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Scienziati Italiani e Unità d’Italia

Scienziati Italiani e Unità d’Italia

Storia dell’Accademia Nazionale dei XL

Autore/i: Penso Giuseppe

Editore: Bardi Editore

unica edizione, prefazione dell’autore.

pp. XIV-506, nn. tavv. e ill. a colori e b/n, Roma

Dal sito dell’Accademia Nazionale degli XL:
«Antonio Maria Lorgna, matematico ed ingegnere idraulico, fonda a Verona nel 1782 la “Società Italiana” radunando i quaranta più illustri scienziati di ogni parte d’Italia tra cui Alessandro Volta, Lazzaro Spallanzani, Luigi Lagrange e Ruggero G. Boscovich. Dal numero dei suoi Soci, la Società viene da subito chiamata «la Società dei Quaranta».
Nello stesso anno 1782, Lorgna pubblica il primo numero delle Memorie accademiche nella cui prefazione ribadisce che «lo svantaggio dell’Italia è l’avere ella le sue forze disunite» e che, per unirle, bisognava incominciare ad «associare le cognizioni e l’opera di tanti illustri Italiani separati». In queste parole sta già il programma della futura Società e la sua portata politica e patriottica: «tutti i Letterati italiani», non più un’Accademia piemontese, lombarda, veneta o delle due Sicilie, ma un’Accademia italiana.
La Società degli XL si afferma rapidamente ed in pochi anni viene considerata come la sola rappresentante della Scienza italiana: Federico il Grande, re di Prussia, le Accademie straniere, da quelle francesi alle russe, e più tardi quelle americane, stringono rapporti con la «Società Italiana». Per Statuto la sede della Società è fissata presso il suo Presidente, ed essendo Lorgna veronese, la prima sede dell’Accademia è Verona. Dopo la morte di Lorgna, La Società muta il suo nome in quello di «Società Italiana delle Scienze detta degli XL». Si trasferisce prima a Milano, poi a Modena e infine a Roma, nel 1875, dopo la proclamazione di Roma capitale d’Italia. Nel 1949 assume il nome di Accademia Nazionale dei XL e nel 1979 diviene ‘Accademia Nazionale delle Scienze, detta dei XL’.
Tra i soci dell’Accademia figurano i più grandi cultori della Scienza italiana: Volta, Marconi, Spallanzani, Golgi, Ruffini, Dini, Pacinotti, Fermi, Avogadro, Natta, Cotugno, Marotta, Scacchi, Cannizzaro, Volterra, Severi, Corbino, Amaldi, Marini Bettolo, Scarascia Mugnozza, per citarne alcuni.
A sette dei suoi Soci nazionali è stato assegnato il Premio Nobel: Marconi, Golgi, Fermi, Natta, Bovet, Rubbia e Levi-Montalcini.
Accanto ai soci italiani, sin dalla fondazione, Lorgna aveva previsto una classe di dodici soci stranieri, attualmente portata a 25. Durante due secoli, si sono succeduti ben 174 scienziati di tutto il mondo che rappresentano i nomi più prestigiosi della scienza mondiale da Condorcet a Pasteur, da Franklin ad Einstein, da Humboldt a Monod, da Liebig a Salam, da Mendeleev a Röntgen, da Bohr a Perutz, da Chain a Odhiambo.»

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