Libreria Editrice OssidianeLibreria Editrice Ossidiane

Sentieri in Utopia

Sentieri in Utopia

Titolo originale: Pfade in Utopia

Autore/i: Buber Martin

Editore: Edizioni di Comunità

seconda edizione, traduzione dal tedesco di Amerigo Guadagnin, collana: Saggi di cultura contemporanea 72, in copertina: Martin Buber nel 1981.

pp. 108, Milano

«Non è lecito definire utopistico qualcosa in cui non abbiamo ancora messo alla prova la nostra forza. Io dichiaro la mia fede nella rinascita della comunità. Una collettività organica non si comporrà mai di individui, bensì soltanto di comunità piccole e piccolissime: un popolo è comunità nella misura in cui ha un contenuto comunitario», Martin Buber.

Questo libro è nato dal proposito di esporre geneticamente la concezione di quello che Marx e i marxisti hanno chiamato «socialismo utopistico», e in particolare il postulato, ad esso proprio, di un rinnovamento della società mediante il rinnovamento del suo tessuto cellulare. Mi sono preoccupato, non di presentare il panorama dello sviluppo di un’idea, bensì di tracciare l’immagine di un’idea nel suo sviluppo. Nella costruzione di un simile quadro, come per i quadri in genere, c’era da risolvere un problema di base: che cosa si doveva omettere? Mi è sembrato che della poderosa materia potesse trovar posto nel quadro soltanto ciò che era essenziale per l’esame dell’idea. Non sono importanti le strade di accesso, ma la via in cui esse finiscono per sboccare.
Occorreva fra l’altro gettare uno sguardo, sia pure rapido, sui tentativi di realizzare l’idea: tentativi arditi, ma problematici. Dopo di che si poteva far posto a un’esposizione critica dell’atteggiamento teorico e pratico del marxismo verso la concezione del rinnovamento strutturale, un atteggiamento a cui all’inizio del libro si poteva appena accennare, a guisa d’introduzione. Poi, da questo angolo visuale, dovevo parlare del tentativo la cui conoscenza diretta ha fornito l’impulso alla nascita di questo libro; naturalmente non ne ho fatto una descrizione o un resoconto, ma l’ho semplicemente esaminato nella sua intima connessione con l’idea: come un tentativo che non è fallito. Un capitolo conclusivo riassume la mia posizione personale, dato che altrimenti si sarebbe dovuto andare a cercarla fra le righe. A questo punto era il caso di accennare al significato dell’idea per il momento attuale nel mondo. (Martin Buber)

Martin Buber è nato a Vienna nel 1878 e morto a Gerusalemme nel 1965. Ha studiato alle Università di Vienna, Berlino, Lipsia e Zurigo. Fondò con altri la Judischer Verlag in Germania e diresse prima il periodico «Der Jude» dal 1916 al 1924 e poi il periodico «Die Kreatur» dal 1926 al 1930. Insegnò scienza della religione all’Università di Francoforte fino al 1933, e nel 1938 lasciò la Germania per l’Università ebraica di Gerusalemme, dove ha insegnato sociologia generale. Di Martin Buber le Edizioni di Comunità hanno pubblicato «Il principio dialogico», «L’eclissi di Dio», «Immagini del bene e del male».

Vai alla scheda libro e aggiungi al carrello Modalità di acquisto

Argomenti: Ideologia, Pensiero, Politica,

Commenti

Comments are closed.