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Libro d'Ombra

Titolo originale: In'èi Raisan

di
Editore: Bompiani
Prezzo: € 21,00

Informazioni: seconda edizione, a cura di Giovanni Mariotti, con un saggio di Gian Carlo Calza «Junichiro Tanizaki», traduzione dal giapponese di Atsuko Ricca Suga, in copertina: particolare di pittura per makimono attribuita a Sumiyoshi Gukei (1631-1705). - pp. IX-118, Milano
Stampato: 1984-02-01
Codice: 500000004824

«Libro d'ombra di Junichiro Tanizaki può essere definito un saggio sulla civiltà giapponese, in cui si lodano e si biasimano, secondo i loro meriti, i mobili e i sistemi di riscaldamento e illuminazione, i gabinetti e i ristoranti, le pietre preziose e le stoviglie, le ricette di cucina e i generi teatrali; ma la sua grazia, e il suo incanto per noi, stanno nella semplicità con cui Tanizaki si piega a quelle cadenze naturali, e veramente shōnagoniane, del discorso, che in Occidente appartengono non tanto al mondo della scrittura, quanto a quello dell'oralità familiare e amichevole, e insomma al vasto dominio delle parole dette come viene viene: "mi piace, non mi piace".
Qualche anno fa si parlò molto degli elementi radicali e sovversivi che il discorso di piacere introduce nell'opera letteraria (e altrove); ma in Libro d'ombra (come del resto, in varie manifestazioni della civiltà giapponese) il discorso di piacere, presente dall'inizio alla fine, si direbbe che favorisca piuttosto un'aura di intimità, di distensione e di relax. Fra i sensi, l'Occidente ha privilegiato la vista, da cui è partito per la sua geometrizzazione dell'esperienza, e ha così svalutato altre sensazioni (auditive, olfattive, tattili, eccetera). E contro tale guasto, o squilibrio, nell'ecologia della sensibilità, che Tanizaki reagisce in Libro d'ombra, polemizzando contro gli eccessi dell'illuminazione elettrica, e opponendo, a un mondo di nude superfici radiose, un universo acquietante della consistenza e della densità, avvolto da ombre (di gabinetti, di monasteri, di case delle geishe...) descritte a una a una, come un campionario di stoffe pesanti e pregiate. Leggendo questo saggio ci si rende conto di come tutta la nostra civiltà, tutta la nostra vita quotidiana, e dunque anche l'idea che ci facciamo del piacere, siano fondate sull'irritazione di alcuni sensi e sull'atrofizzazione di altri, mai su un tentativo di armonizzazione». (Giovanni Mariotti)

Junichiro Tanizaki nasce a Tokyo nel 1886.
Dopo un'infanzia tranquilla, un tracollo finanziario dei suoi lo obbliga a guadagnarsi da vivere come insegnante privato. Iscrittosi alla Facoltà di Lettere dell'Università di Tokyo, interrompe gli studi per assecondare una precoce vocazione narrativa. I racconti Il tatuaggio e Himitsu gli guadagnano i primi riconoscimenti della critica. Agli anni giovanili, dominati da una vena sadica e sensuale, segue un periodo di “vagabondaggio” sia fisico che morale, contrappuntato da un matrimonio non felice e dalla sofferta perdita della madre. Dopo il grande terremoto del Kantō, nel 1923 si trasferisce nel Kansai (zona di Kyōto-Ōsaka-Kōbe), che diviene la sua residenza d'elezione. Da allora e fino al 1950 - durante il cosiddetto “periodo classico” - tutte le sue opere si caratterizzano per uno specifico riferimento al passato; L'amore di uno sciocco è il romanzo che segna lo stacco dalla fase precedente. Del 1928 sono Manji e Gli insetti preferiscono le ortiche; del 1931 Racconto di un cieco e Vita segreta del signore di Bushū; del 1932 I canneti; del 1933 La storia di Shunkin e il saggio che qui presentiamo, da molti considerato il suo capolavoro; del 1936 La gatta; del 1935-38 la versione moderna del Genji monogatari. Nel 1943 la censura blocca la pubblicazione a puntate di quello che sarà il suo romanzo più lungo, Neve sottile (1948), a cui segue La madre del generale Shigemoto (1950). Dopo alcuni anni di silenzio appare nel 1956 La chiave, un romanzo che fa scandalo e gli dà fama mondiale, quindi Il ponte dei sogni (1959), Diario di un vecchio pazzo (1962) e La primavera dei miei 79 anni, pubblicato postumo nell'anno della morte, il 1965. L'Opera omnia in 28 volumi vede la luce l'anno successivo. Negli Anni Sessanta Bompiani ha pubblicato in Italia i suoi romanzi e racconti più importanti.

Libro usato disponibile in copia unica

Libro che può recare eventuali tracce d'uso.

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