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Pittura Romana del Medioevo – 2 Volumi

Pittura Romana del Medioevo – 2 Volumi

Volume I: Secoli IV-X • Volume II: Secoli XI-XIV

Autore/i: Matthiae Guglielmo

Editore: Fratelli Palombi Editori

premessa e introduzioni dell’autore.

vol. 1 pp. 280, 20 tavole a colori e 179 illustrazioni b/n f.t., vol. 2 pp. 300, 20 tavole a colori e 242 illustrazioni b/n f.t., Roma

Volume I: Secoli IV-X
Il primo dei due volumi destinati ad illustrare le vicende della pittura romana nei lunghi secoli del Medioevo si apre con uno sguardo sintetico sui dipinti delle catacombe, prima affermazione artistica della nuova fede, che contengono nel loro abbreviato linguaggio significativi precorrimenti della visione figurativa più tarda. Attraverso le grandi decorazioni musive vengono poi tratteggiati il carattere trionfale che con i nuovi compiti l’arte cristiana viene ad assumere, la formazione dei cicli in rapporto al sistema decorativo della basilica ed il progressivo trapasso dal naturalismo classico ai modi astratti del medioevo. Quest’ultimo fenomeno, che resta senza uguali nella storia delle forme, è insistentemente indagato nelle cause di ogni ordine che lo hanno prodotto.
In collegamento con le vicende politiche della città viene individuato prima il momento nel quale la penetrazione bizantina devia il naturale sviluppo delle forme locali e successivamente sono messe in rilievo le trasformazioni alle quali i modi importati furono sottoposti da una tradizione riaffiorante.
Nuove precisazioni vengono fatte sui rapporti fra Bisanzio e Roma. Della pittura romana, che liberata da Bisanzio si riannoda alla cultura occidentale, si ricercano i tentativi prima incerti poi più spediti che sfociano in una scuola locale di mosaicisti coeva alla restaurazione dell’impero; di essa vengono chiariti i valori ed i limiti. Alla intensa produzione musiva segue nel corso del sec. IX quella più modesta di affreschi nei quali si fa sempre meno evidente l’influsso di Bisanzio fino ad una disgregazione morfologica e sintattica entro la quale pur faticosamente tendono ad affermarsi spunti nuovi destinati a dare origine ad un diverso linguaggio pittorico nel secolo subito dopo il Mille.

Volume II: Secoli XI-XIV

In questo secondo volume della «Pittura romana del medioevo» la produzione pittorica della città e della regione dal Mille alla fine del Duecento viene analizzata ampiamente ed acutamente sempre partendo dalle condizioni politiche e culturali. La scuola romana del sec. XI-XII che diede opere di alta qualità viene indagata nei suoi elementi formativi nel suo sviluppo e nei suoi limiti, in modo che essa risulti differenziata da orientamenti affini generati da fatti di cultura diversi. Particolare rilievo viene dato a due momenti pure tipicamente locali dell’evoluzione formale, il ciclo di S. Giovanni a porta Latina ed un gruppo di opere del primo Duecento che tende a svincolarsi dalla penetrazione bizantina agevolata dalla caduta di Bisanzio. Nel particolare clima che si forma alla fine del Duecento viene indagata acutamente l’originalità di maestri come il Torriti ed il Cavallini al confronto di quel bizantinismo che era stato essenziale alla loro formazione; l’arrivo a Roma di Cimabue e di Arnolfo solleva il problema di scambi e di complesse influenze dalle quali emerge e si afferma Giotto, presente nella città con opere di altissimo rilievo che concludono una vicenda quasi millenaria.

Guglielmo Matthiae nato a Roma nel 1909 fu allievo di Pietro Toesca e suo assistente il che lo orientò fin dai suoi primi studi verso l’arte del medioevo. Entrato nell’Amministrazione delle Belle Arti ne ha percorso l’intera carriera ed è da alcuni anni Soprintendente ai Monumenti e Gallerie di Roma.
Libero docente di Storia dell’Arte è da molti anni incaricato per l’insegnamento della stessa materia. Per oltre venti anni ha svolto la sua attività nel restauro e nello studio dei monumenti medioevali di Roma del Lazio e dell’Abruzzo senza pur trascurare altri monumenti dell’arte romana come attestano i suoi volumi su Piazza del Popolo e su Ferdinando Fuga. In particolare egli ha però sempre indagato i problemi figurativi del medioevo e da questi studi hanno avuto origine, oltre a numerosi saggi sui Cosmati, sulla scuola musiva del sec. IX, sui mosaici di Salonicco e della Nea Monì di Chios, i due volumi sulle chiese di Roma dal sec. IV al X e sui mosaici medioevali delle chiese di Roma.

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Volume I: Secoli IV-X

Premessa

Parte I

LA PITTURA DAL SECOLO QUARTO AL SESTO

  • I. – Introduzione
  • II. – La pittura cimiteriale
  • III. – La pittura monumentale fino alla metà del secolo V
  • IV. – I cicli Romani
  • V. – La decorazione monumentale dalla metà del secolo V alla metà del VI
  • VI. – Le opere minori dei secoli IV e V
  • VII. – Il trapasso al medioevo e la posizione di Roma

Note della parte prima

Parte II

LA PITTURA DAL SECOLO SESTO ALL’OTTAVO

  • I. – Introduzione
  • II. – I mosaici dei secoli VI e VII
  • III. – Gli affreschi di S. Maria Antiqua
  • IV. – Le pitture del tempo di Giovanni VII
  • V. – Le opere dei secoli VI e VII
  • VI. – Le iconi
  • VII. – Problematica bizantina e Roma

Note della parte seconda

Parte III

LA PITTURA DAL SECOLO OTTAVO AL DECIMO

  • I. – Introduzione
  • II. – La cappella di Teodoto
  • ITI. – Gli affreschi da Giovanni VII ad Adriano I
  • IV. – I mosaici del secolo IX
  • V. – Gli affreschi del secolo IX
  • VI. – Gli affreschi e i mosaici del secolo X
  • VII. – Le iconi

Note della parte terza

Referenze bibliografiche
Indice dei luoghi
Indice del nomi
Indice delle illustrazioni
Indice delle tavole a colori


Volume II: Secoli XI-XIV

Parte I

LA PITTURA DAL SECOLO XI ALLA METÀ DEL XII

  • I. – Introduzione
  • II. – S. Urbano alla Caffarella
  • III. – Affreschi romani del tardo sec. XI
  • IV. – Altri affreschi del sec. XI-XII
  • V. – Mosaici del sec. XII
  • VI. – Le iconi
  • VII. – Opere perdute
  • VIII. – Valori e limiti della scuola romana del sec. XI-XII

Note della parte prima

Parte II

LA PITTURA DALLA METÀ DEL SEC. XII ALLA METÀ DEL XIII

  • I. – Introduzione
  • II. – La penetrazione bizantina
  • III. – Gli affreschi di S. Silvestro a Tivoli
  • IV. – Gli affreschi di S. Giovanni a porta Latina e di Marcellina
  • V. – Le opere del primo duecento
  • VI – Gli affreschi di Anagni
  • VII. – La cappella di S. Silvestro ai Ss. Quattro Coronati
  • VIII. – Le opere dei marmorari
  • IX. – Le iconi
  • X. – Le opere perdute

Note della parte seconda

Parte III

LA PITTURA NELLA SECONDA METÀ DEL SECOLO XIII

  • I. – Introduzione
  • II. – Opere del tardo duecento
  • III. – Cimabue e la sua influenza
  • IV. – Pietro Cavallini
  • V. – Jacopo Torriti
  • VI. – Torritiani e cavalliniani
  • VII. – Maestro Consolo
  • VIII. – Le iconi
  • IX. – Giotto a Roma

Note della parte terza

CONCLUSIONE

Referenze bibliografiche
Indice dei luoghi
Indice dei nomi
Indice delle illustrazioni
Indice delle tavole a colori

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