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Rasselas Principe d’Abissinia

Rasselas Principe d’Abissinia

Autore/i: Johnson Samuel

Editore: Il Saggiatore

a cura di Goffredo Miglietta, introduzione di Giuseppe Sertoli.

pp. 194, nn. tavole illustrative in bianco e nero, Milano

In un’epoca in cui il viaggiare era considerato il coronamento dell’educazione di un gentiluomo, la storia di Rasselas, principe d’Abissinia (1759) di Samuel Johnson, unico testo narrativo del grande critico e moralista, sfrutta le convenzioni del racconto orientale e del viaggio immaginario per costruire una parabola che ripete il monito biblico Nihil sub sole novum. Al di sotto infatti della varietà delle leggi e dei costumi, la natura umana si rivela sempre e ovunque la stessa e ciò che viaggiando s’incontra non è mai il diverso ma l’inedito. Se l’impulso al viaggiare, d’altra parte, è un impulso irresistibile, lo è perché ciò che attraversò il mutamento di un luogo che si cerca è un mutamento di sé. Promessa (illusione) di felicità, in tanto il viaggio seduce e rapisce in quanto promessa (illusione) dell’altro-da-sè.

Samuel Johnson, (1709 – 1784), il «dottor Johnson» per contemporanei e posteri ammirati dal suo sapere, resta una delle figure più rappresentative della cultura inglese del Settecento. Alla sua ascesa da origini provinciali e relativamente modeste alla posizione di incontrastato dittatore letterario della Londra augustea contribuirono un’instancabile attività di poligrafo, un’intensissima curiosità umana, e una visione già moderna del ruolo dell’intellettuale nella società. Sua la prima grande opera di lessicografia inglese, il celebre Dictionary (1755); sua un’ancora vivace serie di ritratti e di biografie letterarie, The Lives of the English Poets (1779 – 81); suo il sistematico e penetrante osservatorio critico dal quale volle seguire e orientare le attività culturali contemporanee, e per il quale si avvalse di giornali («The Rambler», 1750 – 62; «The Idler», 1758 – 60); di satire e poemetti morali (London, 1738; The Vanity of Human Wishes, 1749). Nel 1764, diede vita al Literary Club, frequentato anche dal Baretti. Tra i membri del club vi era J. Boswell, con il quale compì un viaggio in Scozia, descritto in Journey to the Western Islands of Scotland (1775).

Collezione TERRE/IDEE, diretta da Franco Marenco:
La cultura del viaggio, della ricerca e della scoperta del nuovo, ripercorsa nelle sue tappe più significative, e riproposta nei suoi testi più avvincenti e prestigiosi.
Viaggio come documento, ma anche come stimolo e calco della riflessione sul diverso: Ovvero le “terre”, obiettivi della conoscenza, insieme alle “idee” che sono servite a conoscerle: e il vissuto più immediato, l’esperienza quotidiana del mondo, accanto alle proiezioni creative, letterarie e filosofiche, delle grandi avventure che lo hanno percorso.

Volumi pubblicati:

  • John Mandeville Viaggi, ovvero trattato delle cose più meravigliose e più notabili che si trovano al mondo, a cura di Ermanno Barisone.
  • Walter Ralegh La ricerca dell’Eldorado con la relazione del secondo viaggio in Guiana di Laurence Keymis, a cura di Franco e Flavia Marenco.
  • L’esplorazione italiana dell’Africa, a cura di Francesco Surdich
  • Samuel Johnson Rasselas, principe di Abissinia.
  • Andrès Laguna Le avventure di uno schiavo der Turchi.
  • Louis-Antoine de Bougainville Viaggio intorno al mondo.

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