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I Paesi Sottosviluppati

di
Editore: Edizioni 5 Lune
Informazioni: pp. 176, Roma
Stampato: 1961-01-01
Codice: 500000006756

Il problema dei paesi sottosviluppati si presenta, da un punto di vista generale, come un problema di incontro di civiltà: in tale prospettiva è possibile comprenderne i vari aspetti e definirne le incidenze sul piano politico, economico e sociale.
L'espressione «paesi sottosviluppati» induce a prendere necessariamente quale termine di riferimento gli Stati industrializzati dell'Occidente e ciò può essere causa di equivoco, perchè siamo portati ad assumere una posizione egocentrica, mentre l'esame di tale questione acquista di profondità ed evidenza qualora tenga conto delle premesse e delle concezioni dei popoli di altra civiltà.
L'Occidente trae la sua spinta di accelerazione da una costruzione razionalistica della scienza derivante dalla tradizione dei Greci, da un'intelaiatura giuridica dei rapporti individuali e statali codificata dai Romani e da una norma di vita trasmessa dall'insegnamento cristiano.
L'epoca del Rinascimento ha segnato l'inizio della grande affermazione dell'Occidente attraverso le scoperte geografiche, la creazione del sistema bancario e l'avvento del macchinismo, ossia della tecnica.
L'espansione dell'Europa nel mondo ha prodotto una trasformazione dei rapporti di forza ed equilibrio esistenti nell'ambito di ciascuna delle società facenti capo ad una stessa civiltà.
La ripercussione è stata, in un primo tempo, più forte nella stessa Europa di quanto non lo fosse nelle altre parti del mondo. Ed infatti il crescente peso sociale del capitano d'industria dapprima, e dell'imprenditore poi, è da porsi in relazione con l'allargamento degli spazi economici. D'altra parte, la concorrenza per la conquista dei mercati, disgiunta da ogni forma di coordinamento, stimolò la tendenza di penetrazione che è stata definita con il nome di imperialismo ed influenzò le relazioni fra le varie nazioni dell'Occidente.
Ma le ripercussioni non hanno tardato a verificarsi anche nell'ambito dei popoli degli altri continenti. La Cina ha abbandonato, all'inizio di questo secolo, la concezione esclusivista della propria civiltà ed ha ammesso la validità della filosofia della rivoluzione industriale, così come in tempi remoti aveva tollerato lo sviluppo del buddismo ed assimilato le forme dell'arte greco-romana.
I procedimenti dell'industria meccanica impongono oggi il superamento del problema sociale delle caste in India. L'espansionismo giapponese verso la Corea si profila già nel 1872, appena vent'anni dopo l'apparizione nella baia di Yado della squadra navale statunitense del Commodoro Matthew C. Perry. Se oggi la classe dirigente indiana parla e scrive correntemente l'inglese, usando tale lingua nella letteratura come al parlamento, ciò è dovuto in buona parte all'iniziativa presa nel campo dell'istruzione nel 1833 da Thomas Babington Macaulay, storico e membro del Consiglio del Governatore Generale dell'India. [...]
Il fenomeno del sottosviluppo appare caratterizzato dalla trasformazione di una società statica sotto la spinta di un impulso esterno che le imprima una rapido corso. [...]
Uno dei maggiori interrogativi dei nostri tempi consiste nel porre noi stessi di fronte al quesito con quali mezzi e in quali forme i paesi sottosviluppati possano avviarsi sulla via del progresso economico e sociale. (dalla premessa)

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Premessa

  • FATTORI DI ACCELLERAZIONE DI SVILUPPO
  • L'OCCIDENTE E I PAESI SOTTOSVILUPPATI
  • IL BLOCCO COMUNISTA E I PAESI SOTTOSVILUPPATI
  • LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE E I PAESI SOTTOSVILUPPATI
  • SIGNIFICATO DI UNA INTERDIPENDENZA DI RAPPORTI

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