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Vita di un Falsario

Vita di un Falsario

Autore/i: Yasushi Inoue

Editore: Il Melangolo

traduzione di Antonietta Pastore, in copertina: Shiko Munakata, Flying Gods, 1968.

pp. 144, Genova

Incaricato di scrivere la biografia di un pittore affermato, l’interesse dell’autore si sposta irresistibilmente dalla sfolgorante figura dell’artista a quella tanto più squallida e inquietante del falsario, l’oscuro compagno di gioventù che passa una vita di svilimento a dipingere copie del celebre amico.
L’immaginazione di un figlio si abbandona alle suggestioni dell’antica leggenda secondo cui i vecchi venivano abbandonati sui monti per morire.
La vertiginosa ascesa e il conseguente tramonto di un brillante uomo d’affari, la cui bruciante carriera contiene in sé il germe dell’inevitabile disfatta finale. Tre racconti lunghi – Vita di un falsario, Obasuté e Plenilunio – scritti da Inoue nel dopoguerra a qualche anno di distanza l’uno dall’altro. Ispirati a un tema comune che la differenza stessa dei soggetti enfatizza: il sentimento di profonda solidarietà e compassione per l’essere umano nel momento di maggior debolezza, quello della delusione e della sconfitta. Con stile piano, apparentemente svagato e quasi divagatorio, fatto di brevi notazioni colte come en passant, Inoue sembra allontanarsi dal centro della narrazione per ricondurci poi subitaneamente alla rivelazione della pagina, dove parole, cose, personaggi e immagini lasciano trasparire fulmineamente le allusive e sorprendenti relazioni che li legano.

Giornalista convertitosi alla narrativa nell’immediato dopoguerra, Inoue Yasushi (1907-1991) è una delle figure di maggior rilievo della letteratura giapponese contemporanea. Poeta, apprezzato autore di racconti ambientati ai giorni nostri, è largamente noto per la sua nutrita produzione di romanzi storici, dedicati sia al passato del Giappone, sia alla cultura cinese e alle vicende del continente asiatico e che gli sono valsi importanti riconoscimenti. Ricordiamo in particolare Aoki Ōkami (Il lupo azzurro, 1960) imperniato sulla storia di Genghis Khan, Fūtō (Il vento e le onde, 1963) sulle vicende dell’impero mongolo, e il più recente Kōshi (Confucio, 1989). In traduzione italiana sono disponibili: La montagna Hira (Milano 1964) e Ricordi di mia madre (Milano 1991).

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  • Vita di un falsario
  • Obasuté
  • Plenilunio

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