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Teoria dello Sviluppo Economico

Teoria dello Sviluppo Economico

Titolo originale: Theorie der wirtschaftlichen Entwicklung

Autore/i: Schumpeter Joseph

Editore: Sansoni Editore

introduzione di Paolo Sylos Labini, nota del revisore, prefazioni dell’autore, tradotto dalla 4ᵃ edizione tedesca 1934 da Lapo Berti, rivisto sulla edizione inglese (1934) da Valdo Spini.

pp. XLIX-300, Firenze

Quando nel 1912 uscì la prima edizione di questa Theorie der wirtschaftlichen Entwicklung, dominava incontrastata fra gli economisti di professione la teoria marginalistica, con i suoi due rami, quello dell’equilibrio generale (Walras, Pareto) e quello degli equilibri parziali (Marshall, Fisher). L’analisi dello sviluppo non esisteva: o meglio, lo sviluppo era considerato un problema di carattere storico, e in particolare le fluttuazioni si pensavano dovute a fattori contingenti, esterni al sistema economico, e quindi irrilevanti per l’economista puro.
È in tale clima che maturò questa fondamentale opera di Schumpeter, divenuta ormai un classico. Il suo assunto era oltremodo ambizioso: compiere una doppia sintesi: fra l’analisi «statica» tradizionale e l’analisi «dinamica»; e, su questo secondo piano, fra l’analisi dello sviluppo e l’analisi delle fluttuazioni.
Sviluppando una originale intuizione, al limite fra economia e sociologia, sulla funzione, propria dell’imprenditore, di introdurre «innovazioni» nel processo economico, Schumpeter giunse all’affermazione, in quel periodo del tutto eretica – anche perché erano state completamente dimenticate dagli economisti puri le tesi dei classici e di Marx in particolare – che le fluttuazioni economiche non sono accidentali, bensì rappresentano il modo di sviluppo normale del capitalismo.
Questa edizione, che rappresenta la prima traduzione italiana integrale e tiene conto della traduzione inglese del 1934, riveduta dallo stesso Schumpeter, è preceduta da una lucida introduzione di Paolo Sylos Labini, nella quale si pone il problema di cosa, in quest’opera, rimanga di rilevante e vitale alla luce dei più recenti sviluppi teorici.

Schumpeter nacque a Triesch (Moravia) nel 1883. Studiò a Vienna a nel 1906 conseguì il titolo di «Doctor utriusque iuris». Nel 1908 pubblicò la sua prima grande opera: Wesen und Hamptinhalt der theoretischen Nationaloekonomie, cui seguirono nel 1912 questa Teoria dello sviluppo economico e nel 1919 Zur Soziologie der Imperialismen. Dopo aver insegnato a Bonn, nel 1932 si trasferì definitivamente negli Stati Uniti, dove insegnò ad Harward fino alla morte (1950) e pubblicò le sue altre grandi opere Business Cycles (1939), Capitalismo, Socialismo e Democrazia (1942) e, postuma, la Storia dell’analisi economica (1954).

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