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Storia d’Israele

Storia d’Israele

Dalla nascita dello Stato all’assassinio di Rabin

Autore/i: Barnavi Eli

Editore: Bompiani

prefazione dell’autore, traduzione di Vito Calabretta e Paola Varani.

pp. 324, cartine b/n, Milano

Un vecchio popolo disperso e decimato, sotto l’impulso di un’ideologia nuova radicata nella memoria antica, il sionismo, ritorna alla terra che lo ha visto nascere, strappa l’indipendenza a un ambiente ostile, si forgia in uno Stato-nazione moderno e lo foggia nelle fattezze insite nei costumi ancestrali della sua tradizione, lo ricuce con la lingua degli avi, conquista con una lotta aspra il diritto alla “normalità”, senza rinunciare perciò a rivendicare una radicale alterità, e si dota di una temibile potenza militare, che è prima il suo mezzo di sopravvivenza e diventa poi strumento di dominio fino alla modernizzazione sociale, al prezzo però anche della brutalizzazione, della violenza, della “latente guerra civile” che investe la società e poi tragicamente la politica; fino al 4 novembre 1995, quando un giovane fanatico assassina uno dei principali responsabili del processo di pace, Rabin, il Primo ministro di una Repubblica democratica ormai inserita a pieno titolo nel novero delle nazioni “moderne” e che vive oggi la propria “normalità” nelle sue manifestazioni più complesse e drammatiche.

Storico e politologo, Eli Barnavi insegna al Dipartimento di Storia dell’Università di Tel Aviv. Specialista del XVI secolo europeo e della storia contemporanea di Israele, ha curato la direzione scientifica dell’Atlante storico del popolo ebraico (1995). Ha tra l’altro pubblicato nel 1988 presso Flammarion Lettre d’un ami Israélien à l’ami Palestinien (Lettera di un amico Israeliano all’amico Palestinese).

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