Libri dalla categoria Europa
Antropologia come Critica Culturale

Autore/i: Marcus George E.; Fischer Michael M.
Editore: Meltemi Editore
traduzione di Luisa Capelli e Marco Della Lena.
pp. 312, Roma
Insieme a Scrivere le culture, a metà degli anni ’80, negli Stati Uniti, questo libro avviò una critica delle scienze sociali che segnò un punto di svolta in queste discipline. E una delle eredità della fine degli anni ’60 – la critica culturale applicata allo studio delle società – inizia a delineare la nascita dei Cultural Studies che hanno rimescolato l’organizzazione nord-americana dei dipartimenti di scienze sociali. Marcus e Fischer ragionano sul “rimpatriare” dell’antropologia: l’altro non è più soltanto fuori dei confini dell’occidente, dell’accademia, dello studioso impegnato nell’analisi, ma è sempre più anche dentro di esso. E ciò obbliga all’utilizzo di chiavi di lettura meno cariche di “esotismo” e più attente all’ambiguità, alla polivalenza, alle contaminazioni non solo nelle metodologie di ricerca e scrittura, ma anche nella stessa formazione degli scienziati sociali.
Terapia dell’Amore

Autore/i: Gandin A.
Editore: Edizioni Mediterranee
seconda edizione, prefazione dell’autore.
pp. XIV-288, Roma
Dalla prefazione dell’autore:
«L’amore è un argomento inesauribile; tutti i secoli ne hanno parlato in versi e in prosa, ma al nostro spetta il merito di averlo considerato anche scientificamente nella sua parte fisiologica e patologica.
Di qui l’abbondanza dei manuali di fisiologia, d’igiene, di psicopatie sessuali.
Ne mancava però ancora uno che lo studiasse e rivelasse quale fenomeno di una complessa autosuggestione, causa a sua volta di una penosa psicosi e spesso anche di più penose conseguenze.
Ciò è tanto più grave ed evidente nell’amore vizioso o illegittimo, qual è appunto quello che noi intendiamo specialmente trattare. Orbene come prevenirlo o rimediarvi?
Lo insegna praticamente questo libro. Esso si divide in tre parti: nella prima si considera il male, ossia l’amore disonesto, in sé, nella sua origine, nei suoi sintomi, nel suo sviluppo, nelle sue manifestazioni, ecc. Nella seconda se ne dipingono, a forti tinte, i molteplici danni fisici e morali, individuali e sociali. Nella terza, infine, si espongono i rimedi preventivi e repressivi più efficaci.
Tutto ciò viene volgarizzato in questo volume con scienza ed esperienza, con argomenti ed esempi e anche con un linguaggio adatto ai lettori cui specialmente si rivolge.
A costoro – come ben direbbe anche un altro moralista – non si può certo presentare un mazzetto di fiorellini mistici, che al loro olfatto guasto non avrebbe odore; né un manuale di pietà stillante di rugiada e unzione, che ai loro palati disgusterebbe come una tazza di acqua tiepida. Sono avvezzi, purtroppo, ad altre vivande e bevande. Per riportarli al pane, bisogna adoperare un po’ di quel pepe buono che vince lo zenzero; per indurli all’acqua pura, è necessario far sentire che vi sono ebbrezze superiori a quelle dell’acquavite.[…]»
Il Dalai Lama

Autore/i: Avedon John F.
Editore: dall’Oglio Editore
introduzione di Fosco Maraini, prefazione dell’autore, traduzione dall’inglese di Maria Antonia Sironi.
pp. 488, Milano
Per oltre duemila anni il Tibet ha vissuto un’esistenza isolata dal resto del mondo.
«Il paese delle nevi», l’altipiano ad oltre 4500 metri all’ombra della catena himalayana, era una società feudale di contadini e monaci buddhisti, di nomadi e aristocratici il cui capo spirituale e temporale, il Dalai Lama, il dio-re reincarnazione dei suoi predecessori, veniva individuato ancora bambino grazie ad oracoli e visioni secondo un antico rituale.
Il popolo tibetano trovava nell’orizzonte dei propri villaggi, in quelli della propria antica e multiforme civiltà religiosa, artistica, letteraria, teatrale, musicale, i mezzi per trascorrere un’esistenza tutt’altro che priva di soddisfazioni e raramente miserevole sul piano delle, esigenze materiali.
Questo libro «sconvolgente» come lo definisce il grande orientalista Fosco Maraini, autore di Segreto Tibet, nella sua introduzione fornisce un resoconto completo e approfondito di come un tranquillo paese sia stato violentemente strappato alla propria esistenza e di come il suo paziente, mite e coraggioso popolo si sia opposto al proprio destino. Nel 1950 il Tibet viene invaso dall’Esercito di liberazione popolare della Cina comunista. In tre settimane la debole resistenza delle truppe tibetane viene sopraffatta e il Dalai Lama, allora sedicenne, viene costretto a subire la gestione di un governo fantoccio sotto tutela cinese. Le cosiddette «Riforme Democratiche » privano gli abitanti della loro terra, dei loro beni e dei loro diritti umani. La rivolta è inevitabile e nel 1959, a seguito di una massiccia sollevazione popolare in Lhasa, repressa con la forza, il Dalai Lama e costretto a rifugiarsi in India.
Ciò che accade in seguito è completamente inaspettato. Il Dalai Lama e i 100.000 esuli che lo raggiungono a ondate successive non soltanto riescono a sopravvivere, ma anche a far rinascere il loro patrimonio culturale mentre continuano a battersi per poter un giorno attuare il loro sogno di un Tibet libero e indipendente.
Lavorando febbrilmente, creano fattorie nella giungla, costruiscono biblioteche e monasteri, attuano un sistema scolastico autonomo e istituiscono un governo democratico in esilio.
Mentre questo avviene sotto la guida illuminata del Dalai Lama, figura d’eccezione preoccupata in primo luogo della salvaguardia dei diritti umani della propria gente, instancabile animatore di iniziative e portavoce di grande dignità e fermezza delle istanze tibetane in tutte le sedi internazionali a cominciare dalle Nazioni Unite, la Cina attua all’interno del Tibet una dura politica repressiva, mentre i fanatismi della Rivoluzione Culturale distruggono le vestigia piiî sacre del millenario paese.
L’autore, che ha vissuto accanto al Dalai Lama, al suo governo e alla sua gente in esilio per quattro anni, ha raccolto testimonianze uniche di questa dolorosa vicenda storica dalla viva voce dei protagonisti e gran parte del contenuto di questo libro acquista cosi una drammatica autenticità.
Sarà il futuro a dire se la speranza del Dalai Lama di rientrare un giorno in un Tibet pacificato e di nuovo padrone dei propri destini, sia pure in un diverso contesto politico, potrà essere esaudita.
John F. Avedon è nato a New York e ha studiato al Sarah Lawrence College. Giornalista affermato, collabora a Newsweek e al The New York Times Magazine.
Training Autogeno

Tecnica di autorilassamento
Autore/i: De Chirico Gianni
Editore: Edizione CDE
pp. 128, nn. ill. b/n, Milano
Fatica, stress e tensioni fanno ormai parte della nostra vita quotidiana. E’ possibile concedere qualche pausa di rilassamento al nostro corpo e alla nostra mente?
Il Training Autogeno è nato per questo.
Risultato degli studi dello psicoterapeuta tedesco Schulz, questa tecnica di autorilassamento si è subito diffusa con grande successo in tutto il mondo.
Attraverso una serie di esercizi esclusivamente mentali, essa ci permette di raggiungere uno stato di profonda concentrazione che ci isola dal mondo esterno e ci fa sentire calmi, tranquilli e sereni. Il libro di Gianni De Chirico, un esperto in materia che insegna da anni il Training Autogeno, è una guida chiara, completa e insostituibile per imparare ad effettuare gli esercizi del training da soli, a casa propria.
Ogni esercizio è perfettamente descritto nelle varie fasi di esecuzione: la posizione da assumere, la formula specifica da ripetere mentalmente (“sono perfettamente calmo e disteso”, “il mio cuore pulsa calmo e regolare…”), il “movimento” del pensiero che deve transitare lentamente da una zona all’altra del corpo, la corretta respirazione.
Il libro propone anche un programma di allenamento da svolgere nell’arco di dieci settimane. Alla fine di questo programma, avremo imparato ad immergerci con facilità in uno stato di totale rilassamento e a non lasciarci disturbare da fastidiosi stimoli esterni o da stati d’animo negativi.
Ramesses II il Grande

Autore/i: Cimmino Franco
Editore: Rusconi
avvertenza dell’autore.
pp. 432, Milano
Padrone di ogni ricchezza, detentore del sommo sacerdozio, garante dell’ordinamento amministrativo e del comando militare: nell’antico Egitto la figura del faraone era la sorgente di qualsiasi autorità, l’emanazione di ogni potere. Ramesses II, terzo sovrano della XIX dinastia, fu in assoluto il più «regale» dei sovrani egizi, tanto che i suoi successori della XX dinastia presero quasi tutti il suo nome.
Salito al trono giovanissimo verso il 1290 a.C., poco più che ventenne, regnò per sessantasette anni. Passò alla storia come il più famoso dei faraoni, simbolo del prestigio e della potenza dell’Egitto, circondato da un alone leggendario. Un personaggio di rilevanza eccezionale, destinato a non essere eguagliato dai successori; una fama alla quale contribuirono in modo determinante il benessere generalmente diffuso in Egitto durante il suo lungo regno e i grandiosi monumenti ove spiccano i nomi della sua titolatura reale.
Franco Cimmino ha sottoposto a rigorosa e attenta analisi la documentazione esistente, le epigrafi e i monumenti, fino a restituire in un ritratto vivo e affascinante l’esatta dimensione storica di un personaggio dalle proporzioni davvero eroiche, che riuscì a tramandare per ben tre millenni la sua immagine trionfante.
Franco Cimmino è nato a Cosenza. Si è laureato all’Università di Napoli e ha seguito corsi di specializzazione in Egittologia a Parigi e a Cambridge. E membro della Société Francaise d’Egyptologie di Parigi, della Egypt Exploration Society di Londra, della Fondation Egyptologique Reine Elisabeth di Bruxelles e della Société d’Egyptologie de Genève, di Ginevra.
È autore di numerosi saggi storici e biografici dedicati all’antico Egitto, fra cui, presso Rusconi Libri, Hašepsowe e Tuthmosis III (1981), Vita quotidiana degli Egizi (1985), Akhenaton e Nefertiti (1987), Storia delle piramidi (1990) e Tutankhamon (1993).
Federico II di Svevia

L’unico genio fra i sovrani tedeschi
Autore/i: Horst Eberhard
Editore: Rizzoli
traduzione di Giovanna Solari.
pp. 408, nn. tavv. b/n f.t., Milano
“Questo Federigo regnò trent’anni imperadore, e fu uomo di grande affare e di gran valore, savio di scrittura, e di senno naturale, universale in tutte le cose; seppe la lingua latina, e la nostra volgare, tedesco e francesco, greco e saracinesco, e di tutte virtudi copioso, largo e cortese in donare, prode e savio in arme, e fu molto temuto. E fu dissoluto in lussuria in più guise e tenea molte concubine e mammalucchi a guisa de’ Saracini: in tutti i diletti corporali volle abbondare, quasi vita epicuria tenne, non facendo conto che mai fosse altra vita; e questa fu l’una principale cagione perchè venne nemico de’ chierici e di Santa Chiesa.” Così Giovanni Villani nella sua celebre Cronica descrive Federico II di Hohenstaufen. Dante lo colloca addirittura nell’Inferno tra gli eretici, mentre i suoi contemporanei lo definirono stupor mundi, meraviglia del mondo. Eberhard Horst analizza questa eccezionale e controversa personalità aggiornandola ai valori più attuali. Rinuncia così a voler vedere nel re di Sicilia un Cavour medioevale, già maturo per la concezione dell’unità d’Italia. Più che per questo improbabile e romantico fine, l’opera di contenimento dei grandi feudatari si svolse a favore di una nuova aristocrazia di funzionari; ma certamente mentre combatteva le sue battaglie politiche, contro il Papa o contro le città del nord Italia, Federico attuò un’ opera di statista che è rimasta il suo monumento più originale. L’idea di base era che la Sicilia non dovesse più rappresentare un’ occasione per arricchire predoni, speculatori e parassiti: la ricchezza de! paese doveva essere investita in Iaea. Così nella tribolata storia dell’isola, il regno normanno e quello di Federico restano l’unico contributo positivo del potere. Con sicuro realismo fondò scuole, dette legislazioni, risolse problemi ecologici, e chiamò alla sua corte filosofi, eruditi, giuristi, scienziati: quanto di meglio la cultura avesse da offrire, anticipando il Rinascimento. Contemporaneamente convissero però in lui la fede e la crudeltà, il progetto chiuso e i terrori dell’uomo del Medioevo e da tale contradditorietà la descrizione biografica di Horst trae la necessaria differenziazione di timbri e di accenti nel compatto tessuto della ricostruzione storica. Perché della storia tradizionalmente intesa qui nulla è omesso, e i titoli dei capitoli danno già un’idea dell’approccio narrativo: “Palermo li attrasse tutti” (Federico ha voluto essere sepolto nel duomo accanto ai nonni normanno-siculi); “La crociata dello scomunicato” (Federico tra cristianesimo e islamismo); fino a “Oltre la morte: mito e realtà” (leggende sulla sopravvivenza di Federico).
Il flusso di notizie fa di questa biografia non solo un attraente racconto, ma anche un’ eccezionale fonte di consultazione, anche per la sintesi bibliografica antica e moderna sulla casa sveva. Ma il suo pregio più rilevante è sicuramente la capacità di filtrare uno sterminato materiale nell’organicità del racconto biografico senza mai scendere a forzature da storia romanzata. Fatti e personaggi si avvicinano alla nostra sensibilità moderna pur conservando il misterioso fascino delle reliquie storiche.
Nato a Dusseldorf nel 1924 Eberhard Horst ha studiato filosofia, teologia, lingua e letteratura germanica e discipline teatrali alle Università di Bonn e di Monaco, dove, nel 1956, si è laureato in lettere e filosofia. Lunghi viaggi e soggiorni nei paesi del Mediterraneo hanno costituito lo stimolo per le sue opere su Venezia, la Spagna e la Sicilia. È stato tra i fondatori dell’Associazione degli scrittori tedeschi e a Monaco, per questa biografia, ha ricevuto il premio della Fondazione per la Diffusione della Letteratura.
Carlo Magno

Autore/i: Granzotto Gianni
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
nota d’introduzione dell’autore.
pp. 246, Milano
I grandi personaggi della storia finiscono quasi Sempre per immergersi nel fulgore della leggenda, da cui restano avvolti come in una nebbia. Arrivano fino a noi i loro raggi di gloria, ma non riusciamo più a scorgere l’intimità della loro vita, né a sentire il calore della loro esistenza.
Di Carlo Magno ricordiamo la sua incoronazione in San Pietro nella notte di Natale dell‘anno 800, l’imboscata di Roncisvalle.
Ma che cosa sappiamo veramente di lui?
Che uomo era? Il libro di Granzotto è una specie di itinerario per rispondere a questi interrogativi. È un vero e proprio viaggio nel tempo fino a «ritrovare» Carlo Magno come fosse un nostro contemporaneo. È un inseguimento attraverso i luoghi e le vicende, i documenti e le immagini. Granzotto con questo libro è alla ricerca di una identificazione della figura umana di Carlo Magno.
Ne esce il gigantesco ritratto di un personaggio dotato di grandi qualità politiche e militari, ma anche avido di sapere e ansioso di diffondere la cultura come un nuovo sigillo di unità e di conquista.
L’Europa di Carlo Magno si formò sotto questa spinta di organizzazione unitaria, che aveva come forza di coesione la comunità della fede e l’uniformità dei modelli culturali. L’Impero di Carlo Magno era il mondo dei popoli cristiani, riuniti sotto un unico scettro; ma era anche un momento unitario del pensiero, dell’amministrazione politica e civile, una versione nuova ed inedita di ciò che era stato l’Impero Romano come veicolo di unità territoriale.
Ecco: tutto questo non si può né comprendere né rivivere soltanto con i nomi e le date. Granzotto lo descrive, con il taglio del romanziere, come un’avventura umana, colma di virtù e di vizi, di giustizie e crudeltà, penetrando nell’animo degli uomini che vivevano allora per restituire agli eventi di quel secolo la loro contemporaneità.
L’autore si è sforzato di vedere e di sentire come Carlo. L’impresa era tanto difficile quanto ambiziosa ma è sicuramente riuscita.
Di famiglia friulana, Gianni Granzotto è nato a Padova nel 1914. Ha trascorso la giovinezza a Bologna, dove si è laureato in lettere nel 1936 con una tesi su Italo Svevo (non senza Scalpore per le implicazioni politiche che a quell’epoca l’argomento sollevava). Ma il giornalismo. i viaggi, la guerra lo allontanano subito dalla letteratura. Lo ritroviamo infatti inviato speciale di grandi giornali, corrispondente da Parigi e New York, commentatore di politica alla televisione, “moderatore” di celebri, memorabili scontri. Ha tenuto in seguito varie, importanti cariche amministrative: consigliere delegato della Rai, amministratore di giornali, presidente della Federazione Editori, ed è oggi presidente dell’ANSA. È autore di “La battaglia di Lepanto” pubblicato in edizione Mondadori.
1984

Romanzo
Autore/i: Orwell George
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione di Umberto Eco, traduzione di Gabriele Baldini.
pp. XIII-310, Milano
L’azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l’anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c’è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un’esistenza “sovversiva”. Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.
Piccola Storia dell’Arte

Dalle più remote origini ai giorni nostri
Autore/i: Baumgart Fritz
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autore, traduzione di Emanuele Bernasconi e Andriano Manesco.
pp. 360,417 ill. b/n, 16 tavv. a colori f.t., Milano
Questa «Piccola storia dell’arte» è una introduzione agli aspetti più significativi dell’evoluzione artistica in Occidente, dalle pitture rupestri alle manifestazioni più recenti.
Concetti e problematiche vengono esposti in modo esauriente attraverso un discorso il più possibile semplice, inteso a considerare sotto il profilo formale e strutturale il divenire delle arti: pittura, scultura, architettura. 450 riproduzioni di opere, scelte tra le più rappresentative, (di cui 32 a colori) servono a esemplificare «nella pagina stessa» la tematica trattata, permettendo un riscontro immediato e agevole. Perciò il volume, oltre a costituire una esaustiva trattazione globale, rappresenta anche un comodo strumento di consultazione.
Di particolare utilità è la parte dedicata agli ultimi due secoli, tramite la quale il lettore può rendersi conto della genesi delle correnti essenziali dell’arte contemporanea.
Fritz Baumgart, nato a Berlino nel 1902, ha insegnato storia dell’arte alle università di Jena e Berlino. Ha soggiornato a lungo a Roma. Tra le sue opere, oltre agli studi su Michelangelo, Caravaggio, Giotto, Cranach, e sull’arte moderna, ricordiamo: «Renaissance und Kunst des Manierismus» (1963); «Geschichte der abendlèindischen Plastik» (1966); «Stilgeschichte der Architektur» (1969).
Storia del Buddhismo

Autore/i: Autori vari
Editore: Editori Laterza
a cura di Henri-Charles Puech, introduzione di Giuseppe Tucci, traduzione di Maria Novella Pierini.
pp. 428, ill. b/n, Bari
I percorsi, lunghi quasi 2500 anni, di una fra le più antiche e prestigiose religioni, che tanta parte ha avuto nella vicenda sociale e culturale dell’umanità e la cui vitalità torna a riproporsi con nuovo vigore oggi, in seguito all’incontro con la civiltà occidentale.
La storia del buddismo ha inizio da quando il Buddha (V secolo prima dell’era cristiana) prese la decisione di comunicare agli altri la propria esperienza intima dell’illuminazione liberatrice, a cominciare dalle quattro «nobili verità» (la verità del dolore, della sua origine, della sua estinzione, e della via che a questa conduce). Il piccolo gruppo di discepoli e di fedeli che si raccolsero intorno a lui e alla sua nuova dottrina di salvezza nella pianura del Gange, si trasformò poi, via via, in una istituzione comunitaria di monaci e (più tardi) di monache, cui Si “unirono numerosi simpatizzanti quali membri laici.
La successiva diffusione portò il buddismo a dominare per secoli in vasti territori, dall’India al Tibet, dalla Cina al Giappone, dalla Corea al Sud-Est asiatico, in ognuno dei quali il messaggio della salvezza individuale predicata dal Buddha e le pratiche religiose corrispondenti assunsero una coloritura peculiare.
Della ricchezza e profondità di questa esperienza religiosa e umana offre una presentazione puntuale, rigorosa e obiettiva questo volume in una serie di capitoli dedicati ognuno alle caratteristiche che il fenomeno ha assunto in un diverso paese: India, Tibet, Cina, Giappone, Ceylon e Sud-Est asiatico, Vietnam. Un capitolo conclusivo ripercorre la storia dei rapporti tra buddismo e cultura occidentale.
Introduzione di Giuseppe Tucci
Il Buddhismo indiano di André Bareau
Il Buddhismo tibetano di Anne Marie Blondeau
Il Buddhismo cinese di Paul Demiéville
Il Buddhismo giapponese di Gaston Renondeau e Bernard Frank
Il Buddhismo a Ceylon e nel Sud-Est asiatico di André Bareau
Il Buddhismo vietnamita di Pierre-Bernard Lafont
Il Buddhismo in Occidente di Mauro Bergonzi
La Strada Buona

Appunti dopo Santiago
Autore/i: Autori vari
Editore: Marietti Editore
a cura di Paolo Asolan e Davide Gandini (Confraternita di San Jacopo di Compostella)
pp. 272, Genova
«Arrivare a Santiago non significa giungere alla fine del cammino, vuol dire iniziarne uno nuovo ancor più in interiore animae, che ha come meta la contemplazione di Dio prefigurata nel Portico della Gloria: finisterrae così non è altro che l’initium coeli». (Paolo Caucci von Saucken)
Negli ultimi decenni, con la ripresa dei pellegrinaggi compostellani, sono riemerse sul mercato del libro molte opere di genere “odeporico”, essendosi il pellegrinaggio a Santiago trasformato in un fenomeno di massa.
I testi riguardanti Santiago e il Cammino ormai formano una vastissima bibliografia. Accanto agli aspetti positivi di tale espansione, va registrato lo scadere del pellegrinaggio ad un’escursione di “trekking”.
La Confraternita di San Jacopo di Compostella in Perugia si è fatta, invece, carico di inoltrarsi dentro l’anima, ponendosi le domande che ogni pellegrino di ritorno si fa: “Che cosa mi è successo lì? Perché quell’esperienza sembra non terminare mai, anche se tornati a casa? Che cosa è avvenuto sulla strada?”.
Lungo un itinerario che si snoda ormai da alcuni anni, alcuni pellegrini di ritorno si sono ritrovati (in Liguria) per cercare di dare un nome e un volto al Mistero che li aveva spinti a partire per il Camino, e che li aveva accompagnati e quindi incontrati in un avvenimento rivelatosi gravido di vita.
È questo l’interesse specifico del libro, la cui lettura consente di partecipare ad un itinerario che approda alla conferma che realmente Dio esiste, e tiene in mano la vita degli uomini, conducendoli ad un fine buono. Il sudore, la polvere, i problemi, gli affetti, le preoccupazioni, i desideri, trovano sulla via di Santiago la loro trasfigurazione e anche il loro vero senso.
Scritti di: Paolo Caucci von Saucken, Davide Gandini, don Paolo Asolan, Vittorio Lanteri Laura, don Paolo Giulietti, Luciano Manicardi della Comunità di Bose, suor Nadiamaria Zambetti, frère John di Taizé
Inchiesta sull’Esistenza degli Angeli Custodi

Autore/i: Jovanovic Pierre
Editore: Edizioni Piemme
traduzione di Gioia Guerzoni.
pp. 380, Casale Monferrato (AL)
Nel gennaio del 1988, mentre viaggiava da solo su un’autostrada di San Francisco, Pierre Jovanovic sentì una mano che improvvisamente lo afferrò e lo spinse a sinistra, un attimo prima che un proiettile si conficcasse nel suo sedile. Quella mano invisibile gli aveva salvato la vita.
Dopo una serie di “strane coincidenze” Pierre Jovanovic, giornalista, corrispondente dagli Stati Uniti per un grande giornale parigino, capì di doversi occupare degli angeli custodi: per sei anni non ha fatto altro che raccogliere testimonianze, materiali e documentazione sull’esistenza e l’azione degli angeli custodi.
Questo libro è il risultato della sua indagine: le esperienze sconvolgenti di chi è stato sulla frontiera tra la vita e la morte sono confrontate con quelle dei grandi mistici cristiani per i quali gli angeli erano una realtà quasi palpabile. Chi comincia a leggere questo libro non se ne distaccherà più e forse scoprirà di avere, anche lui, il suo angelo custode…
Dell’influenza degli angeli sulla vita quotidiana
Degli angeli nei tunnel
Degli interventi sovrannaturali
Dei dialoghi con gli angeli
Elisabeth Kubler-Ross
Dove sono gli angeli negli incidenti?
Dei mistici e degli angeli
Dei santi Formula 1 e degli angeli
Degli stigmatizzati e degli angeli
Un’estasi indescrivibile
Incorruttibili e angeli
Visionari e angeli
Conclusione
La Vita Quotidiana a Creta ai Tempi di Minosse

(1500 a.C.)
Autore/i: Faure Paul
Editore: Rizzoli
traduzione di Rosanna Pelà.
pp. 416, nn. ill. b/n, Milano
Dopo un’esauriente descrizione geografica dell’isola di Creta Paul Faure, valendosi di tutti i mezzi oggi disponibili, dall’archeologia alla linguistica comparata, dall’antropologia alla mitografia e alla letteratura antica, pur tanto posteriore all’epoca minoica, offre una rappresentazione eccezionalmente brillante e al tempo stesso precisa della vita di un popolo che, dal 2000 al 1300 circa avanti Cristo, ha creato una delle civiltà più antiche e affascinanti del Mediterraneo, e certamente la più raffinata. Con un’analisi metodica e accurata, operando deduzioni e interpretazioni originalissime, l’autore ricompone i frammenti rimasti e ricostruisce con minuzia e con amore la vita dei contemporanei del leggendario Minosse, attraverso le loro abitudini, le tradizioni, i rituali religiosi, i lavori, e soprattutto l’arte, quest’arte di un’incomparabile eleganza, gioiosa e ridente, presentata al lettore con tanta vivezza e maestria. Paul Faure, quest’innamorato che sa essere lucido e obiettivo, suscita in noi il desiderio di andare – o ritornare – a Creta, in cerca di un incanto remoto, ma non perduto.
Professore di lingua e civiltà elleniche presso l’Università di Clermont-Ferrand, Paul Faure è il francese più conosciuto dai contadini e dai pastori cretesi: da vent’anni egli esplora Creta come speleologo, archeologo e storico. Autore di Fonctions des cavernes crétoises, (Parigi, 1964), ha pubblicato anche La Vie quotidienne en Grèce au temps de la guerre de Troie, nel 1972 e, recentemente, La Vie quotidienne des colons grecs de la mer Noire à l’Atlantique au siècle de Pythagore.
Religione della Forza

Il nazismo crisi del secolo
Autore/i: Georgiacodis E.
Editore: Casa Editrice Edizioni Boni
unica edizione, prefazione dell’autore.
pp. 140, Milano
Sommario
- Prefazione
- I – Il movente ideologico
- II – Le radici della cultura tedesca: misticismo e romanticismo
- III – Dottrina di potenza
- IV – Tradizione antidemocratica
- V – Politica di forza
- Conclusione
Misteri e Segreti del Mondo

Autore/i: Browne Sylvia
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
introduzione dell’autrice, traduzione di Daria Restani.
pp. 224, Milano
Questo libro è per tutti quelli che da sempre sono affascinati dai misteri che per secoli hanno incuriosito il genere umano: fatti inspiegabili, o forse solo non ancora adeguatamente spiegati. Sylvia Browne, grazie all’aiuto del suo spirito guida Francine e al suo grande potere psichico, ci svela particolari sorprendenti sui luoghi più misteriosi (da Stonehenge all’Isola di Pasqua, da Atlantide al Triangolo delle Bermuda), sulle creature più strane (dal mostro di Loch Ness allo Yeti, dalle fate ai vampiri, dagli extraterrestri ai lupi mannari), sui fenomeni e gli oggetti più sconcertanti (dalla sfinge alle piramidi, dalle piste di Nazca ai cerchi nel grano, dallo sciamanesimo al vudu), senza temere di affrontare anche gli argomenti più controversi del cristianesimo (le stigmate, il Graal, la Sindone). Le sue parole portano uno squarcio di luce nelle tenebre in cui questi argomenti sono stati per troppo tempo avvolti, trascinando il lettore in un viaggio pieno di sorprese nel mondo meraviglioso che vive intorno a noi.
Manuale Medicina del Sonno

Autore/i: Coccagna Giorgio; Smirne Salvatore
Editore: Utet
presentazione di Elio Lugaresi, prefazione degli autori.
pp. XV-352, Milano
Dalla presentazione di Elio Lugaresi:
«La Medicina tradizionale ha trascurato quella parte della nostra esistenza che trascorriamo nel sonno, quasi che durante il sonno la malattia ci concedesse una tregua. Ma, nel corso degli anni ’50 la scoperta della cosiddetta fase dei sogni 0 sonno REM (da Rapid Eye Movements) avvenuta nel laboratorio del Dr. Kleitmann (a Chicago) ottenne l’attenzione di psicologi, neurofisiologici e clinici, i quali si resero conto che il sonno, come particolare e complesso stato della nostra esistenza, doveva essere meglio conosciuto e studiato.
Nacque così nel corso di pochi anni una nuova disciplina medica che occupandosi dei disturbi e delle malattie che insorgono nel sonno o che riguardano il suo normale svolgimento ha preso il nome di Medicina del Sonno.
Noi italiani, forse spinti dall’esempio di un grande fisiologo, il Professor Giuseppe Moruzzi (Pisa), fummo tra i primi ad occuparci del problema. Nel 1967 a Bologna, organizzammo infatti il 1° Convegno Internazionale su quelle che definimmo le anomalie del sonno nell’uomo.
In quell’incontro internazionale al parteciparono tra gli altri Dement e Rechstchaffen che negli Stati Uniti per primi si erano accorti di quanto fosse importante lo studio dei disturbi del sonno, Hishikawa che arrivò dal Giappone, attraversando tutta l’Asia con la ferrovia Transiberiana, Oswald che proveniva dall’Australia, Passouant e Gastaut, il quale ultimo insieme a Coccagna e a me fu il promotore di quell’incontro.
Le ricerche epidemiologiche e il progredire delle indagini polisonnografiche hanno enormemente allargato gli orizzonti della Medicina del Sonno coinvolgendo un numero sempre elevato di neurologi, pneumologi, otoiatri ed altri specialisti.
Anche nel nostro Paese sia pure tra difficoltà organizzative e crescenti e per opera di persone fortemente motivate da interessi scientifici sono stati istituiti almeno 10 centri universitari.[…]»
Filosofia, Scienza e Verità

Autore/i: Agazzi Evandro; Minazzi Fabio; Geymonat Ludovico
Editore: Rusconi
presentazione degli autori.
pp. 280, Milano
In un dialogo diretto e serrato, gli autori si confrontano sui problemi filosofici attualmente più dibattuti, e sul significato stesso del ruolo svolto dalla filosofia della scienza nella cultura italiana di questo secolo. Cultura neoidealista, neopositivismo, neokantismo, marxismo, filosofia classica, filosofia analitica si trovano così coinvolti in un dibattito che verifica la loro capacità di confrontarsi con il fenomeno della conoscenza scientifica. Al di sotto delle differenze di natura, sia speculativa che generazionale, emerge una comunanza di interessi e di soluzioni per i problemi riguardanti la portata conoscitiva della scienza, la sua dimensione storica, la sua capacità di riferirsi al reale e di attingere un livello di verità. Queste convergenze rivelano anche legami insospettati con un vasto retroterra della cultura filosofica italiana del Novecento. Le tesi sostenute da Agazzi e Geymonat già da molti anni e lumeggiate in questo dialogo stimolato dalle riflessioni di un giovane studioso, appaiono ampiamente precorritrici di un dibattito che sta ora diventando di grande attualità sul piano internazionale e attestano la rilevanza di una specifica voce italiana nel panorama della filosofia della scienza contemporanea.
Evandro Agazzi (Bergamo, 1934) è ordinario di Filosofia della scienza nell’Università di Genova e dal 1979 è anche professore di Filosofia della scienza e Antropologia filosofica all’Università di Friburgo (Svizzera). Ha presieduto la Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze e la Società Filosofica Italiana: attualmente è presidente dell’Academie Internationale de Philosophie des Sciences, della Fédération Internationale des Sociétés de Philosophie. Fra le sue pubblicazioni: Introduzione di problemi dell ’assiomatica (Vita e Pensiero 1961 ); Temi e problemi di filosofia della fisica (Manfredi 1969); Le geometrie non euclidee e i fondamenti della geometria (con D. Palladino, Mondadori 1978); Scienze e fede (Massimo 1983); Weisbeit in Technischen (Verlag Hans Emi, Stiftung 1986); Philosophie, science, métapbysiqae (Editions Universitaires, Fribourg 1987).
Fabio Minazzi (Varese, 1955), ordinario di filosofia e storia nei licei, collabora al Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano e fa parte della redazione della «Rivista di storia della filosofia». Ha pubblicato i volumi: Giulio Preti: bibliografia (Angeli 1984); Le ragioni della scienza (con L. Geymonat e G. Giorello, Laterza 1986); La realtà della natura e la storia dell’uomo (con V. Tonini, Angeli 1989) oltre ad aver curato scritti di L. Geymonat (Scienza e storia, Bertani 1985) e di G. Petri (Lezioni di filosofia della scienza, Angeli 1989); La scienza tra filosofia e storia in Italia nel Novecento (con L. Zanzi, Presidenza del Consiglio dei Ministri 1987) e Tra scienza e filosofia (Marcos 1988).
Ludovico Geymonat (Torino 1908), laureatosi in filosofia (1930) e in matematica (1932), avendo rifiutato di iscriversi al partito fascista è costretto ad abbandonare l’insegnamento alla Facoltà di Scienze di Torino. Svolge un ruolo di primo piano nella guerra di liberazione in Piemonte. Dopo la liberazione insegna in diverse Università (a Cagliari e Pavia) per poi ottenere nel 1956 la prima cattedra italiana di Filosofia della Scienza presso l’Università di Milano. E autore di moltissime pubblicazioni tradotte in varie lingue tra le quali sono da segnalare: Galileo Galilei (Einaudi 1957); Filosofia e filosofia della scienza (Feltrinelli 1960); Scienza e realismo (ivi, 1977); Contro il moderatismo (ivi 1978); Paradossi e rivoluzioni (il Saggiatore 1979); Per Galileo (Bertani 1981); Riflessioni critiche su Kuhn e Popper (Dedalo 1983); Lineamenti di filosofia della scienza (Mondadori 1985); Scienza e storia (Bertani 1985); Le ragioni della scienza (con G. Giorello e F.
Minazzi, Laterza 1986); La ragione e la politica (Bertani 1987); Del marxismo (ivi 1987); La libertà (Rusconi 1988) oltre alla monumentale Storia del pensiero filosofico e scientifico (Garzanti 1970-76 in 7 voll.).
La Famiglia Manzoni

La storia di una grande famiglia ricostruita attraverso gesti e sentimenti quotidiani
Autore/i: Ginzburg Natalia
Editore: Giulio Einaudi Editore
pp. 352, nn. tavv. b/n f.t., Torino
«Ho tentato di rimettere insieme la storia della famiglia Manzoni; volevo ricostruirla, ricomporla, allinearla ordinatamente nel tempo. Avevo delle lettere e dei libri. Non volevo esprimere commenti, ma limitarmi a una nuda e semplice successione di fatti. Volevo che i fatti parlassero da sé. Volevo che le lettere, accorate o fredde, cerimoniose o schiette, palesemente menzognere o indubitabilmente sincere, parlassero da sé…
Il protagonista di questa lunga storia famigliare non volevo fosse Alessandro Manzoni. Una storia famigliare non ha un protagonista; ognuno dei suoi membri è di volta in volta illuminato e risospinto nell’ombra. Non volevo che egli avesse piú spazio degli altri; volevo che fosse visto di profilo e di scorcio, e mescolato in mezzo agli altri, confuso nel polverio della vita giornaliera. E tuttavia egli domina la scena; è il capo-famiglia; e gli altri certo non hanno la sua grandezza. E d’altronde egli appare piú degli altri strano, tortuoso, complesso…». (Natalia Ginzburg)
Natalia Ginzburg (Palermo 1916 – Roma 1991) ha scritto molte opere di narrativa e testi teatrali, oltre a saggi di critica letteraria e di attualità politica. Negli Einaudi Tascabili sono disponibili: È stato cosí, Tutti i nostri ieri, Valentino, Le voci della sera, Le piccole virtú, La strada che va in città e altri racconti, Lessico famigliare, Cinque romanzi brevi, Famiglia, La famiglia Manzoni, La città e la casa, Mai devi domandarmi, Caro Michele.
Perché gli Uomini sono Fissati con il Sesso e le Donne Sognano l’Amore

Autore/i: Allan Pease; Barbara Pease
Editore: Rizzoli
introduzione degli autori, traduzione di Raimondo Pugioni.
pp. 300, ill. b/n, Milano
Perché lui vorrebbe farlo anche al cinema tra il primo
e il secondo tempo, ma lei ha bisogno di raccontargli
tutta la sua vita prima di passare ai preliminari?
Perché quando lui si fa la doccia lascia un lago
sul pavimento, e lei occupa il bagno per un secolo?
Perché se lei non vuole che lui dica bugie,
poi gli chiede se il vestito che indossa la ingrassa?
Se il mio compagno vuole farlo anche
la mattina appena sveglio, devo mandarlo in
un centro di riabilitazione per maniaci sessuali?
Se una donna guarda il sedere a un uomo, vuol dire
che le interessa il suo corpo o che sta cercando
di individuare la posizione del portafoglio?
Se a questo punto l’unica soluzione per avere un po’ di serenità vi sembra quella di chiudervi nella cella di un convento e buttare la chiave, non scoraggiatevi! Tra le pagine di questo libro c’è la soluzione per trovare una delle 1.520.000 anime gemelle che vi stanno aspettando là fuori…
Avete mai avuto la sensazione, nei rapporti con l’altro sesso, che di fronte a voi ci fosse un alieno con cui è impossibile parlare senza scatenare una guerra intergalattica? Care lettrici, vi siete mai chieste che cosa spinge un uomo a provarci sistematicamente con qualsiasi individuo di sesso femminile che respiri? E a voi, lettori maschi, non lascia senza parole la capacità delle donne di parlare per ore di sentimenti senza mai arrivare all’azione? Allan e Barbara Pease, con i loro bestseller mondiali, da anni ci aiutano a capire e accettare le differenze tra uomo e donna e a sfruttarle per avere un rapporto di coppia felice e appagante.
Ma questa volta gli espertissimi coniugi si spingono oltre, offrendoci il «libro nero» delle relazioni, dove uomini e donne vengono letteralmente messi a nudo: i segreti celati dietro le abitudini dell’intimità sono svelati e spiegati attraverso l’uso sempre ironico e divertente di dati e ricerche scientifiche, un vero marchio di fabbrica degli autori.
Con questo nuovo, attesissimo libro i Pease ci chiariscono i motivi del nostro comportamento in amore e rompono innumerevoli tabù, spiegando alle donne la vera ragione delle erezioni mattutine e rivelando agli uomini cosa la fa impazzire a letto e i gesti che la convincono a dire di sì. Un viaggio nella mente maschile e in quella femminile che svelerà rispettivamente all’altra metà del cielo ciò che non avrebbe minimamente immaginato, dandoci tutte le risposte alle domande che non avevamo mai osato porre.
I coniugi Allan & Barbara Pease sono due psicoterapeuti australiani esperti di comunicazione e linguaggio del corpo. In patria hanno riscosso un clamoroso successo con lezioni, trasmissioni televisive e seminari dedicati alle relazioni tra i sessi; nel resto del mondo si sono conquistati vastissima risonanza grazie agli ormai celeberrimi manuali (tra cui Perché le donne non sanno leggere le cartine e gli uomini non si fermano mai a chiedere? e Perché gli uomini lasciano sempre alzata l’asse del water e le donne occupano il bagno per ore?), tradotti in trentasei lingue e pubblicati in Italia da Sonzogno.
Il Segreto delle Cellule Sane

Ripolarizzazione cellulare: dalla piastra di Audisio al dispositivo RPC
Autore/i: Oliviero Francesco; Stefani Maurizio
Editore: Nuova Ipsa Editore
pp. 64, con piastra allegata, Palermo
Tutte le malattie sono fenomeni cellulari, e proprio in tali processi si trova il segreto specifico di tali patologie, in qualche modifica fondamentale della fisiologia delle cellule.
Questo libro parte dall’affascinante teoria dell’ing. Bartolomeo Audisio (1916-1991), e ci porta a capire, attraverso lo studio e la sperimentazione di una nuova tecnica, come sia necessario per la nostra salute ristabilire l’ordine dentro la cellula. La piastra allegata al libro e l’RPC (Ripolarizzatore Cellulare), che ne è l’evoluzione, sono importanti per il nostro benessere psico-fisico, perchè agiscono proprio sull’alterazione della cellula lavorando sulle sue cariche elettriche, le quali devono essere positive all’esterno e negative all’interno, ben distinte, separate e orientate, cioè polarizzate.
La piastra è un dispositivo semplice da usare, un metodo veloce e senza effetti collaterali, utile per il trattamento di dolori, infiammazioni acute e croniche, tensioni muscolari, patologie croniche delle cellule.
Francesco Oliviero è medico, specialista in psichiatria ed in pneumologia. Ex medico militare (ha indossato per 23 anni la divisa dell’Esercito Italiano), ha iniziato il percorso della medicina non convenzionale dal 1989, occupandosi di medicina bioenergetica, omeopatia, omotossicologia ed elettroagopuntura. Dal 2000 ha intrapreso la strategia diagnostica e terapeutica della medicina omeosinergetica. E’ il presidente dell’A.M.O.S. (Accademia di Medicina Omeosinergetica). Vive e lavora a Palermo. Ha pubblicato con Nuova Ipsa Editore: “Benattia” e “Manuale del Ben-Essere”, con Melchisedek “Acqua e Coscienza”.
Maurizio Stefani è ingegnere elettrotecnico, ha frequentato il Servranx Istitutes (Belgio) e l’Istitute of Engineering di Parigi. Master in geobiologia, reti naturali della terra e geopatologia. Esperto in energie sottili con applicazioni nelle geopatologie.