Libreria Editrice OssidianeLibreria Editrice Ossidiane

Surrealismo e Sessualità

Surrealismo e Sessualità

Autore/i: Gauthier Xavière

Editore: Sugar Editore

prefazione di Mario Perazzi, traduzione dal francese di Alda Traversi.

pp. 290, nn. tavv. b/n f.t., Milano

Xavière Gauthier analizza con intelligenza critica l’atteggiamento dei surrealisti nei confronti della sessualità: indicando nella «contraddizione» fra l’amore in cerca di un oggetto totale e illusorio, incarnato dalla donna, e un desiderio originariamente votato a qualunque cosa possa soddisfarlo – ivi compreso anche ciò che lo mantiene a livello di desiderio e quindi non lo soddisfa – l’autrice ha messo il dito su tutta una serie di altre contraddizioni ed ha intuito l’atteggiamento originale dei surrealisti. Perché la forza dei surrealisti è proprio nell’aver permesso alle contraddizioni di manifestarsi, invece che mascherarle, e nella rinuncia ad una soluzione.
Ma cosa significano, visti da vicino, il mito della «donna unica» di André Breton e quello della «donna cento teste» di Max Ernst, quello della «donna bambina», della «strega», della «bambola», della «donna fiore»?
È vero, come dice la Gauthier, che la sacralizzazione della donna e il fascino straordinario, anche se ambivalente, che emana da essa, non rivelerebbero null’altro che il bisogno del possesso, il bisogno insomma di «trasformare l’essere nell’avere»? È l’ambiguità del mondo dei fantasmi dove regna la donna, regina della potenza sessuale, nella sua inquietante estraneità.
Il poeta surrealista non riconoscerebbe alla donna tanti poteri e funzioni se non per strumentalizzarla: «Se la donna può essere tutto – osserva Xavière Gauthier – ciò significa chiaramente che essa in realtà non è nulla, fuori del cervello dell’uomo».
I surrealisti cercano di incontrare l’inconscio, piuttosto che di assoggettarlo, venerandone la potenza e mimandone i meccanismi: lo stesso fanno di fronte alla perversione sessuale. La perversione surrealista non è sottomissione al corpo, ma tende a sessualizzare il linguaggio per farne un sostituto del corpo. Sono le parole a fare l’amore. E d’altra parte: «Qualsiasi scoperta che muti la natura, la destinazione di un oggetto o di un fenomeno – ha scritto Breton – costituisce un fatto surrealista».

Vai alla scheda libro e aggiungi al carrello Modalità di acquisto

Commenti

Comments are closed.