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Veleni – Intrighi e Delitti nei Secoli

Veleni – Intrighi e Delitti nei Secoli

Autore/i: Mari Francesco; Bertol Elisabetta

Editore: Casa Editrice Le Lettere

presentazione di Maria Montagna, introduzione degli autori, in copertina: Il laboratorio di alchimia di Giovanni Stradano, Firenze, Palazzo Vecchio, Stanzino del Principe, collana: Saggi.

pp. 280, ill. in b/n, Firenze

…L’arsenico, principe dei veleni e veleno dei principi, si conquistò subito il primo posto: in primo luogo per il colore, che gli permetteva di essere confuso con sostanze alimentari le più svariate come sale, farina, zucchero, poi per il sapore, ovvero il non sapore, ed infine per la solubilità che gli consentiva di essere sciolto nei liquidi più diversi (latte, vino, tisane etc.) senza modificarne sensibilmente il gusto…

In questo volume gli autori, nel corso dei vari capitoli, hanno sviluppato casi storici, alcuni molto addietro nel tempo, altri più recenti, in cui il veleno ha giocato un ruolo determinante. L’interpretazione scientifica dei dati tossicologici, ove disponibili, dovuta alla specifica competenza degli autori, assieme all’approfondimento del contesto storico in cui i fatti si compivano, forniscono al lettore una chiave della probabile soluzione di eventi altrimenti poco spiegabili. Partendo dalla Roma repubblicana e imperiale, attraverso il Medioevo, fino all’era moderna e contemporanea, i “veleni nella storia” hanno offerto la materia narrativa dei casi trattati, alcuni dei quali con l’impronta di un vero “giallo”. L’improvvisa e sospetta morte di Arrigo VII a Buonconvento in un particolare momento storico, le morti, stranamente contemporanee, di Francesco I de’ Medici e di Bianca Cappello tanto vantaggiose per il cardinale Ferdinando, gli intrugli di arsenico, piombo e antimonio nei pentoloni di Giulia Tofana o le carabelle vendute da Giovanna Bonanno che eliminarono centinaia di coniugi scomodi, l’enigma dell’arsenico nei capelli di Napoleone, sono solo alcuni esempi dei casi sviluppati nel libro. Celebri processi di omicidio per avvelenamento nella Francia dell’Ottocento o nell’Italia contemporanea hanno dato poi lo spunto per rivisitare quei casi di veneficio che appassionarono e divisero il pubblico dell’epoca.

Francesco Mari e Elisabetta Bertol sono docenti di Tossicologia forense presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze. In qualità di periti o consulenti per la magistratura sono stati interpellati in numerosi e importanti casi. Fra i più recenti volumi pubblicati si ricordano in particolare: Gli stupefacenti – Effetti, abuso, traffico, CEDAM; Trattato di Tossicologia forense, CEDAM; Le piante magiche – Viaggio nel fantastico mondo delle droghe vegetali, Le Lettere (1996).

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Presentazione
Introduzione

  • L’arsenico: principe dei veleni, veleno dei principi
  • La morte dell’imperatore Arrigo VII di Lussemburgo (1313)
  • La morte contemporanea di Francesco I de’ Medici e della sua sposa Bianca Cappello (1587)
  • L’acqua di Giulia Tofana (1640)
  • La morte di Madame (1670)
  • La marchesa di Brinvilliers e la poudre a succession (1676)
  • La Chambre Ardente ovvero il processo dei veleni (1679)
  • Giovanna Bonanno, la vecchia di l’acitu (1788)
  • Napoleone: morte naturale o veneficio? (1821)
  • L’affaire Lafarge (1840)
  • Madame Eufemia Lacoste (1844)
  • Héleène Jégado: ventisei avvelenamenti e otto tentativi (1851)
  • Girolamo Lo Verso: un Borgia da strapazzo? (1945)
  • Il processo Massai: la parola all’arsenico (1950)
  • Il caso Nigrisoli (1964)

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