminazione, la fine del conflitto come vittoria per ambedue le parti, la salvaguardia dei peculiari valori culturali e tradizionali. Tutto ciò facendo affidamento sulla potente arma nella non-violenza, che consiste in una scelta di fondo poggiata sulla fiducia nell’uomo e sulla capacità del genere umano a creare un’autentica società umanista.
Il primo scritto, dal titolo «L’amore in azione», mostra come il Movimento buddista nel Vietnam non sia né a favore del Fronte di Liberazione Nazionale, né a favore di Mao. Afferma che l’uomo è al di sopra di ogni ideologia e che l’amore è l’unica via civile e umana ancora tentabile per la sopravvivenza del Vietnam. Di qui la scoperta di un buddismo non solo come religione e chiesa, ma anche come una disposizione dello spirito, un atteggiamento pieno di tolleranza e di comprensione. L’autore, Thich Nhat Hahn, monaco buddista, professore di filosofia delle religioni e teorico del suddetto Movimento, è attualmente uno dei leaders più autorevoli del, l’Associazione dei buddisti vietnamiti d’oltremare. Di lui apparve qualche anno fa anche in Italia un libro dal titolo «Vietnam, la pace proibita», preceduto da una lucida prefazione del famoso trappista tragicamente scomparso Thomas Merton.
Il secondo scritto, «La voce dalla casa che brucia», è un dettagliato rapporto sulla lotta non-violenta condotta dagli universitari vietnamiti per l‘indipendenza e la sovranità del loro Paese, sostenuta dalla simpatia dell’intera popolazione. Chi scrive è Cao Ngoc Phuong, docente di botanica nell’università di Hue, nota a milioni di giovani americani, grazie a un lungo giro di conferenze tenute nelle maggiori città degli USA. Anche i telespettatori italiani hanno avuto occasione di conoscerla grazie a un breve profilo dedicatole dalla – rubrica «Un volto, una storia».
Il libro si chiude con una serie di rari Documenti: un articolo di Van Ai dal titolo «Perché l’uomo non muoia», un Rapporto sulla Conferenza internazionale dei vietnamiti d’oltremare; la Dichiarazione del Congresso sulla situazione vietnamita e i negoziati di Parigi; il testo della Lettera del Supremo Patriarca della Chiesa buddista unificata a tale Congresso, quello indirizzato al popolo americano, e il Piano elaborato dalla Delegazione congressuale in vista di sbloccare i negoziati di Parigi.

I Mistici dell’Occidente

I Mistici dell’Occidente

Volume I

Autore/i: Zolla Elémire

Editore: Adelphi Edizioni

nuova edizione riveduta.

pp. 1002, tavv. b/n f.t., ill. b/n, Milano

All’inizio degli anni Sessanta Elémire Zolla pubblicò quest’opera grandiosa, che è rimasta unica per la sua concezione e la sua vastità. Insieme raccolta di testi mirabili e spesso ignoti e interpretazione di tutta l’esperienza mistica dell’Occidente, essa ci appare come una summa di quel pensiero che ebbe nel Logos o nel Cristo il suo asse. Ed è un percorso dalle sterminate ramificazioni, che va dalle dottrine misteriche pagane sino a quelle dei Padri della Chiesa, dal rigore dei primi ordini monastici fino alla passione francescana e alle folgorazioni dei grandi mistici dell’età moderna, da Juan de la Cruz a Jean-Pierre de Caussade. Sono figure e pagine che non si possono attraversare senza mutare prospettiva sul passato della nostra civiltà.

Elémire Zolla (Torino 1926) insegna all’università di Roma. Oltre ad Aure (Marsilio 1988), L’amante invisibile (Marsilio 1988) e Archetipi (Marsilio 1988), Premio Isola d’Elba e Premio Mircea Eliade), ha pubblicato L’eclissi dell’intellettuale (1959), Volgarità e dolore (1961), Storia del fantasticare (1963), l’antologia I mistici dell’Occidente (1963), Le potenze dell’anima (1968), Che cos’è la tradizione (1971), Le meraviglie della natura. Introduzione all’alchimia (1974) e The Androgene (1982). Di Archetipi, scritto originariamente in inglese e uscito in Inghilterra e negli Stati Uniti nel 1981, sono apparse le versioni giapponese e spagnola.

Spiritismo Moderno – I Fenomeni

Spiritismo Moderno – I Fenomeni

Autore/i: Trespioli Gino

Editore: Istituto Editoriale Cisalpino – La Goliardica

ristampa anastatica dell’edizione del 1934.

pp. V-464, 22 tavv. f. t., Milano

“Faticoso e triste è sempre il sorgere di una nuova branca della conoscenza; splende nella mente dei divinatori e degli ispirati la luce del vero, e, nell’entusiasmo si lanciano fidenti nella vittoria; ma la realtà si erge spaventevole ostacolo che è insormontabile se non a prezzo di sacrifici dolorosi.
E comincia subito per la biopsichica – nome moderno di antichissima scienza – tutta una storia di eroismi e di fanatismi, di tragedie e di glorie; è una lotta grande, ma offuscata, di una tristezza pesante, così da segnare il medioevo come l’età più sorprendente e melanconica della storia di Europa. Accanto al guerriero c’è lo stregone; il sortilegio è un episodio quotidiano; la dama ha bisogno di filtri; monarchi e pontefici parlano sempre di diavoli; per preparare la chimica lo scienziato si nasconde in una tana a cercare l’elisir; il rogo appesta le città delle abbrustolite carni delle streghe; si vincono o si perdono le battaglie se ed in quanto un ragno abbia filato in un dato modo.[…] Ma gli animosi ricercatori del vero, Alberto Magno, maestro di San Tomaso ed ora santificato pur esso, e Cecco d’Ascoli, il poeta antagonista del poeta, e Cornelio Agrippa, e Basile il chimico, e, maggiore per impegno e coltura, Marsilio Ficino, scrivono di magia e di cabalistica, di alchimia e di astrologia, seguiti da un esercito di studiosi.[…]”

Apparizioni e Telecinesi

Apparizioni e Telecinesi

Fenomeni della psiche o presenze spiritiche?

Autore/i: Bozzano Ernesto

Editore: Edizioni del Gattopardo

introduzione dell’autore.

pp. 328, Roma

Nell’ordine dei fenomeni supernormali o metapsichici, quelli d’infestazione sono i più frequenti e universalmente noti; di essi parlano le cronache di tutti i popoli, dall’antichità più remota ai tempi nostri. Volendoli definire, noi diremo che i fenomeni d’infestazione comprendono quel complesso di manifestazioni misteriose e inesplicabili la cui caratteristica essenziale è di collegarsi in guisa speciale a una località determinata.

Fiabe

Fiabe

Fiabe molto famose, di nani, di giganti, di incantesimi, di furbi e sciocchi, fiabe

Autore/i: Grimm Jacob; Grimm Wilhelm

Editore: Giulio Einaudi Editore

scelte e presentate da Italo Calvino, traduzione di Clara Bovero.

pp. XX-444, nn. ill. b/n, Torino

Cento fiabe dei fratelli Grimm scelte e presentate da Italo Calvino, l’autore della fortunata raccolta delle «Fiabe italiane». La scelta e l’ordinamento tengono conto delle esigenze d’un pubblico infantile, naturale destinatario delle fiabe, ma anche del fatto che di solito sono gli adulti a leggere e a raccontare le fiabe ai bambini, e una ripartizione in gruppi tematici e necessaria per orientarsi in una foresta cosi fitta. Si comincia con le «Fiabe molto famose», da Cappuccetto Rosso a Biancanevee a Hänsel e Gretel. Con le «Fiabe di nani», le «Fiabe di giganti», le «Fiabe della foresta» vengono messi in evidenza aspetti caratteristici del folklore germanico, mentre l’atmosfera romantica da cui la raccolta dei Grimm nasce e sensibile nelle «Fiabe di nozze col principe» o «con la principessa».
Anche dell’«orrido» grimmiano si dà qualche esempio nelle «Fiabe da far paura», cosi come nelle «Fiabe misteriose» si è voluto rappresentare quelle che paiono trarre origine dalla più remota antichità. Ma quello dei fratelli Grimm è soprattutto il mondo della comicità paesana, una grande kermesse contadina che culmina nelle «Fiabe di furbi e di sciocchi».

Ritorno dal Silenzio

Ritorno dal Silenzio

Inquietanti fenomeni di pre-morte – I racconti di chi ha vissuto l’esperienza – Le ipotesi degli studiosi

Autore/i: Rogo D. Scott

Editore: Armenia Editore

prefazione dell’autore, traduzione di Pierantonio Dicoste.

pp. 240, Milano

Ci sono persone che sostengono di essere morte e quindi tornate in vita; dicono di essere uscite dal corpo e di essere state trasportate in un luogo paradisiaco e lì aver colto alcune fugaci immagini di ciò che ci attende dopo l’esistenza.
Ma queste testimonianze provano davvero che l’anima sopravvive dopo la morte? Non potrebbe trattarsi di vivide allucinazioni?
Ritorno dal silenzio è un saggio aggiornatissimo che riporta quanto medicina, psicologia e scienza hanno finora scoperto su quelle che in gergo vengono chiamate esperienze di pre-morte; in esso Scott Rogo cerca di capire chi sono i soggetti che hanno vissuto simili esperienze, in che misura esse hanno cambiato la loro vita e se il contesto sociale dal quale queste persone provengono può averle in qualche modo influenzate nella resa delle testimonianze.
Un’opera intellettualmente e spiritualmente appagante che non guarda alla morte come un evento distruttivo ma come una fase di rinnovamento della vita umana.

Scott Rogo è un esperto nel campo delle ricerche sui fenomeni di pre-morte. Su questo argomento ha già scritto libri di successo pubblicati dalla nostra casa editrice: Dopo la morte e Telefonate dall’aldilà.

La Terapia R

La Terapia R

Guarire con la Reincarnazione

Autore/i: Pompas Manuela

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione dell’autrice.

pp. 192, Milano

Nelle religioni orientali la reincarnazione è un dogma di fede, un segno del divino che si manifesta nel ciclo delle nascite e delle morti.
Ma la possibilità di ritornare a vivere più volte sulla Terra in un nuovo corpo per portare a termine la propria evoluzione spirituale è un’ipotesi che affascina e allo stesso tempo inquieta migliaia di persone di ogni credo in tutto il mondo. La reincarnazione, in questo senso, è un lungo cammino di purificazione che conduce alla spiritualità pura, ma è anche uno spiraglio aperto sull’aldilà, che ci permette di capire cosa ci aspetta dopo la morte.
Manuela Pompas, che da molti anni pratica la terapia della reincarnazione, in questo libro ci racconta la straordinaria esperienza di numerosi soggetti che si sono sottoposti alla regressione ipnotica, per ritrovare nelle proprie vite passate l’origine e la causa delle vicende, e talvolta delle sofferenze, attuali.
La terapia R è il resoconto di una serie di casi esemplari, la cui appassionante lettura riesce a offrire una chiave per rileggere anche le proprie esperienze personali e la storia dell’umanità con una visione più ampia, dove la vita non è più quella che tutti pensiamo di conoscere ma assume una dimensione cosmica, al di fuori del tempo ordinario.
L’autrice cerca, in questo modo, di dare un senso alla vita, e nello stesso tempo una speranza di miglioramento, perché «ogni uomo è una scintilla divina che, scendendo nella materia, ha perso la memoria della sua origine celeste e, attraverso il cammino evolutivo, deve ritrovare la consapevolezza perduta per ritornare all’origine».

Manuela Pompas, giornalista e scrittrice, da oltre vent’anni si occupa su «Gioia» di medicina alternativa, psicologia e parapsicologia e tematiche New Age, settore in cui è diventata una delle maggiori esperte in Italia. Ha pubblicato numerosi libri, tra cui Siamo tutti sensitivi (Armenia 1988), I sogni (Fabbri 1983), I poteri della mente (Rizzoli 1983), Reincarnazione (Rizzoli 1989), La notte del destino (Mondadori 1994), Aura la luce dell’anima (Sperling & Kupfer 1994), Diventare sensitivi (Sonzogno 1994) e l’annuario Aura, guida alla New Age. Dal 1978 conduce corsi per armonizzare i chakra e sviluppare il potenziale psichico, ma la sua ricerca cardine rimane la reincarnazione, un fenomeno su cui indaga da vent’anni a livello individuale o di gruppo servendosi della regressione ipnotica.

Prediche agli Uomini di Governo

Prediche agli Uomini di Governo

Autore/i: Vieira Antonio

Editore: Rusconi

prima edizione, introduzione e cura di Armando Guidetti S.J.

pp. 252, Milano

Vieira sapeva perfettamente adattarsi al gusto e alla necessità del tempo, sia nella scelta dei temi, come nell’ornamento dello stile. O agitasse i grandi problemi politici, come la restaurazione dell’indipendenza nazionale, la pace, la guerra, i mezzi per sostenerla o trattasse di argomenti semplicemente religiosi o morali, più propri del suo ministero, lo stile, ora grave, solenne, elevato, ora tenue e familiare, secondo l’occasione, l’efficacia e nobiltà della declamazione e del gesto, una certa novità nel modo di argomentare, la facilità, la purezza, l’abbondanza e l’energia del linguaggio, tutto gli attraeva e gli assoggettava la moltitudine, per contenere la quale erano ordinariamente insufficienti i templi più vasti.
Lodato, applaudito, seguito da tutti, dotti e incolti, la sua chiarezza, il tono ordinariamente di conversazione, le sue arguzie a volte piccanti, l’efficacia dei suoi comandi, la vasta conoscenza della Bibbia, la sua applicazione ingegnosa, la profondità delle ragioni, la finezza dei concetti, dilettavano l’orecchio, la mente, muovevano il cuore e piegavano gli ostinati e la loro resistenza.
Tutta Lisbona correva a udirlo; si correva molte ore prima del discorso nel timore di non poter entrare nelle chiese per l’affollamento. E ne uscivano alla fine commossi, soddisfatti e ammirati dell’ingegno, del sapere e dello spirito del predicatore. Accolto dal Re come amico privilegiato, esercita la massima influenza sulla politica del suo tempo.
L’eloquenza di Vieira è tra le più prestigiose di tutte le letterature: scrittore forbitissimo, di straordinaria immaginazione, pittoresco, predilige l’arte disinteressata, con abilità dialettica estrema, intuizioni musicali verbali piene di fascino, e ricerca continua della simmetria. I discorsi che pubblichiamo, oltre che omaggio a un autore tanto grande e quasi sconosciuto in Italia, saranno un sapiente ammaestramento del come si può e si deve predicare la morale politica nelle chiese, il dovere degli oratori sacri di illuminare, dirigere, formare la coscienza dei politici e del popolo cristiano, attingendo all’inesauribile fonte della Rivelazione e della teologia.
Osiamo dedicare il volume ai politici italiani, cattolici e non cattolici, laicisti e non credenti: i primi vi troveranno la conferma dei principi cristiani a cui si ispirano nella loro attività; gli altri scopriranno innumerevoli punti su cui riflettere e meditare, e, speriamo, che finiscano con l’aderire a quella visione cristiana della politica che è l’unica vera apportatrice di risanamento morale. libertà, pace, ordine, e tranquillità nazionale e internazionale. A questi preziosi e necessari beni sociali, non si arriva con la politica ispirata all’agnosticismo in fatto di religione, e, peggio ancora, al materialismo ateo.

Non c’è forse nella letteratura cattolica, oratoria o no, un uomo che abbia parlato con tanta spregiudicata sincerità, con tanto, quasi sfidante e arrogante coraggio, agli uomini politici – Re, Ministri di Stato, Segretari e Sottosegretari, Generali e Ammiragli, Magistrati e Governatori – come Antonio Vieira, portoghese, gesuita, missionario, diplomatico, stratega, consigliere e predicatore di Corte.
Nessuno come lui ha sferzato così violentemente la molteplicità degli incarichi, le remore della burocrazia, la peste dei favoritismi; nessuno ha ironizzato più spietatamente sulla carta bollata, su illustri incompetenti dei loro dicasteri, sulle votazioni fatte da ignari della materia su cui decidere.
Contro gli statali che corrono alle cariche attraverso raccomandazioni e bustarelle; contro i Ministri di Stato che rubano, ha delle pagine di sarcasmo atroce, ma sempre rimproveri, ironie, sarcasmi, vogliono ricondurre all’onestà politica.

Figlio di Cristoforo Vieira e di Maria de Azevedo, di nobile stirpe, Antonio Vieira è nato a Lisbona il 6 febbraio 1608. Alla fine del 1615 parte con la sua famiglia per Baia in Brasile. Il 20 gennaio 1616, corre grave pericolo di naufragare sugli scogli di Paraíha, e si salva quasi miracolosamente. Poco tempo dopo, colpito da una gravissima malattia, sembrò un prodigio la sua guarigione.
Nel collegio dei gesuiti di Baia inizia gli studi letterari, rivelando subito tanta singolare acutezza e tanta chiara intelligenza, che fanno presagire il suo straordinario talento. Lo stesso Vieira afferma che senti una grande vocazione per la vita religiosa non più tardi del marzo 1623, a quindici anni. I genitori lo contrastano ed egli fugge di casa, e si nasconde nel Collegio dei gesuiti. Sono essi che ottengono il consenso dei genitori e lo stesso anno, in maggio, Antonio entra nel Noviziato. A diciott’anni è professore di Retorica al Collegio di Olinda, oggi città dello Stato di Parnanbuco, pochi chilometri a nord di Recife, sull’Atlantico.
I suoi trionfi scolastici non lo distolgono da ciò che maggiormente lo affascina: la vita di missionario tra gli indios e il desiderio ardentissimo di esservi destinato. I superiori non glielo concedono. Inviato a studiare filosofia e teologia, manifestava ancora una volta quanto valesse il suo immenso talento.
Sacerdote nel 1635, incomincia subito a predicare rivelando prestigiose doti di oratore. Si può dire che subito asceso sul pulpito attinse la sua massima statura poiché fu nel principio del 1640 che pronunciò il suo famoso discorso per il buon successo delle armi portoghesi contro gli Olandesi.