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Tibet il Fuoco Sotto la Neve – La Voce di un Monaco Perseguitato

Tibet il Fuoco Sotto la Neve – La Voce di un Monaco Perseguitato

Titolo originale: Fire under the Snow

Autore/i: Palden Gyatso; Tsering Shakya

Editore: Sperling & Kupfer Editori

prefazione del Dalai Lama, nota all’edizione inglese di Tsering Shakya, postfazione di Paolo Pobbiati, traduzione di Maria Magrini, la presente edizione si basa sull’edizione inglese tradotta dal tibetano da Tsering Shakya, cartine di Reginald Piggott.

pp. XV-258, cartine in bianco e nero, Milano

«La testimonianza di Palden Gyatso è una delle più straordinarie storie di sofferenza e resistenza […] Eppure la vicenda di persone come lui rivela che i valori umani di compassione, pazienza e senso di responsabilità per le proprie azioni, che sono il fulcro di ogni pratica spirituale, sopravvivono ancora. La sua storia sarà fonte d’ispirazione per tutti noi.» (Dalla prefazione del Dalai Lama)

«Un testo profondamente commovente e dolorosamente attuale… una terribile accusa alla cecità e all’ignoranza del governo cinese in Tibet […] Come un sopravvissuto a un campo di concentramento, Palden Gyatso si assume la responsabilità di ricordare e di rappresentare i suoi compagni di prigionia […] Un libro che dovrebbe entrare in ogni casa per non dimenticare ciò che sta accadendo in Tibet.» (The Sunday Times)

Forte, potente, questa è la sconvolgente testimonianza di Palden Gyatso, un monaco tibetano la cui esistenza ha improvvisamente imboccato una drammatica svolta, e che dopo incredibili sofferenze – fisiche e morali – ha voluto diffondere una pesantissima denuncia: quella delle atrocità commesse dai cinesi durante l’occupazione del Tibet. Nel 1950, al momento dell’invasione, Palden Gyatso era già stato ordinato monaco buddhista e studiava nel prestigioso monastero di Drepung. Nel 1959 venne arrestato per aver partecipato a una manifestazione non violenta a favore dell’indipendenza del Tibet. Ammanettato, interrogato e bastonato, fu giudicato «reazionario» e incarcerato per sette anni. Tornò a Drepung, ma nel 1967 il celebre edificio fu raso al suolo e i monaci, compreso lui, furono condannati ai lavori forzati. Nel frattempo, la bimillenaria, preziosa cultura del suo paese subiva il sistematico, brutale assalto di un esercito che, in nome di un aberrante senso del progresso e dell’ideologia, demoliva tutto quanto rappresentava l’identità di un popolo, saccheggiando e devastando i monasteri, bruciando i libri, imprigionando e giustiziando uomini innocenti. Palden Gyatso tentò la fuga, ma, catturato a un chilometro dalla salvezza – il confine con il Bhutan -, fu sottoposto a sevizie terribili, al supplizio della fame e costretto ad assistere a intollerabili sedute in cui, durante la Rivoluzione Culturale, i prigionieri erano obbligati a denunciarsi un l’altro e a confessare crimini mai commessi. Quando, nel 1992, dopo trentatré anni di infernale detenzione, fu rilasciato – sotto promessa di ritornare alla quieta vita monastica -, riuscì a portare con sé, in India, gli strumenti con cui era stato torturato e, incoraggiato dal XIV Dalai Lama, iniziò a divulgare la sua spaventosa esperienza, rivelando agli occhi del mondo tutta l’agghiacciante portata dell’occupazione cinese. Arricchito da un inserto fotografico, un grido di dolore, nonché un appello alla solidarietà, di fronte a un’immane tragedia che, proprio perché viola, innanzitutto, i diritti umani, non può lasciare indifferenti.

Palden Gyatso
è nato nel 1933. Dopo la fuga dal Tibet nel 1992, ha vissuto a Dharamsala, nell’India settentrionale, e ha viaggiato molto in Europa e negli Stati Uniti con Amnesty International e con le organizzazioni che sostengono il Tibet. Nel 1995 ha testimoniato davanti alla Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani a Ginevra.

Tsering Shakya è un noto studioso del Tibet moderno. Nato a Lhasa, si è trasferito con la famiglia in India in seguito all’invasione militare del Tibet. In qualità di esperto della situazione attuale in Tibet, è intervenuto al Parlamento Europeo e collabora regolarmente a trasmissioni radiofoniche e televisive sull’argomento.

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Prefazione del XVI Dalai Lama
Nota all’edizione inglese
Ringraziamenti

  • Sotto l’arcobaleno
  • Tagliare i legami con il mondo
  • La rivolta
  • L’arresto
  • La fuga
  • Nessuno scampo sotto il cielo azzurro
  • Il maestro tessitore
  • La rivoluzione culturale
  • Rieducazione mediante il lavoro
  • Morte del Grande Timoniere
  • In mezzo alle rovine
  • Una nuova generazione di scissionisti
  • Affrontando il nemico

Postfazione di Paolo Pobbiati

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