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Le Donne Amano la Terra e il Cielo

Le Donne Amano la Terra e il Cielo

Concretezza ed emotività: l’arte di vivere al femminile

Autore/i: Giommi Roberta

Editore: Edizioni Frassinelli

introduzione dell’autrice.

pp. XIII-198, Milano

«Le donne amano la terra e si chinano su questa parte ancestrale che si collega con l’identità dell’essere madre e del sesso. La dimensione femminile terrestre è costituita da viscere, desiderio, amore e passione. Ma le donne amano anche il cielo, e devono regalarsi la possibilità di scrutare un orizzonte più ampio e di tendere l’anima all’infinito.»

Razionalità e cuore, responsabilità e ribellione, logica e intuito sono gli eterni estremi in cui molte donne si dibattono alla ricerca di un delicato equilibrio che coniughi le esigenze della realtà (maternità, gestione famigliare, lavoro) fatta di rigide regole con il richiamo dei sentimenti e della spiritualità.
Purtroppo, talvolta si lasciano intrappolare in un copione di vita scritto da altri, zittendo i «pensieri della pancia» a favore di quelli della testa. Roberta Giommi, nota psicologa e sessuologa, ci spiega in questo libro come sfuggire a ruoli troppo rigidi, fermarsi ad ascoltare i propri desideri, accettare la forza dei sentimenti senza averne paura, ritrovando la capacità di cambiare e di riprogettare la propria vita. Si può infatti imparare la «disobbedienza ragionevole», che permette di gestire la diversità senza rompere le relazioni sociali, o scegliere la solitudine come competenza e risorsa anziché come condanna, o fidarsi dell’intuizione per prendere una decisione. E da questo dialogo ininterrotto con gli altri e con le molte voci interiori del sé sgorgherà quella capacità curativa che sana i conflitti del passato e le ferite del presente, per disegnare un futuro costituito da antichi miti e nuove sfide, da piccole felicità e grandi speranze. Ma l’autrice parla anche agli uomini, e a loro dedica riflessioni e pensieri, aiutandoli a comprendere meglio la psicologia delle loro partner e approfondendo terni quali la seduzione, il rapporto di coppia, l’evoluzione dei ruoli. Un testo appassionante, un vero viaggio di esplorazione interiore, capace di parlare alla nostra anima segreta con coraggio e sensibilità.

Roberta Giommi, nata a Firenze, è psicologa e psicoterapeuta, esperta nei problemi della coppia e della famiglia. Dal 1980 dirige l’Istituto Internazionale di Sessuologia che svolge attività di ricerca e di formazione dei consulenti in sessuologia e degli esperti in educazione sessuale. Negli ultimi dieci anni si è occupata di mediazione di separazione e divorzio. È autrice di numerose pubblicazioni tra cui: La psicoterapia breve delle disfunzioni sessuali, Progetto educazione sessuale, Educazione emotiva, affettiva e sessuale, Eros e Thanatos, La mediazione nei conflitti familiari, Il trauma delle separazione difficili. Collabora a numerose riviste cura, per l’inserto Salute di Repubblica, la rubrica «Lui e Lei».

L’Astrologia Cinese

L’Astrologia Cinese

Che bestia sei?

Autore/i: Benedetto Carlangela

Editore: Casa Editrice Meb

presentazione dell’autrice.

pp. 144, nn. illustrazioni b/n, Padova

Che bestia sei?, un titolo curioso per un argomento altrettanto sorprendente, da noi, in Occidente, ancora tutto da scoprire, ma che da millenni guida la quotidiana esistenza dei figli del Sol Levante. In Oriente, infatti, si arriva ancora oggi a condizionare un matrimonio, un rapporto d’affari, un’amicizia in relazione alle corrispondenze zodiacali deducibili dall’anno di nascita delle persone interessate. Così, per esempio: chi è nato nel1920 è una Scimmia, mentre chi è nato nel 1940 è un Drago e così via. Questo libro (tutt’altro che denso di complessi calcoli astronomici) presenta in modo semplice il mondo dell’Astrologia Cinese e permette di individuare, sin dal primo incontro, le tendenze e le inclinazioni di chi ci sta vicino, amico o nemico che sia, rifacendoci al tipo di Bestia con la quale la sua data di nascita lo identifica. Una guida utile e pratica, dunque, ma anche divertente per scoprire noi stessi e gli altri sulla base di una semplice domanda: Che bestia sei?.

Carlangela Benedetto, laureata in lettere, ha formato la sua cultura alla Sorbona di Parigi a diretto contatto con i più noti studiosi delle dottrine filosofiche orientali dai quali ha acquistato il gusto della ricerca esoterica. È autrice di interessanti servizi giornalistici sulle scienze occulte, argomento trattato anche in varie trasmissioni televisive.

Il Primato del Nulla e le Origini della Metafisica

Il Primato del Nulla e le Origini della Metafisica

Per una ricomprensione del pensiero di Parmenide

Autore/i: Colombo Alberto

Editore: Vita e Pensiero

unica edizione, presentazione di Gustavo Bontadini, introduzione dell’autore.

pp. VII-152, Milano

Nel rivolgersi a se stesso per autocomprendersi il pensiero occidentale è ricorso non infrequentemente al concetto di nihilismo.
Questo studio intende riallacciarsi all’indagine sul nihilismo ed alla sua definizione, soprattutto in rapporto alla metafisica greca.

D’altro canto esso perviene ad una determinazione del concetto in questione quale primato fondante del nulla sull’essere.
Del nihilismo così inteso la prima ed egemonica comparsa avviene nella stessa ontologia di Parmenide.
Attraverso una ricomprensione del pensiero parmenideo questa ricerca intende predisporre un modello concettuale per un rinnovamento dell’ermeneutica della metafisica occidentale.

Alberto Colombo, nato a Gallarate nel 1941, è ordinario di storia e filosofia nei licei. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza presso l’Università statale di Milano, si è dedicato a studi di carattere filosofico, perfezionandosi in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha pubblicato negli Atti dei Convegni del « Centro di studi filosofici » di Gallarate i seguenti lavori: Il concetto veritativo di filosofia e la possibilità del pluralismo filosofico (1971) e La fede, il simbolo e il sapere filosofico (1972).

Corso di Metafisica

Corso di Metafisica

La pazienza d’essere

Autore/i: Gilbert Paul Pierre

Editore: Edizioni Piemme

unica edizione, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Maria Teresa La Vecchia, in copertina: B. Gozzoli, Sant’Agostino, coro, (San Gimignano).

pp. 350, Casale Monferrato (AL)

Questo libro tratta dell’essere. Senza l’essere, non vi sarebbe nulla. Il nostro tempo però non ha più la pazienza d’essere. Il filosofo ha il dovere di ricordare ai suoi contemporanei cosa essi omettono distruggendo se stessi. Ad essi oggi ricorda le condizioni della loro sopravvivenza messa in pericolo.
Il nostro tempo, impaziente, si attiva ad annullare le differenze tra gli uomini e ad eliminare ciò che non tollera questa uniformità. L’impazienza sopprime l’essere, il tempo e gli altri. Noi dobbiamo ritrovare il senso dell’essere, del tempo e delle differenze.

Paul Pierre Gilbert, gesuita, nato a Charleroi (Belgio) nel 1945, ha condotto i suoi studi filosofici e teologici presso l’Università Gregoriana di Roma, l’Ecole Pratique des Hautes Etudes di Parigi e nell’Università di Lovanio. Dal 1986 è titolare della cattedra di Metafisica all’Università Gregoriana.
Ha pubblicato in francese vari libri su Anselmo d’Aosta; in spagnolo una raccolta di articoli su J. Derrida, J .L. Marion, P. Ricoeur, E. Lévinas; in italiano La semplicità del principio, Piemme, 1992 e Introduzione alla teologia medioevale, Piemme, 1992.

Il Potere è in Noi

Il Potere è in Noi

Potenziare la memoria per farne lo strumento del proprio successo

Autore/i: Lorayne Harry

Editore: Armenia Editore

prefazione dell’editore, traduzione di Valeria Galassi.

pp. 256, Milano

“Siamo nati disarmati. La mente è l’unica arma in nostro possesso.”

Harry Lorayne, uno dei maggiori esperti mondiali nel campo delle potenzialità della memoria, ci rivela in questo manuale agile e sintetico, ma al tempo stesso profondo, come penetrare le leggi che governano i meccanismi della psiche.
I lettori potranno trarre beneficio dal metodo proposto dall’autore imparando a:

Accrescere il potere della memoria e la concentrazione;
Rafforzare le buone abitudini eliminando le cattive;
Raggiungere il successo economico;
Avere fiducia in se stessi;
Sconfiggere la paura.

Una metodologia scientifica ampiamente collaudata per fare della propria mente un’arma invincibile, per raggiungere i propri obiettivi in campo personale e nell’ambiente di lavoro.

Aure

Aure

I luoghi e i riti

Autore/i: Zolla Elémire

Editore: Marsilio Editori

pp. 184, fotografie e ill. b/n, Venezia

«Aura» per tutto l’Ottocento è una parola che sale facilmente alle labbra, si applica a nuovi usi con piacere e sollecitudine: un trattato del1836 attribuisce all’aura del seme la fecondazione, aura è denominato l’effluvio di punte metalliche cariche di elettricità, lo stordimento che precede l’attacco epilettico e per estensione delizioso smarrimento e la goduta paura che annunciano la possessione nella macuba e nel vudù.
Poi «aura» è diventata una parola desueta, ed è avvenuto repentinamente, poiché ci si è accorti che oggi si vive fra persone e cose in serie, che per antonomasia non irradiano nulla; sottili mortificazioni, inesorabili appiattimenti spengono i luoghi e la gente.
Ormai manca da noi l’occasione di usare la parola, che subito cessa però di suonare aulica e vaga allorquando, in rari luoghi illesi dell’Oriente, un’aura ci viene incontro in tutta la sua forza. Ancora accade: nelle più remote campagne dell’India, fra i prati ondosi color smeraldo, accanto agli stagni di ninfee, l’intensità degli sguardi stordisce; ecco che cosa intendevano i Romani quando parlavano di luoghi o di persone «geniali», i Greci quando dicevano «demóniaci».

Elémire Zolla (Torino 1926) insegna all’Università di Roma. Ha pubblicato L’eclissi dell’intellettuale (1959), Volgarità e dolore (1961), Storia del fantasticare (1963), l’antologia I mistici dell’Occidente (1963), Le potenze dell’anima (1968), I letterati e lo sciamano (1969), Che cos’è la tradizione (1971), Le meraviglie della natura. Introduzione all’alchimia (1974) e, scritti in inglese, uscivano in Inghilterra e negli Stati Uniti Archetypes (1981) e The Androgyne (1982).

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Addio all’Occidente

  • Che cos’è l’aura
  • Ore elette
  • L’aura delle coincidenze
  • Aure d’Italia. Una romantica passione nel Canavese
  • Bernescanti in Tuscia
  • Tarantole e vipere sacre
  • Una salma aureolata a Milano 37 Santuari neoplatonici nei Cimini
  • Addio all’Occidente, dalla Provenza
  • Con l’acqua alla gola

L’aura dell’induismo

  • Qual è l’aura dell’India
  • L’allenamento alla danza
  • La città del sole
  • Ricordi ayurvedici
  • Congresso mondiale dell’induismo

Bali

  • L’incanto di Bali. Desiderio, forma e tecnica
  • Due esempi e 1/2 di teatro «della crudeltà»; un esempio di poesia da transe
  • Culto dei morti
  • Lo yoga balinese

Iran, Nubia, Israele

  • Incontro a Persepoli
  • Esoterismo zoroastriano
  • Le confraternite sufi
  • Dallo dhikr agli zar nella Nubia
  • Aure ricostituite in Israele?

Taoismo cinese e sciamanesimo coreano

  • Cercando la Cina a Singapore
  • Lembi taoisti a Taiwan
  • Sciamane coreane
  • Una iniziazione

Bibliografia

Nota al testo di Grazia Marchianò

La Scimmia che Siamo

La Scimmia che Siamo

Il passato e il futuro della natura umana

Autore/i: de Waal Frans

Editore: Garzanti Editore

traduzione dall’inglese di Fiorenza Conte, le fotografie sono dell’autore, titolo originale dell’opera: «Our Inner Ape»

pp. 368, 14 fotografie b/n, Milano

Frans de Waal espone l’idea provocatoria che le nostre qualità più nobili come la generosità, la bontà e l’altruismo, facciano altrettanto parte della nostra natura come i nostri istinti più bassi. Dopotutto queste qualità le condividiamo con un altro primate meno conosciuto dello scimpanzé: il bonobo. Mentre i paralleli tra la brutalità degli scimpanzé e quella umana sono facili da individuare, de Waal ritiene che il pacifico bonobo sia un modello da studiare altrettanto legittimo per indagare sulla nostra eredità di primati.
Mettendo in relazione anche la moralità e il desiderio di giustizia dell’umanità con il comportamento dei primati, propone una visione della società che contrasta fortemente con l’immagine distorta che alcuni danno dell’evoluzione secondo il modello darwiniano. Ne risulta che le nostre migliori qualità sono più profondamente radicate nel nostro DNA di quanto molti esperti pensassero in un primo tempo.

Frans de Waal, zoologo ed etologo, è specializzato nello studio dei primati. È nato in Olanda e attualmente insegna psicologia allo Yerkes Regional Primate Research Center della Emory University ad Atlanta.

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  • Scimmie in famiglia
  • Potere
  • Sesso
  • Violenza
  • Bontà
  • La scimmia bipolare

Bibliografia
Ringraziamenti
Fotografie
Indice analitico

Il Tunnel dell’Orrore

Il Tunnel dell’Orrore

Un nuovo romanzo del Maestro dell’horror

Autore/i: Koontz Dean R.

Editore: Fanucci Editore

prima edizione, basato sulla sceneggiatura di Larry Block, postfazione dell’autore, cenni sull’autore: Bernardo Cicchetti, traduzione di Bernardo Cicchetti, collana: Il Libro D’Oro, titolo originale: The Funhouse.

pp. 240, Roma

La collana il libro d’oro presenta un’attenta e ricercata selezione dei migliori romanzi o racconti del genere horror, fantasy e fantascienza. Infatti nasce con il preciso scopo di dare al lettore il meglio che si sia prodotto negli ultimi anni nel campo della narrativa  fantastica. In questa collana non fanno fatica a convivere autori come Asimov, Powers, Dick, Laymon, McCaffrey, Anderson, Spirrad e tanti altri ancora, delineando un contorno letterario di altissimo valore e di indiscussa qualità. In questo senso il libro d’oro assume un ruolo di notevole importanza nella produzione editoriale della Fanucci Editore, ormai da vent’anni specializzata in questo settore, con oltre dieci collane dedicate ai massimi autori di horror, fantasy e fantascienza.

Ellen guarda la culla e trema… Il suo figlioletto, un bambino avuto da Conrad Straker, padrone del TUNNEL DELL’ORRORE di uno dei Luna Park più grandi d’America, sta raspando e squittendo… Si agita… Vuole scendere dalla culla. Ellen si chiede perchè la sorte ha dovuto colpirla in quel modo, perchè il destino le ha mandato un figlio che non è normale, un figlio mostruoso nella forma e nella mente, un figlio che… Vuole ucciderla!
Ma questo è solo l’inizio… Fuggita dal Luna Park, inseguita dalla maledizione e dalla minaccia di un marito sadico, Ellen vivrà un incubo interminabile, perseguitata dall’immagine di quel figlio mostruoso, e in quell’incubo resteranno coinvolte le persone che lei più ama, vittime ignare di una persecuzione feroce e spietata. Dean Koontz, uno degli autori più prolifici e affermati del genere horror, uno dei maestri della moderna letteratura fantastica, ha scritto una storia agghiacciante, degna di figurare accanto ai romanzi più importanti della sua produzione. Una storia che non lascia un attimo di respiro e conduce il lettore fino alla sua terribile conclusione attraverso una vicenda credibile e umanissima, segnata da una presenza malefica e assassina. In questo Il Tunnel dell’Orrore possiamo trovare un koontz al meglio delle sue possibilità che scrisse questo romanzo dalla sceneggiatura del film omonimo di Tobe Hooper, maestro riconosciuto del cinema dell’orrore.

Dean R. Koontz: Scrittore nord americano nato nel 1945, esordì nel 1967 sulle pagine della rivista Fantasy and Science Fiction, guadagnandosi in breve tempo la reputazione di autore fra i più promettenti del genere fantascientifico, grazie all’originalità dei temi trattati ed allo stile accattivante. Ottenuto il successo nel 1973 col romanzo Demon Seed, storia fantaorrofica di una donna fecondata da un computer trasposta in film da Donald Cammell (Generazione Proteus, ’77) con l’interpretazione di Julie Christie Koontz si dedicò in maniera più continua all’horror, miscelato con la fantascienza, utilizzando anche un’impressionante serie di pseudonimi K.R. Dwyer, Leigh Nichols, Brian Coffey, Owen West e Richard Paige e producendo una serie di romanzi che raggiunsero vasta popolarità. Oggi Dean Ray Koonz viene considerato uno degli autori più rappresentativi del genere horror, secondo solamente a Stephen King.

Saggio Sull’Esotismo – Un’Estetica del Diverso

Saggio Sull’Esotismo – Un’Estetica del Diverso

Seguito dal Saggio sul Misterioso

Autore/i: Segalen Victor

Editore: Edizioni del Cavaliere Azzurro

prima edizione, «L’alterità di Victor Ségalen» di Jean Richards, traduzione di Franco Marconi, la traduzione del Saggio sul Misterioso è dovuta a Sandro Toni.

pp. 136, Bologna

Victor Segalen (Brest, 1871-1919) è uno dei più originali scrittori vissuti a cavallo del secolo. Medico, navigatore, letterato e archeologo, ebbe una vita inquieta e avventurosa, nel corso della quale soggiornò a lungo in Oceania e in Cina.
Appartengono a quel periodo romanzi e poesie ispirate alle culture di quei paesi, in particolare ai maori di Tahiti e al «Grande Impero Cinese». Gli anni trascorsi in Oceania gli diedero modo di riflettere sulla nozione di «esotismo», tanto che dal 1908 iniziò a raccogliere in note e brevi spunti teorici le sue idee sull’argomento. Il Saggio sull’esotismo non vide mai la luce, anche se Segalen non cessò di arricchire il suo dossier di appunti, riflessioni, lettere, in vista di una pubblicazione. «L’Esotismo è tutto ciò che è altro – scrive – significa aprirsi all’estraneità dell’Altro e sentire se stessi, tra gli altri, rivestiti di un’estraneità inquietante», e, in un altro passo: «Stabilisco di chiamare Diverso tutto ciò che fino ad oggi è stato definito estraneo, insolito, inatteso, sorprendente, misterioso, amoroso, sovrumano, eroico e perfino divino, tutto ciò che è Altro…».

Nel Saggio sul Misterioso Segalen intende elaborare l’estetica del conflitto tra Reale e Immaginario. Il «momento misterioso» nasce dall’interferenza di due mondi, quello «naturale», solito, abituale, nel quale viviamo, e quello insolito, bizzarro, che ci prende talvolta alla gola con la sua inconfutabile presenza. Ma il «momento misterioso» non può esaurirsi solo nell’impatto tra il normale e l’insolito, che, presentandosi in realtà come opposti e complementari ad un tempo, fanno cosi del «momento misterioso» l’attimo del superamento e della superiore conciliazione.

Racconti dall’India

Racconti dall’India

Autore/i: Zimmer Heinrich

Editore: Red Edizioni

a cura di Verena Hefti dall’originale tedesco Weisheit Indiens.

pp. 128, Como

Il grande indologo Heinrich Zimmer (1890-1943) raccoglie in questa piccola, magica antologia il meglio della favolistica classica indiana: racconti e apologhi trascritti in uno stile limpido e raffinato. «La spontanea saggezza dell’India» scrive Zimmer «è maestra in queste forme indirette di comunicazione e sa produrre grandi effetti.» Il libro però non si ferma qui. Tutti i racconti sono infatti accompagnati dal commento di Zimmer stesso, che in questo modo svela al lettore il loro valore simbolico e il loro significato profondo.
Perché «le fiabe vere sono misteri che fecondano ciascuno, secondo il livello di maturità raggiunto».

Robert Heinrich Zimmer (Greifswald, 6 dicembre 1890 – New Rochelle, 20 marzo 1943) è stato uno storico delle religioni e orientalista tedesco. Figlio del celtista Heinrich Zimmer (1851-1910), Robert Heinrich Zimmer è stato un famoso indologo tedesco. Dopo aver studiato germanistica e indologia, Robert Heinrich Zimmer si laureò all’Università di Berlino nel 1913 dibattendo una tesi sulla “Storia dei gotra” ovvero sulle origini dei lignaggi patrilineari della casta dei brahmani.Nel 1938 con il varo in Germania delle leggi razziali Zimmer fu costretto ad abbandonare gli incarichi accademici per aver espresso delle dure critiche al regime nazista e per aver sposato, nel 1928, Christiane von Hofmannsthal (1902-1987) la figlia dello scrittore di origini ebraiche Hugo von Hofmannsthal. Riparato in Inghilterra, Zimmer ottenne l’incarico di lettore presso l’Università di Oxford e, recatosi negli Stati Uniti nel 1941, l’incarico di visiting professor prima presso la Johns Hopkins University di Baltimora poi presso la Columbia University di New York. Colpito dalla polmonite Zimmer morì a New Rochelle il 20 marzo del 1943.

An Introduction Islamic Cosmological Doctrines

An Introduction Islamic Cosmological Doctrines

Conceptions of nature and methods used for its study by the Ikhwān al-Ṣafā’, al-Bīrūnī, and ibn Sīnā

Autore/i: Nasr Seyyed Hossein

Editore: Thames and Hudson Ltd

revised edition, preface by H. A. R. Gibb, preface and introduction by the author.

pp. XXIII-318, London (Great Britain)

Twenty-three years ago, when Dr Nasr first began this detailed study of the Islamic conception of the cosmos, Western science had apparently relegated traditional cosmology to the status of mere superstition and fantasy. Since then the monolithic structure of modern thought, with all its claims to exclusiveness, has been severely questioned, and many works have been devoted to the traditional cosmologies of Hinduism, Buddhism, the Kabbala and Taoism. Despite the extraordinary growth of interest in Sufism and Islamic philosophy in the West, however, no new general study of Islamic cosmology has been produced since Dr Nasr’s pioneering work was first published in 1964. A variety of modifications and corrections, together with an extensive supplementary bibliography, were included in the revised edition, which is now published for the first time in paperback. Dr Nasr concentrates on the particularly formative period of the 4th Hijra (eleventh century AD) and on its leading figures, the Ikhwān al-Ṣafā’ (Brethren of Purity), al-Bīrūnī and Ibn Sīnā (Avicenna), but his primary purpose has been to analyse the structure and contours of the various cosmological schemes as permanent aspects of Islamic thought. Original Arabic and Persian texts unknown or little studied in the West indicate that, while some elements of Islamic cosmology were drawn from Alexandrian and other sources, it became fully integrated within the Islamic worldview in uniformity with the principles of Islamic revelation.

Seyyed Hossein Nasr is a distinguished scholar and the author of many books, including Man and Nature, The Spiritual Crisis of Modern Man (1976) and Islamic Science – An Illustrated Study (1976).

Treasured Qigong of Traditional Medical School

Treasured Qigong of Traditional Medical School

Autore/i: Huang Runtian

Editore: Hai Feng Publishing Company

preface by the author.

pp. 118, 4 photos in color f.t., 83 photos b/n, 2 illustration b/n, Hong Kong

Mr. Huang Runtian comes of a traditional-Chinese-medicine family. This provided him with ample opportunity to study traditional Chinese medicine and the Treasured Qigong Exercises of the Medical School in the days of his youth. Thanks to his ability, he has obtained great success, and he has become the only Master of the Treasured Qigong of the Medical School.
Mr. Huang Runtian took over his father’s career and developed it. During the recent years he devoted himself to spreading the Treasured Qigong Exercise of the Medical School, which had been kept a secret by the older generations. He toured around the country and went abroad to give lectures on the theory and method of the Treasured Qigong, gave treatment to patients, cured numerous patients, and trained hundreds of clinical professionals of the Treasured Qigong. H1s deeds and Qigong maneuvers have been publicizedby medla at home and abroad. He is a distinguished semor Qigong master.
Mt. Huang is now the Vice President of the China Hill 0580″: Science Research Society, in charge of the Qigong exchange with Japan and Southeast Asia. He 15 also director, special member, and senior advisor of many Qigong research organizations at home and abroad.
Mr. Huang now works with the Qigong Immunization Clinic of the Naval General Hospital, engaging in Qigong medicine, teaching and research work, and he has achieved excellent results.

Il Punto di Partenza della Metafisica – Metafisica e Storia della Metafisica

Il Punto di Partenza della Metafisica – Metafisica e Storia della Metafisica

Il tomismo di fronte alla filosofia critica – Volume 12

Autore/i: Maréchal Joseph

Editore: Vita e Pensiero

presentazione di Virgilio Melchiorre, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione di Marta Rossignotti.

pp. XXI-542, Milano

Joseph Maréchal (1878-1944) per lunghi anni, dal 1919 al 1935, fu maestro di filosofia in Lovanio: un magistero che, sebbene estraneo alle “mode” filosofiche del secolo XX, ha avuto un seguito di tutto rilievo. Vi attinsero studiosi come J.B. Lotz, K. Rahner, W. Brugger, E. Coreth, tanto per citare i più autorevoli rappresentanti della cosiddetta «Maréchal-Schule». La sua opera più significativa, in cinque volumi, Le point de départ de la Métaphysique. Leçons sur le développement historique et théorique du problème de la connaissance, porta un titolo quanto mai emblematico, disposto – com’è facile notare – fra tradizione scolastica e tradizione moderna: un’opera di mediazione che, nel modo più incisivo, rompe una secolare distanza e una lunga teoria di incomprensioni. Il volume, che qui viene presentato in traduzione italiana, corrisponde alla quinta parte dell’opera, ma può essere considerato come un libro a sé stante, certamente il più compiuto e profondo nella produzione teoretica di Maréchal. Si potrebbe dire che le due tensioni fondamentali, quella che resta nella tradizione metafisica e quella che si apre alla considerazione moderna della gnoseologia, vi trovano il più alto equilibrio e la più convincente integrazione. Determinante è in tal senso l’incontro con Kant e con l’asserto principale della sua ricognizione trascendentale, così come suona nella Critica della ragion pura: «se il condizionato è dato, è allora data altresì l’intera somma delle condizioni, e quindi è dato l’assolutamente incondizionato». Com’è noto, si trattava per Kant non di un asserto di realtà, ma solo di un’esigenza inderogabile della ragione. Attraverso un’articolata analisi Maréchal può invece piegarlo dalla parte di un asserto di realtà, anzi a fondazione dell’intero edificio metafisico. Se infatti la realtà del dato fenomenico può, nella sua finitezza, comprendersi solo sulla base ideale di un referente incondizionato, si deve poi ritenere che l’asserto dell’incondizionato è in ultima istanza anche un asserto di realtà: un semplice a priori logico non potrebbe certo dar conto di un dato fenomenicamente reale. L’intelligenza medievale, che ai trascendentali guardava come alle radici ontologiche dell’essere, trova così nella riflessione gnoseologica la sua costituzione più rigorosa. Maréchal vi giunge attraverso un lungo itinerario analitico, di cui appunto il presente volume vale come testimonianza alta e indimenticabile.

Il Grido Silenzioso

Il Grido Silenzioso

Romanzo

Autore/i: Ōe Kenzaburō

Editore: Garzanti Editore

edizione italiana a cura di Mara Muzzarelli, traduzione dal giapponese di Nicoletta Spadavecchia.

pp. 280, Milano

Romanzo fortemente simbolico, Il grido silenzioso è insieme una saga familiare, una parabola politica, una drammatica autoconfessione. Due fratelli, Mitsu e Taka, fanno ritorno al loro villaggio d’origine nel sud-ovest del Giappone, e vivono in maniere diverse il senso di distruzione e sradicamento che li ha investiti e la difficile ricomposizione di un universo psichico e sociale, mitico e storico, dal quale si scoprono ancora dipendenti. Il contrasto tra i due protagonisti è il motore di questa perfetta macchina narrativa: Mitsu l’introverso, il pensatore disincantato e scettico, poco incline all’azione, condannato da un incidente ad avere un occhio aperto sulle tenebre; Taka l’idealista, l’aggressivo e misterioso fratello minore che si identifica con i personaggi scomodi e perdenti della famiglia.
Elementi autobiografici, una scrupolosa documentazione storica ed etnologica e un mondo immaginario di straordinaria ricchezza sono la miscela da cui Ōe trae questa «tragedia» moderna, paragonata da Henry Miller a quelle di Dostoevskij ed esaltata da Mishima come una delle vette della letteratura giapponese contemporanea.

Kenzaburō Ōe, romanziere, saggista e critico, è nato nel 1935 in un piccolo villaggio dell’isola di Shikoku e si è laureato in letteratura francese all’università di Tokyo. Ha vinto il Premio Mondello 1993 e il Premio Nobel per la Letteratura 1994. Tra le sue opere, i romanzi Una faccenda personale (1964, di prossima pubblicazione) e Lettere agli anni della nostalgia (1987, di prossima pubblicazione) e i romanzi brevi raccolti nel volume Insegnaci a superare la nostra pazzia (Garzanti 1992).

Il Giro della Prigione

Il Giro della Prigione

“Chi sarebbe così insensato da morire senza aver fatto almeno il giro della propria prigione?” (L’Opera al nero)

Autore/i: Yourcenar Marguerite

Editore: Bompiani

prima edizione, nota all’edizione francese dell’autrice, traduzione di Fabrizio Ascari.

pp. 192, Milano

Marguerite Yourcenar, durante un viaggio compiuto in Inghilterra nel 1980 in compagnia di Jerry Wilson, figura che occupa un posto importantissimo negli ultimi anni della sua vita, progetta un’opera che sarà composta dai resoconti del giro del mondo che ha intenzione di portare a termine con il suo giovane amico. Il libro, che si intitolerà Il giro della prigione, con riferimento alla famosa frase di Zenone, il protagonista dell’Opera al nero (“Chi sarebbe così insensato da morire senza aver fatto almeno il giro della propria prigione?”), per i numerosi spostamenti dell’autrice, per la sua stanchezza, per la sua malattia e per quella terribile dell’amato Jerry, che ne hanno largamente ostacolato lo sviluppo, si è distaccato molto dal progetto iniziale, limitandosi infatti a una serie di note e saggi dedicati prevalentemente al Giappone, visitato alla fine del 1982.
Il volume, benché alla morte dell’autrice avvenuta nel 1987, sia rimasto incompiuto e talvolta frammentario, riveste un interesse particolare agli occhi del lettore fedele della prima scrittrice che sia stata accolta tra gli Accademici di Francia, per gli squarci biografici che appaiono in margine alle osservazioni sui paesaggi attraversati e per le pagine limpidissime che descrivono luoghi, personaggi e fenomeni culturali del mondo nipponico, cui sono dedicati ben dieci testi dei quattordici costituenti Il giro della prigione.
Viaggi nello spazio e viaggi nel tempo quelli descritti, in bilico tra il resoconto e la riflessione, da Marguerite Yourcenar, indomita “pellegrina” intellettuale che viaggia per conoscere, conoscersi, ricordare. Un viaggio da un oceano all’altro, da una cultura a un’altra, per vedere, capire, raccontare con la consueta abilità, con l’incanto di una scrittura purissima.
E anche un invito appassionato al viaggio, vitale necessità per l’uomo di sentirsi altrove, straordinario mezzo di arricchimento interiore che non si può rifiutare.

Nata a Bruxelles nel 1903 da padre francese e madre belga, Marguerite de Crayencour ha esordito nel mondo letterario nel 1921 con lo pseudonimo di Marguerite Yourcenar, quasi anagramma del suo vero nome. Pur viaggiando e soggiornando in Europa e in Oriente, ha trascorso gran parte della sua vita negli Stati Uniti, nell’isola di Mount Desert, dove si è spenta il 17 dicembre 1987. Di Marguerite Yourcenar, oltre a un volume nella collezione “Classici” che include tutta l’opera narrativa, Bompiani ha pubblicato Fuochi, Con beneficio d’inventario, Mishima o La visione del vuoto, Ad occhi aperti, Tutto il teatro e I doni di Alcippe.
Attualmente è in preparazione un secondo volume nei “Classici” che completerà l’opera omnia dell’unica autrice mai eletta tra gli “Immortali” dell’Académie Française.

Il Gioioso Mendicante

Il Gioioso Mendicante

Vita di Francesco D’Assisi

Autore/i: de Wohl Louis

Editore: Rizzoli

traduzione di Elena Cantoni.

pp. 400, Milano

Nei primi anni del Duecento, in una Assisi ai margini dell’Impero e al centro di questioni politiche e commerciali, Francesco Bernardone fa una scelta destinata a cambiare la storia della Chiesa: figlio di un ricco mercante di stoffe e protagonista di una gioventù agiata, decide di abbandonare tutti i suoi averi e di vivere senza nulla al servizio degli ultimi, fondando un ordine monastico basato sulle regole di fraternità, umiltà e povertà. In una narrazione avvincente e suggestiva, Louis de Wohl – autore diventato di culto grazie alla sua capacità di rendere appieno la dimensione storica e umana delle vite dei santi – ripercorre la straordinaria vita di san Francesco e dipinge un vivido ritratto dell’epoca e dei suoi protagonisti, da Federico Barbarossa a santa Chiara, dal sultano Al Kamil a papa Innocenzo III, restituendoci la passione e la generosità di un uomo che scelse di lasciare tutto per vivere nel segno dell’amore per il prossimo.

Louis de Wohl (1903-1961), tedesco di padre ungherese e madre austriaca, dopo essere fuggito dalla Germania hitleriana nel 1935, prestò servizio come capitano nell’esercito britannico durante la Seconda guerra mondiale. In BUR sono pubblicate le biografie di Giovanni d’Austria (L’ultimo crociato), di san Tommaso d’Aquino (La liberazione del gigante), di santa Caterina da Siena (La mia natura è il fuoco), di Elena madre dell’imperatore Costantino (L’albero della vita). I suoi romanzi sono tradotti in dodici lingue.

La Storia di Rita

La Storia di Rita

Storia di una lotta spirituale di una terribile malattia e di un miracolo, un racconto autobiografico che si legge come un romanzo

Autore/i: Klaus Rita

Editore: Neri Pozza Editore

prefazione di padre Renè Laurentin, traduzione di Massimo Ciani e Loretta Hilmes con la revisione di Paola Goggia, titolo originale di Rita’s Story.

pp. 320, Vicenza

La notte del 18 giugno 1986, Rita Klaus, costretta su una sedia a rotelle dalla sclerosi multipla, fu guarita miracolosamente. Ma questa è solo la fine della storia…

Cresciuta nello Iowa, in una famiglia cattolica, Rita McLaughlin desiderò intensamente, fin da piccola, farsi suora.
Nel 1955, all’età di quindici anni, le fu concesso di entrare in convento, dove avrebbe trascorso i tredici anni più felici della sua vita. Nel 1960 fu colpita dalla sclerosi multipla che aggredì progressivamente il suo sistema nervoso centrale, la rese zoppa e la obbligò, nel 1967, ad abbandonare l’ordine.
Poco dopo, la malattia sembrò entrare in una fase di remissione e scomparire; tanto che Rita, uscita dall’incubo, si innamorò, si sposò ed ebbe tre bambine. La malattia, però, ritornò in modo permanente e devastante undici anni dopo, sconvolgendo la vita affettiva e familiare di Rita e trasformando il suo amore per Dio in odio. Ma l’amore di Dio per lei non era cambiato… E il racconto autobiografico di questa vita sorprendente, paradossale ed emotivamente intensa si conclude con un miracolo. L’esame dei documenti clinici del caso di Rita induce a considerare la sua guarigione come uno dei sette più notevoli miracoli attribuiti all’intercessione di Nostra Signora di Medjugorje.

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Prefazione di padre Renè Laurentin

  1. “Tutta tua”
  2. Porta del Paradiso
  3. I ragazzi di McLaughlin
  4. Persa, e ritrovata
  5. Tasselli sottosopra
  6. Essere santa
  7. Casa, dolce casa
  8. Un ambiente dignitoso
  9. A casa
  10. La Via Crucis
  11. Un giorno nella vita
  12. Il velo bianco
  13. Il velo nero
  14. Suor Mary Raphael
  15. Equilibrio
  16. Massena
  17. Vaya con Dios
  18. Sclerosi multipla
  19. A pezzi
  20. La parte più dura
  21. Addio, Mary Raphael
  22. Maryville
  23. Mars
  24. Ron
  25. Timmy
  26. Il grande passo
  27. Con un pò d’aiuto
  28. Tutto peggiora
  29. Il fondo
  30. Abbracciata da Dio
  31. Tutto migliora
  32. La festa di santa Giuliana
  33. Dopo la guarigione

Appendice

Di Profilo

Di Profilo

Titolo originale: “De perfil”

Autore/i: Agustín José

Editore: Il Saggiatore

prima edizione, traduzione di Gianni Guadalupi e Marcello Ravoni.

pp. 374, Milano

“Di profilo”: espressione della vitalità di una gioventù ferocemente ironica che, nei primi contatti col mondo universitario, in tiranniche relazioni amorose e coi miti della moda, porta il peso della crisi del proprio ambiente familiare. Qualcuno invita il suo migliore amico a fuggire di casa, mentre altri vivono avventure diverse o passano attraverso feste rumorose, il vino, la cultura, la lettura di volgari riviste pornografiche e il sottomondo delle domestiche, in cui non si sa che cosa sia peggio, se cacciare o essere cacciati. Però, forse, è il linguaggio il principale protagonista di questa moderna opera picaresca, in cui l’autore, egli stesso uscito dagli strati sociali in cui fa vivere i suoi personaggi, satireggia l’idioma convenzionale, impegnato in un dinamico e mordace tentativo di rinnovamento stilistico.

Josè Agustín è nato a Guadalajara (Messico) nel 1944.
Ha pubblicato:

La Tumba (1964)
De Perfil (1966)
Abolición de la propiedad (1966)
Inventando que sueño (1968)
El rey se acerca a su templo (1977)
Ciudades Desiertas (1982)
Dos horas de sol
La panza del Tepozteco
Se esta haciendo tarde
El rey se acerca a su templo
Vida con mi viuda (2004)
Armablanca (2006)

Guida alla Conoscenza degli Uomini

Guida alla Conoscenza degli Uomini

Tipologia caratterologica

Autore/i: Diana Roberto

Editore: Edizioni Paoline

introduzione dell’autore.

pp. 208, Roma

Chi caccia il cervo senza guardacaccia, non fa che smarrirsi nel bosco», dice lo I King. Proporsi di conoscere gli uomini e non avere un metro, una misura, è possibile? Il presente libro ci dice decisamente di no e ci fornisce strumenti di studio appropriati, cioè termini, definizioni, osservazioni comparative, perché la nostra comprensione dell’uomo si estenda dall’idea astratta di uomo a quella concreta, reale, irrepetibile dello «hic homo». A differenza di altri manuali di caratterologia, non vengono illustrate qui, in ordine storico, le dottrine dei vari autori né viene presa posizione, con una critica diretta, per l’una o per l’altra. Si segue invece una via propria, originale, anche se non nuova nella sostanza. Lentamente il lettore viene condotto all’acquisizione di una trama, in cui tutto ciò che di più sicuro è stato fin qui rilevato nonchè le stesse esperienze del lettore, possono trovare la loro giusta posizione. Così il libro, che a prima vista può apparire teorico o troppo erudito, diviene utilissimo nella pratica, sia essa pedagogica o psicologica o pastorale. Non si sottolineerà mai abbastanza che gli uomini devono essere trattati secondo la loro reale misura, non secondo schemi generali. Bisogna evitare la standardizzazione e bisogna evitare la superficialità. Il libro che si oppone alla prima per la sua sostanza, si oppone alla seconda per il suo stile. La concettosità infatti della esposizione costringerà il lettore ad un’applicazione laboriosa e ad una lettura ripetuta. Ma tutto ciò non sarà che di vantaggio per lui e, si può credere, anche per gli altri, che non sopportano di essere esaminati e giudicati senza ponderazione.

Ma Liberaci dal Male

Ma Liberaci dal Male

Suggerimenti pratici per la preghiera di liberazione

Autore/i: Il leone di Giuda e l’agnello immolato

Editore: Edizioni Rem

sintesi presentata dal dr. Philippe Madre, traduzione italiana a cura della Comunità Maria di Monte Argentario, i sottotitoli in corsivo sono della traduzione italiana.

pp. 168, Roma

Le Lion de Juda et l’Agneau Immolé, nel cui ambito è nato questo libro, è una comunità cattolica francese che da molti anni ormai conduce una esperienza di vita contemplativa, aperta sia alle persone non sposate, sia alle coppie di coniugi, con o senza figli.
Radicata nell’adorazione e nella liturgia, la comunità opera in diversi campi.
Così, nel 1977 ha creato il Gruppo medico san Luca, composto di una comunità terapeutica e di un centro medico convenzionato, ove agiscono, in coordinata complementarietà, specialisti di vari settori. Una équipe – composta di alcuni medici, uno psichiatra, uno psicologo, un logopedista ed alcune infermiere – approfondisce le possibili interazioni tra la dimensione spirituale, anche inconscia, dell’uomo e la sua dimensione psicosomatica. Si tenta così di mettere in luce alcune tra le innumerevoli ricchezze della antropologia biblica e tradizionale, e la loro incidenza sul mondo della patologia. Responsabile della comunità terapeutica è il dr. Philippe Madre.
Questo libro tratta del delicato problema della liberazione, di cui occorre stabilire i limiti con una diagnosi acuta e prudente. È «un documento. frutto di esperienza personale e comunitaria, terapeutica e carismatica, che affronta un campo immenso e un po’ dimenticato, malgrado la grande tradizione della Chiesa» (p. de Monléon).
La realtà del Maligno, che la Chiesa afferma e sostiene sin dalle sue origini, deve essere oggi affrontata in modo più scientifico, affinché l’uomo possa venir guarito nel suo essere totale.

La Comunità Maria del Rinnovamento carismatico cattolico, che presenta il libro in lingua italiana, è sorta a Roma nell’autunno del 1976 ed è ormai estesa a molte città italiane. Si tratta di una realtà ecclesiale, cristocentrica, carismatica, mariana che offre a chi lo desidera l’aiuto per una costante conversione e crescita spirituale nella lode a Dio, nel rinnovamento interiore in Cristo Gesù, nella docilità all’azione dello Spirito, nell’obbedienza alla Chiesa. Suo organo è la rivista bimestrale ”Risuscitò” (via San Gallicano 7 – 00153 Roma). La comunità residenziale di Monte Argentario, che ha curato la traduzione del testo, opera ormai da alcuni anni nel ministero della liberazione, in un ambiente di lode perenne e di adorazione. Le molteplici esperienze fatte dalla Comunità Maria a Monte Argentario e altrove concordano fondamentalmente con quanto in questo libro è affermato, e ne confermano la validità.