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Il Gioco dei Geroglifici – Un Gioco Fantastico

Il Gioco dei Geroglifici – Un Gioco Fantastico

24 timbri di gomma – Guida ai geroglifici – Tampone inchiostrato

Autore/i: Roehrig Catharine

Editore: The Metropolitan Museum of Art – Leonardo Arte

Libretto pp. 66, 24 timbri, tampone inchiostrato, Milano

Avventuratevi nel mondo antico e misterioso dei geroglifici. In questa scatola troverete un libro curato dal Metropolitan Museum of Art, più 24 timbri di gomma con i geroglifici egizi, un tampone inchiostrato e una tabella dell’alfabeto geroglifico, con i quali potrete realizzare affascinanti decorazioni, preparare ricerche scolastiche e persino inviare messaggi segreti. Scoprirete in che modo gli scribi egizi utilizzavano i geroglifici e come gli studiosi moderni sono riusciti a decifrarli. E potete cimentarvi con quiz e giochi di parole. Non vi resta che procurarvi un papiro, e buon divertimento!

L’Indovino 52 • Carte per Divinare il Futuro – Tarocchi

L’Indovino 52 • Carte per Divinare il Futuro – Tarocchi

Autore/i: Anonimo

Editore: Teodomiro Dal Negro

introduzione.

pp. 46, Libro + con 52 carte a colori, Treviso

Dall’introduzione:
“Parlare di divinazione, di cartomanzia, oggi che le scienze hanno raggiunto limiti mai creduti, sembra un anacronismo.
Eppure notissimi studiosi, medici, psicologi non tralasciano di considerare certi fenomeni paranormali che non sono spiegabili con un’unità di misura scientifica: ma è indubbio che questi fenomeni esistano. La cartomanzia, la vera cartomanzia, rientra in questo campo di scienze occulte e se non a tutti è data facoltà di «divinare» pur ciascuno ha in se, più o meno sviluppate, certe facoltà extra-sensoriali che il sistema di vita, il metodo ecc.
possono sollecitare a vario grado e consentirgli di affrontare un presagio.
Quanto sopra serva, in sintesi, a far considerare questo mazzo di Carte, «L’Indovino», non solo come mezzo efficace e pratico per l’iniziato, ma avverta anche coloro che con esso si diletteranno che non si aspettino di trarre oroscopi senza un minimo di studio e applicazione; non basta possedere un pianoforte per saper suonare.
«L’Indovino» che presentiamo è certamente concretato per essere alla portata di tutti, ma i fondamenti da cui è sorta la presentazione figurata sono alla base della tradizione e della sintesi dei vari metodi. Se quindi ne troverà vantaggio il professionista sarà di maggior nostra soddisfazione il sapere che molti, per diletto o passatempo, saranno incoraggiati e spronati a una maggior fiducia nel domani, oltre che a godere di un sano divertimento.”

Etologia

Etologia

e i suoi rapporti con le altre scienze

Autore/i: Hinde Robert A.

Editore: Rizzoli

prima edizione, prefazione dell’autore, revisione scientifica di Felicita Scapini, traduzione di Marina Bianchi.

pp. 368, nn. illustrazioni b/n, Milano

L’etologia è la scienza che studia il comportamento degli animali e, grazie ai lavori di Konrad Lorenz, Niko Tinbergen e Riccardo Mainardi (per l’Italia), è diventata in questi ultimi anni molto popolare.
Robert Hinde, docente a Cambridge, è uno dei più grandi specialisti a livello mondiale in questa disciplina, ed e dotato di quella qualità tipicamente anglosassone che consiste nel saper spiegare le cose difficili con parole semplici. In questo libro di alta divulgazione ci spiega qual è il nucleo centrale dell’etologia e i suoi rapporti con altre scienze, come la biologia, la neurofisiologia, l’endocrinologia, l’antropologia, la psicologia, la tassonomia e le scienze sociali. Perché gli animali (e anche gli uomini) si comportano come si comportano?
Ci sono quattro modi di rispondere a questa domanda: possiamo considerare cosa causa un comportamento, cosa spinge un uccello a cantare, per esempio; possiamo domandarci come il comportamento si evolve mentre l’animale si sviluppa; possiamo chiederci quali conseguenze utili ha questo comportamento; e possiamo approfondire il modo in cui il comportamento si è evoluto. Hinde esamina questi «quattro perché» (che possono essere denominati anche: causalità immediata, sviluppo, funzione ed evoluzione) e i loro rapporti reciproci perché è su questo terreno descrittivo che si enuclea quella scienza che chiamiamo etologia, e che richiede entusiasmo, spirito di avventura e umiltà.

I Misteri dell’Universo

I Misteri dell’Universo

Autore/i: Kolosimo Peter; Kolosimo Caterina

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

pp. 256, Milano

Forse, nell’immensità del cosmo, esistono mondi che hanno uno stretto legame con le nostre stesse origini e forse, su uno di essi, qualcuno ci aspetta. Questo interrogativo, che affascina l’uomo da tempi immemorabili e che gli attuali (e ogni giorno più sofisticati) strumenti dell’esplorazione cosmica stanno trasformando in una fantastica avventura, è solo uno dei molti che Peter e Caterina Kolosimo – divulgatori scientifici tra i più letti e tradotti nel mondo – affrontano nei Misteri dell’Universo. Il libro ci accompagna infatti attraverso le credenze, le illusioni, le speculazioni del passato; ci delinea le tappe fondamentali che ci hanno condotto fin qui, all’alba del Duemila; ci prospetta nuovi, stupefacenti interrogativi. Esistono mondi in cui tutto quanto pensiamo è possibile? Il Sole influenza il genio e la creatività?
Si può vivere su Venere? Come interpretare i “messaggi” da Marte? Nettuno ha una crosta di diamanti? Quali sono le ultimissime sugli UFO? Un’opera che nello stesso tempo suscita e soddisfa molte curiosità sulla base di dati e notizie rigorosamente controllati.

La Vita Davanti ai Suoi Occhi

La Vita Davanti ai Suoi Occhi

Un romanzo che «evoca terrore e redenzione, ombra e luce… bellezza e crudeltà» (The New York Times)

Autore/i: Kasischke Laura

Editore: Neri Pozza Editore

traduzione di Massimo Ortelio.

pp. 256, Vicenza

Michael Patrick ha una camicia immacolata, bianca e linda, anche se sotto le ascelle si allargano sgradevoli macchie di sudore. Sul mento, la pelle irritata di chi si è rasato male e in fretta. Sorride, benché abbia il respiro affannoso. Con la mano destra, stringe una grossa pistola dai riflessi azzurrini. L’avvicina all’orecchio di una delle due ragazze che ha sorpreso impaurite nel bagno. Le tocca la tempia con la canna, ed ascolta un sospiro intimo e terribile. La ragazza avverte il tepore dell’amica al suo fianco, sente che è morbida e viva, poi abbassa lo sguardo sulle lacrime che, come macchioline dorate, brillano sul linoleum grigio… Potrebbe semplicemente chiudere gli occhi, succhiare tutta l’aria della stanza nel proprio corpo e nasconderla, ma mormora semplicemente: “Non uccidermi… Uccidi lei. Non me.” Questa terribile risposta, e quella tragica giornata di quarant’anni fa nel bagno del college, sono nascoste come un incubo da qualche parte nel cuore e nella mente di Diana: una figlia, un marito, una casa e una vita confortate dal benessere e dal decoro. Un incubo che si intreccia alla sua esistenza presente, si fa sentire come una ferita mai chiusa, si riaffaccia nelle sue grandi e piccole scelte quotidiane. Attraverso una trama avvincente che annulla le differenze di tempo e di spazio, e si risolve in un finale spettacolare e inaspettato, Laura Kasischke ci conduce negli incanti, nel palpiti del cuore, nelle fantasticherie e nelle fragili identità della gioventù, oltre che nella zona d’ombra del benessere americano, là dove l’inquietudine e la crudeltà regnano sovrane.

Laura Kasischke è autrice di tre raccolte di poesia e di due altri romanzi, Suspicious River e White Bird in a Blizzard, che, negli Stati Uniti e nei numerosi paesi in cui sono apparsi, sono stati accolti con entusiasmo dalla critica e dal pubblico. Ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali il premio della Poetry Society of America e il Bobst Award for Emerging Writers. Vive a Chelsea, nel Michigan.

Messaggi dallo Schermo – Cinema Cecoslovacco degli Anni Ottanta

Messaggi dallo Schermo – Cinema Cecoslovacco degli Anni Ottanta

Autore/i: D’Arbela Serena

Editore: Editori Riuniti

prima edizione, premessa dell’autrice.

pp. 264, nn. tavole b/n f.t., Roma

Dopo la «Nuova ondata», il movimento cinematografico degli anni sessanta, è sceso il silenzio sul cinema cecoslovacco. Eppure, molti autori di quella generazione hanno continuato a lavorare, e a essi si è affiancata una generazione nuova di artisti, che sta dando in questi anni un contributo di prim’ordine alla cultura boema. Questo libro guida il lettore alla scoperta di un cinema nuovo, che fa del sentimento umano e di una fine vena, ironica i suoi tratti essenziali. La solitudine, il dolore, il conflitto fra vecchi e giovani sono i temi ricorrenti di questo cinema, che spazia fra l’altro su un florido filone educativo e su un’animazione di altissimo livello internazionale. La cultura, la vita, le problematiche della Cecoslovacchia d’oggi ci si rendono comprensibili e familiari grazie a film e ad autori che cominciano ad affacciarsi in Occidente e in primo luogo in Italia. Il lettore troverà in questo libro interviste, profili e notizie su tutti i maggiori cineasti, da quelli già noti e affermati, come Jireš, Lipský, Chytilova, Jakubisko, Menzel, Kachyňa, Uber, a nomi nuovi come Trančik, Hanák, Drha, Soukup, Švankmajer. L’opera è completata da brani di sceneggiatura e da una completa filmografia.

Serena D’Arbela, giornalista, insegnante, traduttrice, vive e lavora a Roma. Già nota per i suoi contributi di critica cinematografica, ha pubblicato fra l’altro Nuovo cinema polacco (1981) e la raccolta di poesie Cercare altre mani.

Dal Bisturi alla Squadra

Dal Bisturi alla Squadra

La Massoneria Italiana Senza Cappuccio

Autore/i: Corona Armando

Editore: Bompiani

seconda edizione.

pp. 256, Milano

Parlare della Massoneria è stato in questi ultimi anni come addentrarsi nei meandri del labirinto di Cnosso dove l’Istituzione finiva con l’essere rappresentata come l’orribile Minotauro o, nel migliore dei casi, come una sorta di Giano Bifronte. Ma al di là di questa immagine suggestiva e inquietante, qual è stato l’effettivo ruolo della Massoneria sugli eventi che hanno segnato gli ultimi travagliati decenni italiani? Anni caratterizzati da balletti di scandali, da trame oscure, tragedie e misteri irrisolti, da giochi di personaggi di una commedia con un finale farsesco. L’obiettivo che l’autore si è posto con questo libro è di dimostrare che la Massoneria niente ha a che spartire con ciò: Massoneria è fede iniziatica che fonda i propri dettami sulla ricerca interiore, sul divenire spirituale dell’essere umano. E l’autore mette in evidenza come questi elementi siano stati scientemente ignorati da tutta la stampa che per anni ha sguazzato, arricchendo di vacue parole interi volumi, nella palude degli interessi e del qualunquismo.
Armando Corona, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, ha affrontato l’emergenza di quel periodo risollevando con grande coerenza, nel segno di una cristallina trasparenza, le sorti della Massoneria. Cancellare intrighi e deviazioni, restituire all’Istituzione l’antica dignità e ottenere una impossibile giustizia sono stati i proponimenti che hanno determinato questa sua scelta di vita. Per la prima volta in questo libro vengono rivisitate, con documenti inediti, le tristi vicende dell’Italia del mal costume, ripercorrendo, accanto al Gran Maestro, l’arduo sentiero che ha riportato la Libera Muratoria a operare “per l’elevazione morale e spirituale dell’uomo e dell’umana famiglia”.

Nato a Villaputzu in Sardegna nel 1921, Armando Corona ha esercitato per lunghi anni la professione medica in una delle zone più povere dell’isola, affiancando sempre a questa attività un impegno sociale a favore delle classi meno abbienti. La sua militanza politica intessuta di concernimenti umanitari, ha segnato alcune fra le più importanti scelte del Partito Sardo d’Azione e successivamente del Partito Repubblicano. Ha ricoperto importanti incarichi nel Partito Repubblicano ed è stato presidente del Consiglio Regionale Sardo. Dal 28 marzo 1982 è il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia: in questa carica è riuscito a trasfondere l’impegno umanitario e l’intelligenza politica che gli hanno consentito di ricreare un’immagine adamantina della Massoneria italiana. Dal bisturi alla squadra è la sua opera prima.

Colloqui con Hitler

Colloqui con Hitler

Le confidenze esoteriche del Führer e i suoi piani per la conquista del mondo

Autore/i: Rauschning Hermann

Editore: Tre Editori

traduzione dall’originale di Anna Maria Baiocco.

pp. 276, Roma

Le confidenze segrete di Hitler ad uno dei suoi più stretti collaboratori, pubblicate per la prima volta in Italia nella versione originale e integrale dal tedesco.
Opera sconvolgente e profetica, Colloqui con Hitler è il primo e il più tremendo atto di accusa contro il nazismo, ma anche un tentativo di interpretazione del personaggio Hitler. Hermann Rauschning, l’allora capo del governo di Danzica, ci rivela un Führer demoniaco e visionario che annuncia l’avvento dell’Anticristo e prefigura la tragedia della Germania e dell’Europa.
Pensiero esoterico, dottrina segreta e disegni di potenza si fondono per tracciare il ritratto di un dittatore pronto ad impadronirsi del mondo con la violenza e la magia.

Queste confidenze “esoteriche” di Adolf Hitler sono forse l’opera più citata sul dittatore tedesco, ma anche una delle più sconosciute.
Presente in tutte le bibliografie sul nazionalsocialismo, Colloqui con Hitler è ormai introvabile in Italia dove peraltro non è mai stata pubblicata nella versione integrale dall’originale tedesco, quella che adesso vi presentiamo.
Grazie all’osservatorio privilegiato di cui godeva Rauschning ma anche per la forza della cronaca quasi in diretta, Colloqui offre un ritratto unico di Hitler, al tempo stesso terribile e complesso: spietato teorico dell’Olocausto, demoniaco, crudele, amorale, sovversivo, violento. Ma anche “superiore a tutti coloro che lo circondavano” quanto ad analisi e capacità politiche, straordinario ammaliatore di persone e di folle, grande visionario. Non basta cioè, suggerisce l’Autore definirlo un “pazzo” per liberarsi dell’incantesimo che stregò una generazione di tedeschi; bisogna invece esorcizzarlo e per farlo è importante vederlo qual era: nei suoi aspetti diabolici e patologici così come in quelli più normali e contraddittori di piccolo borghese e rivoluzionario, di abile politicante e di personalità in preda a fervori quasi mistici.
“È inutile farsi scherno di Hitler – avverte Rauschning – egli è certamente qualcosa come un grande sciamano”. E il pericolo più grave non è forse l’uomo ma che questi si trasformi in un mito del futuro.
E questo libro, forse il più tremendo atto di accusa contro il nazismo ma anche un tentativo di interpretazione, e strumento importante per una nuova generazione in un momento storico di grandi incertezze.

Hermann Rauschning (1887-1982) fu membro del partito nazionalsocialista e capo del governo della Città Libera di Danzica nel 1933-34.
Stretto collaboratore e confidente di Hitler, ruppe presto col nazismo per riparare prima in Inghilterra e quindi negli Stati Uniti dove nel 1946 ottenne la cittadinanza americana.
È morto a Portland, Oregon, all’età di 95 anni.
Proibito nei paesi dell’Asse, Colloqui con Hitler venne pubblicato per la prima volta in Francia nel 1939 e subito dopo nell’originale tedesco dalla Europa Verlag di Zurigo.
Venne stampato clandestinamente in Italia, nella traduzione dal francese, nel 1944.
Rauschning è autore di La Rivoluzione del Nichilismo, un tentativo di interpretazione politica e filosofica del nazismo.

Big Fish

Big Fish

Un padre, un figlio, il lungo fiume della vita

Autore/i: Wallace Daniel

Editore: Marco Tropea Editore

traduzione di Silvia Lalia, collana: I Mirti , titolo originale Big Fish. A Novel of Mythic Proportions .

pp. 192, Milano

..”Il giorno in cui nacqui io, Edward Bloom seguiva alla radio una partita di football. Mia madre urlò, mio padre urlò. Il giorno in cui nacqui io, la sua squadra vinse.”

Nella primavera della sua vita Edward Bloom era un uomo straordinario. Non c’era cosa che non sapesse fare, e bene anche. Salvava vite umane, e non solo. Gli animali lo amavano, gli umani pure, in particolare le donne. Sapeva scherzare, faceva bene il suo lavoro. O almeno questo è ciò che ha sempre raccontato di sé al figlio William. Perchè William non sa molto di lui: il padre tornava a casa poco e si tratteneva ancora meno. Ora invece è qui per fermarsi. Perchè il grande Edward è giunto alla fine della sua lunga e avventurosa vita e William vorrebbe disperatamente averlo conosciuto meglio, anzichè ritrovarsi tra le mani le tante storie fantastiche ascoltate negli anni, a ogni ritorno. Così il figlio ricrea la vita dell’enigmatico genitore in una serie di leggende e miti ispirati ai pochi fatti noti. Edward Bloom che addomestica un feroce gigante solitario, che salva una misteriosa creatura delle acque, che restituisce un occhio dai magici poteri alla sua legittima proprietaria, che compra un’intera città. E, per finire, Edward Bloom che vince la morte trasformandosi in un grosso pesce che il figlio ributterà nelle acque ancestrali di un fiume.

Note: da questo libro è stato tratto il film omonimo diretto da Tim Burton e interpretato da Ewan McGregor, Albert Finney, Jessica Lange, Danny De Vito, Steve Buscemi, Helena Bonham Carter .

Daniel Wallace è originario di Birmingham, Alabama, ma vive nel North Carolina. Ha pubblicato diversi racconti su riviste. È un illustratore che disegna magliette, magneti da frigorifero e biglietti d’auguri. Big Fish è il suo primo romanzo.

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° Prima parte

– Il giorno in cui nacque lui
– Capitolo in cui parla agli animali
– L’anno in cui nevicò in Alabama
– La grande promessa
La morte di mio padre. Ciak, prima
– La donna del fiume
– Il suo fascino tranquillo
– Come domò il gigante
– La volta in cui andò a pescare
– Quando andò via da Ashland
– Un mondo nuovo

° Seconda parte

– La vecchia signora e l’occhio
La morte di mio padre. Ciak, seconda
– Il suo primo grande amore
– Le leggendarie gambe di mio padre
– Quando fece la prima mossa
– Lo scontro
– L’incontro con i futuri suoceri
– Le tre fatiche
– Papà va in guerra
La morte di mio padre. Ciak, terza
– Il giorno in cui nacqui io
– Lui mi vedeva così
– Come mi salvò la vita
– La sua immortalità
– Il suo potere più grande
– Capitolo in cui fa un sogno

° Terza parte

– Capitolo in cui compra una città e anche altro
– Finisce così
La morte di mio padre. Ciak, quarta
– Big fish

Ringraziamenti

Inquadrature

Inquadrature

Autore/i: Venturi Ada

Editore: De Luca Editore

con dedica dell’autrice, introduzione dell’autrice.

pp. 138, Roma

“Un giorno mi trovai davanti un foglio di carta bianca, che mi dava quasi soggezione, volevo solo notarvi alcune inquadrature di un film vissuto e ricordato dopo lungo tempo. Scrivendo mi pareva di dipingere, di disegnare; le parole mi sembravano dadi colorati da accostare gli uni a gli altri per rendere un effetto, difficile da afferrare. E quando credevo di averlo afferrato, svaniva, proprio come una dissolvenza di un film.
Ho scritto meno possibile i nomi delle persone conosciute e dei luoghi; ho usato raramente alcune parole che, pur avendo significato bellissimo, mi sembravano un po’ retoriche e consumate. Non ho tenuto un ordine cronologico nel seguito dei miei racconti. Mi è piaciuto di fare quel «ritorno nel tempo» tra le prime e le ultime inquadrature. Mi sembra che interessi maggiormente conoscere l’infanzia e la gioventù delle persone, quando già si sono viste agire da grandi. È un legame di più tra chi scrive e chi legge.
Avrei voluto «far vedere» dei luoghi, dei paesaggi, delle città, delle persone, delle situazioni senza descriverli, ma solo accennando all’aria che li circonda, alla loro atmosfera.
Non ho voluto, certo, scrivere le mie memorie; ho cercato di parlare di me, meno possibile.
Ecco, le «inquadrature» che ho scritto per i miei figli e per te, Lionello.
Ho qui unite anche le «fantasie».
Divagazioni: sono come folate di vento che portano delle impressioni, durano poco, vengono da chissà dove e vanno via. Basta una margheritina per svegliare la primavera, o uno sguardo per risuscitare una tristezza, una umile persona per sentire la pietà umana, basta un suono per scatenare un’orchestra, un colore per rallegrare l’anima. Una folata di vento, che porta un ricordo e si perde.” Roma, aprile 1956 (Ada Venturi)

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Introduzione

Inquadrature

– Urbino

– La Tortorina

– Adamino e Amalia

– Paesaggio

– Torino

– Siméon

– Parigi

– New York

– Collonges (la grande maison)

– Collonges (La petite maison)

Fantasie

– Caterina

– Dissolvenza

– Il violinista

– Musica in piazza

– Il direttore d’orchestra

– Il tamburo

– Paesaggio musicale

– Il galletto

– Alleati

– Ca’ d’oro

– «Alla Guido Gozzano»

– Le Cimetière de Montparnasse

– Le vecchie

– Ho paura di tutto

– Impressions

Management dell’Ascolto

Management dell’Ascolto

Tutto ciò che le persone e le organizzazioni devono sapere prima di comunicare e per comunicare meglio

Autore/i: Passerini Walter; Tomatis Alfred A.

Editore: Franco Angeli Editore

pp. 256, Milano

Questo libro si rivolge a tutti coloro (manager e no) che vogliono e sanno ascoltare. E a coloro che, dopo aver perduto questa straordinaria facoltà, desiderano recuperarla.
Nell’epoca delle macchine e dei mass media l’ascolto è decisamente diminuito. Al rumore è subentrato il frastuono. Più si grida, meno si comunica e meno si capisce. Per rispondere alla società dell’ipercomunicazione occorre recuperare la capacità di ascoltare. Ciò vale per i singoli, come per le imprese. Nell’era del servizio il cliente è il re: ma le sue esigenze prima ancora che soddisfatte vanno ascoltate! Non solo, dentro le aziende vi sono “clienti interni” da non trascurare: i singoli dipendenti (con le loro attese e i loro bisogni).
Questo volume (opera di due autori dalle competenze diverse, ma complementari) è il primo che illustra un vero e proprio approccio per organizzare l’ascolto. Mostra, anzitutto, come le persone possono sviluppare attitudini all’ascolto e alla comunicazione.
Successivamente, come l’ascolto possa diventare una strategia aziendale (ascoltare è meno costoso che vedere: soprattutto per le imprese!). Infine, illustra un piano sistematico per introdurre nelle organizzazioni meccanismi e pratiche dedicati alla comunicazione e all’ascolto della realtà, sia interna che esterna.
Il Management dell’Ascolto (dopo il management dell’eccellenza, del servizio e della qualità) è una nuova disciplina che può essere utile sia al singolo individuo che alle imprese e alla collettività. È un aiuto per tutti coloro che rifiutano di vivere in un mondo di sordi.

Walter Passerini, giornalista e docente universitario. Da anni si occupa di comunicazione, management e impresa, argomenti su cui ha scritto diversi libri, tra i quali Da manager a imprenditori, FrancoAngeli e Il Trovalavoro , FrancoAngeli.

Alfred A. Tomatis, psicolinguista, docente universitario recentemente scomparso, è conosciuto a livello mondiale per le tecniche messe a punto per la rieducazione all’ascolto e alla comunicazione (utilizzate da centinaia di professionisti della comunicazione in tutto il mondo).

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Introduzione per l’uso

Parte I. La torre di Babele
1 – La Torre di Babele

  • In principio c’era l’ascolto
  • La società dell’ipercomunicazione
  • La società dell’ascolto
  • Il differenziale comunicativo
  • Nell’era del servizio l’ascolto è strategico
  • Ascoltare per comunicare

Parte II. La grammatica dell’ascolto
1 – Il gioco del labirinto

  • Udire, sentire, ascoltare
  • Un’antenna in evoluzione
  • La gamma uditiva
  • Questioni di pelle

2 – L’alfabeto del linguaggio

  • Sotto il segno del nome
  • Il gioco della bocca e dell’orecchio
  • Balocchi acustici
  • L’origine della parola

3 – L’audio-psico-fonologia

  • Messaggeri e messaggi
  • Le bande passanti
  • Stradivari abita qui
  • Passaporto per Babele

4 – Il direttore d’orchestra

  • Il filo di Arianna
  • Alla destra del capo
  • L’incantesimo della balbuzie

5 – Alla ricerca della lateralità perduta

  • L’asimmetria universale
  • L’emisfero della ragione
  • Allenarsi all’ascolto
  • Verso il linguaggio

6 – Il training audiogeno

  • Le chiavi della verticalità
  • La postura d’ascolto
  • Seduto su una roccia
  • La voce del canto

7 – La valutazione dell’ascolto

  • Il test d’ascolto
  • L’orecchio musicale
  • Il controllo audio-vocale
  • Al di là delle parole

8 – La geografia acustica

  • L’impedenza di luogo
  • L’audizione etnica
  • Un bagno linguistico

9 – Il temperamento e l’ascolto

  • Un misterioso dosaggio
  • Sottili inclinazioni
  • Ermes, Orfeo e Narciso

10 – Ma il rumore è necessario?

  • Non c’è peggior sordo…
  • Cattive partiture
  • Bisogno di rumore
  • I suoni dannosi

11 – Il suono e la struttura del corpo

  • L’immagine di sé
  • La posizione del loto

12 – Ascolto e energia

  • La carica della dinamo
  • Gravi e acuti

Parte III. Interludio
1 – Interludio

  • Ascolto, oralità, scrittura
  • Mito, ascolto, letteratura
  • Elogio del silenzio
  • I leader e l’ascolto
  • L’arte di ascoltare
  • … e quella di tacere
  • Del mordersi la lingua

Parte IV. La pragmatica della comunicazione e dell’ascolto
1 – La gestione delle risorse umane e l’ascolto

  • Come cambia il Pianeta Lavoro
  • Le sei innovazioni
  • Scuole e gestori
  • Una direzione con nuovi clienti

2 – L’audit sociale parte dall’ascolto

  • Una nuova disciplina
  • Dal bilancio sociale all’audit sociale
  • Settimo non distrarsi
  • Il triangolo dell’audit

3 – I guardiani del sociale

  • Il fuoco sotto la cenere
  • Vigilantes permanenti
  • Gestire i conflitti

4 – Le antenne aziendali

  • Il bisogno di essere ascoltati
  • Cellule specializzate
  • Cacciatori d’azienda

5 – Ascoltare per comunicare. Come costruire il piano di comunicazione aziendale

  • Dialoghi e monologhi
  • Quale comunicazione per quale impresa
  • Un percorso a due vie
  • Marketing della comunicazione

6 – Ascoltare e comunicare con l’interno

  • Siamo tutti comunicatori
  • Si comunica da casa propria
  • Ambasciatori d’azienda
  • Riti d’impresa
  • Gli attrezzi dell’interno

7 – Ascoltare e comunicare con l’esterno

  • Savoir faire e Faire savoir
  • La bottega dell’attore
  • Sparare sul target
  • I nove media

8 – Audit della comunicazione e dell’ascolto

  • Un Nautilus in azienda
  • Le quattro dimensioni
  • Dispositivi ai raggi X

9 – Audit della cultura d’impresa

  • Avere o essere
  • Le fonti dell’impresa
  • Il prezzo del cambiamento

10 – Risk & Crisis Management e ascolto

  • Sussurri e grida
  • Condurre la danza
  • Convivere con le crisi

11 – Ascoltare i segnali, forti e deboli

  • L’isola che non c’è
  • Sull’onda del cambiamento
  • Economisti e futurologi
  • Una rete per l’ascolto

Parte V. Frontiere
1 – Frontiere

  • Un mondo in ascolto
  • Architettura e ergonomia dell’ascolto
  • Suoni e colori
  • Verso l’ecologia dell’ascolto
  • Mozart-pedagogia
  • L’apprendimento delle lingue nella Babele ritrovata
  • Postilla

Profilo degli autori.

L’Oroscopo della Coppia – Introduzione alla Sinastria

L’Oroscopo della Coppia – Introduzione alla Sinastria

Titolo originale: The Astrology of Relationship. A Humanistic approach to the practice of Synastry

Autore/i: Meyer Michael R.

Editore: U. Mursia Editore

in appendice «Come compilare l’oroscopo natale» di Edy Minguzzi, traduzione dall’inglese e adattamento di Edy Minguzzi.

pp. 288, nn. illustrazioni b/n, Milano

L’opera del Meyer costituisce un’importante svolta nell’astrologia della vita di relazione. Fino ad oggi il problema dell’oroscopo della coppia è stato affrontato dagli astrologi per lo più in modo soggettivo e riduttivo, sulla base del semplice confronto tra i segni solari o tra gli aspetti planetari. I risultati di questo esame si sono rivelati sempre parziali e scarsamente indicativi. Il Meyer presenta ora una tecnica seria e collaudata, che consente a tutti di ottenere indicazioni preziose sul carattere di ogni relazione, sia essa sentimentale, o affettiva, o di lavoro. Il rapporto dialettico fra i segni, le case e i pianeti acquista qui nuove dimensioni operative e permette di individuare non solo le affinità o le divergenze tra due persone, ma anche i probabili sviluppi della loro relazione e le possibilità e le modalità di superamento di eventuali conflitti.
Il Meyer, sfatando il banale determinismo di chi afferma che «il Leone va d’accordo con il Sagittario», sa cogliere le trame complesse e le mille vibrazioni su cui si può sintonizzare la vita di una coppia e offre uno strumento di straordinaria chiarezza, grazie al quale ogni coppia potrà conoscersi e costruire la propria evoluzione futura.
In appendice viene presentata una guida sintetica perla compilazione di un oroscopo individuale, a cura di Edy Minguzzi.

Michael R. Meyer è assai noto a livello internazionale perla sua particolare competenza in campo astrologico; ha al suo attivo diverse pubblicazioni fra le quali ricordiamo A Handbook for the Humanistic Astrologer e The Astrology of Change: Horary Astrology and its Humanistic Applications.

La Strada che Porta alla Luce

La Strada che Porta alla Luce

Autore/i: Stratton Elizabeth K.

Editore: Rizzoli

introduzione dell’autrice, traduzione di Francesco Campana.

pp. 252, Milano

“Io voglio offrirvi una nuova visione di che cosa significhi essere risorti, qualcosa che possiate applicare immediatamente alla vostra vita, oggi, mentre la vivete.”

Tutti gli uomini e le donne hanno dentro di sé un’energia capace di curare il dolore e la paura, e di rasserenare l’anima. È questo il toccante messaggio del libro dove per la prima volta la più famosa guaritrice spirituale americana racconta la sua storia.
Elizabeth Stratton non è nata con la consapevolezza dei propri doni.
Il suo viaggio verso la luce e iniziato per caso vent’anni fa: Elizabeth stava ascoltando una conferenza quando improvvisamente avvertì un forte dolore al petto. Solo più tardi scoprì che l’oratore della serata aveva una costola fratturata: con la sola vicinanza, Elizabeth si era come imbevuta del suo dolore.
E quando, pochi giorni dopo, toccando l’orecchio di un amico sofferente si accorse di potergli trasmettere energia positiva, tutti i suoi dubbi caddero definitivamente. In questo libro, Elizabeth Stratton espone le capacità curative della mente, spiega il significato dell’imposizione delle mani, indaga le tradizioni delle credenze religiose di tutto il mondo.
Soprattutto invita il lettore a guardare dentro di sé alla ricerca di quella forza benefica che è in tutti gli uomini, a prescindere dalla loro cultura e dalla loro fede religiosa. E il suo racconto è la storia di un viaggio che ciascuno di noi può compiere.

Elizabeth Stratton ha fondato la prima scuola al mondo dove si apprendono le tecniche curative psichiche. Partecipa a seminari e insegna presso numerose istituzioni sanitarie. Vive oggi nel Connecticut.

Come Psicanalizzare Se Stessi

Come Psicanalizzare Se Stessi

Teoria e pratica per ricostruire la personalità attraverso il metodo analitico

Autore/i: Ralph Joseph

Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani

nota introduttiva dell’autore, traduzione dall’inglese di Loris De Rossi, titolo originale: How to Psycho-Analyse Yourself.

pp. 264, Milano

La psicanalisi è diventata ormai un elemento cosi diffuso nella nostra civiltà che non può essere ignorato, né come metodo di cura, né come igiene mentale per i sani che vogliono conservare il loro equilibrio.
Scopo principale di questo libro è appunto d’interessare le persone normali, cioè quelle persone che pur essendo tormentate da conflitti inconsci di un certo grado (come tutti lo siamo) posseggono tuttavia abbastanza equilibrio per seguire le prescrizioni sull’autoanalisi che vengono qui suggerite.
Non si vuole con questo far uscire la psicanalisi dal gabinetto di consultazione dello specialista, ma il Ralph propone di usarla preventivamente come profilassi, anziché come terapia, la grande funzione del metodo psicanalitico stando proprio in questa sua applicazione generale.
Senza essere un trattato come ormai ce ne sono tanti, il libro del Ralph, basato sugli ultimi risultati della ricerca psichica, scritto come si parla, in tono semplice e familiare, vuol essere una guida personale e un manuale pratico di lavoro. Esso c’insegna a scandagliare i misteri del nostro subcosciente, a ricondurre le nostre idee e i nostri impulsi alle loro oscure sorgenti, illumina il potenziale di quel vasto inconscio che è dentro di noi, ci familiarizza con i principi secondo i quali questo potenziale può essere imbrigliata per il nostro bene e per il bene della società.

Il Politico e l’Inconscio

Il Politico e l’Inconscio

Autore/i: Autori vari

Editore: Marsilio Editori

unica edizione, a cura di Viktor Fainberg, Rastko Močnik e Armando Verdiglione.

pp. 208, Venezia

La politica non è più soltanto l’arte generale delle punizioni e dei premi che spettano agli uomini come riconoscimento del loro odio o amore per i capi. Ecco la verità che si annuncia con Marx: lasciare che i morti seppelliscano i loro morti. La necrofilia poliziesca di un mondo di morti viventi incomincia a vacillare.
Ma non basta. La parola di Freud apre un’altra scommessa.
Il divertimento non batte il tempo degli applausi rituali ai capi.
E non occorre dunque gridare più forte per svegliare le masse dal loro sonno secolare. Il godimento non è un affare di stato perché è ciò che fa la trama dei sogni della gente. Ecco il compito inaudito che Freud si propone per una politica senza credenza: questi sogni, occorre ascoltarli. Ma, perché vengano raccontati, bisogna pure che ci sia già uno spazio di parola per accoglierli. Senza che ciò sia sottoposto all’idea di accettazione o rifiuto.
Ecco un ideale non da poco per intellettuali che non vogliano ridursi a scrivere i necrologi della rivoluzione sempre-da-fare/mai-fatta o a cantare le speranze che uccidono i sogni.
Ma, come ricorda Lacan, «Marx e Lenin, Freud e Lacan non sono accoppiati nell’essere». A maggior ragione non lo sono neppure Marx e Freud. Ecco dunque il risvolto dell’ideale, che si scrive in questa raccolta: impedire che avvenga, come imporrebbe una tradizione cristiana, che Marx e Freud siano santificati per evitare lo scandalo della loro pratica. È ora di leggerli, in una condizione di dissidenza estrema.

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Rastko MočnikIl botolo di Marx
Giancarlo RicciNote sulla pratica testuale: critica dell’ideologia e psicanalisi
Valentin HribarLasciare che i morti seppelliscano i loro monrti
Marco FocchiFeticcio, circolazione, allegoria
Matjaž PotrčLo scritto e l’effetto di senso
Milo De AngelisLe casseforti del realismo
Mladen DolarA proposito del fascismo
Italo BassiLa questione del progresso in Gramsci
Viktor FainbergViolenza, «coscienza di classe», spirito di partito, nazionalità, patriottismo
Roberto CecchettiL’enigma della Sfinge
Roger DadounFratelli nemici. La violenza fondatrice
Adalberto BonecchiL’imperativo del godimento
Maurizio MazzotiEredità e lingua: una traduzione impossibile
Armando VerdiglioneIl politico è l’inconscio
Fronte dei Pazienti di HeidelbergPotere, iatrarchia/malattia, violenza
Aldo TagliaferriSentinelle
Ettore PerrellaPerversione del diritto e stregoneria
Slavoj ŽižekHegel e il significante

L’I King – Il Libro delle Mutazioni

L’I King – Il Libro delle Mutazioni

Yi King

Autore/i: Anonimo

Editore: Giuseppe Brancato Editore

introduzione e cura di A. Crimì.

pp. 304, illustrazioni b/n, S. G. La Punta (CT)

Sommario:

  • Introduzione dell’I King
  • Come si consulta l’I King
  • I 64 segni dell’I King
  • Tavole dei segni
  • Testo per le interpretazioni

Genesi di un Pensiero

Genesi di un Pensiero

Lettere dal fronte (1914 – 1919)

Autore/i: Teilhard de Chardin Pierre

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prima edizione italiana, introduzione dell’autore, traduzione dal francese di Stefano Majnoni

pp. 268, 4 tavole b/n f.t., Milano

Non è difficile scoprire la ragione che ha determinato la fortuna del pensiero di Teilhard de Chardin, in questi ultimi dieci anni, stringendo in un’alleanza spontanea teologi e scienziati, protestanti e cattolici, marxisti e fenomenologi. Quella ragione sta tutta nell’appassionato spirito di sintesi che anima la concezione del mondo teilhardiana, e che non è dettata da amore del sistema, bensì dall’esigenza, quanto sentita oggi!, di riconoscere i nascosti legami che uniscono l’uomo moderno al suo passato, inteso come storia della civiltà e della natura; e al suo futuro, vagheggiato come liberazione dalle angosce, dalle miserie e dalle mortificazioni che la nostra specie ha accumulato lungo il proprio corso evolutivo. Il destino umano sembra non poter più sfuggire a una triplice eventualità: all’arresto del mirabile slancio che lo ha portato dalle caverne all’esplorazione planetaria, con una conseguente involuzione del suo processo spirituale; o ad un impiego sempre più intenso e coordinato delle sue energie creatrici; o infine al prevalere di un progresso tecnico scientifico che ignorando i problemi lasciati insoluti da secoli di civiltà porterà fatalmente a una violenta distruzione dell’uomo, e forse anche del nostro pianeta. Quest’ultima eventualità, la più deprecata e temuta da quando si è iniziata l’era atomica, Teilhard l’aveva intuita già trent’anni prima di Hiroshima, prendendola a giustificazione della sua dottrina escatologica.
Fu la prima guerra mondiale, a cui il Gesuita partecipò attivamente come portaferiti, a dargli il senso dei tesori di energie che giacciono negletti nella collettività. Le trincee furono la sua via di Damasco: là egli prese coscienza della propria vocazione di apostolo di una nuova concezione umanistica saldamente stabilita sui fondamenti naturali dell’antropologia.
La presenza dell’uomo al termine e al sommo di un lungo, spesso oscuro, processo evolutivo è per Teilhard l’impronta più netta della teofania, cioè della manifestazione di Dio nel mondo, e come tale va aiutata nella sua affermazione, sorretta nella sua speranza di allargare la propria sfera di azione sino a raggiungere la vastità e il peso di un fenomeno cosmico.
Teilhard lavorò attorno a questa sua concezione per tutta la vita, ricorrendo all’ausilio di numerose discipline scientifiche, arricchendola sempre più, in parte modificando il nucleo teorico originale; ma è indubbio che almeno nei grandi tratti egli aveva già nettamente individuata la direzione delle sue ricerche, proprio durante la guerra. Per questo motivo le lettere che egli scrisse dal fronte alla cugina, Claude Aragonnès, costituiscono un documento essenziale per comprendere la genesi del suo pensiero, il primo significato della sua avventura spirituale che fu affrontata in una egual misura nel chiuso cerchio della sua coscienza e nel più vasto orizzonte delle esplorazioni scientifiche condotte in quattro continenti e in molti rami dello scibile.
Il lettore, anche quello che già conosce l’opera del Gesuita francese, resterà sorpreso dalla ricchezza di motivi che si intrecciano nella corrispondenza e che rappresentano altrettanti spunti di futuri lavori, più metodici e meditati. Qualche aspetto della personalità del Teilhard potrà anche sconcertare chi, aspettandosi di trovare in queste lettere l’unzione dell’ecclesiastico, si imbatterà invece in pagine appassionate, financo crudeli; ma basterà considerare le dimensioni del personaggio, il suo impegno di verità e la saldezza della sua fede, per scoprire le “sante” ragioni di ogni suo atteggiamento.

Movimenti Religiosi di Libertà e di Salvezza dei Popoli Oppressi

Movimenti Religiosi di Libertà e di Salvezza dei Popoli Oppressi

Autore/i: Lanternari Vittorio

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

nuova edizione riveduta e ampliata, prefazioni dell’autore.

pp. XXIX-368, Milano

Le grandi religioni moderne sorsero originariamente quali movimenti profetici di rinnovamento, proprio come nei popoli a livello etnologico la rivolta contro oppressioni esterne o interne ha assunto forme religiose. I movimenti profetici, millenaristici, messianici e di salvezza, per quanto ingenui possano sembrarci, costituiscono pur sempre la prima e più potente espressione di una volontà rinnovatrice. In tutti spicca un unico intento di liberazione e di indipendenza che ci fa scoprire quale stretto legame unisca la vita religiosa dei popoli sulla via di emanciparsi alla loro vita sociale, politica e culturale.
Pertanto attraverso lo studio dei fenomeni religiosi è possibile ricostruire di quei popoli l’intera storia, le esperienze esistenziali, le rivendicazioni culturali, ed assistere alla schiudersi di una coscienza moderna presso genti che a lungo abbiamo considerato “primitive.” Solo la storicismo è in grado di fornire un’interpretazione soddisfacente di tale fenomeno e del significato che esso riveste per noi, i dominatori di ieri.

La Macchina delle Nuvole

La Macchina delle Nuvole

Sullo sfondo elegante della Venezia settecentesca, un’appassionante vicenda di intrighi e mistero – Romanzo

Autore/i: Whyte Christopher

Editore: Edizioni Corbaccio

traduzione dall’originale inglese di Lucia Corradini Caspani, note: alcuni fra i titoli di opere citati nel testo sono di fantasia, titolo originale: The Cloud Machinery, in copertina: Regata sul Canal Grande e Pulcinella innamorato.

pp. 274, Milano

Nell’inverno 1761, sullo sfondo dei vicoli di Venezia, la splendida città dell’acqua, si riapre la stagione operistica del teatro di Sant’Igino, in occasione del Carnevale. Ansaldo Limentani, il carismatico impresario, progetta una stagione di rara bellezza, ma gli eventi di sette anni prima, quando il teatro fu chiuso improvvisamente a seguito di una terribile notte in cui era scomparsa misteriosamente una giovane principessa napoletana e Alvise Contarini, ultimo discendente della famiglia, veniva brutalmente assassinato, non possono essere ignorati.
Intanto Andreas Hofmeister e la Baronessa Hedwiga, due sinistri visitatori provenienti dalle terre del Nord, si aggirano ai margini della compagnia teatrale alla ricerca della principessa scomparsa mentre Domenico, il giovane e brillante musicista ingaggiato come direttore d’orchestra, scopre che fra le mura del teatro si celano insospettabili abitanti che potrebbero mettere in pericolo la notte del debutto. Solo l’intervento di una voce bianca e dell’intera troupe della Commedia dell’arte potrà impedire che l’infausto presagio prenda forma.
Un’appassionante vicenda di intrighi e mistero di straordinaria modernità, mirabilmente orchestrata dal talento di Christopher Whyte. Un romanzo che appassiona, coinvolge e incanta come la migliore musica di Mozart.

Christopher Whyte è nato a Glasgow nel 1952 e ha lavorato a Roma dal 1973 al 1985, anno in cui è ritornato in Scozia. i suoi precedenti romanzi sono Euphemia MacFarrigle and the laughing Virgin, The Warlock of Stratheam e The Gay Decameron.

RTA Sciamani in Eurasia – Il Rito che Sopravvive

RTA Sciamani in Eurasia – Il Rito che Sopravvive

Mostra a Villa Mondragone, 23 giugno – 22 ottobre 2006

Autore/i: Autori vari

Editore: Exorma Edizioni

a cura di Mastromattei Romano e Farano Françoise, introduzione «Una mostra fuori dal Comune del Prof. Allessandro Finazzi Agrò».

pp. 176, nn. foto a colori, Roma

La creatività del rito e del mito sciamanici non imbrigliati da un corpus dottrinale, da tradizioni strettamente codificate e da liturgie rigide, presentano una continua riplasmazione dinamica di figure e situazioni appartenenti sia a tradizioni, credenze e culti autoctoni che a religioni dotate di tradizione scritta. Questa riplasmazione non ha il fine «conscio o inconscio» di creare nuove forme di religiosità, bensì di esercitare un potere magico, pragmatico, di intervenire sulla realtà del cosmo, di cui questa terra, la terra reale, fa parte. (Romano Mastromattei)

Visualizza indice

– Una mostra fuori dal Comune

– Introduzione

– Oggetti e memoria

– Musica e rito: conservazione del patrimonio culturale e identità etnica

– Oracoli, sciamani, dèi e spiriti dell’Himalaya orientale

– Identità/Pericolo, Documentare/Ricostruire

– Proto-Shiva, Shiva Pashupati, Shiva Yogeshvara

– Dalla tundra siberiana alla giungla nepalese: tutti i mondi possibili

– Le forme religiose popolari dell’area himalayana

– Il rapporto uomo-natura attraverso i riti sciamani

– Catalogo degli oggetti in mostra

– Glossario

– Nota biografica

– Note bibliografiche