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Eterodossia e Controriforma nell’Italia del Cinquecento

Eterodossia e Controriforma nell’Italia del Cinquecento

Autore/i: Aubert Alberto

Editore: Cacucci Editori

pp. 212, Bari

Una sintesi della diffusione delle eresie protestanti nell’Italia cinquecentesca, sullo sfondo delle guerre che investono la penisola nella prima metà del secolo. Dall’esplosione del profetismo alla penetrazione del luteranesimo e del calvinismo, fino alla maturazione di dottrine ancor più radicali (anabattismo, antitrinitarismo) e alla nascita di nuove consapevolezze religiose che attraversano tutti gli strati della società e mettono in crisi il secolare assetto della Chiesa di Roma, provocandone una risposta allo stesso tempo repressiva e riformista. Le origini della Controriforma, colte attraverso la nascita dell’Inquisizione romana e la drammatica spaccatura ai vertici stessi dell’istituzione ecclesiastica tra un’ala «intransigente» ed una «moderata» negli anni del contrastato avvio e della conclusione del Concilio di Trento. E infine l’inizio del progetto controriformista di disciplinamento religioso e sociale. che trovò appunto nel Tridentino il suo punto di svolta e negli Ordini religiosi, in particolare nei Gesuiti, i suoi principali realizzatori.

Alberto Aubert (Roma, 1953) è associato di Storia moderna presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre. Ha pubblicato volumi e saggi sulla Controriforma, la tolleranza e sugli antichi Stati italiani.

Il Mito della Tavola Rotonda

Il Mito della Tavola Rotonda

La realtà storica di Re Artù e dei suoi cavalieri

Autore/i: Goodrich Norma Lorre

Editore: Bompiani

traduzione di Bruno Amato.

pp. 512, Milano

Chi era re Artù? Un potente sovrano che diede una svolta alla Storia, o una mitica figura volta nei veli della finzione poetica? La domanda ha tormentato per secoli gli storici, spesso ingannati da una serie di cattive traduzioni e da errori linguistici. Quasi tutti i documenti originali sono andati dispersi, venduti, bruciati. Quel che rimane è la suggestiva immagine di un re saggio e coraggioso che, insieme ai cavalieri della Tavola Rotonda, diede splendore a un’intera epoca. Oggi, dopo avere dedicato molti anni alle ricerche e alle indagini più accurate, Norma Lorre Goodrich offre la prima dimostrazione che Artù non era un eroe leggendario, ma un personaggio reale, rispondendo a tutti gli interrogativi degli studiosi e degli appassionati. Dove era situato Camelot, il regno di Artù? 11 comandante Lancelot ebbe un legame d’amore con la regina Ginevra? Dove si trovava Avalon, l’isola che compare e scompare sotto le acque? Da chi venne istituita la Tavola Rotonda, il nobile consesso dei cavalieri di Artù? La famosa spada di Escalibur è l’unico reperto del tesoro di Carlisle? L’innocente Perceval riuscì a trovare il castello del Santo Graal? Il mago Merlino fu davvero l’educatore del giovane Artù? Il mito della Tavola Rotonda rivela un nuovo e sbalorditivo aspetto dell’Alto Medioevo rendendo ancora più appassionante la realtà storica di Artù e dei suoi cavalieri. Perché la sua tesi sia assolutamente inoppugnabile, Norma Lorre Goodrich ha coordinato in un personalissimo sistema tutto il materiale esistente, e ha inoltre scoperto una serie di documenti storici e filologici che, da oltre un millennio, giacevano nel buio degli archivi.

Norma Lorre Goodrich è Professor Emeritus al Claremont College. È autrice di numerose opere di carattere storico tra cui Il Santo Graal (Tascabili Bompiani, 2000), Il mito di Merlino, Il mito di Ginevra, Priestesses, Ancient Myths e Medieval Myths.

La Caccia alle Streghe in Europa

La Caccia alle Streghe in Europa

Agli inizi dell’Età moderna

Autore/i: Levack Brian P.

Editore: Editori Laterza

prefazioni dell’autore, traduzione di Alberto Rossatti e S. Liberatore

pp. X-348, nn. ill. b/n, Bari

Psicosi, disagio sociale, superstizione: nell’Europa di età moderna divampa il terrore, divorante e ossessivo, delle streghe. Accusate di praticare malefici e di adorare il diavolo, bruciano sul rogo almeno in 45mila. Ma molte di più sono quelle processate e torturate da tribunali religiosi e civili. Perché questa mattanza? Chi erano le accusate? Chi gli accusatori?

«Il Diavolo, essendo venuto a prenderla per condurla al sabba, le dette un unguento nerastro col quale si strofinò la schiena, il ventre e lo stomaco. Poi, rivestitasi, uscì dalla porta e fu immediatamente sollevata in aria a grande velocità…»: è la confessione rilasciata sotto tortura da una vedova condannata a morte per stregoneria e satanismo nel 1617. D’altronde chi non confesserebbe tutto ciò che la commissione giudicante vuole sentire, pur di porre fine all’agonia? Nell’Europa moderna la convinzione che le streghe siano ovunque si diffonde a macchia d’olio. Si pensa che, riunite in sette segrete, cospirino contro la stessa civiltà cristiana. Una minaccia tanto grave esige una pronta risposta. La ‘caccia’ si scatena in grande stile.

Brian P. Levack insegna Storia all’Università del Texas di Austin. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Witchcraft and Magic in Europe: The Eighteenth and Nineteenth Centuries (con altri Autori, 1999); The Witchcraft Sourcebook (a cura di, 2004); The West: Encounters and Transformations (con altri Autori, 2004).

La Vita Spirituale dei Bambini

La Vita Spirituale dei Bambini

Autore/i: Coles Robert

Editore: Rizzoli

prima edizione, introduzione dell’autore, traduzione di Paola Frezza.

pp. 392, nn. tavv. a colori f.t., Milano

Che cosa pensano i bambini di Dio? Come si formano le loro convinzioni e abitudini religiose?
Quali parole usano quando «parlano con Gesù»? Che idea hanno dello spirito? Sono alcune delle domande alle quali risponde Robert Coles, pediatra e psichiatra infantile, in questo libro che è il frutto di trent’anni di studio sui bambini di varie regioni degli Stati Uniti e di molte altre parti del mondo: un’esperienza unica, che ha consentito a Coles di imparare a conoscere i bambini e soprattutto ad ascoltarli.
La ricerca ha avvicinato l’autore, negli anni, ai figli di tre grandi religioni, cristianesimo, islamismo, ebraismo, ma anche ai figli della laicità e della modernità: le tante voci che animano queste pagine esprimono – nella diversità di fede e di educazione religiosa e non – il medesimo bisogno di spiritualità, il desiderio profondo di cercare e trovare una finalità e un senso dell’esistenza. Sono le straordinarie voci di «giovani pellegrini», consapevoli che la vita è un viaggio a termine, ansiosi di darle un significato spesso con maggiore determinazione di quanto gli adulti siano disposti a fare.
Per Coles vi è una sovrapposizione naturale tra vita morale e vita religiosa: «Mi faccio domande su Dio, su chi è, se sia soltanto qualcuno che la gente ha inventato tanto tempo fa, e se è reale, e come pensa che noi dovremmo essere», dice una dodicenne di Boston.
Nel lavoro di registrazione e di analisi, ciò che interessa l’autore non è soltanto il modo con cui i bambini praticano o meno una data religione, o il legame che essa istituisce all’interno della comunità familiare o sociale; ciò che Coles vuole soprattutto far affiorare è che i bambini sono depositari di sentimenti reali e ben presenti nelle loro parole o nelle immagini che descrivono e interpretano Dio e il diavolo, l’inferno o il paradiso, la bontà o crudeltà divina. Sono sentimenti che testimoniano della persistenza della domanda del sacro: «Quando disegno il Signore», dice una bambina nera del Mississippi, «lo faccio proprio come un uomo grandissimo. E deve esserlo davvero, per spiegare come stanno le cose».

Robert Coles, medico e psicoanalista, si è dedicato alla psichiatria infantile iniziando a lavorare con i bambini a New Orleans nel 1960, nel quadro dell’assistenza psicologica e sociale contro il segregazionismo. Docente di psichiatria alla Harvard University, e collaboratore di numerose riviste, tra cui «The New Republic», «The New Yorker» e «The Atlantic Monthly». Tra le oltre cinquanta opere di cui è autore, particolare successo hanno riscosso i cinque volumi della serie Children of Crisis (1967-1978), per due dei quali gli è stato conferito nel 1973 il premio Pulitzer, e i due volumi The Moral Life of Children e The Political Life of Children (1986).

La Musica nel Mondo Antico

La Musica nel Mondo Antico

Oriente e Occidente

Autore/i: Sachs Curt

Editore: Sansoni Editore

prima edizione italiana, prefazione dell’autore, traduzione di Anna Mondolfi.

pp. XIV-340, 8 tavv. a colori f.t., 64 ill. b/n, Firenze

L’opera di Curt Sachs qui presentata apre – senza dubbio con la forza di un documento ineguagliabile nel campo degli studi storicomusicali – il ciclo della Storia della Musica inaugurato dalla Sansoni con la pubblicazione della Musica nel Medioevo di Gustave Reese.
Tra gli storici contemporanei che hanno affrontato i vasti e complessi problemi della musica nel mondo antico, Curt Sachs è certamente il primo che non si è limitato a studiare certi aspetti dei singoli paesi, Cina India o Grecia, ma ha abbracciato in una dinamica complessa e in una sintesi limpidissima tutti i diversi e multiformi stili nati nell’Oriente e nell’Occidente antico.
Questo affascinante scavo, che non ha eguali se non nelle grandi ricostruzioni archeologiche delle civiltà sepolte, ha reso palese come per migliaia di anni la musica abbia oscillato tra irrazionalità di forme primitive, senza sbocco, e razionalità di ricerca di nuovi tessuti e contenuti; come per strani parallelismi, civiltà del tutto separate tra loro si siano incontrate o abbiano percorso esperienze collaterali in questo campo: i greci e i giapponesi, gli europei e gli indiani nordamericani.
Curt Sachs ha così conferito più distinti contorni agli stili primitivi, più originali interpretazioni ai sistemi orientali, e prospettive del tutto nuove sulla musica greca, portando alla luce le profonde radici su cui poggia il fiorente tronco della musica occidentale.
L’opera si apre con un’ampia e articolata sezione dedicata alla musica primitiva, per poi prendere in esame le quattro grandi regioni del mondo antico: il Medio Oriente (Egitto, Sumer, Babilonia), l’Asia orientale (Cina, Giappone), l’India e la Grecia (con un capitolo dedicato a Roma); per concludersi con una disamina attenta sull’eredità greca nella musica islamica e sugli inizi della musica europea medievale.
Curt Sachs con questo libro ha dato al mondo il maggior lavoro e la più profonda analisi della protostoria e della storia antica nel campo della musica. Sostenuto da una cultura altrettanto ricca di erudizione filologica quanto di profondità di pensiero e di chiarezza di stile, egli ha compiuto qualcosa di più di un lavoro storico: ha ricostruito per noi e per le future generazioni la base per la conoscenza della musica di oggi, fornendo gli strumenti per l’interpretazione della nostra civiltà musicale e per lo sviluppo della musica del futuro.

Una profonda cultura artistico-letteraria, formatasi presso il Collège Français di Berlino, fu alla base degli studi di Curt Sachs.
Dopo essersi laureato con una tesi sulla scultura fiorentina del XV secolo, egli si orientò verso l’investigazione della storia degli strumenti musicali: in un’opera monumentale Sachs pose le prime salde basi a questo settore dell’attività umana fino allora inesplorato.
Già queste ricerche sarebbero di per sé sufficienti a fare di Sachs un musicologo d’eccezione: il suo capolavoro in materia resta il libro Geist und Werden der Musikinstrumente, ove gli strumenti sono considerati come simboli della cultura umana attraverso il tempo. Ma un uomo della capacità e degli interessi di Sachs non poteva limitarsi a questo solo campo d’indagine; così egli volse la sua attenzione alla cultura musicale dell’antichità, del Medioevo, del Rinascimento e dell’Età barocca. Il risultato di queste faticose ricerche, che richiesero molti anni di paziente lavoro, fu il volume qui presentato.
Sachs pubblicò in seguito un volume del tutto nuovo per gli studi musicologici: Rhythm and Tempo, indagine sistematica e storica degli impulsi motori e sensori e delle reazioni alla musica, uno studio cioè di carattere estetico e psicologico.
Tra le opere più notevoli dello studioso figurano inoltre: The Commonwealth of Art, Les Instruments de musique de Madagascar e Musik und Oper am Kurbrandenburgisohen Hofe.
Nato nel 1881, Curt Sachs insegnò nell’Università di Berlino dal 1919 al 1933, nell’Università di New York dal 1937 al 1953 ed in seguito alla Columbia University, tenendo contemporaneamente corsi presso il Queens College e l’Hunter College. La morte lo colse nel 1959. Postumo è apparso, nel 1962, il suo ultimo lavoro intitolato The Wellsprings of Music.

Taotl Tarocchi

Taotl Tarocchi

Tarocco Messicano

Autore/i: Anonimo

Editore: Viassone

il libretto è a cura di Alfonso Del Bello.

72 carte, libretto pp. 64 di istruzioni e di gioco in italiano, Torino

«La strana costituzione del mazzo di carte del Taotl, non poteva non indurre alla sua speculazione in senso divinatorio. Ricordiamo la composizione del mazzo:
13 carte di Fiori
13 carte di Cuori
13 carte di Picche
13 carte di Quadri
13 carte della serie dei Totem (colore giallo)
4 carte Chipetl (colore verde)
1 carta Dio Rosso
1 carta Dio Nero
1 carta Taotl, che è l’atout massimo.[..]»

(dal libretto allegato di Alfonso Del Bello)

L’Uomo Medievale

L’Uomo Medievale

Il monaco, il cavaliere, il contadino, l’intellettuale, l’artista, il mercante, la donna, il santo, l’emarginato: l’affascinante mondo medievale attraverso le sue figure più significative.

Autore/i: Autori vari

Editore: Editori Laterza

a cura di Jacques Le Goff, traduzione di Maria Garin, Clara Castelli, Renzo Panzone.

pp. 432, Bari

Rispondendo all’invito della casa editrice, dieci autorevoli studiosi del Medioevo, coordinati da Jacques Le Goff, hanno delineato il profilo delle figure più significative dell’universo medievale – il monaco, il cavaliere, il contadino, il cittadino, l’intellettuale, l’artista, il mercante, la donna, il santo e l’emarginato: un viaggio affascinante attraverso l’Europa e lungo l’arco di mezzo millennio.
«A legittimare oggi l’evocazione di un uomo medievale – scrive Le Goff nel saggio introduttivo – sta il fatto che il sistema ideologico e culturale nel quale è inserito, l’elemento immaginario che porta in sé, impongono alla maggior parte degli uomini (e delle donne) di questi cinque secoli, chierici o laici, ricchi o poveri, potenti o deboli, delle strutture mentali comuni, degli oggetti simili di credenza, di fantasticheria, di assillo. Certo, lo statuto sociale, il livello d’istruzione, le eredità culturali, le zone geografico-storiche introducono delle differenze nella forma e nel contenuto di questi atteggiamenti culturali e psicologici. Ma a colpirci di più è ciò che hanno ed esprimono di comune».
Un libro ricco di scoperte e di suggestivi confronti con il modo di essere dell’uomo di oggi.

Jacques Le Goff (Ecole des Hautes Etudes, Parigi), è stato tra i massimi storici del Medioevo. La lista delle sue opere e dei riconoscimenti internazionali ricevuti è impressionante. Per Laterza ha diretto la collana “Fare l’Europa” e ha pubblicato la maggior parte dei suoi libri..

Giovanni Miccoli (Università di Venezia).

Franco Cardini (Università di Bari).

Giovanni Cherubini (Università di Firenze).

Jacques Rossiaud (Università di Lione).

Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri (Università di Milano).

Enrico Castelnuovo (Università di Pisa).

Aron Ja. Gureviè (Università di Mosca).

Christiane Klapisch-Zuber (Ecole des Hautes Etudes, Parigi).

André Vauchez (Università di Parigi X).

Bronislaw Geremek (Varsavia).

Antiche Fiabe Cinesi

Antiche Fiabe Cinesi

Autore/i: Autori vari

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione, versione italiana e cura di Edi Bozza.

pp. 192, Milano

Nonostante l’aperto disprezzo della cultura ufficiale e accademica, la letteratura “minore” è stata per due millenni ed è ancora l’unica espressione culturale possibile per la stragrande maggioranza del popolo cinese, per il quale la lingua scritta, con i suoi complicati e numerosissimi ideogrammi, è a tutt’oggi inavvicinabile. Costituita da fiabe e racconti di magia, poesie e canzoni, aneddoti e proverbi, leggende e storie in cui avvenimenti realmente accaduti o situazioni di vita quotidiana si fondono con l’elemento fantastico, tale letteratura orale nasce spontanea “nel popolo” per mano di anonimi autori e vive, sempre rinnovandosi e arricchendosi, attraverso la bocca dei narratori (cantastorie, saltimbanchi da fiera e attori dei teatri popolari).
Questo sterminato e affascinante patrimonio letterario e ancor oggi praticamente sconosciuto al di fuori della Cina: Antiche fiabe cinesi raccoglie quattordici di questi piccoli capolavori di eccezionale vitalità, che hanno resistito nel tempo a tutte le intemperie e le disgrazie che insidiano la vita delle opere d’arte.

Mille e una Luna

Mille e una Luna

Storie fantastiche e fantascientifiche di tutti i tempi

Autore/i: Autori vari

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

a cura di Paola Francioli e Lia Volpatti.

pp. 336, Milano

Luglio 1979: sono passati dieci anni dallo sbarco dell’uomo sulla Luna. Un avvenimento straordinario e insieme la fine di un sogno durato duemila anni e che da duemila anni trovava espressione nella letteratura. Questo libro si propone di riscoprire, nel dipanarsi di un immaginario e lunghissimo conto alla rovescia, attraverso una serie di testi, ancora tutti molto godibili, come vari scrittori hanno, nei secoli, immaginato il raggiungimento della Luna.
Dal fantasioso e ironico Luciano di Samosata all’avveniristico e sarcastico Cyrano de Bergerac, dallo scientifico Keplero all’assurdo e paradossale Raspe, dal grottesco e pignolo Poe ai fantascientifici e poetici Heinlein, Clarke e Anderson, e una serie ininterrotta di trovate, di situazioni fantastiche, umoristiche, “futuribili”, legate tutte da un comune denominatore che è quella inesauribile carica eroica dell’uomo che ha sempre fatto da propellente ai “folli voli”.
E ripercorrere questo itinerario fantastico oggi, quando l’evento forse più spettacolare della storia dell’umanità sembra quasi dimenticato, ha senso proprio contrapponendo il fantastico-poetico alla realtà del fatto di cronaca e ha il significato di una ricerca delle radici di un sogno e di una aspirazione connaturata con l’uomo stesso.

Un Esorcista Racconta

Un Esorcista Racconta

Autore/i: Amorth Gabriele

Editore: EDB – Edizioni Dehoniane Bologna

presentazione di Candido Amantini.

pp. 252, Roma

Se tutto mi va male (la salute, gli affetti, il lavoro) ho una qualche maledizione? Come ci si difende dal demonio?
Se uno è posseduto è per colpa sua? Quali sono i segni della presenza diabolica? Esistono le fatture, i malefici, il malocchio? Come ci si libera?
Un esorcista racconta è frutto di esperienza diretta e ricco di esempi; risponde a queste e ad altre domande attraverso un’ordinata esposizione di tale materia.
La pratica dell’esorcismo, in auge fino a un secolo fa, sta attraversando presso i cattolici un periodo di crisi che coinvolge teoria e pratica, gli studi dei teologi e la pastorale diocesana. È lasciato così campo libero agli imbroglioni, ai maghi, ai cartomanti.
Queste pagine vanno contro corrente, ma sono in linea con l’insegnamento della Bibbia, del Magistero, della sana Tradizione. E invitano a provvedere alle necessità di tanti sofferenti che chiedono di essere aiutati.

Don Gabriele Amorth è nato a Modena nel 1925; laureato in giurisprudenza, è sacerdote della Pia Società San Paolo. Giornalista noto per i molti articoli pubblicati su Famiglia Cristiana, è ancor più conosciuto per la direzione del mensile Madre di Dio e per i suoi articoli mariani. Autore di vari libri, quattro dei quali sulla Madonna. È membro della Pontificia Accademia Mariana Internazionale. Attualmente esercita il ministero di esorcista nella Diocesi di Roma per mandato dal Card. Vicario Ugo Poletti.

La Guerra dei Cent’Anni

La Guerra dei Cent’Anni

Eserciti e società alla fine del Medioevo

Autore/i: Allmand Christopher

Editore: Garzanti Editore

traduzione di Vittorio Beonio Brocchieri.

pp. 276, 3 cartine b/n, Milano

Per più di un secolo, dal 1300 al 1450 circa, Francia e Inghilterra si fronteggiano in una guerra aspra e logorante: al centro della contesa, la corona francese, rivendicata, in nome di pretese consuetudini dinastiche, dai re d’Inghilterra. Il fitto incedere degli avvenimenti, puntualmente registrato nel corso di una narrazione tesa e avvincente, diviene occasione per indagare in profondità e nelle sue molteplici valenze il fenomeno della guerra nel tardo Medioevo.
Al di là degli ambiti militari, politici e diplomatici, la guerra si configura come evento totale che interessa la società nel suo insieme. Induce inoltre a interrogarsi sugli ambivalenti effetti prodotti sull’esistenza degli uomini: di chi ne subiva le conseguenze alla stregua di calamità naturali o, al contrario, di chi ne faceva la principale fonte di sostentamento quando non addirittura la piattaforma per sorprendenti scalate sociali.
Spia privilegiata dei processi che accompagnano in Francia come in Inghilterra la formazione del moderno stato nazionale, la guerra dei Cent’Anni viene così rappresentata nel a più complessa trama di una storia globale.

Christopher Allmand, nato in Inghilterra nel 1936, insegna storia medievale all’Università di Liverpool. I suoi studi vertono sulla Francia del Medioevo.

Un’Introduzione allo Dzog-Chen

Un’Introduzione allo Dzog-Chen

Risposte a sedici domande

Autore/i: Norbu Namkhai

Editore: Shang-Shung Edizioni

prefazione dell’autore, traduzione dal tibetano, note e cura di Adriano Clemente.

pp. 128, ill. b/n, Arcidosso (GR)

«L’insegnamento Dzog-chen (rDzogs chen), la “totale perfezione”, è la trasmissione di una conoscenza dello stato primordiale dell’Individuo, aldilà di un’identità razziale, religiosa o filosofica».
Namkhai Norbu, maestro ed eminente personalità dell’insegnamento Dzog-chen, ha scritto questo libro sulla base di risposte date a discepoli nel corso degli anni 1975-1976.
Alle domande, poste sia da praticanti occidentali che da un praticante tibetano, l’Autore risponde in maniera chiara ed esauriente, avvalendosi delle sue capacità di studioso e della sua grande esperienza di maestro.
Il libro costituisce perciò una valida introduzione a questo antichissimo insegnamento, con ricchezza di fonti, citazioni, spiegazioni e consigli su aspetti della pratica.

Namkhai Norbu è un maestro di Dzog-chen conosciuto in tutto il mondo, oltre che uno studioso di grande fama.
Le sue numerose pubblicazioni sono edite in diverse lingue occidentali ed orientali.
Nato in Tibet nel 1938, dopo varie esperienze di studio e di pratica sotto la guida di insigni maestri, viene invitato in Italia da Giuseppe Tucci nel 1960 come collaboratore dell’I.S.M.E.O. a Roma.
Dal 1964 insegna Lingue e Letteratura Tibetana e Mongola presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli.
Nel 1976 inizia a trasmettere la conoscenza dell’insegnamento Dzog-chen ad alcune persone interessate, spontaneamente riunitesi intorno a lui.
Oggi i suoi discepoli formano la “Comunità Dzog-chen” che sì estende in tutto il mondo e la cui sede in Italia si trova in Toscana, ad Arcidosso, vicino al Monte Amiata.
Da diversi anni, Namkhai Norbu tiene seminari sullo Yoga, l’Astrologia, la Medicina Tibetana e ritiri di pratica ed insegnamento Dzog-chen in molti paesi.

Magnetoterapia

Magnetoterapia

Come eliminare il dolore e combatterne le cause con le proprietà terapeutiche dei magneti

Autore/i: Lawrence Ron; Rosch Paul; Plowden Judith

Editore: Armenia Editore

traduzione di Bruna Bracco.

pp. 288, ill. b/n, Milano

Milioni di persone in tutto il mondo hanno adottato la magnetoterapia per eliminare alla radice il dolore o per lenire le sofferenze. Questo libro, scritto dai due maggiori esperti mondiali sull’argomento, ci aiuterà a comprenderne la ragione. Scopriremo così gli strabilianti benefici dei magneti:

  • nella cura dell’artrite e delle affezioni generate dallo stress;
  • nell’alleviare la sindrome del tunnel carpale;
  • nel promuovere una rapida guarigione;
  • nell’assicurare un sonno ristoratore, nell’attenuare la fatica e altro ancora…

Gli autori descrivono con dovizia di particolari le tecniche terapeutiche: i tipi di magneti da impiegare, dove e come applicarli a seconda del tipo di malattia; un’attenzione particolare viene riservata alle ultime scoperte nel campo, ancora relativamente sconosciute.
Un volume avvincente per conoscere una nuova terapia di sicuro avvenire, che elimina il dolore alla radice e ne combatte le cause consentendo di evitare spiacevoli effetti collaterali.

Viandanza

Viandanza

Il cammino come educazione sentimentale

Autore/i: Nacci Luigi

Editore: Editori Laterza

pp. 148, Bari

Luigi Nacci, fondatore del Festival della Viandanza ed esperta guida della Compagnia dei cammini, ci accompagna in un viaggio emozionante lungo i due percorsi frequentati da secoli dai pellegrini d’Europa: la via per Santiago e la via Francigena.
Un tempo la via Francigena e la strada per Santiago erano attraversate da viaggiatori che perpetuavano una secolare tradizione religiosa, quella del pellegrinaggio nei luoghi santi.
Oggi è esploso un fenomeno nuovo, per numeri e per significati: negli ultimi 10 anni oltre 110 mila italiani hanno percorso a piedi la via per Santiago. In costante crescita è anche il dato di presenze sulla via Francigena. Migliaia e migliaia di nuovi pellegrini si mettono in cammino non per trovare Dio ma per trovare risposte nuove a domande antiche. Quelle antiche vie – che costituiscono la memoria profonda di un continente – parlano, incitano a ricordare, ci raccontano quello che siamo stati e come potremmo essere. Questo libro è per loro: per tutti coloro che hanno fatto il cammino, o lo faranno, per sognare a occhi aperti e in pieno giorno un’altra vita.
Sullo sfondo dei paesaggi che incastonano le più antiche strade d’Europa, scopriamo in compagnia di Luigi Nacci un altro modo di stare al mondo: il pane si divide, le porte non si chiudono, le cose di cui si ha bisogno sono poche, le relazioni non sottostanno al potere e al denaro, ogni gesto è gratuito e ogni speranza ha di fronte a sé una strada aperta. Il cammino vero, quello lungo che affatica e sfianca e consuma, è anche un viaggio in cui emergono con forza inaudita sentimenti profondi: paura, spaesamento, nostalgia, disillusione ma anche umiltà e allegria. La viandanza diventa uno straordinario modo per conoscere anche se stessi.
Il libro si inserisce nel fortunato filone che annovera negli ultimi anni successi editoriali come Andare a piedi. Filosofia del camminare di Frédéric Gros (Garzanti), Il mondo a piedi. Elogio della marcia di David Le Breton (Feltrinelli) e Le antiche vie. Un elogio del camminare di Robert Macfarlane (Einaudi).

«Quando si è stati pellegrini, viandanti, forestieri, clandestini o nomadi una volta, lo si è per sempre. Non possiamo tornare alle nostre vite ordinarie e sprangarci in casa. Possiamo farlo per un po’, ma poi, se continuassimo, impazziremmo. Perché se tenessimo le porte chiuse, rinnegheremmo la polvere e il fango in cui abbiamo sognato ad occhi aperti. E non c’è niente di peggio che tradire un sogno.»

Luigi Nacci è poeta e scrittore. Ha pubblicato volumi di versi e un saggio di critica letteraria. Suoi testi e interventi sono apparsi su testate giornalistiche, blog e in antologie. Gli piace considerarsi un viandante. Ha ideato il Festival della Viandanza e ha messo quella parola luminosa al centro della sua ricerca. Quando non viaggia a piedi da solo lo fa con i Rolling Claps, gruppo che ha creato per riscoprire le antiche vie, oppure come guida della Compagnia dei Cammini. Il suo ultimo libro è Alzati e cammina. Sulla strada della viandanza (Ediciclo 2014, vincitore del Premio L’Albatros-Città di Palestrina per la letteratura di viaggio).

Miti Pellerossa

Miti Pellerossa

Autore/i: Bierhorst John

Editore: TEA – Tascabili degli Editori Associati

edizione italiana a cura di Franco Meli.

pp. 288, 16 ill. b/n, Milano

«Anziano, o Capo, creò la terra da una donna, e disse che ella sarebbe stata la madre di tutto il popolo. Un tempo essere umano, la terra vive tuttora; ma ha subito trasformazioni e non la possiamo più riconoscere quale essere umano. Ciò nonostante, ella ha gambe, braccia testa, cuore, carne, ossa e sangue. I suolo è la sua carne; gli alberi e la vegetazione sono i suoi capelli; le rocce le sue ossa; e il vento il suo respiro. Ella giace distesa e noi viviamo su di essa…» Così narra un mito degli Okanagon, popolo Salishan dello Stato di Washington e della Columbia Britannica.

Una ricca antologia che illustra i tratti più caratteristici del vastissimo patrimonio di miti, leggende, narrazioni sacre e profane della cultura indiana d’America.

Metafisica delle Mestruazioni

Metafisica delle Mestruazioni

Autore/i: Carulli Antonio

Editore: Il Melangolo

pp. 104, Genova

Le mestruazioni rompono l’incanto, c’è poco da fare.
Non più che in un horror movie come Carrie. Lo sguardo di Satana di Brian De Palma poteva darsi un abbozzo di spiegazione della mestruazione, questo sangue rimosso dalla civiltà. Basta accennarvi perché cada un silenzio imbarazzato, un fastidio malcelato o l’invito maldestro e frettoloso a cambiare discorso. Che sia cosi, questo film ce lo conferma, sollevandoci da ogni dubbio, attribuendo il mestruo al diavolo più che a Dio. Epperò tutto ciò non è sufficiente: il film, pur con accenni all’altrove di questa storia, continua a muoversi nel perimetro per cui il mestruo è competenza del medico più che del filosofo. Questo libro aiuterà a riflettere sul fatto che tra le crura non vi sia solo l’universo nella sua indecenza primigenia, squadernato da Courbet, ma l’estinzione del mondo, il mistero della sua origine e della sua fine in uno. Il mestruo non ha con la morte un nesso meno stretto di quello che ha con la vita. Il Giorno del Giudizio Universale allora non necessiterà di schiere di angeli con la tromba, ma del climaterio che chiude le porte. Il giorno dell’Armaghedon sarà un giorno come tutti gli altri, come voleva Kafka, con le indisposte a fare la fila in bagno.

Antonio Carulli (Bari, 1983), filosofo e saggista. Per i tipi del melangolo ha pubblicato: De contempla (Dallo Schelling tardo), 2014; Oggettività dell’Impolitico. Riflessioni negative a partire da Walter Benjamin, 2013. Ha curato insieme ad altri il volume Caro misantropo (Napoli 2015), dedicato a Manlio Sgalambro.

Angeli e Arcangeli

Angeli e Arcangeli

Come pregarli per ottenere i loro doni

Autore/i: Haziel

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

premessa dell’autore, traduzione di Riccardo Mainardi.

pp. 254, Milano

Sono settantadue. Dominano gli elementi dell’acqua, del fuoco, dell’aria e della terra. Trasformano le energie cosmiche in forze interiori. Tutte le grandi religioni del mondo li chiamano «Angeli Custodi».

Fino a qualche anno fa queste conoscenze erano segrete. I nomi autentici degli Angeli, i momenti e le formule degli influssi angelici appartenevano alla scienza occulta, alla magia; secondo la Chiesa, contenevano poteri troppo particolari, che non era prudente rivelare. Ed è merito soprattutto di Haziel, se questo tabù è stato improvvisamente abolito: con la sua lunga esperienza di teologo e di cabalista cristiano, Haziel ha messo a disposizione del grande pubblico l’esatta geografia della dimensione angelica e gli strumenti necessari per orientarsi in una materia tanto affascinante quanto difficile e misteriosa.
In questo libro – che è il suo capolavoro – sono spiegate le caratteristiche dei settantadue Angeli Custodi e dei dieci Arcangeli, i modi in cui intervengono nella vita di ciascun individuo, i rituali con i quali si entra in comunicazione con le loro forze, e specialmente i loro legami con l’astrologia e con figure e fedi religiose apparentemente lontanissime dai nostri Angeli – come le divinità dell’Olimpo greco e la teoria della reincarnazione.
In realtà, nella scienza occulta non esistono limiti invalicabili, né tra le diverse fedi, né tra gli uomini e i mondi divini: e gli Angeli da sempre svolgono il loro compito di obbedienti messaggeri e di portatori di doni, attraverso tutti i confini che gli uomini avevano costruito per timore e per vecchie, ormai inutili superstizioni.

Haziel (François Bernard Termès, Gerona, Catalogna, 1927), illustre studioso cattolico della Cabala, firma i suoi libri con il nome di un Angelo, il cherubino Haziel. Ha scritto numerosi trattati di angelologia. Negli Oscar Mondadori ha pubblicato: Gli Angeli Custodi, Angeli e Arcangeli, Gli Angeli Planetari, Il grande libro dei sogni, Il Grande Libro delle Invocazioni e delle Esortazioni, Il nostro Angelo Custode, I poteri dell’Angelo Custode, Preghiere agli Angeli e Riti e preghiere per tutte le situazioni della vita.

Ricerche sui Fenomeni Ipnotici e Spiritici

Ricerche sui Fenomeni Ipnotici e Spiritici

Autore/i: Lombroso Cesare

Editore: et al.

saggio introduttivo di Giorgio Colombo, prefazione dell’autore.

pp. 416, ill. b/n, Milano

È il 1891 quando Cesare Lombroso incontra per la prima volta la potente medium napoletana Eusapia Paladino durante una seduta spiritica: colpi sul tavolo, tende che si gonfiano, toccamenti di mani, armadi in movimento e altre manifestazioni contrarie alle ’leggi della statica e della gravità’ lo convincono a intraprendere un viaggio nel mondo degli spiriti. È un aspetto trascurato dagli studiosi, eppure di questo dialogo con l’occulto, un mondo fatto di medium isteriche, simulacri, immagini strabilianti e doppi, Lombroso è stato uno dei rappresentanti più vivaci.
Ma come si coniuga il Lombroso positivista, medico e scienziato, con quello interessato al sonnambulismo e alle sedute medianiche? A cavallo tra Ottocento e Novecento, la Belle Époque aveva portato i successi delle grandi Esposizioni internazionali, dove trionfavano scoperte e brevetti: ma era una modernità monca, in risposta alla quale era scaturita una malattia creativa che rompeva con il progresso e rilanciava il ruolo necessario della fantasia e dei sogni. Inoltre, come afferma Giorgio Colombo nel suo saggio: “non si potrebbe capire lo spostamento di Lombroso verso le pratiche ipnotiche e spiritiche senza passare per il Teatro della Salpêtrière, attraverso il quale quelle modalità e rappresentazioni si erano diffuse ovunque”.
Così, all’inequivocabilità dei numeri, delle misurazioni e delle tabelle del Lombroso fautore della teoria del criminale-nato subentra un nuovo punto di vista: la minaccia costituita da pazzi e criminali, rompendo un equilibrio statico e improduttivo, si trasforma in virtù, in fonte di progresso. Tabelle e numeri diventano allora scarabocchi, esempi di scritture automatiche, immagini di ’fantasimi’.
Lungi dall’essere frutto di un indebolimento senile, Ricerche sui Fenomeni Ipnotici e Spiritici è una straordinaria e godibilissima testimonianza dell’intreccio tra atteggiamento scientifico e fascino del meraviglioso, ormai visibile al lettore odierno grazie alla distanza da teorie e ingenuità che non ci appartengono più.

Giorgio Colombo è autore del pionieristico volume La scienza infelice. Il museo di antropologia criminale di Cesare Lombroso (Boringhieri, Torino 1975).

I Canti di Sion

I Canti di Sion

Traduzione interlineare dei Salmi Ebraici su testo ebraico dell’Edizione Bagster & Sons, Londra

Autore/i: Anonimo

Editore: Arpa di David e dello Spirito

a cura di Gaetano Savoca, premessa dell’editore, premessa di Gaetano Savoca.

pp. 260, Messina

I Canti di Sion: fremiti e inni del cuore umano, in cui vibra lo Spirito di Dio.

– Con la Traduzione interlineare letterale dei Salmi ebraici, finalmente anche in Italia, ogni cultore della Parola di Dio potrà accostarsi al testo originale, tenerlo con se’ e leggerlo, e percepire più da vicino come il timbro dell’autore ispirato e Ispirante…

– L’immediata individuazione delle radicali e la semplicità delle norme grammaticali, qui delineate, rendono assai agevole la comprensione del testo biblico originale.

– Chi intende iniziarsi alla conoscenza della lingua sacra e proseguirla con costanza trova qui un mezzo semplice ed efficace.

“Se io fossi sacerdote, diceva Teresa di Lisieux, avrei studiato bene l’ebraico e il greco, per conoscere il pensiero divino quale Dio si è degnato esprimerlo nel nostro linguaggio”

I Misteri della Cattedrale di Chartres

I Misteri della Cattedrale di Chartres

Autore/i: Charpentier Louis

Editore: Edizioni L’Età dell’Acquario

traduzione dal francese di Marco Enrico Giacomelli.

pp. 216, nn. tavv. b/n f.t., nn. ill. b/n, Torino

Un uomo interroga una cattedrale, e il mistero di un sapere perduto si disvela a poco a poco.
La cattedrale di Chartres racconta davvero dei dolmen sotto i quali i druidi accoglievano i novizi per l’iniziazione? Attraverso i Templari e la sapienza dei Cistercensi, è forse l’erede delle piramidi e del Tempio di Salomone? È davvero «il Libro di pietra» nel quale i Fratelli costruttori fissarono le regole armoniche dell’Unità divina rivelata a Mosè sul monte Sinai?
Queste sono solo alcune delle domande che Louis Charpentier rivolge alla Cattedrale. E la Cattedrale risponde… che i Sapienti, ben prima di Galileo, sapevano che la terra è rotonda e nulla ignoravano dell’influsso del Cosmo sugli uomini. E risponde attraverso il più straordinario tentativo mai realizzato di sospingere gli uomini verso un livello di consapevolezza superiore, attraverso l’uso di proporzioni «giuste», di dimensioni «giuste», di armonie sonore e luminose «giuste». Da oltre quarant’anni questo libro è un grande classico del pensiero esoterico, un’introduzione preziosa a un mondo arcano e misterioso, che ancora vive dentro il più celebre «enigma di pietra» della nostra cultura.

Louis Charpentier è stato uno dei più grandi scrittori esoterici e della Tradizione. Giornalista, viaggiatore, scrittore ed editore, nei suoi libri ha trattato i segreti del passato con uno sguardo critico al capitalismo e alla società dei consumi.