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Prigionieri di Coscienza nell’Unione Sovietica

Prigionieri di Coscienza nell’Unione Sovietica

Titolo originale: Prisoners of conscience in the USSR: their treatment and conditions

Autore/i: Amnesty International

Editore: SugarCo Edizioni

introduzione di Martin Ennals, traduzione dall’inglese di Maria Gallone, in copertina: una veduta dell’Ospedale psichiatrico speciale di Oriol.

pp. 232, numerose fotografie in bianco e nero fuori testo, illustrazioni in bianco e nero, Milano

Migliaia sono oggi i prigionieri di coscienza nell’Unione Sovietica, uomini e donne, colpevoli solo di avere convinzioni politiche e religiose diverse da quelle ufficiali.
In oltre quattordici anni di lavoro Amnesty International ha accumulato una vastissima documentazione sul trattamento e le condizioni di questi prigionieri di coscienza, nelle carceri, nelle colonie di lavoro correttivo, negli istituti psichiatrici. Questo rapporto, uno dei più particolareggiati che Amnesty abbia pubblicato su di un singolo paese, dimostra come spesso considerazioni di ordine politico calpestino il diritto e le teorie penali sovietiche e conclude con un appello alle autorità sovietiche perché migliorino la prassi penale e le condizioni delle persone sospettate, o meglio «accusate» di essere inferme di mente.

Amnesty International è un movimento mondiale per i Diritti dell’Uomo, indipendente da qualsiasi governo, parte politica o credo religioso.
Opera a favore di uomini e donne detenuti a causa delle loro opinioni, colore, origine etnica e religione, purchè non abbiano usato nè sostenuto la violenza. Si oppone in tutti i casi e senza riserve alla pena capitale e alla pratica della tortura. Nel suo lavoro a favore dei detenuti per motivi di coscienza Amnesty International cerca di far rispettare in tutto il mondo la «Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo» e le «Regole minime per il trattamento dei prigionieri». Gode di stato consultivo presso le Nazioni Unite, l’UNESCO, il Consiglio d’Europa e l’Organizzazione degli Stati Americani ed è riconosciuta dall’Organizzazione dell’Unità Africana. La Sezione Italiana di Amnesty International ha sede in via della Penna 51, Roma, telefono 67.96.012.
La nostra Casa editrice ha già pubblicato il Rapporto sulla tortura nel mondo a cura di Amnesty International.

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