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Titina De Filippo – Vita di una Donna di Teatro

Titina De Filippo – Vita di una Donna di Teatro

Autore/i: Carloni Augusto

Editore: Rusconi

prima edizione, in copertina: foto di Titina De Filippo.

pp. 222, 24 foto b/n, Milano

Titina De Filippo, vita di una donna di teatro, non vuole essere solo la storia di una grande attrice, interprete prestigiosa di celebri commedie come Filumena Marturano, ma anche la storia di una “donna”, con le sue ansie, le sue preoccupazioni, i suoi momenti di gioia e di sconforto. Molti brani del libro sono tratti da un diario che Titina scriveva ed aggiornava puntualmente, brani del tutto inediti perchè l’attrice non intendeva pubblicare questi suoi pensieri. Le sue parole, riportate fedelmente, assumono maggior valore proprio perchè erano destinate a rimanere nel chiuso di un cassetto.
Titina, insieme ai fratelli Eduardo e Peppino, costituì un sodalizio artistico che negli anni Trenta raccolse strepitosi successi su tutti i palcoscenici d’Italia. Di carattere generoso, accomodante, comprensiva, non aveva mai tentato di emergere sui due fratelli, accontentandosi di svolgere con amorevole diligenza un ruolo di affettuosa mediazione smorzando rancori, piccole liti ed inevitabili incomprensioni che nascevano tra i due artisti. Sul palcoscenico riusciva a completarli equilibrando i toni amari di Eduardo con la comicità di Peppino. Poi la guerra, il divorzio artistico tra i due fratelli dopo una lite che nemmeno l’abilità di Titina era riuscita a far rientrare. Andò in compagnia con Eduardo e non fu una scelta facile. Titina era molto legata a tutti e due. Decisero per lei le circostanze. Con Eduardo ebbe la sua prima vera affermazione personale nella parte di donna Amalia, in Napoli  milionaria. Era il 1945. Due anni dopo con Filumena Marturano raggiunse il culmine della sua carriera artistica. Ma il successo, il vero successo, quello che ogni attore sogna durante tutta la sua carriera e che raramente arriva, durò solo tre o quattro anni per Titina. Poi si ammalò e dovette lasciare il teatro. Il successo inseguito tutta la vita era arrivato troppo tardi.

Augusto Carloni è nato a Napoli il 20 maggio 1923. giornalista parlamentare svolge il suo lavoro a Montecitorio. Collaboratore di numerosi giornali e periodici è stato anche per molti anni commentatore politico del GRI. Presidente della Stampa Parlamentare dal 1978 al 1980 ha dedicato gran parte della sua attività professionale al giornalismo politico. Ha pubblicato un romanzo, Gli impuri, che ebbe un ottimo successo di critica.
Figlio unico di Titina De Filippo, ha ottenuto nel 1982 il premio Antonio De Curtis (Totò) per una raccolta di poesie scritte dalla madre e da lui curata. Non ha seguito la strada del teatro come hanno fatto Luca e Luigi, figli di Eduardo e di Peppino, ma ha avuto importanti esperienze nel campo cinematografico, nell’immediato dopoguerra, come aiuto regista di personaggi di notevole valore come Fellini, Lattuada, Rossellini con il quale ha girato numerosi film e, tra gli altri, Stromboli con Ingrid Bergman. Autore anche di documentari di successo come Le maschere nella Commedia dell’Arte, le Opere di Vincenzo Gemito, La vita di S. Francesco. Lasciò il cinema nel 1954 per dedicarsi completamente al giornalismo.

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