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L’Apprendista Storico e il Maestro Stregone – Dal Discorso Identificante al Discorso Delirante

L’Apprendista Storico e il Maestro Stregone – Dal Discorso Identificante al Discorso Delirante

Titolo originale: L’apprenti-historien et le maÎtre-sorcier. Du discours identifiant au discours délirant

Autore/i: Aulagnier Piera

Editore: la Biblioteca Editore

prima edizione, traduzione Alberto Lucchetti, collana: Il Progetto Psicoanalitico n° 10.

pp. 394, Bari

…Il delirio, una storia piena di silenzio e furore, che l’io crea per darsi un’origine e pensarsi…

«Per me, non vi è possibilità di pensare la psicopatologia – e non vi è altra psicopatologia se non quella che concerne l’Io – senza ritrovarsi, in un certo senso, a riproporsi un interrogativo su quella attività di pensiero grazie alla quale un Io esiste, nella speranza di afferrare meglio la natura dei differenti strati geologici che compongono quel luogo di origine». Così scriveva nel 1990 Piera Aulagnier nella sua ultima conferenza, non a caso sul tema della psicosi, la questione fondamentale intorno alla quale si è intrecciata la sua incessante e originale teorizzazione e la sua intensa attività clinica. Fondamentale, nella misura in cui per lei è il paradigma di ogni interrogazione dei fondamenti metapsicologici e metodologici della psicoanalisi, giacché mette in discussione quel patrimonio comune di certezza, quell’evidenza dell’evidente su cui si fonda ogni domanda e quindi ogni teoria. E per poter intravedere e delineare quell’impensabile prima che tutti abbiamo condiviso, bisogna costantemente rimettere in discussione la costituzione dell’Io e la funzione essenziale che in essa svolgono il discorso ed il linguaggio. Infatti la particolarità dell’Io – instancabile costruttore e inventore di una storia libidica e identificatoria da cui attinge le cause capaci di dare senso alle esigenze della realtà del mondo esterno e interno – è che inizialmente è stato effettivamente l’idea, il nome, il pensiero parlati dal discorso di un altro, un’ombra parlata.

Piera Aulagnier, psicoanalista, psicoterapeuta all’Ospedale Sainte-Anne di Parigi, dove dal 1962 ha condotto un seminario. Formatasi alla scuola di Lacan, se ne è distaccata nel 1969, fondando con altri psicoanalisti il Quatriènne Groupe.

Self Shiatsu – Secondo i Principi di Zen Shiatsu

Self Shiatsu – Secondo i Principi di Zen Shiatsu

Manuale pratico con oltre 150 fotografie

Autore/i: Allasia Gioacchino

Editore: BIS Edizioni

edizione aggiornata, presentazione di Oliviero Toscani, introduzioni dell’autore, fotografie di Jennifer Tibbaut.

pp. 160, riccamente illustrato in b/n, Cesena (FC)

Scopri gli incredibili effetti dello Shiatsu per il tuo benessere!

I vantaggi che questa pratica può donare sono numerosi e superano di gran lunga la sola fascia del benessere fisico. Lo Shiatsu è intimamente connesso con l’energia interiore che circola dentro ognuno di noi. Il suo utilizzo ci aiuta a liberarla e ne fluidifica la circolazione in tutto il corpo.

Quest’opera, basata sui principi di Zen Shiatsu, ci insegna a praticare da soli e su noi stessi le manipolazioni tipiche legate a questa tecnica.

Per ogni momento della giornata è previsto un differente esercizio. Potrete dunque praticare il self-shiatsu del mattino, della sera e il trattamento dei singoli canali energetici. A conferire ulteriore pregio all’opera, contribuisce infine un’importante presentazione del fotografo Oliviero Toscani.

Toscani è un convinto assertore dei benefici di questa disciplina. È inoltre affascinato dall’uso del contatto fisico che essa prevede e che, se nel mondo orientale è prassi comune, nella nostra società sembra essere più un limite alla comunicazione che un valore aggiunto.

Lo Shiatsu ha una grande efficacia, che affonda le proprie radici nella millenaria tradizione orientale e che oggi conosce un notevole successo anche in Occidente.

Con Self-Shiatsu puoi imparare queste tecniche in maniera semplice grazie alla presenza di 150 fotografie esplicative.

Gioacchino Allasia vive sulle colline pisane vicino al mare. Si interessa di discipline energetiche dal ’79. Diplomato presso il Kushi Institute di Boston nel ’84, ha tenuto corsi introduttivi e professionali di macrobiotica, shiatsu e Medicina Tradizionale Cinese in Italia e all’estero. Ha completato la formazione di Craniosacrale al Milne Institute di S. Francisco. Fondatore e direttore per 14 anni della scuola Shiatsu-Ki di Firenze. Docente in Biodinamica Craniosacrale al Master di Medicina Integrata presso l’Università di Siena è stato Consigliere nell’Agenzia Regionale della Sanità per la Regione Toscana. Ha promosso la prima legge regionale che ha riconosciuto in Toscana le Discipline Bio Naturali nel 2005. Dal 2014 dirige la formazione di Biodinamica Craniosacrale presso l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia (Pi) benedetto e visitato regolarmente da S.S. il Dalai Lama. Ha seguito per anni il monaco Shingon Rev. Jomyo Tanaka che nel ’94 gli ha conferito il nome spirituale di Ku (vacuità). Sono passati per le sue mani personaggi come Peter Gabriel, Stefano Bollani, Alejandro Jodorowsky, Zucchero, Oliviero Toscani e tanti altri.

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Ringraziamenti
Presentazione di Oliviero Toscani “la paura nelle mani”
Introduzione alla nuova edizione
Introduzione

PARTE PRIMA

  • L’importanza del contatto
  • Cosa è lo shiatsu
  • Self-Shiatsu
  • Il Ki
  • Yin e Yang
  • I 5 movimenti
  • I 12 canali energetici principali

PARTE SECONDA

  • Esercizi generali del mattino
  • Esercizi della sera
  • Meridiani delle braccia
  • Self-shiatsu per i meridiani dell’avanbraccio
  • Self-shiatsu per i meridiani del braccio
  • Meridiani delle gambe
  • Self-shiatsu per i meridiani delle gambe
  • Esercizi di stiramento per i meridiani di energia
  • Makko-ho, esercizi per i meridiani
  • Sequenze di self-shiatsu
  • La testa e il collo
  • Le spalle
  • Il bacino, l’addome, hara
  • Self-shiatsu e pronto soccorso
  • Bibliografia e indirizzi utili

Reflexology and Acupressure – Pressure Points for Healing

Reflexology and Acupressure – Pressure Points for Healing

Autore/i: Wright Janet

Editore: Hamlyn

consultants: B.K. Heater and Sara Mokone.

pp. 128, rich illustrated in colour, UK

Where orthodox medicine fails, many people are discovering the power of other therapies, such as reflexology and acupressure, to help in treating their physical and emotional problems.

The roots of both reflexology and acupressure can be found in ancient civilisations of Egypt, India and China, and Native Americans may have used similar techniques. Both therapies stem from the science of pressure points. Therapists believe that through working on a particular point, energy can be stimulated by a reflex action in a related muscle or organ and so encourage healing.

As well as tracing the history of the two ancient arts and looking at their relevance today, “Reflexology And Acupressure” includes evidence from recent medical trials which prove the efficacy of energy-moving therapies. The book guides you through a full reflexology treatment and provides enough acupressure instruction to deal with a range of everyday problems.

In addition to an explanation of the basic techniques which anyone can learn, “Reflexology And Acupressure” includes an invaluable selection of gentle self-help remedies for many common problems and ailments.

This practical guide to the drug-free, hands-on therapies of reflexology and acupressure features:

  • Endorsement by expert consultants
  • Easy-to-follow treatments to combat everyday ailments
  • Detailed step-by-step colour photography throughout
  • Gentle treatment tips to suit everyone, including children and the elderly

Il Grande Libro della Cucina Asiatica

Il Grande Libro della Cucina Asiatica

Titolo originale: The Essential Asian Cookbook

Autore/i: Autori vari

Editore: Könemann Verlagsgesellschaft mbH

unica edizione, traduzioni dall’inglese di Giuliana Lomazzi e Zino Malerba.

pp. 304, interamente e riccamente illustrato a colori, Köln

Il grande libro della cucina asiatica è una guida alla scoperta dei sapori inconsueti della colorata e profumata cucina del continente asiatico. Fino a pochi anni fa si frequentava al massimo un ristorante cinese o indiano. Oggi la cucina asiatica entra finalmente nelle nostre case in tutta la sua multiforme ricchezza. Preparare una cena esotica non è più un miraggio, basta scegliere la destinazione del viaggio gastronomico: Cina o Indonesia, Malesia o Filippine, Tailandia o Cambogia, Vietnam o Corea, Giappone o India, Birmania o Sri Lanka. Il libro celebra e insieme svela i sapori del lontano Oriente offrendo ricette tradizionali e nuove, oltre a consigli pratici per l’acquisto e l’uso di ingredienti asiatici. Un vero e proprio reference book per chi intende cimentarsi con la magica gastronomia asiatica.

  • Una guida illustrata per riconoscere, conservare e imparare ad apprezzare ingredienti insoliti e per individuare eventuali alternative.
  • Una panoramica illustrata sugli attrezzi e sulle tecniche che vi consentiranno di ottenere risultati degni di un grande chef, inclusi i trucchi da professionisti per preparare gli ingredienti e combinare le spezie.
  • Dodici sezioni tematiche illustrate su relish speziati e cremosi raita, curry aromatici e colorati chutney, tè profumati e frutta esotica…
  • Sequenze fotografiche su particolari tecniche di cottura e di presentazione delle pietanze, trafiletti con curiosità e informazioni su ingredienti e preparazioni.

Q. P. – Come Aumentare il Tuo Quoziente del Piacere

Q. P.  – Come Aumentare il Tuo Quoziente del Piacere

Sesso – Soldi – Benessere – Autorealizzazione – Senso della Vita

Autore/i: von Blomberg Anne

Editore: Newton Compton Editori

prima edizione, traduzione di Loredana Battaglia e Maria Elena Benemerito, titolo originale: Der Lust Quotient.

pp. 320, Roma

Inchieste a livello mondiale sulla felicità e studi sulla soddisfazione dimostrano che la felicità non viene distribuita da un cieco destino secondo il principio della casualità. Ognuno di noi ne è responsabile. Ognuno di noi può acquisirla, aumentarla e – perché no? – misurarla. Naturalmente grazie al cosiddetto “quoziente del piacere”: lo strumento attraverso il quale la felicità può essere allenata in modo gioioso, fondendo il quoziente intellettivo innato e il quoziente emozionale formatosi nella prima infanzia in un’unica idea di felicità adeguata al XXI secolo.
Qual è, oggi, il vostro quoziente è del piacere? Questo libro vi aiuterà a capire quanto siete felici e come fare per esserlo sempre di più.

Come Cristo – Cammino Spirituale dell’Educatore Cristiano

Come Cristo – Cammino Spirituale dell’Educatore Cristiano

Autore/i: De La Salle Jean Baptiste

Editore: Piero Gribaudi Editori

premessa dell’editore, introduzione, scelta e traduzione a cura di Luigi Furfaro, Ottavio Girino, Umberto Marcato, F. Secondino Scaglione.

pp. 304, Torino

Ci sono dei Santi il cui messaggio lacera, frantuma, sconvolge; altri la cui parola rifa paziente la nostra umanità disgregata ricomponendone le trame sconnesse. I primi irrompono come folgore a illuminare la notte d’ansia dell’uomo colmandola d’assoluto, i secondi agiscono come una pioggia sottile, che lentamente penetra nelle midolla dell’anima dissetandola con amorevolezza assidua: sono i santi Samaritani, i tornitori dell’animo umano, gli educatori per eccellenza. Fra questi, in.primissima fila, è San Giovanni Battista de La Sai le, del cui tesoro di sapienza umana e cristiana questa antologia presenta un’esauriente sintesi.
Figura ricca e complessa – come ben evidenzia l’articolata struttura del libro – in lui si fondono, con una naturalezza apparentemente immediata ma frutto d’intensa applicazione e di autentica immolazione, l’attenzione all’uomo e l’attenzione a Dio. Non c’è uno solo, fra i suoi pensieri, che parli di Dio senza coinvolgere l’uomo o dell’uomo senza implicarvi Dio. Non c’è invito pedagogico che non attinga ragione e forza da una visione cristiana della realtà, come non v’è invito a Dio che mortifichi la personalità umana. Sintesi felice, che il La Sai le raggiunge grazie a una intima frequentazione della Parola di Dio, avvertibile quasi in ogni sua riga, e a una visione realistica dei bisogni dell’uomo.
Sotto questo profilo, soprattutto, il libro risponde alle precise esigenze di un oggi stanco di parole e assetato di certezze. Diviso in tre parti – «Nel mistero della Trinità», «Nel mistero di Cristo», «Nel mistero della Chiesa» – che si aprono a ventaglio sull’intera serie dei rapporti che collegano l’uomo alla trascendenza, offre una serie di spunti per la riflessione, l’orientamento spirituale, la catechesi, l’opera educativa centrati sulla figura di Cristo, carne di Dio e carne dell’uomo, modello e «figura» di ogni incarnazione – di ogni «farsi» concreto, cioè, tanto nel campo spirituale quanto nel campo pedagogico e formativo.
Un libro-chiave, quindi, per quanti hanno assunto l’impegno cristiano nell’interezza delle sue esigenze e si sforzano di realizzarlo nella quotidiana, faticosa ma luminosa imitazione di Cristo.

Dire “Uomo” Oggi – Le Nuove Vie dell’Antropologia Filosofica

Dire “Uomo” Oggi – Le Nuove Vie dell’Antropologia Filosofica

Autore/i: Galantino Nunzio

Editore: Edizioni Paoline

unica edizione, introduzione dell’autore.

pp. 192, Cinisello Balsamo

Intorno all’uomo si pronunziano, oggi più che mai, «parole» contrastanti, come contrastanti sono le prospettive che lo riguardano: diritti dell’uomo e antiumanesimo, volontariato e corruzione, dignità dell’uomo e disprezzo per la vita.
Una descrizione, per quanto attenta, di questa situazione non basta, né portano frutti gli atteggiamenti di presunta superiorità morale e l’ottusa chiusura nei confronti delle possibilità dell’uomo.
Questo volume parte da un’attenta lettura dell’attuale panorama antropologico, ne raccoglie le sfide culturali e alla fine delinea un’articolata risposta alla domanda «Chi è l’uomo?».
Referenti storici e teoretici dell’autore sono sia i filosofi di ispirazione personalistica sia quelli appartenenti alla tradizione neoebraica. E così che le proposte di Mounier e degli altri personalisti si incontrano e si integrano con quelle di Buber e di Lévinas, in un confronto critico sulla base del quale l’autore traccia una mappa delle costanti filosofiche dell’universo personale.

  1. Caratteri epistemologici dell’antropologia filosofica.
  2. L’antropologia filosofica nel Novecento.
  3. La parabola antiumanistica contemporanea.
  4. L’antropologia filosofica… oltre M. Scheler.
  5. Antropologia di ispirazione fenomenologico-personalistica e suggestioni neoebraiche.
  6. Dimensioni/costanti filosofiche della persona.

Dio nel Novecento – Tra Filosofia e Teologia

Dio nel Novecento – Tra Filosofia e Teologia

Autore/i: Forte Bruno

Editore: Morcelliana

premessa dell’autore, in copertina: Paul Klee, Racconto alla Hofmann (1921), The Museum of Modern Art, New York.

pp. 80, Brescia

Anche sotto il profilo del discorso su Dio il Novecento si presenta come il «secolo breve» […]. Fra il mondo dell’identità rassicurante – che è l’orizzonte delle ideologie nate dalla rivoluzione francese e dalla sua «sistematizzazione» teoretica nell’impresa hegeliana – e il mondo che si annuncia nell’ora della crisi seguita allo scoppio della prima guerra mondiale, si delinea una situazione di trapasso, in cui il problema diventa come porsi di fronte all’irruzione sorprendente della «differenza», preannunciata da Schelling e da Nietzsche. Sarà Karl Barth a tematizzare questo «avvento dell’Altro», questa sorta di ripresa dell’Oggetto puro in tutta la forza della sua trascendenza. Ciò non avverrà senza radicalizzazioni e intemperanze, che motiveranno la reazione tesa a un recupero del soggetto umano nella cosiddetta «svolta antropologica» della teologia, legata ai nomi di Rudolf Bultmann e di Karl Rahner, ma anche a contributi come quelli di Dietrich Bonhoeffer e Henri de Lubac. Si profila così il vero guadagno del Novecento europeo nel suo discorso intorno a Dio: fra Oggetto puro trascendente e soggetto umano interrogante si matura quella circolarità ermeneutica, che è alla base tanto delle teologie «al genitivo» (teologie della speranza, teologie della prassi, teologie della liberazione), quanto del nuovo dialogo fra filosofia e teologia, in cui l’opera di Martin Heidegger può essere considerata riferimento emblematico.
(dalla Premessa)

Bruno Forte (1949) è sacerdote e teologo, professore nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Molte delle sue opere – tra cui la Simbolica Ecclesiale in otto volumi, pubblicata dalle Edizioni San Paolo – sono tradotte in numerose lingue. Presso la Morcelliana ha pubblicato: In ascolto dell’Altro. Filosofia e rivelazione (Brescia 1995); Fare teologia dopo Kierkegaard, (Brescia 1997).

Crescere nell’Amore – Esercizi per Temprare lo Spirito

Crescere nell’Amore – Esercizi per Temprare lo Spirito

Autore/i: Izquierdo Antonio

Editore: Edizioni ADP

unica edizione, traduzione di Stella Salvati.

pp. 184, Roma

Il nucleo degli esercizi spirituali, che il presente libro offre, è formato dalle meditazioni e dalle contemplazioni che propone Sant’Ignazio di Loyola nel libro degli Esercizi, con il dinamismo psicologico, pedagogico e spirituale, che egli vi infuse. Ogni giorno, inoltre, si presenta una “conferenza spirituale” su alcune delle virtù più caratteristiche della vita cristiana, come per esempio la preghiera, la carità, l’abnegazione, la devozione alla Vergine Maria, ecc.
Il presente testo di esercizi può essere proficuo da leggere e meditare durante i giorni di esercizi da parte di sacerdoti, religiosi e laici che annualmente o con una certa frequenza periodica fanno esercizi spirituali. Forse può liberare anche da preoccupazioni o essere un aiuto per qualcuno che debba impartirli e non disponga di molto tempo per prepararli. Ma soprattutto, credo che il testo possa essere utile per prenderlo in mano, durante l’anno, come libro di meditazione personale o di lettura spirituale, calma e meditativa.
Gli esercizi spirituali sono destinati, per la loro stessa natura e per l’intenzione del loro primo autore, a trasformare la vita, a fare santi. Guardando avanti, non posso non sperare che i lettori trovino in essi alimento spirituale e impulso nuovo e potente per crescere e perseverare nell’amore, il compendio più realizzato della santità cristiana, e l’impulso più profondo all’evangelizzazione e alla costruzione del Regno di Gesù Cristo nel mondo…

Antonio Izquierdo, Sacerdote dei Legionari di Cristo dal 1973, Professore di studi classici in vari Centri di Formazione della Congregazione, Professore di Nuovo Testamento al Pontificio Ateneo Regina Apostolorum.
Pubblicazioni: Il catechismo della Chiesa, ed. San Paolo 1995; La Parola che salva, ed. San Paolo 1997; E voi che cosa dite? ed. Ancora 1998; Esercizi spirituali, ed. LEV 1999.

I Sogni dell’Anima – Come Penetrare nei Segreti della Psiche e Interpretare i Messaggi Onirici

I Sogni dell’Anima – Come Penetrare nei Segreti della Psiche e Interpretare i Messaggi Onirici

Autore/i: Biagi Carlo; Pompas Manuela

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prima edizione, introduzione degli autori, collana: Esperienze.

pp. 254, Milano

…Nell’universo misterioso dei sogni, popolato di creature immaginarie, ogni cosa è animata, dotata di potere e di significato. Durante queste ore viviamo avventure straordinarie, talvolta perfino scabrose, incontriamo personaggi mai conosciuti o mitici, che talvolta assumono sembianze animali. Un pò come fa Alice, che, dopo essersi appisolata, inizia una fantastica avventura nel Paese delle Meraviglie. Scivolando in un baratro (l’inconscio) nascosto nella cavità di un albero, arriva sul fondo, davanti a una porta chiusa: al di là, troverà le creature più insolite e incredibili, che sono poi quelle dei sogni, fino a incontrare la Regina, archetipo della Madre terribile e castrante, contrapposta a un Re pavido e inconsistente (la figura del Padre debole o assente)…

Tutte le sere, quando spegniamo la luce e chiudiamo gli occhi, una dimensione vasta e inesplorata si spalanca davanti a noi: l’universo dei sogni. Da sempre, gli esseri umani hanno cercato di scandagliare questo enigma: per molte civiltà antiche la vita onirica era addirittura un tutt’uno con quella diurna, ed era tenuta nella massima considerazione in quanto fonte di oracoli e presagi e veicolo privilegiato per i messaggi delle divinità. Ai sogni ci si affidava anche per sciogliere i dubbi esistenziali e compiere le scelte più difficili. Molti artisti, scienziati e pensatori, tra i quali Mozart, Mendeleev e Nietzsche, raccontano di avere avuto proprio in sogno le intuizioni più importanti, che avrebbero originato scoperte rivoluzionarie o capolavori immortali. La svolta epocale è avvenuta con la psicanalisi: Freud e Jung hanno posto le visioni oniriche al centro delle loro investigazioni dell’animo umano, trasformandole in un potente strumento di conoscenza interiore, che getta luce sulle pulsioni dell’inconscio, facendo affiorare dal profondo le contraddizioni irrisolte o i sentimenti rimossi. Carlo Biagi e Manuela Pompas che da anni studiano le tecniche di interpretazione dei sogni e conducono affollati seminari sull’argomento, hanno travasato le loro conoscenze in questo ’manuale di viaggio’, una bussola per orientarci nell’affascinante esplorazione del mondo onirico. Grazie ad un dizionario di facile consultazione forniscono la chiave di lettura dei simboli e degli archetipi e permettono di distinguere tra sogni psichici, telepatici o precognitivi.

Carlo Biagi, musicista e scrittore da molti anni coltiva un profondo interesse per le discipline esoteriche e spirituali, l’astrologia, lo yoga e le tecniche mentali.

Manuela Pompas, giornalista e scrittrice. La sua ricerca cardine rimane la reincarnazione: con la regressione fa riemergere le memorie delle vite precedenti per dare una risposta ai problemi esistenziali e risvegliare la coscienza.

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Introduzione

Parte prima: Un mondo segreto

  • Il racconto onirico
  • Psiche e personalità
  • Come si interpretano i sogni
  • La magia dei sogni

Parte seconda: Dizionario dei simboli

  • Una guida per interpretare i sogni
  • Il regno della natura
  • I personaggi onirici
  • Il corpo umano
  • I paesaggi onirici
  • Colori, numeri e forme geometriche
  • Gli alimenti: cibi e bevande

Bibliografia
Indice dei simboli

Io, Piccola Ospite del Führer

Io, Piccola Ospite del Führer

Autore/i: Schneider Helga

Editore: Giulio Einaudi Editore

prima edizione, collana: L’Arcipelago Einaudi n° 86, in copertina: Hitler e Helga Goebbels, 1937.

pp. 136, Torino

È il senso profondo di Io, piccola ospite del Führer, il breve e intensissimo romanzo in cui Helga Schneider “torna a scavare nella memoria per raccontare un altro tassello di quella drammatica storia del Novecento di cui è da sempre appassionata testimone”. Già nei precedenti libri (Il rogo di Berlino, La porta di Brandeburgo, Lasciami andare, madre) ella aveva dato la versione infantile delle mostruosità, delle miserie e degli orrori della guerra. In questo ultimo libro dai ricordi dell’autrice emergono personaggi che difficilmente si dimenticheranno come la portiera del palazzo che è sempre pronta con le sue battute mordaci nell’affermare che la morte per fame è dolce e indolore: chi muore è fortunato perché si è tolto dalla merda di questa vita e di questa guerra. Pagina dopo pagina Helga Schneider, con narrazione naturale e una grande facilità d’espressione, riferisce della gita-premio concessa a lei, al fratello Peter e ad altri bambini “privilegiati” nel bunker, sotto la cancelleria del Reich, nell’ultimo inverno, prima della disfatta, per incontrare di persona il Führer. Il lettore entra con lei nell’atmosfera plumbea del bunker, attraversa quei corridoi illuminati da una luce spettrale, soffocanti per l’odor di muffa e diesel e scopre l’agghiacciante stupidità di chi lo abita. Niente come lo sguardo di un bambino è capace di denudare l’intollerabile protervia del potente. Quali erano le cose preziose che il Führer custodiva là sotto? Le salsicce, la carta igienica e il dentifricio… C’era altro nel bunker, ma per il bambino e la sorella, poco più grande di lui, quelli erano beni supremi in una Berlino sbriciolata e incendiata.

Poesie

Poesie

L’edizione più completa delle Poesie del grande poeta gallese

Autore/i: Thomas Dylan

Editore: Giulio Einaudi Editore

premessa, traduzione e note di Ariodante Marianni, con un’appendice di vesioni di Eugenio Montale, Piero Bigongiari, Alfredo Giuliani, titolo originale: Collected Poems, in copertina: Dylan Thomas in una fotografia del 1938.

pp. IX-270, Torino

«L’apparizione di questo selvaggio figlio del Galles sulla scena letteraria inglese è stata già un fatto quasi magico – ha scritto di Thomas Attilio Bertolucci – cui ha forse aggiunto suggestione la presenza stregonesca di una madrina singolare, Edith Sitwell. Aveva vent’anni, Thomas, quando pubblicò il librettino delle diciotto poesie prime (Eighteen Poems) e chi aveva orecchio fino senti che era nato finalmente un poeta nuovo, naturale anche se oscuro, un’alternativa al rigore intellettuale di Eliot e alla concettosità abile di Auden: un cantore, un bardo, come se non se n’erano più uditi dopo Yeats.
Il volume che segui nel 1945 (Deaths and Entrances) confermò, anche se come capita, le voci discordi non mancarono, l’impressione che questa volta si, ceravamo. Purtroppo, alla radice di quest’impeto visionario c’era un’intossicazione, prima che di parole, di alcool. Thomas, all’inglese, è stato un “maudit”, votato, per dirla con quell’altro grande selvaggio, Rimbaud, al “déreglement de tous les sens”… La sua vita orribile ed eroica non deve far dimenticare la sua poesia, di un volo che non ha eguali nella poesia, non soltanto anglosassone, di questi anni».
A quattro anni dalla prima edizione, Ariodante Marianni ripropone ai nostri lettori una scelta notevolmente ampliata delle poesie di Thomas: e arricchisce la sua versione dei contributi di traduzione di Piero Bigongiari, Alfredo Giuliani, Eugenio Montale. È questa un’occasione unica, perciò, di rigustare, in tutta la varietà di toni e sfumature attribuitele dall’estro di tanto esperti e illustri traduttori, la poesia «visionaria» di Thomas: la sua tecnica di composizione affine a quella musicale, col suo gusto per consonanze e dissonanze, per gli impasti dei timbri e le invenzioni dei ritmi; la predilezione per i contenuti primordiali; la ricchezza e la polivalenza delle associazioni d’immagini; il senso di un universo sconosciuto e inconoscibile, dove il processo nascita-morte si svolge «sotto cieli noncuranti» e tuttavia partecipi.

Dylan Thomas nacque il 27 ottobre 1914 a Swansea, nel Galles. Suo padre insegnava alla Grammar School del paese, dove il ragazzo Dylan compì i suoi primi studi, dando precocemente prova del suo esplosivo talento di poeta nel 1934 con Eighteen Poems. La infaticabile scopritrice di talenti letterari, Edith Sitwell, riconobbe subito in lui una voce di poeta completamente nuova. Seguirono Twenty-Five Poems nel 1936, e nel 1939 The World I Breathe e The Map of Love, dove si alternano versi e prose. Nel 1940 Thomas si rivela narratore col libro di racconti A Portrait of the Artist as a Young Dog. Thomas aveva lavorato per un anno come reporter al «South Wales Evening Post». Nel 1936 aveva sposato Caitlin Mac Namara e si era stabilito a Laugharne, in una casa sul mare. Dal matrimonio con Caitlin ebbe una figlia. Scoppiata la guerra, riformato dal servizio militare, cominciò a lavorare negli studi radiofonici della BBC di Londra. La collaborazione radiofonica continuò per tutto il resto della sua vita e le sue radioconversazioni furono l’occasione di molte delle sue più belle pagine di prosa. Dopo le raccolte di poesie Deaths and Entrances (1946) e In Country Sleep (1931) pubblicò i suoi Collected Poems 1934-1952.
Si recò più volte negli Stati Uniti, per letture di poesie, e in Italia, soggiornando soprattutto all’isola d’Elba. La vita febbrile e sregolata degli ultimi anni minò gravemente la sua salute. Dopo aver consegnato alla BBC il «dramma per voci» Under Milk Wood partí per un nuovo «poetry-reading tour» negli Stati Uniti. Morì per emorragia cerebrale a New York il 9 novembre 1953.
Di Thomas, Einaudi ha pubblicato Prose e racconti e Molto presto di mattina, che raccoglie le conversazioni radiofoniche tenute alla BBC dal 1945 al 1953. Questa stessa collana ospita ora anche Ritratto dell’autore attraverso le lettere, una suggestiva scelta dell’epistolario (a cura di Costantine Fitzgibbon), che può essere letta come una appassionata autobiografia.

Gli Archetipi dell’Inconscio Collettivo (1934/1954) – Il Concetto d’Inconscio Collettivo (1936)

Gli Archetipi dell’Inconscio Collettivo (1934/1954) – Il Concetto d’Inconscio Collettivo (1936)

Autore/i: Jung Carl Gustav

Editore: Bollati Boringhieri Editore

traduzioni di Elena Schanzer e Antonio Vitolo

pp. 96, Torino

«Un certo strato per così dire superficiale dell’inconscio è senza dubbio personale: noi lo chiamiamo inconscio personale”. Esso poggia però sopra uno strato più profondo che non deriva da esperienze e acquisizioni personali, e che è innato. Questo strato più profondo è il cosiddetto “inconscio collettivo”». […]

«Il concetto di archetipo, che è indispensabile correlato dell’idea di inconscio collettivo, indica l’esistenza nella psiche di forme determinate che sembrano essere presenti sempre e dovunque». (Jung)

Omaggio agli Italiani – Una Storia per Tradimenti

Omaggio agli Italiani – Una Storia per Tradimenti

Autore/i: Magli Ida

Editore: Rizzoli

pp. 176, Milano

Un’invettiva e una ricostruzione storica. Con un’idea di fondo: mai nessun popolo come quello italiano è stato tradito dai suoi governanti in maniera così determinata, ossessiva, cinica, perversa. Gli Italiani hanno primeggiato nelle arti e nella scienza; il loro pensiero è stato un fondamento e un faro nello sviluppo della civiltà occidentale. Eppure papi, re, imperatori, dittatori, banchieri, politici, per coltivare il proprio Potere, hanno calpestato gli Italiani, hanno sfruttato la loro natura, le loro città, le loro doti, favorendo in essi un perenne sentimento di vergogna, un’immagine deteriore di vigliaccheria e di preordinata sconfitta.

Leaps of Faith: Science, Miracles and the Search for Supernatural Consolation

Leaps of Faith: Science, Miracles and the Search for Supernatural Consolation

Autore/i: Humphrey Nicholas

Editore: Copernicus

with a new foreword by Daniel Dennett.

pp. 244, New York

How many of us believe in telepathy? Or in ghosts? Or the power of prayer? In this provocative and disturbing book Nicholas Humphrey discusses why so many people still cling, like children seeking reassurance, to belief in supernatural forces: an immaterial soul, universal connectedness and life after death.
Using a novel approach, the “Argument from Unwarranted Design”, Humphrey mounts a devastating critique of the existing evidence for the paranormal, ranging from miracles to the laboratory evidence for extrasensory perception. He asks why so many sensible people nonetheless refuse to give up the search, and especially why certain exceptional individuals may still become convinced they themselves have supernatural powers. He explains the psychology of what he calls “paranormal fundamentalism” — the unshakable belief that, whatever the evidence, “there must be something there”, and traces this to our deep-seated attachment to a mind-body dualism.
In the end, Humphrey argues, it is not only the facts of science but the laws of logic that rule out the truth of most paranormal claims. Yet does this mean the real world we live in is poorer than it might be? Far from it. In a surprising twist, he concludes that the world as it is, governed by natural laws without the possibility of psychic powers or supernatural intervention, has been and is the best cradle for human development.
Leaps of Faith is a witty, philosophical, shocking, and thoroughly absorbing look at our most closely held beliefs about religion, nature, and each other.

Nicholas Humphrey is Professor of Psychology at The New School University and a Research Fellow in Philosophy at the London School of Economics.

Nuovo Cristianesimo – Dialoghi tra un Innovatore e un Conservatore – Primo Dialogo

Nuovo Cristianesimo – Dialoghi tra un Innovatore e un Conservatore – Primo Dialogo

Il testamento spirituale e politico di uno dei massimi rappresentanti del socialismo premarxista

Autore/i: de Saint-Simon Henri

Editore: Editori Riuniti

introduzione e cura di Gian Mario Bravo, titolo originale: Nouveau Christianisme.

pp. XXXIX-72, Roma

Ancora al di qua di qualsiasi concezione classista, l’«utopista» Saint-Simon ha il merito di essere stato il reale anticipatore e il primo precursore del socialismo moderno, mentre a lui fanno riferimento correnti e metodologie di grande sviluppo nel secolo passato: il positivismo, la sociologia, la storiografia scientifica.
Al fondo del suo pensiero tuttavia resta il messaggio di una religione nuova, sociale e rivoluzionaria. Nel Nuovo    cristianesimo, divenuto immediatamente la bibbia dei sansimoniani, egli svolge appunto la critica più decisa al cristianesimo tradizionale, accusato di aver dimenticato il precetto della fratellanza. La genuina religiosità che vi si esprime rende questa visione di piena attualità alla luce dei più recenti sviluppi delle dottrine che nel cristianesimo cercano la loro ispirazione.

Della Fedeltà

Della Fedeltà

Titolo originale: De la Fidélité

Autore/i: Nedoncelle Maurice

Editore: Edizioni Paoline

traduzione di E. Castelluccio.

pp. 200, Roma

Per il lavoro che presentiamo, le ambizioni del Nedoncelle sarebbero alquanto modeste: «All’autore basterebbe – sono parole sue – che vi si trovasse un primo saggio di descrizione fenomenologica e uno sforzo di lucidità morale». Ma non ci pare che il saggio sia soltanto questo.
È la trasposizione in campo metafisico della vita dell’uomo, anche negli aspetti più banali, in quanto interessanti la fenomenologia della fedeltà.
Fondamentale, al riguardo la considerazione degli elementi essenziali che pongono L’atto della fedeltà sul piano metafisico sebbene anche la visuale specifica della fedeltà nel suo valore biologico sia importantissima agli effetti dell’esatta comprensione di tutto lo sviluppo del saggio. Logicamente, la fedeltà perchè sia atto cosciente, deve svincolarsi dalla piattaforma naturale, biologica degli istinti, per espandersi nel campo della libertà e in questo senso essa è manifestazione dell’impegno della persona umana che si organizza psicologicamente, per il raggiungimento di un ideale superiore.
È alla luce di questa organizzazione che il Nedoncelle studia gli aspetti ordinari della vita di fedeltà, il contratto e le mutue obbligazioni, come pure metafisica del giuramento o della promessa a Dio.
In tale clima acquista particolare valore l’esame metafisico della vita religiosa in se stessa e della stessa fedeltà nella vita di famiglia.
La conclusione finale cui l’A. induce è che, essendo la fedeltà un valore d’ordine metafisico, essa sarà valida quando l’uomo si convincerà che occorre farla dipendere o agganciarla al supremo Trascendente, Dio.

La Rilegatrice del Fiume – Romanzo

La Rilegatrice del Fiume – Romanzo

Titolo originale: La Relieuse du Gué

Autore/i: Delaflotte Mehdevi Anne

Editore: Edizioni Frassinelli

traduzione di Francesco Bruno.

pp. 250, Milano

Nella quiete della Dordogna, nella casa del nonno affacciata sul fiume, lontana dalla mondanità di una promettente quanto arida carriera diplomatica nella metropoli parigina, Mathilde ha trovato finalmente la sua vocazione: si è dedicata all’attività di famiglia, la legatoria di libri antichi. Cuoio, pelle, fibra di legno, foglie d’oro e pigmenti, con i loro profumi evocativi e inebrianti, sono ora i compagni di vita della giovane donna che restaura con attenta passione le opere che le vengono affidate. E niente sembra scalfire i suoi ritmi tranquilli. Finché, una mattina, qualcuno bussa alla porta. Quando Mathilde apre, davanti a lei si presenta un affascinante sconosciuto, zuppo di pioggia, concitato e insistente, che le chiede di rilegare un prezioso volume in pessime condizioni. Mathilde accetta, sperando in cuor suo di poter rivedere quell’uomo dalla bellezza sconvolgente, sparito nella cortina di pioggia che non cessa di cadere. Ma il giorno dopo scopre che il giovane è stato travolto da un camion ed è morto all’ospedale. Adesso lei ha tra le mani un oggetto che non le appartiene e desidera solo restituirlo. Perciò, cerca al suo interno una traccia, un indizio, un segno. E trova soltanto una serie di tavole che ossessivamente ritraggono un santuario.
Nella quiete della Dordogna, nella casa del nonno affacciata sul fiume, lontana dalla mondanità di una promettente quanto arida carriera diplomatica nella metropoli parigina, Mathilde ha trovato finalmente la sua vocazione: si è dedicata all’attività di famiglia, la legatoria di libri antichi. Cuoio, pelle, fibra di legno, foglie d’oro e pigmenti, con i loro profumi evocativi e inebrianti, sono ora i compagni di vita della giovane donna che restaura con attenta passione le opere che le vengono affidate. E niente sembra scalfire i suoi ritmi tranquilli. Finché, una mattina, qualcuno bussa alla porta. Quando Mathilde apre, davanti a lei si presenta un affascinante sconosciuto, zuppo di pioggia, concitato e insistente, che le chiede di rilegare un prezioso volume in pessime condizioni. Mathilde accetta, sperando in cuor suo di poter rivedere quell’uomo dalla bellezza sconvolgente, sparito nella cortina di pioggia che non cessa di cadere. Ma il giorno dopo scopre che il giovane è stato travolto da un camion ed è morto all’ospedale. Adesso lei ha tra le mani un oggetto che non le appartiene e desidera solo restituirlo. Perciò, cerca al suo interno una traccia, un indizio, un segno. E trova soltanto una serie di tavole che ossessivamente ritraggono un santuario romano. Anzi, guardando meglio, in uno dei risguardi si cela un foglio ingiallito dal tempo. Una lista di nomi, che le suonano vagamente familiari. Per restituire il libro al legittimo proprietario, Mathilde scaverà in un mistero sepolto troppo a lungo. E incontrerà l’uomo che le salverà la vita. In molti sensi.

Haiku e Sakè

Haiku e Sakè

In viaggio con Santōka

Autore/i: Tartaro Susanna

Editore: add Editore

pp. 160, Torino

Il libro di Susanna Tartaro è un viaggio, attraverso dodici tappe, nel mondo degli haiku e dei suoi girovaghi autori; Santōka su tutti, ma anche Bashō e Issa, letti oggi con l’occhio di chi abita una città con tutte le sue piccole e continue trappole alla nostra felicità.

Susanna Tartaro – che lavora a Radio3 e da anni cura Fahrenheit, storico programma di “libri e idee” – nel suo blog Dailyhaiku, racconta la propria passione per la poesia giapponese fatta di 5-7-5 sillabe, in cui si racchiudono, miracolosamente, saggezza e dolcezza, sapere e fantasia.

L’haiku è una forma d’arte che ha origini lontane e nel libro Susanna Tartaro ne ripercorre la strada, restituendo questi piccoli e perfetti poemi alla nostra contemporaneità.

Nelle pagine, i versi del monaco viandante Santōka dialogano con la quotidianità di motorini che sfrecciano nel traffico, con il lavoro alla radio, con l’attesa di un certificato o di un autobus, ma anche con gli improvvisi istanti di bellezza che spuntano da un marciapiede o da un sorriso intravisto dal finestrino.

Haiku e sakè, accompagnato da alcune fotografie che segnano i capitoli del racconto, è un libro che trasmette passione e amore per la parola e per la scrittura, ed è capace di avvicinare i secoli e rendere universale il linguaggio di una poesia solo apparentemente semplice, carica invece di mille sfaccettature. Basta imparare a osservarle.

Il Libro del Vento

Il Libro del Vento

La Prima Definitiva Storia del Vento: Come Porta la Vita nel Mondo Distribuendo Energia e Calore, Influenzando i Fenomeni Meteorologici, Favorendo la Riproduzione delle Piante e la Migrazione di Molte Specie Animali, Modificando il Paesaggio, Agendo sul Comportamento dell’Uomo

Autore/i: Watson Lyall

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prima edizione, traduzione di Giuseppe Politi, collana: Zoom, titolo originale: Heaven’s Breath.

pp. 428, Milano

…Tra tutte le forze naturali il vento è sempre stato la più difficile da afferrare. Ci sfiora, ci muove, ma non possiamo toccarlo a nostra volta. Fu la nostra prima esperienza dell’ineffabile. Qualcosa con una potenza indescrivibile, troppo remoto per poter essere visto, ma abbastanza vicino per essere sentito in un modo molto intimo, quasi personale…

Senza il vento gran parte della Terra sarebbe inabitabile. Questo libro è la prima analisi completa, esaurientissima e ampiamente informativa di tutti gli aspetti che caratterizzano uno tra i più affascinanti elementi della natura, tanto più curioso in quanto privo di corporeità e di sostanza, ma indispensabile perché ci possa essere vita nel nostro pianeta. Dopo aver esaminato la geografia, la biologia e la fisiologia del vento, mostrando in quanti modi disparati questo soffio invisibile abbia formato qualcosa a partire dal nulla, l’autore si sofferma sulla storia: ci sono venti, infatti, divenuti famosi per aver determinato l’esito di battaglie decisive. Intriganti e originali sono anche i capitoli dedicati alla mitologia, al folclore, alle credenze religiose, così come il percorso tra le opere d’arte che durante i secoli l’aria in movimento ha ispirato.

Lyall Watson, studioso di biologia marina, antropologia ed etologia. È stato responsabile di spedizioni in Indonesia, Oceano Indiano, Antartide, Nuova Guinea.