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La Nostalgia della Memoria

La Nostalgia della Memoria

Il paziente e l’analista

Autore/i: Carotenuto Aldo

Editore: Bompiani

prima edizione, prefazione di Salomon Resmik, introduzione e ringraziamenti dell’autore, collana: Studi Bompiani Psychologica a cura di Aldo Carotenuto.

pp. 342, Milano

La psicologia come relazione. Questo il tema di fondo, il leitmotiv che ci accompagna nella lettura delle pagine del presente libro. Un testo che nasce dalla vasta esperienza clinica dell’autore, e che ci permette di cogliere le riflessioni, gli interrogativi, i dubbi, i desideri che si celano dietro il rapporto terapeutico. è il mondo segreto di entrambi i compartecipi del processo analitico, paziente e terapeuta, che viene messo a fuoco nei suoi significati più intimi. La sofferenza e la spinta verso la conoscenza sono lo scenario in cui prende vita la domanda di analisi, ma queste sono anche lo sfondo sul quale nasce la decisione di abbracciare la professione analitica. E da questa compartecipazione, che affonda le sue radici nelle ferite determinate dal rapporto primario, si struttura un nuovo rapporto dove è possibile rivivere, all’insegna della alleanza, della comprensione empatica, dell’accoglimento, una dimensione dove il vero fattore curativo si situa entro il rapporto stesso. Questa visione diviene il filtro con ii quale si osserva ciÚ che avviene nella stanza d’analisi; e il libro ci parla cosi della ricerca del senso e dell’interpretazione dei sogni, della strutturazione del setting, delle regole e del contratto analitico, del rapporto con l’inconscio e i suoi prodotti, delle resistenze e dei processi transferali e controtransferali. Ma l’autore ci parla, in uno stile piano e ricco di vivaci note, anche degli istinti e dei valori morali collettivi, dei conflitti e delle ambiguità, del potere e della solitudine, della diversità e della individualità, della malattia e della guarigione. Tanti temi, immagini, realtà per affrontare una ricerca che accomuna nel tempo e nello spazio tutti gli esseri umani: il passaggio da una condizione naturale e inconscia a una culturale cosciente.

Aldo Carotenuto è professore di Psicologia della personalità e delle differenze individuali nel corso di laurea in Psicologia dell’Università di Roma “La Sapienza” e direttore della Rivista di psicologia analitica e del Giornale storico di psicologia dinamica. Fa parte inoltre del comitato scientifico della rivista Prometeo. Ha scritto tredici libri, tradotti nelle maggiori lingue europee e in giapponese: segnaliamo la Colomba di Kant e Eros e pathos, editi entrambi da Bompiani. Membro della International Association of Analytical Psychology, svolge attività didattica per l’Associazione italiana per lo studio della Psicologia Analitica, della quale è membro ordinario.

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Prefazione
Introduzione

  1. In cerca di risposte
  2. Radici romantiche
  3. Le regole servono a chi non si sa regolare
  4. Come tu sei (Pirandello permettendo)
  5. La difficile arte della soggettività
  6. La strada dell’individuo
  7. Nel campo analitico si coltiva…il rapporto
  8. Sulle tracce della relazione primaria
  9. Un legame che non lega
  10. Una norte senza stelle è la vita del desiderio
  11. La conoscenza affettiva dell’analista
  12. Non è permesso dormire tranquilli
  13. Jung esplora un nuovo territorio
  14. Ancora si parla di sentimenti
  15. La scienza si muove ma si scrollano le spalle
  16. Senza tetto nè legge per la propria strada
  17. Benchè questa sia pazzia
  18. L’epilogo di Magritte

Riferimenti bibliografici
Indice analitico

L’Adolescente «Borderline»

L’Adolescente «Borderline»

Autore/i: Patete Roberto

Editore: Edizioni Textus

prima edizione, introduzione dell’autore, in copertina: Pablo Picasso, «Il fanciullo blu», New York, Coll. Warburg.

pp. 208, L’Aquila

Un suggestivo romanzo di formazione, il ritratto di un’esistenza adolescenziale rivissuta sul percorso della memoria nella dimensione nascosta di una intensa interiorità.
Attraverso una narrazione densa di eventi reali e psicologici affiorano una diagnosi ed una terapia: la conoscenza dolorante della realtà, la frantumazione dell’io, la ricerca della propria identità si esorcizzano nell’evasione fantastica verso un mondo simbolico dove il protagonista, sul crinale di frontiera della propria esperienza, trova un provvisorio rassicurante equilibrio.

Roberto Patete, originario di Pescolanciano, nell’alto Molise, dopo aver conseguito la laurea a Roma si è specializzato in neuro-psichiatria a Parma.
Trasferitosi a Brescia, ha esercitato per un quarantennio la professione di neuro-psichiatra presso un’istituzione manicomiale e vari enti pubblici.
Si è occupato in particolare delle problematiche adolescenziali, dalla cui esperienza nasce questa prova narrativa.

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Nota introduttiva

L’ADOLESCENTE «BORDERLINE»

  • I. – Il nonno
  • II. – La guerra
  • III. – Il Palazzo
  • IV. – Il Cavaliere
  • V. – La madre
  • VI. – Leone
  • VII. – Fabio
  • VIII. – Flora
  • IX. – Il desiderio
  • X. – Santina
  • XI. – Il fiume
  • XII. – La mente
  • XIII. – La professoressa
  • XIV. – Il sogno
  • XV. – Il corpo
  • XVI. – L’istitutore
  • XVII. – Il padre
  • XVIII. – La gola
  • XIX. – Ernesto.
  • XX. – L’amore
  • XXI. – Lo zio
  • XXII. – L’infinito

La Psicoanalisi, Non il Pensiero Unico – Storia di una Crisi Singolare

La Psicoanalisi, Non il Pensiero Unico – Storia di una Crisi Singolare

Titolo originale: La psychanalyse, pas la pensée unique. Histoire d’une crise singulière

Autore/i: Soler Colette; Soler Louis; Adams Jacques; Silvestre Danièle

Editore: Eurografica Editore

prefazione di Gérard Boulanger, introduzione degli autori, traduzione a cura del Forum Italiano, con la partecipazione di Rossella Conti, revisione della traduzione a cura di Mario Binasco.

pp. 336, Napoli

Questo libro racconta la storia di una crisi nella psicoanalisi. Una crisi che non è la prima, e tuttavia non assomiglia a nessun’altra.

Jacques Lacan, per aver peccato contro il dogma e gli standards dell’Associazione Internazionale di Psicoanalisi, PIPA, fu colpito, nel 1963, da un provvedimento d’esclusione analogo ad una Scomunica. Oggi, una stessa politica di ostracismo ha preso a bersaglio tutti quelli, numerosi, che, nella nuova Associazione Mondiale di Psicoanalisi, AMP, hanno osato resistere, anche minimamente, all’imposizione del pensiero unico. Che ironia, queste Scomuniche bis in un’associazione che voleva essere l’erede della Scuola di Lacan!

Assicurarsi il monopolio della dottrina con i mezzi della politica, è una congiuntura inedita, almeno nella psicoanalisi. Niente di simile si era mai verificato fino ad ora. Freud ha trionfato nel suo secolo per i suol testi, non per la sua associazione, l’IPA. Per Lacan, la differenza è ancora più netta: la novità del suo insegnamento ha cominciato a farsi conoscere contro l’opposizione della potente IPA, ed è quest’ultimo, il suo Insegnamento, che ha legittimato Lacan come capo Scuola, non l’inverso.

Quando, al contrario, il potere legifera sul sapere, l’amore del capo induce la sottomissione mentale: è li che comincia la setta. Davanti ad un tale rischio bisogna scegliere: molti hanno fatto in questa crisi, e sono entrati in dissidenza.

Questa è dungue la storia di una battaglia contro uno sviamento dell’istituzione e del discorso psicoanalitici. Ha preso la stessa dimensione mondiale di cid che combatte e sfocia nella costruzione di un’alternativa: quella dei Forums del Campo lacaniano.

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PREFAZIONE
INTRODUZIONE
DALLA SCUOLA DI LACAN ALL’ASSOCIAZIONE
MONDIALE DI PSICOANALISI

CRONOLOGIA

  • Prima dell’ECF
  • L’Ecole de ia Cause freudienne
  • Le strutture parallele: la Fondazione e l’Istituto del Campo freudiano
  • L’espanstone: le Scuole al plurale, e le ACF
  • La svolta dell’AMP: la presa di possesso sulle Scuole

COMMENTI

  • La politica di Lacan
  • Che cosa è successo all’ECF
  • L’AMP, ovvero l’orientamento alla rovescia
  • La crisi del 1990

LA CRISI 1995-2000, E LA CRESCITA DELLA RESISTENZA…. MONDIALE

SENSO E POSTE IN GIOCO DELLA CRISI

  • I due discorsi
  • Il pensiero unico e la Setta

I METODI DELLA CRISI

  • Confondere
  • Una crisi fabbricata
  • Le armi della crisi
  • Il sacro terrore
  • Il funzionamento occulto
  • Controllo, censura e segregazione

LE TAPPE DELLA CRISI

L’INCUBAZIONE, OTTOBRE 1995 – 1997

  • Il calcio d’inizio: le Giornate sull’interpretaztone
  • La questione dei Quaderni dell’ACF Val de Lotre – Bretagne
  • Il Collegio della passe, ovvero la passe deviata

LA CONCLUSIONE MANCATA: LUGLIO – SETTEMBRE 1997

  • Il processo di Arcachon
  • Gli effetti di Arcachon
  • Le Voci dell’oppossizione

LA GRANDE OFFENSIVA: OTTOBRE 1997 – LUGLIO 1998

  • Dio, cheratina lacrimi con le Conversazioni!
  • Il caso delle Presidenze
  • Gemellaggi
  • L’«affare» Isabelle Morin
  • La lettera di Marc Strauss del 28 Aprile 1998
  • Le «trance» del 14 giugno
  • Lettura pubblica del 21 giugno 1998
  • Le lettere dal Brasile
LA RESISTENZA PRENDE CORPO
  • La divisione dell’EGF
  • La resistenza Spagnola
  • Prima lettera aperta sull’AMP
  • Leconseguenze e altre lettere prima del Congresso dell’AMP

IL X INCONTRO DI BARCELLONA EIL LANCIO DEI FORUMS

VERSO L’ALTERNATIVA ALL’AMP
EPILOGO DI BARCELLONA

  • Estromissioni e censure metodiche
  • Rissa su Internet
  • L’Assemblea generale del 24 ottobre 1998

IL MOVIMENTO DEI FORUMS DEL CAMPO LACANIANO

  • I Forums
  • Le Formazioni cliniche del Campo lacaniano
  • I primi Rendez-vous dei Forums
  • Le adesioni all’associazione dei FCL
  • La creazione dell’Internazionale dei Forums del Campo lacantano

CONCLUSIONI E PROSPETTIVE
NOTA SUGLI AUTORI
LISTA DELLE SIGLE E DEI TERMINI SPECIALI
DATE DELLA CRISI

  • Autunno 1996 – Ottobre 1998
  • Agosto 1998 – dicembre 1999

ALLEGATI
IL CALCIO D’INIZIO

  • Cambiamento di prospettiva

IL COLLEGIO DELLA PASSE

  • Daniele Silvestre, Nota sull’imbarazzo e i casi imbarazzanti, 29 gennaio 1997
  • Colette Soler ai membri del Collegio, 31 gennaio 1997
  • La clinica e il politico, di Isabelle Morin, 27 febbraio 1997
  • Intervento di Serge Cottet sulla lettera di B., 9 maggio 1997
  • Testo di Pierre Bruno per il Collegio della passe, 21 aprile 1997
ARCACHON

  • Quello che ho detto ad Arcachon il 6 luglio 1997, Colette SolerEstratto della risposta di Colette Soler ai commenti di F. A. Miller su Arcachon, 8 luglio 1997
SETTEMBRE 1997 MAGGIO 1998

  • Intervento di Colette Soler alla Conferenza istituzionale del 20 settembre 1997
  • Lettera di Colette Soler al Consiglio, 24 settembre 1997
  • Interventi di Colette Soler al Seminario del Consiglio del 15 marzo 1998
  • Lettera di Pierre Bruno, il 24 aprile 1998
  • Risposta di Pierre Bruno a Guy Briole, Toulouse, 27 aprile 1998
  • Editoriale di Isabelle Morin, 4 aprile 1998
  • Isabelle Morin, estratti della sua lettera del 21 aprile 1998
  • Lettera di Marc Strauss, 28 aprile 1998
  • Lettera di Marc Strauss a Guy Briole, Presidente dell’ECF, 1 maggio 1998
  • La lettera “dei tredici” di Madrid, 3 maggio 1998
  • Lettera di Carmen Gallano a Eric Laurent, da Madrid, il 15 maggio1998
  • Le lettere dal Brasile: le risposte di Colette Soler
  • Estratto della lettera di Colette Soler alla Direzione della Sezione Minas Gerais dell’EBP, 4 giugno 1998
  • Lettera di Antonio Quinet a J.-A. Miller, Rio de Janeiro, 20 maggio 1998
  • Daniéle Silvestre

GIUGNO – LUGLIO 1908

  • Risposta di Marie-Jean Sauret alla terza Dépeche elettronica, Tolosa, giugno 1998
  • Rifiuto di Conversazione, Tolosa, 23 giugno 1998
  • Seconda lettera aperta sull’AMP, 7 luglio 1998, di Colette Soler
  • Progetto di risoluzione per l’AG di Barcellond
  • Lettera di Gabriel Lombardi, Buenos Aires, 30 giugno 1998
  • Lettera di Francisco Perena, Madrid, 25 giugno 1998
  • Estratti della risposta di Colette Soler al Comunicato del D.G., 8 luglio 1998
  • Lettera di Pierre Bruno, 10 luglio 1998

DOPO BARCELLONA

  • Autopsia di un rapporto, Colette Soler, 30 agosto 1998
  • Appello ai Forum, Colette Soler, Parts, 5 settembre 1998
  • Lettera aperta alla comunità analitica: The end of the winter, di Antonio Quinet, Rio de Janeiro, 13 settembre 1998
  • Lettera di Pierre Bruno al Consiglio, 21 settembre 1998
  • Passi di una lettera di Colette Soler ai membri e ai membri associati dell’ECF-ACF, Parigi, 22 settembre 1998
  • Apertura del Collegio clinico di Parigi, 28 settembre 1998
  • Colette Soler e Daniele Silvestre ai membri del! ECF-ACE, 29 novembre 1998

ESCLUSIONI, QUALCHE SAGGIO
CENSURE: TESTIMONIANZE

  • La crisi italiana del campo lacaniano, una nota di Piero Feliciotti e Orfeo Verdicchio

I Testimoni di Geova – Un’Ideologia che Logora

I Testimoni di Geova – Un’Ideologia che Logora

Autore/i: Aveta Achille

Editore: Edizioni Dehoniane Roma

presentazione, premessa e introduzione dell’autore.

pp. 480, Roma

I testimoni di Geova. Un’ideologia che logora
Di fronte all’invadente propaganda dei Testimoni di Geova è doveroso reagire in maniera critica e decisa: ma come affrontare questa nuova religione e con quali argomenti?
Achille Aveta, già famoso per altre pubblicazioni sull’argomento, in questo nuovo libro offre un’analisi aggiornata, rigorosa e completa dell’organizzazione della nota setta; in particolare egli descrive il ruolo dominante e assoluto del Corpo Direttivo, l’uso distorto e strumentale della Bibbia, i rapporti interpersonali dei membri delle congregazioni.
Il saggio che presentiamo è illuminante perché denuncia i pericoli e le colpe del Geovismo: la strumentalizzazione delle persone, la perdita di ogni senso critico e della libertà spirituale.
Perciò lo presentiamo con fiducia a tutti coloro che si interessano del Geovismo, e agli stessi Testimoni di Geova, nella certezza e con l’augurio che costituisca anche per loro uno strumento di riflessione.

Traduzioni della Bibbia consultate e relative abbreviazioni:

  • La Bibbia di Gerusalemme, Bologna 1982
  • La Sacra Bibbia, edizione ufficiale della CEI, 1971
  • The Emphatic Diaglott of New Testament, a cura di B. Wilson, Brooklyn 1942
  • La Sacra Bibbia, a cura di S. Garofalo
  • The Kingdom Interlinear Traslation of the Greek Scriptures, Brooklyn 1969 e 1985
  • Versione greca dei Settanta, a cura di A. Rahlfs, Stoccarda 19359
  • La Sacra Bibbia, a cura di F. Nardoni, ed. Paoline 1963
  • New World Translation of the Holy Scriptures, Brooklyn 1961
  • Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, Brooklyn 1967
  • Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, Roma 1986
  • Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, con riferimento, Roma 1987
  • La Sacra Bibbia, a cura di F. Pasquero, ed. Paoline 1968
  • Sacra Bibbia, a cura di F. Vattioni, Marietti
  • Nota: se non è indicato diversamente, le citazioni bibliche sono tratte dalla TNM

Altre Abbreviazioni:

  • Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento
  • Grande lessico del Nuovo Testamento di Kittel e Coll.
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Presentazione
Premessa
Introduzione

Capitolo 1°: La teocrazia geovista

  • Lo «schiavo fedele e discreto»: chi è realmente?
  • Il Corpo Direttivo: strumento divino o centrale di potere umano?
  • Il presunto legame tra Jahve e il Corpo Direttivo

Capitolo 2°: La Traduzione del Nuovo Mondo: attenta traduzione o accurata manipolazione?
A) L’enigma di un nome: JHWH
B) Esempio di dibattito su dottrine contrastanti
C) I testimoni di Geova e la Croce

Capitolo 3°: Il metodo

  • I criteri metodologici
  • La rivelazione progressiva: un’ancora di salvezza

Capitolo 4°: Le ragioni di un rifiuto: l’uso del sangue

  • Le mutevoli opinioni del Corpo Direttivo
  • Analisi delle «prove» bibliche dei testimoni di Geova
  • Un’esperienza personale
  • Capitolo 5°: Escatologismo geovista: allarmismo gratuito
  • La data della creazione dell’uomo
  • 1914, l’anno segnato: verità e inganno
  • I Tempi dei Gentili
  • Il 1923
  • IL 1925
  • 1975: la storia si ripete
  • Il settimo giorno creativo
  • Il «tempo della fine»: questo sconosciuto!
Appendice: I testimoni di Geova e la cronologia assoluta

Capitolo 6°: I testimoni di Geova e il «mondo»

  • I testimoni di Geova e la neutralità politica
  • Relazione tra morale cristiana ed agire
  • I retroscena organizzativi
  • Il Corpo Direttivo e l’etica sessuale

Appendice: Il testimone di Geova è disturbato?

Capitolo 7°: Italia: un vasto campo d’azione

Appendice: Risultati di un’inchiesta

Conclusione
Glossario
Repertorio bibliografico
Indice dei versi biblici
Indice dei nomi

La Massoneria – Storia e Iniziazione

La Massoneria – Storia e Iniziazione

Titolo originale: La Franc-Maçonnerie. Histoire et initiaton

Autore/i: Jacq Christian

Editore: U. Mursia Editore

in appendice: «La Massoneria Italiana ieri e oggi» di Alberto Cesare Ambesi, premessa e introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Alberto Cesare Ambesi.

pp. 308, Milano

«Noi possediamo dei segreti che consistono in segni grafici e parole sacre, e che compongono un linguaggio tanto muto quanto eloquente, grazie al quale possiamo dialogare a distanza con tutti i nostri Confratelli.»

Una vera e propria inchiesta sull’avventura spirituale e storia dei Liberi Muratori: dalle mitiche origini alla fine del mondo antico, dall’alba del Medio Evo al principio del XVIII secolo, dal 1717 ai giorni nostri.
Un saggio scritto con esemplare chiarezza che svela i molti e difformi aspetti che si celano nella Libera Muratoria considerata con l’obiettività che compete a un fenomeno storico senza indulgere, quindi, nell’apologia o nello scandalismo.
La storia della Massoneria è una pietra fondamentale della tradizione esoterica dell’Occidente e i simboli massonici, ai quali è dedicato ampio spazio in questo volume, sono il codice cifrato con cui si è tramandata la saggezza di antiche civiltà.

Christian Jacq é nato a Parigi nel 1947. Dopo aver terminato gli studi classici, si è recato in Egitto per un soggiorno, in seguito al quale ha intrapreso gli studi di egittologia e archeologia. Ha scritto numerosi saggi storici ma il grande pubblico ha imparato a conoscerlo nelle vesti di romanziere: da Ramses alla trilogia Il segreto della pietra di luce, da L’architetto a L’affare Tutankhamen, di cui si sono vendute milioni di copie in tutto il mondo.

Taiji Quan (Tai Chi Chuan)

Taiji Quan (Tai Chi Chuan)

La “meditazione in movimento”; l’arte marziale fluida e armoniosa per u profondo equilibrio tra forza esteriore ed energia interiore.

Autore/i: Horwitz Tem; Kimmelman S.; Lui H. H.

Editore: Red Edizioni

seconda edizione, traduzione di Angela Ripamonti.

pp. 144, nn. illustrazioni e fotografie b/n, Como

“Meditazione in movimento” è stato detto il Taiji quan (o Tai chi chuan), una pratica cinese millenaria di esercizi lenti, continui e fluidi, che ha avuto origine dall’osservazione dei movimenti armoniosi degli animali.

Tecnica di lotta e di difesa estrememente efficace e potente il Taiji quan divenne presto un metodo (adatto a tutti, senza limiti di età) di disciplina interiore, di concentrazione, di recupero e mantenimento della salute, di rafforzamento della volontà.

Considerato la sintesi suprema tra armonia spirituale e forza fisica il Taiji quan ha profondi rapporti con l’arte, la danza, la filosofia (particolarmente con I Ching e la teoria taoista dell’energia yin-yang).

Alla base di tutte le arti marziali (come il kung fu, il karatè, il judo),il Taiji quan si caratterizza perchè coltiva un’energia interiore e profonda capace di dare rilassamento, equilibrio e una tranquilla e forte sicurezza.

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  • La via del cambiamento
  • Il cambiamento
  • Le filosofie orientali
  • Imparare con il corpo
  • Il potere della tecnica
  • Unità di corpo e mente
  • Non-fare, non-agire
  • Il corpo consapevole
  • L’autodisciplina: una pratica salutare
  • Viaggio nel mondo interiore
  • Le origini del Taiji Quan
  • Le fonti
  • Dal XIII al XVIII secolo
  • L’ideazione originaria
  • La continuità della tradizione
  • Stile Yang e stile Wu
  • I principi fondamentali del Taiji
  • Il Taiji come arte marziale
  • Citazioni dai testi classici
  • Citazioni dal trattato di Zhang Sanfeng
  • Citazioni dal trattato di Wang Zhongyue
  • Le tredici posizioni spiegate da Wang Zhon-gyue
  • I dieci punti fondamentali di Yang Jingbu
  • I sei punti essenziali di Wu Qianzhuan
  • La “forma lunga”
  • I maestri taoisti
  • Laozi e il Dao De Jing
  • Zhuang-zi
  • Dal Dao De Jing di Laozi
  • Dagli scritti di Zhuang-zi
  • I diversi aspetti del Taiji
  • Scienza e tradizioni antiche
  • La trasformazione alchemica
  • Relazione corpo-mente
  • La consapevolezza: la via del guerriero
  • Il Taiji e il benessere fisico
  • Allineamento: il corpo a riposo
  • Il corpo in movimento
  • Qi: la fonte del potere
  • Trascrizione e pronuncia dei nomi cinesi
  • Appendice bibliografica e documentaria

L’Apocalittica nei Rotoli del Mar Morto

L’Apocalittica nei Rotoli del Mar Morto

Titolo originale: Apocalypticism in the dead sea scrolls

Autore/i: Collins J. John

Editore: Editrice Massimo

prima edizione, presentazione di Carsten Peter Thiede, traduzione di Franco Ferrario e Roberta Scarabelli.

pp. 224, Milano

L’anno Duemila e il nuovo Millennio si presentano carichi di connotazioni simboliche. Proprio come accadde mille anni fa, oggi si ricercano segnali di eventi apocalittici ed escatologici.
Una delle grandi rivelazioni teologiche del ventesimo secolo è stata la scoperta della comunità giudaica degli Esseni, di poco anteriore al cristianesimo e per circa trent’anni sua contemporanea, che manifesto con fervore speranze escatologiche e aspettative apocalittiche.
L’autore ha scritto, con stile chiaro e comprensibile a tutti, uno studio magistrale sul vasto argomento dell’apocalittica, analizzando in modo specifico i Rotoli del Mar Morto, collocandoli nel loro contesto storico e teologico.  È affascinante vedere come i pensatori e i credenti giudaici vissuti alla fine del periodo del secondo Tempio, durante l’eta augustea, fossero profondamente immersi nell’apocalittica e nell’escatologia.

John J. Collins è professore di Bibbia ebraica e di giudaismo post-biblico all’Università di Chicago. È presidente della «Catholic Biblical Association».

I Vangeli Gnostici

I Vangeli Gnostici

Autore/i: Pagels Elaine

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

presentazione e cura di Luigi Moraldi, introduzione dell’autore, traduzione di Massimo Parizzi.

pp. 240, Milano

Nel dicembre 1945, a Nag Hammadi, nell’Alto Egitto, un contadino arabo scavò una giara di terracotta rossa contenente tredici volumi di papiro rilegati in cuoio.
Erano i testi sacri di quell’ala gnostica del Cristianesimo primitivo che, fiorita impetuosamente tra il I e il IV secolo d.C. dall’Iraq all’Egitto, da Roma a Lione (assimilando idee perfino dalla lontana India, da correnti magico-astrologiche dell’Oriente, dalla qabbalah, oltre che dalle filosofie ellenistiche e in particolare neoplatoniche), era stata soffocata dall’ortodossia organizzata e cancellata, per secoli, dalla memoria umana.
Solo oggi, dopo un lungo lavoro di decifrazione ed edizione, si può misurare la sconvolgente importanza di questi scritti. Da essi appare, fra l’altro, che già nei primi secoli venivano posti problemi finora ritenuti di origine recente: la resurrezione di Gesù è un fatto storico o un simbolo? Qual è la vera Chiesa: la “celeste” o la “terrestre”? Dio è solo Padre o anche Madre?
I vangeli gnostici di Elaine Pagels, studiosa che ha contribuito al restauro e alla restituzione dei papiri di Nag Hammadi, è l’opera che offre la prima visione d’insieme dell’“altra faccia” del messaggio cristiano, rimasta per secoli sepolta in una giara e oggi di scottante attualità.

Quel che non ha Capito Carlo Marx

Quel che non ha Capito Carlo Marx

Autore/i: Plebe Armando

Editore: Rusconi

prima edizione, prefazione dell’editore.

pp. 222, Milano

La cultura contemporanea è oppressa ormai da vari decenni dal nuovo clericalismo marxista che nelle sue varie confessioni impedisce o deforma dibattito culturale. Armando gleba, che in Filosofia della reazione ha demitizzato la mitologia della rivoluzione permanente e del Progresso, ha scritto ora questo libro, con il suo consueto stile chiaro e ricco di humour, per dimostrare la superficialità e la miopia dei maggiori studiosi di Hegel e di Marx ed è stato, prima del suo clamoroso distacco dagli ambienti comunisti, uno degli esponenti più prestigiosi della cultura marxista, aveva tutte le carte in regola per affrontare questo argomento. Nella prima parte del saggio si analizzano «i complessi di Marx»: il complesso del gregario, quello del generale, quello del burocrate. La parte centrale, «Corso accelerato di marxismo (con obiezioni)», è concepita quasi alla maniera di una commedia dove le teorie del marxismo ufficiale vengono contrastata da un obiettore che si diverte a far inciampare il Verbo marxista proprio nei suoi principi più solenni. Ma Plebe non si ferma al marxismo ottocentesco: egli mostra come quel che non ha capito Carlo Marx non lo compresero né Lenin né Mao. Il risultato di tante chiusure mentali è la situazione della cultura d’oggi, che si può riassumere nel comandamento: «lo sono Il capitale, non avrai altro libro fuori di me». E, a dispetto di tale comandamento, Plebe ha scritto questo libro.

Dal Mondo del Pressapoco all’Universo della Precisione

Dal Mondo del Pressapoco all’Universo della Precisione

Tecniche, stumenti e filosofia dal mondo classico alla rivoluzione scientifica

Autore/i: Koyré Alexandre

Editore: Giulio Einaudi Editore

seconda edizione, introduzione e traduzione di Paola Zambelli.

pp. 144, Torino

I temi affrontati in questo libro da uno dei più autorevoli storici della scienza, Alexandre Koyré, sono da qualche tempo oggetto di un vivace e crescente interesse da parte della nostra cultura. Koyré discute qui l’origine, la natura e le valutazioni delle macchine e degli strumenti scientifici, considerati nei loro riflessi umani e sociali, più ancora che nelle loro caratteristiche tecniche. La sua analisi concettuale, percorsa da spunti sociologici e da indicazioni politiche, chiarisce i termini di alcune questioni fondamentali per la storia della tecnologia e della scienza, e del loro rapporto storico: perché ad esempio la scienza greca, scopritrice di fondamentali principi poi applicati trionfalmente dalla fisica moderna, non abbia cercato di tradurli in innovazioni tecniche; perché i notevolissimi ritrovati tecnici delle civiltà orientali e del Medioevo abbiano fallito a questo scopo; perché la rivoluzione scientifica dell’età moderna ci abbia dato col suo concetto dell’esperienza gli strumenti che sono alla base della civiltà industriale; quale sia infine il rapporto tra tecnica e scienza pura che sta alla base della società moderna.

Alexandre Koyré nacque in Russia nel 1892, ma svolse i suoi studi a Gottinga con Husserl e a Parigi con Bergson e Brunschvicg. Insegno a Parigi alla Ecole Pratique des Hautes Etudes, e durante la seconda guerra mondiale emigrò negli Stati Uniti.
Fino alla sua scomparsa nel 1964 si divise tra l’insegnamento parigino e la ricerca a Prnceton. Tra le sue opere: Etudes galiléénng; (1939), Newtoman Studies (1966), entrambe in traduzione presso Einaudi; From the Closed World lo the Infinite Universe (1927), La Révolution astronomique (1961).

Anne Sexton – Una Vita

Anne Sexton – Una Vita

Titolo originale: Anne Sexton. A Biography

Autore/i: Wood Middlebrook Diane

Editore: Casa Editrice Le Lettere

prima edizione, traduzione di Claudia Rusconi e Gloria Gordigiani, traduzione delle poesie di Stefano De Angelis (eccetto le poesie tratte dalla raccolta «Poesie d’amore», che è di Rosaria Lo Russo, in copertina: Anne Sexton alla scrivania del suo studio.

pp. XIII-428, 30 fotografie e 4 disegni b/n, Firenze

Anne Sexton. Una vita è il frutto di dieci anni di ricerche che Diane Wood Middlebrook ha fatto su una donna che cominciò a scrivere poesia a ventinove anni per evitare di uccidersi e che, a dispetto dell’alcolismo e della malattia mentale che la condusse comunque nel 1974 al suicidio, riuscì a produrre opere che si aggiudicarono tutti i maggiori premi, fino al Pulitzer.
La biografia della Middlebrook che è stata fra l’altro oggetto di aspre polemiche perchè, nel tentativo di far chiarezza su un’esistenza piena di contraddizioni, ha reso pubbliche storie private di infedeltà e di incesto (attingendo anche alle registrazioni delle sedute terapeutiche), ha il merito di ricostruire in modo magistrale e avvincente la storia di una donna dalle molte anime: la casalinga degli anni Cinquanta; la seduttrice; la squilibrata in preda a manie suicide che portava nella borsa delle pillole che chiamava “uccidimi”, con la stessa naturalezza con cui le altre donne portano il rossetto; la poetessa capace di trasformare in arte la confessione dell’inferno che portava dentro di sè. Anne Sexton è un’artista dalla psicologia enigmatica e complessa e la sua opera e strettamente intrecciata a un vissuto tormentato, fatto di trasgressioni e autodisciplina, di successi pubblici e crolli privati, di innumerevoli legami sentimentali e di frequenti ricoveri in cliniche psichiatriche. Una vita affascinante e ricca di estrosi colpi di scena, tutta giocata sul labile confine fra creatività e distruttività. La sua poesia racconta la confusione sociale dell’essere donna nell’America del Dopoguerra, ma soprattutto esprime un disagio interiore ancora di grande attualità, un messaggio universale che non riguarda solo i “cultori” di poesia ma un pubblico molto più ampio: “Non leggo poesia, ma leggo Anne Sexton” ha scritto significativamente un suo ammiratore.
La Sexton è in America una delle poetesse più lette ed è nota anche al pubblico italiano grazie soprattutto alla raccolta Poesie d’amore pubblicata nel 1996 da questa stessa Casa editrice.

Diane Wood Middlebrook è autrice di molti saggi di critica letteraria, di un libro di poesie ed è la curatrice, insieme a Diana Hume George del volume Selected Poems of Anne Sexton. È docente di letteratura inglese presso la Stanford University, nella quale ha anche diretto il Centro di ricerca sulle donne.

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Prefazione

Introduzione di Martin T. Orne

I. – DIVENTARE ANNE SEXTON: 1928-1957

1. Gli esordi
2. L’innamoramento
3. Il crollo
4. “Questa è la mia gente”

II. – DA CASALINGA A POETESSA: 1957-1962

5. Da “rats” a “star”
6. I mentori
7. Perdite, transfert e sostituzioni
8. Trovare ascolto
9. Poesia e inconscio

III. – I PREMI: 1963-1967

10. Il circolo delle donne artiste
11. La maledizione di Nana
12. “caro ammaliato”
13. “Una donna seducente”
14. Denaro e fama

IV. – L’INTERPRETE: 1968-1974

15. Anne Sexton and Her Kind
16. Off-Broadway con Mercy Street
17. “Una strega di mezza età”
18. La professoressa di poesia
19. Il tremendo remare
20. Performance postume

APPENDICE

La registrazione di una seduta
Fonti e note
Bibliografia
Ringraziamenti
Indice dei nomi

I Fondamenti Teorici e Clinici della Terapia Razionale Emotiva

I Fondamenti Teorici e Clinici della Terapia Razionale Emotiva

Un modo radicalmente nuovo di affrontare i problemi personali e interpersonali, concentrando l’attenzione e le energie non tanto e non solo sulle origini e le dinamiche di tali problemi ma piuttosto e soprattutto sulla loro soluzione.

Autore/i: De Silvestri Cesare

Editore: Casa Editrice Astrolabio

prima edizione, introduzione dell’autore, nota biografica su Albert Ellis, collana: Psiche e Coscienza collana di testi e documenti per lo studio della psicologia del profondo.

pp. 132, Roma

La RET (Rational-Emotive Therapy) è una teoria e una prassi psicoterapeutica di tipo attivo che attribuisce molta importanza al fatto che sono spesso gli stessi individui a crearsi i propri “disturbi” emotivi – e che quindi sono essi stessi a possedere la fondamentale capacità di “cambiare” e di scegliere una vita emotiva più soddisfacente.
Mediante l’uso di una vasta gamma di procedure basate su principi scientifici, la RET aiuta le persone ad integrare e armonizzare i loro pensieri con le loro emozioni, a potenziare la loro crescita e creatività individuale e sociale, a liberarsi delle loro abitudini controproducenti.
La RET sostiene il principio, confermato da numerosi scienziati e clinici, che nella maggior parte dei casi i disturbi emotivi sembrano provocati da atteggiamenti e convinzioni irrazionali su noi stessi, gli altri e il mondo in cui si vive. Tali convinzioni o “valori” irrazionali vengono  di solito appresi e rinforzati nell’infanzia, poi ribaditi dalle ideologie dominanti della società, e infine perpetuati da un processo di continua auto-propaganda negativa (interiorizzazione). Imparando a riconoscere e capire, e poi a contestare attivamente e sradicare i loro falsi “valori”, le persone possono sviluppare le loro capacità di maggiore affermazione di se stesse, di migliore funzionalità ed efficenza, di soddisfazione e gioia di vivere con se stesse e con gli altri.
Presentando per la prima volta al mondo scientifico negli anni ’50, questo sistema terapeutico viene oggi usato da migliaia di operatori in tutto il mondo e rappresenta la punta più avanzata della nuova prospettiva cognitivo-comportamentale che si sta affermando in psicologia, psichiatria e psicoterapia.
Questo libro viene così a colmare una importante lacuna culturale e scientifica nel nostro paese.

Albert Ellis, psicologo clinico americano, sessuologo e psicoterapeuta di fama mondiale, è docente di psicologia presso la Rutgers University e la United States International University, fondatore dell’Institute for Rational-Emotive Therapy, dell’Institute for Advanced Study in Rational Psychotherapy, e dell’Institute for Rational Living, è autore di oltre 30 libri tradotti in numerose lingue di oltre 500 pubblicazioni scientifiche. Risiede attualmente a New York, dove esercita da oltre trent’anni la professione di psicoterapeuta.

Cesare De Silvestri, psichiatra e psicoterapeuta, è membro dell’Institute for Rational-Emotive Therapy e dell’Institute for Advanced Study in Rational Psychotherapy, docente della American Association of Sex Educators, Counselors and Therapists e della Società Italiana di Terapia del Comportamento, e autore di numerosi articoli di psicologia, sessuologia e psicoterapia. Laureato e specializzato in Italia, ha svolto parte della sua attività in Gran Bretagna e negli Stati Uniti; vive a Roma, dove esercita da una decina d’anni la sua attività didattica e clinica.

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.Introduzione

I. Le origini della RET

1. L’autore e l’opera

2. Albert Ellis

3. La nascita della RET

4. I primi passi

5. La Ret in Italia

II. La teoria clinica della RET

1. Concetti generali

2. La teoria del cambiamento terapeutico

3. Il modello A-B-C

4. Le strutture cognitive

Il sistema di convinzioni
Le idee irrazionali
I criteri di analisi razionale

III. Le tecniche di intervento

1. Rational Behaviour Training

2. Metodi cognitivi

Il modello A-B-C-D-E
Rational Self-Analysis (RSA)
Disputing Irrational Beliefs (DIB)
Metodi immaginativi
Rational and Coping Statements (= Affermazioni razionali e di adeguatezza)
Biblioterapia
Uso della RET con gli altri
Uso dello humor
Altre tecniche cognitive

3. Interventi a livello emotivo-affettivo

Generalità
Discriminazione semantica delle emozioni
Accettazione incondizionale
Role Playing
Rational Emotive Imagery (REI)
Shame-attacking and Risk-talking
Strong self-statements
Self-disclosure
Altri interventi a livello emotivo-affettivo

4. Metodi comportamentali

Generalità
Homework
Desensibilizzazione e Flooding
Metodi di rilassamento
Condizionamento operante e procedure di Self-Management
Stimulus Control
Skill Training

5. Considerazioni conclusive

L’eclettismo della RET
Tecniche evitate o minimizzate
La RET e la psicoanalisi

IV. Documentazione

1. Conferme e prove sperimentali a sostegno della teoria clinica della RET

2. Conferme e prove sperimentali sugli effetti e i risultati della RET

Rassegna generale
Studi non comparativi
Studi comparativi

Conclusioni

Appendice 1: Gli Istituti e i Centri RET

Appendice 2: La preparazione dei terapeuti

Bibliografia

Opere scelte di Albert Ellis
Bibliografia delle altre opere citate e consultate
Nota biografica su Albert Ellis

Rituali Magici con Candele

Rituali Magici con Candele

Autore/i: Killinaboy Paul

Editore: Orsa Maggiore Editrice

presentazione di Franco Ossola, introduzione dell’autore.

pp. 128, Milano

Secondo gli insegnamenti della tradizione occulta una candela rappresenta, simbolicamente e magicamente un uomo. Ecco perchè nelle pratiche di Magia questo “strumento” è di primaria importanza per riuscire ad ottenere il meglio dalle operazioni intraprese. Composizione, colore, orientamento, consacrazione, utilizzo nelle dovute forme rituali fanno della candela un tramite indispensabile di collegamento con le forze invisibili del mondo, un “ponte” sottile, la cui struttura è però impareggiabile. Dalle candele per altare, a quelle astrali, a quelle di ringraziamento; dai rituali per amore a quelli per ottenere il successo, l’Autore ci guida ad un uso pratico dai risultati pressochè immediati, nel rispetto più autentico degli antichi insegnamenti.

Gli Alieni nella Bibbia – Gli Ufo, i Nephilim e la Vera Natura degli Angeli nelle Antiche Scritture

Gli Alieni nella Bibbia – Gli Ufo, i Nephilim e la Vera Natura degli Angeli nelle Antiche Scritture

Titolo originale: Ancient Aliens in the Bible

Autore/i: Haze Xaviant

Editore: Armenia Editore

prefazione di Mauro Biglino, introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Rossana Terrone.

pp. 192, nn. illustrazioni b/n, Cornaredo (MI)

Sono stati scritti molti libri che affrontano l’argomento di possibili contatti con civiltà extraterrestri o con civiltà evolute di origine terrestre poi scomparse. Libri che hanno formulato l’ipotesi che tali civiltà siano all’origine della nostra stessa creazione ed evoluzione, sia fisica sia culturale. Questo libro affronta l’argomento citando e analizzando alcuni brani dell’Antico Testamento basati su traduzioni note, quelle versioni della Bibbia che tutti possediamo. Ma c’è la possibilità di apprendere di più, di andare oltre, di trasformare delle ipotesi in certezze confermate, di avere risultati accurati?

Analizzando le prove storiche e archeologiche, e utilizzando come base di ricerca le opere dell’ebraista Mauro Biglino, che ha scritto la prefazione del volume, l’autore fornisce ampie prove della presenza degli alieni nel mondo antico, rispondendo tra l’altro alle seguenti domande:

  • Un tempo una razza di antichi astronauti abitava le terre descritte nella Bibbia?
  • I “profeti” hanno avuto incontri ravvicinati con gli alieni?
  • Gli esseri inviati a svolgere compiti specifici dai loro padroni alieni, potrebbero corrispondere agli angeli?
Xaviant Haze, ricercatore, insegnante e archivista di antichi manoscritti con vivo interesse per le civiltà perdute, gli alieni, i giganti e i miti del mondo antidiluviano. È autore di 10 libri, tra cui Ancient Giants of the Americas e Aliens in Ancient Egypt. Risiede a South Beach, in Florida.
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Prefazione
Introduzione

  1. Pianeta Nove dallo spazio profondo
  2. Adamo ed Eva in laboratorio
  3. I giganti – la prole degli Elohim
  4. Gli angeli davanti alla porta di Gomorra
  5. Il dio dai mille volti
  6. Gli incontri ravvicinati di Isaia ed Elia
  7. Il magico tappeto volante di Enoch
  8. Gli incontri ravvicinati di Zaccaria ed Ezechiele
  9. Gli UFO nel Nuovo Testamento
  10. Nascita di un alieno di nome Gesù
  11. Wikileaks e il Vaticano
  12. Il libro dei segreti di Enoch
  13. Mondi alieni, teologie aliene

Note
Bibliografia
Indice delle figure

Il Prodigio del Sistro dalla Pompei Sepolta

Il Prodigio del Sistro dalla Pompei Sepolta

Autore/i: Cascone Menduni De’ Rossi Stefania

Editore: Franco Di Mauro Editore

prima edizione.

pp. 144, Sorrento (NA)

Quanti misteri e storie sono ancora nascosti nella Pompei sepolta dal Vesuvio! Il ritrovamento di un sistro, sacro alla dea Iside, riporta alla luce l’antico secreto di una giovane sacerdotessa vissuta duemila anni fa. Un appassionante intreccio di amore e passione, di purezza e redenzione.
In un gioco a specchio, i personaggi si muovono tra un mondo che crolla e una civiltà che nasce. Dominati da forti e contrastanti sentimenti, conducono il lettore nella vita quotidiana più intima dell’Antica Pompei: dall’amore materiale alla compiutezza spirituale, dai misteri pagani ai riti sacri, dal trucco ai vestiti, alle pietanze tipiche del tempo… fino alla Pompei dei nostri giorni. Il tutto in un sorprendente finale.
“È un racconto originale, che sviluppa attorno ad un pensiero mistico una favola colta; e il tempo, che è solo un’illusione, diventa Eternità piena di contenuti e di colori”.

Stefania Cascone Menduni De’ Rossi, è farmacista e vive a Vico Equense. Coltiva la passione per la scrittura e per il mondo antico. Il prodigio del sistro  è il libro di esordio.

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Il Ritrovamento del sistro

Nella moderna Pompei

Preparativi per il gran galà

Il passato di Sabina

Il giorno del calco

Cena pompeiana a casa di Eva

Il sistro al Museo

Nel Santuario

Come un Tesoro nel Campo – La Ricchezza della Proposta Cristiana

Come un Tesoro nel Campo – La Ricchezza della Proposta Cristiana

Autore/i: Giudice Franco

Editore: Edizioni San Paolo

introduzione dell’autore, in copertina: «I lavori nei campi, marzo» particolare, dal Breviario Grimani sec. XV, Biblioteca Marciana, Venezia.

pp. 240, Milano

Il «campo» e quello del mondo e del nostro tempo, il «tesoro» è lo stesso Regno di Dio concretizzatosi in Gesù e nel suo messaggio di salvezza.
Se Dio si è reso disponibile, nel Nazareno, per essere incontrato, l’uomo sarà allora chiamato a predisporsi, coltivando il terreno di questa vita, per cercare e trovare in essa la presenza misteriosa ma reale di Cristo e, in lui,
del più autentico significato dell’esistenza. Tocca allora a noi saper affrontare con intraprendenza e accortezza gli impegni e le occasioni di ogni giorno per giungere a scoprire e far propria, in Cristo, la ricchezza della proposta cristiana.

Prendendo spunto da una nota parabola evangelica, questo libro affronta quelle problematiche che ogni uomo avverte nel profondo del proprio cuore: quale è il progetto di Dio sul mondo? Perchè la presenza del peccato? Da dove derivano il male e la sofferenza? Ha senso la speranza?
Ponendosi in ascolto della Parola di Dio, ricercando con insistenza una risposta alla luce della fede, l’autore, quasi prendendoci per mano, ci introduce nella ricchezza della proposta cristiana. Nel campo della fede ci sono verità inspiegabili per la ragione umana. Incarnandosi in questo modo, Gesù ha voluto rivelarne alcune, mentre di altre ci ha fatto intravedere solo spiragli. E proprio sugli orizzonti offerti da questi spiragli che l’uomo è invitato a incamminarsi, per scoprire l’ampiezza del progetto di Dio e la pienezza dell’esistenza terrena.
Solo coltivando il terreno di questa vita, potremo trovare in essa quel «tesoro» a cui il nostro cuore anela: il Regno di Dio concretizzatosi in Gesù e nel suo messaggio di salvezza.

Franco Giudice, nato a Novara nel 1956, è sacerdote dal 1980. Alla Facoltà teologica di Milano ha discusso una tesi sul «Rapporto tra Chiesa e mondo nel teologo protestante J. Moltmann»; all’Università Lateranense di Roma si e laureato con una tesi sul «Concetto di dialogo in H. Küng». Dal 1982 insegna teologia dogmatica, pur continuando sempre a operare in parrocchia: attualmente e parroco in Meina sul Lago Maggiore. Presso Paoline Editoriale Libri ha pubblicato Gesù volto di Dio. Riflessioni per il nostro tempo, Milano 2001.

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Introduzione

Parte prima
UN DESTINO O UN PROGETTO DIVINO?
I. Dio o il nulla?
II. Le linee della vita
III. Talenti

Parte seconda
L’UOMO, «IMMAGINE DI DIO»
IV. Dignità e precarietà dell’uomo
V. «Immagine di Dio»
VI. L’uomo «in piedi»

Parte terza
IL DONO DELLA LIBERTÀ
VII. La parola magica
VIII. Alla prova della liberta
IX. La «volontà di Dio»
X. Quella intraprendenza che piace al Signore

Parte quarta
IL PECCATO DELL’UOMO E IL MISTERO DEL DOLORE
XI. Senso e non senso del peccato
XII. Siamo dei peccatori perdonati
XIII. enigma del dolore
XIV. Il cristiano e la sofferenza

Parte quinta
IL DRAMMA DELLA STORIA TRA IL BENE E IL MALE
XV. Angeli
XVI. Il «Bene» e il «male»
XVII. L’uomo e il Maligno
XVIII. Elogio dell’umiltà

Parte sesta
L’ESISTENZA CRISTIANA
XIX. La « vita» cristiana
XX. Comunicare la vita
XXI. Figli del Padre, fratelli tra not
XXII. La casa dell’uomo
XXIII. Come Francesco

Parte settima
LA DIMENSIONE SPIRITUALE DELLA VITA
XXIV. «Il Signore tuo Dio cammina con te»
XXV. Perché pregare?
XXVI. Come bambini
XXVII. Una vita riuscita
XXVIII. Maria, una santità dal volto umano

Parte ottava
NELL’ ATTESA DEL COMPIMENTO
XXIX. Il seme della speranza
XXX. Il tavolo e la polvere
XXXI. Larte del sorriso

La Sindrome di Giuda – La Depressione come Tradimento di se Stessi

La Sindrome di Giuda – La Depressione come Tradimento di se Stessi

Autore/i: Bandiera Giulietta

Editore: Edizioni San Paolo

premessa dell’autrice.

pp. 128, Cinisello Balsamo (MI)

E se Giuda fosse solo un infelice?
Partendo da quest’ipotesi, l’autrice tenta una lettura della malattia depressiva, in una chiave simbolica del tutto nuova e inedita.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la depressione possiede infatti almeno dieci sintomi tipici, dalla malinconia, alle fantasie di suicidio, che permettono di riconoscerla e Giuda Iscariota, uno dei dodici apostoli di Gesù, in base a un’attenta analisi delle Scritture, sembra possederli tutti.
Ripercorrendo dunque la drammatica vicenda umana e psicologica di questa figura dei vangeli, che diviene l’archetipo stesso del tradimento, si tenta di risalire all’origine del male oscuro più diffuso dei nostri tempi, in cerca, se non di una soluzione, almeno di una comprensione più profonda e, forse, perfino di una possibile prevenzione.

Giulietta Bandiera è nata in Svizzera nel 1962, ma ha origini salentine e vive a Milano, dove lavora come giornalista e autrice televisiva, attualmente in forza a RAI 2. Ha un’intensa attività congressuale in tutt’Italia e tiene conferenze e seminari su temi di psico-spiritualita, in collaborazione con l’ISPA (Istituto di Psicodinamica Applicata) di Milano, di cui è docente e condirettore del magazine “Psicodinamica”. Ha pubblicato i volumi: Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende, alle curiosità e ai luoghi dell’Italia degli Angeli (Newton & Compton, Roma, 2000), Dall’arte della guerra all’arte dell’amore (Xenia, Milano, 2002), Heaven Voices (audiolibro Capitanart Prod., Trento, 2009), Meditare con l’I Ching (Ed. Mediterranee, Roma, 2011). E inoltre autrice del film-documentario Dialoghi con l’Angelo (Honoro Film Prod. 2008, distribuito in libreria da Anima Edizioni, Milano).

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Premessa

a. Che cos’è la depressione?

b. Chi è giuda?

c. Perchè giuda può essere considerato depresso?

1. Umore depresso, tristezza

2. Perdita di interessi e della capacita di provare piacere

3. Perdita di energia e affaticabiaità

4. Riduzione dell’attenzione e della concentrazione

5. Riduzione dell’autostima e della fiducia in se

6. Idee di colpa e di inutilità

7. Visione pessimistica del futuro

8. Insonnia o ipersonnia

Parole Semi di Vita

Parole Semi di Vita

Titolo originale: Paroles semences de vie

Autore/i: Saint-Pierre Elisabeth; Corréard Jacqueline

Editore: Edizioni ARES

presentazione all’edizione italiana di Bruno Giordani, prefazione di Elisabeth Saint-Pierre, prefazione alla seconda edizione francese, introduzione delle autrici.

pp. 144, Milano

Parole semi di vita è un libro “sui legami”, perchè le parole sono vincoli solidi, durevoli e costruttivi tra la materia e lo spirito, tra la persona e il mondo, e tra la persona e Dio. L’ambiente – il contesto, il clima, le persone le relazioni fra cui l’uomo vive immerso fin dalla nascita – è un intrecciarsi di parole. Parole che possono essere semi di vita o di morte, esprimere l’uomo o sopprimerlo. Jacqueline Corrèard ed Elisabeth Saint-Pierre hanno scritto un’opera che è colma di acume psicologico senza essere un testo di psicologia, che soprattutto è un libro vivo e non spaccia “segreti esistenziali”. Ha la forza che alla scienza viene dall’esperienza, dalla vita incarnata in centinaia di uomini e di donne: non è certo per caso che il volume, sempre autore vuole, non immemore – come ricorda Bruno Giordani nella presentazione della logoterapia di Viktor Frankl, acquisti un’efficacia singolare tutte le volte che le autrici scendono ad esempi concreti.
Sbaglia chi pensa che la parola sia solo flatus vocis, vento effimero: perché sulle parole e con esse si costruiscono i legami dell’esistenza. Le parole che pronunciano l’uomo qual egli è (“tutto l’uomo”) diventano cosi semi di vita per noi e per gli altri, e consentono di realizzare l’ideale di amore in una vita spirituale che esalta e riassume ogni aspetto dell’umano. La Rivelazione cristiana è parola, Parola amorosa pronunciata per aderire alle mille realtà del mondo. Il miglior complimento che si possa fare a questo libro è riscontrarne la splendida coesione (quasi invisibili i punti di sutura) tra la dottrina cristiana e le realtà più umane e quotidiane: è del resto così anche il rapporto tra la grazia e la natura, espresso al suo vertice nella contemporanea divinità e umanità del Verbo di Dio, Gesù, Parola divina. F un pregio, questo, che rende il volume particolarmente adeguato all’ambiente famigliare e giovanile.

Elisabeth Saint-Pierre, nipote del professor E. Lancereaux, ha intrapreso fin da giovane un profondo lavoro di ricerca, indipendente da ogni moderna scuola di psicologia. Preoccupandosi soprattutto di aiutare altri a risolvere i propri problemi, ha elaborato un proprio metodo formativo in accordo con la dottrina cristiana.

In collaborazione con Jacqueline Corréard, dirige una Scuola di formazione educativa che ha sede a Parigi, e conta altri due centri a Chartres e in Normandia. La loro opera, maturata in una lunga, vasta esperienza di incontri “vissuti”, ha un fine preciso: «Cercare di ricostruire in noi legami tra il mondo della carne e il mondo dello spirito, tra noie gli altri, tra noi e Dio» (Harmonie et sèrènitè).
Il pensiero e il lavoro educativo delle due autrici ha trovato espressione in numerose opere. Insieme hanno scritto e pubblicato Lumiere sur ma vie, Tranfiguration de l’homme et bases chrètiennes, A la rencontre du Christ dans son Eglise. Di Elisabeth Saint-Pierre è Armonia e serenità (tr. italiana, Milano  1982), e di Jacqueline Corrèard è Emerger de la sociètè. Dependance ou libertè?

Sociologia delle Comunicazioni di Massa

Sociologia delle Comunicazioni di Massa

Scritti di S. S. Acquaviva, F. Alberoni, P. Braga, V. Capecchi, G. Cescareo, F. Crespi, U. Eco, G. Fabris, R. Faenza, G. Fofi, M. Losito, F. Rositi, A. Schizzerotto, G. Statera, G. Tinacci Mannelli, G. B. Zorzoli.

Autore/i: Autori vari

Editore: Franco Angeli Editore

seconda edizione, a cura di Giampaolo Fabris, premessa degli autori, introduzione di Giampaolo Fabris.

pp. 296, Milano

La sociologia delle comunicazioni di massa – su sollecitazione di una utenza diversa, di una nuova domanda conoscitiva e di cultura – sta uscendo dagli angusti ambiti in cui una prospettiva coincidente con le finalità dell’industria culturale l’aveva confinata.
Fare comunicazione infatti – una volta sottolineatene le intime connessioni con la gestione del potere – diviene un’esigenza largamente sentita da parte di strati sempre più vasti di popolazione che reclamano un ruolo attivo e originale nel vasto processo di ricerca di forme e strumenti nuovi di vita democratica e di partecipazione. E che esprimono una nuova domanda e nuove sollecitazioni alla sociologia delle comunicazioni di massa che – svincolatasi da quella collocazione astorica, avulsa da rapporti con il sistema politico ed economico che l’aveva caratterizzata in passato – rivivifica prospettive, contenuti e metodi di indagine.
La scelta dei brani di questo volume antologico riflette questi nuovi orientamenti: fare il punto sulla impostazione tradizionale ma soprattutto suggerire al lettore le diverse articolazioni, i più importanti nodi problematici, le possibili linee di tendenze che caratterizzeranno il futuro della sociologia della comunicazione di massa.

Giampaolo Fabris è professore straordinario di sociologia economica e presidente della Demoskopea. È autore di numerosi saggi sulle comunicazioni di massa. Fra i suoi volumi ricordiamo: Le Ricerche Motivazionali (1967) in cui sono raccolti i più importanti saggi apparsi sulla rivista omonima che ha diretto per un triennio, La comunicazione pubblicitaria (1968), Il comporta- mento del consumatore (1970), Sociologia dei consumi (1971). Dirige la rivista Dirigenti, impresa, politica.

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Premessa
Introduzione alla sociologia delle comunicazioni di massa, di Giampaolo Fabris

  • L’impasse della sociologia delle comunicazioni di massa
  • Nuova prospettiva e una nuova domanda
  • Il processo di comunicazione
  • La fonte della comunicazione e i contenuti
  • Il pubblico delle comunicazioni di massa

Parte I – Comunicazioni e cultura di massa

Le comunicazioni di massa, di Gilberto Tinacci Mannelli

  1. Le comunicazioni di massa
  2. Le grandi comunicazioni come istituzioni
  3. Il processo comunicativo.
  4. I gruppi emittenti

La cultura di massa, di Umberto Eco

  1. La cultura di massa sotto accusa
  2. Cahier de dolèances
  3. Difesa della cultura di massa
  4. Una problematica mal posta

Comunicazione e cultura di massa: una nuova prospettiva, di Marino Livolsi

  1. Cultura di massa o società di massa
  2. Della non partecipazione
  3. Quale informazione?

La crisi della sociologia delle comunicazioni di massa, di Franco Rositi

Parte II – I mezzi di comunicazione di massa

Televisione e partecipazione sociale, di Franco Crespi

Programmazione, televisione e società postindustriale, di Sabino S. Acquaviva

Televisione: l’evasione e il rifiuto, di Giovanni Cesareo

  1. Le idee dominanti
  2. Subornati o critici?
  3. Le indagini collettive

Il cinema come industria, di Goffredo Fofi

  1. La produzione
  2. La distribuzione
  3. L’esercizio
  4. Il mondo del cinema
  5. Prospettiva

La stampa quotidiana, di Vittorio Capecchi e Marino Livolsi

I libri di testo, di Antonio Schizzerotto

Parte II – Comunicazione e persuasione

  • Le capacita persuasive del messaggio, di Giorgio Braga
  • L’importanza della fonte
  • Il contenuto del messaggio
  • La predisposizione dell’udienza
  • Processi selettivi e rafforzamento di precedente opinione
  • La formazione di nuova opinione
  • La permanenza dei mutamenti provocati
  • La portata delle ricerche sulla persuasività

Propaganda politica e pubblicità, di Francesco Alberoni

I valori della pubblicita, di Giampaolo Fabris

  1. Modelli e orientamenti normativi della pubblicita
  2. Un nuovo ruolo della pubblicita: un’ipotesi di lavoro

Parte IV – Le ricerche sulla comunicazione

Le ricerche sugli effetti dei mass media, di Gianni Statera

Analisi del contenuto e sociologia delle comunicazioni di massa, di Gianni Losito

  1. L’analisi del contenuto quantitativo
  2. Analisi quantitativa e analisi qualitativa
  3. Analisi del contenuto, semiologia e sociologia della conoscenza

Parte V – Controinformazione e comunicazione orizzontale

  • La comunicazione orizzontale, di Roberto Faenza
  • Riforma per l’informazione, rivoluzione per la comunicazione
  • Limiti della critica di sinistra ai mezzi di comunicazione di massa
  • La controinformazione è informazione
  • Le masse sono in grado di comunicare?
  • Verso una strategia di azione: i mezzi di comunicazione ci sono, prendiamoli e usiamoli

La guerriglia semiologica, di G.B. Zorzoli

Ruolo e forme della controinformazione, di Pio Baldelli

La Causalità in Criminologia

La Causalità in Criminologia

Autore/i: Kudrjavcev V. N.

Editore: Bulzoni Editore

versione italiana a cura G. di Gennaro, F. Ferracuti, P. Statuti, introduzione di G. di Gennaro, F. Ferracuti, tabella dei segni di P. Statuti, prefazione di G. di Gennaro, F. Ferracuti, P. Statuti.

pp. 192, nn. fig. b/n, Roma

DAll’introduzione:
«[…] L’opera di Kudrjaveev, anche se non può considerarsi un compendio del pensiero criminologico Sovietico, ha però uno speciale valore di rappresentativita di esso. Gli studiosi italiani – che sono stati già informa; dell’evoluzione del Pensiero giuridico sovietico attraverso le pubblicazioni in materia comparse in occidente – troveranno interessante cogliere i parallelismi e le coerenze tra l’impostazione dei problemi criminologici e di quelli giuridici. Uno dei tratti più notevoli è l’architettura di questa impostazione, che non indulge a digressioni e che si inquadra, con logica rigorosa, in una prospettiva unitaria su una base filosofica di pura derivazione marxista. In questa prospettiva, mentre assumono importanza primaria le correlazioni fra Struttura, organizzazione, valori della società è manifestazioni di disadattamento, traggono anche vigore «gli accenti critici sull’orientamento bio-psicogenetico individuale, seguito da alcune scuole occidentali. Gli spunti critici, che raggiungono toni polemici, sono quelli che meglio danno la misura della distanza culturale tra le due tradizioni. Essi convincono, d’altra parte, di quanto lo scambio delle informazioni scientifiche possa contribuire ad un arricchimento conoscitivo reciproco e ad auspicabili aperture di collaborazione, che già in altri settori della scienza si prospettano come foriere del progresso comune.
È illusorio pensare ad un trasferimento di ideologie e soluzioni. La criminalità è in parte funzione del sistema sociopolitico della società in cui si manifesta. Tuttavia non può disconoscersi che una migliore conoscenza di cid che si pensa e di come si opera altrove serve ad un riesame critico della propria situazione e dei propri problemi, sia pure nel rispetto degli specifici valori culturali.
Ci auguriamo che questa iniziativa apra la strada ad un ulteriore dialogo, che veda criminologi «occidentali» e «sovietici» al lavoro per la ricerca dei punti di contatto tra i due sistemi, piuttosto che impegnati a sottolinearne le differenze e ad esasperarne i contrasti. […]»

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Introduzione

Tabella dei segni

Prefazione

Capiroto I: La causa

CapiToLo II: L’effetto

CapiToLo III: Rapporto di causa ad effetto

CapiToLo IV: La previsione scientifica in criminologia