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Libri dalla categoria Asia

Il Metodo Silva – Le Rivoluzionarie Tecniche Mentali per Vivere più Sani, più Felici e più Sicuri di Sé

Il Metodo Silva – Le Rivoluzionarie Tecniche Mentali per Vivere più Sani, più Felici e più Sicuri di Sé

Titolo originale dell’opera: Silva Mind Mastery for the ’90s

Autore/i: Powell Tag; Powell Judith

Editore: Pan Libri – Armenia Editore

traduzione di Daniele Ballarini.

pp. 188, Milano

Questo libro straordinario, che insegna ai lettori a sollecitare e potenziare le facoltà inutilizzate, o scarsamente utilizzate, della mente per migliorare in modo sorprendente la qualità della propria vita, non si propone di perfezionare il Metodo di controllo mentale elaborato dal celebre José Silva in base alla sua rivoluzionaria teoria sul funzionamento della psiche umana, ma piuttosto di combinare il Metodo Silva con le nuove affascinanti scoperte che hanno illuminato il rapporto tra mente e cervello. I due autori illustrano dunque i più aggiornati strumenti per dominare la mente, come la visualizzazione olografica, per consentire al lettore di operare in sé un cambiamento radicale, di incrementare l’autostima, di riconquistare l’equilibrio psicofisico, e quindi buone condizioni di salute, nonché di affinare le capacità dialettiche e persuasive assicurandosi un certo successo nei rapporti interpersonali, nella cerchia familiare come nel lavoro.

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Dedica, Ringraziamenti e Nota

  • RILASSAMENTO E ATTENUAZIONE IMMEDIATA DELLO STRESS
  • CAMBIARE RAPIDAMENTE ATTEGGIAMENTO
  • I RIFLESSI MAGICI DELLA MENTE
  • L’INTERIORIZZAZIONE OLOGRAFICA: LA COMUNICAZIONE CON LA MENTE INTERIORE
  • VERSO IL SUCCESSO: L’ARTE DI PORSI GLI OBIETTIVI
  • LA GESTIONE DEL TEMPO AL LIVELLO ALFA
  • LA SOLUZIONE CREATIVA DEI PROBLEMI CON L’AIUTO DEI CONSIGLIERI “ALFA”
  • APPENDICE. ADATTARSI AI CAMBIAMENTI: CHE STRESS!

Bibliografia

Indice delle tecniche per la soluzione dei problemi

Il Segno dell’Esorcista – Le Mie Ultime Battaglie Contro Satana

Il Segno dell’Esorcista – Le Mie Ultime Battaglie Contro Satana

Autore/i: Amorth Gabriele; Rodari Paolo

Editore: Edizioni Piemme

collana: Pickwick.

pp. 240, Milano

…”Satana è odio, Dio è amore. Le mie parole sono fuoco…(padre Gabriele Amorth)

Padre Amorth torna con sconvolgenti racconti inediti: i suoi esorcismi più duri e difficili, il decano della Chiesa cattolica non accetta di essere l’ultimo dei liberatori e, convinto dell’avvicinarsi dell’ora di Satana, è determinato a rivelare la propria eredità di pratiche, riti e preghiere a coloro che, fra fedeli e laici, vogliono combattere i poteri di Lucifero, e ai giovani esorcisti che verranno dopo di lui, e che saranno presto chiamati ad affrontare fenomeni di possessione sempre più cruenti e le funeste congiunture del Maligno.

Padre Gabriele Amorth è sacerdote della Congregazione di San Paolo e svolge la sua attività di esorcista, riconosciuta a livello internazionale, a Roma. È autore di diverse pubblicazioni di successo, tra cui per Piemme: Inchiesta sul demonio, Memorie di un esorcista, L’ultimo esorcista e il diavolo. Un’inchiesta contemporanea.

Paolo Rodari, giornalista, scrive per Repubblica. Per Piemme ha pubblicato anche L’ultimo esorcista (con padre Gabriele Amorth), La mia possessione (con Francesco Vaiasuso) e L’altare dell’ultimo sacrificio.

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Torneranno a suonare le nostre campane (Gabriele Amorth)

  1. In principio c’è solo Dio
  2. Satana, il nemico di Dio
  3. Le due conoscenze
  4. “Vi ho salvato tutti”
  5. “Sarò sempre con voi”
  6. Il Cristo totale
  7. Il libero arbitrio
  8. La vita è sacra
  9. Così ci si salva
  10. “Ecco tua madre”

Le Chiavi di Enoch – Libro Primo – Le Chiavi Primarie – Iniziatorie Pratica Planetaria – I Sette

Le Chiavi di Enoch – Libro Primo – Le Chiavi Primarie – Iniziatorie Pratica Planetaria – I Sette

Autore/i: Eisenberg Klaus

Editore: Psiche 2 Editrice

prima edizione, cura e introduzione di Riccardo Mario Villanova Sammarco MRA.

pp. 472, 44 figure a colori, Torino

In questo primo volume della serie le Chiavi di Enoch secondo l’Ordine Ammonio, si spiegherà e divulgherà, per la primissima volta in caratteri stampati, le istruzioni ricevute dal Maestro dell’Ordine Klaus Eisenberg.
In questo volume si parla delle chiavi primarie da imparare a fare proprie, per l’ascesa al divino!
Klaus Eisenberg era silenzioso e fortissimo ed in sua presenza avvenivano miracoli, frutto della sua applicazione a questo sistema, ossia le chiavi.
Qui si insegnerà il Primo Livello in maniera semplice e per quanto si possa fare in un testo scritto, ma non mancando di mettere tutte le istruzioni. Esisterà l’approfondimento del livello fisicamente con un corso per gli interessati con il desiderio di approfondire più da vicino e con una guida, le tecniche qui discusse e altro ancora.
Avete tra le mani una chicca autentica e ringrazio il mio editore per avere tanto desiderato e per avermi tanto stimolato nella stesura di questo primo volume come curatore e traduttore delle note del maestro Klaus Eisenberg. Ho riscritto le istruzioni rendendole comprensibili. Ho anche rifatto i disegni che era necessario fare e non certamente tutti.
Ma è stato fatto con immenso amore per la conoscenza e per voi!
Che per voi questo volume sia meraviglioso leggerlo come per me è stato meraviglioso scriverlo.

Klaus Eisenberg fù un Maestro Segreto dell’Ordine Ammonio. Egli nacque in Westfalia da parte di origine ebraiche. La famiglia si trasferì dopo la seconda guerra mondiale in Italia a Roma e poi a Napoli. Mantenne sempre un profilo segreto e nascosto, in quanto depositario di enorme sapere e potere. Egli era il Maestro deputato all’insegnamento dei misteri della Magia Trasmutatoria. Fu secondo maestro, dopo Maestro Antonio, di Riccardo Villanova MRA, a cui lasciò tutto il corpus completo delle pratiche della Magia Trasmutatoria ed Enochiana secondo l’Ordine Ammonio. Lasciò il corpo nel 2008 all’età di 96 anni essendo nato nel 1912. Il Maestro MRA lo conobbe nel 1981 a 17 anni, quando fu mandato da lui dal suo primo Maestro di Alchimia, per studiare i misteri della Magia Trasmutatoria e Sintetica. Fu suo discepolo per 27 anni, raccogliendone ogni segreto per filiazione iniziatica. Egli oggi l’unico depositario della conoscenza da questo Grandissimo Maestro Segreto.

Riccard Villanova, conosciuto anche come MRA, Maestro M., Maestro R., ed altri nomi che diventerebbe ridondante riportare, è conosciuto nel panorama occulto da almeno 32 anni.
È stato Massone egli stesso (33;90;98 della Misraim), rigettando poi i gradi ed entrando in sonno per scelta personale, non avendo riscontrato operatività. Vescovo Gnostico e Patriarca per l’Italia della chiesa Gnostica Cristiana Primitiva, alto grado di ordini quale G.D., R.C., Ordine Osirideo Egizio, Ordine Egizio, Myriam ed altri.
Unico referente e trasmettitore autorizzato, vivente, dell’Oriente Ammonio. Portatore della Alchimia Grande o completa. È Maestro ed Iniziatore, in privato, di famosi Maestri di diversi paesi , che segue o ha seguito  personalmente: dagli USA alla Germania, all’Inghilterra, al Brasile, alla Francia ecc.
Ha deciso di rompere il silenzio sulla Alchimia come da lui ricevuta e… ricordata! Iniziato fin da giovanissimo a vari ordini magici ed alchemici, e dopo aver incontrato il proprio Maestro personale Antonio, egli comincia il percorso segreto della Alchimia Grande. Nel contempo raggiunge i massimi gradi in diversi ordini che definiscono il panorama occulto mondiale. Tenutosi al riparo fino ad oggi e nel silenzio, e limitandosi a dirigere i discepoli in privato. Ha deciso di comunicare a parlare molto chiaro a coloro che sono veri ricercatori della Alchimia e Magia Trasmutatoria.

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Introduzione

Capitolo 1
Enoch chi era veramente, significato del suo nome secondo l’Ordine Ammonio

CAPITOLO 2
Chi e Enoch?

CAPITOLO 3
Prime pratiche delle “Chiavi di Enoch”

CAPITOLO 4
La tradizione di Enoch in diverse trasmissioni

  • I Veglianti o Angeli “Caduti”

CAPITOLO 5
Il libro di Enoch Secondo l’Ordine Ammonio datomi da Klaus Eisenberg

CAPITOLO 6
Chiave numero uno: le vibrazioni e le frequenze

CAPITOLO 7
Chiave numero due: i grafici, la visione, il vedere

CAPITOLO 8
Chiave numero tre: il toccare, il senso cinestesico, l’orientamento e la posizione

CAPITOLO 9
I movimenti e le azioni

CAPITOLO 10
Chiave numero quattro: il gustare o assaporare, il cibo

  • L’uccello Aru
  • Pratica per il richiamo dell’uccello Are

CAPITOLO 11
Chiave numero cinque: l’odore o l’odorare l’apparizione della coscienza dell’estasi spirituale

  • I profumi del Tempio Tuo
  • Ingrendienti dell’olio per l’unzione
  • Ingredienti per i profumi da bruciare

CAPITOLO 12
La scienza dei Cicli

  • Il Ciclo
  • Il Ciclo sintetico di 840 ami
  • Il Ciclo semplice o planetario
  • Le tre croci del Pianeta
  • Valore del ciclo e della direzione

CAPITOLO 13
La ritualità solare di Enoch

CAPITOLO 14
Il mondo delle illusioni

CAPITOLO 15
Le vibrazione i suoni

  • Lamech
  • Il padre di Noè

CAPITOLO 16
Aforismi di Enoch recanti le visioni conseguenti alle rotazioni stellari ottenibili da chi cosi si cimenta basati sulle costellazioni e le stelle dei 12 segni Zodiacali

  • Costellazioni semplici

CAPITOLO 17
Armoniografia

  • Armoniografia e creazione

CAPITOLO 18
Il viaggio negli universi con il corpo Lunare, astrale, mentale, spirituale

CAPITOLO 19
Le leggi dell’A-STRON

CAPITOLO 20
Il mondo Lunare delle 28 Dimore

Congedo

  • Pratica del primo livello (Semplice)
  • Descrizione in dettaglio
  • La Tabella Santa
  • Il Grande Sigillo di Protezione
  • Le 28 Dimore Lunari e la scala Lunare
  • I 28 Sigilli della Luna per le rotazioni delle 28 Dimore Lunari
  • Sigillo di Viaggio per il Sistema Solare
  • La Scala
  • La Nave
  • Il Sigillo di Protezione per gli “oscuri”
  • L’Orsa Minore
  • La Via
  • Uscire Nell’aria
  • Metodo di proiezione nei mondi primario e di base
  • La tecnica di rotazione principale iniziale
  • Pratica per il richiamo dell’uccello Are
  • Uso delle corrispondenze della Tabella Santa

Lucchetti Orientali – Funzione, Simbolo, Magia

Lucchetti Orientali – Funzione, Simbolo, Magia

Roma, Palazzo Brancaccio, 5 luglio – 30 novembre 1989

Autore/i: Autori vari

Editore: Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma

cura e introduzione di Paola Torre, presentazioni di Francesco Sisinni e Donatella Mazzeo, copertina e disegni del Catalogo di Patricia Smith, fotografie di Costantino Astuti e Rosella Bucci, esemplare con dedica della curatrice Paola Torre.

pp. 272, nn. figure b/n, Roma

Dall’introduzione:
« Suggerire una “chiave di lettura” per la mostra, è il fine di questa breve nota, in considerazione dell’originalità del tema, fino ad oggi mai trattato nell’ambito di esposizioni in Italia.
Si deve allo spirito di ricerca, al gusto e alla passione di alcuni collezionisti italiani la raccolta di un materiale quanto mai ricco e vario.
Si tratta infatti di circa duecento esemplari, la maggior parte dei quali appartengono ad ambiente islamico e provengono da diverse aree del mondo asiatico; si segnalano soprattutto i lucchetti dell’Iran (i più numerosi), Afghanistan, Pakistan, Tibet, Nepal, India, databili in prevalenza tra il XIX e il XX secolo.
L’esemplare più antico presente in mostra, di provenienza persiana, risale al XILXII secolo, mentre alcuni altri appartengono ad un periodo compreso tra il XVI ed il XVIII secolo.
È il caso di sottolineare che questi oggetti così particolari, al di la della funzione pratica cui sono destinati, presentano quasi sempre la caratteristica di vere e proprie opere di alto artigianato, sia per la particolare abilita con cui è realizzato l’assemblaggio delle varie parti, sia soprattutto per il loro aspetto decorativo, che fa di essi un riflesso delle tradizioni estetiche proprie dell’arte dei paesi dai quali provengono. Fra i lucchetti esposti, anzi, alcuni presentano aspetti artistici significativi, che vanno oltre i dati antropologici e culturali che caratterizzano l’intera produzione di questi materiali. […]»

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Presentazioni di Francesco Sisinni e Donatella Mazzeo

Introduzione alla Mostra (Paola Torre)

Il lucchetto come microarchitettura (Eugenio Galdieri)

Aspetti magico-simbolici dei lucchetti (Michele Bemardini)

Lucchetti in tecnica bidri: un particolare aspetto della metallistica indiana (Gabriella Di Flumeri Vatielli)

Tavole a colori

CATALOGO

  • Lucchetti con molla a barbigli
  • Lucchetti a molla elicoidale
  • Lucchetti a molla trasversale
  • Lucchetti a combinazione
  • Lucchetti a tamburo dentato
  • Lucchetti a segreto svitabile
  • Lucchetti zoomorfi
  • Lucchetti talismanici
  • Chiavi
  • Glossario
  • Bibliprafia
  • Tavole concordanze
  • Referenze fotografiche
  • Addenda

Ma Volete Veramente Essere Ricchi? – Il più Colossale « Imbroglio » Finanziario del Secolo

Ma Volete Veramente Essere Ricchi? – Il più Colossale « Imbroglio » Finanziario del Secolo

Titolo originale: Do you sincerely want to be rich?

Autore/i: Raw Charles; Page Bruce; Hodgson Godfrey

Editore: Rizzoli

prima edizione, prefazione degli autori, traduzione di Mario Bonini.

pp. 504, Milano

Arrivato a Parigi dall’America senza un soldo nel 1955, Bernard Cornfeld disponeva, quindici anni dopo, di una fortuna personale di cento milioni di dollari, in parte investiti in castelli, tenute, appartamenti, ville, scuderie di cavalli, bestie feroci, barche da diporto, aeroplani, automobili, case di moda e agenzie di modelle. L’improvvisa, faraonica ricchezza era venuta a Cornfeld dall’IOS (Investors Overseas Services), la società finanziaria internazionale che aveva organizzato dopo il suo arrivo nella capitale francese, e fondato ufficialmente a Ginevra qualche anno dopo.
Questo volume è appunto la storia, documentata e rigorosa, di come Cornfeld sia riuscito, in poco più di un decennio di presidenza dell’IOS, a creare una rete di ventimila agenti che vendettero « fondi comuni » a oltre un milione di sottoscrittori, tra i quali figuravano nove capi di stato e parecchie migliaia di risparmiatori dei paesi socialisti dell’Est europeo. Fu una colossale e rapida operazione di rastrellamento di capitali che si estese a 126 paesi, Italia compresa.
Ma questa è anche, e soprattutto, la storia di come gli stravaganti investimenti speculativi e le illegali manovre finanziarie di Cornfeld e dei suoi più vicini collaboratori portarono improvvisamente, nel 1970, al crollo le quotazioni di molte delle azioni IOS sul mercato internazionale. In quello stesso anno la società dovette costringere il suo presidente e fondatore a dare le dimissioni. Cornfeld riuscì a ritirarsi in buon ordine, senza incorrere nei rigori delle leggi e salvando una fortuna personale di trenta milioni di dollari. Soli a fare le spese del colossale «imbroglio» internazionale furono migliaia di azionisti che si erano accorti troppo tardi di aver affidato il loro risparmi ad uno dei più spregiudicati maneggioni della finanza mondiale.

Charles Raw già editorialista del Sunday Times per i problemi finanziari, ricopre attualmente lo stesso incarico presso il The Guardian. Charles Raw ha seguito le vicende dell’IOS fin dal 1964.

Bruce Page, executive Editor del Sunday Times, e coautore di Philby, The Spy Who Betrayed a Generation e di An American Melodrama.

Godfrey Hodgson, capo del servizio esteri del Sunday Times, ha scritto, in collaborazione con Page, An American Melodrama.

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Prefazione

  • Un monito di Bernard Cornfeld agli investitori
  • Formazione di un venditore concettuale
  • I rivoluzionari della finanza
  • Primi viaggi missionari
  • Primi esperimenti di spedizioni “al largo”
  • Il problema di Ed Cowett
  • Nascita di un superfondo
  • Pifferi e tamburi nella giungla
  • Saranno anche fresconi, ma sono il governo
  • Una piccola domanda in Svizzera
  • Pacem in terris… e buona volontà per tutti quanti
  • Reminiscenze della corte dell’imperatore Bernie
  • Le non proprio bianche scogliere di Dover
  • Germania: i super-super-superuomini
  • La bella figura di Harvey Felberbaum
  • «Buona sera, compagno cliente!»
  • I maestri della finanza
  • Al largo, sempre più al largo
  • John M. King: potenza del gas naturale
  • Il libro delle rivelazioni
  • L’orientamento della riunione
  • Bernie “terminato”
  • Gli yacht dei clienti
  • Ritirata strategica

La Civiltà del Rinascimento in Italia

La Civiltà del Rinascimento in Italia

Titolo originale: Die kultur der renaissance in Italien

Autore/i: Burckhardt Jacob

Editore: Edizione Club del Libro

introduzione di eugenio Garin, traduzione di Domenico Valbusa.

pp. XXXV-544, Milano

Quest’opera può essere considerata il capolavoro di Burckhardt ed è alla base della discussione sul concetto del Rinascimento e sulle sue relazioni con il Medioevo. Liberato dai pregiudizi della superstizione, dal compromesso tra politica ed etica, tipico del “buio” Medioevo, l’uomo è capace in fine di plasmare il mondo a propria immagine e somiglianza. Si afferma l’individualismo, nell’accezione più nobile del termine, e ciò porta al trionfo dell’arte e della scienza cosi come dell’economia. Il prodigio del
Rinascimento fu forse proprio questo: di aver saputo liberare l’io senza farlo sconfinare nell’egoismo. Cosi, ’’uomo rinascimentale è in grado di offrire il meglio di sè, proiettandosi in immagini altamente idealizzate, in forme mirabilmente armoniche. I! quadro che Burckhardt ha qui tracciato con inimitabile dottrina, rimane uno degli studi più affascinanti di quella stagione
erotica, che si incarno in Italia fra il Quattro e u Cinquecento.

Jacob Burckhardt svizzero, di antica e illustre famiglia di Basilea, Burckhardt è forse il più grande studioso della cultura italiana nell’eta moderna. Professore di storia dell’arte nella sua città, aveva potuto studiare coi massimi maestri del suo tempo: Ranke e Droysen, a Berlino. Aveva poco più di quarant’anni quando, nel 1860, affrontò la poderosa sintesi della CIVILTÀ DEL RINASCIMENTO IN ITALIA.

Il Sogno e il Libro – La Mise en Abyme nei Poemi Onirici di Chaucer

Il Sogno e il Libro – La Mise en Abyme nei Poemi Onirici di Chaucer

Autore/i: D’Agata D’Ottavi Stefania

Editore: Bulzoni Editore

prefazione e introduzione dell’autrice.

pp. 336, Roma

I quattro poemetti onirici chauceriani – The Book of the Duchess, The House of Fame, The Parliament of Fowls e The Legend of Good Women, composti tutti negli uptime quarant’anni del XIV secolo, presentano una struttura ad incastri multipli in cui un testo è inserito in un altro o in altri con i quali ha affinità sia tematiche che formali. Questa composizione en abyme si presenta come fortemente innovativa rispetto ai canoni della scrittura medievale, che pure ha il confronto tra testi come modalità costitutiva. Inoltre, il fatto che il poema lirico sia una forma consueta nella letteratura fa sì che questi poemetti si servano di una scrittura ben codificata per attivare significati completamente nuovi. Questo consente di formulare l’ipotesi che gli aspetti tematici e strutturali più interessanti di questi testi siano parte del radicale rinnovamento  che nel XIV secolo attraversa tutti i campi della cultura. La forma en abyme mostra con particolare evidenza, per il gioco multiplo delle riflessioni, un rapporto tra testo e «mondo» in via di profondo mutamento, in un periodo in cui la visione tradizionale dell’unità del sapere non può più essere sostenuta senza suscitare profonde incertezze. La poesia chaucerina, che guarda a modelli italiani e francesi che costituiscono avanguardie culturali, divenne allora il luogo privilegiato in cui il mutamento riceve una forma e si esprime accogliendo in sé le istanze più vitali che la nuova cultura va elaborando.

Stefania D’Agata D’Ottavi ha conseguito il Diploma di perfezionamento in Filologia Moderna presso l’Università di Roma – La Sapienza. Dottore di Ricerca in Anglistica, si è occupata di poesia romantica (Blake), di Shakespeare, di Thomas More e dell’Utopia del primo Rinascimento, e da alcuni anni i suoi interessi sono rivolti alla letteratura inglese medievale.

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Prefazione
Introduzione

I. LA RELAZIONE TRA TESTI NELLA CULTURA MEDIEVALE

1) Imitatio
2) Compilatio/Compilator
3) Commentarium/Commentator
4) Auctoritas/Auctor
5) Inventio
6) Amplificatio/ Gradatio
7) Exemplum

II – SEGNI DI MUTAMENTO

1) «Realté» e conoscenza tra XIII e XIV secolo
2) Analogia e «doppia verità»
3) Il segno nel XIV secolo

III – LA SCRITTURA PROBLEMATICA

1) Le forme letterarie del nuovo
2) Il poema onirico come luogo del rinnovamento
3) Il sogno come testo – nel – testo
4) Specularità e mise en abyme: gli aspetti della finzione letteraria

IV – I POEMI ONIRICI DI CHAUCER

1) The Book of the Duchess
2) The House of Fame
3) The Parliament of Fowls
4) The Legend of Good Women
5) Poemi onirici e mise en abyme

V – MISE EN ABYME DELL’ENUNCIATO

1) Il narratore sostituito
2) La storia interrotta
a) Il libro
b) Gli exempla
c) Il dipinto
d) La poesia nella poesia

3) La storia della storia
a) La descrizione dei luoghi
b) Le considerazioni generali
c) I dialoghi con le guide
d) Storie esemplificative

4) Scelte paradigmatiche
a) Mise en abyme generalizzanti
b) Mise en abyme particolarizzanti

5) Ordinamento sintagmatico
a) Mise en abyme prospettiva
b) Mise en abyme retrospettiva
c) Mise en abyme retroprospettiva

VI – MISE EN ABYME DELL’ENUNCIAZIONE

1) Autore e lettore in evidenza
2) Il narratore come autore
3) Il narratore come destinatario
4) Produzione e ricezione
a) La decifrazione dei segni
b) La presa di coscienza
c) L’azione conseguente

5) L’origine della storia

VII – MISE EN ABYME DEL CODICE

1) L’esplorazione delle fonti e le scelte autoriali
2) La costruzione degli spazi
3) Le metafore scientifiche e artistiche

CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA
INDICE DEI NOMI

Fiabe

Fiabe

Autore/i: Musäus Johann Karl August

Editore: Editrice Le Lettere

cura e introduzione di Giuseppe Bevilacqua, traduzione di Andrea Bendini.

pp. 228, illustrazioni b/n, Firenze

Johann Karl August Musäus (1735-1787) rappresenta, nel panorama del Settecento tedesco, un interessante episodio di sintesi e di passaggio dalla cultura critica di metà secolo – tutta posta sotto il segno del movimento illuminista promosso a Berlino da Federico II di Prussia – alla grande fioritura letteraria weimariana degli ultimi decenni.
Il momento cruciale di questa mediazione è costituito dalla stesura delle Fiabe cui Musäus attese negli ultimi cinque anni della sua vita, interamente trascorsa a Weimar. Musäus si serve del genere della fiaba con grande libertà, contaminandola con i più disparati modi narrativi, intersecando spavaldamente reale e irreale; e consegue, non ostante o proprio in virtù di questo spontaneo empirismo, diversi e importanti risultati: avvia il recupero anche in Germania della fiaba popolare come avevano fatto in Italia il Basile e in Francia il Perrault, aprendo così la strada su cui si porranno i fratelli Grimm: contribuisce, per contrasto, a far emergere in modo netto il problema della fiaba d’arte che, fondata paradigmaticamente dal Märchen di Goethe, avrà poi enorme importanza per i romantici; infine, conciliando il suo misurato scetticismo intriso di humor e di bonarietà con il diletto della narrazione fantastica, smentisce il pregiudizio di un illuminismo incapace di uscire dal recinto dell’astratta regione e offre, al contempo, un libro di gradevolissimo intrattenimento anche per il lettore di oggi.

Donne Invisibili

Donne Invisibili

L’anoressia, la sofferenza, la vita

Autore/i: De Clercq Fabiola

Editore: Rizzoli

prima edizione, in sovraccoperta: Amedeo Modigliani, Nu couché sur le côté gauche, 1917.

pp. 180, Milano

Nel 1990, con un piccolo libro intitolato Tutto il pane del mondo, Fabiola De Clercq descriveva per la prima volta senza retorica o imbellimenti la sofferenza di una persona anoressica e bulimica. Fu un successo sorprendente: centinaia, migliaia di lettrici si riconobbero in quelle pagine che parlavano del dolore, ma anche della voglia di uscirne. Poco dopo Fabiola fondò un’associazione (l’A.B.A.), divenuta da allora un autorevole punto di riferimento nel panorama del volontariato. Questo nuovo libro è la storia di cinque anni di lotte ostinate e generose contro una sofferenza gravissima (e mortale) non più solo sperimentata su di sé, ma osservata negli altri: un flagello tanto più grave in quanto l’anoressia non è una «malattia» che si cura con le diete e con i ricoveri forzati in ospedale, ma il sintomo di un disagio, un vero e proprio progetto di vita elaborato in risposta a un rapporto infelice con i genitori, una vita di coppia sbagliata, un lutto dimenticato nell’infanzia. Dietro l’ossessione del cibo si nasconde la decisione di non pensare ad altro: di ridurre la propria vita a un interminabile esercizio di controllo sul proprio corpo, di negazione dei propri desideri. Si nasconde la decisione di diventare invisibili. Di donne invisibili, donne che vorrebbero non esserci, sono piene le case, le strade, gli uffici. Fabiola De Clercq le ha conosciute, e le racconta in un originale intreccio di diario e saggio che prospetta una possibile via d’uscita fondata sulla costruzione di un rapporto finalmente diretto con sé e gli altri.
Perché «l’anoressia non esiste. Esiste soltanto il dolore». E dal dolore ci si può liberare riconoscendo dentro di sé l’esistenza di quel desiderio senza il quale non ci può essere vita.

Fabiola De Clercq è nata a Bruxelles, ma vive da sempre in Italia, prima a Roma, oggi a Milano.

L’A.B.A. (Associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia, la bulimia e i disordini alimentari) ha sede a Milano e a Roma e conta su otto centri associati in altrettante città italiane.

Lo Scacciapensieri

Lo Scacciapensieri

Scioglilingua – Indovinelli – Passerotti – Ninne Nanne – Filastrocche – Canzoncine – Cantilene – Giochi e Novelline Popolari

Autore/i: Giusti Mario

Editore: Edizioni Paoline

prefazione di Giovacchino Petracchi, illustrazioni di Carla Ruffinelli.

pp. 240, interamente e riccamente illustrato a colori, Cinisello Balsamo (Milano)

In una società dominata dagli slogan, sopraffatta dalla pubblicità, ricattata dal consumismo, la lettura delle fresche canzoncine, ninne-nanne, cantilene, novelline, dei giochi e degli indovinelli di questo libro del Giusti può agire, oltretutto, come potente disintossicante spirituale. Poiché è in atto un meraviglioso ritorno al folklore “Lo scacciapensieri” – l’opera giovanile del Giusti più conosciuta e apprezzata – esce in veste nuova, aggiornato e illustrato secondo le esigenze della letteratura moderna, destinato agli alunni delle scuole materne e primarie, agli insegnanti, alle famiglie, agli appassionati delle tradizioni popolari.
Esso rimane anche oggi, come cinquant’anni fa secondo il giudizio dei due famosi pedagogisti Giuseppe Lombardo-Radice ed Ernesto Codignola, “il miglior libro di folklore adatto all’infanzia”. Il manzoniano e grande Cardinale Pietro Maffi impartì “una particolare benedizione al volume per i sorrisi che dispensa e il buon umore che suscita e sa mantenere”. La stampa, unanime, recensì con parole di elogio quest’opera che odora di aria sana e di pane casalingo. Libro gaio, dunque, e spensierato, fatto per tutti quelli che ancora sentono l’amore per i fanciulli e riconoscono nei canti, nelle tradizioni e nelle storie popolari, una vera, arguta poesia che ha la potenza straordinaria di far dimenticare gli acciacchi della vita e di far diventare ragazzi anche i vecchi di novant’anni.

Mario Giusti, educatore e scrittore di chiara fama, poeta gentile e fantasioso, ricco di umanità e di fede, sa farsi leggere e amare dai piccoli e dai grandi. Alla esperienza didattica, alla facilita ed alla limpidezza del linguaggio, unisce felicemente una larga e pronta immaginativa. Collaboratore dei più importanti settimanali per la gioventù, le sue quaranta opere, in gran parte dedicate ai ragazzi, sono state bene accolte dai lettori e dalla critica, diffuse in molte edizioni anche all’estero. Il suo nome é incluso in centinaia di antologie. Vincitore di numerosi premi nazionali di poesia, narrativa e teatro, membro di Accademie letterarie, Premio al Merito Educativo (Campidoglio), della Cultura (Presidenza del Consiglio dei Ministri), delle Belle Arti e Biblioteche, Medaglia d’oro del Ministero della P.I. e della “Dante”. “Lo scacciapensieri”, nel 1977, ha ricevuto a Pisa il Premio al Merito Educativo “CIRRI”.

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Prefazione – Importanza del folklore e delle tradizioni popolari
Quattro chiacchiere dell’autore

  • Scioglilingua
  • Indovinelli
  • Passerotti
  • Ninne-nanne
  • Filastrocche, cantilene e canzoncine
  • Giochi
  • Novelline

Piani e Struttura del Comportamento

Piani e Struttura del Comportamento

Titolo originale: Plans and Structure of Behavior

Autore/i: Miller George A.; Galanter Eugene; Pribram Karl H.

Editore: Franco Angeli Editore

quinta edizione, prefazione di Antonio Grasselli, traduzione di Riccardo Luccio.

pp. 248, Milano

Nel 1958-59 si trovarono alla Stanford University di Palo Alto, in California, uno  psicolinguista George A. Miller, uno psicologo matematico Eugene Galanter, e un neuropsicologo Karl H. Pribram. Dal loro incontro e da un anno di lavoro comune è scaturito questo libro, uno dei più stimolanti che la moderna psicologia abbia prodotto. Diverse cose accomunavano i tre autori. Erano ancora abbastanza giovani, seppur già famosi nei loro campi di ricerca. Avevano un’immensa fiducia nelle possibilità d’impiego dei calcolatori elettronici, e in particolare negli studi sulla cosiddetta “intelligenza artificiale” e sulla simulazione del comportamento. Ed erano infine in rivolta contro un certo modo di concepire la psicologia allora dominante negli Stati Uniti: contro, cioè, il comportamentismo nelle sue formulazioni più radicali, contro quella che essi chiamano la psicologia del “gettone nella macchinetta”. Lo sforzo è quello di trovare una nuova unità di analisi del comportamento. Questa unità essi la chiamano Piano, ed è un’unità che pone insieme percezione ed azione. è l’unità TOTE, composta da un elemento di verifica e da un elemento operativo. Ogni azione ha un obiettivo, e continuamente l’individuo verifica la congruenza tra l’obiettivo e ciò che effettivamente accade. L’assenza di congruenza porta all’azione, e l’azione viene messa in atto finchè la congruenza non si è verificata. Tutto il comportamento può essere interpretato in termini di Piani, di diversa complessità, ordinati gerarchicamente: Piani per le abilità motorie, per parlare, per risolvere problemi; Piani innati, che corrispondono agli istinti; e così via. E in questa visione globale si integrano gli apporti più validi forniti dalle scienze del comportamento negli ultimi anni, dall’etologia alla linguistica trasformativa di Chomsky, all’intelligenza artificiale, alla neuropsicologia. Miller, Galanter e Pribram chiamano la loro impostazione teorica “comportamentismo soggettivo”. La psicologia non deve rinunciare alla lezione metodologica del comportamentismo, ma non può nemmeno rifiutarsi di prendere in considerazione “entità” come la coscienza, solo perchè appartengono alla sfera del soggettivo. Ognuno di noi ha un’immagine del mondo, sua, soggettiva; e se è vero che quest’immagine esiste, essa va studiata. La ricerca va anzi centrata proprio sul rapporto tra Immagine e Piano. Il libro si pone quindi come uno dei capisaldi nella nuova linea di ricerca, che si è imposta decisamente nel campo della psicologia sperimentale degli ultimi quindici anni, come “psicologia cognitiva”. La sua influenza storica è stata enorme, e tuttora, e sempre più numerose, compaiono opere che hanno alla loro base le concezioni qui presentate. Se è vero che in questi ultimi anni le speranze di uno sviluppo degli studi sull’intelligenza artificiale sono andate in parte deluse, ciò non ha tolto nulla alla validità dell’impostazione degli autori. Anzi, possiamo dire che in questo campo ciò che era valido nel 1960 è ancora valido oggi e non è stato superato.

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Prefazione all’edizione italiana
Ringraziamenti
Premessa

  1. Immagini e Piani
  2. L’unità di analisi
  3. La simulazione dei processi psicologici
  4. Valori, intenzioni ed esecuzione di piani
  5. Gli istinti
  6. Abilità motorie e abitudini
  7. L’integrazione dei Piani
  8. L’abbandono dei Piani
  9. Aspetti non dinamici della personalità
  10. Piani per ricordare
  11. Piani per parlare
  12. Piani di ricerca e soluzione
  13. La formazione dei Piani
  14. Qualche speculazione neuropsicologica

Epilogo

Io non Scordo

Io non Scordo

Autore/i: Marconi Gabriele

Editore: Edizioni Settimo Sigillo

prima edizione, collana: Mythos.

pp. 130, Roma

“Era quello che pensavano tutti, ma chissà…cazzo, era così assurdo che fosse morto! Ma era assurdo tutto: la bomba di Bologna, la bomba “fascista”…gli arresti, le infamità di giudici e giornalisti…e ora, là, avvolti da una nebbia fitta che nascondeva il cielo e le stelle, ci chiedevamo cosa avremmo fatto l’indomani, ce lo chiedevamo come pagani braccati che vedono il loro mondo svanire insieme al fumo delle querce sacre bruciate. Noi, poco più che adolescenti, avevamo combattuto la nostra battaglia, e ora ci sembrava che non ci fosse rimasto più niente, a parte la nostra amicizia.”

Questo romanzo “prende”, è toccante, veloce, fuori dal coro, e tratta di temi di vitale interesse. L’amicizia, la violenza, l’ideale, la giustizia negata, la sofferenza, la sopraffazione: c’è tutto nei suoi flash back. C’è il punto di vista perdente, condannato, eppure così vivo e così incolpevole. Mi piace certa violenza verbale da punk e da Doc Marten’s (anche se personalmente sono un banale camminatore di J. P. Tod’s), mi piace il clima coraggioso, senza pianti e pentimenti, che si respira nel libro. (Giuseppe Conte)

Gabriele Marconi è nato a Roma nel 1961. Giornalista, Vicedirettore del mensile Area, è uno dei musicisti più conosciuti dell’underground di destra (Piccolo Attila, Ricordi, Noi pochi). Ha pubblicato per il Minotauro il romanzo L’enigma di Giordano Bruno.

Dal Mondo Chiuso all’Universo Infinito

Dal Mondo Chiuso all’Universo Infinito

Titolo originale: From the Closed World to the Infinite Universe

Autore/i: Koyré Alexandre

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

prima edizione, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione dall’inglese di Luca Cafiero.

pp. 216, figure b/n, Milano

Alexandre Koyré è scomparso da pochi anni e già il suo nome campeggia con rilievo assoluto a designare un nuovo orientamento negli studi di storia della scienza. L’idea che soprattutto ha caratterizzato le sue ricerche sull’evoluzione del pensiero scientifico è che la storia della fisica, o dell’astronomia, o della scienza, non dev’essere una disciplina chiusa, affrontata dallo specialista con i soli strumenti del mestiere, ma che, per illuminare determinati problemi o determinate impostazioni, ha pari importanza lo studio delle idee filosofiche, metafisiche, religiose. Koyré ha il merito di aver compiuto un’operazione che oggi – a trent’anni di distanza dalle sue Études galiléennes, ossia in un mondo culturale che ha almeno in parte ormai assorbito la sua lezione – può sembrare ovvia: quella di “situare le opere studiate nel loro ambiente intellettuale e spirituale, di interpretarle in funzione delle abitudini mentali, delle preferenze e delle avversioni dei loro autori…” e soprattutto quella di “studiare gli errori e i fallimenti con la stessa cura con cui si studiano i risultati positivi” (1. Bernard Cohen e René Taton). Per Koyré, infatti, gli errori, soprattutto gli errori di giganti come Galileo o Descartes, sono uno strumento prezioso per ricostruire l’itinerario segreto del loro pensiero. In Dal mondo chiuso all’universo infinito Koyré ha studiato lo sviluppo della nuova cosmologia, dalla vecchia concezione geo e antropocentrica del mondo greco sino all’eliocentrismo newtoniano. Questo processo è caratterizzato secondo Koyré dalla distruzione del cosmo e dalla geometrizzazione dello spazio; il mondo aristotelico – una struttura gerarchica basata su differenze di valori e su una subordinazione naturale che danno origine a tutta una serie di articolazioni interne – cede il posto al mondo della geometria euclidea – un’estensione infinita e omogenea. Ma non si tratta di uno sviluppo lineare, bensì di un percorso tortuoso irto di scogli e di difficoltà. Al termine di questa via, anche figure ben note, come Copernico, Keplero, Galileo, Descartes, Newton, acquistano nuove dimensioni, a volte addirittura insospettate.

Alexandre Koyré, nato in Russia, a Taganrog, nel 1892, è morto nel 1964. Dal 1930 fu directeur d’études all’Ecole pratique des Hautes Études a Parigi. Tra le sue opere ricordiamo: Études galiléennes (1939) (tr. it.: Studi galileiani, Torino, Einaudi 1977), Études newtoniennes (1960-1961) (tr. it.: Studi newtoniani, Torino, Einaudi 1972), La révolution astronomique (1961) (tr. it.: La rivoluzione astronomica, Milano, Feltrinelli 1966). Ha ottenuto, tra gli altri riconoscimenti, il Prix Binoux. 1951 dell’Academie des Sciences, la medaglia George Sarton 1959 della History of Science Society e la medaglia d’argento 1964 del Centre National de la Recherche Scientifique.

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Prefazione
Introduzione

Capitolo primo
Il cielo e i cieli. Nicola da Cusa e Marcello Palingenio

Capitolo secondo
La nuova astronomia e la nuova metafisica. N. Copernico, Th. Digges, G. Bruno, W. Gilbert

Capitolo terzo
La nuova astronomia contro la nuova metafisica. Il rifiuto dell’infinita da parte di Keplero

Capitolo quarto
Cose mai viste prima e pensieri mai prima concepiti: la scoperta di nuove stelle nello spazio e la materializzazione dello spazio. Galileo e Descartes

Capitolo quinto
Estensione indefinita e spazio infinito. Descartes e Henry More

Capitolo sesto
Dio e spazio, spirito e materia. Henry More

Capitolo settimo
Spazio assoluto, tempo assoluto e loro relazioni con Dio. Malebranche, Newton e Bentley

Capitolo ottavo
La divinizzazione dello spazio. Joseph Raphson

Capitolo nono
Dio e il mondo: spazio, materia, etere e spirito. Isaac Newton

Capitolo decimo
Spazio assoluto e tempo assoluto: il contesto dell’azione di Dio. Berkeley e Newton

Capitolo undicesimo
Il Dio dei giorni feriali e il Dio del Sabbath. Newton e Leibniz

Capitolo dodicesimo
Conclusione: l’Artefice divino e il Dieu fainéant

Indice dei nomi

Il Cuore del Cosmo – Nuovi Insegnamenti dal Sutra del Loto

Il Cuore del Cosmo – Nuovi Insegnamenti dal Sutra del Loto

Titolo originale: Opening the Heart of the Cosmos

Autore/i: Thich Nhat Hanh

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione dell’autore, traduzione di Diana Petech.

pp. 252, Milano

« Thich Nhat Hanh indica la via che lega la pace interiore con la pace nel mondo. » (Dalai Lama)

« Chiunque può diventare un Buddha: è questa la grande intuizione del buddhismo Mahayana. Ciò che ha realizzato Siddhartha lo possiamo realizzare anche tutti noi, uomini o donne, in qualunque classe sociale o gruppo etnico siamo nati. Ognuno di noi ha in sé la capacità di divenire un Buddha pienamente illuminato.
E sulla via di divenire un Buddha pienamente illuminato, siamo tutti bodhisattva. » Leggendo e interpretando uno dei testi sacri del buddhismo, il Sutra del Loto, il maestro zen Thich Nhat Hanh mostra come il messaggio originale del Buddha basato sulla compassione, l’amore e la comprensione sia ancora oggi estremamente attuale e praticabile, anzi necessario. Nel libro l’autore affronta temi scottanti come il conflitto israelo-palestinese, il terrorismo internazionale, l’emergenza ambientale, mettendo in rilievo in che modo ciascuno di noi può portare il proprio contributo nel creare un mondo di vera pace e spiegando nel contempo come realizzare il nostro enorme potenziale per raggiungere la definitiva liberazione da ogni sofferenza.

Thich Nhat Hanh, monaco buddhista e attivista pacifista, nato in Vietnam nel 1926, è stato perseguitato ed esiliato per trent’anni. Attualmente vive in Francia, a Plum Village, a capo di una comunità di monaci e laici, dove insegna l’”arte della consapevolezza”. Oltre ad aver scritto circa cento libri di poesia, di narrativa e di filosofia, nel 1967 fu candidato da Martin Luther King jr per il premio Nobel per la pace.

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Introduzione
L’ampio abbraccio del Sutra del Loto

PARTE PRIMA
La dimensione storica

  • Le due porte
  • I mezzi abili
  • Un Unico Veicolo
  • Il figlio povero
  • La pioggia del Dharma
  • La città magica
  • Predizioni
  • Devadatta
  • La capacita di essere un Buddha
  • Maestro di Dharma

PARTE SECONDA
La dimensione assoluta

  • Lo stupa ingemmato
  • Emersi dalla Terra
  • Una vita infinita
  • I meriti
  • La luce della presenza mentale
  • Fede e fiducia

PARTE TERZA
La dimensione dell’azione

  • Il Bodhisattva del Rispetto Costante
  • Il Bodhisattva Re della Medicina
  • Il Bodhisattva del Suono Meraviglioso
  • La Porta Universale
  • Le molte forme di manifestazione
  • Consapevolezza dell’amore
  • Non paura
  • Il Sostenitore della Terra e il Grembo della Terra
  • Le dharani
  • Il Re Grazioso Ornamento
  • Samantabhadra

PARTE QUARTA
Aprire le porte dell’azione

  • Le sei paramita
  • Generosita
  • Precetti
  • Inclusività
  • Diligenza
  • Meditazione
  • Saggezza

Conclusione
Tavola di corrispondenza
Cenni biografici

113 Antichi Racconti Giapponesi

113 Antichi Racconti Giapponesi

Autore/i: Autori vari

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, cura e introduzione di Serena Bisacca.

pp. 256, Milano

La tradizione orale è comune a tutti i popoli ed è sempre stata tenuta in grande considerazione. Ciò è particolarmente vero per il Giappone, paese in cui la scrittura fu introdotta solo nel V secolo d.C. e dove quindi per lungo tempo l’unico modo che la gente comune possedeva per conoscere e tramandare i racconti era quello di ascoltarli – d’inverno intorno ai bracieri, d’estate seduta sulle panche nei cortili – per poi narrarli a propria volta, in un processo di continua riattualizzazione.
Buffi, ingenui, ma con alia base efficaci insegnamenti di vita, gli antichi racconti qui riuniti ci permettono di entrare in contatto con le radici, sempre immanenti, di quel Giappone tecnologico che tutti conosciamo. In questo modo apparirà forse più comprensibile come nel paese possano convivere l’industria più evoluta e la filosofia zen, i fiori di ciliegio e un grave inquinamento, il Tenné, re del cielo, e asettica civiltà del computer.

Serena Bisacca, traduttrice, laureata in Lingua e Letteratura giapponese presso l’Universita di Torino, si occupa da alcuni anni di cultura nipponica, dedicando particolare attenzione alle credenze antiche.

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Introduzione di Serena Bisacca

RACCONTI FANTASTICI E LEGGENDE

Giovani eroi

  • Issunbōshi
  • Momotarō, nato da una pesca
  • Urashimatarō
  • La principessa del melone
  • La principessa lunghi capelli
  • La principessa con la ciotola in testa
  • Kaguyahime
  • I geta e le monete d’oro
  • La cascata miracolosa
  • Shōtoku Taishi e la principessa del prezzemolo
  • Un buon imperatore

Kami, diavoli, streghe è strani personaggi

  • La lettera del Kami dello stagno
  • I Kami della poverta e il Kami della ricchezza
  • I Kami del mese di gennaio
  • Il diavolo fabbro
  • Il diavolo Oniroku
  • Il mandriano e Yamauba
  • La strega del monte Chōfuku
  • L’antro del drago
  • Il Drago Nero dello stagno Ōnuma
  • Kotaro e Mamma Drago
  • Le preghiere del Kappa perchè piova
  • L’unguento del Kappa
  • Il kakuremino di Tengu
  • I folletti e il vicino di casa invidioso
  • Tenninko, la fata celeste
  • Il dono di Ryūō, Dio del Mare
  • Il serpente a otto teste
  • La nonnina trasformata in neonato
  • Il vecchietto che faceva sbocciare i fiori
  • La scure d’oro
  • Un sacco di bugie
  • L’uomo che aveva dormito tre anni
  • L’albero dei musicisti ciechi
  • I Jizō con il cappello
  • Il Jizō del trapianto del riso
  • Una pagliuzza
  • L’importanza del fuoco
  • La moglie che non mangiava
  • La moglie serpente
  • La moglie volpe

Il perchè delle cose

  • Tanabata
  • Perchè l’acqua del mare è salata
  • Il seme dell’acqua
  • Il tempio dell’ Awabi
  • Il Kami rosso e il Kami nero
  • Il Kami del tuono e la pianta di gelso
  • La dea del promontorio di Raiden
  • Il fiume Fuefuki
  • La nonnina che diventd un’isola

IL REGNO ANIMALE

  • Il tasso e Hikoichi
  • Il monte Crepitio
  • I tassi e il tempio Shojoji
  • Il passero con la lingua tagliata
  • Picchietta e Passerotta
  • La gru riconoscente
  • Le anitre mandarino
  • Le nozze della topolina
  • Il sumo dei topi
  • Il matrimonio delle volpi
  • La lontra e la volpe
  • L’orso e la volpe
  • Le scimmie e Jizō
  • La battaglia fra una scimmia e un granchio
  • Un terribile «furuya no mori»
  • La vespa e la formica
  • La tintoria della civetta
  • Il nibbio e la fonte di acqua calda
  • La medusa senza ossa
  • La balena trasformata in montagna
  • L’origine dei dodici segni dello zodiaco

RACCONTI DIVERTENTI SUI MONACI

  • Una strana teiera
  • Il monaco e il tasso riconoscente
  • Il gatto registrato come fedele presso un
  • tempio buddista
  • L’opera teatrale dei gatti
  • Un bonzo molto scherzoso
  • Il sutra del topo
  • Il tempio Takoyakushi
  • Il racconto del lago Oino
  • Anchin e Kiyohime
  • Il mistero dell’ifuna
  • Yamabushi
  • La falsa statua di Buddha
  • Il bonzo superiore e il novizio
  • Il giovane Ikkūtisan
  • Le tre tavolette
  • Hōichi senza orecchie

I DAIMYO, I SAMURAI E GLI ALTRI

  • Nobile vendetta
  • La storia d’amore di Gompachi e Komurasaki
  • Il dono dell’imperatore
  • I tre bonsai
  • I due daimyō
  • Ushiwakamaru
  • La storia di Sakata Kintoki
  • La storia di Aoyagi
  • Le avventure di Kansaku
  • Come Tajima Shume venne tormentato da uno spettro di sua creazione
  • I ritratto
  • Il saggio Ooka
  • Tre meglio di due!
  • Il segreto della fabbricazione della carta
  • L’asciugamano del povero mendicante

FANTASMI

  • La pieta filiale
  • Il fantasma che allevò un bambino
  • I fantasmi del futon
  • Il segreto di una morta
  • Il salice di Kyōto
  • O-Tei
  • Azukitogi
  • I fantasmi della nave
  • Yuki-Onna
  • Far bisboccia con un fantasma
  • Lo specchio

Gli Amuleti dell’Antico Egitto

Gli Amuleti dell’Antico Egitto

Autore/i: Ferrari Daniela

Editore: Editrice La Mandragora

prefazione di Sergio Pernigotti, introduzione dell’autrice.

pp. 104, nn. illustrazioni b/n, Imola (BO)

Il terzo volume della “Piccola Biblioteca di Egittologia”, è dedicato all’inquadramento storico della topologia degli amuleti egiziani e propone una aggiornata messa a punto di questa problematica.
Agli amuleti la fede egiziana affida uno dei compiti più finalizzati nella ricerca dei modi e dei tramiti rituali per raggiungere gli effetti voluti. Divinità, oggetti liturgici, parti del corpo umano, simboli delle complesse vicende mitologiche egiziane sono chiamati a testimoniare nelle tambe, nelle case e nei santuari, egiziani e no, l’adesione da parte dei devoti al credo religioso elaborato e codificato dal prestigioso sacerdozio egiziano.

Daniela Ferrari si è laureata in Archeologia Fenicio-Punica e perfezionata in Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Orientale all’Università di Bologna, dove attualmente frequenta il Dottorato di Ricerca in Antichità Africane.

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Prefazione di Sergio Pernigotti
Tavola cronologica
Introduzione

Gli amuleti nell’antico Egitto

Il significato di alcuni amuleti

Imateriali e la simbologia

La magia

Gli amuleti nel mondo fenicio-punico

Bibliografia essenziale
Indice delle figure
Indice degli amuleti

Piante Medicinali

Piante Medicinali

Raccoglierle, Conservarle, Utilizzarle e Riscoprire l’Arte di Curarsi «Secondo Natura»

Autore/i: Autori vari

Editore: Fratelli Fabbri Editori

pp. 160, nn. fotografie a colori, Milano

Un salutare ritorno alla natura: è quanto propone questo piccolo libro dedicato a quelle piante dei prati, dei campi, dei boschi, che, da tempi immemorabili, sono note per le loro virtù terapeutiche.
L’invito è innanzitutto quello di imparare a riconoscerle e a raccoglierle. Una specie di «collezionismo verde» che sceglie, tra le migliaia di piante spontanee, quelle che possono essere efficacemente utilizzate per curare tanti piccoli malanni, dal raffreddore al mal di testa, dall’insonnia alla cellulite.
Una sessantina di piante, tutte reperibili nelle nostre regioni, vengono presentate attraverso «schede» che permettono una identificazione facile e sicura, offrono indicazioni essenziali per la raccolta e almeno una ricetta per la preparazione di decotti o tisane, infusi o tinture. Ci sono poi consigli pratici per le delicate operazioni di essiccazione e preparazione delle piante, un dizionarietto medico e uno botanico.
Il libro dunque può essere letto come un panorama delle piante medicinali nostrane, consultato come una piccola enciclopedia, usato come un ricettario per essere più sani nel modo più «naturale».

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  • Curarsi con le erbe
  • Le piante illustrate
  • Indice dei disturbi curabili con le piante
  • Dizionarietto medico dei termini usati
  • Glossario botanico
  • Indice dei nomi scientifici
  • Fonti iconografiche

Fiabe e Leggende di Tutto il Mondo – Fiabe Inglesi

Fiabe e Leggende di Tutto il Mondo – Fiabe Inglesi

Titolo originale: Märchen aus England

Autore/i: Autori vari

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

a cura di Frederik Hetmann

pp. 192, Milano

Il volume è un’ampia raccolta delle fiabe che da secoli si tramandano oralmente nel Kent, nel Norfolk, nel Sussex, nel Lincolnshire e in altre regioni dell’Inghilterra e che testimoniano, in maniera tangibile della cultura celtica di cui sono permeate, con quella sua attrazione ineludibile per il mistero, talvolta coltivato fino alla sua manifestazione per appariscente del terrifico. I personaggi di queste fiabe, fate, streghe, fantasmi, ma anche cavalieri, re e principesse, si muovono nella cornice di foreste superbe, paesaggi naturali sconfinati e castelli senza tempo, e tutti concorrono a rivelarci un mondo incredibilemente vario e affascinante.

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  1. La pianta di fagioli
  2. Mally Whuppy
  3. Catie, fatti furba
  4. Jack con il berretto bianco
  5. Le fate della palude Selena
  6. La moglie del laird di Balmachie
  7. Il presagio
  8. Tre piccoli porcellini
  9. Yallery Brown
  10. L’uomo che non voleva uscire di notte
  11. Tom Tit Tot
  12. L’uccello dalle penne d’oro
  13. Re Herla, il feroce cacciatore
  14. Il mago di Long Siddale
  15. La carrozza degli spiriti
  16. John Tregeagle
  17. Il re ela strega
  18. Il mago di Alderley
  19. Dick Whittington e il suo gatto
  20. Re Giovanni e l’abate di Canterbury
  21. La tomba della luna
  22. Il boggart e il contadino
  23. L’omino vestito di verde
  24. I bambini volanti
  25. La palla d’oro

Postfazione di Frederik Hetmann
Bibliografia

Veglia e Sonno – La Scoperta del Meccanismo che ci Tiene Desti

Veglia e Sonno – La Scoperta del Meccanismo che ci Tiene Desti

Titolo originale: Systéme nerveux et vigilance

Autore/i: Bonvallet Marthe

Editore: Bollati Boringhieri Editore

prefazion di Giuseppe Moruzzi, Alfred Fessard, introduzione dell’autrice, traduzione di Lucia Maldacea.

pp. 156, nn. figure b/n, Torino

Anche se il sonno ha da sempre costituito un tema di richiamo indiscusso per la mente dell’uomo – mentre recentissimo è l’interesse per lo stato di veglia – la domanda che dobbiamo porciò forse non tanto o non soltanto perché dormiamo, quanto perché, e ad opera di quale sistema regolatore interno, riusciamo a mantenerci desti. La base fisiologica dello stato vigile considerata in precedenza effetto talmente ovvio del normale funzionamento del sistema nervoso centrale da non costituire problema – è apparsa in questi ultimi anni altamente specifica e complessa. Il meccanismo che ci tiene desti ha il suo centro in una formazione dell’encefalo – la formazione reticolare che raccoglie e per così dire vaglia impulsi nervosi di diversa origine ed è a sua volta sottoposta al controllo di altri sistemi regolatori dell’organismo. La ricerca, di cui Marthe Bonvallet – che vi ha preso attivamente parte – delinea le essenziali vicende, si inserisce nel quadro oggi assai vasto degli studi sulla fisiologia del cervello e del sistema nervoso centrale e appare di grande interesse a causa delle implicazioni fra stato vigile, in questo volume definito in termini rigorosamente neurofisiologici, e comportamenti.

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Prefazione di Giuseppe Moruzzi
Prefazione di Alfred Fessard
Introduzione

Alcuni dati elementari sul funzionamento degli clementi e dei circuiti nervosi

  • Il neurone, L’impulso nervoso
  • La trasmissione degli impulsi nervosi alle sinapsi eccitatrici Facilitazione e inibizione
  • Conclusioni

Metodi di indagine sul funzionamento del sistema nervoso centrale

L’individuazione del sistema attivatore

  • Gli esperimenti di Bremer
  • I punti di vista classici sull’organizzazione del sistema nervoso
  • La formazione reticolare Scoperta del sistema reticolare facilitatore discendente Scoperta del sistema reticolare attivatore ascendente Funzione del sistema attivatore ascendente nel risveglio sensoriale

I messaggi nervosi attivatori

  • I recettori e i loro messaggi
  • Funzione attivatrice “aspecifica” dei messaggi esterocettivi
  • Funzione attivatrice dei messaggi propriocettivi
  • Funzione attivatrice dei messaggi enterocettivi
  • Messaggi attivatori di origine corticale

Stimolazione umorale del sistema attivatore

  • Effetti attivatori dell’adrenalina Effetti attivatori dell’anidrite
  • carbonica
  • Mantenimento umorale di un’attività “automatica” dei carroni reticolari
  • Effetti corticali, motori e vegetativi dell’eccitamento del
  • sistema attivatore

Effetti corticali, motori e vegetativi dell’eccitamento del sistema attivatore

  • Effetti attivatori ascendenti sull’attività corticale e loro persistenza
  • Effetti facilitatori discendenti sull’attività motoria
  • Effetti sulle funzioni vegetative
  • Effetti sul sistema cardiovascolare e sulla pupilla
  • Effetti sulla respirazione
  • Partecipazione reticolare al controllo di attività endocrine

Controllo reticolare dei messaggi afferenti

  • Il controllo reticolare di messaggi propriocettivi e nocicettivi e la sua funzione negli adattamenti motori
  • Modulazione reticolare della trasmissione dei messaggi sensoriali

Messaggi disattivatori e regolazione dell’attività reticolare

  • Azione regolatrice dei pressocettori arteriosi
  • Effetti disattivatori che hanno origine nei termocettori
  • Effetti ipnogeni di alcuni stimoli tattili
  • Regolazione corticale dello stato di eccitazione reticolare
  • Effetti disattivatori che hanno origine nella porzione inferiore del tronco cerebrale

Il problema del sonno

  • Teoria della “disattivazione” passiva
  • Meccanismi attivi capaci di provocare il sonno
  • Meccanismi attivi che operano nel sonno

Conclusione
Bibliografia
Altre letture suggerite

Pico della Mirandola

Pico della Mirandola

Autore/i: Fumagalli Beonio Brocchieri Mariateresa

Editore: Editori Laterza

prima edizione, premessa dell’autore.

pp. 154, Roma

Lo splendore delle corti, la bellezza delle ville e dei giardini, il miracolo delle Arti e delle Lettere: questa la luminosa scena in cui si muove con i suoi amici il giovane Conte di Mirandola, appassionato di cabala ebraica e sostenitore dell’armonia filosofica, uomo audace fino all’arroganza, sicuro di sé, entusiasta.

Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri mostra attraverso i suoi scritti una figura dall’attività febbrile, dalla prodigiosa capacità di apprendimento, dalle non rare malinconie e solitudini. Tutti caratteri che, assieme alla dottrina vasta e mirabile, disegnano l’ideale di una comunanza culturale senza steccati, dove le suggestioni delle sapienze antiche sono per Pico la base per una cultura nuova ed europea e per un complessivo progetto di pace.
Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri ha insegnato Storia della filosofia medievale all’Università degli Studi di Milano. Tra le sue opere: La chiesa invisibile (Milano 1978); Eloisa e Abelardo (Milano 1982); Ildegarda di Bingen. In un’aria diversa (Milano 1992).
Per i nostri tipi: L’intellettuale tra Medioevo e Rinascimento (con E. Garin, 1994); Genoveffa e il drago. L’avventura di una donna medievale (1995); Le bugie di Isotta (2002); Profilo del pensiero medievale (2004); Profilo del pensiero medievale (2005); Introduzione a Abelardo (2006); Cristiani in armi. Da sant’Agostino a papa Wojtyla (2007); Storia della filosofia medievale (con M. Parodi, 2007); Federico II. Ragione e fortuna (2010); Medioevo al femminile (con F. Bertini, F. Cardini e C. Leonardi, 2010).

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Premessa Pico e il suo mondo

  • Una famiglia importante e antica
  • Lontano dalla
  • Mirandola: i luoghi del sapere
  • A Firenze finalmente
  • Incontri straordinari
  • Lettere famose
  • Dante fra i platonici
  • Parole e cose d’amore
  • Mese di maggio
  • L’amore e la bellezza
  • Le «Conclusiones»
  • A Parigi, l’Atene del nord
  • Le «Conclusiones» tanto temute
  • L«Apologia»
  • La elegantissima «Oratio»
  • Dio parla ad Adamo
  • Isegreti di Mosé
  • Metafisica e astrologia
  • Verso la fine

Appendice Prima
Pico visto da Voltaire

Appendice Seconda
Lettere di Giovanni Pico della Mirandola

  • Giovanni Pico della Mirandola a Marsilio Ficino
  • Giovanni Pico della Mirandola a Marsilio Ficino
  • Giovanni Pico della Mirandola a maestro Gargano senese
  • Giovanni Pico della Mirandola a Girolamo Benivieni
  • Giovanni Pico della Mirandola al cardinale Podocataro
  • Giovanni Pico della Mirandola al sommo pontefice Alessandro

Bibliografia
Indice dei nomi