Libreria Editrice OssidianeLibreria Editrice Ossidiane

Il Suono – L’Esperienza Uditiva e i Suoi Oggetti

Il Suono – L’Esperienza Uditiva e i Suoi Oggetti

Autore/i: Di Bona Elvira; Santarcangelo Vincenzo

Editore: Raffaello Cortina Editore

prima edizione, introduzione degli autori, collana: Saggi.

pp. 144, ill. in b/n n.t., Milano

Che cosa sono i suoni? Messaggeri di informazioni cruciali per il riconoscimento degli oggetti che ci circondano o entità evanescenti e distinte da essi? Perché, pur essendo sempre sommersi da suoni di cui non siamo consapevoli, ci accorgiamo immediatamente della loro assenza nelle situazioni di più totale silenzio? Come li percepiamo? Dove si trovano? E qual è la loro dimensione temporale? Queste sono alcune delle domande a cui risponde Il suono, un’inedita introduzione a temi che possono interessare tanto il lettore esperto quanto quello curioso. Scoprire cosa si nasconde dietro la percezione uditiva rivela il fascino di una modalità sensoriale davvero sorprendente che dà accesso al misterioso regno del suono e della musica.

Elvira Di Bona è ricercatrice alla Polonsky Academy del Van Leer Institute di Gerusalemme. Ha conseguito il dottorato in Filosofia e Scienze cognitive presso l’Università Vita-Salute San Raffaele (Milano) e l’Institut Jean Nicod (Parigi). Si è diplomata all’Accademia nazionale di alto perfezionamento di studi musicali di Santa Cecilia. I suoi ambiti di ricerca sono la filosofia della mente, la filosofia della percezione e l’estetica.

Vincenzo Santarcangelo insegna al Politecnico di Torino ed è membro del Labont – Università degli Studi di Torino. Ha conseguito il dottorato in Filosofia del linguaggio e della mente presso l’Università di Torino. Scrive di musica per il Corriere della Sera, La Lettura, Il giornale della musica e Artribune. Si occupa di filosofia della percezione, filosofia della musica ed estetica.

I Paesi Sottosviluppati

I Paesi Sottosviluppati

Autore/i: Magliano Mario

Editore: Edizioni 5 Lune

pp. 176, Roma

Il problema dei paesi sottosviluppati si presenta, da un punto di vista generale, come un problema di incontro di civiltà: in tale prospettiva è possibile comprenderne i vari aspetti e definirne le incidenze sul piano politico, economico e sociale.
L’espressione «paesi sottosviluppati» induce a prendere necessariamente quale termine di riferimento gli Stati industrializzati dell’Occidente e ciò può essere causa di equivoco, perchè siamo portati ad assumere una posizione egocentrica, mentre l’esame di tale questione acquista di profondità ed evidenza qualora tenga conto delle premesse e delle concezioni dei popoli di altra civiltà.
L’Occidente trae la sua spinta di accelerazione da una costruzione razionalistica della scienza derivante dalla tradizione dei Greci, da un’intelaiatura giuridica dei rapporti individuali e statali codificata dai Romani e da una norma di vita trasmessa dall’insegnamento cristiano.
L’epoca del Rinascimento ha segnato l’inizio della grande affermazione dell’Occidente attraverso le scoperte geografiche, la creazione del sistema bancario e l’avvento del macchinismo, ossia della tecnica.
L’espansione dell’Europa nel mondo ha prodotto una trasformazione dei rapporti di forza ed equilibrio esistenti nell’ambito di ciascuna delle società facenti capo ad una stessa civiltà.
La ripercussione è stata, in un primo tempo, più forte nella stessa Europa di quanto non lo fosse nelle altre parti del mondo. Ed infatti il crescente peso sociale del capitano d’industria dapprima, e dell’imprenditore poi, è da porsi in relazione con l’allargamento degli spazi economici. D’altra parte, la concorrenza per la conquista dei mercati, disgiunta da ogni forma di coordinamento, stimolò la tendenza di penetrazione che è stata definita con il nome di imperialismo ed influenzò le relazioni fra le varie nazioni dell’Occidente.
Ma le ripercussioni non hanno tardato a verificarsi anche nell’ambito dei popoli degli altri continenti. La Cina ha abbandonato, all’inizio di questo secolo, la concezione esclusivista della propria civiltà ed ha ammesso la validità della filosofia della rivoluzione industriale, così come in tempi remoti aveva tollerato lo sviluppo del buddismo ed assimilato le forme dell’arte greco-romana.
I procedimenti dell’industria meccanica impongono oggi il superamento del problema sociale delle caste in India. L’espansionismo giapponese verso la Corea si profila già nel 1872, appena vent’anni dopo l’apparizione nella baia di Yado della squadra navale statunitense del Commodoro Matthew C. Perry. Se oggi la classe dirigente indiana parla e scrive correntemente l’inglese, usando tale lingua nella letteratura come al parlamento, ciò è dovuto in buona parte all’iniziativa presa nel campo dell’istruzione nel 1833 da Thomas Babington Macaulay, storico e membro del Consiglio del Governatore Generale dell’India. […]
Il fenomeno del sottosviluppo appare caratterizzato dalla trasformazione di una società statica sotto la spinta di un impulso esterno che le imprima una rapido corso. […]
Uno dei maggiori interrogativi dei nostri tempi consiste nel porre noi stessi di fronte al quesito con quali mezzi e in quali forme i paesi sottosviluppati possano avviarsi sulla via del progresso economico e sociale. (dalla premessa)

Visualizza indice

Premessa

  • FATTORI DI ACCELLERAZIONE DI SVILUPPO
  • L’OCCIDENTE E I PAESI SOTTOSVILUPPATI
  • IL BLOCCO COMUNISTA E I PAESI SOTTOSVILUPPATI
  • LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE E I PAESI SOTTOSVILUPPATI
  • SIGNIFICATO DI UNA INTERDIPENDENZA DI RAPPORTI

Il Padre nella Psicologia Primitiva

Il Padre nella Psicologia Primitiva

Titolo originale: The Father in Primitive Psychology

Autore/i: Malinowski Bronislaw

Editore: Rizzoli

a cura di Armanda Guiducci, in copertina: Particolare di uno scudo cerimoniale delle Isole Salomone (Nuova Guinea).

pp. 142, Milano

Nel 1913 un giovane antropologo polacco, Bronislaw Malinowski, pubblicò un libro su «La famiglia tra gli aborigeni australiani» che fece epoca perché spazzò via tutte le vedute dominanti sulla famiglia «selvaggia» o extraoccidentale dove si riteneva imperassero la promiscuità sessuale o il matrimonio di gruppo. il fatto poi che la paternità consanguinea non fosse neppure conosciuta e non avesse gran che valore urtò a tal punto la suscettibilità e l’incredulità europea che Malinowski decise di ribadire l’«incredibile argomento» in un saggio a sé stante. Questo saggio fu, nel 1927, «Il padre nella psicologia primitiva», le cui pagine misero in crisi l’universalità del complesso di Edipo conclamata dalla psicanalisi. Di questa imbarazzante operetta, che mise a disagio Freud, Ròheim, Jones, un piccolo, scottante «classico» dell’antropologia (non privo di fascino provocatorio nella nostra epoca di nuove tecniche della nascita) offriamo qui la prima traduzione italiana, accompagnata da una prefazione prospettica di Armanda Guiducci: «Un eroe delle lontananze».

Il Processo di Giovanna D’Arco

Il Processo di Giovanna D’Arco

Verbali del processo di riabilitazione 1450 – 1456

Autore/i: Pernoud Régine

Editore: Edizioni Paoline

prefazione dell’autore, traduzione di Rosario F. Esposito.

pp. 264, Roma

Sommario:

Prefazione
Introduzione

I. – Il processo del processo
II. – I testimoni dell’infanzia
III. – I compagni di viaggio
IV. – L’arrivo a Chinon e i giudici di Poitiers
V. – Orléans
VI. – I testimoni della vita quotidiana
VII. – La prima cattività
VIII. – I testimoni di Rouen
IX. – Il processo dei giudici
X. – Le anime rette
XI. – L’ultimo atto

Appendici

L’Essenza dell’Autorealizzazione

L’Essenza dell’Autorealizzazione

La Saggezza di Paramhansa Yogananda esposta da un suo discepolo

Autore/i: Swami Kriyananda

Editore: Edizioni Mediterranee

introduzione dell’autore, nota editoriale, traduzione di Ugo Dèttore.

pp. 208, 1 fotografia b/n f.t., Roma

Yogananda è stato uno dei più importanti maestri spirituali di questo secolo. La sua popolarità è andata sempre più aumentando in tutto il mondo, e naturalmente anche in Italia. A ciò hanno notevolmente contribuito anche le opere di carattere divulgativo dei suoi discepoli diretti, tra i quali proprio Kriyananda si distingue per il suo bellissimo libro di esperienze e di insegnamento, Il Sentiero. Lo stesso Kriyananda, così racconta il modo in cui è pervenuto alla stesura del presente libro: «Ho vissuto con Paramhansa Yogananda, come suo discepolo, per gli ultimi tre anni e mezzo della sua vita. Dopo un anno e mezzo cominciò a sollecitarmi a scrivere le cose che andava dicendo durante le conversazioni informali con i monaci e con i visitatori. Man mano che procedevo con questo lavoro, mi rendevo conto di non avere mai letto o udito altrove insegnamenti così chiari, così profondi, così convincenti… Ancora oggi le sue parole mi risuonano nella mente ricche di sapienza, di divino amore e di potere spirituale».
Il volume raccoglie circa 300 citazioni, esemplificazioni, definizioni e aneddoti del più grande interesse, che possono essere per ognuno fonte di ispirazione e oggetto di meditazione. Per esempio: «Vivi in questo mondo come un ospite. La tua casa può oggi essere di tua proprietà; ma di chi era prima, e di chi sarà dopo? È soltanto un breve soggiorno nel tuo lungo viaggio verso la tua casa in Dio». «Autorealizzazione è il conoscere con tutte le parti del corpo, della mente e dell’anima che già ora siamo in possesso del regno di Dio; che non dobbiamo più pregare perché ci venga concesso; che la divina onnipresenza è la nostra onnipresenza».

Piccola Enciclopedia delle Piante Medicinali – Come Riconoscerle, Raccoglierle, Utilizzarle

Piccola Enciclopedia delle Piante Medicinali – Come Riconoscerle, Raccoglierle, Utilizzarle

Titolo originale: Unsere Heilpflanzen

Autore/i: Flueck Hans

Editore: AMZ-Marietti

prefazione e traduzione di Liliana Zella, con la collaborazione di Rita Jaspersoen-Schib (Centro Scientifico della Società Svizzera di farmacia).

pp. 192, nn. illustrazioni a colori, Torino

Tra i tesori che la natura ci offre e che noi spesso abbiamo dimenticato ci sono le piante medicinali.
Le benefiche proprietà di erbe e piantine possono prevenire, guarire o alleviare numerosi disturbi e malattie, senza intossicarci inutilmente con pillole e farmaci.
Questo libro ci insegna a riconoscere più di 180 specie di piante medicinali, ci spiega dove trovarle, come vanno raccolte e conservate ed i modi più efficaci per utilizzarle.
Di ogni pianta ci illustra le proprietà terapeutiche basandosi non su imprecise opinioni diffuse o vaghe dicerie ma su solide basi scientifiche, alla luce delle più recenti scoperte della medicina.

Dalla prefazione:
«Basandosi su considerazioni scientifiche, quest’opera cerca di dare una descrizione semplice delle più importanti piante medicinali utilizzate nel nostro paese. A questo scopo presenta anzitutto una tavola a colori e una descrizione della pianta, che permette- ranno, anche a coloro che non hanno grandi conoscenze di botanica, di riconoscerla. Le tavole sono state disegnate e colorate sotto la direzione dell’autore, prendendo i modelli sia dalla natura sia in una scelta d’illustrazioni selezionate con cura in precedenti lavori e ritoccate. La descrizione data è la più. semplice possibile. I termini botanici vi figurano solo quando sono molto facili da comprendere. Al fondo del volume si troverà comunque un dizionarietto.
In un secondo paragrafo si sono indicate le parti della pianta utilizzate in medicina.
Si è cercato particolarmente di mettere il pubblico in grado di raccogliere da sè le piante medicinali; perciò si sono indicati con cura i posti dove le dette piante per lo più si trovano in Italia. Per le piante che non si trovano da noi allo stato selvatico, ma la cui coltivazione è facile, abbiamo dato brevi istruzioni pratiche per coltivarle. Si è pensato soprattutto alla coltura per uso personale nel giardino familiare. Chi desidera dedicarsi alla coltura industriale troverà in questo libro prime indicazioni fondamentali, ma dovrà far riferimento ad opere specializzate in materia.
Più avanti indichiamo quali sono le sostanze attive dal punto di vista medicinale che la pianta contiene, e il modo in cui essa agisce. Vi sono molte piante i cui principi attivi non sono ancora Stati abbastanza studiati. L’autore ha cercato di tener conto delle ultime ricerche effettuate in questo campo. Per quanto riguarda indicazione degli effetti, di proposito si sono indicati solo quelli accertati da prove serie o in seguito a lunga esperienza, o ancora quelli che ci si può ragionevolmente aspettare dalla presenza dei Principi attivi conosciuti.»

Catastrofi Climatiche e Disastri Sociali • Perchè le Eccezioni Stanno Diventando la Norma

Catastrofi Climatiche e Disastri Sociali • Perchè le Eccezioni Stanno Diventando la Norma

Titolo originale: Catastrophes climatiques, désastres sociaux

Autore/i: Acot Pascal

Editore: Donzelli Editore

introduzione dell’autore, traduzione di Maria L’Erario.

pp. 170, Roma

Pascal Acot, esperto di fama mondiale di scienze climatiche e ambientali, approfondisce il tema del suo precedente fortunato libro, la Storia del clima, in un’ottica rivolta alle conseguenze sociali e politiche delle evoluzioni climatiche cui stiamo assistendo negli ultimi anni. In queste lucide pagine, dunque, si pone e ci pone alcune drammatiche domande. Nell’arco dei prossimi decenni, infatti, potrebbero farsi sempre più frequenti gli episodi climatici estremi – uragani, canicola, inondazioni, siccità. Ma quanti di noi sanno che gli esperti dell’Onu e dell’Ocde (Organisation de coopèration et de dèveloppement èconomiques) hanno già rinunciato all’idea di stabilizzare il clima mondiale? E che invitano gli Stati a prepararsi agli effetti del riscaldamento climatico, considerandolo ormai inevitabile? E ancora, possiamo dire che l’opinione pubblica è cosciente della criminale indifferenza delle «élites» nei confronti delle catastrofi climatiche che colpiscono i paesi più deboli? Siamo in grado di valutare fino a che punto le catastrofi cosiddette «naturali» siano innanzitutto dei disastri sociali? In ultimo, quanti di noi sanno che altre soluzioni all’apparenza miracolose, come le energie alternative, sono al momento illusorie, e che, in opposizione a un’economia mondiale contro natura, l’esigenza di rilocalizzare e demondializzare le attività agro-economiche sta diventando un’urgenza ecologica improrogabile?
Colpevolmente indifferenti a ogni preoccupazione per il pianeta, le oligarchie al potere sono asservite a un ordine mondiale più che mai fondato sul saccheggio delle ricchezze naturali e umane e sulla conquista dell’energia attraverso le armi, mentre i ripetuti allarmi degli ecologisti continuano a restare inascoltati.

Pascal Acot
è ricercatore di Storia delle scienze presso il Cnrs di Parigi, e in qualità di esperto di scienze ambientali è collaboratore del quotidiano «la Repubblica». Per la Donzelli editore ha pubblicato il fortunato Storia del clima. Dal Big Bang alle catastrofi climatiche (2004).

In Principio era l’Orsacchiotto – Gli Animali di Peluche e il Mondo Immaginato dei Bambini

In Principio era l’Orsacchiotto – Gli Animali di Peluche e il Mondo Immaginato dei Bambini

Autore/i: Giani Gallino Tilde

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

unica edizione, introduzione dell’autrice, in sovraccoperta: Disegno di Patrizia con il suo Orso.

pp. 256, numerose tavole a colori fuori testo, Milano

«Da anni ormai, nel triangolo di Edipo é entrato d’autorità un quarto personaggio: l’animale di peluche in genere, e l’orsacchiotto in particolare. In queste pagine vi diremo tutto quello che avreste voluto sapere sugli orsacchiotti e nessuno vi aveva mai detto.»
Tilde Giani Gallino, psicologa dell’eta evolutiva, esplora l’immaginario infantile da oltre quindici anni, svolgendo indagini sperimentali sul gioco di finzione (0 gioco simbolico) e sull’invenzione e l’origine dei compagni di fantasia. Per approfondire il tema di questo libro erano necessarie, però, nuove ricerche, centrate proprio sugli orsacchiotti – e sui tigrotti, le pecorelle, i leoni, le coccinelle, le tartarughe, ma anche le automobiline, i Power Ranger e cosi via – con cui i più piccoli condividono molti momenti, in un periodo fondamentale per la formazione del loro carattere e della loro personalità.
Ciascun bambino, infatti, trova nel peluche il compagno sempre disponibile ad accompagnarlo in avventure immaginarie, che gli consentono di vivere esperienze intense e coinvolgenti, spesso interpretate come un gioco e invece estremamente importanti per lo sviluppo cognitivo. Non solo, il «rapporto sociale» con il peluche – dal quale ognuno di noi, nei primi anni di vita, riceve un senso di protezione, ma che, al tempo stesso, é anche stimolato a proteggere – può facilitare in seguito le interazioni con gli altri, i coetanei e poi gli adulti.
Per scrivere In principio era l’orsacchiotto, l’autrice ha intervistato centinaia di bambini dai tre ai sette anni e ha chiesto loro di disegnare se stessi con il proprio peluche. [I materiale che ha raccolto riserva molte sorprese e permette di affacciarsi sull’universo della razionalità logica e insieme del paradosso infantile: un territorio in cui Tilde Giani Gallino si muove con quel misto di acutezza psicologica e di gusto del gioco che fanno della sua indagine un saggio pieno di fantasia, di tenerezza e di humour.

Tilde Giani Gallino si è laureata in pedagogia a Torino e ha completato gli studi di psicologia all’università di Stanford in California, dove ha seguito alcuni corsi di Erik H. Erikson e di Bruno Bettelheim. Dal 1974 insegna psicologia dell’eta evolutiva presso la facoltà di Magistero a Torino. Autrice di oltre un centinaio di articoli e testi scientifici, collabora alla «Stampa» e spesso partecipa a trasmissioni televisive e radiofoniche. Tra i suoi libri principali, Il complesso di Laio. I rapporti familiari nei disegni dei ragazzi (Einaudi 1977), La ferita e il re. Gli archetipi femminili della cultura maschile (Cortina 1986), Il fascino dell’immaginario. L’arte di parlare con le fiabe al proprio inconscio (SEI 1987), Il sistema bambino (Bollati Boringhieri 1990) e Il bambino e i suoi doppi (Bollati Boringhieri 1993).

Bullazze e Marmittoni

Bullazze e Marmittoni

Edizione d’Arte Illustrata con 29 Acquarelli a Colori

Autore/i: Angelillo D’Ambrosio Giuseppe

Editore: Piccola Casa Editrice Acquaviva

pp. 644, 29 Acquarelli a colori, Milano

… «Ho fatto diventare editori tutti quelli del mio paese, paese di contadini, ricchi di saggezza e quando sono arrivato qui ho ritrovato quella saggezza nel popolo minuto di Milano, quel proletariato cittadino che oggi non esiste più, spinto fuori dalla città verso l’hinterland»…(Giuseppe D’Ambrosio Angelillo)

… 38 racconti metropolitani che narrano con forte e sana ironia la Milano che ama, si dispera, sorride, è felice, impazzisce di sacre maledette passioni d’amore…

Giuseppe D’Ambrosio Angelillo, romanziere underground italiano, nato ad Acquaviva delle Fonti nel 1956, deceduto nel 2017. A Milano, all’età di 19 anni si è laureato in Filosofia alla Statale. Frequenta però sempre l’Università della Vita dove ancora studia molto con incerto profitto. È stato comunque fornaio ad Assago, imbianchino a Londra, contadino in Puglia e Provenza, insegnate d’Italiano a Berlino, lavapiatti alla Breda, operaio a una fonderia di Affori, marinaio su una nave morta tarantina, supplente licenziato da vari Licei Statali lombardi, assistente di se stesso alla cattedra di Metafisica Concreta alla Normale di Utopia. È stato pure portapizze a Firenze, rilegatore a Venezia, pescatore di cozze a Lampedusa. È esperto di filosofia greca e tedesca, di poesia russa, di romanzi americani. Con tutto questo curriculum è stato però respinto all’esame di ammissione a un concorso per un posto di commesso ad una libreria Feltrinelli. Ha perso un portafoglio ad Atene ma ne ha trovato uno a Grado. Attualmente poeta di strada a Brera, tiene corsi di filosofia per alcune associazioni culturali di Milano. Nessuno ha mai scritto un articolo di critica su di lui e ne è contentissimo. I suoi libri, che sono tantissimi, vi riscalderebbero molto bene se ne faceste un falò. Suoi maestri amatissimi sono Bloch, Dostoevskij, Chagall, i suoi gattoni Nerino e Pallino. Ha fatto pure parecchie iniezioni ad Alda Merini fino a farle passare la sciatica.

Visualizza indice
  • La Rossa
  • L’Essere e il Nulla
  • Un buzzurro di campagna
  • Wolf
  • Volevo essere un uomo buono
  • Cielo putrido
  • Poeti di condominio
  • Due sorelle
  • Pane d’Altamura
  • Il Nostro Agente Segreto all’Avana
  • Una Santa
  • Uova di Lompo
  • Storie di fantasmi
  • Tempi Moderni
  • Come la Vita
  • Una cornacchia intelligente
  • Tantra bianco
  • K come Kafka
  • Pecos Bill
  • La Casa dei Morti
  • Maurizio Costanzo Show
  • Un genio in rovina
  • La pianista russa
  • La tribù delle facce di merda
  • La saggezza del vecchio Sofocle
  • Volo su Parigi
  • Dio con l’impermeabile giallo
  • La tigre del Bengala
  • Fermo Posta Cordusio
  • I Blues Brothers
  • Il Demonio
  • Come se niente fosse
  • Poeti del Naviglio
  • Aut-aut
  • Il Compimento dell’Amore

Scritti Politici e di Guerra 1919-1933 ∙ Volume III – 1929-1933

Scritti Politici e di Guerra 1919-1933 ∙ Volume III – 1929-1933

Titolo originale: Politische Publizistik, 1919-1933

Autore/i: Jünger Ernst

Editore: LEG – Libreria Editrice Goriziana

prima edizione, raccolti e commentati da Sven Olaf Berggötz, prefazione di Quirino Principe, traduzione Alessandra Iadicicco, collana: LEG-uerre Storie di Uomini, Armi, Atti di Forza n° 26.

pp. 276, Gorizia

…Oltre al loro significato di fonte imprescindibile delle idee politiche della destra durante la Repubblica di Weimar, i saggi di Jünger attestano l’enorme sviluppo teoretico ed estetico dell’autore tra l’uscita di Nelle tempeste di acciaio e i suoi capolavori dei tardi anni Venti e dei primi anni Trenta: Il cuore avventuroso e L’Operaio. I presenti contributi valgono pertanto a rimettere in discussione la figura di Ernst Jünger…

I quattordici anni della Repubblica di Weimar rappresentano una fase che lascia un’impronta decisiva sullo sviluppo di Ernst Junger (1895-1998). L’ufficiale del fronte della prima guerra mondiale pluridecorato, disilluso, si trasforma rapidamente in un acuto critico delle relazioni allora dominanti. In una serie di saggi sommamente provocatori, il giovane pubblicista fustiga spietatamente le piaghe della politica e della società e, ciò facendo, sviluppa l’alternativa radicale di uno “Stato nazionale, sociale armato e gerarchicamente articolato”. Ben presto il ruolo di Jünger sarà quello della testa speculativa del “nuovo nazionalismo” e la sua sarà una posizione di guida entro la cerchia della cosiddetta Rivoluzione Conservatrice.

Visualizza indice

Prefazione: Sulla linea di confine (Quirino Principe)

1929

  • Dall’infima cella
  • All’avversario
  • L’altra parte
  • Dal primo all’ultimo colpo
  • Il chicco invisibile
  • La santa in automobile
  • La rivoluzione attorno a Karl Marx
  • K.A. Walter, Alb Böhme, l’eredità dei padri
  • Cambiamenti nella letteratura di guerra: il romanzo
  • O.S. di Arnolt Bronnen
  • Partenau
  • Georg Grabenhorst, Volkenborn cadetto di campagna
  • La volontà di dar forma
  • Arnolt Bronnen, O.S.
  • Il diario siberiano
  • Pensieri di un soldato
  • Allori anticipati per la polizia
  • Nazionalismo e nazionalismo
  • O. S.
  • Purezza dei mezzi
  • La marcia della Nazione
  • Libri tedeschi
  • Georg von der Vring, Camp Lafayette
  • Why I wrote THe storm of steel
  • Prefazione: Che cosa si aspetta il nuovo decennio dalle lettere tedesche

1930

  • Conclusione di un saggio
  • Le memorie di Trockij
  • Carl Spohr, Der fromme Landsknecht (il pio lanzichenecco)
  • Il realismo eroico
  • Prefazione
  • La mobilitazione totale
  • Gioventù, politica e civiltà
  • Uwe Lars Nobbe, un volontario di guerra
  • I proscritti
  • Sul nazionalismo e sulla questione ebraica
  • La guerra e la fotografia
  • Guerra e tecnica
  • Il grandioso quadro della guerra
  • L’idistruttibile

1931

  • Introduzione
  • Introduzione: del pericolo
  • E.O. Volkmann, Revolution über Deutschland

1932

  • Thor Goote, Sie werden auferstehen (Risorgeranno)

1933

  • Introduzione
  • La tecnica e la sua coordinazione
  • Tramonto o nuovo ordine?
  • Rudolf Stark, Die Jagdstaffel, Unsere Heimat
  • Edgar von Hartmann, Durch die Steppen Sibiriens
  • Della quattordicesima edizione
  • Un nuovo rapporto dalla terra dell’economia pianificata
  • Presentazione

Scritti Politici e di Guerra 1919-1933 ∙ Volume I – 1919-1925

Scritti Politici e di Guerra 1919-1933 ∙ Volume I – 1919-1925

Titolo originale: Politische Publizistik, 1919-1933

Autore/i: Jünger Ernst

Editore: LEG – Libreria Editrice Goriziana

prima edizione, raccolti e commentati da Sven Olaf Berggötz, introduzione di Quirino Principe, traduzione Alessandra Iadicicco, collana: LEG-uerre Storie di Uomini, Armi, Atti di Forza n° 18.

pp. 192, Gorizia

… Oltre al loro significato di fonte imprescindibile delle idee politiche della destra durante la Repubblica di Weimar, i saggi di Jünger attestano l’enorme sviluppo teoretico ed estetico dell’autore tra l’uscita di Nelle tempeste di acciaio e i suoi capolavori dei tardi anni Venti e dei primi anni Trenta: Il cuore avventuroso e L’Operaio. I presenti contributi valgono pertanto a rimettere in discussione la figura di Ernst Jünger…

I quattordici anni della Repubblica di Weimar rappresentano una fase che lascia un’impronta decisiva sullo sviluppo di Ernst Junger (1895-1998). L’ufficiale del fronte della prima guerra mondiale pluridecorato, disilluso, si trasforma rapidamente in un acuto critico delle relazioni allora dominanti. In una serie di saggi sommamente provocatori, il giovane pubblicista fustiga spietatamente le piaghe della politica e della società e, ciò facendo, sviluppa l’alternativa radicale di uno “Stato nazionale, sociale armato e gerarchicamente articolato”. Ben presto il ruolo di Junger sarà quello della testa speculativa del “nuovo nazionalismo” e la sua sarà una posizione di guida entro la cerchia della cosiddetta Rivoluzione Conservatrice.

Visualizza indice

Introduzione

1919 Prefazione: Nelle tempeste di acciaio

Prefazione: Nelle tempeste di acciaio

1920

  • Abbozzo di una moderna conduzione del combattimento

1921

  • In memoria del nostro colonnello von Oppen
  • Prefazione alla seconda edizione Nelle tempeste di acciaio
  • La tecnica nel combattimento futuro

1922

  • Qual’è il pensiero fondamentale che sorregge la tattica di fanteria?

1923

  • Sulla velocità dell’attacco
  • Rivoluzione e idea
  • L’ordine di addestramento per la fanteria

1924

  • Per la quinta edizione: Nelle tempeste di acciaio

1925

  • Prefazione. Boschetto 125
  • Prefazione. Fuoco e sangue
  • La battaglia di materiale
  • Rivoluzione e soldatesca del fronte
  • I nostri politici
  • Essenza del soldato del fronte
  • Delimitazione e connessione
  • Il soldato del fronte e l’Età Guglielmina
  • La guerra come esperienza esteriore
  • Prefazione alla seconda edizione: La battaglia in quanto esperienza interiore
  • La battaglia di materiale
  • La battaglia come esperienza interiore
  • La rivoluzione
  • Il metodo della rivoluzione
  • La reazione
  • La tradizione
  • Il pacifismo
  • L’internazionalismo
  • Il soldato del fronte e la politica interna
  • Sangue e intelletto
  • La macchina
  • Conclusione

Obbedire all’Amore nella Giustizia

Obbedire all’Amore nella Giustizia

Autore/i: Weil Simone

Editore: Piero Gribaudi Editori

a cura di Paolo Elia.

pp. 300, Torino

[…] La sua fede così nuda, essenziale, sostanziata di contemplazione da un lato, e, dall’altro, la sua vita consumata per la promozione dell’uomo e per la giustizia sociale, rendono questa donna – che Camus definì «l’unico grande spirito dei nostri tempi» e T.S.Eliot «una sorta di genio, apparentato a quello dei santi» – particolarmente consona alla esigenze dell’uomo d’oggi.
Pochi sino ad ora hanno potuto avvicinare gli scritti, tutti postumi, di quest’anima grande; scritti non facili, complessi. Con questa antologia si è tentato di far conoscere il suo pensiero e far sentire la sua testimonianza con agili tagli, rapide sequenze, definizioni incisive, così da rendere immediatamente assimilabile un vasto patrimonio di folgorazioni mistiche ed intuizioni esigenti. […]

Simone Weil nacque a Parigi nel 1909. Allieva del filosofo Alain dal 1925 al 1928, subì profondamente l’influenza del maestro.
A ventidue anni ottenne la laurea in filosofia. Insegnò fino al 1934 nei licei di Le Puy, Auxerre, Roanne. Temperamento mistico e rivoluzionario, abbandonò l’insegnamento lavorando come semplice operaia nelle officine. Questa esperienza minò per sempre la sua salute. Intanto cominciò a pubblicare i suoi primi articoli su «Révolution prolétarienne», «Critique sociale», «Nouveaux Cahiers» e infine sui «Cahiers du Sud». La guerra civile spagnola la spinse ad arruolarsi con lo schieramento antifascista. Nel 1940 lasciò Parigi per Marsiglia dove ripeté la sua esperienza di operaia. Nel 1942 si trasferì a New York, ma, presa dai rimorsi per essersi sottratta al rischio delle persecuzioni, tornò in Europa, a Londra, nella speranza di partecipare più attivamente alla resistenza. Morì in sanatorio ad Ashford nel 1943, sfinita dagli stenti.

Venezia e il Suo Estuario – Guida Storica Artistica

Venezia e il Suo Estuario – Guida Storica Artistica

Autore/i: Lorenzetti Giulio

Editore: Edizioni LINT

presentazione di Nereo Vianello.

pp. 1000, numerose illustrazioni in bianco e nero, Trieste

Sicuramente la più “classica” e completa fra le guide di Venezia e del suo estuario. Molto datata, la prima delle numerosissime edizioni e ristampe, risale infatti al 1926, ma sempre presente tra gli scaffali delle librerie.

Zigeuner Tarot – Tarocchi

Zigeuner Tarot – Tarocchi

Kartenspiel

Autore/i: Wegmüller Walter

Editore: Sphinx Verlag

78 Karte – 78 Cards – 78 carte, Basel

Wie Du die Wahrheit in Dir selber hast, findest Du sie auch in diesen Karten. Die 78 Tarotkarten enthalten die zeitlosen Bilder und Symbole der ewigen Gesetze des Universums. Sie sind der Spiegel des ewigen Lebens- und Weltenspiels, in dem Du Vergangenheit, Gegenwart und Zukunft erblickst.

(Come hai la verità in te stesso, puoi trovarla anche in queste carte. Le 78 carte dei tarocchi contengono immagini e simboli senza tempo delle leggi eterne dell’universo. Sono lo specchio dell’eterno gioco della vita e del mondo, in cui vedi passato, presente e futuro.)

Due Passi tra le Stelle – Come Riconoscere Costellazioni, Stelle e Pianeti in ogni Stagione dell’Anno

Due Passi tra le Stelle – Come Riconoscere Costellazioni, Stelle e Pianeti in ogni Stagione dell’Anno

Titolo originale: A Walk through the Heavens

Autore/i: Heifetz Milton D.; Tirion Wil

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, introduzione dell’autore, illustrazioni di Wil Tirion.

pp. 142, nn. illustrazioni b/n, Milano

Che stella è, lassù? E quel punto di luce così intensa, è un pianeta? Come distinguere un astro da un satellite artificiale? Dov’è il Grande Carro? Quante curiosità sorgono osservando un limpido cielo stellato… Ecco un libro semplice e chiaro che, letteralmente, ci prende per mano e ci accompagna a fare… due passi tra le stelle. Le pratiche indicazioni dell’autore, scienziato di fama mondiale “prestato” all’astronomia, ci insegnano a riconoscere le costellazioni del cielo boreale e le stelle che le compongono. Inoltre Heifetz, con la sua prosa limpida e accattivante, racconta gli appassionanti miti e le leggende nati migliaia di anni fa per spiegare l’origine e la bellezza delle costellazioni, dai dodici segni dello Zodiaco alla Chioma di Berenice.

Milton D. Heifetz, neurochirurgo di fama internazionale e attualmente opera al Los Angeles Country General Hospital e al Mount Sinai Medical Center. Impegnato sul fronte della bioetica, è docente di Neurochirurgia all’università della California del Sud e di Bioetica alla Harvard Medical School. Straordinario appassionato di astronomia, con questo libro ha riscosso un grande successo internazionale.

Wil Tirion, uno dei massimi cartografi celesti viventi, ha illustrato numerosi atlanti astronomici, volumi scientifici e divulgativi, tra cui The Cambridge Guide to Stars and Planets (1997), The Cambridge Star Atlas (2001) e The Monthly Sky Guide (2003).

Guida Tecnica e Pratica di Astrologia Scientifica

Guida Tecnica e Pratica di Astrologia Scientifica

Come si esegue l’oroscopo – Elementi di interpretazione guida ai transiti – Come scoprire le affinità sentimentali di coppia

Autore/i: Pederzani Bononcini Luciana; Frisari Massimo

Editore: Edizioni Luigi Parma

prefazione di Piero Cassoli, introduzione degli autori.

pp. 276, nn. illustrazioni b/n e a colori, Bologna

Dall’introduzione:

«In ogni tempo e luogo la possibilità di viscere in anticipo ciò che il futuro riserva all’uomo ha spinto persone di ogni ceto ed estrazione sociale verso quelle quelle scienze e religioni, più o meno divinatorie, che le varie epoche hanno portato in auge.
Lo studio del volo degli uccelli e te osservazioni delle viscere degli animali uccisi erano oggetto di predizioni ai tempi dell’antica Roma; le sedute spiritiche attuate allo scopo di aprire una porta nel mondo dell’occulto sono una moda che ebbe il suo massimo fulgore nell’ottocento e che ancora oggi trova molti adepti. Per non parlare dei fondi di caffè o dei tarocchi, stesi dall’abile mano della cartomante.
Dare giudizi su queste varie manifestazioni del desiderio dell’uomo di conoscere il proprio domani non è compito nostro, tanto più che riteniamo non possano essere discusse su un piano diverso da quello della fede che anima coloro che credono e che, cid che € pi importante, desiderano credere. Ciò che è certo tuttavia è che tutte queste materie si sottraggono irrimediabilmente ad ogni possibilità di dimostrazione scientifica e che, per gli scettici, sono tanto più difficili da avallare quanto più ostentano sicurezza sull’assoluta veridicità dei fenomeni divinatori o paranormali che vanno predicando.
La moderna astrologia, oggetto della trattazione che seguirà, non sfugge alla legge dell’indimostrabilità poiché, non essendo scienza esatta, bensì di osservazione, non può fare altro che verificare certi fenomeni e trarne delle tendenze generali. In questi suoi limiti, tuttavia, la scienza astrologica finisce per trovare una specie di forza poiché, lungi dal pretendere di essere divinatoria, si accontenta di dire che «gli astri» influenzano il carattere dell’uomo e gli conferiscono tendenze, difetti e qualità che possono condurre alla «buona sorte» come a quella cattiva e che possono essere modificati attraverso l’opera dell’umana volontà e della divina provvidenza. Salva dunque la libertà spirituale dell’individuo, l’astrologia, a ben guardare, finisce di non essere meno scientifica della scienza psicologica anch’essa empirica, incapace di fotografare un inconscio o di fare una radiografia dell’animo di coloro che vi si affidano. […]»

Luciana Pederzani Bononcini storia del Circolo di Parapsicologia di Bologna e appassionata cultrice di scienze psichiche ed esoteriche si è dedicata, negli ultimi vent’anni, in particolare all’Astrologie, della quale può vantare una conoscenza particolarmente approfondita.
La sua notevole preparazione e la straordinaria abilita di cui ha dato prova nell’interpretare i dati oroscopici le hanno consentito di crearsi una solida reputazione di esperta in materia astrologica.
Oggi presenta questo volume che, pur non essendo l’unica sua pubblicazione, è la prima che tratta esclusivamente di Astrologia

Massimo Frisari nato a Bologna nel 1950, è certamente – tra i cultori di astrologia del nostro Paese uno dei più seri e preparati. Si è fatto conoscere al grande pubblico grazie ai suoi riuscitissimi servizi divulgativi
apparsi nelle più diffuse riviste di occultismo («Il Giornale dei Misteri», «Gli Arcani «L’Astrologico») ma ha saputo anche farsi apprezzare dagli astrologi più eruditi per la sua collaborazione alla rivista di astrologia tecnica «Linguaggio Astrale», e per le brillanti conferenze.
Riveste la carica di Consigliere, nel Centro Italiano di Astrologia, l’unico e benemerito Centro in Italia, che si batta da anni per divulgare una sana e seria Astrologia.

La Nube del Telaio – Ragione e Irrazionalità tra Oriente e Occidente

La Nube del Telaio – Ragione e Irrazionalità tra Oriente e Occidente

Autore/i: Zolla Elémire

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

seconda edizione.

pp. 150, Milano

«Chi per lode dica “razionale”, per maledizione “irrazionale”, chi sputi con disprezzo “pazzo” o “folle” sento che è avvolto e ottenebrato dall’alito della sopraffazione. I gesti all’apparenza dementi mi spingono semmai nei meandri della storia, nelle complicazioni della nomenclatura, nell’incertezza d’ogni sistema, nella molteplicità delle logiche (aristotelica, ebraica, buddhista). Alla fine risulta sbriciolato l’istinto di condanna. È un vigoroso istinto, tuttavia, e abilissimo nella difesa; lancia un grido d’allarme, al sentirsi vacillare, intimando di non scuotere la moralità, la sanità con una rinuncia al sistema di contrapposizioni duali su cui, dice, l’universo si regge.»
La dualità ragione-irrazionalità, che da sempre attanaglia l’Occidente, ha prodotto innumerevoli danni; il più grave è forse l’incapacità per l’uomo di varcare le frontiere della sua individualità per entrare in contatto con l’essere che lo fonda. Esperienza che gli è invece concessa nelle civiltà orientali, dove con facilità può oltrepassare la contrapposizione per giungere alla dimensione della triadicità, massimo principio di conoscenza in India, in Cina e in Giappone. La concezione orientale si esprime in una poesia di Kabīr: «Liberatevi da virtù e peccati / perchè se avete virtù, quando le avrete finite ci saranno virtù, / entrambi, peccati e virtù, diventando la causa di nascita e morte. / Liberandovi di virtù e peccati / vi liberate dal dolore e dal piacere. / Diventate liberi sia dalla nascita che dalla morte».
Alla ricerca di un possibile equilibrio che stemperi l’opposizione, Elémire Zolla, uno dei massimi conoscitori delle filosofie orientali, ci conduce in un affascinante itinerario che, partendo dalla genesi del concetto di razionalità e del suo contrario, si snoda attraverso epoche e culture diverse – dall’antica Cina all’India dei VEda, dall’Israele della Bibbia alla Grecia classica, dal Medioevo cristiano all’illuminismo e all’età della scienza – mettendo a confronto civiltà e strutture di pensiero radicalmente differenti.
Nella Nube del telaio l’autore indica una via per evadere dalla prigione razionalistica, facendo notare i limiti del raziocinio aristotelico dualistico e mostrando le risorse e le prospettive offerte dall’ermeneutica ebraica e dalla logica buddhista e indù. Soltanto annullando la nostra individualità e accogliendo in noi la vita animale, vegetale e persino minerale, potremmo forse trovare una nuova esistenza aperta alla quiete.

Elémire Zolla (Torino 1926) ha insegnato Letteratura anglo-americana all’università La Sapienza di Roma. È uno dei massimi conoscitori mondiali delle filosofie orientali, in particolare dell’induismo e del buddhismo, oltre che delle tradizioni esoteriche in genere. Collabora alle pagine culturali del «Corriere della Sera». Tra le sue opere ricordiamo: Aure (Marsilio 1988), Archetipi (Marsilio 1990), Verità segrete esposte in evidenza (Marsilio 1990), Uscite dal mondo (Adelphi 1992), Lo stupore infantile (Adelphi 1994) e Le tre vie (Adephi 1995).

Il Detective dei Miracoli – Una Straordinaria Indagine su Visioni, Prodigi e Profezie

Il Detective dei Miracoli – Una Straordinaria Indagine su Visioni, Prodigi e Profezie

Titolo originale: The Miracle Detective

Autore/i: Sullivan Randall

Editore: Edizioni Piemme

traduzione di Annalisa Carena.

pp. 430, Casale Monferrato (AL)

«Uno dei libri più interesanti che siano stati scritti su questo argomento. Affascinerà sia i credenti che i laici».
(Publishers Weekly)

Un’indagine lungo otto anni per investigare su apparizioni, visioni, manifestazioni sovrannaturali, profezie, prodigi, mistici, veggenti. Dall’Oregon a Lourdes, da Medjugorie all’Arizona, da Fatima a Roma, da Guadalupe alla Pennsylvania. Una straordinaria inchiesta giornalistica tra scienza e fede. Il viaggio spirituale di uno scettico che si apre al mistero.

Randall Sullivan giornalista, lavora per «Men’s Journal» e «Rolling Stone». Ha pubblicato anche The price of experience e Labyrinth.

Shock Economy – L’Ascesa del Capitalismo dei Disastri

Shock Economy – L’Ascesa del Capitalismo dei Disastri

Titolo originale: The Shock Doctrine

Autore/i: Klein Naomi

Editore: Rizzoli

prima edizione, traduzione Ilaria Katerinov, collana: 24/7.

pp. 624, Milano

…«Siamo finalmente riusciti a ripulire il sistema delle case popolari a New Orleans» ha dichiarato un parlamentare repubblicano dopo l’uragano Katrina. «Non sapevamo come fare, ma Dio l’ha fatto per noi»…

Che cosa hanno in comune l’Iraq dopo l’invasione americana, lo Sri Lanka post-tsunami, New Orleans dopo l’uragano Katrina, le dottrine liberiste della Scuola di Chicago e alcuni esperimenti a base di elettroshock finanziati dalla CIA negli anni Cinquanta? L’idea che sia utile fare tabula rasa per costruire da zero una mente, un tessuto sociale, un’utopia: quella del fondamentalismo capitalista del libero mercato. Naomi Klein – l’autrice di No logo, uno dei testi più influenti degli ultimi anni – smonta il mito del trionfo pacifico e democratico dell’economia di mercato. Infatti solo uno shock – provocato da un cataclisma naturale o dalla violenza intenzionale della guerra, del terrorismo, della tortura – può trasformare il “politicamente impossibile” in “politicamente inevitabile”. Sono parole del guru dell’ultraliberismo, Milton Friedman, che i suoi zelanti discepoli hanno messo in pratica con sconcertante abilita. Così, ad esempio, il trauma dell’11 Settembre ha permesso a Bush di appaltare ad aziende private la sicurezza interna e la guerra all’estero, e la ricostruzione dopo l’uragano ha cancellato in un attimo le case popolari e le scuole pubbliche di New Orleans. Shock Economy è un agghiacciante e argomentato atto d’accusa contro un capitalismo di conquista che sfrutta cinicamente i disastri (a vantaggio di pochi) e ne produce in proprio di ancora peggiori.

Naomi Klein è l’autrice di No logo, bestseller internazionale tradotto in 28 lingue. Ha una rubrica sul Guardian e su The Nation Nel 2003 ha pubblicato una raccolta di articoli, Recinti e finestre. Nel 2004 ha realizzato con il regista Avi Lewis The Take, un documentario sull’occupazione delle fabbriche in Argentina, presentato a Venezia e premiato al festival dell’American Film Institute di Los Angeles.

Visualizza indice

Introduzione

Parte I: Due dottor shock. Ricerca e sviluppo

  • La camera di tortura. Ewen Cameron, la Cia e il maniacale sforzo di cancellare e rifare la mente umana
  • L’altro dottor Shock. Milton Friedman e la ricerca di un laboratorio laissez-faire

Parte II: Il primo test. Le doglie del parto

  • Stati di shock. La sanguinaria nascita della controrivoluzione
  • Colpo di spugna. Il terrore al lavoro
  • Assolutamente non correlate. Come un’ideologia è stata ripulita dai suoi crimini

Parte III: Sopravvivere alla democrazia. Bombe fatte di leggi

  • Salvati da una guerra. Il thatcherismo e i suoi utili nemici
  • Il nuovo dottor Shock. La guerra economica rimpiazza la dittatura
  • La crisi funziona. L’immagine pubblica della shockterapia

Parte IV: Lost in transition. Mentre piangevamo, mentre tremavamo, mentre danzavamo

  • Sbattere la porta in faccia alla storia. Una crisi in Polonia, un massacro in Cina
  • Democrazia nata in catene. La libertà vigilata del Sudafrica
  • Falò di una giovane democrazia. La Russia sceglie “l’opzione Pinochet”
  • L’identità capitalista. La Russia e la nuova era del mercato barbaro
  • Lascia che bruci. Il saccheggio dell’Asia e “la caduta di un secondo muro di Berlino”

Parte V: Tempi scioccanti. Ascesa del capitalismo dei disastri

  • La shockterapia negli Stati Uniti. La bolla della sicurezza interna
  • Uno Stato corporativo. Dal governo alle aziende

Parte VI: Iraq, al punto di partenza. Ipershock

  • Cancellare l’Iraq. In cerca di un “modello” per il Medioriente
  • Ritorno di fiamma ideologico. Un disastro molto capitalista
  • Al punto di partenza. Dalla tabula rasa alla terra bruciata

Parte VII: La Zona verde mobile. Zone cuscinetto e mura antiesplosione

  • Tabula rasa in spiaggia. “Il secondo tsunami”
  • Apartheid del disastro. Un mondo di zone verdi e zone rosse
  • Perdere l’incentivo alla pace. Israele come monito

Conclusione
Ringraziamenti
Note
Indice dei nomi

Tende – Architettura dei Nomadi

Tende – Architettura dei Nomadi

Titolo originale: Tents. Architecture of the Nomads

Autore/i: Faegre Torvald

Editore: Dedalo libri

introduzione e illustrazioni dell’autore, traduzione Marisa Giannuzzi Bruno, collana: Il Politecnico n°12 – collana diretta da Vittorio Chiaia.

pp. 144, nn. ill. in b/n n.t., Bari

… La stupefacente varietà dei metodi costruttivi e la ricchezza tipologica delle tende dei popoli nomadi, di cui sono qui analizzate storia e caratteristiche, ci trasmettono idee, soluzioni e prototipi utilizzabili ancora oggi, nel nostro moderno modo di abitare…

Le tende sono tra le forme più antiche di architettura popolare. I popoli che le usano le costruiscono impiegando materiali naturali adattati a particolari condizioni ambientali. Questo libro, ampiamente corredato di illustrazioni, descrive il design dei principali tipi di tenda usati nel mondo dai popoli nomadi. Dai tipi degli Indiani d’America, alle tende siberiane, alla tenda nera del Medio Oriente, Torvald Faegre percorre un larghissimo itinerario che mostra la stupefacente ricchezza e varietà dei metodi costruttivi e di uso delle tende nomadi. Costruire da sempre in un armonico rapporto con l’ambiente che le circonda, le tende forniscono utili prototipi per il nostro moderno modo di abitare. Non a caso la tesi di Faegre è che gli elementi di design delle tende possono essere facilmente adattati a strutture permanenti. Dalla loro antichissima storia le tende ci trasmettono idee valide ancora oggi.

Torvald Faegre è uno specialista di carpenteria noto per le sue ricerche sulle abitazioni dei popoli nomadi. Ha realizzato le illustrazioni per i progetti di tre yurt (tende tipiche delle popolazioni turkmene, kirghise, mongole) pubblicati da William Coperthwaite, e ha costruito lo yurt in cui ha vissuto nel Wisconsin e nel New Hampshire. Attualmente lavora al restauro di alcuni vecchi edifici di Chicago.

Visualizza indice

Introduzione

  • La tenda nera
  • La tenda medio-orientale di stuoia e pelle
  • Lo yurt
  • Le tende siberiane
  • Le tende lapponi
  • La tenda Inuit
  • Le tende della taiga nordamericana
  • Il tipi

Fonti
Bibliografia