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Libri dalla categoria Tutankhamon

Carte e Destino

Carte e Destino

I miti, i simboli, le corrispondenze esoteriche e zodiacali delle carte moderne

Autore/i: Tavaglione Giorgio

Editore: Edizioni Acanthus

unica edizione, premessa e introduzione dell’autore.

pp. 256, nn. illustrazioni b/n, Milano

Molti testi parlano dei Tarocchi, ma pochi sono i libri che descrivono esaurientemente le Carte Moderne, a Semi Francesi, il cui aspetto è ricco di una simbologia codificata in centinaia d’anni.
L’Autore in questo volume illustra le lontane origini delle Carte, tracciando un calendario storico della loro crescita, sviluppo e divulgazione. Analizza poi corrispondenze e relazioni tra i 4 Elementi Alchemici (Acqua, Terra, Fuoco e Aria) e i 4 Semi delle Carte (Cuori, Quadri, Fiori e Picche) e spiega come ogni carta abbia la sua corrispondenza zodiacale.
Il libro esamina meticolosamente l’aspetto grafico-simbolico, il contenuto esoterico, le affinità mitico-antropologiche, le corrispondenze astrologiche e numerologiche, i significati, che la tradizione ha attribuito ad ogni carta – sia diritta che rovesciata – le corrispondenze esoteriche ed occulte, l’amuleto corrispondente e la carta stessa, vista come amuleto.
Il giusto complemento di quanto precede è dato dalla spiegazione dei rituali preparatori “tradizionali” all’uso-lettura delle carte, con calendario dei periodi “favorevoli” e indicazioni sulle tecniche “operatorie”, oltre che da una serie di metodi di “lettura” e di loro varianti. L’Opera è corredata di numerose suggestive illustrazioni, per la maggior parte inedite, provenienti dalla collezione dell’Autore.

Giorgio Tavaglione deve ai giovanili studi artistici (Accademia di Carrara) il suo interesse per il simbolismo magico. Studioso di archeologia e antropologia, è sempre stato un cultore del “segno grafico” (alfabeti, decorazioni o glifi rituali e magici). Come esperto di simbologia ha collaborato e collabora con riviste del settore (Astrologo, Astra); ha creato testi e disegni per una serie di Posters. Ha inoltre realizzato tre mazzi di Tarocchi – curando sia il testo dei libri di spiegazione che le immagini illustrative – una Sibilla e un mazzo di carte da gioco.
L’Autore dedica molto del suo tempo alla ricerca, raccogliendo e riportando documentazioni sulla “mania” dell’uomo (e sua stessa) di concentrare il suo sapere e i suoi sentimenti in “Segni” e forme da trasmettere, da comunicare, per far conoscere il suo “sentire” e il suo “essere”.

Lalibelà – Le Chiese Ipogee e Monolitiche e gli altri Monumenti Medievali del Lasta

Lalibelà – Le Chiese Ipogee e Monolitiche e gli altri Monumenti Medievali del Lasta

Autore/i: Monti della Corte Alessandro Augusto

Editore: Societa italiana Arti Grafiche Editrice

unica edizione, con una introduzione del governatore dell’Amara, fotografie e rilievi del centurione Elio Zacchia, disegni originali di Lino Bianchi-Barriviera.

pp. 184, XLII tavole b/n f.t., nn. illustrazioni b/n, nn. tavole ripiegate b/n f.t., Roma

Sommario:

Introduzione del Governatore dell’Amara, Gen. Luigi Frusci
I. – Il Lasta e il suo carattere di «riserva archeologica»
II. – Storia e leggenda di Lalibelà
III. – Le undici chiese della Città Santa
IV. – Le quattro chiese di Bilbolà
V. – Chiese isolate ed altri monumenti del Lasta

Appendice:
1. – La dinastia Zagué – Cronologia e notizie
2. – I monumenti di Lalibelà, nelle descrizioni di P. Francisco Alvarez, Miguel de Castanhoso e Sciaabeddin Akmed
3. – La pagina trilingue di Biet Medanie Alem
4. – Lalibelà nelle relazioni dei viaggiatori moderni: Gerardo Rohlfs, Raffray, Simon, Rosita Forbes
5. – Il corsaletto di Biet Mariam
6. – Il santuario di Imrahané Christos ed il trono di Imrahà
7. – I «menver», o sgabelli liturgici del Lasta
8. – La chiesa monolitica di Aucher Mascalé Christos, nello Uagh
9. – Particolarità architettoniche dei monumenti monolitici ed ipogei del Lasta

Stress Senza Paura

Stress Senza Paura

Un grande scienziato ci insegna a non temere lo stress, a sfruttarlo come forza positiva per la conquista di se stessi e della felicità in armonia con le leggi della natura

Autore/i: Selye Hans

Editore: Rizzoli

unica edizione, edizione italiana e nota a cura di Sergio B. Curri, introduzione dell’autore, traduzione di Grazia Lanzillo.

pp. 176, ill. b/n, Milano

Le continue e profonde tensioni alle quali ci sottopone l’intensa vita quotidiana hanno fatto convergere sul fenomeno dello stress un’attenzione crescente. Ma di che cosa si tratta, esattamente? Perchè è così temuto? Quali reazioni si presentano in un organismo sottoposto a stress e qual è il loro sviluppo? A queste e ad altre domande di importanza vitale relative alla salute fisica e psichica e alla realizzazione della propria personalità l’A. offre una serie di risposte rassicuranti, tratte da un’intera vita dedicata alla ricerca biologica. Seguendo le regole che dominano lo svolgersi della vita, nelle molecole come negli esseri umani. Selye ha elaborato una tesi semplice e affascinante. Per prolungare la nostra resistenza alle tensioni di ogni giorno, cioè per vivere di più e meglio, per utilizzare nel modo più opportuno le riserve di energia che la Natura ci «consegna» al momento della nostra nascita – e che non potremo mai rinnovare completamente – dobbiamo imparare ad «amministrarci»: dobbiamo cioè ridurre al minimo le tensioni, gli choc, le frustrazioni che inevitabilmente ci colpiscono nel corso dell’esistenza. Per raggiungere questo risultato, è necessaria la formazione di un ambiente favorevole, amichevole, nel quale gli aspetti negativi e nocivi siano ridotti quanto più è possibile. Come ottenere ciò? Selye risponde elaborando una stimolante e pratica filosofia della vita; dobbiamo essere «egoisti» come la Natura prescrive, dobbiamo cioè adottare un comportamento di «egoismo altruistico». Si tratta, infatti, di inserire armoniosamente la necessità biologica dell’autoconservazione nel vasto ambito della vita associata, dove la cooperazione è indispensabile per sopravvivere. In termini concreti, essere «egoisti altruisticamente» significa aiutare consapevolmente gli altri allo scopo di guadagnarsene la buona volontà e la fiducia per il nostro bene. È una linea di comportamento che può essere sintetizzata in un «comandamento» di questo tipo: guadagnati l’amore del prossimo. Ne deriverà un senso di sicurezza, di ricchezza psichica, di libertà, che offrirà un’efficace e naturale protezione dagli urti e dalle frustrazioni di ogni giorno. In tal modo, come rileva Sergio B. Curri, abbandonando i millenari schemi filosofici astratti che non hanno saputo offrirci una valida guida e affidandoci all’interpretazione scientifica di Selye, potremo affrontare senza paura lo stress della vita.

Hans Selye è nato nel 1907 a Vienna. Ha studiato medicina all’Università Tedesca di Praga e nelle università di Parigi e di Roma. Nel 1931 ha ricevuto una borsa di studio Rockefeller per la ricerca, che ha utilizzato nel dipartimento di igiene biochimica della John Hopkins University a Baltimora, Maryland. Ha percorso una brillante carriera alla McGill University di Montreal; è diventato assistant professor del dipartimento di biochimica nel 1937 e assistant professor di Istologia nel 1941. Nel 1945 è stato nominato professore e direttore dell’Institute of Experimental Medicine and Surgery dell’Università di Montreal. Le sue ricerche e i suoi studi hanno rivoluzionato le teorie contemporanee sullo stress fisiologico. Ha ricevuto sedici lauree ad honorem e circa cinquanta tra premi, medaglie e cittadinanze onoraria. Le sue opere sono elencate nella bibliografia fondamentale di Stress senza paura.

L’Oroscopo del Bambino

L’Oroscopo del Bambino

Capire i propri figlio con l’astrologia: un manuale di comportamento per i genitori

Autore/i: Haram

Editore: Savelli Editori

introduzione dell’autore.

pp. 208, Milano

Dopo il Manuale laico di astrologia, ecco un testo più specifico sull’oroscopo del bambino. Questo lavoro non vuole determinare il probabile e «inevitabile» futuro dei bambini, ma fornire il maggior numero di informazioni sulla loro personalità. Convinti, come tutti gli astrologi seri, che le stelle indicano, ma non determinano e che ogni bambino è diverso da tutti gli altri per sensibilità, per modo di osservare il mondo, per ambiente in cui vive, abbiamo inteso con questo libro offrire uno strumento che si situi accanto ad altri, come la psicologia e la pedagogia, per aiutare i genitori nella scelta del miglior metodo di educazione per i propri figli.

La Folle e il Santo

La Folle e il Santo

Mistici e misticismo: Oriente e Occidente a confronto

Autore/i: Clément Catherine; Kakar Sudhir

Editore: Edizioni Corbaccio

introduzione di Catherine Clément, traduzione dal francese di Marie-Louise Lentengre revisione di Annalisa Agrati.

pp. 272, Milano

«Fra un grande mistico indiano nato nel Bengala intorno alla metà del XIX secolo e una pazza ricoverata a Parigi nel reparto del professor Janet nel medesimo periodo, che rapporto può mai esserci? Perché accostare un santo da tutti riconosciuto come tale, oggetto di venerazione collettiva e di studi eruditi, a una povera delirante rinchiusa alla Salpêtrière perché si univa carnalmente a Dio? A un secolo di distanza, uno psicoanalista indiano e una filosofa francese decidono di confrontarli e di studiarli insieme. Strana idea.» . (Dall’introduzione di Catherine Clément)

Parigi, ospedale della Salpêtrière, anno 1880: una povera vagabonda inizia una lunga vita da folle sotto le cure di Pierre Janet che la ricovera per ventidue anni, per delirio mistico. La folle si chiama Madeleine.
Calcutta, tempio della dea Kali: nello stesso momento un bramino visionario diventa un grande santo con il nome di Ramakrishna. Il suo misticismo è eclatante.
Nonostante la distanza, nonostante le profonde differenze tra il Bengala e la Francia, i due potrebbero sembrare gemelli: identiche le loro estasi, i loro sintomi fisici, le loro abitudini mistiche. Ma uno viene dichiarato santo, l’altra pazza. Madeleine e Ramakrishna si inseriscono in due tradizioni culturali opposte: il positivismo medico del XIX secolo francese e il misticismo estatico dell’India.
E questa la vera e unica differenza tra i due personaggi, ognuno a suo modo straordinario? Quali sono i trattamenti riservati ora all’uno, ora all’altra, per comportamenti identici? È quello che a un secolo di distanza dalla vita dei protagonisti, uno psicanalista indiano e una filosofa francese, con una brillante comparazione dei rispettivi studi, ci spiegano in questo saggio dal tono vivace, descrittivo, pieno di curiosità, coinvolgendoci nell’incontro tra la «folle» e il «santo».

Catherine Clément, filosofa e scrittrice, insegna alla Sorbona ed è autrice di numerosi saggi di psicanalisi e antropologia, nonché di romanzi di successo. Da Corbaccio sono usciti La luna e il leone e Il valzer incompiuto.

Sudhir Kakar, psicanalista formatosi all’Istituto Freud di Francoforte, è membro dell’Indian Psychoanalitic Society, insegna all’Università di Chicago ed esercita la professione a Nuova Delhi. È inoltre autore di vari saggi che analizzano la civiltà indiana.

Il Cubo di Rubik

Il Cubo di Rubik

seguito da: «Un Algoritmo per Riordinare il Cubo» di Emmanuel Halberstandt

Autore/i: Warusfel André

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prefazione di Ernö Rubik, traduzione di Antonio Ghirardelli.

pp. 168, numerose illustrazioni b/n, Milano

“Io ritengo che questo oggetto costituisca un esempio ammirevole della bellezza rigorosa, della grande ricchezza delle leggi naturali…”: così si esprime Ernö Rubik, l’architetto ungherese che ha inventato il cubo, di cui, in pochissimi anni, sono già stati prodotti quasi dieci milioni di esemplari. Ma il cubo è molto di più di questo: in particolare, per chi si accinge a risolverlo, e urla fonte sicura di grandi soddisfazioni, e di altrettanto grandi frustrazioni. Chi non ha sperimentato il tremendo senso di impotenza che assale quando, giunti a un certo punto, ci si accorge che ogni mossa ulteriore sembra allontanare sempre più, quasi ineluttabilmente, il traguardo risolutivo?
Questo manuale conduce il lettore passo passo a comprendere i meccanismi del cubo; spiega le mosse che permettono di sistemare alcuni cubetti senza mettere fuori posto quelli già ordinati, fino a fornire un procedimento metodico che permette di raggiungere la soluzione qualunque sia la posizione di partenza. Gli insegnamenti che fornisce sono, indubbiamente, utilissimi: con più di 43 miliardi di miliardi di combinazioni possibili, è molto difficile che si possa riuscire a risolvere il problema con delle mosse casuali…

Lo Joga Cristiano – La Preghiera Esicasta

Lo Joga Cristiano – La Preghiera Esicasta

II Edizione di «Invocazione del nome di Gesù», con aggiunta di una nuova introduzione sulla «Preghiera Esicasta»

Autore/i: Anonimo

Editore: Libreria Editrice Fiorentina

introduzione e cura di Padre Giovanni Vannucci.

pp. 72, Firenze

Nella tradizione cristiana esiste la conoscenza dei centri sottili che in Occidente è stata reintrodotta dalle religioni Orientali. La preghiera esicasta del Monte Athos e la liturgia utilizzano questa conoscenza.

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  • Introduzione
  • Lo schema della invocazione del nome
  • L’uso della invocazione del nome
  • L’invocazione del nome come culto
  • Il nome di Gesù come Eucarestia
  • Il nome di Gesù e lo Spirito Santo
  • Il nome di Gesù e il Padre
  • Il nome e la pienezza totale

Il Cavallo

Il Cavallo

Tutti i perchè

Autore/i: Morris Desmond

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Annalisa Baldassarini, collana: Ingrandimenti, titolo originale: Horsewatching, in copertina: foto di Michael Salas, The Image Bank, Milano.

pp. 182, illustrazioni b/n, Milano

Se il cavallo fosse nobile ma indomabile, come la giraffa, resteremmo stupefatti davanti alla sua bellezza, ma non ci affezioneremmo; se fosse un animale utile ma sgraziato, come un maiale o una mucca, gli saremmo grati per i suoi servigi, ma non ci verrebbe in mente di celebrarlo. Il cavallo, invece, congiunge l’aspetto altero e atletico con un’indole che ha fatto di lui il migliore schiavo dell’uomo. questo lo rende irresistibile. Per molti secoli la sua è stata una storia di fatiche. Nell’agricoltura, nei trasporti, nelle operazioni militari le generazioni equine hanno dovuto duramente penare. Poi è venuta la rivoluzione industriale, di cui i cavalli sono stati i primi beneficiari: così oggi nella maggior parte dei casi il destino riserva a questi privilegiati compiti leggeri o la gloria degli ippodromi. Amiamo i cavalli, ma li conosciamo veramente? Sappiamo cosa vogliono quando muovono le orecchie o la coda o il collo o l’intero corpo? Siamo in grado di distinguere i vari tipi di nitrito, ognuno dei quali ha un significato? Cosa sappiamo sulla loro vita sociale e sull’acutezza dei loro sensi? A queste e a molte altre domande risponde Desmond Morris, il famoso autore de La scimmia nuda. Questo volume, che si affianca a quelli sul cane e sul gatto apparsi negli anni scorsi, si conclude con una parte dedicata alla presenza del cavallo nella mitologia e nel folklore.

Desmond Morris, nato nel Wiltshire nel 1928, si è laureato a Oxford con una tesi sul comportamento animale. Il suo libro più famoso, The Naked Ape (La scimmia nuda, Bompiani, 1974), uscito nel 1967, ha avuto un successo grandissimo (otto milioni di copie vendute in tutto il mondo) ed è stato seguito da altri due studi sulk comportamento umano, The Human Zoo (Lo zoo umano,Mondadori, 1970) e Intimate Behaviour (Il comportamento intimo, Mondadori, 1972); al linguaggio del corpo sono dedicati Manwatching (L’uomo e i suoi gesti, Mondadori, 1981) e Gestures (I gesti, Mondadori, 1983). Nel 1977 è apparso The Soccer Tribù (La tribù del calcio, Mondadori, 1982), uno studio sul significato sociale dello sport più popolare di questo secolo. Del 1979 è l’autobiografia, Animal Days. Nel 1983 ha raccolto una serie di notizie e di episodi relativi alle varie età dell’uomo, da zero a cento anni, in The Book of Age (Il libro delle età, Mondadori, 1984). Nel 1986 ha pubblicato Catwatching (Il gatto, Mondadori, 1988) e Dogwatching (Il cane, Mondadori, 1988).
Dello stesso autore :

  • Gesti
  • Il comportamento intimo
  • Il cane
  • Il gatto
  • Il libro delle età
  • Il nostro corpo
  • La tribù del calcio
  • L’uomo e i suoi gesti
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Introduzione

° Cosa vuole comunicare il cavallo muovendo le orecchie?

° Qual è il grado di acutezza uditiva di un cavallo?

° Quanti suoni emette un cavallo?

° Cosa vuole comunicare il cavallo con i movimenti della coda?

° Cosa vuole comunicare il cavallo con i movimenti del collo?

° Cosa vuole comunicare il cavallo con i movimenti del corpo?

° Cosa vuole comunicare il cavallo con i movimenti delle zampe?

° Quanto può essere espressivo il muso di un cavallo?

° Qual è la capacità olfattiva di un cavallo?

° Qual è il grado di acutezza visiva di un cavallo?

° Quanto dormono i cavalli?

° Come si alimentano i cavalli?

° Come è organizzata la società equina?

° In che modo i cavalli si dimostrano l’affetto?

° Come avviene il corteggiamento nei cavalli?

° È vero che i cavalli mostrano preferenze di colore del mantello?

° Come si comporta la femmina con il puledro appena nato?

° Qual è il ritmo di sviluppo del puledro?

° Qual è la vita media di un cavallo?

° In che modo i denti del cavallo dimostrano l’età dell’animale?

° Qual è il grado di intelligenza del cavallo?

° Come fanno i cavalli a ritrovare la via di casa?

° È vero che i cavalli difendono il loro territorio, e fino a che punto?

° In che modo lottano i cavalli?

° Che velocità può raggiungere un cavallo in corsa?

° Qual è la differenza tra cavalli a sangue caldo e cavalli a sangue freddo?

° Quante sono le razze equine?

° Perchè i cavalli corrono tanto alle corse?

° Perchè alcuni cavalli corrono più veloci di altri?

° Perchè alcuni cavalli corrono meno veloci di altri?

° Perchè i cavalli da corsa non corrono ogni anno più veloci?

° Perchè i fantini frustano i loro cavalli?

° Un cavallo si rende conto di aver vinto una corsa?

° Com’è nato lo “streeplechase”?

° Chi inventò le staffe?

° Perchè il ferro di cavallo è considerato un portafortuna?

° Qual è l’origine degli ornamenti di ottone per i finimenti?

° Perchè in alcuni paesi non si mangia carne di cavallo?

° Cos’è il cavallo-vapore?

° Perchè i fantini si chiamano “Jockeys” in alcune lingue?

° Perchè il cavallo si chiama cavallo?

° Perchè la parola inglese “nightmare”, incubo, ha a che fare con il cavallo?

° Perchè si diceva spesso che i cavalli erano in balia delle streghe?

Da Spazi e Tempi Lontani・La Fiaba nelle Tradizioni Etniche

Da Spazi e Tempi Lontani・La Fiaba nelle Tradizioni Etniche

Autore/i: Autori vari

Editore: Guida Editori

cura di Domenico A. Conci, introduzione di Alberto M. Cirese.

pp. 504, nn. figure b/n, Napoli

«La fiaba si può definire con precisione: fa parte dei racconti di magia».
Così suona un’affermazione di Elémire Zolla contenuta in questo volume. Della fiaba come racconto di magia si può ora dire quanto Kerény disse dell’autentica mitologia: «prima di gustarla, vogliamo fermarci a riflettere».
Dalla costellazione magica della fiaba, i saggi di etnologi, psicologi, filosofi, storici della religione e della letteratura, raccolti in questo volume, traggono una selva di problemi e spunti di riflessione in cui «il lettore attento non mancherà di rilevare quanto sia riduttiva l’interpretazione che vuole la fiaba consegnata totalmente alle pratiche della letteratura infantile». Ancella della filosofia nell’interpretazione delle vicende nascoste, voce della purificazione iniziatica nello scenario immutabile di un mondo scisso nelle due metà, benigna ed eroica da un verso e mostruosa dall’altro, la fiaba «comunica – come scrive Zolla – il potere di affrontare la vita capovolgendo le norme della prudenza mondana».

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Introduzione di Alberto M. Cirese
Avvertenza di Domenico A. Conci

Claude Bremond, Postérité arabe d’un thème biblique

Eleazar M. Meletinskij, Le conte entre le mythe et la nouvelle

Geneviève Calame-Griaule, La recherche du sens dans les contes africains

Maurizio Bettini, Testo letterario e testo folclorico nella cultura romana

Bernardo Bernardi, Mugambi: il possessore della parola

Gian Paolo Caprettini, I contenuti della fiaba

Massimo Olmi, La fiaba dell’Est europeo. Una nota

Giorgio Cusatelli, Nuove ricerche per le antiche fiabe

Ernesta Cerulli, Simboli e segni della favolistica indigena dell’Africa e delle Americhe. Il tema dell’orfano e le sue varianti quali specchio della cultura tradizionale

Nicole Belmont, Texture mythique du conte merveillcux

Tilde Giani Gallino, La fiaba nell’interpretazione psicodinamica

Vittorio Dini, Immaginario della trasgressione nella cultura della terra, dell’acqua, dell’albero, del fuoco

Elémire Zolla, Considerazioni sulla fiaba

Grazia Marchianò, La montagna di Golconda: Fiabe oscure e mente pura nella Scienza Nuova I di Giambattista Vico

Arnaldo Nesti, Immaginario e sacro. Connotati magici e religiosi nella favolistica popolare toscana

Valerio Petrarca, Il racconto del mito e il mito di un racconto

Ezio Pellizzer, Fiabe antiche e moderne. Prospettive recenti di approccio narratologico

Mario Piantelli, La narrativa indiana fra fiaba e mito. L’eroe e le sue peripezie negli Itihāsa

Stefano Piano, I racconti del dharma

Luigi M. Lombardi Satriani, Le perle di vetro

Michele Rak, Figure del fiabesco. Introduzione alla lettura delle immagini del Cunto de li cunti

Cecilia Gatto Tucchi, Narrare, ascoltare, ricordare. La fiaba di tradizione orale

Paola Pallottino, Alle radici dell’iconografia della fiaba. Note sulle prime illustrazioni dei conte

Panta Ghighnomenos
Fenomenologia e logica della metamorfosi

Rossana Bertini Conidi, Temi e variazioni

Domenico Antonino Conci, Fenomenologia della metamorfosi

Newton C. A. Da Costa, On non-Parmenidean logic

Indice dei nomi

La Preghiera dell’Uomo

La Preghiera dell’Uomo

L’eterno dialogo dell’uomo con le sue divinità: dalle invocazioni dei primitivi alle complesse cerimonie bizantine, dal grido del cacciatore ai riti greci e romani, uno straordinario viaggio attraverso le forme che in ogni tempo hanno espresso i desideri, i bisogni, la religiosità di tutti i popoli del modo

Autore/i: Di Nola Alfonso M.

Editore: Newton Compton Editori

prima edizione, introduzione dell’autore.

pp. 480, nn. illustrazioni b/n, Roma

La preghiera, nelle sue innumeri formazioni che vanno dalla libera spontaneità della richiesta alla rigidità del documento liturgico, esprime certamente i nucleo essenziale di tutta la dinamica religiosa. In essa si costituisce l’eterno dialogo fra l’uomo e le sue divinità, tra la creatura inchiodata al suo spazio e al suo tempo e le energie cosmiche.
Nello scorrere i testi qui raccolti, tratti dalle fondi religiose più varie, ci si avverte sempre come sospesi ai limiti dell’infinito mistero dal quale la creatura si sente circondata, quando misura se stessa, il suo destino e il suo dramma in rapporto all’universo spazio-tempo.
E l’angoscia di carattere esistenziale che fiorisce in ogni preghiera si rinnova sempre, quale che sia la struttura storica in cui il pregare si origina, dall’ingenuo desolato grido del primitivo invocante protezione contro il fulmine o cibo per i suoi piccoli al complesso testo di una liturgia shintoista o alla fiduciosa attesa del provvidente intervento del Padre, che pervade la preghiera neotestamentaria.
La raccolta comprende testi appartenenti alle popolazioni tradizionali ed arcaiche di livello etnologico, ai popoli dell’America  precolombiana, alla religione nazionale cinese, al Confucianesimo, al Taoismo, al Tibet, al Giappone, alle varie forme di Buddhismo, all’Induismo, all’Egitto, alla Mesopotamia, all’Iran, ai Greci e Romani e ai Cristiani.

Alfonso M. Di Nicola insegna Storia delle religioni presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Fra le sue opere principali si ricordano l’Enciclopedia delle religioni, pubblicata a Firenze in 6 volumi dal 1970 al 1976; Aspetti magico religiosi di una cultura subalterna in Italia, Torino 1983; L’arco di rovo, Torino, 1986. È direttore della collana «Magia e religioni» della Newton Compton, per la quale ha già pubblicato Antropologia religiosa, e Il diavolo.

Nascita di una Madre

Nascita di una Madre

Come l’esperienza della maternità cambia una donna

Autore/i: Stern Daniel N.; Bruschweiler-Stern Nadia; Freeland Alison

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Anna Maria Sioli, titolo originale: The birth of a mother.

pp. 222, Milano

Diventare madre è un’esperienza senza uguali nella vita, che non solo imprime una svolta alle scelte e cambia gran parte dei valori in cui si crede, ma influenza anche i rapporti con le persone più vicine, divenendo una straordinaria occasione per rielaborare la propria storia personale e rivedere il proprio ruolo dentro e fuori la famiglia. Nascita di una madre, basato sull’analisi di casi individuali e sui contributi personali di molte donne, è prima di tutto un’opera che affronta con puntualità sia gli aspetti psicologici della maternità sia i temi a essa strettamente collegati come la paternità, le nascite premature, l’adozione. Ma si tratta anche di un partecipe e riuscito tentativo di dare per la prima volta voce alle emozioni più profonde che animano la vita interiore delle donne in attesa: i sogni sul bambino che sta per arrivare, l’intensità del rapporto con il nuovo nato, il senso di responsabilità nei confronti di una nuova vita che reclama il nostro amore e la nostra dedizione.

Daniel N. Stern, insegna psicologia all’Università di Ginevra e psichiatra al Cornell University Medical Center (New York). Da anni studiosodella relazione madre-bambino, è autore di numerosi libri, tra cui Il mondo interpersonale del bambino(Bollati Boringhieri 1987), Le prime relazioni sociali: il bambino e la madre (Sovera Multimedia 1989), Diario di un bambino (Mondadori 1991) e La costellazione materna (Bollati Boringhieri 1995).

Nadia Bruschweiler-Stern, lavora come pediatra e psichiatra infantile a Ginevra.

Alison Freeland, giornalista, ha pubblicato The journey to Motherhood.

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Introduzione – L’assetto materno

1) Prepararsi a diventare madre

  • La gravidanza: si prepara una nuova identità
  • Partorire: un momento di transizione
  • Profezie che si autoavverano e nuovi ruoli

2) È nata una madre

  • Assicurare la sopravvivenza del bambino
  • Amare: l’intima responsabilità
  • Alla ricerca di conferme
  • Parla una mamma
  • Il diario di Joey e della sua mamma

3) Adattamenti necessari

  • Bisogni speciali: bambini prematuri o portatori di handicap
  • Il lavoro quando?
  • Mariti e padri

Una Parola di congedo
Ringraziamenti

L’Educazione del Pensiero

L’Educazione del Pensiero

Autore/i: Atkinson William Walker

Editore: Napoleone Editore

introduzione di Massimo Rossi.

pp. 166, Roma

Questo libro oltre a presentarsi come un’esposizione chiara e concisa di ipotesi più attuali sulla natura, struttura e dinamica della vita psichica, è il tentativo di creare una metodologia per l’educazione delle facoltà della mente umana.
L’Autore parla all’uomo contemporaneo, all’uomo frutto di una società industrializzata e altamente tecnologica; e l’invita a far uso delle sue facoltà mentali guardando la realtà che lo circonda solo con gli occhi della sua conoscenza.
Tutti gli uomini, solo che lo vogliano, afferma Atkinson, possono superare gli angusti confini in cui il loro pensiero è relegato e far raggiungere al proprio pensiero livelli eccezionali di potenza: i mezzi per far ciò, però può trovarli solo in se stesso.

Studi Sovietici di Filosofia Italiana

Studi Sovietici di Filosofia Italiana

Autore/i: Mastroianni Giovanni

Editore: Argalìa Editore

unica edizione, prefazione dell’autore.

pp. 356, Urbino

Il proposito di questo volume non è solo di far sapere alla fine, attraverso rassegne puntuali e traduzioni, quali studi si portino avanti nell’Unione Sovietica sulla filosofia italiana. L’ambito e il tenore di questi studi dovrebbero prestarsi ad alcune considerazioni, in ordine agli indirizzi del materialismo dialettico, capaci di sollecitare una discussione meno occasionale e pretestuosa, in un senso e nell’altro, della stessa condizione politica della cultura sovietica.

La Vita Intellettiva

La Vita Intellettiva

Lectio Sancti Thomae Aquinatis

Autore/i: Izquierdo Labeaga José Antonio

Editore: Libreria Editrice Vaticana

presentazione di Luigi Bogliolo.

pp. 488, Città del Vaticano

Dalla presentazione di Luigi Bogliolo «Alle Fonti Originarie della Filosofia Tomista»:
«Non pochi studiosi del nostro tempo, specialmente giovani, stanno riscoprendo la filosofia di S. Tommaso. Una filosofia che, nel trascorso del tempo, si dimostra anch’essa giovane. Ma questa riscoperta sarebbe stata impossibile, come essi stessi confessano, senza un contatto immediato con le fonti. Ora, un ritorno all’Aquinate che solo sia indiretto e mediato non basta. Potrebbe perfino sviare. È facile, infatti, confondere la Scolastica col pensiero di S. Tommaso, quando ovviamente non sono la stessa cosa.[…]»

Sorgo Rosso

Sorgo Rosso

Il capolavoro della letteratura cinese contemporanea e uno dei grandi romanzi di questo secolo. Il libro che ha ispirato il film omonimo di Zhang Yimou, Orso d’oro al Festival di Berlino nel 1988

Autore/i: Mo Yan

Editore: Edizioni Theoria

seconda edizione, introduzione, traduzione dal cinese e cura di Rosa Lombardi, prefazione dell’autore.

pp. 456, Roma

Sorgo rosso è un affresco fiammeggiante degli ultimi decenni di storia cinese, dagli anni ’30 agli anni ’70, raccontati da un giovane della provincia che ripercorre i drammi, gli amori, i lutti della propria famiglia: una storia di lotte fratricide e guerre, di carestie, rapine e scorrerie, di amori e passioni, di riti magici e pratiche stregonesche, di barbarie e di morti, di imprese infime e di gesta eroiche. Dall’epoca d’oro del banditismo negli anni ’20 alla sanguinaria invasione giapponese del decennio successivo, fino agli anni che precedono la Rivoluzione culturale, il romanzo attraversa come un fiume sotterraneo il cuore della Cina e ce la racconta nella sua verità profonda e primitiva, nel suo essere un Paese arcaico e feroce eppure governato da leggi antichissime, sagge e disumane al tempo stesso. Ed è una storia che dà voce e volto, per la prima volta, a quel brulichio di «anime sperdute» che abitano le immense campagne cinesi, tra le sconfinate distese di sorgo «che in autunno scintillano come un mare di sangue», raccontate da Mo Yan con un realismo e un senso vivissimo dell’epica quotidiana che fanno piazza pulita di decenni di ingenua iconografia.  Nessun romanzo moderno ha saputo immergersi con tanto febbrile stupore e così impietosa crudezza visionaria nel mondo immobile e senza tempo dei villaggi cinesi, nell’attimo di una trasformazione epocale, «a pochi passi» dal precipizio verso l’anarchia. Dopo aver vinto praticamente tutti i premi letterari in Cina, e dopo il celebre film di Zhang Yimou, nominato all’Oscar per il migliore film straniero e Orso d’oro al festival di Berlino nel  1988, Sorgo rosso è uscito nel 1993 in America, dove per la sua forza mitica e immaginativa è stato paragonato a Cent’anni di solitudine di Garcia Márquez.

Mo Yan è nato nel 1955 nello Shandong ed è considerato il maggior scrittore cinese contemporaneo e il fondatore del movimento letterario della «ricerca delle radici». È autore di tre romanzi e di novelle e racconti. Mo Yan, che ha sempre vissuto in Cina, è un soldato. Lavora al Dipartimento affari culturali dell’«Armata di liberazione popolare», l’esercito cinese.

Gelosia

Gelosia

Cos’è, come nasce, come affrontarla・Il primo tentativo di analisi di un nodo fondamentale nella dinamica della coppia

Autore/i: Clanton Gordon; Smith Iynn G.

Editore: Savelli

introduzione degli autori, traduzione di Sara Poli.

pp. 192, Roma

Cos’è la gelosia? Quale ne è la causa? La gelosia e un dato «naturale» o acquisito? È un bene o un male essere gelosi? Le donne sono più gelose degli uomini o viceversa? La gelosia fa crescere il rapporto di coppia o lo indebolisce? È sintomo certo di grande amore o solo manifestazione di insicurezza personale? Si può modificare, controllare o eliminare la gelosia?
Queste alcune tra le domande principali che i due curatori del libro si sono sentiti fare durante i seminari universitari e le inchieste preliminari che sono alla base di questa ricerca. E a queste domande il libro tenta di rispondere, sia pure indirettamente, non offrendo soluzioni già preconfezionate, ma fornendo gli strumenti per capire il «fenomeno gelosia» e al tempo stesso offrendo un’occasione per fare un lavoro di indagine su se stessi e sul proprio rapporto di coppia. Ecco i titoli di alcuni dei saggi contenuti nel volume:

H. Vollmer La gelosia nei bambini; R. Seidenberg Fedeltà e gelosia; E. Bersheid e J. Frei L’amore romantico e la gelosia sessuale; M. Mead La gelosia primitiva e quella civilizzata; K. Davis La gelosia e il possesso sessuale; J. Bernard La gelosia e
il matrimonio
; B. Ard jr. Come evitare la gelosia distruttiva; A. Ellis Gelosia razionale e irrazionale; R. Mazur Oltre la gelosia e la possessività; L. Constantine Tecniche di intervento sulla gelosia.

Interiormente Figure

Interiormente Figure

Tra le immagini e le visioni. Idee, luoghi, personaggi. Discorso sull’acutezza, sulla mania e sul vandalismo nell’arte, diviso in quattro libri. Con prologo musicale.

Autore/i: Thea Paolo

Editore: Toso Editore

in copertina: Chiesa d’Aghtamar (Armenia), X secolo. Rilievo in pietra con Eva, l’albero e il serpente.

pp. 274, nn. illustrazioni b/n, le pagine del Registro dei nomi, dei libri e delle cose notevoli e l’elenco delle illustrazioni sono stampate al contrario, il libro reca una dedica, Torino

Queste pagine vogliono indagare lo spazio intermedio esistente tra il motivo scatenante di un’opera e la sua formulazione finale, nel tentativo di individuare alcuni elementi tra quelli che eccitano la fantasia dell’artista. Si può così cogliere come l’ufficialità e il suo opposto, l’eresia o la semplice messa in discussione di quanto noto si esprimano con lo stesso linguaggio, oppure nell’ordinare in modo diverso le singole parti del discorso. Nella ricerca delle sorgenti dell’immaginazione, in quel riverbero di cui “pullula l’anima”, si possono identificare i “fantasmi”, definiti così se si impiega il termine di Giordano Bruno, che sono all’origine di associazioni e costruzioni mentali. Un orgia di particelle che si sviluppano, talvolta si cancellano e provvisoriamente si depositano sempre pronte a rientrare in circolo. Queste parvenze duttili e sottili provocano quei momenti di “infiammazione” decisivi per la messa a punto di un sistema di significazione. Un tutto a cui concorrono anche le contaminazioni dell’apocrifo e del falso come nel caso della Santa Cecilia del Maderno (1600) in cui le agiografie hanno una funzione essenziale.
La verifica è condotta in una periodizzazione che va dalla
Grecia antica al sec. XVIII. Nel primo e secondo libro rispettivamente sull’antichità, sul medioevo e sul quattro-cinquecento le immagini e le costruzioni simboliche rispecchiano il mondo; nel terzo sull’età della Controriforma, quella spettacolare per eccellenza, delle fonti letterarie sono tradotte in immagini volte a creare passioni in chi le osserva; nel quarto sul
sei-settecento una forza interiore carica di senso episodi che a prima vista sono estranei all’arte.

Paolo Thea è nato a Milano nel 1953.  Vive e lavora a Milano.

I Sogni e la Loro Interpretazione

I Sogni e la Loro Interpretazione

Con la spiegazione di 500 simboli onirici

Autore/i: Aeppli Ernst

Editore: Casa Editrice Astrolabio

prefazione dell’autore, titolo originale lell’opera: Der Traum und Seine Deutung.

pp. 280, Roma

Questo libro si propone di avvicinarsi all’essenza del sogno e di trarne un’interpretazione feconda; in tal modo tenta di offrire un aiuto prezioso a tutti coloro che si sforzano di modellare la loro vita in modo cosciente e che, per questo motivo, non disdegnano di prestare ascolto a quella significativa comunicazione dell’anima che ci perviene attraverso il sogno.

Ernst Aeppli (28 aprile 1892 Brittnau – 26 agosto 1954 Zurigo) è stato uno psicoanalista svizzero (scuola Carl Gustav Jung), che ha anche preso in considerazione l’ interpretazione dei sogni.
Dopo aver visitato il college degli insegnanti a Zurigo, Aeppli è stato inizialmente insegnante multi-class sulla Hasliberg nel bernese e poi insegnante presso la Scuola di tedesco a San Remo. Tra il 1914 e il 1918 prestò servizio come ufficiale di pattuglia di frontiera come medico ordinato e studiò a fianco di Jung.
Nel 1923 ha conseguito il dottorato in giurisprudenza. Sulla base della sua esperienza nella pratica di psicologo a Zurigo, è stato in grado di pubblicare le sue conoscenze in diverse opere.

Visualizza indice

Prefazione

PARTE PRIMA
LA NATURA DEL SOGNO

– L’Esperienza del Sogno […]
– Il Linguaggio del Sogno […]
– La Funzione del Sogno […]
– Vari Tipi di Sogni […]

PARTE SECONDA
L’INTERPRETAZIONE DEI SOGNI

Introduzione
–  La psicoanalisi di Sigmund Freud
–  Il sogno nella psicologia individuale di Adler
–  Il metodo d’interpretazione nella psicologia complessa di Jung […]

PARTE TERZA
I SIMBOLI ONIRICI
[…]

Racconti di un Pellegrino Russo

Racconti di un Pellegrino Russo

Autore/i: Anonimo

Editore: Rusconi

seconda edizione, introduzione di Cristina Campo, prefazione all’edizione del 1884, traduzione dal russo di Milli Martinelli, le tavole fuori testo riproducono una collezione di icone russe.

pp. 376, nn. tavv. a colori f.t., Milano

Romanzo picaresco, grande trattato spirituale, fiaba classica, i Racconti di un pellegrino russo sono fra i grandi testi della letteratura russa del secolo scorso. L’autore è ignoto, ma tutt’altro che inesistente: probabilmente fu un contadino giunto a un alto grado di vita spirituale e già amico del grande starets Macario.
In questo misterioso testo dallo stile semplice e limpido, la fiaba, come ha scritto Cristina Campo nell’introduzione, si mostra per la prima volta senza maschera: una ricerca del Regno dei Cieli, l’inseguimento di una visione ignota e inesplicabile, spesso soltanto di un’arcana parola, per la quale si diserta di colpo la terra amata e ogni bene, si diventa appunto mendichi e pellegrini, beati folli dal cuore in fiamme dei quali il mondo si fa beffe e che il mondo «che è dietro quello vero» soccorre e guida con meravigliosi segni e portenti. Come quell’eroe nordico che a ogni prezzo voleva «imparare a rabbrividire », il Pellegrino russo è risoluto a procedere all’infinito dinanzi a sè, oltre le steppe e le foreste, le città e i villaggi, oltre l’interminata curva del globo se occorre, purché gli sia svelato il senso di tre parole dell’apostolo Paolo udite per caso in una chiesa: «Pregare senza intermissione». Il racconto del Pellegrino russo non è se non la cronaca della sua stupefatta ed ebbra convivenza con la Preghiera del Nome. È questa la gemma portentosa il cui fulgore protegge il corpo e illumina l’intelletto, disvela cose lontane e ammansisce le fiere, vince tutti i cuori, sazia tutti i bisogni e tramuta tutti i paesaggi. Questa edizione è la prima traduzione integrale in Europa dell’opera ed è stata condotta sull’edizione della YMCA Press di Parigi del 1930 che comprendeva: i primi quattro racconti, pubblicati intorno al 1860 a Kazan con il titolo Candidi racconti di un pellegrino al suo padre spirituale; i tre racconti pubblicati nel 1911, sempre in Russia, con il titolo Seconda parte dei racconti di un pellegrino; e infine i testi patristici aggiunti ai quattro racconti nell’edizione del 1884 con il titolo Le tre chiavi al tesoro dell’orazione interiore. In appendice si è ritenuto opportuno pubblicare un testo di Teofano il Recluso sulla Preghiera di Gesù. Tavole a colori, che riproducono icone russe, illustrano i Racconti, interpretandone fedelmente il sottile e profondo insegnamento.

Morbismus

Morbismus

La medicina archetipica

Autore/i: Ziegler Alfred J.

Editore: Edizioni Riza

prefazione di Roberto Carnevali, traduzione di Dino Carpineti.

pp. 116, Milano

Alfred J. Ziegler, nato nel 1925, specialista in psichiatria e psicoterapia, si occupa da molti anni – e non esclusivamente in ambito clinico, ma anche nel suo studio privato e come collaboratore di un laboratorio di ricerca sperimentale sul sogno – di problemi di medicina psicosomatica.
Le sue opinioni al riguardo sono confluite in varie pubblicazioni. Ziegler insegna all’istituto C. G. Jung di Kuesnach presso Zurigo.

Il morbismo è una teoria psicosomatica secondo la quale sanità e malattia sono reciprocamente dipendenti in modo nascosto e possono stimolarsi a vicenda. Secondo questa teoria la malattia non è un errore della natura, bensì un elemento indispensabile per consentire la vita e con ciò anche la specificità individuale e culturale dell’uomo. Il suo sfondo è oscuro e differisce quindi radicalmente da quello di altri modelli troppo decisamente positivisti e psico-somatici.
Il morbismo può essere definito come una medicina archetipica, poiché considera la malattia a partire da archetipi e la vede intessuta in una natura umana di carattere polare, persino chimerica. Pertanto il morbismo è imparentato con lo spirito di C. G. Jung e discende dalla sua psicologia analitica; si è tuttavia impadronito in una forma molto peculiare, inconfondibile, della corporeità umana. Le possibilità di trattamento che gli sono congeniali hanno carattere analitico-verbale e si appellano ad un linguaggio di tipo quasi organismico.
Quest’opera si colloca in un punto cruciale degli interessi medici c psicologici, ma può rivolgersi anche a tutti i lettori sollecitati dal problema della ragionevolezza della natura umana.