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Sexpol – Marxismo, Psicoanalisi e Rivoluzione Sessuale

Sexpol – Marxismo, Psicoanalisi e Rivoluzione Sessuale

Titolo originale: Marxismus, Psychoanalyse, Sexpol

Autore/i: Autori vari

Editore: Guaraldi Editore

unica edizione, introduzone e cura di Hans-Peter Gente, traduzione di Roberto Torzini.

pp. 288, Bologna

Non solo espressioni come «rivoluzione sessuale» e «teoria dell’orgasmo», ma anche alcuni dei principali scritti di Wilhelm Reich cominciano ad essere noti in Italia. Ma la sua immagine storica tende a circoscriversi in quella di un avventuroso intellettuale maudit, se la si stacca dall’esperienza più concreta e determinante della sua vita: l’organizzazione del SEXPOL, movimento che si lascia alle spalle, sul piano pratico e teorico, i vari movimenti per la liberazione sessuale riformistico-borghesi, nella sua prospettiva di una saldatura fra «scienza» (psicoanalisi e marxismo) e «politica» (rivoluzione sociale comunista e rivoluzione sessuale). Tentativo quanto mai paradossale, perchè doppiamente fuorilegge – lo simboleggia la duplice espulsione di Reich: dalla Società Psicoanalitica Internazionale e dal Partito Comunista Tedesco – ma nello stesso tempo legato all’esigenza di operare, malgré tout, un aggancio positivo con queste due dimensioni istituzionali. La rivista ufficiale del SEXPOL fornisce la maggior parte dei materiali (enunciazioni programmatiche, analisi politiche, indicazioni operative) per questo libro, che non è, evidentemente, una «storia». Il celebre – ma finora inedito in Italia – saggio di Fromm su Autorità e famiglia-, e un articolo di Bernfeld che prende posizione su un momento cruciale del dibattito-scontro tra Reich e i teorici ufficiali del Diamat, arricchiscono il libro di ulteriori coordinate storico-teoriche e ci fanno sentire la difficoltà e la drammaticità di uno dei tentativi di dialogo venuti di moda oggi: quello fra psicoanalisi e marxismo.

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