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Zarathushtra – La Vita e gli Insegnamenti del Primo Grande Saggio dell’Umanità

Zarathushtra – La Vita e gli Insegnamenti del Primo Grande Saggio dell’Umanità

I viaggi, le insidie, le lotte, le rivelazioni del mistico sacerdote orientale: fondatore della religione mazdaica, primo profeta del monoteismo vissuto agli albori della storia e reso celebre da Nietzsche

Autore/i: Alberti Arnaldo

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione.

pp. 304, Casale Monferrato (AL)

La vita avventurosa, i viaggi, le insidie, le lotte, i rapimenti estatici, gli insegnamenti, l’ambiente storico, sociale e religioso, i fondamenti della dottrina di Zarathushtra, il grande profeta della religione mazdaica.

Esiste un libro sacro più antico della Torah, del Vangelo e del Corano; ed è esistito un profeta che oltre mille anni prima di Cristo parlò del Paradiso, del Giudizio particolare e universale, dell’Apocalisse, del Premio ai giusti e del Castigo ai malvagi, del Precetto dell’amore, del Purgatorio, degli angeli; fondò una metafisica, cinquecento anni prima delle Scuole filosofiche greche; scrisse versi di altissima poesia religiosa, civile e filosofica; elaborò una dottrina monoteistica e dettò norme etiche per il popolo di Ario; con l’esempio della sua vita mostrò che solo la Verità rende liberi.
Il nome di questo profeta è Zarathushtra e l’Avesta è il libro sacro del Mazdaismo, la religione professata e riformata da Zarathushtra. Non esiste una traduzione italiana dell’Avesta e pochissime sono le opere dedicate al grande profeta iraniano: Alberti ne narra la vita avventurosa, i viaggi, le insidie, le lotte, i rapimenti estatici, gli insegnamenti, ne descrive l’ambiente storico, sociale e religioso, espone i fondamenti della sua dottrina. È incredibile quanto sia grande il debito che le grandi religioni, la storia della civiltà occidentale e la stessa filosofia abbiano nei confronti di questo santo profeta, “tradito” e ghettizzato, prima d’ogni altro, dai suoi stessi seguaci in patria.

Arnaldo Alberti è un noto slavista. Allievo di Evel Gasparini, prosegue da decenni ricerche etnologiche, linguistiche e religiose sulle reciproche influenze tra le culture slava, turca e iranica dell’Asia Centrale e del Medio Oriente. Più sciamano che mullah, Marietti, Genova 1994; Russia, White Star, Vercelli 1995; Gli Slavi, Mondadori Oscar Saggi, Milano 1996; Manas, Mondadori Oscar Classici, Milano 1997, sono alcune tra le sue opere di divulgazione più recenti. Scrittore e giornalista, è uno dei coordinatori della Société Européenne de Culture.

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