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La Naturale Inferiorità delle Donne

La Naturale Inferiorità delle Donne

5000 anni di cattiverie maschili

Autore/i: Starr Tama

Editore: Sperling & Kupfer Editori

introduzione dell’autrice, traduzione di Paola Merla.

pp. XIV-240, nn. ill. b/n, Milano

Ferocissime “perle” che lo sciovinismo maschile ha prodotto nel tentativo di dimostrare la lascivia, l’inferiorità biologica e morale, l’inutilità e l’innato masochismo delle donne.

«La naturale inferiorità delle donne», scriveva il marchese de Sade, «è universalmente evidente.» Quel nobiluomo dai gusti eccentrici era ben lungi dal rappresentare l’unico maschio sciovinista che abbracciasse un simile punto di vista. Un bel giorno Tama Starr, curatrice di questo interessante volumetto, fu costretta a riconoscere che la suddetta teoria formava un insieme coerente e forniva uno splendido esempio di circolo vizioso. In una sarcastica rassegna di citazioni, che spaziano dalla filosofia alla religione, dalla letteratura al diritto, dalla medicina al detto popolare, il libro sintetizza secoli di misoginia, presentando la dottrina della superiorità maschile in tutta la sua strampalata logica. Sporcizia, lascivia, sperpero di denaro, masochismo… sono soltanto alcuni dei corollari alla tesi principale. A volte comiche, a volte irritanti, a volte decisamente oltraggiose, le asserzioni possono concentrarsi nella brevità di una riga come dilatarsi in corpose disquisizioni sull’invidia del pene o sulla ninfomania. Con umorismo e, ammettiamolo, stoica sopportazione, Tama Starr registra tutto: dalle dotte riflessioni di Freud alle battute di Ted Turner, dai pensieri di Buddha alle parole di Cervantes, Napoleone, Martin Lutero o Hemingway. Arricchita da gradevoli illustrazioni ora argute ora erotiche, una lettura indispensabile non solo, ovviamente, per chiunque sostenga il femminismo, ma anche per chi desideri valutare quanti e quali ostacoli il cammino dell’emancipazione abbia dovuto affrontare. Attenzione, però, a non dimenticare che, comunque e nonostante tutto, l’intento di chi scrive è eminentemente quello di far sorridere!

 

Salute e Vita

Salute e Vita

I segreti dell’Ayurveda tibetano – Per riconoscere le capacità di guarigione che sono in noi e sviluppare i metodi di prevenzione, disintossicazione e ringiovanimento ristabilendo l’armonia tra mente, corpo e anima

Autore/i: Sachs Robert

Editore: Neri Pozza Editore

prefazione di Lobsang Rapgay, traduzione di Elena Ganelli.

pp. 304, nn. ill. b/n, Vicenza

Salute e vita è una guida completa alla salute e al benessere fisico e mentale: attinge ai tesori della tradizione tibetana, proponendone gli insegnamenti e le pratiche di igiene quotidiana in un manuale di medicina preventiva per persone di ogni età, cultura e costituzione fisica. Spiegando con chiarezza i principi e i metodi tramandati da maestri e medici tibetani, Robert Sachs illustra le norme essenziali per l’alimentazione, l’esercizio fisico, il rilassamento, il ringiovanimento, la disintossicazione, la meditazione, le pratiche spirituali, e per altre attività che generano forza, creatività e chiarezza mentale.
I lettori potranno da soli individuare le proprie necessità grazie al test di “profilo personale”: scopriranno cosi a quale tipo di costituzione fisico-psicologica appartengono in base al sistema tibetano. Rifacendosi a questa tradizione, Sachs propone una serie di norme dietetiche e comportamentali per ciascuna delle tipologie personali riconosciute dalla pratica tibetana.
Chiunque si interessi di medicina preventiva sa bene che è responsabilità del singolo individuo condurre uno stile di vita salutare. L’approccio sistematico di Sachs e il valido supporto di tabelle e illustrazioni fanno di Salute e vita un manuale di facile utilizzazione.

«Via via che ci addentriamo in questa nuova era dell’arte di guarire, in cui alla fiducia nei medici e nella tecnologia si affiancano il riconoscimento e la fiducia nelle nostre stesse capacità di guarigione, siamo chiamati a una sempre maggiore consapevolezza del rapporto tra mente, corpo e anima quale presupposto fondamentale per una vera guarigione. Questo libro… ci offre uno spunto per capire come integrare i metodi di cura tibetani nella vita di tutti i giorni, non solo per intervenire contro la malattia, ma anche per accresce re il nostro benessere quotidiano». (Lobsang Rapgay)

Robert Sachs ha trascorso gli ultimi vent’anni studiando e lavorando con alcuni dei più famosi maestri spirituali e medici tibetani dei nostri giorni, incluso il celebre dottor Lobsang Rapgay, che ha scritto la prefazione di questo volume. Sachs è autore di The Complete Guide to Nine-Star Ki e Rebirth into Pure Land. Ha alle spalle una lunga esperienza come insegnante di tecniche di rilassamento e nel campo della medicina preventiva. E attualmente co-direttore della Diamond Way Health Associates di Albuquerque, nel Nuovo Messico.

Gli Assiri

Gli Assiri

Autore/i: Cagni Luigi; Bianchi Ugo; Pettinato Giovanni; Picchioni Sergio; Mirella Mele

Editore: De Luca Editore

a cura di Mirella Mele.

pp. 124, 1 cartina b/n f.t., tavv. b/n, Roma

Sono raccolti in questo volume i testi delle conferenze tenute presso la Soprintendenza Archeologica di Roma dai professori Luigi Cagni, Ugo Bianchi, Giovanni Pettinato, Sergio Picchioni in occasione della mostra «Gli Assiri», marzo-aprile 1980.
La prof. Mirella Mele, che ha ideato e organizzato tale ciclo di conferenze, ha anche curato la presente pubblicazione, corredandola di un suo saggio.

Luigi Cagni. Docente di Assiriologia presso l’Istituto Orientale di Napoli. Insegna anche Storia del vicino Oriente pre-islamico, sempre all’Istituto Orientale di Napoli. Dirige la rivista «Annali» per quanto concerne la sezione orientale.

Ugo Bianchi. Docente di Storia delle Religioni alla Facoltà di Lettere dell’Università di Roma. Ha collaborato con la Soprintendenza Archeologica di Roma in occasione dei « Colloqui sulle religioni orientali» e di un Convegno di studio su «I misteri di Mitra».

Giovanni Pettinato. Ha studiato Scienze bibliche al Pontificio Istituto per la Bibbia di Roma, e Assiriologia all’Università di Heidelberg. E’ stato docente ad Heidelberg ed a Torino; ora, dal 1974, è professore ordinario d’Assiriologia all’Università di Roma. Specialista di scrittura cuneiforme, compilatore di un vocabolario neo-sumerico, è dal 1976 Direttore del Centro per le Antichità e la Storia dell’Arte del vicino Oriente dell’Istituto per l’Oriente. E’ Direttore scientifico della Rivista «Oriens Antiquus».

Sergio Picchioni. Insegna Assiriologia presso l’Università di Bologna. E’ autore di numerosi articoli e saggi di carattere scientifico e accademico.

Mirella Mele. Insegnante comandata dal Ministero della Pubblica Istruzione presso la Soprintendenza Archeologica di Roma, vi svolge attività didattica e di collaborazione a carattere pedagogico.

 

Visualizza indice

Luigi Cagni

  • Fatti e personaggi dell’Assiria del I millennio a.C.
  • Gli studi assiriologici in Italia
  • Assiri e assiriologia
  • Quadro politico del Vicino Oriente all’inizio del periodo neo-assiro
  • Inizio del rinascimento assiro
  • Le conquiste all’est
  • Il fronte dell’Urartu e il «corridoio assiro»
  • Assurnasirpal II ed i suoi primi successori
  • La fondazione dell’impero
  • I primi due Sargonidi: Sennacherib e Asarhaddon
  • Assurbanipal, grande condottiero e mecenate
  • La fine dell’Assiria e la sua eredità spirituale

Ugo Bianchi

  • Il destino dell’uomo nella letteratura mesopotamica
  • Un esempio: Adapa
  • Adapa ed Ea
  • Adapa nella ricetta medica (testo n. 6 di Ebeling)
  • Adapa e la sapienza
  • Il mito di Adapa
  • Adapa e l’uomo
  • Il contenuto del mito di Adapa
  • Analisi del mito di Adapa. Prima parte
  • Intermezzo. La tragicità di Adapa
  • Seguito dell’analisi del mito di Adapa
  • L’offerta di Anu e il rifiuto di Adapa
  • Una ipotesi per la soluzione del problema
  • Esempi di concezioni diverse sull’immortalità, nel mondo greco
  • Considerazioni comparative. Le due immortalità
  • La conclusione del mito di Adapa e l’utilizzazione del mito a scopi pratici di guarigione
  • Adapa e l’umanità
  • Adapa e la sapienza

Giovanni Pettinato

  • Gli Assiri e il mondo greco
  • La civiltà assira nella sua manifestazione artistica
  • La civiltà assira e le creazioni del pensiero
  • Gli Assiri e il mondo greco
  • Intervento del prof. Masaracchia
  • Intervento del prof. Piemontese

Sergio Picchioni

  • Il ME e la Parola. Il concetto esistenziale nel pensiero religioso mesopotamico
  • La parola nella sua espressione orale
  • La parola nella sua espressione scritta
  • Il concetto di ME

Mirella Mele

  • C’era una volta un re di nome Gilgamesh
  • Premessa
  • C’era una volta nella lontana Terra tra i Due Fiumi
  • Un uomo felice
  • Mitologia, come?
  • Il mito cosciente
  • Mito = me stesso
  • La storia di un uomo contro gli dei
  • La morte
  • Il viaggio
  • Non portavo su di me alcuna benedizione
  • Gilgamesh, un vinto?
  • Il tesoro
  • Apri la tua stanza del tesoro

Una Zuppa di Erbe Selvatiche

Una Zuppa di Erbe Selvatiche

Il mestiere di donna nell’autobiografia di una grande contadina

Autore/i: Carles Emilie

Editore: Rusconi

unica edizione. a cura di Robert Destanque, traduzione dal francese di Riccardo Mainardi.

pp. 316, Milano

La zuppa di erbe selvatiche è un piatto robusto, fatto di sapori aspri, elementari, e gli ingredienti non costano niente, si trovano in natura, basta saperli cercare. La zuppa era il piatto preferito di Emilie Carles, autrice di questo libro autobiografico, morta nel 1979 a 79 – anni. Dalla Belle Epoque ad oggi, anni raccontati con l’entusiasmo di una giovane. Giovane per la freschezza della memoria, per l’energia con cui ha continuato a lottare sulla strada lunga quanto il nostro secolo.
Questo suo libro è una «zuppa» appetitosa anche per i lettori più esigenti: romanzo, memoria, storia di «gente anonima». Lo scenario è una valle della regione di Briangon. In un villaggio dove i contadini vivono esclusivamente dei loro prodotti, nasce Emilie. Quando ha quattro anni, sua madre muore uccisa da un fulmine e lascia sei bambini. Nel villaggio la vita è dura, tutto dipende dalla terra, e chi non può lavorarla è considerato un individuo inutile. Qui. la perdita di un animale conta più della morte di un bambino, e le donne lavorano come bestie da soma. Emilie trascorre l’infanzia badando alle vacche e dedicandosi ai lavori più umili. Appena adolescente, rifiuta la condizione di donna sottomessa: la sua è una rivolta senza Violenza; non respinge il mondo che la circonda, capisce e motiva la crudeltà del primitivo universo contadino, ma lotta per modificarlo e umanizzarlo.
Studia, diventa maestra di scuola, educa i propri allievi alla speranza. Sposa un operaio, un uomo che legge un libro al giorno. Le due guerre mondiali le strappano fratelli e amici; partecipa da protagonista alle lotte sociali, a tutte: fino a ieri, quando si oppose alla costruzione di un’autostrada destinata a deturpare la valle senza apportare benefici economici. Anarchica autenticamente umanitaria, ribelle entusiasta, femminista senza preconcetti, Emilie Carles racconta la storia degli umili che fanno la Storia. E conclude: «Che posso dire ancora? No alla violenza, no all’ingiustizia. Sì al pacifismo, sì all’Umano. E tanto peggio se questo sembra uno slogan, per me è uno slogan d’amore. Ci ho creduto, ci credo ancora, ci crederò sempre. Sino al mio ultimo respiro».

La Medicina dei Semplici

La Medicina dei Semplici

Con le erbe della certosa di Pavia e dei dintorni & Iuxta Papiam novella di Gianni Guadalupi

Autore/i: Palombi Domenico

Editore: Edizioni Torchio de’ Ricci

premessa dell’autore.

pp. 144, nn. ill. a colori, tavola ripiegata a colori f.t., Pavia

Uno dei testi antichi più conosciuti e apprezzati sulle proprietà di piante e erbe officinali e sulle loro applicazioni terapeutiche è il volume scritto da Fra Domenico Palombi dal titolo La Medicina dei Semplici: erbe officinali, piante, frutti della Certosa di Pavia.
Monaco cistercense, Fra Domenico Palombi nasce nel 1935 e apprende sin da giovanissimo i primi rudimenti sulle eccezionali proprietà terapeutiche delle erbe e delle piante. Ben presto, Fra Domenico inizia il suo pellegrinaggio tra le varie abbazie di monaci cistercensi tra cui l’abbazia di Santa Maria della Consolazione di Martano, dove ha la possibilità di studiare la flora di tutto il territorio nazionale, combinando le sue conoscenze etnobotaniche e floristiche con la passione per la medicina popolare, la medicina dei semplici.
La medicina dei semplici si sviluppa in Italia durante il Rinascimento e costituisce una branca della medicina in cui le conoscenze mediche si mescolano alla botanica, la fisiologia, la farmacologia e la medicina termale.
Fra Domenico Palombi è stato un ottimo conoscitore della nomenclatura botanica, un appassionato floricoltore e un paziente ricercatore.
Negli anni, questo monaco circestense ha portato avanti un incessante lavoro di meticolosa raccolta di campioni d’erbario e stesura di appunti dall’alto valore scientifico. Il libro edito da Torchio de Ricci, casa editrice di Pavia, viene pubblicato nella sua prima edizione nel 1970. Comincia una accurata descrizione di erbe e piante, circa 100 specie di erbe medicinali della zona di Pavia e dintorni, con il loro nome scientifico, per poi passare ai loro effetti benefici sulla salute. In particolare vengono elencate le vitamine contenute in ciascuna erba officinale, fiore o frutto, come dosarle e come assumerle. Si conclude con i rimedi della natura contro i malanni più comuni e le proprietà terapeutiche delle varie specie. Il libro è impreziosito da una nutrita serie di illustrazioni a colori e in bianco e nero con appunti dello stesso Fra Domenico.
Tra le tante erbe officinali e piante descritte, troviamo la specie delle Borsa di pastore anche conosciuta come Erba di giuda. Una pianta quasi infestante che si trova nei prati, nelle coltivazioni o a ridosso di muri, dalle innumerevoli proprietà terapeutiche, emostatiche e ipotensive. Viene utilizzata in caso di emorraggie, dismenorree, metrorragie, come regolatore del flusso mestruale, in caso di epistassi grave, come coagulante nei casi di emorroidi o ferite sangunanti. Si prepara con infuso o decotto, in caso di epistassi, si imbeve un batuffolo di cotone dell’infuso di Borsa di pastore e si inserisce nelle narici.
Altra specie dalle ricche proprietà curative è il Rovo selvatico. Il rovo cresce ai margini di boschi, lungo le strade o terreni incolti. Le foglie e le gemme del rovo o moro selvatico sono indicate per una serie di patologie importanti. Le foglie hanno una funzione diuretica, emostatica, astringente e ipoglicemizzante. Prepate con un infuso o un decotto possono essere utilizzate per curare infezioni intestinali, calcoli renali, emottisi o diabete senile. I frutti possono avere effetti diuretici. Per uso esterno, i frutti e le gemme servono a curare faringiti, gengiviti, stomatiti, nevralgie dentarie e piaghe.

Breve Storia del Buddhismo

Breve Storia del Buddhismo

Autore/i: Conze Edward

Editore: Rizzoli

con un glossarietto dei termini indiani, a cura di Flavio Poli, traduzione di Rosanna Pelà.

pp. 232, ill. b/n, Milano

Con i suoi duemilacinquecento anni di storia, il Buddhismo è uno dei fenomeni religiosi più antichi e più diffusi del mondo; per il numero degli adepti è oggi la quarta religione mondiale, dopo il Cristianesimo, l’Islamismo e l’Induismo. Ma se «religione» significa credenza e culto a una divinità, il Buddhismo cosi come è insegnato e praticato dai suoi maestri non è una religione, perché non crede in un Assoluto personale, al quale prestare adorazione. Un monaco buddhista vietnamita affermava nel 1967: «Vedere e vedere giustamente è il significato semplice e insieme complesso del Buddhismo. E un appello all’uomo per un’esperienza spirituale, mistica, nella quale egli realizza se stesso con le proprie forze senza l’aiuto di alcun essere a lui trascendente. In questo consiste essenzialmente il Buddhismo: la scoperta in sé della propria identità con Buddha».
Il Buddhismo è una visione della realtà che insegna una verità esistenziale e la strada retta da seguire; è uno strumento che permette all’uomo di liberarsi dal dolore dell’esistenza.
L’opera del Conze esamina le dottrine fondamentali del Buddhismo analizzandone i testi canonici più antichi, e segue la profonde evoluzione storica che esse hanno subito nella loro diffusione su tante parte del continente asiatico.

Le Piante Magiche

Le Piante Magiche

Nell’Antichità, nel Medioevo e nel Rinascimento

Autore/i: Gilbert Emile

Editore: Hermes Edizioni

introduzione di Sebastiano Fusco.

pp. 120, 15 disegni b/n, Roma

In magia e stregoneria l’impiego delle sostanze vegetali non si limitava a una forma di erboristeria, a una specie di farmacia primitiva e parascientifica. I sapienti d’un tempo conoscevano a fondo (in molti casi più a fondo di noi) le virtù terapeutiche delle erbe, dei semi, delle radici, delle varie parti di ogni specie di pianta; sapevano come trarne rimedi adatti alla cura di ogni genere di patologia. Ne conoscevano inoltre le virtù psicotrope: ovvero, i loro effetti non soltanto sul corpo fisico, ma anche sulla mente. Ma non limitavano a questo le loro cognizioni: sapevano che, al di là degli effetti fisici di una sostanza, essa era parte di una realtà immensamente vasta e complessa, e le sue funzioni non potevano essere spiegate compiutamente senza tener conto di tutta l’immensa trama di corrispondenze che avvolge, compenetra e rende coerente il Tutto. Da questo sapere e consapevolezza emergeva l’uso magico delle piante, un uso ben più esteso del semplice impiego come medicinali. In questo piccolo classico dell’esoterismo, apparso alla fine dell’Ottocento, il medico e rosacroce francese Emile Gilbert per la prima volta analizza le sostanze usate nella tradizione magica tenendo presente non soltanto l’aspetto scientifico, ma anche e soprattutto la natura “trascendente” delle sostanze vegetali in uso presso le comunità magiche. Nessun altro prima di Emile Gilbert aveva fatto alcunché di simile, e ben pochi l’hanno imitato, ancor meno con pari efficacia.

Emile Gilbert è stato un illustre clinico ed esoterista di profonda cultura, visse a Parigi tra il XIX e il XX secolo.

 

Il Diavolo

Il Diavolo

I riti, i sabba, gli esorcismi, tutti i segreti e i patti satanici

Autore/i: Carpi Pier

Editore: Editoriale Albero

pp. 224, Milano

Uscito, con le sue legioni infernali, da un lontano passato per arrivare sino a noi, ecco in questo libro il Diavolo, uno dei più grandi enigmi di tutti i tempi, anche di quelli che viviamo. In questo libro, il Diavolo viene raccontato sin dalle origini, con tutti i suoi diversi nomi, secondo i diversi popoli e le diverse religioni. Ecco dunque il re degli inferi ma anche il principe del mondo, con i suoi poteri, con i suoi riti, le sue tentazioni, le sue lotte con i santi, dai medievali patti con il Diavolo sino alle attuali Chiese, di Satana. Come evocare il Diavolo, come beffarlo, ’. come esorcizzarlo, tra maghi, papi, streghe, inquisizioni eroghi? Chi è veramente il Diavolo, che il Papa ha definito essere vivente, fonte di ogni male, ancora oggi? Chi era nel buio dei primi secoli, nelle incarnazioni degli dèi pagani, e chi è oggi? Come fare un patto con lui, o come combatterlo. Questo libro dice tutto sul Diavolo, dall’antichità a oggi, dando risposte definitive alle inquietanti domande di sempre. E ci si accorgerà che il Diavolo è sicuramente molto meno brutto dei suoi detrattori di ieri e di oggi.

I Demoni e l’Uomo

I Demoni e l’Uomo

«Il percorso del labirinto per raggiungere i poteri»

Autore/i: Garland Francis

Editore: Editrice Atanòr

pp. 116, Roma

Chi riuscirà a percorrere il labirinto, a forzare la porta, ad entrare nel palazzo otterrà immensi poteri. Questa è stata la speranza e l’illusione degli uomini «pensanti», dall’antichità al rinascimento, dalla tradizione cinese ed ebraica all’esoterismo cristiano. La storia, agile e precisa, del «tentativo di costruzione di un ponte» tra il finito e l’Infinito, per partecipare dell’Eternità.

L’Astrologia

L’Astrologia

Come interpretare gli influssi degli astri per conoscere il destino degli uomini

Autore/i: Le Scouézec Gwen

Editore: I libri di Gulliver

traduzione di Jean L. Morino.

pp. 192, nn. ill. b/n, Ospedaletto di Rimini

Uno sguardo d’insieme sui contenuti e sulla tecnica della più antica delle scienze, tramite fra l’uomo e le energie cosmiche, chiave dei loro segreti messaggi.

Poche discipline sono state discusse, nella storia del pensiero, quanto la «scienza degli astri»; e proprio l’essere sopravvissuta a polemiche e fraintendimenti, nel corso di tremila anni, fa di questa antichissima arte uno dei capisaldi – se non l’espressione più viva e attuale – della conoscenza divinatoria.
Di più, il recente «revival» dell’interesse per l’astrologia sta a dimostrare che anche gli uomini dell’età industriale, come i loro antenati egizi e caldei, sanno percepire l’influsso che gli astri esercitano sui grandi eventi della storia come sulla vita quotidiana di ciascuno.

 

Il Discorso dell’Odio

Il Discorso dell’Odio

L’Islam, l’America, gli ebrei, le donne: la strada dell’odio è lastricata di buone intenzioni

Autore/i: Glucksmann André

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, prefazione dell’autore, traduzione di Franca Genta Bonelli

pp. 262, Casale Monferrato (AL)

Il coro del politicamente corretto dice: l’odio con la O maiuscola non esiste. Chi vi punta il dito trascura i veri problemi: disgrazie, frustrazioni, offese. Al più riguarda alcuni Mostri. Così, ogni volta che appare si finge di cascare dalle nuvole. E quelli che testardamente vogliono morire idioti, intonano l’eterna solfa del “com’è possibile che nel ventunesimo secolo accadano cose simili?”. Già, perché intanto l’odio se ne frega. Esplode, radicale, e fa tabula rasa, anche a costo di sfociare in un sentimento suicida. Fiorisce. Divampa. Attraversa il pianeta e ci traghetta dall’età della bomba H a quella delle bombe umane. New York, Madrid, Beslan: il desiderio di distruzione prolifica ora che la gestione del potere e del terrore non è più regolata da un confronto tra superpotenze. Questa è l’epoca dell’odio “fai da te”. Perché l’odio è la risposta perfetta, un discorso che soddisfa tutte le domande, che ignora i fatti, e vede in ogni ostacolo l’effetto di un complotto. Odio, dunque esisto. Se le cose vanno male, non cercate altrove. La spiegazione è preconfezionata: è colpa del sesso, di chi ha la grana, dei malvagi imperialisti. Dichiarando guerra alla donna che mi turba, agli ebrei che imputridiscono l’umanità, all’America che fomenta il caos, l’odio si veste delle migliori intenzioni. Investe la nostra intimità. Ci interroga sulle ragioni che ci fanno vivere. E il suo fracasso pretende di essere guardiano della nostra pace.

Dictionnaire de la Franc-Maçonnerie

Dictionnaire de la Franc-Maçonnerie

Autore/i: Ligou Daniel

Editore: PUF – Presses Universitaires de France

première édition.

pp. X-1302, Paris

Qu’est-ce que la franc-maçonnerie? Qu’est-ce qu’un franc-maçon? S’agit-il de sociétés secrètes, de mouvements d’entraide, de solidarité fraternelle?
Quelle est l’influence des francs—maçons dans la société et dans l’Etat? Comment un profane devient-il un initié? Quelles relations la francmaçonnerie peut-elle entretenir avec les Eglises?
Qu’est-ce qu’une obédience? Qu’est-ce qu’une loge?
Pourquoi les francs-maçons ont-ils provoqué tant de haines, de calomnies, d’inquiétudes? Toutes ces questions et bien d’autres parsèment la moindre discussion sur l’univers maçonnique.

L’ambition de ce dictionnaire est principalement d’opposer à la rumeur, à la passion, à l’ignorance, les certitudes de la synthèse et de la référence.
Les notions, les personnages, les coutumes sont présentés d’une manière exhaustive et rigoureuse. Les pays dans lesquels vit et travaille une franc-maçonnerie active sont étudiés. Les biographies des maçons les plus illustres font l’objet d’articles. Les polémiques sont écartées au profit d’une diversité qui reflète la multiplicité des sensibilités ou des approches, c’est-à-dire la richesse des obédiences.
Le recours à l’interprétation historique interdit le danger d’un catalogue d’actualité. C’est le dictionnaire d’une franc-maçonnerie en idées et en actes.

Daniel Ligou, professeur à l’Université de Dijon, est l’auteur de nombreux travaux qui font autorité sur la franc-maçonnerie.

Spiritismo…

Spiritismo…

Illusione o realtà?

Autore/i: Ferraro Alfredo

Editore: Fratelli Melita Editori

seconda edizione, prefazioni dell’autore, presentazione di Piero Cassoli.

pp. 384, nn. ill. b/n, Genova

Quando la prima edizione venne stesa, l’autore si autogiudicava equidistante fra spiritisti e antispiritisti. In questa seconda edizione è stata aggiunta una «Terza Parte», in cui egli parla dell’evoluzione della sua filosofia. Una filosofia non speculativa ma concreta elaborazione di incredibili esperienze personali.
Non si può dire che le conclusioni sfocino nello spiritismo e nemmeno nell’antispiritismo: si tratta, infatti, di qualcosa di «diverso» che potrebbe far diventare «diversi» sul piano spirituale, i lettori che leggeranno meditando, sapranno comprendere.
Alfredo Ferraro, n. a Brescia (1916) e laureato in fisica all’Università di Bologna, pubblicista, è autore anche di opere tecniche. In relazione alle sue esperienze paranormali, ha già dato alle stampe i seguenti titoli: Identificazione spiritica, conferme e utopie; Indifferente alla morte, esperienze laiche di un fisico; Le sedute di Millesimo, un’impossibile storia vera e Ultraparapsicologia, sopravvivenza oltre la morte.

Sono Stato Imperatore

Sono Stato Imperatore

L’Affascinante autobiografia dell’«ultimo imperatore» della Cina

Autore/i: Pu Yi

Editore: Bompiani

prefazione e cura di Francesco Saba Sardi.

pp. 288, 1 tavv. b/n f.t., Milano

Amara confessione di un uomo, Aisin-Gioro Pu Yi, ultimo sovrano della Cina. Pu Yi, uomo debole e imperatore per burla, investito di poteri e responsabilità che era incapace di reggere, dopo essersi prestato a coprire i massacri e le depredazioni dei giapponesi si presta anche a “convertirsi” ed esce dal carcere nel 1959, utile simulacro, dimostrazione vivente della “superiorità” del regime comunista. Sono gli anni di Mao, ma quando sopraggiungerà la rivoluzione culturale l’ex imperatore ne verrà travolto senza capire nulla del senso della storia.

Bhagavadgītā

Bhagavadgītā

Autore/i: Anonimo

Editore: Adelphi Edizioni

a cura di Anne-Marie Esnoul, traduzione di Bianca Candian.

pp. 200, Milano

La Bhagavadgītā sta all’India come il Vangelo alla nostra civiltà.

«Per molti anni, non sono uscito di casa senza aver prima verificato se c’era, nelle mie tasche interne, come una chiave o una medicina d’urgenza, una mia minima edizione dell’adorabile Gītā» (Guido Ceronetti)

 

Il Vangelo Segreto di Maria

Il Vangelo Segreto di Maria

Un manoscritto, finora sconosciuto, rivela aspetti inediti della vita di Gesù e raccoglie le esperienze più segrete di Maria sua Madre

Autore/i: Martín Santiago

Editore: Edizioni San Paolo

premessa dell’autore, traduzione dallo spagnolo di Ada Jachia Feliciani..

pp. 248, Cinisello Balsamo (Milano)

Un antico manoscritto ritrovato in circostanze misteriose viene oggi reso noto dall’autore di questo volume. Il testo, eco di un’antichissima tradizione della Chiesa, raccoglie le esperienze della Vergine narrate da Maria in prima persona a san Giovanni, il discepolo che Gesù dalla croce le aveva dato come figlio per proteggerla. Attraverso questa abile “finzione letteraria”, l’autore riesce a dare nuova forza alla figura e alla personalità di Maria, donna coraggiosa, che ha amato e sofferto molto, che ha visto morire il suo unico Figlio ed è stata capace di superare la prova senza perdere la fede e la speranza. Santiago Martín, sacerdote, è nato a Madrid nel 1954. Laureato in biologia, teologia morale e giornalismo, dirige la sezione religiosa del giornale ABC e il programma Testimonio della televisione spagnola. Autore di diversi libri – fra i quali ricordiamo: El silencio de Dios, El suicidio de san Francisco, Las confesiones del joven Dios (ed. Planeta) – è pure fondatore di un’associazione cattolica, i Francescani di Maria, che si dedica al lavoro volontario e gratuito con ogni tipo di emarginati, presente già in sei nazioni.

Per Amore di Iside

Per Amore di Iside

Romanzo

Autore/i: Jacq Christian

Editore: Bompiani

prima edizione, traduzione di Sergio Claudio Perroni.

pp. 384, Milano

l romanzo è ambientato nell’Isola di Philae, VI secolo dopo Cristo. Isis, sacerdotessa di Iside, deve combattere una lotta impari contro un potente religioso, il vescovo Teodoro, che vuole vedere i templi di Philae rasi al suolo. Isis e il suo amato sposo Rabin lottano fra Riti sascri, pestilenze e maneggi subdoli del vescovo, fino alla loro tragica morte.

Trattato Pratico di Astrologia

Trattato Pratico di Astrologia

Autore/i: Barbault André

Editore: Casa Editrice Astrolabio

introduzione dell’autore, traduzione di Fabio Rugani.

pp. 332, ill. b/n, Roma

André Barbault, per quindici anni vicepresidente del Centro Internazionale di Astrologia, ha seguito a lungo la maturazione di questo trattato. Dopo aver praticato l’astrologia per più di vent’anni, dopo aver studiato migliaia di temi, pubblici e privati, dopo aver redatto numerosissimi studi – tra cui in particolare i dodici volumi della celebre collezione “Lo Zodiaco” – è giunto a quel grado di conoscenza che ha voluto qui esporre. Questo libro potrà innanzitutto esser letto da un principiante, che imparerà a trattare un tema, a toccare i tasti costituiti dai segni, settori, pianeti e aspetti, e poi a interpretarli secondo la tradizione. Gli esempi vengono forniti da temi storici, da Caterina de Medici a De Gaulle, passando per Napoleone. Il profano, lo scettico, l’avversario stesso, troveranno qui di che affilare le loro armi. L’astrologo li previene fornendo loro numerose obiezioni che egli stesso confuta pacatamente, senza passione. “Non bisogna attendersi dall’astrologia più di quanto non possa dare”, dice André Barbault, il quale vuole soltanto mostrare dove l’astrologia stessa sia insostituibile, dove debba tacere e dove la si deve giudicare “al lavoro”.

André Barbault, uno dei più autorevoli padri dell’astrologia moderna, è nato nel dipartimento della Yonne nel 1921. Vive e lavora a Parigi dove, già giovanissimo, si è interessato alla scienza degli astri, consacrando la sua vita alla ricerca della verità astrologica. Ha esplorato e sperimentato il suo rapporto con la psicoanalisi confrontando e verificando le relazioni esistenti fra le configurazioni astrali e i diversi avvenimenti collettivi e sociali. Al suo attivo si può enumerare una sconfinata produzione di libri tradotti in tutto il mondo. Per le edizioni Chiaraceleste ha scritto: I cicli planetari nella storia mondiale (2010) Il valore dell’Astrologia (2012).

 

 

Frida

Frida

Vita di Frida Kahlo

Autore/i: Herrera Hayden

Editore: La Tartaruga Edizioni

prologo dell’autrice, traduzione di Maria Nadotti.

pp. 320, nn. tavv. a colori e b/n, Milano

È scoppiata «la bomba Frida»? Alla fine del 1990 New York è tappezzata da manifesti che raffigurano i suoi quadri, Le mostre si susseguono. Un suo autoritratto viene venduto per oltre un milione e mezzo di dollari.
A Hollywood si girano film sulla sua vita. Improvvisamente da artista per pochi cultori è diventata un mito internazionale, quasi un feticcio.
Ma chi era veramente Frida Kahlo e perché si parla tanto di lei? Di se stessa diceva «Pensavano che fossi una surrealista, ma non lo ero. Non ho mai dipinto sogni. Ho dipinto la mia realtà» La realtà di una donna dalla bellezza magnetica e strana, piccola e fiera come un personaggio uscito dalla penna di Garcia Marquez, nata in Messico nel 1907 alla vigilia della rivoluzione e colpita a diciott’anni da un incidente che fa della sua vita un calvario di sofferenze fisiche. Ma anche un romanzo di passione politica, d’amore, di sofferta ricerca artistica. Sposata al grande muralista Diego Rivera, ammirata da Breton e da Picasso, che diceva a Rivera: «Né tu né io sappiamo dipingere una testa come Frida Kahlo».
Ha dipinto ossessivamente autoritratti e nature morte sensuali, visionarie e antropomorfiche, o inquietanti rivisitazioni delle sue sofferenze e delle sue cicatrici.
Un’autobiografia per immagini all’insegna di «un narcisismo trionfante come un carnevale». (Angela Carter)

Nell’apprile 1953, un anno prima di morire all’età di quarantasette anni, Frida Kahlo ebbe la prima importante retrospettiva messicana della sue opere pittoriche. La sua salute si era ormai talmente deteriorata che nessuno si aspettava di vederla all’inaugurazione. Ma alle otto di sera, un attimo dopo che le porte della Galleria d’arte contemporanea di Città del Messico si furono aperte per il pubblico, arivò un’ambulanza. L’artista, vestita del suo prediletto costume messicano, venne portata in barella fino al grande letto che già dal pomeriggio era stato installato nella galleria. Il letto era decorato come piaceva a lei, con fotografie del marito, il grande muralista Diego Rivera, e del suoi eroi politici, Malencov e Stalin. Scheletri di cartapesta pendevano dal baldacchino alla cui volta era stato fissato uno specchio che rifletteva il suo volto devastato eppure splendente di gioia. A uno a uno, duecento tra amici e ammiratori andarono a congratularsi con Frida, quindi formarono un circolo intorno al suo letto e si misero a intonare con lei ballate messicane che durarono fino a notte inoltrata.
L’occasione racchiude la carriera di questa donna straordinaria e ne rappresenta insieme il culmine. [..]

«Frida Kahlo, splendente ed eccentrica, avida di vita e di pittura, politicamente affascinata da Zapata, Trockij, Lenin, Mao, miscredente pia e violenta ribelle, animale che lei stessa sevizia con festoso accanimento, demone e angelo, sicario e vittima…» (Lee Vergine)

«La sua pittura è una bomba avvolta da un nastro di seta.» (André Breton)

Hayden Herrera è una storica dell’arte. Ha tenuto conferenze e curato mostre sull’arte sudamericana, ha insegnato alla New York University, ed è stata premiata con una borsa di studio Guggenheim. Ha scritto numerosi articoli e recensioni (Art in America, Art Forum, Connoisseur, e The New York Times), e diverse biografie di pittori. Dal suo Frida nel 2002 è stato tratto un film, diretto da Julie Taymor e con Salma Hayek nel ruolo della protagonista. Attualmente vive a New York.

 

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Prologo
La casa blu di Calle Londres
Infanzia a Coyoacan
La scuola nazionale di preparatoria
L’incidente
La colonna spezzata
Diego: il pricipe ranocchio
L’elefante e la colomba
Sposi novelli: la Frida tehuana
Gringolandia
Detroit: ospedale Henry Ford
Rivoluzionari nel tempio della finanza
Qualche piccola punzecchiatura
Trockij
Una pittrice in proprio
Questa pinchìsima Parigi
Ciò che l’acqua mi ha dato
Una collana di spine
Le seconde nozze
I mecenati, la politica e il riconoscimento pubblico
Il piccolo cervo
Ritratti di un matrimonio
Natura viva
Omaggio a Frida Kahlo
La notte sta scendendo sulla mia vita
Viva la vita
Ringraziamenti
Bibliografia scelta
Indice dei nomi

La società individualizzata

La società individualizzata

Come cambia la nostra esperienza

Autore/i: Bauman Zygmunt

Editore: Società Editrice Il Mulino

traduzione di Giovanni Arganese.

pp. 320, Bologna

Apatia politica, declino dell’uomo pubblico, ricerca affannosa di comunità, scomparsa della vecchia arte di costruire legami sociali, culto disperato del corpo: è quanto caratterizza le società contemporanee. Ma sebbene le conseguenze di tutto ciò – incertezza, ansie, senso del rischio – siano riconducibili a fattori strutturali, esse vengono vissute come tratti di esperienza squisitamente individuale. Una visione privatistica e un destino che possono essere superati, ci dice Bauman, guardando più lucidamente al modo in cui viviamo, ai confini socialmente definiti della nostra immaginazione e ambizione, alla natura fondamentalmente sociale delle nostre angosce personali.

Fuggito dalla Polonia in seguito all’invasione nazista, Zygmunt Bauman (Poznan 1925) dopo la guerra ritorna in patria e si laurea in sociologia a Varsavia. La sua dissertazione sul socialismo britannico, che per prima gli diede notorietà, nacque dalla sua permanenza alla London School of Economics. Ottimo conoscitore di Gramsci e di Simmel, dapprima marxista ortodosso, gli venne tolta la cattedra all’università in tempo di epurazioni, cioè nel 1968. Insegnò per un certo periodo all’università di Tel Aviv e poi a quella di Leeds.
È il creatore del concetto di società “liquida”: l’incertezza dei tempi moderni trasforma i cittadini in consumatori, smantellando ogni certezza conduce a una vita liquida sempre più frenetica e sempre più sottoposta all’esigenza di adeguarsi alla maggioranza per evitare l’esclusione dal gruppo. Muore il 9 gennaio 2017.

 

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Prologo: Vite raccontate e storie vissute
Parte prima: Come siamo
1. Ascesa e caduta del lavoro
2. Ordini locali, caos globale
3. Libertà e sicurezza: la storia incompiuta di un’unione tempestosa
4. Modernità e chiarezza: la storia di un idillio mancato
5. Sono forse il custode di mio fratello?
6. Uniti nella differenza
Parte seconda: Come pensiamo
7. La critica, privatizzata e disarmata
8. Il progresso: uguale e diverso
9. Usi della povertà
10. L’istruzione nell’età postmoderna
11. L’identità nel mondo in via di globalizzazione
12. Fede e gratificazione istantanea
Parte terza: Come agiamo
13. L’amore ha bisogno della ragione?
14. Morale privata, mondo immorale
15. I due fronti della democrazia
16. Violenza vecchia e nuova
17. Sugli usi postmoderni del sesso
18. C’è vita dopo l’immortalità?
Indice dei nomi