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Ultimo Ciak a Berlino – Storia e Destino del Film che Doveva Magnificare la Vittoria Nazista

Ultimo Ciak a Berlino – Storia e Destino del Film che Doveva Magnificare la Vittoria Nazista

Titolo originale: Das Leben geht weiter. Der letzte Film des Dritten Reichs

Autore/i: Blumenberg Hans-Christoph

Editore: Editrice Il Castoro

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione Paola Sorge, collana: Gli Imprevisti.

pp. 192, ill. in b/n f.t., Milano

Berlino, 1944: a pochi chilometri dalla capitale si gira La vita continua, l’ultimo film prodotto dal Terzo Reich. È Joseph Goebbels in persona ad averne preteso la realizzazione, per la quale approva un investimento di alcuni milioni di marchi, un record per quell’epoca. Con le stesse tecniche del cinema hollywoodiano, molto amato dal Ministro della Propaganda nazista, si tratta di dar vita a un film che esalti, contemporaneamente alla guerra, le virtù del popolo tedesco e l’indiscutibile forza del regime. Sullo sfondo di una Berlino resa irriconoscibile dalle bombe alleate le riprese, fra innumerevoli difficoltà, durano un anno, coinvolgono i più celebri divi tedeschi del momento e migliaia di comparse sottratte al fronte. Il film, di cui si perde traccia e memoria nel dopoguerra, narra le vicende di un geniale ingegnere impegnato nella preparazione di un’arma segreta che consentirà di distruggere il nemico. Gli storici hanno fino a oggi considerato La vita continua poco più di una leggenda cinematografica, attribuendo così a Kolberg il ruolo di ultimo film del regime nazista. Merito di Blumenberg è aver ridato vita a un capitolo fondamentale del cinema tedesco, grazie alle testimonianze dei sopravvissuti, alle ricerche d’archivio e alla consultazione della parte ancora inedita dei Diari di Goebbels. Ma al contempo, la storia di La vita continua è un esemplare analisi della follia di un potente che, pur di non rassegnarsi alla sconfitta del nazismo, barattò la sua estrema passione per il cinema con una vittoria di cartapesta.

Hans-Christoph Blumenberg, regista e sceneggiatore, è nato nel 1947. Dal 1976 al 1983 è stato redattore e critico cinematografico del quotidiano Die Zeir.

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Titoli di testa: Tracce disperse

  • L’ultima arma segreta
  • La più bella preoccupazione del ministro
  • La casa di via Klopstock
  • Ascesa di un elettricista
  • L’uomo che non sapeva dire di no
  • Il sistema delle spie
  • Il vecchio combattente
  • Parole poetiche
  • La lotta dei commissari
  • L’arte dell’illusione
  • Appuntamenti nei paraggi
  • Le ore della Star
  • Tra burocrati
  • Uno sguardo a Hollywood
  • Strategie di propaganda
  • Il primo ciak
  • Com’è bella la notte
  • Paura dello straniero
  • Giochi di numeri
  • Natale a Babelsberg
  • Fine e contro fine
  • Il senso della morte
  • Fuga nella brughiera
  • Lüneburg, l’epilogo
  • Come continuò la vita

Titoli di coda: il film perduto

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Argomenti: Libri vari,

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