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Libri dalla categoria Rosa-Croce

Telefonini che Passione!

Telefonini che Passione!

Autore/i: Carloppi Simona

Editore: Malatempora Editrice

pp. 176, illustrazioni b/n, Roma

Milioni di telefoni per parlare, controllare i figli, catturare i mafiosi, convincersi che esistiamo, far buttare la pasta, corteggiare, cuccare, combinare incontri, lavorare, trovarsi, mandarsi a cagare, cercarsi disperatamente… dove sei?
Non c’è campo! Non ti sentoooo!

Max Stirner – Vita e Opere

Max Stirner – Vita e Opere

Titolo originale: Max Stirner

Autore/i: Mackay John Henry

Editore: Bibliosofica Editrice

introduzione di Giovanni Feliciani, prefazioni dell’autore, traduzione di Claudia Antonucci dalla della terza edizione tedesca del 1914, immagine di copertina: Max Stirner in un disegno di Friedrich Engels.

pp. 228, 4 illustrazioni b/n, Roma

Quando, nell’estate del 1887, il giovane poeta scozzese John Henry Mackay si imbatté nel nome di Max Stirner e nella sua opera L’Unico e la sua proprietà, fu come folgorato da un incomparabile desiderio di approfondirne la conoscenza. E fu così che, con grande entusiasmo, dedicò molti anni della sua vita alla ricerca di tutte le fonti possibili, sia testimoniali che documentarie, per realizzare una biografia, per raccogliere i testi, per perpetuare la memoria, insomma per togliere dall’oblio quell’oscuro filosofo, morto in povertà e ormai dimenticato da tempo.
Quella del Mackay rimane a tutt’oggi l’unica biografia attendibile di Max Stirner. Ne curò tre successive edizioni, negli anni 1898, 1910, 1914. Quest’ultima viene qui utilizzata per la prima traduzione pubblicata in lingua italiana. Essa colma una lacuna, in quanto un’opera scritta con così grande passione merita di essere conosciuta, soprattutto perché apre un velo più “umano” rispetto alla imponente bibliografia stirneriana, incentrata quasi esclusivamente su studi e ricerche di preminente carattere filosofico.

Max Stirner, pseudonimo di Johann Caspar Schmidt (Bayreuth 1806 – Berlino 1856), filosofo tedesco. Sue opere principali: L’Unico e la sua proprietà (1845), Scritti minori e risposte ai critici dell’Unico (1842-1847), Storia della reazione (2 voll., 1852).

John Henry Mackay (Greenock 1864 – Charlottenburg 1933), scrittore tedesco di origine scozzese. Sue opere principali: Tempesta (raccolta di poesie, 1888), Gli anarchici (1891), Max Stirner (1898), I cercatori di libertà (1920).

Aleister Crowley – L’Artigiano del Male

Aleister Crowley – L’Artigiano del Male

Autore/i: Vaccari Michele

Editore: Francesco Bevivino Editore

composing di Michele Vaccari.

pp. 96, Milano

Ciarlatano o mago, pazzo squilibrato o attento conoscitore dell’occulto? Ciò che è certo è che Crowley si sentiva, per sua stessa ammissione, l’AntiCristo. Fu il primo a rivalutare l’importanza del 666, il numero della Gran Bestia, come chiave di volta nella lettura della Bibbia. Le sue rivelazioni, i suoi viaggi lo resero celebre fino alla fine degli anni ’40. Dopo la sua scomparsa, molti continuarono a inveire contro le sue teorie, alcuni lo schernirono, altri cercarono solo di dimenticarlo. Ma la maggior parte lo trasformò in un mito. Aleister Crowley fu soprattutto un artigiano: s’inventò il satanismo e creò un nuovo mondo.

Bill Gates – Non Aprite le Finestre

Bill Gates – Non Aprite le Finestre

Autore/i: Malnati Rosa

Editore: Francesco Bevivino Editore

pp. 96, Milano

All’età di 13 anni William Henry Gates III mette le mani su un computer della General Electric e inizia la “strada che porta a domani”. Oggi Bill Gates, capo assoluto della Microsoft Corporation, è l’uomo più ricco del mondo e il più invidiato. Nonostante le numerose accuse e sentenze di violazioni sulla legge che regola il monopolio, continua a voler essere il protagonista dei principali cambiamenti in corso nel mondo. Più di due computer su tre girano con un sistema operativo creato da Microsoft. Nonostante l’annuncio di voler lasciare la guida dell’azienda entro il 2008 e di volersi dedicare completamente alla fondazione che porta il suo nome, Gates continua a lanciare sfide al mercato. Classico stile da nerd, tutti hanno avuto in classe un Bili Gates: brutto e troppo timido per poter esprimere la propria genialità, sembra quasi che stia vivendo il proprio momento di gloria, vendicandosi di tutti i torti subiti. La storia di una rivincita che non sembra riuscire a placare mai la propria sete.

Mosè

Mosè

Titolo originale: Moses, in Werke, Schriften zur Bibel

Autore/i: Buber Martin

Editore: Fabbri Editori

introduzione di Pier Cesare Bori, prefazione dell’autore, traduzione di Piera di Segni.

pp. XII-212, Milano

Sommario:

introduzione di Pier Cesare Bori
Prefazione

  • Saga e storia
  • Israele in Egitto
  • La leggenda delle origini
  • Il roveto ardente
  • Demonismo divino
  • Mosè e il faraone
  • Pesach
  • Il miracolo del mare
  • Il sabato
  • I recriminatori
  • La battaglia
  • Iethrò
  • «Su ali di aquila»
  • Il patto
  • Le parole sulle tavole
  • Il Dio geloso
  • Il vitello e l’arca
  • Lo spirito
  • La terra
  • La contraddizione
  • Baal
  • La fine

Indice delle abbreviazioni bibliografiche
Indice dei passi biblici
Indice tematico

Il Dramma è Dio – Il Divino, la Fede, la Poesia

Il Dramma è Dio – Il Divino, la Fede, la Poesia

Autore/i: Turoldo David Maria

Editore: Fabbri Editori

introduzione dell’autore.

pp. 160, Milano

Sommario:

Lettera a G. F. Ravasi
Introduzione

  1. Assoluta necessità dell’immagine
  2. Là si celebri il banchetto nuziale
  3. Dio e l’uomo: le due necessità
  4. Il vulcano in eruzione
  5. Bufera nella coscienza
  6. Ma ci saranno cieli nuovi e terre nuove
  7. Tutto obbedisce all’Allegoria

Il Passo dell’Oca – Racconti, Favole, Apologhi

Il Passo dell’Oca – Racconti, Favole, Apologhi

Titolo originale: El Paso del Ganso

Autore/i: Jodorowsky Alejandro

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Claudia Marseguerra.

pp. 156, Milano

Il passo dell’oca raccoglie alcune decine di testi – racconti, apologhi, favole, storie e fulminanti sentenze – in cui Alejandro Jodorowsky affronta le mille sfumature delle più intense passioni umane, dalle più nobili, come l’anelito verso Dio e la ricerca del sacro, alle più basse e devastanti: la brama di potere, l’avidità, la tirannia. L’autore dà vita a un mondo fantasmagorico e straniato, ricco di riferimenti esoterici, ma anche profondamente radicato nella realtà socio-politica del Novecento e oltre: attraverso questi racconti apparentemente allucinati, infatti, Jodorowsky lancia il suo grido di indignazione per le derive totalitariste di molti governi del recente passato, del presente e del futuro.

Alejandro Jodorowsky (Iquique, Cile, 1929) è un artista poliedrico: marionettista, attore, mimo, sceneggiatore di fumetti, regista teatrale e cinematografico, poeta, romanziere, studioso di psicoanalisi e dei Tarocchi. Approdato a Parigi nei primi anni Cinquanta, ha fondato il movimento artistico Panico, di ascendenza surrealista. Negli anni Settanta ha girato due film cult: La Montagna sacra e El Topo. Negli Oscar ha pubblicato I Vangeli per guarire e Il dito e la luna.

Nero per Signora

Nero per Signora

Autore/i: Invernizio Carolina

Editore: Editori Riuniti

a cura di Riccardo Reim, prefazione di Edoardo Sanguineti.

pp. XL-288, illustrazioni b/n, Roma

«Ecco una brava quanto modesta scrittrice… una buona donnina di casa… una buona massaia…» così un critico del suo tempo definiva Carolina Invernizio (1851-1916). E il giudizio più noto di Antonio Gramsci «onesta gallina della letteratura popolare» non si discostava di molto. «Carolina delle lacrime», «impudente scombiccheratrice di carta…», «grande agitatrice dei nostri sentimenti…», di definizioni della più prolifera romanziera italiana se ne sono date molte, finché lei visse e le sue opere furono consumate da generazioni di fanciulle e donne di ogni ceto e classe. Poi il silenzio o peggio, il nome evocato come paragone di una cattiva letteratura: «alla Invernizio», appunto. A chi non l’ha mai letta, a chi vuol rileggere almeno alcune delle sue pagine più significative questo libro propone undici racconti e una curiosa testimonianza del suo impegno politico, la conferenza Le operaie italiane. Proprio i racconti sono forse fra le cose più godibili e culturalmente tipiche che la scrittrice ci ha lasciato: drammi domestici a forti tinte, amori, gelosie, assassinii, colpe e innocenze, «candide nefandezze e timorate perversioni» illustrano il gusto popolare e piccolo-borghese dell’Italia umbertina.

E Sia Acqua, Sabbia e Cenere – Romanzo

E Sia Acqua, Sabbia e Cenere – Romanzo

Titolo originale: Gazelle

Autore/i: Ducornet Rikki

Editore: Fanucci Editore

prima edizione, traduzione dall’inglese di Anna Martini.

pp. 192, Roma

Una mamma bellissima e infedele, un fascinoso fabbricante di profumi, una versione integrale delle Mille e una notte, l’irresistibile fragranza delle rose: tutto questo per Lizzie, a tredici anni, è il Cairo, metropoli di arcani stupori e mondana vitalità.
Ma in un giorno terribile e memorabile la madre lascia la famiglia per ’perdersi’ nelle strade della città, nei suoi alberghi, nei suoi circoli raffinati, e il padre di Lizzie, un professore di storia, smarrisce se stesso nella malinconia e nel desiderio, trovando rifugio nell’ossessione per i giochi di guerra e per gli scacchi. La ragazza scopre invece le parole di Shahrazàd – “E bene per una giovinetta stare con un uomo” – e cerca un misterioso conforto nel negozio di Ramses Ragab, un maestro profumiere che si dedica alla riscoperta delle fragranze perdute del passato. Sotto la sua tutela, Lizzie legge testi esoterici, si appassiona ai misteri delle essenze profumate, si accorge di amare il suo sensibile e brillante tutore con l’intensità di una bambina e l’ardore di una giovane donna. Allo stesso tempo inizia a comprendere quanto la vita e la passione siano insieme preziose ed evanescenti, in una terra magnifica e spaventosa fatta di acqua, sabbia e cenere.

Rikki Ducornet è nata a New York nel 1943, e ha pubblicato sette romanzi e due raccolte di racconti. E sia acqua, sabbia e cenere è la sua prima opera edita in Italia. Ha scritto di lei la Review of Contcmporary Fiction: “La sua narrativa è molte cose allo stesso tempo: una descrizione incredibilmente dettagliata ed enciclopedica di favolosi mondi immaginari; un vivido e spesso esilarante ritratto della malizia, della depravazione e del male nella tradizione di Bosh o di Bruegel; un’allegoria dell’umana paura del cambiamento, del caos e della morte; una meditazione sul mistero del sesso, del tempo e della consapevolezza; una parabola politica ed ecologica sulla predilezione del ventesimo secolo per la guerra e lo sterminio di massa. La sua opera sembra voler restituire alla parola l’antico e magico potere di richiamare ciò che è tangibile, di rendere reale ciò che è scomparso per sempre”.

Una Storia Vecchia come la Pioggia

Una Storia Vecchia come la Pioggia

Titolo originale: Djao Kârakét

Autore/i: Sangsuk Saneh

Editore: O barra O Edizioni

traduzione dal francese di Guido Lagomarsino.

pp. 152, Milano

“Era l’inizio della stagione delle piogge … Era l’anno in cui io feci violenza alla giungla. Era l’anno in cui stavo per cambiare la mia condizione, da cacciatore a risicoltore. Era l’anno in cui la Karakét si ritrovò incinta. Era l’anno in cui io ero stremato e conoscevo una felicità senza precedenti.”
In uno sperduto villaggio della giungla tailandese raggiunto dai cambiamenti della modernità, il grande bonzo Tian incanta gli adulti e i bambini con i racconti vividi e stupefacenti di una giovinezza temeraria. Con l’antica voce di un bardo, ripercorre gli avvenimenti d’un tempo in cui la giungla onnipresente rifulgeva nel suo splendore, nutriva uomini e animali, ma era portatrice di pericolo mortale. E l’uomo, nel misurarsi con essa, era spinto quotidianamente ad affrontare i limiti della sua stessa natura.
Mettendo in scena la vita nel suo incessante divenire, ora realistico ora fantastico, l’autore presta al romanzo una lingua mirabile dal ritmo e dalla sonorità del racconto orale, percorsa da un senso poetico che accomuna tutte le cose e le loro vicende.

È nato nel 1957 in un villaggio vicino a Bangkok. Diplomato in lingua e letteratura inglese, è considerato uno degli scrittori di maggior talento della sua generazione. Una storia vecchia come la pioggia è il suo terzo romanzo e lo introduce per la prima volta in Italia.

La Doppia Vita di Anna Song

La Doppia Vita di Anna Song

Titolo originale: La Double Vie d’Anna Song

Autore/i: Minh Tran Huy

Editore: Neri Pozza Editore

traduzione di Riccardo Fedriga ed Elena Sacchini.

pp. 176, Vicenza

Anna Song, pianista vissuta sempre ai margini della scena musicale internazionale, muore, stroncata dal cancro che l’aveva costretta a lasciare la ribalta all’età di trentatré anni. Passano pochi mesi dalla sua scomparsa, e la sua figura viene innalzata al rango del mito.
Paul Desroches, marito di Anna, musicologo e creatore di una piccola etichetta, spedisce alla stampa specializzata centodue CD di sonate per pianoforte registrati da Anna negli ultimi anni della sua esistenza. I brani – preludi, concerti, fughe di Bach, valzer di Chopin – gettano scompiglio nel mondo della musica. L’oscura pianista nata alla periferia di Parigi da genitori vietnamiti emigrati negli Stati Uniti, l’allieva di un musicista di origine russa emigrato anche lui in America, la concertista estranea ai circuiti canonici della musica, la giovane donna dalla teatrale, perfetta bellezza, che viveva appartata nella campagna francese, vi svetta come una delle massime artiste del secolo, più prolifica di un Richter, un Rubinstein o un Ashkenazy!
La critica grida al miracolo, celebrando «un’artista che ha dato prova di una poliedricità ricca di fascino da tutti i punti di vista».
Un giorno, però, come nella più crudele delle tragedie, preceduto da dubbi, insinuazioni, mezze rivelazioni, scoppia lo scandalo: le registrazioni si rivelano un collage di esecuzioni abilmente rielaborate di una decina di grandi interpreti.
Chi ha prodotto i CD è Paul Desroches, il marito. Perché lo ha fatto? Per il folle amore che lo univa ad Anna Song? Oppure simili ricami sentimentali non sono altro che il paravento di una truffa assai redditizia? E Anna Song… è veramente esistita una pianista con un nome simile? O l’intera storia è frutto della fantasia del produttore, visto che all’ospedale Cochin, presso il quale la pianista sarebbe stata in cura, affermano che negli ultimi vent’anni non hanno avuto nessuna paziente con quel nome?
Traendo ispirazione dalla storia vera di Joyce Hatto, la misteriosa pianista britannica malata di cancro che nel 2007 lasciò più di un centinaio di CD rivelatisi poi al decrittaggio elettronico una truffa abilmente architettata, Minh Tran Huy orchestra un affascinante gioco di specchi sulle ragioni della passione, dell’impostura e del talento.

Minh Tran Huy è nata nel 1979. Nel 2007, ha pubblicato il suo primo romanzo, La Princesse et le Pecheur, Actes Sud. Nel 2008, ha dato alle stampe una raccolta di racconti e leggende sul Vietnam, Le lac né en une nuit, Babel. La doppia vita di Anna Song ha riscosso in Francia, al suo apparire, un notevole successo di pubblico e di critica.

Il Meccanico delle Rose

Il Meccanico delle Rose

Una saga diversa da tutte le altre, un universo di storie intrecciate come i fili di un tappeto persiano.

Autore/i: Ziarati Hamid

Editore: Giulio Einaudi Editore

pp. 282, Torino

Noi siamo bambole e il Cielo è una bambina,
per vero questo lo dico e non per allegoria,
abbiamo giocato qui in mezzo per un po’,
poi siamo finite, una dopo l’altra, nella cesta dell’oblio.

Omar Khayyâm

Se è vero che «noi siamo bambole e il Cielo è una bambina», come recita una quartina di Omar Khayyâm, forse la vita di ognuno di noi – come quella del protagonista di questo romanzo – può essere raccontata attraverso le storie di chi ci ha sfiorati. È questa la scommessa struggente del Meccanico delle rose.

«Dice che solo lui conosce i ghiribizzi delle sue rose, solo lui capisce, dal colore dei petali, di quale attenzione hanno bisogno. Le annaffia ogni giorno, e tiene più puliti quei cespugli che le sue unghie, sempre sporche di grasso. Usa un oliatore a becco lungo per concimarle alla base e una pistola per la verniciatura contro i parassiti. Quel giardino è il suo paese dei balocchi, dove tornare a essere un bambino che gioca a fare il meccanico delle rose».

Il protagonista di questo libro si nasconde letteralmente tra le righe. Abita non più di una frase del primo capitolo, e negli altri fa la sua comparsa a tempo debito. Eppure al centro del romanzo c’è lui: il protagonista assente, che proprio restando ai margini delle vite degli altri acquista una paradossale centralità.
La sua storia è raccontata attraverso le storie delle persone che sono state importanti per lui, nell’Iran dagli anni Venti ai giorni nostri: il padre, il cugino, la moglie, la figlia, una donna amata.
Chinandosi su ognuno di questi personaggi, e narrando le loro vicende come se fosse sulla loro spalla, l’autore riesce a farci entrare in profondità nelle tante vite che formano una vita, e un mondo.
Akbar – che vive in un paese ai bordi del deserto dove si estrae la migliore essenza delle rose di Persia – è un capofamiglia religioso e rispettato e trova un modo tutto suo per rimediare ai torti del destino che gli ha rubato un figlio.
Khodadad è appena un ragazzino quando fugge di casa in cerca di se stesso, nei giorni dell’anniversario del martirio dell’Imam Hossein e dei suoi settantadue seguaci.
Donya ha conosciuto la felicità e la disperazione, prima di andare in sposa a un uomo che ha il doppio dei suoi anni.
Mahtab stava per laurearsi in medicina e iniziare una nuova vita, quando è incappata nei Guardiani della Rivoluzione.
Laleh ha il nome d’un fiore – quello del martirio – e forse è una «pazza d’amore»: è lei, dal letto di un ospedale, in un lucido delirio, a tirare inconsapevolmente i fili di tutte le storie, e a restituire il volto contraddittorio del suo amato, il meccanico delle rose.
Il quadro dunque è compiuto. Ma chi è al centro di quel quadro? L’uomo che dà il titolo al libro ha creduto – come tutti – di essere protagonista della sua vita, ed è stato una comparsa in quella degli altri.
Quel che è certo è che sullo sfondo, dietro le tante figure, resta un Paese riconoscibilissimo ma mai nominato, per rispetto di chi – vivendo nei suoi confini – non può nominarlo.

Hamid Ziarati è nato a Teheran nel 1966 e vive a Torino. È un ingegnere. Scrive in italiano. Per Einaudi ha pubblicato Salam, maman (2006, 2010 e 2019, vincitore dei premi Giuseppe Berto, Marisa Rusconi, Fortunato Seminara e Rhegium Julii), Il meccanico delle rose (2009, premi Alziator e Paralup della Fondazione Nuto Revelli) ) e Quasi due (2012).

Colpo di Stato

Colpo di Stato

Storia vera di una inchiesta censurata. Il racconto del golpe Borghese, il caso Mattei e la morte di De Mauro.

Autore/i: Arcuri Camillo

Editore: Rizzoli

pp. 158, Milano

“Nell’Italia revisionista che cancella il meglio e riabilita il peggio del nostro passato, ecco un libro di storia vera: l’eterna storia del “doppio Stato”, delle istituzioni che cospirano contro se stesse, delle guardie che diventano ladri, delle menzogne promosse a verità e dell’informazione piegata a censura.” (Marco Travaglio)

Tutto in una notte, quella dell’8 dicembre del 1970. I piani erano pronti: l’Italia doveva cadere sotto una dittatura fascista e gli oppositori dovevano essere uccisi o deportati in Sardegna. Poi accadde qualcosa. E così il golpe dell’ex comandante repubblicano, Valerio Borghese, saltò. Questa storia, Camillo Arcuri avrebbe potuto denunciarla già nel 1969, ma qualcuno glielo impedì. Contemporaneamente Mauro De Mauro stava arrivando alle stesse conclusioni. Ma la mafia lo uccise. A distanza di molti anni, Arcuri ricostruisce una trama complessa che mette insieme la P2, la mafia, l’esercito, i carabinieri, alte cariche dello Stato. Fatti gravissimi, dimenticati, trascurati, censurati. E ora rimontati come in un thriller, ma con personaggi veri e fatti realmente accaduti.

Camillo Arcuri, genovese, giornalista, ha lavorato come inviato speciale del “Giorno” e in seguito al “Corriere della Sera”. È stato collaboratore de “L’Espresso”.

Il Maestro – Romanzo

Il Maestro – Romanzo

Titolo originale: Der Meister – Die Suche nach dem Schatz des Lebens

Autore/i: Chao-Hsiu Chen

Editore: Editrice Pisani

traduzione dal tedesco di Natascia Pennacchietti.

pp. 136, Isola del Liri (FR)

«Ogni uomo porta dentro di sé una grande saggezza, e tuttavia nessuno riesce a scovare questo antichissimo tesoro… Ma quando le nebbie si diradano, alla luce dell’eterno sole, le lacrime congelate della vita si sciolgono e saggezza e serenità si risvegliano». (Chao-Hsiu Chen)

Dopo Il Profeta di Gibran e L’Alchimista di Coelho, un romanzo avvincente e pieno di fascino che è al tempo stesso fonte inesauribile di saggezza, ispirazione e puro intrattenimento letterario.

Un vecchio saggio percorre le strade della Cina antica. Al suo fianco un giovane discepolo determinato a scoprire il segreto della vita. I due compiranno insieme un viaggio di iniziazione sfidando gli elementi della natura, le avversità e il pericolo, per raggiungere la vera conoscenza e la vera felicità. È così che il discepolo, e con lui il lettore, scoprirà a ogni passo la ricchezza delle “piccole cose” di cui è fatta questa strana e meravigliosa avventura che altro non è che la nostra vita su questa terra.

Un romanzo di crescita spirituale, ispirato ai precetti delle antiche dottrine del Buddhismo e del Taoismo, che è al tempo stesso un seducente viaggio alla scoperta dell’animo umano e della Cina più remota.

Psicologia e Pedagogia della Fede

Psicologia e Pedagogia della Fede

Titolo originale: Psicologia y Pedegogia de la Fe

Autore/i: Nicolau Miguel

Editore: Edizioni Paoline

presentazione e introduzione dell’autore, traduzione di Agostino Miggiano.

pp. 504, Roma

«Affrontare la problematica della fede sotto una prospettiva psicologica, come fa l’A. in questo volume, significa presentarla sotto l’aspetto più accessibile e interessante per il pubblico contemporaneo. Orbene, un tale vantaggio giustifica il fatto di collocare su un piano di maggior rilievo ciò che, in realtà, ha soltanto un valore secondario, vale a dire la collaborazione dell’uomo nel processo soprannaturale della fede. Per un’altra ragione ancora risulta altamente valida la messa a fuoco dell’argomento che l’A. dimostra di preferire, dato che per l’uomo riveste un maggior valore pratico conoscere la parte che gli compete in tale processo, che non quella che è esclusiva di Dio, sebbene questa sia, in sé, d’una trascendenza incomparabilmente più grande. La legittimità e l’opportunità del criterio seguito acquistano un’ulteriore conferma dalla maniera con la quale l’A. sviluppa il tema proposto. Anzitutto, il volume ha inizio con l’analisi della categoria di atti psicologici ai quali appartiene la fede e la sua relazione con la libertà umana. Dopo questa messa a punto preliminare, si passa all’esposizione dei motivi che portano l’uomo a dare l’assenso intellettuale alla dottrina proposta come rivelazione divina e al fatto stesso di simile rivelazione. Le modalità psicologiche di questo assenso, quali la sua fermezza e certezza, il modo come questa venga raggiunta dai bambini e dagli uomini incolti, gli ostacoli che si frappongono, costituiscono altrettante questioni che vengono analizzate nel presente volume: il che giustifica e legittima pienamente il titolo apposto al libro. Infine – ed era impossibile trascurarla – viene trattata la parte che ha Dio nell’infusione della fede, il cui carattere soprannaturale si manifesta – finalmente! – in tutta la sua sublime e meravigliosa trascendenza!» (Broferia, 1961, n. 4).

Dio ha Rivelato il Suo Cuore

Dio ha Rivelato il Suo Cuore

Autore/i: Frère Richard di Taizé

Editore: Editrice Elle Di Ci

unica edizione, prefazione di S. Lyonnet.

pp. 120, Leumann (Torino)

Questo libro è nato dall’incontro di un giovane fratello di Taizé con un anziano gesuita, grande biblista e testimone dell’entusiasmo della fede. Padre Stani-slas Lyonnet, professore al pontificio istituto biblico a Roma, ha incoraggiato l’autore a seguire attraverso i libri biblici la realizzazione della Nuova Alleanza annunciata dai profeti Geremia ed Ezechiele. Dio scrive la sua legge nei nostri cuori, con il suo Spirito Santo unisce la nostra volontà e la nostra azione alla sua. Per raggiungere i nostri cuori, ha rivelato il suo.

De Magistro

De Magistro

Autore/i: San Tommaso D’Aquino

Editore: Armando Armando Editore

traduzione, introduzione e commento di Tullio Gregory.

pp. 192, Roma

Sommario:

Introduzione
Testi

Quaestio disputata XI: De magistro

  • I. Si vuol sapere se l’uomo, o soltanto Dio, possa insegnare e dirsi maestro
  • II. Si vuol sapere se uno possa dirsi maestro di se stesso
  • III. Si vuol sapere se l’uomo possa venire ammaestrato da un angelo
  • IV. Si vuol sapere se l’insegnare sia un atto di vita oppure contemplativa

Summa theologica, I, quaestio 117, art. 1

  • Se un uomo possa insegnare ad un altro

Commento
Nota bibliografica

Didattica e Filosofie dell’Esistenza

Didattica e Filosofie dell’Esistenza

Autore/i: Neri Roberto

Editore: Armando Armando Editore

terza edizione interamente riveduta e ampliata.

pp. 248, Roma

«[…] Di qui il senso del presente saggio, onde si ritrovano nelle verità dell’esistenzialismo, della fenomenologia e dello strutturalismo le ragioni per una riaffermazione dell’esistenza di leggi mentali universali, operanti nel bambino come nell’adulto, nel mito e nella musica come nella matematica e nelle scienze, nella cultura come nelle strutture inconsce della famiglia e della società.
Nelle precedenti edizioni figuravano temi quali la problematicità della comunicazione e del dialogo, il superamento dell’equazione crociana intuizione-espressione per la sovrabbondanza che assume il significante nella linguistica odierna, la possibilità di una strutturazione pre-oggettiva della materia storica e scientifica nella scuola di base.[…]»

È Passato Quaggiù

È Passato Quaggiù

Titolo originale: In het Voorbijgaan

Autore/i: Oosterhuis Huub

Editore: Cittadella Editrice

unica edizione, traduzione di Virginia Pagani.

pp. 220, Assisi

Pregare ha il suo posto nel naturale, nel quotidiano: questo vuole affermare il presente libro d, preghiere di Huub Oosterhuis (che è la continuazione del volume Tu sei un difficile amico, giudicato il più bel libro di preghiere esistente e tradotto in 8 lingue. Anche la traduzione italiana è giunta alla sua terza edizione, ricevendo grandi elogi dalla critica). Per l’A. la liturgia è un aiuto agli uomini che vogliono credere. Essi si riuniscono per annunciare la Parola, per compiere la liturgia della Parola e per spezzare il pane come segno di comunione.
In un tempo nel quale si dice che non vi è sensibilità per le forme, i simboli, l’interiorità e la solennità, questo libro è uno stimolo e una scuola per dimostrare come si può raggiungere Dio attraverso le sue orme: nella preghiera personale, nella liturgia comunitaria, nella celebrazione dm sacramenti, nella riflessione su se stessi, sul mondo e su Dio, nella ripetizione e nel canto della Parola della Bibbia e della grande preghiera eucaristica.

Note di un Metodo

Note di un Metodo

Autore/i: Zambrano María

Editore: Filema Edizioni

a cura di Stefania Tarantino.

pp. 152, Napoli

Per la prima volta pubblicato in Italia, Note di un metodo appartiene agli scritti dell’ultimo periodo della vita della pensatrice spagnola, che ruotano intorno al problema della ragione poetica. Sono “note” proprio perché si allude al carattere frammentario, musicale del pensiero piuttosto che a quello logico-razionale. Un metodo da intendersi come ciò che apre il cammino all’esperienza umana e non semplicemente come ciò che struttura un ordine, una “forma mentis”. Una conoscenza che per Maria Zambrano deve avere le sue radici nella viva esperienza ma, allo stesso tempo, deve sapersi innalzare a quelle sfere in cui i desideri e i sogni fanno da materia alla nostra vita. In questo saggio troviamo, oltre a una critica dell’utilizzo del metodo propriamente occidentale, una critica alla riduzione del soggetto a mera coscienza e la rivalutazione della memoria come quella facoltà umana capace di sostenere l’andare e venire del pensiero nella sua discesa fin negli inferi dell’anima umana per recuperare la libertà perduta.

Maria Zambrano nata a Vélez Màlaga nel 1904 è stata una delle allieve del filosofo spagnolo Ortega y Gasset all’Università di Madrid. Pensatrice singolare e appassionata, divenne sin da subito impegnata sostenitrice della nascente repubblica spagnola. Costretta all’esilio per 45 anni, si fermò in Italia dal 1954 al 1964. Nel 1988, ormai ritornata a Madrid, le fu conferito il Premio Cervantes. Morirà a Madrid nel 1991. Tra le sue opere tradotte in italiano, ricordiamo: I beati (Feltrinelli, 1992); La tomba di Antigone (La Tartaruga, 1995); Verso un sapere dell’anima (Cortina, 1996); La confessione come genere letterario (Bruno Mondatori, 1997); All’ombra del dio sconosciuto (Pratiche Editrice, 1997); Seneca (Bruno Mondatori, 1998); Filosofia e poesia (Pendragon, 1998); L’agonia dell’Europa (Marsilio, 1999); Delirio e Destino (Cortina, 2000); Persona e democrazia (Bruno Mondatori, 2000); Dell’aurora (Marietti, 2000).