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Libri dalla categoria Capitalismo

Danzare col Ragno

Danzare col Ragno

Musica e letteratura sul tarantismo dal XV al XX secolo

Autore/i: Montinaro Brizio

Editore: Argo

introduzione dell’autore.

pp. 144, contiene CD audio musicale della durata di 68’49’’, nn. illustrazioni e fotografie a colori e b/n, Lecce

Dallo spettacolo teatrale Danzare col ragno, interpretato da Brizio Montinaro con l’Ensemble Terra d’Otranto, il libro che propone un viaggio affascinante attraverso la letteratura e la musica che dal XV secolo ad oggi hanno segnato le tappe importanti di una delle tradizioni popolari più misteriose dell’area del Mediterraneo. Gli sguardi sul tarantismo di uomini di chiesa, medici, filosofi, viaggiatori, narratori, antropologi. Di volta in volta velenosi, sapienti, stupefatti, ironici, consapevoli. Le musiche antiche tutte certificate da testimoni come musiche veramente eseguite per il ballo delle tarantate: languide, malinconiche o variamente ritmate quelle del passato, scatenate fino al parossismo tragico quelle di oggi. L’iconografia della taranta dei secoli scorsi e le recenti foto “rubate” a Galatina da Brizio Montinaro durante il rito del tarantismo ormai in pieno disfacimento e declino. Le fonti con le partiture originali note, rare e inedite delle musiche italiane e spagnole usate per l’esorcismo della taranta. Il CD con la registrazione integrale dello spettacolo Danzare col ragno.

Brizio Montinaro attore e scrittore. Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha debuttato in Teatro in Venti zecchini d’oro per la regia di Franco Zeffirelli. Ha recitato ne La lupa di Verga accanto ad Anna Magnani ed è stato protagonista di Orgia di Pier Paolo Pasolini con la regia di Lorenzo Salvati. Ha collaborato intensamente con la Rai-Radiotelevisione italiana fino a diventare una tra le voci più riconoscibili di radio Tre. Ha lavorato con alcuni tra i più grandi maestri delinea europeo: Miklos Jancso, Luigi Comencini, Alberto Lattuada, Giuliano Montaldo, Theo Anghelopulos. Dall’esperienza cinematografica sul set sono nati due suoi libri: Diario macedone. Con Anghelopulus sul set di Alessandro il Grande (Edizioni il Formichiere 1980) e Cristoforo Colombo. Diario di bordo (Eri 1985). Si occupa di antropologia culturale e in particolare di religiosità popolare, tema sul quale ha pubblicato: Salento povero (Longo Editore 1976), Canti di pianto e d’amore dall’antico Salento (Bompiani 1994) e San Paolo dei serpenti (Sellerio 1996). Da Canti di pianto e d’amore…sono stati tratti i testi di tre opere musicali di altissimo livello artistico: Outis di Luciano Berio (1999 – Scala di Milano), Laments di Brian Elias (1999 – Royal Festival Hall diLondra), Klagelied di Ana Szilàgyi (2007 – Università della musica di Vienna).

Ensemble Terra d’Otranto
L’Ensemble Terra d’Otranto, fondato nel 1991 da Doriano Longo, che tuttora lo dirige, è formato da musicisti specializzati nell’interpretazione della musica barocca e del tardo Rinascimento nel rispetto delle prassi esecutive d’epoca. Il progetto iniziale del gruppo era quello di far conoscere o riportare alla luce le opere più significative degli autori dell’antica Terra d’Otranto. Nel corso del lavoro di ricerca, tuttavia, i musicisti hanno contrastato la necessità di esplorare anche un repertorio popolare, antico o tradizionale, fortemente contiguo all’opera e allo stile dei compositori più in vista. Così, si è definita la doppia natura di questo Ensemble, attento contemporaneamente alle matrici della musica colta e popolare, con particolare riferimento alle forme di origine terapeutica e rituale che, fra XVI e XVIII secolo, caratterizzano le espressioni musicali più originali del Salento. Ricondotta ai suoi valori puramente musicali, la pratica legata alla terapia del tarantismo si rivela un mezzo idoneo alla conoscenza di un frammento di storia antropologico-culturale del nostro paese, oltre che un elemento capace di rivitalizzare la maniera nella quale, oggi, vengono proposti al pubblico tesori della musica popolare italiana.
Anna Cinzia Villani, voce e tamburello
Nadia Esposito, voce e tamburello
Doriano Longo, viella e violino
Luca Tarantino, chitarra spagnola, chitarra battente
Pierluigi Ostuni, tiorba
Roberto Chiga, tammorra e tamburello

La Vita di Gesù Narrata da Sua Madre

La Vita di Gesù Narrata da Sua Madre

Autore/i: Angelini Cesare

Editore: Rusconi Libri

prima edizione, prefazione di Francesco Casnati.

pp. 146, Milano

In questa vivace Vita di Gesù narrata da sua madre si ritrovano tutti gli elementi che compongono i tre Vangeli Sinottici e il angelo di Giovanni. Diverso però è il tono del racconto, e diversa è anche la prospettiva da cui fatti e detti di Gesù vengono considerati. Angelini racconta il messaggio evangelico dal punto di vista di Maria, e rivela così anche la sua dimensione più intima e poetica. La Madonna è testimone diretta dei trent’anni di Nazaret ed è presente nella salita al Calvario fino alla sepoltura; ma i fatti della vita pubblica non li vede direttamente perché, secondo Cesare Angelini, non faceva parte del piccolo gruppo di fedeli che seguivano il Maestro: sarà Giovanni a raccontarglieli quando la prenderà con sé, affidatagli dall’alto della Croce. Una sorta di «quinto Vangelo», quello di Angelini, in cui una mamma vive e condivide e momenti della vita col figlio, dalla tenerezza domestica fino al supremo sacrificio di redenzione.

Cesare Angelini è nato ad Albuzzano, presso Pavia, nel 1886 ed è morto a Pavia nel 1976. Sacerdote, rettore del Collegio universitario «Borromeo» di Pavia, ha pubblicato saggi e interventi di particolare valore letterario, occupandosi fra l’altro della figura e dell’opera di Alessandro Manzoni: Il dono del Manzoni (Firenze 1924), L’osteria della luna piena (Milano 1959), Manzoni, capitoli vecchi e nuovi (Milano 1965), Nuovo commento ai Promessi Sposi (Milano 1974), Variazioni manzoniane (Milano 1974).

Benedetto da Norcia

Benedetto da Norcia

Autore/i: Carpinello Mariella

Editore: Rusconi

introduzione dell’autrice.

pp. 232, illustrazioni b/n f.t., Milano

La vita e l’opera di Benedetto da Norcia ci porgono, tra l’altro, questa opportunità: conoscere le categorie dello spirito dalle quali proveniamo, la cultura dell’anima che specialmente ci è appartenuta e che quindi – per usare un’espressione che a lui sarebbe suonata familiare – può pulsare sul ritmo del nostro cuore.

Due sono i contrassegni del vero monaco, millecinquecento anni fa come oggi: il disprezzo verso il mondo e il desiderio bruciante e totale di cercare Dio. Mosso da quei sentimenti, il giovane Benedetto abbandona la Roma spopolata e miserevole del 500, rinnega i privilegi della propria origine patrizia e si rifugia nella selva di Subiaco per vivere da eremita. Nel silenzio e nell’estasi dell’isolamento matura La Sapienza profetica delle Scritture, della quale investirà poi file sempre più numerose di discepoli. Intorno al 529 fonda un monastero sull’acropoli di Montecassino e scrive la Regola da cui discenderà la vasta e molteplice vicenda del monachesimo occidentale. Oltre che un inizio, tuttavia, la sua opera è il frutto di una sapienza ascetica ormai secolare, nata dai Padri dei deserti orientali, trasmessa all’Occidente da un cospicuo patrimonio di regole, racconti di pellegrinaggi, biografie, epistolari e dissertazioni. In questa posizione di passaggio tra primitiva ascesi orientale e monachesimo occidentale, la vita di Benedetto viene indagata per la prima volta attraverso la Regola, ad un livello di ricerca che comprende la cultura materiale e il ritmo dell’esistenza quotidiana, le pratiche ascetiche e i precetti spirituali.

Mariella Carpinello è nata a Novi Ligure nel 1954. È laureata in Filosofia e vive e lavora a Roma. Ha collaborato con la Rai come autrice di testi per programmi culturali. Presso Rusconi ha pubblicato Lucrezia d’Este Duchessa di Urbino (1988).

Foscolo e la Critica

Foscolo e la Critica

Storia e antologia della critica

Autore/i: Binni Walter

Editore: La Nuova Italia

pp. 262, nn. illustrazioni b/n, Firenze

Sommario:

PARTE PRIMA
Storia della critica

I – Giudizi e reazioni dei contemporanei
II – La polemica risorgimentale e le interpretazioni dell’epoca romantica
III – Il saggio del De Sanctis
IV – Gli studi del «metodo storico» e il Carducci
V – La critica foscoliana nel periodo idealistico
VI – Il problema critico delle Grazie, del Foscolo didimeo, dell’Ortis, negli studi foscoliani dell’ultimo venticinquennio
Bibliografia

PARTE SECONDA
Antologia della critica

Avvertenza
I – Ritratto del Foscolo (Isabella Teotochi Albrizzi)
II – Significato politico e letterario dell’opera foscoliana (Ugo Foscolo)
III – Giudizio etico dell’Ortis (Giovita Scalvini)
IV – Incoerenza ed errori dell’uomo e dello scrittore (Niocolò Tommaseo)
V – Tradizione letteraria e originalità lirica (Luigi Carrer)
VI – Foscolo e il Risorgimento (Giuseppe Mazzini)
VII LO svolgimento della personalità foscoliana dall’Ortis alle Grazie (Francesco De Sanctis)
VIII – Gioventù poetica del Foscolo (Giosue Carducci)
IX – La vita dei sentimenti e la religione dell’armonia (Eugenio Donadoni)
X – Poesia e non poesia nei Sepolcri (Giuseppe Citanna)
XI – Validità storica e unità della personalità foscoliana (Benedetto Croce)
XII – Motivi e unità dei Sepolcri (Attilio Momigliano)
XIII – Il vate dell’armonia nei Sepolcri e nelle Grazie (Mario Fubini)
XIV – Il Foscolo critico (Mario Fubini)
XV – Il pensiero politico del Foscolo (Luigi Salvatorelli)
XVI – La poetica del «mirabile» e del «passionato» e le Grazie (Giuseppe De Robertis)
XVII – Modernità delle Grazie, culmine della lirica foscoliana (Francesco Flora)
XVIII – Umanità e politicità delle Grazie (Luigi Russo)
XIX – I caratteri della traduzione sterniana (Mario Fubini)
XX – Vita e poesia del Foscolo nel periodo fiorentino delle Grazie (Walter Binni)

Indice dei nomi
Indice delle illustrazioni

Leggende dell’Australia Tribale

Leggende dell’Australia Tribale

Parola di Fiaba n° 15

Autore/i: Autori vari

Editore: Arcana Editrice

prima edizione italiana, a cura di A. W. Redd, prefazione e traduzione di Graziella Englaro.

pp. 248, Milano

Ben lontani dall’essere il gradino più basso dell’umanità – come li ha a lungo considerati il sapere scientifico – o i fantasmi che perseguitano la nostra coscienza di bianchi, gli aborigeni australiani hanno posto di recente in atto un’opera di rivalutazione della propria identità.
In tale contesto ben si inseriscono queste leggende, specchio di un mondo arcaico popolato di giganteschi canguri, spaventosi goanna, leggiadri koala, malvagi serpenti, fastidiosissimi insetti, lugubri uccelli, animali che popolavano la boscaglia australiana nel Tempo del Sogno o degli Eroi e che rappresentano per i nativi altrettanti inviolabili totem.
Della loro “presenza” molto è rimasto nella cultura tribale: i riti, le danze, le cerimonie d’iniziazione, i tatuaggi, le pratiche stregonesche su cui tuttora è imperniata la vita delle tribù. Pur costituendo solo l’uno per cento della popolazione del continente, gli aborigeni ne difendono strenuamente la complessa struttura originaria, messa bene in luce nella prefazione.

Parola di Fiaba: In questa collana sono raccolte fiabe e leggende che la fantasia dei vari popoli ha creato, elaborato e consegnato alla tradizione. Esse costituiscono un inestimabile patrimonio di tutti.

Visualizza indice

Prefazione di Graziella Englaro

LEGGENDE DELL’AUSTRALIA TRIBALE

  • Le avventure di Yooneeara
  • L’ira di Pund-jil
  • Il dono di Baiame: la manna
  • Api e miele
  • Argilla nera e ocra rossa
  • La donna cannibale
  • Un riparo per la falena
  • L’arrivo della morte
  • L’arrivo della primavera
  • Il dingo e il native cat
  • I cani che erano invece dei serpenti
  • Il dugongo, i cacatua e il piccolo falco
  • Il destino del tordo beffeggiatore
  • La lotta contro il mostro Kurrea
  • Il primo bullroarer
  • Il primo uomo della Croce del Sud
  • Il falco pescatore e Yuccello lira
  • La luna pesce
  • Le mosche e le api
  • Il volo del bandicoot
  • La rana e le mosche
  • Il cibo del mostro Bunyip
  • Le rane nella stagione delle piogge
  • Il ranocchio, il wallaby e il dugongo
  • I doni della dea Sole
  • Le strisce del goanna
  • La grande inondazione
  • L’eroe mutato in montagna
  • Come gli animali raggiunsero l’Australia
  • Come vennero creati i pipistrelli e i cormorani
  • Come il Serpente Nero divenne velenoso
  • Come l’airone blu arreca la marea
  • Come fu che il koala perse la coda
  • Come nacque l’ornitorinco
  • Come nacque il fiume Murray
  • Come il porcospino acquistò gli aculei
  • Come l’opossum e il native cat uccisero il canguro
  • Come fu che la tartaruga si ritrovò col dorso ricurvo
  • Come la tartaruga perse la coda
  • Come la tartaruga ebbe la sua corazza
  • Come nacque il waratah
  • Il profumo del waratah
  • Come nacque l’arcobaleno
  • Il canguro e Yemù
  • La danza del canguro
  • Il koala e il Bunyip
  • Kulai e Culma
  • L’ultimo canto di Priepriggie
  • Il kookaburra e il fuoco del sole
  • L’infelice mopoke
  • La ricompensa di Moon
  • I fratelli ostrica e lo squalo
  • L’arcobaleno diventa prima un pesce, poi una montagna
  • Il serpente arcobaleno
  • I serpenti arcobaleno
  • Il figlio ribelle di Baiame
  • La nuvola rossa
  • Rolla-Mano e le stelle
  • Le disavventure di Piro-Piro
  • Lo scultore
  • La vergogna del serpente arcoba
  • Il figlio del monte Gambier
  • Il canto delle raganelle
  • La lancia con gli aculei del pesce
  • La lucertola crestata e Galah
  • Il sole, la luna e lo spirito della nascita
  • Soli, lune e stelle
  • La tartaruga, l’ostrica e la balena
  • Perché il chiurlo si lamenta durante la notte
  • I venti
  • La donna che si trasformò in un canguro
  • Il diavolo-diavolo di legno
  • Yara-Ma-Yha-Who

Note
Bibliografia

Misteri e Leggende di Cuba

Misteri e Leggende di Cuba

Parola di Fiaba n° 34

Autore/i: Feijóo Samuel

Editore: Arcana Editrice

prima edizione italiana, traduzione dallo spagnolo di Giovanni Dal Bon.

pp. 304, Padova

Samuel Feijòo, etnologo, raccoglie, dalle testimonianze dirette di cubani di ogni età, ceto sociale e zona di provenienza, informazioni sui principali miti e misteri dell’isola: dalle creature fantastiche (il guije, la Madre delle acque, la luce di Yara) alle leggende del mistero e dell’orrore (l’Urlona, i cavalieri senza testa, i cani giganti…), agli animali di aspetto inconsueto.
L’insieme delle dichiarazioni e dei racconti contribuisce a mettere in luce i diversi aspetti dei vari miti, fornendone così una visione a 360 gradi e mettendo in rilievo il processo con cui si forma il mito nell’immaginazione popolare.
In questi testi si scorgono le fonti più antiche della letteratura folcloristica di tutti i tempi.

Parola di Fiaba: In questa collana sono raccolte fiabe e leggende che la fantasia dei vari popoli ha creato, elaborato e consegnato alla tradizione. Esse costituiscono un inestimabile patrimonio di tutti.

L’Essenza del Jainismo

L’Essenza del Jainismo

La storia・Il pensiero・Le fiabe

Autore/i: Virchand Gandhi

Editore: Editori Riuniti

introduzione di Claudia Pastorino, prefazione di Nagin J. Shah, cura e traduzione di Claudia Pastorino e Massimo Tettamanti.

pp. 176, nn. fotografie b/n f.t., Roma

Il termine jaina o jina significa “vittorioso” e designa colui che abbia vinto sugli attaccamenti, sulle avversioni, sull’egoismo, sul materialismo, sulle passioni. Il jainismo è una dottrina spirituale ateista, che non presuppone, cioè, l’esistenza di un dio né di più dèi creatori dell’universo.
(Dall’Introduzione di Claudia Pastorino).

Il jainismo – che ha avuto origine in India nel VI secolo a.C. ad opera di Mahavira e che ha annoverato tra i suoi principali seguaci il Mahatma Gandhi – è considerato una «religione laica» o la «religione dei senza Dio», perché per il jainista o jaina non è necessario credere in nessun Dio in particolare, anzi può dirsi jainista anche il cristiano o il musulmano, purché osservi una condotta vigile e retta. Più che il rapporto credente-Dio cui siamo abituati a pensare, infatti, il jainismo prevede una serie di precetti e di norme di condotta improntate alla nonviolenza, il cui più importante principio si riassume in «Vivi e lascia vivere». L’interesse nei confronti del jainismo è oggi sempre più diffuso anche perché la dottrina jainista è depositaria di un messaggio vicino ai più rigorosi movimenti ambientalisti, pacifisti e animalisti e, soprattutto, non ha nessuna possibilità di degradazione fanatica: il fanatico jainista, tutt’al più, respira sempre con una benda sulla bocca e beve solo acqua filtrata, per non togliere la vita al più piccolo dei microrganismi.

Virchand Gandhi (1864-1901), amico e collaboratore del Mahatma Gandhi, è stato uno dei più eminenti e attivi esponenti del jainismo. Studioso e docente dei sistemi filosofici indiani, fu rappresentante della comunità jainista presso il Parlamento mondiale delle religioni di Chicago.

Il Libro dei Mille Savi

Il Libro dei Mille Savi

8000 Massime – Pensieri – Aforismi – Paradossi. Di tutti i tempi e di tutti i paesi, accompagnati dal testo originale e dalla citazione delle fonti

Autore/i: Palazzi Fernando; Spaventa Filippi Silvio

Editore: Editore Ulrico Hoepli

seconda ristampa della seconda edizione con l’aggiunta di circa altri mille aforismi, prefazione degli autori.

pp. 1096, Milano

Il volume è una raccolta di oltre 8000 citazioni di massime, pensieri, aforismi, paradossi di tutti i tempi e tutti i paesi. Secondo un criterio alfabetico sono raggruppati per categorie, da abitudine a volubilità, l’essenza della saggezza antica e moderna con citazioni, note e meno note, di autori come Dante, Bacone, Balzac, Boccaccio, Byron, Carducci, Santa Caterina, Chamfort, Cicerone, Confucio, Diderot, Euripide, Flaubert, Foscolo, Galileo, Goethe, Guiccardini, Hugo, Kant, La Rochefoucauld, Leonardo, Leopardi, Machiavelli, Manzoni, Marco Aurelio, Mazzini, Moliere, Montaigne, Montesquieu, Nietzsche, Orazio, Ovidio, Pascal, Petrarca, Plutarco, Quintiliano, Renard, Rousseau, Ruskin, Schiller, Schopenhauer, Seneca, Shakespeare, Stendhal, Swift, Tacito, Tolstoj, Voltaire, Wilde. Di ogni autore in lingua straniera viene offerta anche la versione in originale. Completa l’opera un indice degli autori e un indice delle materie.

Fernando Palazzi (1884-1962), lessicografo ed enciclopedista di cultura universale, operò in una varietà di campi: linguistica, saggistica, critica militante (Resto del Carlino e Corriere della Sera), narrativa, traduzione, editoria scolastica, letteratura per l’infanzia, testi enciclopedici, organizzazione di raccolte e collane editoriali. Il suo nome si lega in particolare ai dizionari della lingua italiana: Il Novissimo Palazzi, Il mio Primo Palazzi e Il Piccolo Palazzi (nuova ed. Hoepli, 2006) e alla celebre collana di letteratura per ragazzi La scala d’oro.

Silvio Spaventa Filippi (1871-1931), giornalista, scrittore, traduttore, si occupò soprattutto di umorismo. Nel 1908 fondò Il Corriere dei Piccoli, il più importante giornale italiano dedicato all’infanzia, che diresse fino alla morte.

Reincarnazione

Reincarnazione

Autore/i: Papus

Editore: Faenza Editrice

pp. 218, illustrazioni b/n, Faenza

Sommario:

  • Che cos’è la morte, per il filosofo?
  • La reincarnazione
  • La reincarnazione dei principi astrali
  • Reincarnazione del principio spirituale
  • Ritorno verso la materia
  • La vita sociale e la reincarnazione
  • Il linguaggio degli spiriti
  • Gli inviati del padre
  • Reincarnazione e religioni
  • Evoluzioni nella reincarnazione
  • Trasmigrazione delle anime beatitudine finale
  • Krishnaismo e Buddismo
  • La reincarnazione umana
  • La reincarnazione e l’esoterismo ebraico
  • La reincarnazione e la trasmigrazione delle anime
  • Nel Tibet
  • Appendice: a proposito della reincarnazione
  • La valle di Josaphat

La Natura delle Cose Viventi

La Natura delle Cose Viventi

Saggio di biologia teorica

Autore/i: Black Stephen

Editore: Ubaldini Editore

traduzione di Pier Giorgio Terzi.

pp. 128, Roma

Un’affascinante ipotesi sull’origine dell’informazione biologica conduce l’autore a suggerire nuove prospettive sull’origine della vita e sul rapporto mente-corpo.

Il ruolo essenziale dell’informazione nella chimica della vita è attualmente la base di gran parte della teoria biologica. Stando al cosiddetto “dogma centrale” della biologia molecolare, questa informazione proviene dalla struttura molecolare dell’acido desossiribonucleico, la doppia elica del DNA. La domanda cruciale per cui Black, cerca di abbozzare una risposta è: “Qual è la fonte originaria dell’informazione?”.
Per non aver posto questa domanda, o per non esser riusciti a trovare una risposta, i biologi molecolari hanno reintrodotto un quasi-vitalismo nella biologia teorica.
Allora è necessario postulare, come sembrano fare le teorie attuali, che il DNA è la radice prima dell’informazione, qualcosa come “In principio Dio creò il DNA”? O c’è in realtà una sorgente di informazione al di là dei limiti della doppia elica?” S. Black sostiene che tale sorgente esiste, ed è la forma della materia al livello molecolare.
Passo per passo, in uno stile agile e brillante, Black costruisce la sua ipotesi basandosi sulla teoria dell’informazione applicata alla genetica, all’enzimologia e all’immunologia, e su altre discipline biologiche; egli quindi mostra che la teoria della natura della vita che discende da quell’ipotesi può spiegare altresì la natura della mente.
A questo scopo utilizza come dati probanti fenomeni della medicina psicosomatica, altrimenti inesplicabili, su cui egli stesso ha lavorato sperimentalmente per quasi vent’anni.

Stephen Black, dottore in medicina, ha lavorato nel settore Human Physiology al Medical Research Council e in seguito è stato direttore della Psychophysiological Research Unit presso la Nuflield Foundation. I risultati del suo lavoro sperimentale sono stati ampiamente pubblicati sulla stampa scientifica e medica. Ha scritto Mind and Body e Man and Motor Cars.

Gli Errori dello Storicismo

Gli Errori dello Storicismo

Nell’economia politica tedesca

Autore/i: Menger Carl

Editore: Rusconi

prima edizione, premessa di Sergio Ricossa, cura e traduzione dal tedesco di Dario Antiseri, in sovraccoperta: fine del montaggio della Statua della Libertà a New York, incisione tratta da «L’Illustration Journal Universel», 1880.

pp. 128, Milano

Gli errori della storicismo di Carl Menger segnano uno dei punti più alti nella storia del Methodenstreit sulle scienze sociali e, simultaneamente, rappresentano una pietra miliare nello sviluppo della teoria generale della conoscenza scientifica.
Ma c’è di più, poiché, come sottolinea Sergio Ricossa nell’Introduzione a questa prima edizione italiana del lavoro di Menger, la controversia tra Carl Menger e Gustav Schmoller coinvolgeva (e coinvolge) ulteriori questioni di primaria importanza, legate alla contrapposizione tra l’individuo e il collettivo: «L’individualismo metodologico di Menger poneva l’accento sul comportamento del singolo, libero di fronte alle sue scelte economiche, mentre per Schmoller l’individuo spariva ingoiato dalla collettività di cui bisognava fare la storia e scoprire ad ogni costo le leggi statistiche, macroeconomiche, di comportamento». Insomma, alle differenze di metodo corrispondevano (e corrispondono) differenze politiche. E difatti, prosegue Ricossa, «riconoscere il primato dell’individuo portava verso il liberalismo; al contrario fissare l’attenzione sulla collettività organica spingeva verso qualche forma di socialismo».

Carl Menger (nato a Neu Sadec, in Galizia, nel 1840 e morto a Vienna nel 1921) è una delle figure intellettuali più prestigiose del pensiero europeo a cavallo tra i due secoli. Fondatore della “Scuola austriaca di economia”, pubblica i suoi Principi di economia politica nel 1871. Nel 1876 viene nominato tutore del principe ereditario Rudolf, il quale porrà fine ai propri giorni il 30 gennaio del 1889 nella capanna di caccia di Meyerling. Dal 1871 al 1903 Menger è professore di Economia politica all’Università di Vienna. Le sue Ricerche sul metodo delle scienze sociali escono nel 1883. E nello stesso anno Gustav Schmoller dà alle stampe una pesante recensione del lavoro metodologico di Menger. La risposta di Menger, decisa e sferzante, non si fece attendere. Gli errori dello storicismo apparvero nel 1884. Quella che qui presentiamo è la prima edizione italiana del libro di Menger.

Storia dell’Architettura Europea

Storia dell’Architettura Europea

Autore/i: Pevsner Nikolaus

Editore: Editori Laterza

terza edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Enrica Labò.

pp. 436, CVIII illustrazioni b/n, Bari

All’inizio del secolo, sotto la pressione del Movimento Moderno saltavan, nella pratica e nella teoria dell’architettura, gli schemi che catalogavano le forme costruttive secondo famiglie stilistiche, in una specie di immobile storia naturale. Messi in crisi d’un colpo i tradizionali paradigmi, rimaneva scoperta l’esigenza da cui erano nati i manuali tipologici della cultura positivistica di cinquant’anni fa. Proprio la capacità di colmare questo vuoto, e il linguaggio preciso, la preparazione filologica e l’acuta percezione dei problemi moderni hanno rapidamente fatto della Storia del Pevsner un classico di gran livello e straordinario successo: sette edizioni in Inghilterra, tre in Italia, e traduzioni in Germania, Spagna, Olanda, Giappone.
«La storia dell’architettura è anzitutto storia dell’uomo che modella lo spazio»: il compito dello storico è per Pevsner quello di organizzare in un discorso unitario, in una «storia», gli ideali, le forme concrete e lo sviluppo dell’arte di modellare lo spazio, il risultato è l’esposizione di un ciclo culturale unitario e definito: quello della cultura architettonica europea, che comincia nei secoli dell’alto Medioevo e, attraverso il Gotico il Manierismo il Barocco, si conclude ai nostri giorni, quando quella cultura sbocca in un ambito più ampio che unisce ormai tutti i paesi del mondo. Ricostruiti i lineamenti della tradizione architettonica europea, l’Autore dimostra poi la storicità della moderna architettura, rintracciando nella rivoluzione industriale e nel mutato rapporto tra architettura e società la linea di sviluppo da cui sono partiti Gropius. Le Corbusier, Wright, i costruttori delle fabbriche, delle case, delle città della nostra civiltà di ferro e cemento. Pevsner non si preoccupa di descrivere il maggior numero di edifici; egli analizza invece a fondo un numero limitato. anche se assai notevole, di esempi intorno ai quali sistema monumenti e figure minori in una trattazione viva, e che spesso felicemente congiunge la cronaca alla storia. Una sintesi magistrale diventa così anche una guida sicura a leggere e valutare quella tra le espressioni artistiche che reca più evidente il segno delle idee, della tecnica e della storia civile degli uomini.

Nikolaus Pevsner, nato nel 1902, si è addottorato in Storia dell’arte e architettura nel 1924 a Lipsia ed è ora ordinario di questa materia al Birkbeck College presso l’università di Londra dopo aver avuto diversi incarichi a Monaco, Berlino, Francoforte.
E stato fin dalla fondazione direttore della Pelican History of Art and Architecture. È membro del comitato direttivo della più importante rivista inglese di architettura, la «Architectural Review», e va pubblicando una preziosa guida architettonica dell’inghilterra in volumi tascabili, venduti a basso prezzo perché a forte tiratura; è insomma, anche nell’editoria oltre che nella critica, una delle personalità più autorevoli dell’Inghilterra.
Dopo la sua esperienza giovanile nelle pinacoteche, da cui uscì un magistrale volume sulla pittura manieristica e barocca in italia (italian Painting of Mannerism and Baroque, 1928), gli interessi di Pevsner si concentrarono sull’architettura. Il libro sui Pionieri del Movimento Moderno, da William Morris a Walter Groplus (1936) tradotto anche in ltalia, gli dette notorietà internazionale e rimane ancora oggi uno dei testi fondamentali nella letteratura sull’architettura moderna.
Altre sue pubblicazioni riguardano l’arte industriale [An Enquiry into Industrial Art in England), la scultura barocca (German Baroque Sculpture), l’arte inglese (High Victorian Design e The Englishness of English Art).
Nikolaus Pevsner vive ad Hampstead.

La Coscienza dell’Atomo

La Coscienza dell’Atomo

Serie di conferenze tenute nella città di New York

Autore/i: Bailey Alice A.

Editore: Fratelli Bocca Editori

prima edizione, prefazione dell’autrice, traduzione di Olga Batà.

pp. 164, Roma

Le conferenze che io qui vi presento, sono state tenute in New York lo scorso inverno. Lo scopo di queste conferenze fu di esporre le testimonianze della scienza riguardanti il rapporto che esiste tra materia e coscienza e dì condurre gli uditori ad osservare l’identica manifestazione di questo rapporto e di certe leggi basilari manifestantisi nei successivi e sempre più alti gradi dell’essere e portarli così alla comprensione della universalità del processo di evoluzione e della sua realtà.
Lo scopo fu pure quello di interessarli alla natura dell’espandersi di stati di coscienza e allo estendersi di quella vita verso la quale tutta l’umanità sta evolvendosi.
Queste conferenze serviranno d’introduzione ad uno studio più dettagliato ed all’applicazione delle leggi della vita e dello sviluppo umano, generalmente incluse nel termine: «Occultismo».
Troverete in questa serie di conferenze molte ripetizioni, poiché in ognuna di esse v’è un breve riassunto della precedente. Siccome ad ogni conferenza erano presenti sempre nuovi venuti, trovai opportuno, ogni volta, di presentare un riassunto del già esposto. Un maggior vantaggio ne derivò poiché si fissarono meglio nella mente degli uditori certi concetti basilari (nuovi per molti di essi) che li aiutarono ad afferrare prontamente l’ulteriore svolgimento del tema. Presentando queste conferenze in un libro si è creduto necessario riprodurle completamente.
Coloro che sono studenti della Saggezza esoterica seguiranno l’argomento senza difficoltà. Coloro che per la prima volta s’interessano del soggetto qui svolto, dalle ripetizioni occasionali dei punti fondamentali, saranno aiutati ad una più chiara e solida comprensione, per questa classe di lettori, il libro è stato stampato.

Dizionario di Sessuologia

Dizionario di Sessuologia

Biologia • Medicina • Sociologia • Diritto • Psicologia • Etnologia – 1700 voci – Bibliografia

Autore/i: Beigel Hugo G.

Editore: Sugar Editore

avvertenza dell’autore, traduzione di Ercole Ferrario.

pp. 480, Milano

Negli ultimi sessant’anni, l’atteggiamento generale verso i problemi della sessualità ha subìto un profondo cambiamento. È certo esagerato parlare di completa libertà sessuale o anche solo di un atteggiamento razionale verso tale libertà; è però indubbio che le scienze biologiche e sociali non sono più ostacolate come lo erano nel XIX secolo, da pregiudizi e tabù.
Sfortunatamente, le nozioni accumulate attraverso questi sforzi scientifici non sono ancora divenute di dominio generale. I tabù eliminati dal campo delle conoscenze scientifiche, sono ancora operanti al livello della comunicazione di massa e della scuola.
L’ignoranza sessuale è pericolosa. Una parte notevole dei conflitti, delle delusioni e delle insoddisfazioni può trovare rimedio o prevenzione attraverso una comprensione delle varie componenti di quell’amalgama psico-fisiologica che è la vita sessuale.
Proprio per questa ragione, il professor Beigel, uno dei più importanti sessuologi americani, ha raccolto in questo Dizionario, in cui il rigore scientifico si unisce alla chiarezza, i dati essenziali sugli aspetti biologici, psicologici, sociologici, medici e legali della sessualità nella seconda metà del XX secolo.
Il Dizionario comprende millesettecento voci, collegate tra loro da un semplice sistema di riferimenti. Una bibliografia completa rimanda il lettore ai testi essenziali per l’approfondimento di ogni questione relativa alla sessualità.
La vendita del Dizionario è limitata agli adulti.

Vita e Governo degli Ordini Religiosi

Vita e Governo degli Ordini Religiosi

Autore/i: Moulin Léo

Editore: Ferro Edizioni

preambolo dell’autore, traduzione dal francese di Bianca Starace.

pp. 320, illustrazioni b/n, Milano

Gli Ordini religiosi esistono da secoli: da sette, da dieci e persino da sedici secoli. Quale il segreto della loro longevità? Quale il segreto della loro sorprendente vitalità? Sono frutto di una rigida pianificazione stabilita dalle gerarchie, o invece dell’iniziativa individuale?
I Benedettini, ad esempio, sono passati dalla più assoluta autonomia abbaziale a diverse forme di soprabbazialità: quella di Cluny, accentratrice, e quella di Citeaux, meno rigida. Come e perché?
Che i religiosi abbiano costruito l’Europa è un fatto che non è stato messo in luce in maniera adeguata: gli usi e le istituzioni europee non sarebbero ciò che sono senza di loro, senza la loro prodigiosa assistenza tecnica, che si assicurava una propria accumulazione primitiva, precapitalista. Quali sono state le linee di questa evoluzione? Ecco alcune delle domande – a proposito di un mondo aperto e misterioso insieme – alle quali risponde in questo libro uno storico libero da ogni preoccupazione apologetica, ma estremamente interessato in questi problemi, ch’egli studia da più di vent’anni e che presenta al pubblico in una nuova luce, con rispetto delle convinzioni altrui. Il lettore, credente o non credente, per addentrarsi nel mondo vivente dei religiosi non potrebbe trovare guida migliore del sociologo Léo Moulin, che ha rapporti di studio e ormai d’amicizia con la Grande-Chartreuse, con la Curia generalizia dei Gesuiti a Roma, con i Benedettini e i Trappisti. Il prof. Le Bras, l’eminente sociologo della religione, ha detto una volta che Léo Moulin è un maestro qualificato della scienza politica – qui applicata con originale ricerca agli Ordini religiosi.

«Gli stessi religiosi mediterebbero con frutto questo libro, che mette in luce le costanti di una effettiva vitalità riconosciuta dalla storia ». (P. A. Hamman, La Table Ronde)

«Uno studio magistralmente condotto». (P. Ch. Monsch, La Croix)

Nato a Bruxelles nel 1906, Léo Moulin compì gli studi all’Università di Bologna, ottenendo la laurea in lettere con una tesi su Le pessimisme dans l’oeuvre d’Anatole France.
Laureatosi nel 1940 in filologia classica all’Università di Bruxelles e quindi in scienze politiche, militò nelle file del socialismo a fianco di Paul-Henri Spaak, dopo aver trascorso tredici mesi nelle carceri di Regina Coeli, a Roma, per antifascismo attivo.
Terminata la guerra, fu nominato segretario generale e relatore del gruppo di terminologia delle scienze sociali all’U.N.E.S.C.O.
Dopo aver insegnato storia per quindici anni, venne nominato professore al Collegio d’Europa, a Bruges, ove attualmente tiene corsi di sociologia.
Consigliere principale del Consiglio degli studi economici della Caisse bénévole d’épargne et de retraite de Belgique, Moulin è anche redattore capo di «Res publica», rivista dell’Istituto belga di scienze politiche. Egli collabora inoltre a numerosi periodici francesi ed esteri e partecipa ai lavori del Centro Europeo della Cultura, a Ginevra.
Della vasta produzione di Léo Moulin vanno particolarmente ricordate le seguenti pubblicazioni: De Robespierre à Lénine, Du traité de Versailles à l’Europe d’aujourd’hui, Syllabus des temps modernes, Socialism of the West (premio del Left Book Club), La società di domani nell’Europa d’oggi (scritta appositamente perla Collana «Europa Una»).

Le Origini dell’Uomo

Le Origini dell’Uomo

Autore/i: Leonardi Evelino

Editore: Edizioni Corbaccio

introduzione dell’autore.

pp. 392, nn. tavole b/n f.t., Milano

Sommario:

Introduzione

I. – La primitività dell’abitato umano – Le Terremare del Nord Italia – I Trulli del Sud – Le Lestre Pontine del Centro – Rogo o sepoltura – Disfacimento spontaneo o mummificazione

II. – Le kune degli uomini – Il Cirkio – Le leggende di Circe – L’ultimo fiume di Esiodo e l’oceano di Omero

III. – Paleogeografia del Cirkio – Le prime tribù – I Lakoni – I Tarakoni – I Palaskoni – Gli Arakoni – Gli Aborikoni

IV. – Migrazioni – Il Tarocco – Pape satan, pape satan aleppe – Il gran carro del cielo e il carro dell’uomo – Astrofisica mitologica

V. – Il mito di Troia – Enea – La preistoria Italica e la sopraffazione Greca – L’idioma pelasgico-albanese – I Gitani e gli egiziani

VI. – Amucle – Tindaro e i suoi figli – Castore e Polluce, Elena e Klitennestra – Laokoonte e il disastro di Troia – Il Cavallo di Legno

VII. – I Centauri e le antiche istorie – I Kantharva dei Veda – Le leggende pagane e quelle cristiane – Kaesar

VIII. – La prima patria degli uomini – Il linguaggio dei simboli – Le vicende geologiche dell’Italia

IX. – Le fonti omeriche nelle leggende egizie – Il Faraone e il Tarakone – L’oracolo di Dodona

X. – Giano e gli Dei italici – Saturno e l’età dell’oro – L’età del ferro – Set ed Osiride

XI. – Gli Ariani – L’anima e la mentalità dei primitivi – La scienza del linguaggio – La formazione delle prime parole – Il simbolismo anatomico

XII. – Le Cosmogonie primitive – Il viaggio di Ulisse – Paleogeografia e Paleo-etnologia Omerica – I Lestrikoni – I Lotofagi – I Galatofagi – Gli Aetiopi – I Faiaki – I Cimmeri

XIII. – Le razze umane – I Lidi – I Mesi – Gli Iperborei

XIV. – Atlante-Posidone – Adamo ed Eva – Polifemo – Il Vulcano del Circeo – Le mura ciclopiche – Lo Scuotiterra – La Nave di sasso

XV. – Gli Argonauti – Il vello d’oro’ – Il grande oracolo – Il Ramo d’Oro e il viaggio di Enea all’Ade

XVI. – La parola di luce – Ermete – La Grande Tradizione – Prometeo e il fuoco celeste – I primi simboli grafici – Il simbolismo religioso dell’albero e la colonna di Amucle – Apollo lo sbucciato

XVII. – Le Esperidi – I pomi d’oro – La Grande Hesperia – La Magna Grecia – Il mito di Ercole -.Le Trakinie di Sofocle – Ausonia Opica – Aetalia – La camicia di Nesso – La Dea Nera – Il simbolismo della malaria

XVIII. – I misteri Mitriaci – Cabirici – Eleusini – Il padre, la madre, il figlio – Il sole, la terra, l’uomo – Il Divino Fanciullo – Tages e il Tempio di Ansur

XIX. – Le origini della lingua italiana – I dialetti antichi – Il Pelasgo-Albanese – L’Umbro e il Latino – L’Osko e l’Etrusco – L’idioma primitivo – Saggio sulla origine del linguaggio – Fisiologia del linguaggio – Il sesso dei vocaboli – Le Amazzoni

XX. – La favola atlantica – La tesi nordica – La tesi americana – La tesi francese – La tesi africana di Froebenius – La mostra tesi italiana

XXI. – Le cronologie – Il problema delle origini – Il simbolismo preantico

XXII. – Le colonne d’Ercole – Le trombe del Sole – Il periplo di Hannone – Il Pisko di Terracina – La fonte del Sole – L’oracolo di Ammone

XXIII. – Ai confini del mondo – L’uccello favoloso – La Colomba biblica, la C0lomba rossa, La Colomba di Dodona, il Cigno scuro dei Veda, la Sparviera, l’Araba Fenice, l’Airone della Tula

XXIV. – L’origine dell’uomo – Evoluzione o involuzione? – La caduta degli Angeli -I Giganti

XXV. – Nuovi punti di vista della Paleontologia e della Geologia – L’età della terra secondo la chimica e la matematica – La Titanomachia – Il Tartaro – I quattro fratelli – Il superstite di Kronos – Atlante – L’asse spirituale del mondo – Il Polo impassibile

XXVI. – Le Aurore Boreali – IAV=IA(n)V – Il primo grafico e la prima parola – La genealogia degli Dei – Le pietre

XXVII. – Ultima linea rerum – Il mondo primordiale e la fisica dei colloidi – La ‘ pietrificazione – Il salto nel
buio

XXVIII. – Pontifax – Il Monte del Leone – Il Pisko di Terracina – Lusus naturae – Il Megacero – La grande gelata del Circeo

Indice delle illustrazioni

La Rivolta dei T’ai-P’ing

La Rivolta dei T’ai-P’ing

(1851-1864) – Prologo della rivoluzione cinese

Autore/i: Reclus Jacques

Editore: Editori Riuniti

prefazione di Jean Chesneaux, traduzione di Ugo Bartesaghi.

pp. 288, Roma

Nella vecchia Cina confuciana i T’ai-p’ing introducono un fattore eversivo: una dottrina di ispirazione cristiano-protestantica che, con l’accentuazione dell’originario messaggio di fraternità e di uguaglianza, attrae le plebi contadine portandole a una ribellione totale e travolgente contro il vecchio ordine sociale e contro la dominazione che vi si è sovrapposta. Giunta la ribellione al culmine del suo successo con la conquista di Nanchino, il quadro si sposta sullo sforzo intrapreso dai dirigenti della vecchia società confuciana per organizzare la reazione e la repressione. Rivalità e lotte intestine, errori strategici e tattici, cedimenti di ideali e di costumi nel campo dei T’ai-p’ing, preparano la fase del loro indebolimento e del loro Crollo, a determinare il quale interviene anche l’appoggio sempre più aperto e militarmente consistente delle potenze occidentali, Francia e Inghilterra, alla reazione imperiale.

Leggende della Sierra della Costa e delle Foreste dell’Ecuador

Leggende della Sierra della Costa e delle Foreste dell’Ecuador

Parola di Fiaba n° 40

Autore/i: Autori vari

Editore: Parola di Fiaba Editore

prima edizione, prefazione e cura Lorenzo Bersezio e Maria Augusta Pèrez.

pp. 200, Padova

L’origine delle leggende, delle fiabe e del mito in epoca precedente la conquista spagnola; i cambiamenti avvenuti nei testi e nelle fonti d’ispirazione durante l’epoca intermedia caratterizzata dall’uso di ayahuasca e delle ultime modificazioni, successive alla conquista spagnola: uno scrigno ricco di straordinarie narrazioni fantastiche.
Gli autori – Maria Augusta Pérez, equadoregna e Lorenzo Bersezio, da sempre studioso di leggende dell’Ecuador – hanno ritenuto necessario, data l’enorme diversità delle fiabe a seconda dei luoghi, di dividerle in: fiabe della selva, fiabe della sierra e fiabe della costa.

Parola di Fiaba: In questa collana sono raccolte fiabe e leggende che la fantasia dei vari popoli ha creato, elaborato e consegnato alla tradizione. Esse costituiscono un inestimabile patrimonio di tutti.

Astrologia Arcaica

Astrologia Arcaica

Autore/i: Kinauer Saltarini Helene

Editore: Casa Editrice Bietti

introduzione dell’autrice.

pp. 152, nn. illustrazioni b/n, Roma

Sommario:

Introduzione

I CAPITOLO
Che cosa è la Pentalogia
I principi dei pianeti
L’uomo è una stella
Corrispondenza dei rispettivi pianeti nel corpo umano

II CAPITOLO
Valore esoterico dei numeri

III CAPITOLO
Interpretazione dei pianeti e del loro simbolo nonché la loro corrispondenza con l’uomo

IV CAPITOLO
Come si calcola il tipo fondamentale ed il pentagramma statico e dinamico
Il doppio Pentagramma
L’anello progressivo

V CAPITOLO
Gli aspetti
I Trigoni
Le linee armoniche

VI CAPITOLO
Evoluzione dell’uomo individuale
Il numero individuale
Pentagramma statico-dinamico del numero individuale del 1° esempio
Pentagramma del raggio del numero individuale del 1° esempio
Pentagramma del numero complementare
Il numero individuale del 2° esempio
Pentagramma statico e dinamico del numero individuale del 2° esempio
Pentagramma del Raggio del numero individuale del 2° esempio

VII CAPITOLO
Il ritmo tridimensionale – 1° esempio
Ritmo tridimensionale del 2° esempio

VIII CAPITOLO
Analisi di un 3° esempio

IX CAPITOLO
Interpretazione del Tema di Louis Pasteur

X CAPITOLO
Il Pentagramma del tipo mutevole – 1° esempio
Il Pentagramma del tipo mutevole – 2° esempio
Il Pentagramma del tipo mutevole – 3° esempio

XI CAPITOLO
Interpretazione del Tema di Nikolaus Lenau

XII CAPITOLO
Esempio completo di una interpretazione di un Tema individuale

XIII CAPITOLO
I principi fondamentali

L’Architettura dell’Umanesimo

L’Architettura dell’Umanesimo

Autore/i: Tafuri Manfredo

Editore: Editori Laterza

seconda edizione, introduzione dell’autore.

pp. 416, nn. illustrazioni b/n, Bari

Dalla rivoluzione teorica e tecnologica del Brunelleschi alla crisi manieristica, dalla grande fioritura delle città italiane del ’400 alla urbanistica “coloniale” di Buenos Aires, Bogotà, Manila, l’Umanesimo architettonico viene qui ricostruito nel suo sviluppo storico, nei momenti costitutivi dell’architettura come disciplina, e nelle sue dimensioni mondiali.
Vicende storiche e definizioni tematiche si intrecciano in questo volume offrendo uno strumento di studio e una sintesi “orientata”.

Manfredo Tafuri (Roma 1935) si è laureato in architettura nel 1960. Si è dedicato esclusivamente alla storia e alla Critica, analizzando i temi della formazione e dello sviluppo dell’arte e dell’architettura come “istituzioni” e come “avanguardie ideologiche”. Dal ’68 insegna storia dell’architettura presso l’Istituto universitario di Venezia. Fra le sue pubblicazioni recenti: Teorie e storia dell’architettura (Bari 1970), Jacopo Sansovino e l’architettura del ’500 a Venezia (Padova 1969).