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Libri dalla categoria Teletrasporto

L’Iniziazione Segreta – Nelle Antiche Religioni e nel Cristianesimo Primitivo

L’Iniziazione Segreta – Nelle Antiche Religioni e nel Cristianesimo Primitivo

Autore/i: Steiner Rudolf

Editore: Edizioni Keybooks

introduzione di Edoardo Schuré, collana: Esoterica & Mistero.

pp. 160, Santarcangelo di Romagna (RN)

…Quest’opera di Steiner rappresenta uno studio preciso e documentato di ciò che fu l’iniziazione segreta nelle antiche religioni, specialmente in Egitto e in Grecia, e di ciò che divenne nel Cristianesimo per via del suo fondatore Gesù e dei suoi successori. È il frutto della ricerca di un uomo che ha vissuto in se stesso il fenomeno mistico e religioso in ciò che ha di più profondo e di più trascendente, ma che per applicarlo alla storia si munisce dei rigorosi metodi delle scienze naturali e della filosofia moderna…

Rudolf Steiner è stato un filosofo, architetto e riformista austriaco, fondatore dell’antroposofia, una corrente esoterica che mischia diversi dettami della scuola teosofica e filosofico – idealista tedesca del tempo. Sin dai primi anni della sua formazione culturale, Steiner ambì a trovare la sintesi perfetta tra misticismo e scienza. A suo dire la realtà è una manifestazione spirituale in continua evoluzione che può essere studiata attraverso l’osservazione animica, una specie di chiaroveggenza che secondo lui aveva delle vere e proprie basi scientifiche. Questa ricerca continua lo portò, dopo aver conseguito il dottorato, a trasferirsi da Vienna a Weimar per lavorare al Goethe und Schiller Archiv, l’archivio Goethe. Questo lavoro gli permise di pubblicare il saggio “Introduzione agli Scritti Scientifici di Goethe” e di maturare la sua personale visione del mondo. Nel 1894, pubblicò il suo saggio più importante, “La Filosofia della Libertà”, che proponeva un concetto rivoluzionario per l’epoca: la scoperta che il pensiero può portare alla realizzazione dello spirito del mondo. Lui riteneva di non dover rinnegare le realtà scientifiche, ma semplicemente di offrire una visione più completa che tenesse conto anche della spiritualità. Il tomo non raggiunse molto successo ma Steiner aveva creato una solida base per la conoscenza dello spirito, e si sentiva in grado di portare avanti le sue ricerche in questo campo senza alcuna remora. Inoltre, il lavoro su “La Filosofia della Libertà” gli permise di sciogliere una serie d’enigmi sull’esistenza che lo perseguitavano da tempo. Gli interessi di Steiner sono stati molteplici, spaziando infatti dalla filosofia, alla sociologia, alla musicologia, all’antropologia ma sicuramente le discipline su cui ha maggiormente incentrato il suo lavoro e la sua dedizione sono:

  • La medicina antroposofica: una medicina alternativa o pseudo-medicina che utilizza come sostanze medicamentose principi naturali ricavati da minerali, piante o organi di animali. Condivide alcune similitudini con l’omeopatia ma si discosta da quest’ultima soprattutto per la formulazione dei medicamenti, solitamente liquidi per quel che concerne l’omeopatia, solidi per la medicina antroposofica.
  • La pedagogia Waldorf o steineriana: un approccio educativo basato sull’antroposofia, quindi un percorso di formazione mistico-spirituale con risvolti esoterici; è abbastanza controverso e non prevede nemmeno l’uso di libri di testo né di programmi scolastici. Esistono scuole con pedagogia steineriana in tutto il mondo, Italia compresa, e adottano un percorso educativo articolato su vari livelli che abbracciano tutta la formazione di un individuo dall’età prescolare (quindi prima dell’inizio della scuola materna) al compimento del diciottesimo anno di età.
  • L’agricoltura biodinamica: un tipo di agricoltura che cerca di studiare le connessioni e gli influssi dei corpi celesti sulle coltivazioni al fine di ottenere un ecosistema perfettamente in equilibrio.

Un altro ambito a cui Steiner dedicò molte delle sue energie è quello della vita dopo la morte, infatti lui credeva fermamente nella reincarnazione secondo la legge del karma, sosteneva quindi che le vite precedenti influenzano ogni nuova vita.

Pakistan – Guida Turistica Vissuta

Pakistan – Guida Turistica Vissuta

Autore/i: Vasta Marco

Editore: Edizioni Calderini

disegni originali di Franco Zampetti e Maria Del Greco.

pp. VII-430, nn. ill. b/n, tavv. a colori f.t., Bologna

Il Pakistan, culla della civiltà dell’Indo, ha conservato attraverso i secoli le testimonianze di una storia affascinante, dall’invasione degli Arii al dominio britannico, dal passaggio di Alessandro Magno all’impero dei Moghul. È una terra che ha visto la cultura islamica fondersi con le tradizioni delle fiere tribù dei Pathan, un paese che racchiude genti misteriose e ghiacciai fra i più grandi della terra.
Natura e cultura, quindi, che questa guida intreccia insieme, redatta, come è, da chi in prima persona ha percorso gli itinerari suggeriti.
Ricchissima di consigli pratici, fornisce un’analisi approfondita delle varie regioni del Pakistan ed una sezione dedicata al trekking. In appendice, oltre ad un glossario e ad una ricca bibliografia ragionata, sono contenute informazioni pratiche (precauzioni igieniche, trasporti) e le principali informazioni turistiche suddivise per città.

Guida ai Piaceri di Roma

Guida ai Piaceri di Roma

“Il piacere come guida” – Troverete: Guida breve per mangiare bene • Prontuario del ghiottone • Alberghi • Hotel • L’abbigliamento per lui e per lei • La dolce notte • Le prostitute di Roma • Gli itinerari dell’amore • Roma omosessuale • Vaticano piccolissimo • Indirizzi utili e piaceri diversi • I piccoli musei • L’America tra i piedi • Stradario Romano.

Autore/i: Finaldi Gianfranco

Editore: Sugar Editore

introduzione dell’autore, illustrazioni di Francesco Tullio Altan.

pp. 512, ill. b/n, Milano

Alle ormai famose Guide ai piaceri di Londra, Parigi, New York, si aggiunge quest’anno la Guida ai piaceri di Roma.
Anche qui il «piacere come guida» e cioè non soltanto locali pubblici, hotel, ristoranti, ma tutti gli indirizzi utili al moderno viaggiatore: dove vestirsi e farsi belli, dove peccare, di conseguenza dove salvare la propria anima. E così via.
Essendo ormai stato detto tutto o quasi tutto su Roma, l’autore si è attenuto al criterio di considerare P argomento prevalentemente sotto l’aspetto del costume e della curiosità sociale: i luoghi indicati non sono quindi necessariamente i migliori (anche se casualmente può accadere che lo siano) ma quelli dove, per infinite misteriose e mutevoli ragioni, si va. Dove è possibile incontrare i personaggi più in vista della letteratura, dell’arte, della jet society. Un modo quindi completamente nuovo e «diverso» per conoscere Roma. In appendice: lo stradario romano.
Il libro scritto con estrema vivacità oltre come guida è consigliabile anche come piacevolissima lettura.

Gianfranco Finaldi è nato e abita a Roma, dove si occupa, da venti anni, di giornalismo politico, scrivendo per un gran numero di giornali quotidiani, riviste e pubblicazioni varie.

Psicoanalisti e Pazienti a Teatro, a Teatro! – Con Due Commedie in Tre Atti

Psicoanalisti e Pazienti a Teatro, a Teatro! – Con Due Commedie in Tre Atti

Un saggio e due commedie in tre atti del padre della psicoanalisi italiana.

Autore/i: Musatti Cesare L.

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione.

pp. 200, Milano

«Abbiamo un teatrino interno. E se riusciamo a superare il preconcetto di una persistente unità dell’Io e a vedere effettivamente tutto quello che avviene in noi stessi, siamo, e restiamo perpetuamente, a teatro.»

«Era un’idea magnifica. Quando ho cominciato a pensarci, mi si affacciarono alla mente sempre nuovi spunti che arricchivano il pensiero originario. E fra me dicevo: una vita ci vuole, una vita! Per rintracciare tutti i canali che si possono stabilire, di scambi e di comunicazioni, fra teatro e psicoanalisi. Non che altri non ci abbiano pensato. Ma per me è stata una lenta scoperta. E veniva componendosi via via un tutto armonico, complesso e di grandi dimensioni: tanto che mi sono persino spaventato. E ho pensato: forse è meglio lasciar stare, e occuparsi d’altro. L’impresa è troppo gravosa, e richiede molto tempo, di cui non dispongo.» Invece, Cesare Musatti il tempo l’ha trovato e non solo per scrivere di quel «teatrino interno» che ognuno di noi ha dentro di sé e per smontare quel pregiudizio sull’unità dell’Io che ci impedisce di riconoscere il perpetuo agitarsi e battagliare che c’è dentro ciascuno di noi, ma anche per esordire a più di novant’anni come autore teatrale. Dopo un saggio brillante, che si muove tra il ricordo e la teoria analitica, tra l’aneddoto quotidiano e la sapienza di una cultura profonda e consolidata, Musatti ci presenta due vere e proprie commedie in tre atti, che sono l’esemplificazione pratica della sua tesi: la vita è teatro. Due commedie che, per ritmo e situazioni, si leggono d’un fiato, come se l’autore avesse passato la vita dietro le quinte di un palcoscenico, tra le prove degli attori e i movimenti di scena.

Cesare Musatti, principale esponente della prima generazione di psicoanalisti italiani, è nato nel 1897, ha passato l’infanzia e l’adolescenza a Venezia e ha tenuto la cattedra di Psicologia nelle Università di Padova, Urbino e Milano. È autore di numerose opere scientifiche, fra le quali ha particolare importanza il Trattato di psicoanalisi (Einaudi-Boringhieri, 1949). Tra i suoi recenti libri di narrativa, ricordiamo: Il pronipote di Giulio Cesare, Mondadori 1980 (Premio Viareggio), I girasoli, Ed. Riuniti 1985, Chi ha paura del lupo cattivo?, Ed. Riuniti 1987. Gli è stata assegnata, fra i vari premi e riconoscimenti, la Penna d’oro del Presidente della Repubblica per il 1985. Curar nevrotici con la propria autoanalisi (Mondadori 1987) ha riscosso uno straordinario successo di critica e di pubblico.

Visualizza indice
  • Nato a ridosso di una ribalta
  • Il pensiero dialogato
  • Dramatis personae
  • Il personaggio che non parla
  • Palcoscenico e platea
  • La pantomima isterica
  • Il linguaggio degli organi
  • Lo psicodramma
  • Pirandello, come se fosse
  • Apoteosi
  • Nascita di un lavoro teatrale
  • Tre uomini per Amalia – Commedia in tre atti
  • Dolci campagne della Val Gioiosa – Commedia in tre atti

L’Età Incerta – I Nuovi Adolescenti

L’Età Incerta – I Nuovi Adolescenti

Autore/i: Vegetti Finzi Silvia; Battistin Anna Maria

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione delle autrici.

pp. XIII-386, Milano

«Mutevole, imprevedibile, incerta: l’adolescenza è un’età di frontiera dai confini sempre più labili, che rischia di diventare interminabile.
Oggi più che mai il futuro appare come una “terra promessa” troppo nebulosa, arida di sogni e priva di certezze per poterla considerare una meta attraente.»
Ma chi sono i ragazzi del Duemila? Come capire che cosa avviene dentro di loro? L’età incerta segue passo passo le trasformazioni che rendono così complessa e affascinante questa fase di passaggio all’età adulta.
Pubertà, sviluppo sessuale e piena adolescenza: per la prima volta la fase conclusiva dell’età evolutiva viene affrontata entrando nel vivo dei tre periodi cruciali in cui si suddivide.
Il percorso inizia con le trasformazioni del corpo infantile, culmina nella maturità sessuale e prosegue con l’impegnativa conquista dell’identità e dell’autonomia personale.
Ma l’adolescente non cresce da solo: la sua evoluzione coinvolge il padre e la madre reali e immaginari, l’amico del cuore, il gruppo dei coetanei, gli insegnanti e i compagni di classe sino alla scoperta dell’amore e alla relazione di coppia.
Ricostruendo le diverse situazioni in cui i ragazzi si possono trovare, le autrici affrontano i temi più attuali e gli snodi più problematici de quest’età: voglia di mettersi alla prova, bisogno di autonomia, sete di nuove esperienze ma anche paura di crescere, nostalgia del passato, ritorno delle passioni infantili, richiesta di una guida autorevole.
Conoscere, dal punto di vista dei ragazzi, i sentimenti e le emozioni che li animano, i rischi che incontrano e le risorse di cui dispongono può aiutare gli adulti a svolgere il loro compito senza lasciarsi travolgere dall’ansia e dalla paura di sbagliare. Tanto più che a quest’età in cui i conflitti sono inevitabili e le contraddizioni costruttive, molti segni di disagio svaniscono appena subentra il dialogo e la comprensione reciproca.
Il libro conclude la trilogia dell’età evolutiva iniziata con A piccoli passi e I bambini sono cambiati: un’opera che si avvale dell’unione di due esperienze diverse, quella di un’autorevole studiosa di psicoanalisi e quella di una giornalista che da molti anni segue le ricerche cliniche e gli sviluppi teorici più significativi nel campo psicoanalitico, offrendo conoscenze aggiornate e accessibili ai genitori e agli insegnanti.

Silvia Vegetti Finzi insegna Psicologia dinamica all’università di Pavia. Psicoioga clinica, ha svolto attività psicoterapeutica per problemi della famiglia e dell’età evolutiva.
Collabora al «Corriere della Sera» e a «Io Donna». Fra i suoi libri ricordiamo: Storia della psicoanalisi (Mondadori 1986), Il bambino della notte (Mondadori 1990), Il romanzo della famiglia (Mondadori 1992), Psicoanalisi al femminile (Laterza 1992), Psicoanalisi ed educazione sessuale (Laterza 1994), Storia delle passioni (Laterza 1995). Ha ricevuto il Premio nazionale Cesare Musatti per la psicoanalisi. E membro del Comitato Italiano di Bioetica e dell’Osservatorio Nazionale sull’infanzia e l’adolescenza.

Anna Maria Battistin è giornalista specializzata nelle tematiche dell’età evolutiva e della psicoanalisi. Da oltre vent’anni segue gli studi e le ricerche dei più autorevoli esperti in questo settore in Italia e all’estero, fra cui Françoise Dolto, Serge Lebovici, Benjamin Spock, Daniel Stern, Barry Brazelton. I risultati di questa lunga esperienza «sul campo» costituiscono il suo contributo alla trilogia dell’età evolutiva.
Insieme hanno scritto per Mondadori: A piccoli passi. La psicologia dei bambini dall’attesa ai cinque anni (1994) e I bambini sono cambiati. La psicologia dei bambini dai cinque ai dieci anni (1996).

L’Anarchico che Venne dall’America

L’Anarchico che Venne dall’America

29 luglio 1900: Umberto I è ucciso a Monza. Da chi? Come? Perchè? La prima biografia di Gaetano Bresci

Autore/i: Petacco Arrigo

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, a cura di Carlo Fruttero e Franco Lucentini, in sovracoperta: «L’assassino di Umberto I» di Flavio Costantini.

pp. 232, nn. tavv. b/n f.t., Milano

«Un anarchico venuto dall’America» : così Benedetto Croce, nella sua Storia d’Italia dal 1871 al 1915, definisce, senza neppure nominarlo, l’uccisore di Umberto I. E sul regicida di Monza, sul clamoroso atto di «contestazione» di quella afosa domenica del luglio 1900, non esiste, curiosamente, nessuno studio circostanziato. Questo libro è non soltanto la prima ricostruzione documentata dell’attentato, del processo e della condanna, ma anche – e soprattutto – la prima indagine sui precedenti e i moventi del «gesto», la prima biografia dell’operaio tessile Gaetano Bresci, nato a Prato l’ 11 novembre 1869 (lo stesso giorno in cui nasceva a Napoli il futuro Vittorio Emanuele III) e morto nel penitenziario di Santo Stefano il 22 maggio 1901, suicida.

Storia della Guerra del Vietnam

Storia della Guerra del Vietnam

Da Dienbienphu alla caduta di Saigon: una fondamentale ricostruzione storica

Autore/i: Karnow Stanley

Editore: Rizzoli

edizione italiana a cura di Piero Bairati, prefazione dell’autore, titolo originale: «Vietnam: a History».

pp. 544, nn. tavv. b/n f.t., Milano

La tragedie del Vietnam: trent’anni di guerra, sette milioni di tonnellate di bombe, una quantità di molte volte superiore a quelle esplose in tutta la seconda guerra mondiale lanciate su un territorio poco più grande dell’Italia, seicentomila soldati vietnamiti e sessantamila americani uccisi, tre milioni di morti tra i civili, una terra sconvolta. Ma quale fu la logica politica che stava dietro il conflitto? Quali gli errori commessi, quale la lezione da trarne? S. Karnow – forse lo studioso che ha meglio conosciuto la realtà vietnamita, in più di quindici anni di presenza nel Sud-est asiatico – traccia il primo approfondito bilancio della vicenda e, al di l della cronaca, fornisce le risposte dello storio a queste domande.

William S. Burroughs – The Black Rider

William S. Burroughs – The Black Rider

Autore/i: Denti Marco

Editore: Francesco Bevivino Editore

pp. 96, Milano

Tra i più geniali e trasgressivi scrittori americani del Novecento, Burroughs ha trascorso un’esistenza selvaggia e sregolata, seguendo le sue visionarie intuizioni non meno di un tragico destino. Kerouac così lo descrive: “Alto un metro e settanta, strano, inscrutabile, ordinario, come un timido impiegato di banca”.
Tossicomane, fuorilegge e vagabondo perennemente in esilio, William Burroughs uccise la moglie in circostanze mai del tutto chiarite e perse tragicamente il giovane figlio. Ma non ne fu particolarmente turbato.
Conobbe la prigione, i bassifondi, la giungla e la follia. Sperimentò tutti i meandri oscuri della vita, dalle droghe alla solitudine, e li celebrò in una scrittura volutamente frammentaria e frenetica che nel tempo ha ispirato intere generazioni di autori e musicisti: Kurt Cobain, Tom Waits e Patti Smith su tutti.

Steve Jobs – Giù le Mani dal Guru

Steve Jobs – Giù le Mani dal Guru

Autore/i: Giakomix

Editore: Francesco Bevivino Editore

pp. 128, nn. ill. in b/n, Milano

“Siate affamati. Siate folli.” Ecco il consiglio di Steve Jobs per i giovani. Non solo una ricetta per il successo, ma la via per la felicità. La vita di Jobs ha dello straordinario: nel 1976, all’età di vent’anni fonda Apple; nel 1984 esce il primo Macintosh; nel 1995 sbanca con Toy Story, primo lungometraggio digitale della Pixar; nel 2001 inizia la rivoluzione musicale dell’iPod e poi è la volta dell’iPhone.
Geniale, ribelle e alternativo.. e con un grande carisma a livello spirituale. Steve è più di un imprenditore, è un perfetto guru, fondatore di una contagiosa religione della creatività. Chi passa alla mela entra in una comunità dove tutto è innovativo, trendy e irresistibilmente cool. Proprio come Steve.
Think different!

Il Maestro di Cagliostro – Luigi d’Aquino

Il Maestro di Cagliostro – Luigi d’Aquino

Autore/i: Ruggiero di Castiglione

Editore: Editrice Atanòr

prima edizione, prefazione di Aldo A. Mola, collana: Tradizi, in copertina: particolare della cappella d’Aquino di Caramanico sita nella Chiesa Santa Maria La Nuova (Napoli), in quarta di copertina: stemma gentilizio della famiglia d’Aquino di Caramanico.

pp. 150, ill. in b/n f.t., Roma

Con il presente saggio viene rivelato, per la prima volta, un protagonista del Settecento napoletano, il quale rappresentò la chiave di volta del pensiero cagliostrano: Luigi d’Aquino (1739-1783). La sua condizione di secondogenito e la sua appartenenza al Sovrano Ordine Militare di Malta sono elementi indicativi per individuare alcune tra le componenti della cosiddetta rivoluzione nobiliare. Una parte considerevole dell’aristocrazia europea, infatti, abbracciò, anche a proprio discapito, le emergenti idee illuministiche. Tutto ciò avvenne sotto la protezione delle logge massoniche, fucine di pensiero e azione a difesa delle virtù dell’uomo in quanto tale e non per eredità più o meno divina. Anche Luigi aderì alla eletta comunione dei Liberi Muratori per intima convinzione e, forse, per contingente esigenza. La tradizione mediterranea, latente per millenni, fu rivivificata dalla prima loggia partenopea la Perfetta Unione e proiettata verso l’intero Vecchio Continente attraverso le opere di Raimondo Maria de’Sangro, principe di Sansevero, del barone Henri Theodor Tschudy, del conte Alessandro di Cagliostro e di alcuni ignoti personaggi, che testimoniano come il modello egizio, malgrado la repressione degli ambienti più misoneisti del clero e dei governi assolutistici del tempo, era considerata ancora vivo e valido.

Ruggiero di Castiglione, sotto questo nom de plume si cela uno dei più brillanti ed acuti conoscitori di storia e problematica massonica.

Ginevra o l’Orfana della Nunziata

Ginevra o l’Orfana della Nunziata

Autore/i: Ranieri Antonio

Editore: Lucarini Editore

la presente edizione è condotta, per il testo e le note, su quella riveduta e approvata dall’autore dell’editore Guigoni, Milano, 1862, collana :Il Cigno Nero n°7 – collana diretta da Riccardo Reim.

pp. 320, ill. in b/n n.t., Roma

…L’autore dedica queste carte scritte non per odio ma per carità de’ fratelli alla memoria del suo immortale maestro Giacomo Leopardi…

Pubblicato nel 1839 e subito sequestrato dalla polizia borbonica e dai gesuiti, ristampato con grande successo nel 1862 subito dopo l’unità nazionale. Ginevra o l’orfana della Nunziata inaugura il genere del romanzo sociale in Italia. Antonio Ranieri (oggi ricordato quasi esclusivamente per il suo discusso sodalizio con Giacomo Leopardi) crea una violenta storia di denunzia densa di colpi di scena, situazioni sensazionali, facendo percorrere alla sua sventurata eroina, con sorprendente anticipo, tutte le tappe canoniche del feuilleton.

Antonio Ranieri è stato un patriota e scrittore italiano. Fu senatore del Regno d’Italia nella XV legislatura. Diffidato per le sue idee dalla polizia borbonica, girovagò in vari paesi stranieri.

Antologia del Corano

Antologia del Corano

Autore/i: Anonimo

Editore: Sansoni Editore

traduzione e note di Virginia Vacca.

pp. 184, Firenze

Quràn significa «recitazione». Durante la vita di Maometto le sure – cioè i versetti che egli rivelava oralmente – erano trascritte dai segretari, imparate a memoria e poi recitate. Quando, morto Maometto, un suo seguace fu incaricato di rimetterle in ordine, trovò in una cassa un mucchio disordinato di sure, scritte su pezzi di cuoio, cortecce di palma, ossa di cammello, cocci di terracotta. Da lì cominciò la tormentata storia delle diverse stesure del Corano, il «Libro dell’lslam» che per questa e per molte altre ragioni ha sempre presentato difficoltà di lettura quasi insormontabili.
L’antologia di Virginia Vacca è diretta a tutti coloro che non l’hanno mai letto o hanno tentato di leggerlo senza riuscirvi. Qui le sure sono selezionate e suddivise per argomento: una guida preziosa alla conoscenza di una cultura con la quale oggi l’Occidente, più che mai ha bisogno di confrontarsi.

Un Altare per la Madre

Un Altare per la Madre

Autore/i: Camon Ferdinando

Editore: Garzanti Editore

pp. 128, Milano

Il romanzo è la conclusione ideale di quello che Camon ha intitolato «il ciclo degli ultimi», in cui un mondo contadino immobile da sempre rivive nella sua miseria e nella sua grandezza. Da questa matrice terrestre l’autore approda ora, per trasfigurazione di amore mediazione di memoria e per virtù di poesia, a un sentimento dell’immortalità che trova il suo simbolo e segno nell’altare di rame costruito per la madre.
È il padre che lo erige, ma è il figlio che ne registra la nascita costruendo a sua volta un «altare di parole» , il libro appunto che consentirà alla madre di «smettere di morire». Dolcissima testimonianza d’amore, è questo un romanzo che potrà essere letto, e sentito a diversi livelli, ma che soprattutto, rompendo con la consuetudine del contemporaneo, coinvolge con un’intensa religiosità di timbro tolstoiano. Una scrittura compatta e tesissima, epica ed elegiaca dà al libro la severa unità delle opere che restano.

Il libro racconta l’invenzione di un dolcissimo rito di salvezza: in una famiglia contadina muore la madre, e tutta la famiglia lavora a richiamarla in vita per sempre. Traducendo questo libro in francese, l’editore Gallimard lo dedicò a Roland Barthes, scomparso da poco. La traduttrice rumena a sua figlia, vittima di un incidente. Un lettore americano, ebreo, ne lesse tre pagine per dare l’addio al padre. L’editore islamico di Istanbul ne fece leggere alcuni capitoli in una madrassa della Moschea Blu. In America Raymond Carver lo definì «a sublime work of art». In Francia «Express» avvertì i suoi lettori: «Attention: chef-d’oeuvre».

«Un’opera d’arte sublime». (Raymond Carver)

«Libro sorprendente e straordinario. Un libro sacro». (Guido Sommavilla, [Letture])

«Attenzione: capolavoro». (Angelo Rinaldi, [Express])

Ferdinando Camon è nato nel 1935 in un piccolo paese di campagna. Si definisce un «narratore della crisi»: ha raccontato la crisi e la morte della civiltà contadina (nei romanzi: Il quinto stato, La vita eterna, Un altare per la madre, che ha vinto il Premio Campiello alla carriera nel 2016, Mai visti sole e luna; e nelle poesie Liberare l’animale e Dal silenzio delle campagne), la crisi che si chiamò terrorismo (Occidente), la crisi che porta in analisi (La malattia chiamata uomo, La donna dei fili, Il canto delle balene), e lo scontro di civiltà, con l’arrivo degli extracomunitari (La Terra è di tutti). Il suo ultimo romanzo è La mia stirpe. Tutti i suoi libri sono pubblicati in Italia da Garzanti e in Francia da Gallimard. Adesso sono disponibili anche in ebook. È tradotto in 25 paesi. Sue opere sono pubblicate anche in edizione per ciechi, in Italia e in Francia.

Tao del Disordinato

Tao del Disordinato

Perché l’ordine non dà la felicità e il disordine sì

Autore/i: Danon Marcella

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

presentazione e introduzione dell’autrice.

pp. 144, Milano

Molto di quello che chiamiamo disordine è solamente un ordine più profondo che si manifesta secondo schemi non matematicamente prevedibili, né logicamente programmabili. La vita stessa, nella sua complessità, rientra in questa categoria. E la felicità implica sintonizzarsi sulle sue leggi: sviluppare la capacità di convivere con l’incertezza e il caos, tollerare punti di vista molteplici, perseguire la creatività, apprezzare la bellezza che si esprime in forme non necessariamente regolari, riconoscere la diversità vitalizzante, pensare fuori dagli schemi, accogliere il peso della libertà, imparare ad agire con gli altri.
La felicità è pertanto una conquista interiore, è sentirsi in sinergia con l’esistenza, è fluire col Tao della vita, il Tao del disordine, suo migliore alleato.
Ecco allora un manuale pratico per disordinati che hanno bisogno di riconoscere il valore, il pregio e i vantaggi del loro modo di affrontare le cose, e di prevenirne quegli eccessi che invece nuocerebbero al proprio – e altrui – benessere.
Ma anche un manuale pratico per ordinati che vogliono imparare a far zampillare nella loro quotidianità l’energia della vita, oltre i limiti del senso di rassicurazione e controllo dati dal troppo ordine.
Tutti vi potranno cogliere gli strumenti per tradurre e consolidare in piccoli e grandi gesti, nella vita quotidiana, un diverso tipo di ordine, interiore, dinamico, vitale, più profondamente proprio, oltre le apparenze.

Per ordinati e disordinati, l’alternativa tutta italiana a Il magico potere del riordino.

  • Perché troppo ordine è tossico
  • Canalizzare il disordine in creatività
  • Coltivare il proprio ordine personale
  • Riconoscere i segnali dell’intuizione
  • Distinguere l’ordine dalle spinte conformatrici
  • Disorganizzare le abitudini
  • Alimentare la capacità di improvvisazione

Marcella Danon è psicologa, giornalista e formatrice per la sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione alla gestione dello stress e al benessere in azienda. Tra i pionieri del Counseling in Italia sin dal 1990, è co-fondatrice della Scuola di Counseling CREA di Milano, e dirige la Scuola di Ecopsicologia, che specializza alla conduzione di percorsi di crescita personale in natura. Promuove in ambito aziendale lo sviluppo della leadership umanistica. Ha partecipato a convegni dedicati, tra i quali “Stress lavoro correlato” del “Sole 24 ore”, e ha condotto progetti relativi al tema dello stress in azienda per, tra gli altri, Gruppo Zurich, Confcommercio e Mediaset. Con Feltrinelli Urra ha pubblicato Ecopsicologia (2006), Stop allo stress (2012) e Il potere del riposo. Ottenere di più, lavorando di meno (2017).

Un Amore all’Inferno

Un Amore all’Inferno

Autore/i: Cugia Diego

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione.

pp. 144, Milano

Un incontro casuale in un hotel sull’autostrada alle porte di Firenze. Un uomo e una donna soli nella pioggia. Due destini incrociati nella notte, in una storia talmente vera da sembrare un diabolico racconto. Perché lei, Francesca, è la protagonista di una vicenda di cuore, cronaca e sangue della storia recente d’Italia. Otto coppie di giovani amanti cancellate dalla stessa Beretta calibro 22. La signora della pioggia, l’affascinante sconosciuta, sarà inevitabilmente la testimone di un nuovo futuro processo al “Mostro di Firenze”. Francesca, proprio lei, la moglie del giovane medico scomparso misteriosamente nel lago Trasimeno, il bellissimo e fragile Francesco dal doppio cadavere, il professionista di buona famiglia sospettato di essere al vertice della setta che ordinava i delitti del Mostro.
Risvolti da incubo ambientati in una Perugia-Firenze senza ritorno, logge sataniche e macabre alchimie, depistaggi dei servizi segreti per cancellare le tracce di assassini insospettabili. Lei, la signora che non aveva mai parlato o concesso interviste, con Cugia si apre in una lunga notte girovaga e febbrile, trascorsa negli stessi luoghi dei delitti che sconvolsero il mondo. E all’alba di un racconto che sembra scritto all’inferno, Francesca è una donna ancora più sola, nella disperata difesa dell’amore della sua vita.

Diego Cugia di Sant’Orsola è uno scrittore e sceneggiatore italiano. Dopo i suoi esordi come autore di varietà per la radio, poi di show televisivi, attualmente si dedica al cinema e alla narrativa. Fra i suoi romanzi più apprezzati dai lettori: No (Bompiani, 2001) e presso Mondadori Alcatraz (2000), Il Mercante di Fiori (2002), Un amore all’inferno (2005) e Tango alla fine del mondo (2013).

Infiniti Balcani – Viaggio Sentimentale da Pristina a Bruxelles

Infiniti Balcani – Viaggio Sentimentale da Pristina a Bruxelles

Autore/i: Gentilini Fernando

Editore: Edizioni Pendragon

seconda edizione, prefazione dell’autore.

pp. 224, Bologna

Il sogno kosovaro dell’indipendenza, il riscatto della Serbia del dopo-Milosevic, la resurrezione di Sarajevo, un Montenegro nuovamente sovrano, le meraviglie dell’Albania e il bisogno di identità dei macedoni: i Balcani restano terra da leggenda, capaci di scompaginare vite e confini. Cercano disperatamente di ricongiungersi all’Europa, ma sono ancora illuminati dalla luce riflessa dell’Oriente. L’Europa è l’altra protagonista di questo saggio-racconto. Perché la storia recente dei Balcani ne evoca i momenti più tragici. E perché sarà proprio il destino del progetto europeo a dirci se le disgregazioni della ex Jugoslavia vadano considerate un residuo del nostro passato continentale o l’annuncio del futuro. Pagine in bilico tra incanto balcanico e sogno europeo. Appassionate, che sconfessano ogni cliché. Scritte con la consapevolezza che nulla può dirsi acquisito per sempre dalla storia e che da un giorno all’altro potremmo risvegliarci tutti in un’Europa diversa da quella in cui abbiamo avuto la fortuna di crescere.

Fernando Gentilini, diplomatico di professione ha trascorso gli ultimi quindici anni tra il Corno d’Africa, Bruxelles e vari paesi balcanici. Già collaboratore del capo della diplomazia europea Javier Solana e suo rappresentante a Belgrado, Skopje e Pristina, è attualmente Consigliere Diplomatico Aggiunto del Presidente del Consiglio. Nel 1999 ha pubblicato In Etiopia (Campanotto Editore).

Baghdad Zona Rossa

Baghdad Zona Rossa

Titolo originale: Bagdad Zone Rouge

Autore/i: Nivat Anne

Editore: Ponte alle Grazie

prefazione di Olivier Rolin, traduzione di Giulio Lupieri.

pp. 208, ill. b/n, Milano

La violenza ce l’hanno già raccontata. Della dittatura e dei carri armati abbiamo già avuto paura. I morti li abbiamo già contati. Conosciamo ogni cosa: tranne gli iracheni. Gli iracheni che pensano, che lavorano, che vivono. Baghdad si divide tra la “zona rossa”, quella insicura, quella vera, e la “zona verde”, il bunker in cui si proteggono il governo iracheno, gli americani e i loro giornalisti embedded, che dovrebbero raccontare la città. Al suo quarto viaggio in Iraq, Anne Nivat fa parlare la prima, la città maledetta. Indossando un’austera abaya nera, si è fatta irachena e ha vissuto la vita di tutti: le giornate infinite dentro casa, in attesa che i tank abbandonino il quartiere; i cinquanta gradi soffocanti, senza elettricità per alimentare i condizionatori. I richiami dei muezzin, le grida dei venditori ambulanti, le risate dei bambini. I giganteschi ingorghi di auto che intasano la metropoli, le pubblicità sui palazzi, la polvere e i rifiuti per le strade. I silenzi, la paura, la rassegnazione, il coraggio, la modernità, la voglia di vivere delle donne. Ha incontrato dottori, artisti, rifugiati. È entrata nelle case sunnite e nelle case sciite, è scesa a patti con l’esercito del Mahdi, per poter fare il suo mestiere. E si è spinta al Nord, per sentire la voce dei turcomanni, nella sottovalutata ma esplosiva Kirkuk.

IH870 Il Volo Spezzato – Strage di Ustica: le Storie, i Misteri, i Depistaggi, il Processo

IH870 Il Volo Spezzato – Strage di Ustica: le Storie, i Misteri, i Depistaggi, il Processo

Autore/i: Amelio Erminio; Benedetti Alessandro

Editore: Editori Riuniti

presentazione degli autori.

pp. 400, Roma

Una signora in carrozzella che prima di salire sull’aereo confidava: “Morirò, sarà il mio ultimo volo”. Una bambina che aveva nello zaino la pagella della promozione, da far vedere ai suoi. Un fisico nucleare che tornava a Palermo dopo aver assistito alla laurea del fratello. C’erano anche loro, dentro l’aereo di Ustica. Perché sono morti? Che cosa è successo in cielo alle ore 20,59 primi e 45 secondi del 27 giugno 1980, quando il DC9 dell’Itavia, volo IH870, è scomparso dagli schermi radar?
Una gigantesca indagine basata sulle testimonianze e sulle perizie, e poi il processo davanti alla Corte d’Assise, hanno potuto ricostruire gli attimi della caduta dell’aereo e della morte di 81 persone; e hanno scoperto che cosa è successo a terra: chi dubitava, chi sapeva, chi ha taciuto, chi ha depistato. Molte ipotesi sono state spazzate via, migliaia di parole, di voci, di menzogne sono state smentite.
Il pubblico ministero e un avvocato delle vittime, protagonisti del processo, forniscono sulla base degli atti e della sentenza – che questo libro riproduce nella loro stesura testuale – la prima, impressionante, documentata ricostruzione della sera della tragedia dell’aereo di Ustica; e dei giorni delle bugie, che hanno poi cercato di uccidere la verità.

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Presentazione
Acronimi e glossarietto

Parte prima

  • I. Le voci di Ustica
  • II. Il mistero
  • III. Dentro l’aereo di Ustica
  • IV. L’accusa
  • V. Due mondi in aula

Note

Parte seconda

  • I. Il processo
  • II. Quella sera, quella notte
    “Mi dai il numero dell’ambasciata americana?” – “Chi glielo ha detto che è caduto?” – “L’esercitazione interessava aeroplani americani?” – “Non sapete mica la Saratoga dov’è?” – Il supervisore e il caposala – “E’ stato spento tutto” – I documenti radar – Svegliare i capi – “E’ sparito un aereo!”
  • III. Bugie
    “Mi dovevo mordere la lingua”
  • IV. Il giorno dopo
    Giustificazioni assurde – Colpo di scena
  • V. Allo Stato Maggiore
    Nessuno risponde – Ospiti a cena – Brogliaccio di servizio/1 – Brogliaccio di servizio/2 – La relazione di servizio – Reticenze e sotterfugi – “Giustifico e comprendo” – La proposta premurosa – La versione degli imputati – L’amico di Aviano
  • VI. I giorni che scottano
    Agitazione nell’aeronautica – Prova di forza – I politici e l’avvocato ragazzino – Che cosa è successo realmente – Epilogo

Documenti

  1. Le prime indagini tecniche
  2. Il collegio peritale Blasi
  3. I periti divisi
  4. Il collegio peritale Misiti
  5. Ipotesi missile
  6. Ipotesi “near collision”
  7. Ipotesi bomba
  8. L’imputazione

Note
La sentenza

Il Cervello Ferito

Il Cervello Ferito

Autore/i: Della Sala Sergio; Beschin Nicoletta

Editore: Giunti

prima edizione, prefazione di Sergio Della Sala.

pp. 256, nn. ill. b/n, Firenze

Abbiamo il 90% del DNA uguale a quello di una mucca. Eppure parliamo, pensiamo, facciamo di conto, programmiamo, siamo consapevoli, immaginiamo, amiamo e arrotoliamo gli spaghetti con la forchetta. Ma cosa succede a queste nostre abilità quando il cervello si ammala? Questo libro descrive come si comportano le persone che hanno subito lesioni al cervello. Alcune di loro non riconoscono i figli, altre non sanno cos’è un cucchiaio o come adoperarlo, oppure dimenticano il loro passato, o si perdono per strada, altre fanno continuamente gaffes o si comportano in modo inadeguato. Altri poi non sanno più sommare tre più cinque, alcuni addirittura percepiscono il mondo sottosopra.

Inventario con Anima

Inventario con Anima

Autore/i: Angeletti Maria Laura

Editore: Umberto Allemandi & C.

a cura di Luca Ronchi, introduzione di Peter Benson Miller e Folco Quilici.

pp. 144, nn. ill. a colori e in b/n n.t., Torino

…nel corso di lunghe conversazioni ho raccolto e isolato dei frammenti di vita, riflessioni minime caratterizzate da ogni assenza di regole, flashback in ordine sparso. Così, attraverso di lei, ho voluto ricordare una Roma scomparsa, una città che una volta c’era nella cultura e nell’arte, e che sorrideva…

Anna Laura Angeletti, the queeen of the lifestyle, interior designer e gallerista d’arte, è stata una dei protagonisti della scena culturale romana dagli anni sessanta fino a oggi. Questo libro, sotto forma di diario intimo, racconta attraverso vicende private e avventure di lavoro il clima felice di una città, Roma, che una volta, grazie a un periodo di spettacolare energia, era veramente una delle capitali mondiali della creatività. Come un viaggio nel tempo, la trascrizione delle conversazioni con Luca Ronchi ci riporta in un’atmosfera sorridente, dove tutto sembrava possibile ed elegante. “Mi raccomando lo stile!” era un’espressione tipica dell’amico pittore Mario Schifano, e dal titolo di un suo quadro nasce anche l’idea per la realizzazione di questa specie di quaderno-inventario, ricco di immagini inedite selezionate dall’artista Andrea Fogli. Tutto viene raccontato con ironia e senza sentimenti nostalgici, con la consapevolezza che a dispetto di questi anni oscuri noi italiani siamo sempre stati i maestri nelle forme tradizionali delle arti e continueremo a esserlo.