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Su Nuraxi di Barumini

Su Nuraxi di Barumini

Sardegna archeologica – Guide e Itinerari

Autore/i: Lilliu Giovanni; Zucca Raimondo

Editore: Carlo Delfino Editore

pp. 144, 68 fotografie a colori e figure b/n, Sassari

Lilliu, che lo ha scoperto e scavato, e il giovane archeologo Zucca descrivono in questo, che è tra i volumi più ampi della collana, uno dei complessi nuragici più grandi e importanti tra quelli conosciuti.

Dal testo:
«Una guida dell’insieme nuragico di Su Nuraxi di Barùmini è di per sé stessa sufficiente, date la notorietà del grande monumento e le sue complesse vicende attraverso il lungo tempo.
Tuttavia l’esame e la presentazione di questa straordinaria emergenza archeologica si spiegano meglio nel confronto con le altre evidenze dell’antichità e in rapporto all’ambiente naturale e culturale del territorio. Un territorio di modesta estensione quello di Barùmini: 26,57 kmq. Ma una rilevante presenza di testimonianze del remoto passato (preistorico-protostorico, punico, romano e altomedievale) nelle 59 località nelle quali esse sono situate. Più in particolare trentuno sono i luoghi con resti monumentali e di cultura materiale estesi dal neolitico all’età nuragica, cinque con avanzi di età punica e 35 mostrano segni di tempi romano altomedievali.[…]
[…] La scelta degli insediamenti coincide con le più vicine fonti d’acqua potabile: i tributi fluviali del Mannu e del Murera, i torrentelli e i rigagnoli (rius, goras), le sorgenti (mitzas), numerose e diffuse, però di breve durata e non di rado con acqua leggermente salmastra, bevibile comunque da gente che non andava per il sottile, La toponomastica dei luoghi di antica residenza, col ripetuto vocabolo di riu (Colori, Largi, Sanzianu, Tùvulu, Zirigus) è assai significativa del rapporto abitato-acqua.[…]»

Giovanni Lilliu, nato a Barumini nel 1914, pubblicista e uomo politico, è considerato il maggiore archeologo sardo. Allievo di U. Rellini alla Scuola Archeologica di Roma, dal 1943 al 1955 ha operato nella Soprintendenza alle Antichità della Sardegna. Professore Ordinario di Antichità Sarde dal 1955, è stato per vent’anni Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari, Direttore dell’Istituto di Antichità, Archeologia e Arte e della Scuola di Specializzazione in Studi Sardi dello stesso Ateneo. È Professore Emerito, Accademico dei Lincei e Membro di numerosi Istituti scientifici, sia italiani che stranieri. Con numerose e lunghe ricerche, scavi e studi ha rivolto particolare attenzione scientifica e divulgativa ad aspetti e vicende della più remota civiltà mediterranea: a Malta, in Corsica, nelle Baleari e soprattutto in Sardegna.

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  • Il territorio
  • I segni della preistoria
  • Le tracce puniche
  • La presenza romana
  • Storia della scoperta, degli scavi e degli studi
  • Sito, funzione e vicende
  • I materiali
  • Le opere e i giorni
  • Note
  • Bibliografia

Itinerari

  • Il nuraghe
  • Il villaggio
  • Glossario

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