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Pilota di Guerra – Lettera a un Ostaggio – Taccuini

Pilota di Guerra – Lettera a un Ostaggio – Taccuini

Autore/i: de Saint Exupéry Antoine

Editore: Casa Editrice Valentino Bompiani

traduzione dal francese di Maria Chiappelli e Sergio Morando.

pp. 344, Milano

Scritto a New York nel 1941 e pubblicato sia in inglese sia in francese nel 1942, “Pilota di guerra” condensa l’esperienza dell’autore come aviatore di ricognizione durante la Battaglia di Francia. In particolare, viene rievocata l’eroica quanto disperata missione su Arras del maggio 1940. In pagine assorte e vibranti Saint-Exupéry spiega il significato della propria partecipazione agli eventi bellici e alla lotta contro il nazismo, in nome di un’idea di patria che è difesa amorosa di una civiltà, priva di qualunque fanatismo nazionalistico, e innanzitutto difesa del primato dell’uomo. Una singolare comunanza di temi e di immagini con “Pilota di guerra” mostra “La morale dell’inclinazione”, uno dei numerosi testi di riflessione teorica, e di intervento, che Saint-Exupéry scrisse e pronunciò negli ultimi anni della sua vita, mentre il mondo intero si stava infiammando.

Antoine de Saint Exupéry, scrittore francese. Di famiglia aristocratica, cattolica e tradizionalista, ebbe un’infanzia turbata dalla morte del padre e oppressa dalla monotonia della vita di collegio. Pilota militare nel 1921, scoprì nel volo un’appassionante occasione di libertà, di autonoma ricerca di identità. Dal ’26, come pilota civile, si dedicò ad avventurosi voli intercontinentali, legando alle proprie esperienze dirette una pratica letteraria destinata a diventare sempre più importante nella definizione del proprio rapporto con il mondo.
Esordì con una novella, L’aviatore (L’aviateur, 1926), ma si affermò come romanziere con Corriere del Sud (Courrier Sud, 1928), entusiastico appello al superamento del quotidiano attraverso una costante tensione morale ed emozionale. Gli interessi di S.-E. per un’etica dell’azione si precisarono nel successivo romanzo Volo di notte (Vol de nuit, 1931), pubblicato con una prefazione di André Gide e diventato anche il nome di uno dei più famosi profumi della storia, ideato da Guerlain.
Nel 1935, durante uno sfortunato raid New York-Terra del Fuoco, riportò ferite gravissime; dalla lunga convalescenza nacque il romanzo Terra degli uomini (Terre des hommes, 1939), amara riflessione sulla civiltà occidentale contemporanea, alla luce di un certo misticismo: alla civiltà industriale, ai suoi sistemi politici e ideologici, venivano contrapposti i valori «eterni» del sacrificio, dell’amicizia e dell’onore. Non a casa questo titolo ha ispirato il nome di una delle organizzazioni internazionali difesa dei diritti dell’infanzia in difficoltà senza discriminazioni di ordine politico, razziale o religioso.
Scoppiata la guerra, S.-E. si arruolò nei reparti di ricognizione; ma, dopo l’armistizio, riparò negli Stati Uniti e alla tragica esperienza della disfatta francese dedicò il romanzo Pilota di guerra (Pilote de guerre, 1942), in cui emergono motivi di religiosità cattolica.

 

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