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Percorsi dell’Invenzione – Il Linguaggio Poetico e Dante

Percorsi dell’Invenzione – Il Linguaggio Poetico e Dante

Autore/i: Corti Maria

Editore: Giulio Einaudi Editore

premessa dell’autrice.

pp. VII-174, Milano

Questi Percorsi dell’invenzione si disegnano lungo un’unica traccia rivolta a illuminare lo spazio mentale dell’immaginazione poetica e quindi della costruzione di un linguaggio poetico. Si parte dagli pseudosinonimi con cui l’invenzione della nostra lingua è designata, dalla sua genesi avantestuale e dalle riflessioni dei poeti per giungere ad alcuni rapporti essenziali dell’invenzione con la memoria e i processi analogici. La voce dominante fra le altre e prediletta nel corso di tutta l’esemplificazione è ancora quella, sempre centrale, di Dante: dopo molti anni di ricerca Maria Corti è giunta ad alcuni originali ritrovamenti che saranno una sorpresa per il lettore. Uno di essi, ad esempio, è una lettura del tutto nuova del canto di Ulisse. Ma Dante rimane qui una via maestra per un’indagine non solo specialistica, più ampia, che conduce il lettore al centro del processo di genesi di ogni opera poetica.

Maria Corti, milanese, è storica della lingua italiana, presidente del Fondo Manoscritti dell’Università di Pavia, condirettrice di «Strumenti critici», «Autografo», «Diverse lingue». Fra i principali volumi, Metodi e fantasmi (Milano 1980), Principi della comunicazione letteraria (ivi 1990), Il viaggio testuale (Torino 1991), La felicità mentale (ivi 1991), Storia della lingua e storia dei testi (Milano 1991). Ha curato l’edizione delle Opere di Vittorini, Fenoglio, Flaiano, Bufalino. È autrice di cinque testi narrativi tradotti in vari Paesi: L’Ora di tutti (1962), Il ballo dei sapienti (1966), Voci dal Nord Est (1986), Il canto delle sirene (1989), Cantare nel buio (1991).

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Percorsi dell’invenzione
I. Le sabbie mobili della «Fantastica»
II. «Il libro della memoria» e i libri dello scrittore
III. Analogia e invenzione
IV. Linguaggio poetico e lingua «regulata»

Introduzione

IV a. Struttura del testo
I. Segnali della vastità del progetto
2. I modi delle semplificazione: la rassegna dei volgari

IV b. Tematiche e luoghi concettuali
1. La nozione di «signum»
2. «Forma locutionis» e lingua adamitica
3. Tipologia adamitica e un testo mistico
4. La «confusio linguarum»
5. Mutamenti nello spazio e nel tempo
6. Lingua «regulata» e privilegi del volgare del si
7. Il duplice significato della rassegna dei volgari italiani
8. L’Eden del linguaggio poetico

V. La «favola» di Ulisse: invenzione dantesca?

Introduzione

V a. Il senso letterale
1. Ulisse alle colonne d’Ercole
2. La «Via Herakleia »
3. Il divieto ovvero la navigazione proibita
4. Canali di informazione arabo-castigliani
5. Il naufragio di Ulisse

V b. Il senso allegorico
1. Allegoria «in factis» e allegoria «in dictis»
2. La «teologia mitica»
3. Il mito di Ulisse e l’allegoria dantesca
4. Il terzo segnale: le autocitazioni
5. Il sistema di metafore a supplemento

VI. Metafisica della luce come poesia

Bibliografia generale
Indice dei nomi

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