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Materia Medica

Materia Medica

Lezioni classiche sui 179 rimedi essenziali dell’omeopatia

Autore/i: Kent James Tyler

Editore: Red Edizioni

Informazioni: introduzione di Tommaso De Chirico, prefazione, traduzione e adattamento di Carlo Cenerelli dall’originale americano.

pp. XXI-650, 1 tavv. b/n f.t., Como

È noto come la Materia medica omeopatica (cioè l’elenco dei sintomi fisici e psichici, unitariamente considerati, che sono in relazione sperimentale e clinica con il rimedio omeopatico idoneo a curare la persona che li presenta) costituisca il, terreno di studio fondamentale per chi voglia approfondire e comprendere l’omeopatia «dall’interno».
La Materia medica di James Tyler Kent è probabilmente, dopo le opere di C.F. Samuel Hahnemann, che dell’omeopatia è il fondatore, il testo classico più autorevole del genere. Di più: essa è un’opera esemplarmente chiara, derivante da una diretta esperienza di insegnamento. Nonostante la sua mole, essa ha un’impostazione sintetica: non un elenco di sintomi secondo rigide rubriche ma, per ogni rimedio, un quadro vivido, idoneo a venire memorizzato e collegato con le azioni di altri rimedi. Kent soleva dire (lo riporta Pierre Schmidt): «tutte le mie sperimentazioni e pubblicazioni sono state scritte per i miei studenti e perché essi ne avevano bisogno».

James Tyler Kent consacrò la sua vita e il suo ingegno all’omeopatia. «Egli penetrò il pensiero di Hahnemann fino nelle sue profondità, spiegò tutto ciò che non era affatto compreso e continuò la sua opera in un modo così perfetto che si ha talvolta l’impressione di leggere lo stesso Hahnemann… [Le sue opere] formano la base delle conoscenze che ogni medico che vuole praticare l’omeopatia deve possedere: i fondamenti della dottrina, i mezzi di guarigione, il repertorio dei sintomi» (Pierre Schmidt).
Il lettore, dalle pagine di questo libro potrà farsi un’adeguata immagine del valore umano e scientifico della sua opera e della sua utilità nella pratica quotidiana; qui ci piace ricordare quanto egli andava ripetendo ai suoi allievi: «Voi non dovete fermarvi là dove io vi ho portato; voi dovete avanzare ancora e mettervi alla ricerca, da voi stessi, delle verità omeopatiche non ancora scoperte». È questa un’esortazione e una sfida oggi più che mai valida.

Magia e Civiltà

Magia e Civiltà

Un’antologia critica fondamentale per io studio del concetto di magia nella civiltà occidentale – Testi commentati di: Garin • Paolo Rossi • Frazer • Durkheim • Lévy-Bruhl • Cassirer • Freud • Jung • Piaget • Eliade • Volmat • Malinowski • Lévi-Strauss • Jensen • de Martino

Autore/i: de Martino Ernesto

Editore: Garzanti Editore

introduzione dell’autore.

pp. 294, Milano

La civiltà occidentale si è venuta plasmando come civiltà moderna attraverso una costante opera di esclusioni. Anche nei confronti della magia l’atteggiamento fondamentale è stato quello della presa di distanza. Oggi, ai di là di ambigui e regressivi revivals, il mondo magico e lontano da noi: le lotte del cristianesimo contro il paganesimo, della nuova scienza contro la magia naturale, della società europea contro la stregoneria hanno scavato un solco che non possiamo più colmare. Ma tate distanza rischia di operare come pregiudizio etnocentrico in chi osserva e studia i comportamenti magici dette civiltà extraeuropee o del nostro passato; precludendo così la comprensione della genesi, della struttura e della funzione del magismo.
In questa classica antologia de Martino ricostruisce i vari momenti della polemica antimagica e rilegge alcuni testi dei grandi interpreti moderni che hanno esplorato i fenomeni esterni alla ratio occidentale mediante nuove e pertinenti domande.

Ernesto de Martino (Napoli 1908 – Roma 1965) è stato tra i primi e più attivi promotori, in Italia, del dibattito sulle scienze umane. In il mondo magico (1948) delineò una storia del magismo come esperienza mitico-esistenziale, come modo di reagire alla «crisi di presenza» nel mondo. In seguito egli approfondì le tematiche dell’antropologia culturale contemporanea, elaborandole in chiave storicistica e verificandole in numerose indagini sul campo. Della sua ricca produzione si ricordano: Morte e pianto rituale nel mondo antico (1958), Sud e magia (1959), La terra del rimorso (1959), Furore Simbolo Valore (1962). Particolarmente importanti le ricerche raccolte da Clara Gattini nel volume postumo La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali (1977), che testimoniano il continuo confronto critico di de Martino con Gramsci e Croce da un lato e la fenomenologia e l’esistenzialismo dall’altro.

Razza e Storia e Altri Studi di Antropologia

Razza e Storia e Altri Studi di Antropologia

Le regole che condizionano il pensiero e la vita dell’uomo

Autore/i: Lévi-Strauss Claude

Editore: Giulio Einaudi Editore

introduzione e cura di Paolo Caruso, traduzione di Paolo Caruso e Grazia Neri.

pp. 296, Torino

Etnografo militante, che è vissuto a lungo tra popolazioni che sono tra le più «primitive» della terra, teorico innovatore, che Ha dato una nuova impostazione agli studi etnologici, scrittore ammirevole, Claude Lévi-Strauss è una delle personalità di maggior rilievo della cultura europea d’oggi, e le sue opere continuano a provocare un vivace fermento di idee nel vasto campo delle scienze dell’uomo.
Questo volume (curato da Paolo Caruso, cui si deve anche la nitida introduzione) raccoglie una serie di suoi saggi ed articoli, rari o pressoché introvabili anche nella lingua originale. Lévi-Strauss puntualizza qui i metodi e i fini dell’antropologia sociale, definita come un settore della scienza dei segni fondata da Saussure, e sviluppa i temi che gli sono cari: i concetti di «razza» e «storia» (che costituiscono un po’ gli argini entro cui si incanala la sua riflessione antropologica), le relazioni di parentela, lo studio dei miti, l’esperienza anticipatrice di Rousseau, ecc. Anche in queste pagine, il «motivo conduttore» della ricerca di Lévi-Strauss è dato dall’analisi delle regole che condizionano il pensiero e la vita dell’uomo, in tutte le società e in tutti i tempi.

Claude Lévi-Strauss è nato nel 1908 a Bruxelles da genitori francesi. Laureatosi in filosofia alla Sorbona nel 1931, dopo le spedizioni nel Mato Grosso fu costretto a riparare negli Stati Uniti, a seguito dell’occupazione nazista della Francia. Oggi insegna etnologia alla Ecole des Hautes Etudes di Parigi, e dal 1959 è titolare della cattedra di antropologia strutturale al Collège de France.
Tutte le sue opere più importanti sono tradotte in italiano: Tristi Tropici, Antropologia strutturale, Il totemismo oggi, Il pensiero, selvaggio, Il crudo e il collo, Le strutture elementari della parentela e La vita familiare e sociale degli Indiani Nambikwara (Einaudi Paperbacks, 1970).

La Libera Muratoria

La Libera Muratoria

Massoneria per problemi

Autore/i: Autori vari

Editore: SugarCo Edizioni

a cura di Claudio Castellacci, prefazione di Giordano Gamberini.

pp. 328, Milano

« …Ogni volta che si parla di Massoneria, si rischia di amputarla delle ali dell’universalità e di farla razzolare nel ristretto cortile della dottrina di chi parla».
« L’idea direttrice di questo volume è quella di offrire al lettore una rappresentazione che, provenendo da Autori di diversa formazione e per nulla costituenti gruppo o scuola, possa demoltiplicare il rischio della speculazione soggettiva e quello del pregiudizio deformatore. Gli Autori non sono stati richiesti di opinioni, ma di dati, non si sono loro assegnati dei fini, ma preteso delle risposte».
«Soprattutto alla Massoneria come Istituzione non si è voluto recare né servizio né pregiudizio». (Dalla Prefazione di Giordano Gamberini)

Scritti di:
Beatrice Bisogni, La Massoneria italiana dal 1717 al 1860 – Giovanni Amendola teosofo e massone Le donne e la Massoneria

Eugenio Bonvicini, La Massoneria nella storia – Gli Organismi massonici: l’Ordine ed i Riti – L’esoterismo massonico

Claudio Castellacci, Massoneria, Socialismo, Fascismo e Antifascismo – La «Critica Sociale» e la Massoneria – Il convegno di Savona

Rosario F. Esposito SSP, I Papi e la Massoneria

Carlo Gentile, Il simbolismo massonico

Aldo Alessandro Mola
, La Massoneria nella storia italiana dal 1860 ai giorni nostri – Come si studia la storia della Massoneria

Michele Moramarco, La «Rivista Massonica» – La Massoneria nei Paesi europei e extraeuropei

Don Ernesto Pisoni, Rapporti tra Chiesa e Massoneria

Claudio Schwarzenberg, Massoneria e Costituzione

Il Grande Libro della Cabala Magica

Il Grande Libro della Cabala Magica

La chiave segreta di tutti i numeri del lotto

Autore/i: Casamia Pietro

Editore: Fratelli Melita Editori

prefazione dell’autore.

pp. 442, V tavv. b/n f.t., Genova

Dalla prefazione dell’autore:
“Fra le tante opere sulle intime realtà della natura e sui mezzi di manifestazione, questa che presentiamo ai nostri lettori può ben dirsi la più chiara, la più sicura, la più forte. L’autore di questo trattato con una dialettica stringente, col polso poderoso dello scienziato e del ricercatore ha saputo stringere in una fusione analitica tutta l’immensa mole delle strane e curiose ricerche che affaticarono il 600, e che oggi, dopo un periodo di materialismo e di negazione, ritornano a galla.
Il lettore troverà in essa trascritta ed esaminata in diversi capitoli, vari fra di loro, le antiche idee della filosofia che precedette il Cristianesimo, le ricette mediche le più meravigliose, le tavole algebriche che Giovanni Milton, inglese di nascita ma italiano di cuore, dedicò agli studiosi del giuoco del lotto, perchè potessero ricavare da alcune combinazioni che egli matematicamente rintracciò, la certezza delle sorti dell’urna, insieme a tutte le tavole simpatiche dei numeri usciti in Italia dall’800 fino all’811. Ogni manifestazione dunque dello scibile in quest’opera è contenuta.[…]”

Amore e Zodiaco

Amore e Zodiaco

Autore/i: Alberti Lucia

Editore: Rizzoli

prima edizione.

pp. 184, nn. ill. monocrome verdi, Milano

Lucia Alberti è nata e cresciuta a Vienna, città dove gli studi astrologici sono considerati con serietà e abbinati alla parapsicologia. La sua passione per l’astrologia risale alla prima giovinezza e, in seguito, si è trasformata in vera e propria specializzazione. L’Alberti ritiene che basti conoscere le più elementari regole dell’astrologia per appassionarsi a questo ramo del sapere che crea una rete di influenze e relazioni fra gli astri e l’umanità sulla base dell’unità cosmica di ogni essere umano. Lucia Alberti ha pubblicato su riviste e in volumi un gran numero di oroscopi relativi a note personalità del mondo della letteratura, dell’arte, della politica; di lei sono usciti presso Rizzoli Editore, il Calendario astrologico 1967 e il Calendario astrologico 1968.

Introduzione a Kafka

Introduzione a Kafka

Antologia di saggi critici

Autore/i: Autori vari

Editore: Il Saggiatore

premessa e cura di Eugenio Pocar, prefazione di Johannes Urzidil.

pp. XXXIII-278, Milano

Partiamo perciò da lui stesso con le pagine che intendono interpretare Il Castello. Molto più autorevole in questa materia è l’erudito trattato di Hans-Joachim Schoeps sul Motivi teologici nell’opera di Kafka che riportiamo per intero. Subito dopo il trattato di Schoeps leggeremo uno scritto di Camus. Segue, in una prosa fantasiosa e brillante, il saggio di Walter Benjamin, qui riprodotto per intero.
La nostra rassegna si chiude con una specie di appendice nella quale compaiono, a raffronto, due commenti disparati tra loro: l’uno interpreta tre degli ultimi racconti kafkiani Con metodo sociologico e storico-culturale, l’altro, uno dei primi, con metodo marxista.
Pensiamo che da questo istruttivo confronto il lettore potrà farsi un’idea dei due mondi opposti, ma entrambi rispettosi del nobile artista che fu Franz Kafka.

Dove va la Medicina Psicosomatica

Dove va la Medicina Psicosomatica

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni Riza – Endas

prima edizione.

pp. 192, Milano

“Se due cose sono simili esse sono la stessa cosa per simultaneità, anche se apparentemente esse sono separate dallo spazio e dal tempo”.
A questa frase di Meyrink si ispira questo volume che va a studiare, attraverso i simboli, le imprescindibilità dei fatti mentali da quelli del corpo.
L’A., con la collaborazione di altri terapeuti, mette in luce come il linguaggio, le emozioni, i sogni, gli organi del corpo, come pure le malattie si muovono tutti contemporaneamente su di un unico piano dove spazio e tempo non sembrano esistere.
E il piano del simbolo, della metafora e dell’analogia.
Qui si svolge il grande tema della unità psicosomatica, della ’ inseparabilità tra psiche e soma.

Raffaele Morelli, Presidente dell’Istituto Riza e direttore della rivista Riza Psicosomatica.

Ultra Parapsicologia

Ultra Parapsicologia

Sopravvivenza oltre la morte

Autore/i: Ferraro Alfredo

Editore: Luigi Reverdito Editore

prefazione, premessa e introduzione dell’autore.

pp. 240, nn. ill. b/n, Gardolo di Trento

In quest’opera, l’Autore prosegue nel racconto e nell’analisi delle sue straordinarie esperienze personali nell’ambito dell’alta medianità. All’approfondita analisi di manifestazioni già descritte nel volume Indifferente alla morte, si aggiungono altre singolari esperienze: dalla psicofonia alla visione di un fantasma, dai riferimenti alla religione alla psicoscopia, dalle identificazioni medianiche al discusso problema dei colloqui coi defunti. Queste esperienze, pur non avendo portato l’Autore ad una precisa conclusione in merito alla realtà oggettiva dell’ipotesi spiritica, l’hanno indotto ad accettarla in chiave razionalistica.
Fra i vari nuovi casi e le disquisizioni filosofiche, compaiono anche relazioni concernenti L’Entità A di Napoli, Il Cerchio Astorga di Palermo, Il Cerchio Esseno di Roma e le estrinsecazioni napoletane di Raimondo de Sangro, Principe di San Severo.

Alfredo Ferraro, nato a Brescia nel 1916, è laureato in fisica all’Università di Bologna.
Pubblicista, collabora con una rubrica fissa (Medianità e Spiritismo) e Il Giornale dei Misteri. Fra le sue opere figurano: Enciclopedia della Radio; Dizionario di metrologia generale; Il paradiso di legno. finalista al Premio Rapallo 1971; Spiritismo, illusione o realtà?; Identificazione spiritica; Indifferente alla morte; Le sedute di Millesimo.

Alchimia Emotiva

Alchimia Emotiva

Come la mente può curare il cuore

Autore/i: Bennett-Goleman Tara

Editore: Rizzoli

prefazione del Dalai Lama, traduzione di Daria Restani e Monica Romanò.

pp. 400, Milano

Gli alchimisti desideravano scoprire la formula della pietra filosofale e trovare così il rimedio che curasse le malattie fisiche e spirituali: allo stesso modo, Tara Bennett-Goleman spiega a tutti noi come possiamo raggiungere la giusta “alchimia emotiva” che ci consenta di vincere i momenti di confusione e dolore e conquistare la felicità.
Fondendo le ultime scoperte delle neuroscienze e del cognitivismo con gli antichi insegnamenti del buddhismo, questo testo ci insegna a sottrarci alla morsa delle abitudini che ci impediscono di raggiungere il benessere interiore: per mezzo di agevoli spiegazioni e semplici esercizi pratici, l’autrice ci aiuta a identificare i comportamenti distruttivi e gli schemi emotivi in cui tendiamo a farci imprigionare, e soprattutto ci indica i metodi per calmare la nostra mente e giungere alla serenità spirituale.

Tara Bennett-Goleman – Moglie di Daniel Goleman, l’autore di Intelligenza emotiva – ha studiato a Berkeley, al Naropa Institute e nel Center for Cognitive Therapy di New York. Da vent’anni esercita la psicoterapia e guida seminari internazionali.

Il Mondo Magico

Il Mondo Magico

Prolegomeni a una storia del magismo

Autore/i: de Martino Ernesto

Editore: Bollati Boringhieri Editore

introduzione di Cesare Cases, prefazioni dell’autore.

pp. XLVIII-320, 5 ill. b/n, Torino

Con questo libro, che è la sua opera più profonda e celebre, de Martino intese dare una ricostruzione dell’età magica come momento di sviluppo della storia dello spirito. Essa è un’epoca in cui i confini tra uomo e natura, tra soggetto e oggetto sono ancora incerti. Ma anziché risolversi in una partecipazione mistica, come riteneva l’etnologia d’ispirazione irrazionalistica, questa incertezza crea un dramma: quello della «crisi della presenza», del rischio per l’uomo di essere annullato da forze naturali incommensurabili e incontrollabili. La magia appare così come un insieme di tecniche per riscattarlo da questa crisi e rassicurarlo del proprio «esserci». Attraverso un’accurata scelta di reperti etnografici,
de Martino rievoca plasticamente, in pagine indimenticabili, i momenti di tale dramma. Egualmente distante da irrazionalismo e razionalismo, che diversamente rimuovono il carattere storico di tale dramma, de Martino mostra come il soggetto umano sia esso stesso un prodotto storico la cui genesi si situa appunto nell’età magica. La posizione teorica di de Martino, al crocevia tra idealismo, esistenzialismo e marxismo e affacciata sui problemi della parapsicologia e della psicoanalisi, è talmente ricca di stimoli e di tensioni che mantiene ancora oggi intatta la sua forza di suggestione.

Ernesto de Martino (1908-1965) si formò alla scuola di Adolfo Omodeo e di Benedetto Croce, dedicandosi poi allo studio delle società primitive. Professore di Storia delle religioni alla Università di Cagliari dal 1959 alla morte, de Martino è autore di Sud e magia (1959), e La terra del rimorso (1961). Presso Bollati Boringhieri sono usciti: Il mondo magico. Prolegomeni a una storia del magismo, Morte e pianto rituale nel mondo antico, Panorami e spedizioni. Le trasmissioni radiofoniche del 1953-54 e il carteggio con Cesare Pavese La collana viola.

Linguaggio e Mito

Linguaggio e Mito

Le parole e le cose nel pensiero primitivo – Contributo al problema dei nomi degli dèi

Autore/i: Cassirer Ernst

Editore: Il Saggiatore

traduzione di Vittorio Enzo Alfieri.

pp. 152, Milano

Tra le opere più citate del Cassirer, La filosofia delle forme simboliche rappresenta certamente una delle letture più ardue del pensatore tedesco: lo stesso autore, nei suoi ultimi anni, sentì la necessità di rielaborare sotto nuova luce i motivi fondamentali dell’opus magnum. In linguaggio e mito, sintesi dei due primi volumi, l’interesse del C. si rivolge alle successive fasi e alle differenti vie del processo della civiltà: «I diversi prodotti della cultura spirituale,» egli dice «il linguaggio, la conoscenza scientifica, il mito, l’arte, la religione, diventano così membri di un’unica connessione problematica, diversi punti di partenza per trasformare il mondo passivo delle semplici «impressioni, nelle quali lo spirito appare rinchiuso, in un mondo della pura espressione spirituale».

Religiosità Greca

Religiosità Greca

Autore/i: Nilsson Martin P.

Editore: Sansoni Editore

prefazione e introduzione dell’autore, dell’autore, traduzione di Carlo Diano.

pp. 270, 4 tavv. b/n f.t., Firenze

La religione della Grecia antica è stata descritta e variamente illustrata da studiosi di grande fama; tuttavia questo libro di Martin Persson Nilsson occupa a buon diritto un posto particolare nella vasta letteratura sull’argomento per l’originalità e l’esemplare chiarezza della sua impostazione. Nelle sue pagine, infatti, poco si parla della religione dei poeti e dei filosofi e ancor meno degli dèi e dei culti, mentre lo scopo che l’Autore si è proposto è quello di presentare la visione religiosa che i Greci ebbero del mondo e della vita nei diversi momenti della loro storia.
Cresciuto in un ambiente fortemente impregnato di elementi tradizionali, di richiami a concezioni arcaiche, nella nativa fattoria di Ballingsvöl nella Scania, Nilsson si accosta al mondo religioso greco, armato, oltre che di una solida dottrina etnografica, filologica e storica, anche di una istintiva sensibilità per le manifestazioni della fede popolare, indagata fin nelle sue espressioni più elementari.
Il libro, preceduto nel tempo da una serie di importanti opere di carattere più strettamente erudito, rappresenta in forma più agile, non gravata da discussioni di dettaglio, la felice sintesi della lunga familiarità dell’Autore con il mondo spirituale dell’antica Grecia, di cui riesce a far rivivere aspetti meno noti o solitamente trascurati, inserendoli in un quadro organico, contraddistinto da quell’equilibrio e da quella chiarezza che sono i pregi che un maestro della filologia classica, Giorgio Pasquali, ammirava in ogni parte dell’opera dell’insigne studioso svedese.

Il Mito e il Padre nella Psicologia Primitiva

Il Mito e il Padre nella Psicologia Primitiva

Autore/i: Malinowski Bronislaw

Editore: Newton Compton Editori

traduzione di Anna Maria Panepucci e Gustavo Pino.

pp. 120, Roma

Il volume si compone di due saggi:

  •     Il mito nella psicologia primitiva
  •     Il padre nella psicologia primitiva

Sorprendenti sono qui i dati che giungono allo studioso occidentale dalla società trobriandese: primo fra tutti l’intero sistema di rapporti interpersonali fondato sull’ignoranza della funzione riproduttiva nell’uomo. La nozione stessa di «padre» quale si configura nella nostra cultura, è difficilmente applicabile alla famiglia indigena. Il padre è il marito della madre, e nulla più: fra l’atto sessuale e la generazione non è pensabile un qualsiasi nesso. Quanto al significato del mito nella stessa società primitiva, esso sembra doversi iscrivere – e questo è l’insegnamento più profondo dell’intera opera di Malinowski – in un sistema di funzioni tendenti all’autoconservazione del gruppo sociale. Il mito, insomma, lungi dall’essere una sorta di sogno tramandato nelle generazioni, si chiarisce come uno strumento culturale con una funzione ben precisa: quella di «rappresentare per gli indigeni una più grande realtà primordiale dalla quale è determinata la vita attuale. i destini e le attività umane».
Due contributi fondamentali alla conoscenza della psicologia e dell’organizzazione sociale dei popoli primitivi.

La Monadologia

La Monadologia

Autore/i: Leibniz Gottfried W.

Editore: La Nuova Italia

introduzione e commento di Émile Boutroux, traduzione, nota introduttiva e aggiunte di Yoseph Colombo.

pp. 200, Firenze

Dalla nota introduttiva di Yoseph Colombo:
“Il volume di cui presentiamo la traduzione comprende un ampio studio introduttivo sulla vita ed il sistema filosofico di Leibniz, il testo della Monadologia pubblicato nell’originale francese, secondo i manoscritti di Hannover, e un esteso commento ad ogni paragrafo. Il commento che segue passo passo il testo e l’Introduzione che lo precede, ricca di vedute sintetiche che si alternano con analisi minute di punti particolari della dottrina, costituiscono un tutto unico e formano alla Monadologia un inquadramento del quale credo non esista oggi migliore fra gli studiosi di Leibniz.
La particolare importanza di questo commento della Monadologia, al quale attingono quanti vogliono interpretare rettamente i punti più dibattuti della dottrina in essa contenuta, sta non semplicemente negli indiscutibili pregi dell’ampiezza e della chiarezza, che lo rendono accessibile ad ogni lettore anche meno preparato, ma soprattutto nel fatto che Émile Boutroux, commentatore ed interprete della filosofia leibniziana, fu filosofo egli stesso che a Leibniz è pensabile siasi avvicinato per particolari bisogni del suo spirito, e certo col particolare stato d’animo che il suo personale indirizzo filosofico comportava.[…]”

La Notte dei Maghi

La Notte dei Maghi

Autobiografia di un veggente

Autore/i: Hanussen Erik Jan

Editore: Edizioni Mediterranee

introduzione di Paola Giovetti, traduzione dal tedesco di Walter Oberhuber.

pp. 240, Roma

Le affascinanti, coinvolgenti, spiritose “confessioni” del grande veggente austriaco Erik Jan Hanussen, che in questo suo libro rivela notevolissime doti di scrittore e racconta – in forma leggermente romanzata ma sempre aderente ai fatti – le vicende salienti della propria vita: l’avventurosa e divertente gioventù trascorsa esibendosi nei circhi equestri e nei cabaret spinto dalla passione di diventare un artista, la scoperta graduale e ogni giorno più stupefacente delle proprie eccezionali, ineguagliate doti paranormali, la fama giunta rapidamente, gli straordinari esperimenti nei teatri gremiti di spettatori, i contatti con la famiglia imperiale d’Austria che lo consultava regolarmente, il famoso processo di Leitmeritz, da cui Hanusse uscì in trionfo, col riconoscimento ufficiale della corte delle sue doti di veggenza: fatto mai capitato prima né dopo. Il tutto raccontato con humour, fantasia e suspense, con penna di autentico narratore. L’autobiografia si conclude col successo di Leitmeritz. Mancano gli ultimi due anni della sua vita, gli anni tragici, quelli dei contatti con gli uomini politici e soprattutto con Hitler. Questi anni sono narrati nella Prefazione di Paola Giovetti, sulla base di testimonianze dell’epoca e dei ricordi della figlia Erika.

Erik Jan Hanussen è nato a Vienna nel 1889, scoprì giovanissimo le sue straordinarie doti paranormali che lo resero famoso in tuffo il mondo. Trasferitosi a Berlino, dopo un processo per presunte truffe ai danni dei clienti, che lo vide assolto grazie ad una dimostrazione delle sue facoltà data nell’aula del tribunale, previde, nel 1933, l’incendio del Reichstag. Poche settimane più tardi, Adolf Hitler, del quale aveva predetto l’ascesa al potere ma anche il disastro finale, lo faceva uccidere. Dello stesso Hanussen le Edizioni Mediterranee hanno già pubblicato: La Notte dei Maghi – Autobiografia di un veggente e La Fine di New York, un romanzo di fantascienza dettato interamente in trance.

Dimensione Divina

Dimensione Divina

Storia vera di un incontro con il soprannaturale

Autore/i: Bouchereau Marie Françoise

Editore: Luigi Reverdito Editore

introduzione dell’autrice.

pp. 240, nn. ill. b/n, Gardolo di Trento

«Ci meritiamo tutti i nostri incontri. Essi corrispondono al destino di ciascuno di noi e sta a noi scoprire il loro significato».
Delusioni e tradimenti, dolori e felicità acquistano un senso se noi avremo raggiunto la consapevolezza di non essere atomi isolati, ma particelle di una stessa unità cosmica in una fusione d’amore con il divino.

Marie Françoise Bouchereau nata in Francia, vive in Italia da molti anni. Ha studiato presso l’ Università Cattolica di Milano e presso l’Università di Torino. Ha insegnato francese in vari Istituti superiori del Piemonte. Dal 1984 si dedica alle terapie alternative per la ricerca dell’Io e per il raggiungimento dell’equilibrio interiore ed a studi astrologici. Ha pubblicato nel 1985 a Treviso una raccolta di poesie dal titolo Pensieri Poetici.

La Parapsicologia in URSS

La Parapsicologia in URSS

Telecinesi – Telepatia – Guaritori a distanza – Ipnoterapia – Percezioni dermo-ottiche – «Effetto Kirlian»

Autore/i: Gris Henry; Dick William

Editore: Rizzoli

pp. 368, nn. tavv. b/n, Milano

Due giornalisti americani, durante sei lunghi viaggi che li hanno portati fin nelle località più fuori mano dell’Unione Sovietica, hanno cercato di scoprire a che livello siano attualmente in’ quel paese gli studi e le ricerche sui poteri paranormali, ancor oggi in gran parte misteriosi, della mente umana.
Gli autori hanno incontrato scienziati che, spesso con l’appoggio delle autorità scientifiche e politiche, studiano la telecinesi, la telepatia, la pranoterapia (cioè l’arte di guarire con l’imposizione delle mani). Da Viktor Adamenko, un prestigioso giovane scienziato, si sono fatti spiegare la sua teoria dell’uomo visto come «cristallo instabile», che lo ha portato a conclusioni coincidenti con le antiche teorie mediche cinesi, e in particolare con quelle dell’agopuntura. Per la prima volta è stato intervistato da occidentali Semyon Kirlian – inventore del metodo per fotografare l’aura che circonda la materia vivente – il quale ha raccontato la storia e le attuali prospettive della sua scoperta. Stupefacenti – e inquietanti – sono anche i risultati ottenuti dai medici Pavel Bul e Vilen Karbuzov che studiano e adottano l’ipnosi nella pratica clinica, dal dottor Vasili Kasatkin, che si serve dei sogni per diagnosticare in anticipo le malattie. Ne e risultato un libro affascinante che mostra quali nuovi campi si aprono alla scienza quando essa abbandona il dogmatismo. È un libro per gli appassionati ma soprattutto per gli scettici.

Architettura e Mito

Architettura e Mito

Autore/i: Parodi Bent

Editore: Pungitopo Editrice

premessa dell’autore.

pp. 164, Marina di Patti (ME)

Architettura e Mito, ovvero d’un tema privilegiato dal simbolismo d’ogni tempo. Il concetto di costruzione è, d’altronde, co-essenziale all’esoterismo e lo si ritrova in forma evidente in tutte le aree storico-religiose. Non diversamente le scuole iniziatiche moderne, che insistono sulla nozione del Tempio di Salomone, inteso come paradigma di una umanità in crescita ideale.
Tutta l’architettura delle origini si è abbeverata alle fonti del Trascendente, il che risulta evidente da quando è stato riscoperto il valore del simbolo, un ’ponte’ che collega quel che appare con quel che è, l’essere col divenire, secondo un procedimento analogico, la cui ermeneutica è affidata all’intuizione.

Bent Parodi (Copenaghen, 1943) è giornalista professionista. Laureato in filosofia, si è specializzato in storia comparata-delle religioni arcaiche e orientali, indirizzando i suoi interessi nell’area del mito e della dimensione iniziatica. Ha pubblicato: Akhenaton, la religione del sole (1982); Testimonianze egizie (1982); La Triquetra (1982); La religiosità egizia in Sicilia (1983); Il silenzio pitagorico (1985); La parola svelata (1985); Dimmi come ti chiami (1986); Il cammino della vita (1987); Il tuo onomastico (1987); Il principe mago (romanzo 1987). Per questi stessi tipi, in questa collana è già apparso L’iniziazione (1987). Di nobile famiglia ligure, imparentata con i “Gattopardi” siciliani , vive a Palermo. E’ presidente della fondazione “Famiglia Piccolo di Calanovella”, a Capo d’Orlando.

La Foresta degli Dei

La Foresta degli Dei

Una tribù di cacciatori nella Sardegna del neolitico – Romanzo

Autore/i: Mulas Stanis

Editore: SugarCo Edizioni

prima edizione.

pp. 344, Milano

Per molti l’immagine dell’uomo delle caverne è quella di un essere irsuto e animalesco, capace soltanto di emozioni fondamentali e non di sentimenti complessi. Chiunque abbia però osservato in un museo l’abile rastrematura delle sue punte di freccia in pietra o la mirabile fattura delle collane di perle in ossidiana oppure i commoventi corredi funerari in alcune sepolture a noi conosciute (basti pensare a quell’antico bimbo ligure delle Arene Candide, inumato diecimila anni fa avvolto in una pelliccia formata da ben quattrocento morbide code di scoiattolo!) non può realmente guardare all’antico progenitore come ad un uomo rozzo e digrignante. Individui tanto pazienti e industriosi, così capaci di amore e di pietà, non potevano che essere vicini a noi, nella psicologia e nelle reazioni emotive, più di quanto comunemente si creda. Questo è,in sostanza, l’assunto del racconto che si colloca nel prenuragico sardo a descrivere il quotidiano di un piccolo nucleo di cacciatori per i quali la foresta e la selvaggina sono tutto. Le loro armi sono lunghe aste di legno dalla punta indurita dal fuoco, coltelli di selce e, per i due arcieri del gruppo, punte di freccia in pietra o, più raramente, in ossidiana. Essi non sono artigiani, non costruiscono nulla e perciò, al termine della stagione di caccia, attraversano le foreste’all’incontro con gli Uomini del Baratto, avventurosi e astuti Carovanieri che percorrono l’Isola fornendo, contro le pelli migliori, manufatti indispensabili ai cacciatori, ma anche monili per le loro donne e l’acqua di fuoco per mezzo della quale uomini e donne del Rifugio, liberi per una notte da qualsiasi regola, si abbandonano all’Orgia. La vita del gruppo, racchiusa nel cerchio magico del nascere e del tramontar del sole, scandita dall’eterno ripresentarsi delle stagioni, si svolge isolata entro i limiti del territorio di caccia sino a quando un naufrago straniero non approda alla piccola insenatura sulla quale si aprono le caverne del Rifugio e sconvolge profondamente l’esistenza dei cacciatori. Frutto di una precisa e documentata ricerca d’ambiente, il libro (primo del genere in Italia) unisce al gusto del romanzo di azione e d’avventura la credibilità dei personaggi e l’informazione sui modi di vita di un mondo preistorico sul quale la ricerca moderna continua a fornirci sempre nuovi e sorprendenti elementi.

Stanis Mulas, studioso di preistoria mediterranea, vive e opera a Genova. Laureato in giurisprudenza, ha esercitato la professione legale e collaborato a un quotidiano cittadino. Prima de La Foresta degli Dei ha pubblicato, con diversi pseudonimi, più di cento romanzi tra gialli e d’avventura. Scrive in una baracca da pescatori, sulla spiaggia.