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Libri dalla categoria Nonviolenza

Lavorare con la Diversità Culturale – Attività per Facilitare l’Apprendimento e la Comunicazione Interculturale

Lavorare con la Diversità Culturale – Attività per Facilitare l’Apprendimento e la Comunicazione Interculturale

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni Centro Studi Erickson

a cura di Alessio Surian.

pp. 264, illustrazioni b/n, Gardolo (TN)

Come sviluppare competenze interculturali nei processi formativi e negli interventi sociali? I dodici interventi qui raccolti sono accomunati da una prospettiva di ascolto attivo come fondamento dei processi di apprendimento.
La prima parte del volume propone una cornice di riferimento e alcuni spunti su come trasformare i «malintesi» in utili risorse conoscitive nei rapporti transculturali e in riferimento alle pratiche interculturali, entrando nel merito dei processi di «sradicamento» che stanno attraversando i figli di genitori di origine straniera e della trasmissione dell’identità culturale e religiosa.
La seconda parte raccoglie alcuni esempi di pratiche formative, dai percorsi proposti dal Centro Interculturale della Città di Torino, al laboratorio «E se io fossi l’altro?»; dal teatro che sa far ricorso all’umorismo dei Giovani Musulmani d’Italia, all’esplorazione degli immaginari attraverso la Fabbrica delle notizie; dalla rilettura di Zavattini in chiave digitale attraverso le metodologie del video partecipativo ai laboratori per l’apprendimento interculturale nella scuola superiore.
La terza parte narra diversi contesti in cui si praticano percorsi interculturali: L2 nelle scuole di Reggio Emilia, progetti che coinvolgono giovani volontari, idee per la formazione di «mediatori culturali sportivi», il modello di mediazione integrato de L’Albero della salute, il percorso che ha portato alla nascita a Baghdad del Centro per la Protezione dell’Infanzia di Battawin.

Alessio Surian, psicologo e pedagogista, lavora all’Università degli Studi di Padova dove insegna Dinamiche comunicative e Metodologie partecipative nei processi decisionali e nella progettazione territoriale. Con Erickson ha già pubblicato Lavorare con la diversità culturale. Attività per facilitare l’apprendimento e la comunicazione interculturale (2006).

Le Vie del Vento – Tecnica, Economia e Prospettive del Mercato dell’Energia Eolica

Le Vie del Vento – Tecnica, Economia e Prospettive del Mercato dell’Energia Eolica

Autore/i: Autori vari

Editore: Franco Muzzio Editore

a cura di Luciano Pirazzi e Roberto Vigotti, presentazione di Sergio Garribba.

pp. 272, numerose illustrazioni a colori e b/n, Roma

Il testo rappresenta un vero e proprio manuale di base che tratta in modo completo i vari aspetti tecnici ed economici delle tecnologie eoliche per la produzione di energia elettrica, dalla scelta del sito alla descrizione delle diverse tipologie di impianti, dalla progettazione della “fattoria del vento” ai diversi aspetti della sua gestione economica. Vengono trattati anche gli argomenti di carattere istituzionale, dal processo autorizzativo agli aspetti ambientali, lo stato del mercato e dell’industria e le prospettive occupazionali.
Corredato di numerose schede tecniche e fotografie il testo consente al lettore di conoscere lo stato dell’arte di una tecnologia che sta avendo un forte sviluppo in molti Paesi, ed è già economicamente competitiva con le fonti tradizionali di energia.

Calamity Jane • Lettere alla figlia 1877-1902

Calamity Jane • Lettere alla figlia 1877-1902

Autore/i: Calamity Jane

Editore: Editori Riuniti

prefazione di Riccardo Reim, traduzione di Gabriella Agrati e Katia Bagnoli.

pp. XV-72, numerose illustrazioni b/n, Roma

«Mi sento male & non ho molto da vivere. Porterò con me molti segreti Janey. Cosa sono & cosa avrei potuto essere… Perdonami & tieni conto che ero sola.»
Il West dei saloon, dei feroci attacchi indiani, delle sfolgoranti case da gioco, della corsa all’oro, resta fuori dal cerchio di luce tracciato dal fuoco dell’accampamento. In questa atmosfera di pace e riflessione in cui si dipana il filo dei ricordi, Calamity Jane dialoga con la figlia lontana, iniziando una tenera corrispondenza mai spedita che farà da contrappunto alle tappe della sua vita tumultuosa e che formerà le tessere del mosaico di una vicenda umana ben più complessa e contraddittoria di quella riportata dalle biografie ufficiali e dal mito.

Martha Jane Cannary, detta Calamity Jane, nata nel 1852 e morta nel 1903, è una figura leggendaria del West della Frontiera. Conducente di diligenze, scout, giocatrice d’azzardo, cercatrice d’oro, prostituta ma anche infermiera, cuoca, lavandaia e donna di spettacolo, sposò lo sceriffo James Butler Hickok, il celebre Wild Bill, da cui ebbe la figlia Janey. È a quest’ultima, affidata a genitori adottivi, che Calamity indirizza il suo diario-epistolario.

Angeli dell’Amore – I Tuoi Angeli Custodi

Angeli dell’Amore – I Tuoi Angeli Custodi

Titolo originale: Angeles del Amor. El Ángel de la Guarda

Autore/i: Prophet Elizabeth Clare

Editore: Armenia Editore

traduzione di Sergio Pestarino.

pp. 128, numerose illustrazioni b/n, Milano

Elizabeth Clare Prophet, pioniera nell’ambito della letteratura spirituale, ci aiuta a comprendere il ruolo che quotidianamente svolgono gli angeli custodi al nostro fianco.

L’autrice ci insegna a «sentire» la presenza dei nostri angeli custodi accanto a noi, insegnandoci a dialogare con loro tramite la preghiera. Gli angeli custodi, che ci accompagnano in ogni momento della giornata, ci conoscono meglio di chiunque altro e possono offrirci il loro sostegno nelle situazioni difficili della vita, aiutandoci a comprendere l’importanza dell’amore nella nostra esistenza.

Elisabeth Clare Prophet è un’autrice conosciuta in tutto il mondo. Tra i suoi best seller troviamo, oltre a Karma e Reincarnazione, Your Seven Energy Centers, Alchemy of the Heart e tanti altri. Ha sperimentato diverse tecniche di spiritualità pratica, come il potere creativo del suono per la crescita personale e la trasformazione del mondo.

Giacomo Pedde – Memorie Terrene di un Banchiere Sardo

Giacomo Pedde – Memorie Terrene di un Banchiere Sardo

Autore/i: Pedde Giacomo

Editore: G.A.N. Editore

introduzione dell’autore.

pp. 200, numerose tavole a colori e b/n, Roma

Giacomo Pedde, giornalista prima che giovane impiegato nella sede di Cagliari della Banca Nazionale del Lavoro, arriva a diventarne direttore generale. In questo libro racconta la storia di una Italia ancora piena di entusiasmo, della più importante banca italiana, della sua vita. Offre, infine, una testimonianza preziosa ed accurata, vista dalla sua posizione apicale, dello scandalo BNL-Atlanta, dei milioni di dollari erogati all’Iraq di Saddam Hussein. Il più grande istituto di credito italiano sarà messo in ginocchio, mentre le autorità giudiziarie di due continenti cercheranno di sbrogliare quella che si rivelerà una matassa degna di una spy story di Le Carrè. I fatti di Atlanta, oltre che travolgere la carriera di Giacomo Pedde, segneranno per sempre il destino di quella che, allora, era la più grande banca italiana.

Venerdì, 3 agosto 1989, notte. L’ingresso monumentale della Banca d’Italia su via Nazionale è sbarrato. Lamberto Dini, chiuso nel suo ufficio, attende l’arrivo di Giacomo Pedde, direttore generale della Banca Nazionale del Lavoro. Pedde deve attraversare una serie di autorimesse, una dentro l’altra, come scatole cinesi, per raggiungerlo. Sono arrivate notizie di un complotto finanziario ai danni della BNL, ordito da uno dei suoi dipendenti, negli USA. Mancano solo poche ore e poi l’FBI farà irruzione nella sede di New York dando inizio alla sequenza di eventi che in pochi giorni metterà in ginocchio il più importante istituto di credito italiano. Distruggendo all’istante anche la carriera di Giacomo Pedde, che, dopo quasi quarant’anni di impegno all’interno della BNL, era arrivato ad assumerne il comando.

Un brano: “Ho iniziato a scrivere questa sintetica autobiografia intorno al 1998 con l’obiettivo da un lato di dare forma alle mie ricerche sulla genealogia della mia famiglia e, dall’altro, per offrire un diverso punto di vista su alcuni fatti che hanno condotto alla conclusione prematura della mia carriera. Purtroppo, la malattia che mi ha colpito nel 2000 non mi ha consentito di riprendere in mano questo progetto se non molto tempo dopo, il che nella sventura offre anche l’indubbio vantaggio di donare a queste memorie, e al modo in cui oggi le interpreto, una prospettiva decisamente nuova.
“Sono passati ormai più di vent’anni da quello che a suo tempo venne denominato l’Irakgate, e molti se ne sono dimenticati, mentre altrettanti non ne hanno mai neppure sentito parlare. Anche per questo motivo, pur essendosi trattato di un incidente costato piuttosto caro alla mia carriera e alla mia salute, sono arrivato a ridimensionarne non poco la portata mentre apportavo i ritocchi conclusivi al mio libro: mi è sembrato più utile ed interessante lasciare ai miei nipoti la testimonianza di un’esperienza di vita piuttosto che l’amarezza di un singolo episodio che l’affetto e la solidarietà di tanti amici e colleghi mi ha da tempo aiutato a superare.”

Giacomo Pedde è nato a Sassari l’11 ottobre del 1926. Ha studiato nella sua città, nel Liceo ginnasio Domenico Alberto Azuni, e si è poi laureato in Giurisprudenza. Dopo un’esperienza giornalistica in buona parte trascorsa presso i quotidiani L’isola e Il Corriere dell’Isola è entrato, giovanissimo, presso la filiale di Cagliari della Banca Nazionale del Lavoro con la qualifica di impiegato di prima categoria. Ha percorso tutti i gradi della carriera attraverso undici dipendenze, dirigendone tre, arrivando a diventare direttore generale della Banca Nazionale del Lavoro. Ha rassegnato le dimissioni dopo lo scandalo BNL-Atlanta.

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Introduzione

  • Storia delle storie
  • La saga dei Pedde
  • I signori del Capo di Sotto
  • Le “Voilettes” delle Signorine Rogliano
  • C’erano una volta… i Solinas
  • Una città isolana
  • Memorie di un giornalista di provincia
  • L’avventura bancaria
  • Tramonto di una grande banca
  • Tutta la storia della truffa di Atlanta
  • E Atlanta fece da spartiacque
  • Ultimo atto

Caucaso e Asia Centrale – Tra Geopolitica e Strategie, Verso un Nuovo Grande Gioco

Caucaso e Asia Centrale – Tra Geopolitica e Strategie, Verso un Nuovo Grande Gioco

Autore/i: Autori vari

Editore: G.A.N. Editore

introduzione e cura di Manlio Masnata, Christian Piccardo e Andrea Previtera.

pp. 288, illustrazioni b/n, Roma

Energia, conflitti, proliferazione e fondamentalismo sono solo le principali e più evidenti minacce incombenti sul Caucaso e l’Asia Centrale.
Crocevia di interessi regionali e globali, e con una estensione geografica pari a quella dell’Europa, l’Asia Centrale ed il Caucaso tendono sempre più a rappresentare il perno geopolitico ed il fragile elemento di raccordo tra Russia, Europa e Medio Oriente.
Undici esperti illustrano il quadro geostrategico della regione, individuando e commentando i principali elementi di crisi e fornendo le chiavi per la comprensione delle dinamiche in atto.

Manlio Masnata, Christian Piccardo e Andrea Previtera, curatori del volume, sono i fondatori dell’Osservatorio Scenari Internazionali – OSI, e gli organizzatori di numerose attività culturali e scientifiche. Questo volume raccoglie gli atti della conferenza Caucaso e Asia Centrale, organizzata dall’OSI a Genova nel maggio del 2005.

La Crociata dei Bambini – La Folle e Tragica Corsa al Santo Sepolcro che le Cronache non Ebbero il Coraggio di Raccontare

La Crociata dei Bambini – La Folle e Tragica Corsa al Santo Sepolcro che le Cronache non Ebbero il Coraggio di Raccontare

Autore/i: Pallenberg Corrado

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

unica edizione, introduzione dell’autore, in sopraccoperta: Filippo Augusto e Riccardo Cuor di Leone alia presa d’Acri. Miniatura del XV secolo natta dallo Speculum istoriale di Vincenzo di Beauvais, Chantilly, Museo Condé.

pp. 218, tavole b/n f.t., Milano

«Nell’anno 1212 il tragitto degli stupidi bambini si dirigeva verso il mare»: così annotava il cronista del tempo. In quell’anno migliaia di bambini, «dei quali nessuno aveva più di dodici anni», partirono cantando e traversarono con bandiere trombe e vessilli le strade d’Europa: a essi si unirono chierici e turbe di donne, serve, vergini, prostitute, giovani madri con i lattanti al seno, tutti attratti dal contagioso entusiasmo e dalla fede dei piccoli crociati.

«Nell’anno 1212 il tragitto degli stupidi bambini si dirigeva verso il mare»: così annotava un cronista bavarese. «La ridicola spedizione», come la definiscono le scarne cronache del tempo, dovette certo stupire e scandalizzare per il suo allucinato fanatismo e per il suo atroce fallimento perfino chi, in un’epoca di fede e di spada, aveva visto ben altre follie assistito ad altri misfatti. In quell’anno migliaia di bambini, «dei quali nessuno aveva più di dodici anni», partirono contemporaneamente dalla Francia del Nord e dalla Renania in due gioiose e tumultuanti processioni sotto la guida del pastorello Etienne e del giovanissimo Nikolaus; a essi si unirono ben quattrocento chierici e turbe di donne, serve, vergini, prostitute, giovani madri con i lattanti al seno, tutti attratti dal contagioso entusiasmo e dalla fede dei piccoli crociati. La mèta era la Terra Santa, il ritrovamento della Santa Croce, la liberazione di Gerusalemme. Partirono cantando e traversarono con bandiere trombe e vessilli le strade d’Europa; bivaccarono alle porte delle città e compirono miracoli dinanzi agli occhi del popolo accalcato a sfiorare le vesti taumaturgiche di Etienne e Nikolaus. Perirono quasi tutti: di fame, di stenti, in naufragio; tanti finirono in schiavitù, molte bambine furono violentate, pochi sopravvissero. Per capire cosa avvenne, ma soprattutto come e perché avvenne, Pallenberg ha ricostruito con curiosità di storico ma anche con controllata pietà il quadro buio e confuso, ma poi sempre più preciso e sconcertante, di quell’impresa che passò alla storia come «la crociata dei bambini»: misteriosa nelle sue cause, tragica nella sua conclusione. Ma le cronache, gli annali, le numerose testimonianze del secolo XIII non bastano, col loro latino colorito e approssimato, a far rivivere una delle vicende più drammatiche nella storia della cristianità; soltanto tracciando i fondali di una società e di un’epoca in cui fede e crudeltà, astuzia e cinismo, barbarie e raffinatezza si mescolano, la crociata dei bambini può tornare ad assumere il proprio sbalorditivo significato, mostrare il proprio volto di innocenza tradita. Come sempre nella Storia, tutto parla e tutto tace: bisogna sapere interrogare. Il più trascurabile dei particolari, la più astrusa delle agiografie può essere allora rivelatrice: così risalire al culto dei Santi Innocenti o alla leggenda di Sant’Orsola e delle sue undicimila vergini martiri, può essere, ad esempio, fondamentale per cogliere alcune fra le cause oscure e profonde della «ridicola» crociata. Seguendo le tracce di fede e di morte dei piccoli crociati, la narrazione chiama sulla scena, testimoni o imputati, alcuni tra i principali fatti e protagonisti dell’epoca: Federico II, personaggio bifronte nei vizi come nelle virtù, e la sua splendida corte palermitana; Innocenzo III e gli anni del suo illuminato pontificato; le caotiche, deludenti, ingorde corse al Santo Sepolcro delle crociate «dei grandi»; le fantastiche ed espiatorie costruzioni di cattedrali; la predicazione missionaria di Francesco d’Assisi; le leggende che corrono sulle strade dei più famosi santuari, fino all’ipotetico ma non trascurabile segreto del sinistro Vecchio della Montagna con la sua fanatica Setta di Assassini. Poiché da questo crogiolo uscirono, coi loro canti e con la loro fede, i poveri bambini crociati di cui le cronache non vollero parlare e che la Storia si affrettò a inghiottire.

Corrado Pallenberg, nato nel 1912 a Roma dove si è laureato in legge, ha svolto intensa attività giornalistica. Ha scritto sette libri di cui tre sul Vaticano. Le finanze del Vaticano (Palazzi, 1969) in cui egli ha esplorato per primo la giungla finanziaria della Santa Sede è stato pubblicato in altre sette lingue. Con Culla del diritto, tomba della giustizia (Palazzi, 1973) Pallenberg ha messo a nudo le piaghe del sistema giudiziario italiano.

Donne Moderne del Medioevo – Il Movimento delle Beghine: Hadewijch di Anversa, Mectilde di Magdeburgo, Margherita Porete

Donne Moderne del Medioevo – Il Movimento delle Beghine: Hadewijch di Anversa, Mectilde di Magdeburgo, Margherita Porete

Titolo originale: Libres et Folles d’Amour. Les Béguines du Moyen Âge

Autore/i: Dufrasne Dieudonné

Editore: Editoriale Jaca Book

prima edizione, prefazione di Godfried Danneels. traduzione dal francese di Davide Riserbato.

pp. 176, Milano

Un movimento da riscoprire a fronte del buio degli storici, un’assoluta avanguardia per il medioevo e per la condizione femminile.

Al declinare del mondo feudale, tra il dodicesimo ed il quattordicesimo secolo, nelle Fiandre e in altre parti d’Europa, assistiamo ad un fenomeno di straordinaria modernità unito ad una grande profondità religiosa.
Delle donne laiche, in questo già precorritrici dei tempi, si fanno carico di opere di carità e di assistenza in una società sempre più divisa a causa degli sviluppi cittadini tra abbienti e nuovi poveri. Si tratta delle beghine e tra esse spiccano personalità di forte spessore. Il fatto che il termine “beghine” abbia, oggi, preso un carattere quasi simbolo di un pietismo superstizioso, fa parte di quelle sovversioni di significato che la storia conosce. L’evento delle beghine pertiene anzitutto alla storia della Chiesa, a una interpretazione del cristianesimo come vocazione a sovvenire agli altri per amore del Cristo fattosi uomo e sacrificatosi per l’uomo.
Spiritualità moderna che prepara figure come san Vincenzo de’ Paoli con secoli di anticipo. Ma anche evento storico che mostra la crisi di un mondo che, modernizzandosi, si prepara, in nome dei nuovi lavori della vita cittadina, a lasciar indietro chi non è fortunato.
Le figure di Hadewijch di Anversa, Mectilde di Magdeburgo e Margherita Porete non fanno solo parte della storia della mistica, ma sono a un tempo segno di una radicale critica sociale.

Padre Dieudonné Dufrasne, monaco del priorato Saint-André de Clerlande a Louvain-la-Neuve in Belgio, oltre a numerose altre pubblicazioni al suo attivo, ha consacrato diversi anni allo studio e alla divulgazione degli scritti delle beghine.

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Prefazione, di Godfried Danneels

A MO’ DI AVVERTENZA

  • Scuse nei confronti di coloro che ne sanno molto
  • Rassegnarsi all’evanescenza?
  • Evitare riduttive ideologie
  • L’onestà di un umile approccio
  • Osare, ugualmente, dir qualcosa
  • Informazioni raccolte con discernimento
  • Alla ricerca della fontana sigillata
  • Un mutamento più che un movimento?

BEGHINE E BEGHINAGGI CHE NON TRATTEREMO

  • Monache romantiche e romanzesche
  • Uno stile di vita che permane
  • Un recinto aperto
  • Un insieme funzionale
  • Abitazioni individuali o comunitarie
  • Un recente piccolo beghinaggio
  • Tutto ciò che non è condiviso è perso

IL MEDIOEVO: UN RITORNO OBBLIGATO?

  • La fine del mito dell’oscurantismo
  • Rivisitare la nostra infanzia
  • Quando scienza e mistica dialogavano
  • Non c’è stato un “asse del male”
  • La ricerca iniziatica

RITORNO ALLE FONTI E CORRENTE DI NOVITÀ

  • I sussulti di una storia lunga e misteriosa
  • L’irresistibile ritorno alle fonti
  • Solo una regola: la vita degli apostoli
  • Lo svigorimento del carisma benedettino
  • Cîteaux rappresentava una “riforma” monastica
  • Domenico: un rinnovamento missionario istituzionalizzato
  • Francesco: la radicale novità del Vangelo
  • Le derive della povertà e di una certa purezza
  • Solo l’amore promette una nuova primavera

IL RISORGIMENTO BEGHINO IN UNA SOCIETÀ CHE CAMBIA

  • Le mistiche, attente ai veri mutamenti
  • La vita beghina: non un modello, ma un’ispirazione
  • La donna: monaca o sposa
  • Nascita della cultura cortese
  • Un nuovo statuto del matrimonio e dunque della donna
  • Spazio per il desiderio
  • La permanenza del desiderio di “amare da lontano”
  • Un catalizzatore profetico
  • Roberto d’Arbrissel: un convertito nella solitudine
  • Roberto: un predicatore tra la folla
  • Roberto: amato dalle donne
  • La donna è sacramentalmente pari all’uomo
  • Le beghine, alla stregua dei trovatori

PIE DONNE VOLUTAMENTE NON MONACHE

  • La lotta delle donne nella Chiesa
  • Nuove donne che nascono fuori dai chiostri
  • La vita beghina non è un surrogato della vita monastica
  • Donne libere nuovamente recluse?
  • I luminosi anni del XIII e XIV secolo
  • La chiave del mistero delle beghine

UN CONTESTO STORICO SUGGESTIVO

  • Cronologia contemporanea delle beghine
  • Elenco delle beghine del XIII secolo
  • Straordinariamente giovani e ribelli

ALLA RICERCA DELLE PRIME BEGHINE

  • Orfane di nascita
  • La diocesi di Liegi: uno dei luoghi d’origine?
  • Maria d’Oignies e Jean de Vitry
  • Ida di Nivelles e Guidone
  • In molti altri luoghi…

HADEWIJCH DI ANVERSA

  • Hadewijch, oggi…
  • Un primo appuntamento al beghinaggio
  • Hadewijch, penna alla mano
  • Un’impressione di nobile decoro
  • Una donna aggrappata all’umanità di Gesù
  • Hadewijch non è una meteora
  • L’amore tra l’Amato e la sua amata
  • La smania dell’Amore
  • Accontentarsi di accontentare Dio
  • Come dire

MECTILDE DI MAGDEBURGO

  • Mectilde, oggi…
  • Sulle tracce di Mectilde nell’arco di sessant’anni
  • Una donna squisita: la dolce Matelda?
  • Donna di un solo luminoso libro
  • I tratti beghinali di Mectilde
  • Una ricerca teologica tra Ildegarda e le Cisterciensi
  • Mectilde visionaria
  • Il fascino della Minnemystiek alla prova dell’Altro
  • La massima audacia: sperare di esser alienata da Dio
  • Il frutto della Kenosi

MARGHERITA PORETE

  • Margherita, oggi…
  • Ci piacerebbe sapere
  • Deve essere riabilitata?
  • Un percorso austero e al contempo vivace
  • Lo specchio delle anime semplici annientate che dimorano soltanto nella volontà e nel desiderio d’amore
  • Così bella in questo specchio…?
  • Anime annientate!
  • Alzare e calare il sipario
  • Diventare ciò che è Dio
  • La rinuncia alle virtù
  • Deificazione a costo di “essere privati di se stessi”
  • Il dono della terza morte
  • Il Lontanovicino

Congedo

Indice dei nomi

Sui Troni d’Oro – Epica e Cultura Indonesiana nel Teatro delle Ombre di Giava

Sui Troni d’Oro – Epica e Cultura Indonesiana nel Teatro delle Ombre di Giava

Autore/i: Brandon James R.

Editore: Claudio Gallone Editore

prima edizione, nota di Elémire Zolla, prefazione dell’autore, introduzione e traduzione di Nino Nastasi, in copertina: Sagoma di Kresna, anonimo, particolare.

pp. CXIV-396, 138 illustrazioni b/n, Milano

Sui Troni d’Oro presenta tre degli oltre duecento testi dell’affascinante teatro delle ombre di Giava, in auge da oltre dieci secoli, e un quadro della cultura indonesiana, così poco conosciuta in Italia. Il genere è basato sull’abilità del dalang, creatore, improvvisatore, burattinaio. Le delicate silhouette, le affascinanti melodie giavanesi e la voce penetrante del narratore si fondono in un’opera d’arte teatrale di straordinaria efficacia. Il dalang racconta storie appartenenti al passato mitologico dell’isola, muovendo le figure alla fioca luce di una lampada. Re seduti su troni d’oro incastonati di pietre preziose, donne di corte, generali, consiglieri, dèi e orchi gettano sullo schermo bianco ombre tremanti di vita. Tra musiche e canti, il dalang dirige l’intera rappresentazione improvvisando violente battaglie e intrecciando storie di grande varietà e ricchezza che durano otto o nove ore, senza interruzioni, dal primo calare della sera fino all’alba del mattino seguente.

James R. Brandon è professore di Storia del teatro asiatico all’Università delle Hawaii. Nel corso della sua brillante carriera ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti internazionali. Tra le sue molte pubblicazioni, dedicate al teatro orientale, ricordiamo: Kabuki: cinque drammi classici e Le rappresentazioni del dramma sanscrito.

Alessandro Magno – La Realtà e il Mito

Alessandro Magno – La Realtà e il Mito

Titolo originale: La Destinée d’un Mythe

Autore/i: Mossé Claude

Editore: Edizione Mondolibri

introduzione dell’autore, traduzione di Orietta Dora Cordovana.

pp. VII-260, tavole b/n f.t., illustrazioni b/n, Milano

Pochi personaggi nella storia hanno acceso tanto la fantasia come Alessandro Magno, il conquistatore macedone che in poco più di dieci anni – dal 334 al 323 a.C. – si impadronì dell’immenso impero persiano di Dario e condusse il suo esercito fin sulle ignote rive dell’Indo, cambiando la faccia del mondo. Se è vero che, all’indomani della sua morte, il favoloso impero da lui costruito si sgretolò, vittima dell’ambizione dei suoi generali, rimane il fatto che il suo breve regno segnò una rottura nella storia del bacino orientale del Mediterraneo; una rottura che fu insieme politica (con la nascita della monarchia ellenistica, erede della cultura greca) e culturale (con lo sviluppo di nuove forme di pensiero e di sincretismi religiosi nati ad Alessandria).
A distinguere questo libro non è tanto l’analisi degli avvenimenti o della vera personalità di Alessandro Magno, quanto la discussione della sua immagine di re-dio invincibile attraverso i secoli. Dall’illustre discendente di Zeus al monarca assoluto, dal prode cavaliere cristiano al re-filosofo di arabi ed ebrei, questo libro racconta la leggenda contrastata di un eroe di volta in volta esaltato o demonizzato.

Claude Mossé è professore emerito all’Università di Parigi Vili. Ha consacrato con passione tutta la sua vita alla storia della Grecia antica nel IV secolo a.C., di cui è in Francia una delle massime specialiste. Per i nostri tipi è autrice di saggi nei volumi Le origini dei Greci (a cura di D. Musti, 1991); Grecia al femminile (a cura di N. Loraux, 1993); L’uomo greco (a cura di J.-P. Vernant, 2001).

Marilyn e JFK – Sesso, Droga e Potere. La Storia Mai Raccontata

Marilyn e JFK – Sesso, Droga e Potere. La Storia Mai Raccontata

la Stare il Presidente. E tra loro, spie, gangsters, impostori, amanti, psicanalisti, informatori e ruffiani: i comprimari di un clamoroso love affair maturato tra le pieghe oscure del sogno americano.

Autore/i: Forestier François

Editore: Gremese Editore

prima edizione, premessa dell’autore, traduzione di Stefano Andrea Cresti, titolo originale: Marilyn et JFK.

pp. 256, Roma

La storia per sommi capi la conoscono tutti: La star più desiderata di Hollywood e il presidente più carismatico degli Stati Uniti hanno intrattenuto una relazione che è durata alcuni anni prima di trasformarsi in una love story “sotto sorveglianza”. Registrati dalla Mafia, intercettati dal KGB, spiati dalla CIA, i due amanti da un certo momento in poi non sono stati mai più soli. Voyeurismo di Stato, ricatto, manipolazione, elezioni truccate, soldi sporchi. E mentre il Presidente ascoltava Marilyn intonare Happy Birthday in modo inequivocabilmente allusivo davanti a milioni di spettatori, la guerra delle ombre era già al suo culmine. E ci sarebbero stati dei morti. Documentato fin nei minimi dettagli ma aiutato anche da una scrittura affilata che avvince il lettore in uno spietato racconto “in presa diretta”, il libro di Francois Forestier svela il ritratto inedito e disturbante di un’America inaspettatamente sordida, dove i grandi marionettisti politici, i gangster e i miliardari si affrontano in una lotta senza quartiere. E in primo piano loro, Marilyn e JFK: due icone della contemporaneità che Forestier riconsegna senza tanti sconti alla loro quanto mai fragile e contraddittoria dimensione umana.

Francois Forestier è un affermato giornalista del «Nouvel Observateur», molto noto in Francia anche per i suoi romanzi e le sue biografie, tra le quali i bestseller dedicati ad Aristotele Onassis e Martin Luther King.

Parliamo coi Bambini

Parliamo coi Bambini

Titolo originale: Focus on Meaning. Talking to Some Purpose with Young Children

Autore/i: Tough Joan

Editore: La Nuova Italia

unica edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Gabriele Noferi.

pp. 146, Firenze

I bambini hanno bisogno di parlare molto, moltissimo con i genitori, con i nonni, con gli insegnanti.
Parlando e ascoltando, i bambini non apprendono soltanto a parlare a loro volta, ma, naturalmente, a capire sempre di più e sempre meglio le persone, le cose, i problemi piccoli e grandi che sono intorno a loro. Joan Tough, che è inglese, che è insieme mamma e insegnante, che è anche formatrice di educatori, chiarisce con efficacia l’importanza fondamentale del dialogo verbale fra bambini e adulti per la crescita linguistica e intellettuale, e perciò anche per la socializzazione. Il «dialogo» fra padri e figli, di cui tanto si parla, comincia quando i bambini sono piccolissimi – anzi, è più importante allora che dopo – e deve essere proprio un vero dialogo, fatto di parole, di concetti, di domande, di risposte, di discussioni. Ci sono molti ostacoli, nella vita di tutti i giorni, alla realizzazione di questo pur modesto progetto educativo (mancano il tempo e la tranquillità dei genitori, talvolta la cultura, manca l’attitudine a questo di molti insegnanti) ma è talmente importante che non si può rinunciare a trovare la strada per realizzarlo.

Scritti su Diderot – Tra Mistificazione e Utopia

Scritti su Diderot – Tra Mistificazione e Utopia

Autore/i: Scaraffia Giuseppe

Editore: Bulzoni Editore

pp. 116, Roma

Questa raccolta di scritti su Diderot trova la sua unità nella ricerca delle contraddizioni che venano gli slanci diderotiani verso l’utopia.
La prima occasione viene fornita dal Supplément au voyage de Bougainville, cronaca immaginaria delle imprese del celebre esploratore, ricca di riferimenti ai temi della libertà nei rapporti tra i sessi e di discorsi rousseauiani sulla proprietà privata. Un singolare racconto “Mystification“, nato da un macchinoso inganno escogitato da Diderot per aiutare un amico russo, il principe Gallitzine, rivela alcune prospettive della visione del mondo diderotiana. Il tema dell’amicizia e della solidarietà umana, in contrasto con la brutalità del potere, viene sollevato in Les deux amis de Bourbonne. Il saggio Sur les femmes presenta un’indagine sulla donna e sull’oppressione sociale di cui il filosofo la vede vittima. Infine l’episodio di Madame de La Pommeraye esplora i delicati meccanismi del sentimento amoroso, della gelosia e dell’invidia. Frutto di un fecondo periodo di crisi, i racconti e i saggi presi in esame riflettono i molteplici contrasti e le incertezze presenti in uno dei più grandi pensatori dell’Illuminismo.

Giuseppe Scaraffia, nato a Torino nel 1950 lavora presso l’Istituto di Studi francesi dell’Università di Roma. Il pensiero di Diderot e l’età dei lumi sono stati al centro delle sue ricerche. Ha pubblicato saggi su Vivant Denon, Rousseau e Stendhal.

Cattive Abitudini – Romanzo

Cattive Abitudini – Romanzo

Titolo originale: Dark Companion

Autore/i: Nisbet Jim

Editore: Fanucci Editore

prima edizione, traduzione dall’inglese di Olivia Crosio.

pp. 160, Roma

Banerjhee Rolf è un brillante ed equilibrato scienziato americano, la cui vita oscilla tra una felice relazione coniugale e le occupazioni del tempo libero, il giardinaggio e le meditazioni intorno all’astronomia. C’è solo uno steccato di legno a separare la sua casa da quella dei vicini -Toby Pride, un tizio poco raccomandabile dedito al traffico di droga, e la sua fidanzata Esme, un’avvenente bionda costantemente persa tra i fumi di alcol e droghe -, ma le distanze fra i tre sembrano incolmabili. Poi, un giorno, dopo quattordici anni di fedele servizio, Banerjhee perde il suo lavoro nel laboratorio di un’industria farmaceutica, e reso vulnerabile dal senso di inadeguatezza finisce per rendersi complice delle losche attività del suo vicino di casa e prendere parte a una feroce sparatoria in cui sono coinvolti narcotrafficanti e agenti federali.
L’accelerazione degli eventi non lascia a Banerjhee altra scelta se non fuggire e andare incontro al proprio destino, imprevedibile come una roulette che gira in silenzio, rischiando di perdere l’unica cosa a cui è disperatamente aggrappato: la vita.

Come Banerjhee sapeva bene, Pride aveva una filosofia di gioco tutta sua, molto semplice. Ogni settimana comprava due biglietti. Se il jackpot superava i dieci milioni, ne comprava altri due. Venti milioni, altri due. Trenta milioni, altri due per un totale di otto, e così via.
L’ironia, secondo Banerjhee, stava nel fatto che in un certo senso Toby Pride aveva già vinto una lotteria. Non lavorava, aveva visitatori a ogni ora del giorno e un fracco di soldi. La sua ragazza, un mezzo schianto, prendeva il sole in giardino praticamente nuda. In giro non si sentivano o vedevano figli, e dato che la sua casa era stata semidemolita da una lunga serie di studenti del college locale, l’affitto era ridicolo. Per quanto la fonte dei suoi redditi fosse smodatamente equivoca, una volta Pride aveva spiegato a Banerjhee di essere figlio unico di genitori che vivevano sulla East Coast e lo disprezzavano abbastanza da pagargli un assegno annuale purché non li contattasse e non si avventurasse più a est di Salt Lake City. L’accordo divertiva Pride, soprattutto perché lo considerava un affare. Era leggermente ubriaco, il giorno della rivelazione, e da allora non ne aveva più parlato. Per quel poco che conosceva Toby Pride, Banerjhee simpatizzava con i suoi genitori. Che cosa mai potevano aver fatto nella loro precedente incarnazione per meritare quel figlio?

Piccole Sedute – Proposte di Educazione Psicomotoria nella Scuola dell’Infanzia • Movimento di Cooperazione Educativa

Piccole Sedute – Proposte di Educazione Psicomotoria nella Scuola dell’Infanzia • Movimento di Cooperazione Educativa

Quaderni di «Cooperazione educativa», Nuova serie – 14

Autore/i: Autori vari

Editore: La Nuova Italia

unica edizione, introduzione e cura di Gabriella Romano, in copertina: foto di Raimondo Tagliaferri.

pp. X-150, numerose illustrazioni b/n, Scandicci (Firenze)

La ricerca di un possibile incontro fra educazione e terapia è iniziata con l’ingresso del bambino con handicap nella scuola «di tutti» ed ha avuto nel Movimento di Cooperazione Educativa uno spazio decisivo.
Nel presente volume si racconta di questo incontro, che è possibile realizzare sulla base di una totale e generosa disponibilità all’ascolto, di se stessi e dell’altro, arricchita da una profonda consapevolezza e conoscenza tecnica. Si apre allora uno spazio per la crescita di bambini e bambine e dell’adulto insieme, in uno scambio paritario e pieno. Linguaggio delle parole, del movimento, del segno grafico, mondo reale e mondo fantastico si intrecciano in una trama inesauribile.
L’educazione psicomotoria nasce come terapia a supporto dell’handicap, ma quando l’integrazione mette in crisi un modello di scuola trasmissivo per affermarne un altro basato sulla corporeità, la comunicazione, la costruzione dell’identità, diviene soprattutto nella scuola dell’infanzia uno strumento basilare in più direzioni. Questa raccolta di esperienze si propone quindi come uno strumento di lavoro per tutti gli educatori interessati.

Gabriella Romano insegna nella scuola elementare. Si occupa in particolare della continuità tra scuola materna e scuola elementare e conduce, su questo tema, corsi di formazione e aggiornamento. Ha collaborato al volume Per mano: adulti e bambini. Viaggio nella scuola dell’infanzia (a cura di P. Tonelli), Firenze, La Nuova Italia, 1990.

La Dislessia

La Dislessia

Titolo originale: La Dyslexie Maladie du Siècle

Autore/i: Mucchielli Roger; Bourcier Arlette

Editore: La Nuova Italia

premessa e introduzione degli autori, traduzione di Aldo Pettini.

pp. VII-224, illustrazioni b/n, Firenze

Malattia del secolo, è stato definito questo disturbo che si rivela in genere durante il primo anno del primo ciclo della scuola elementare, quando la grande maggioranza dei bambini impara a leggere (gli analoghi disturbi della scrittura sono derivati). Malattia del secolo se il disadattamento sociale è l’ultimo anello di una catena fatta di esclusioni, di inibizioni, di rigetti, di conflitti palesi od occulti. Gli autori analizzano le condizioni della dislessia «virtuale», cioè non ancora manifesta, perché ancora non rivelata dalla lettura difettosa; passano a descrivere il fenomeno nelle sue manifestazioni molteplici; tracciano un itinerario di «recupero» indicando i tempi e i modi dell’intervento risanatore. In una civiltà totalmente scolarizzata, in cui solo i messaggi più semplici (per esempio quelli pubblicitari) non vengono affidati alla parola scritta, l’eliminazione della dislessia è un compito primario di medici, psicologi e maestri.

Il Cielo, la Terra e quel che sta nel Mezzo – Due Gemelli Aborigeni Separati Fin dalla Nascita, alla Ricerca delle Proprie Radici nel Cuore dell’Australia

Il Cielo, la Terra e quel che sta nel Mezzo – Due Gemelli Aborigeni Separati Fin dalla Nascita, alla Ricerca delle Proprie Radici nel Cuore dell’Australia

Dal cuore profondo dell’Australia la “Donna che corre fra Due Mondi” ci porta il messaggio di antica saggezza della Vera Gente per riscoprire il potere che è dentro l’Uomo, e la Natura.

Autore/i: Morgan Marlo

Editore: Sonzogno

traduzione di Raffaele Petrillo, titolo originale: Message from Forever.

pp. 360, illustrazioni b/n, Milano

Una giovane aborigena va a partorire nell’Outback australiano. Sola, con lo sguardo rivolto al cielo, aggrappata a un ramo dell’albero del parto per sopportare il dolore, dà vita a una bimba… Ma… qualcos’altro spinge dentro di lei, ed ecco nascere un maschietto. Due gemelli! Che non avrà modo di crescere, perché secondo una barbara usanza effettivamente in vigore in Australia sino a pochi decenni fa moltissimi bambini aborigeni venivano strappati alle loro famiglie per essere dati in adozione alla cosiddetta società civile, cioè ai bianchi.
E questa è la sorte che spetta al maschio, affidato a una coppia di proprietari terrieri americani che lo battezzano con il nome di Jeff. Abituato sin da piccolissimo al duro lavoro, cresce senza conoscere il significato della parola amore e senza alcuna coscienza delle proprie origini. Da bambino, trova rifugio e pace solo nel disegno, arte per la quale mostra di avere una naturale inclinazione e doti fuori del comune. Ma con l’adolescenza iniziano i guai: scappato da casa vive una vita fatta di furtarelli, alcool e alienazione. Finchè si ritrova, senza neppure sapere esattamente il  perché, in un penitenziario della Florida, non meno solo che se si fosse trovato in mezzo al deserto dell’Outback australiano. La bambina, a cui viene dato il nome di Beatrice, appena nata viene invece mandata in un orfanotrofio dove suore non proprio caritatevoli la tengono fino ai sedici anni. Ributtata nel mondo esterno, fa i lavori più umili e sconfigge la solitudine immergendosi nella lettura. Piano piano proprio questa passione la porta a voler scoprire di più sulle proprie origini, sulla propria terra, finchè un giorno decide di andarsene, e si dirige dove il cuore le suggerisce: verso nord. L’incontro – non casuale – con una donna del deserto cambia per sempre la sua vita: insieme, iniziano un viaggio nell’entroterra alla ricerca di un’antica tribù che svelerà a Beatrice le profonde verità spirituali che sono il suo retaggio culturale. Ascoltando i racconti della Vera Gente e vivendo con loro per molti anni, Beatrice – ormai Mapyal – impara la saggezza antica della sua gente, che tuttavia capisce di dover abbandonare per diventare la “ donna che corre fra due mondi” e portare alla gente il “Messaggio dal Sempre”, quel luogo perfetto dal quale tutti veniamo e dove tutti torneremo. E sarà proprio il suo desiderio di ridare dignità agli aborigeni e di aiutarli che le offrirà l’occasione di incontrare, al di là dell’oceano, il fratello che non sa di avere. Come in E venne chiamata Due Cuori, Marlo Morgan ci racconta una nuova, straordinaria avventura spirituale in una terra affascinante e misteriosa, il viaggio di una donna che scopre se stessa grazie a un’antica cultura dove tutto ciò che conta è già racchiuso nell’essere umano e nella Natura.

Marlo Morgan, medico specializzato in agopuntura, si è recata per la prima volta in Australia nell’ambito di un progetto di assistenza sanitaria agli aborigeni. Da quella prima esperienza è nato …E venne chiamata Due Cuori, un clamoroso bestseller pubblicato in più di 350.000 copie che ha vinto il Premio Selezione Bancarella. Ritiratasi ormai dalla professione, vive a Lee’s Summit nel Missouri.

La Dodicesima Illuminazione – L’Ora del Risveglio

La Dodicesima Illuminazione – L’Ora del Risveglio

Titolo originale: The Twelfth Insight

Autore/i: Redfield James

Editore: Edizioni Corbaccio

traduzione dall’americano di Elisa Ravetta.

pp. 322, Milano

I libri di James Redfield sono passati da lettore a lettore per più di vent’anni. Milioni di persone hanno accolto le Illuminazioni rivelate nella Profezia di Celestino, nella Decima e nell’Undicesima Illuminazione. Il messaggio, che si è diffuso su tutto il pianeta, è chiaro. Essere spirituali richiede qualcosa di più rispetto alla fede cieca in una divinità astratta: implica la scoperta di una dimensione di vita completamente diversa, in grado di agire unicamente su una base spirituale.
Il mondo di oggi è in preda a una profonda crisi globale, economica, politica e religiosa, che rischia di condurre l’umanità sull’orlo di una catastrofe nucleare. È giunto quindi il momento di approfondire il percorso compiuto e, riprendendo gli insegnamenti delle undici Illuminazioni, di portare il nostro livello di consapevolezza su un livello superiore.
Nell’attesissima Dodicesima Illuminazione incontriamo di nuovo gli eroi delle precedenti avventure: hanno fortunosamente trovato dei brani di un antico manoscritto che sembra offrire una speranza di salvezza nella lotta contro gli Apocalittici, una pericolosa setta in grado di accelerare la venuta dell’Armageddon e di scatenare un conflitto planetario che metterebbe la parola fine alla storia dell’umanità.
Mettendosi sulle tracce di un’antica profezia, cercando di interpretare i frammenti di un misterioso Documento, i personaggi del romanzo intraprendono una corsa contro il tempo per sventare un complotto internazionale che affonda le sue radici nel male.
E solo affrontando le tappe di un percorso spirituale, guidati dalla Sincronicità e da un incrollabile coraggio, il protagonista della Profezia di Celestino e il suo fido amico Wil riusciranno ad avere successo e a ricostruire passo dopo passo un messaggio che va oltre ogni estremismo ideologico o religioso, un messaggio di integrità, di pace e di salvezza per l’uomo: il messaggio che afferma la verità della Dodicesima Illuminazione.

James Redfield vive e lavora nel sud degli Stati Uniti. La Profezia di Celestino è stata pubblicata in 40 paesi del mondo, vendendo milioni di copie. In Italia, dove ha venduto più di un milione di copie, continua ad avere un enorme successo, così come il suo seguito, La Decima Illuminazione. Insieme a Carol Adrienne, Redfield ha scritto la Guida alla Profezia di Celestino e la Guida alla Decima Illuminazione, strumenti che aiutano ad ampliare la conoscenza contenuta in ognuna delle Illuminazioni. Successivamente Redfield ha scritto La Visione di Celestino e L’Undicesima Illuminazione (Il segreto di Shambhala), prima di confrontarsi, nel Lato spirituale della vita, con i presupposti teorici e metafisici della nuova spiritualità. Nel novembre 2004 è uscita un’edizione speciale che riunisce in un unico volume La Profezia di Celestino e la Guida alla Profezia di Celestino. A Natale 2006 è uscita un’edizione illustrata della Profezia di Celestino con dipinti dell’artista visionario lituano M.K. Čiurlionis. In occasione del lancio del film della Profezia, a cui ha partecipato lo stesso Redfield, Corbaccio ha pubblicato il «dietro le quinte»: La Profezia di Celestino. Il film. Finalmente nel 2011, a grande richiesta dei lettori di tutto il mondo, James Redfield ha pubblicato il nuovo libro che prosegue le riflessioni del libro capostipite: La Dodicesima illuminazione, sempre pubblicata in Italia da Corbaccio, che ora ripropone la Profezia in un’edizione celebrativa con un testo inedito dell’autore.

Una Storia Intricata – Racconti Matematici

Una Storia Intricata – Racconti Matematici

Autore/i: Carroll Lewis

Editore: Stampa Alternativa – Nuovi Equilibri

traduzione e cura di Carla Muschio, prefazione dell’autore, con sei illustrazioni di Arthur B. Frost.

pp. 176, illustrazioni b/n, Viterbo

Nei panni del reverendo Dodgson, professore di matematica a Oxford, si stenta a riconoscere Lewis Carroll, inventore di Alice, la più straordinaria protagonista dell’immaginario infantile e non.

Da questo aspetto meno noto della sua personalità scaturiscono dieci storie in bilico tra la più rigorosa indagine matematica e un travolgente nonsense.

Provate a risolverle anche voi, rammentando che a volte basta lasciar volare la fantasia per giungere alle soluzioni più semplici e ardite.

Poesia Femminista Italiana

Poesia Femminista Italiana

Autore/i: Autori vari

Editore: Savelli

a cura di Laura Di Nola, interventi di: B. Frabotta, M. Bettarini, S. Petrignani, in copertina: illustrazione di Karl Günther, Ritratto della moglie (1933).

pp. 176, Roma

Le femministe entrano in contatto con la creatività come riacquisizione del sé e come ribellione alle forme alienanti finora proposte. Fra i due poli, della creatività e della rivolta, l’antologia si muove, mostrando come la donna abbia ucciso un genere di poesia immobile e senza storia, dove la «poetessa» si identificava in una dimensione prettamente maschile, o nel femminile inautentico. La donna ormai rigetta se stessa come risultato di un’alterazione culturale, prende coscienza della tragedia dell’io sottratto, rifiuta la parola alienata e mistificante del Padre, e il rifugio del consueto, si riappropria del proprio corpo, soppresso in tempi arcaici per rigettare l’io femminile in toto, in un mondo dove esistevano solo figlie senza madri e madri senza figlie.
«E io sono uscita da una nuova placenta / la placenta storica / e ho cominciato a gridare / col rosso della mia rabbia». Dalla fine della vergogna e dal rifiuto – anche violento – del modello, può nascere la possibilità, di un cambiamento e di una rivoluzione che non siano solo emancipazionismo.

Poesie di: Teresa Campi, Dania Lupi, Biancamaria Frabotta, Amelia Rosselli, Silvia Batisti, Marta Fabiani, Franca Rovi-gatti, Mariella Bettarini, Mara Alessi, Mariangela Giusti, Maria Grazia Ursini, Jolanda Insana, Beatrix Bracco, Rosa Maria Fusco, Sabina Morandi, Marzia Mealli, Gloria Guasti, Liana Catri, Caterina Casini, Giorgia Stecher, Gabriella Sica, Livia Candiani, Dacia Marami, Sandra Petrignani, Ippolita Avalli, Marianna Fiore, Maria Russo Rossi, Rita Marra, Luisa Vinci, Ivana Nigris, Rachele Millul.

Laura Di Nola, documentarista, regista e scrittrice teatrale, ha curato testo e regia di Razzial-cabaret, vinto con Pirandello oggi il premio per il miglior testo al festival del teatro di animazione di Bruxelles. Ha curato per la Maddalena teatro la regia de Le canzoni del disagio, ha partecipato al collettivo di Nonostante Gramsci, suoi sono i testi di Membro reale, per la regia di Sofia Scandurra. Ha curato Da donna a donna antologia della poesia lesbica.