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Libri dalla categoria Autismo

Cavallo Pazzo

Cavallo Pazzo

Lo strano uomo degli Oglala

Autore/i: Sandoz Mari

Editore: Rusconi Libri

traduzione dall’inglese di Donatella Tippett Andalò.

pp. 512, Milano

Cavallo Pazzo è una delle figure leggendarie della resistenza pellerossa. Uomo religioso e guerriero valoroso, sempre in prima fila in ogni battaglia, diventa nel 1876 (l’anno delle due grandi vittorie sul Rosebud e sul Little Big Horn) il capo supremo degli Oglala «ostili», cioè di quelli che vivono fuori dalle riserve e combattono gli invasori.
Ma proprio nell’autunno del 1876 inizia la controffensiva delle truppe federali per eliminare le ultime isole della resistenza indiana.
Nel maggio 1877 Cavallo Pazzo si arrende a Forte Robinson, impegnandosi a tutelare la sua gente. Ma il suo arrivo suscita gelosie fra gli altri Pellerossa e diffidenza fra i Bianchi. Accusato ingiustamente di tramare una rivolta, fu colpito da un soldato mentre cercava di fuggire.
Deposto sul pavimento di una squallida stanza, muore nell’ora in cui si muore, quando non è più notte e non è ancora mattina, dopo che in un soffio è giunto a dire: «Di’ al popolo che non può più contare su di me…».

La Gioia di Vivere

La Gioia di Vivere

Gli insegnamenti più belli del più geniale interprete dello spirito e della filosofia orientali – I grandi temi dell’esistenza: Dio, la coscienza, la personalità, il tempo, la reincarnazione affrontati con limpida chiarezza – Le semplici regole mentali per imparare ad amare la vita e a non temere la morte

Autore/i: Watts Alan W.

Editore: Casa Editrice Meb

traduzione di Enrica Viziale, le fotografie sono di Richard Bost, Mike Powers, Joseph Mc Hugh, Maria Demarest, titolo originale: The Essence of Alan Watts.

pp. 232, nn. fotografie e illustazioni b/n f.t., Torino

La figura – da quando è morto, nel 1973, ormai quasi mitica – di Alan Watts non ha certo bisogno di presentazioni. Filosofo.
pensatore, oratore, editore, prete anglicano, preside di facoltà, scrittore, conferenziere, teologo, professore egli racchiude in sè, con una splendida sintesi umanistica, ogni genere di conoscenza atta a penetrare sempre più a fondo nei grandi enigmi concettuali dell’umana esistenza.
Profondo conoscitore delle religioni, della filosofia e delle arti marziali d’Oriente – in special modo lo Zen, di cui è stato un interprete mirabile – Watts rappresenta uno splendido esempio di come la coriacea mentalità occidentale possa mallearsi poco a poco, adattandosi a quella, assai più elastica, orientale, apparentemente così lontana e distaccata.
Passo dopo passo in questo libro – l’ultimo ed in pratica il suo testamento spirituale – Watts guida il lettore con osservazioni chiare e pregnanti, con uno stile piano e quasi infantile, ad affrontare i grandi temi della vita, proponendo soluzioni e risposte meravigliose nella loro semplicità, degne di essere approfondite e sviscerate con un sentito impegno personale.

L’Impronta Divina nel Cosmo

L’Impronta Divina nel Cosmo

Il versante fisico, biologico, metafisico sullo sfondo teologico

Autore/i: Pino M. Rosaria

Editore: Il Fuoco – Edizioni Studium Christi

unica edizione, avvertenza dell’editore, prefazione dell’autrice.

pp. 152, Roma

Dalla prefazione:
“Il 22 novembre 1951, dinanzi alla Pontificia Accademia delle Scienze, Pio XII «metteva a raffronto i risultati della ricerca scientifica con il racconto biblico della creazione, notando come le risposte della scienza moderna concordino, sostanzialmente, con le prime pagine della “Genesi»,
Il volume XIII dei Discorsi e Radiomessaggi, p. 391, riporta il testo. Esso costituisce un solenne autorevole avvio ad un nuovo orientamento di ricerca, sottolineando che «i moderni cultori delle scienze (dell’universo) stimano l’idea della creazione dell’universo del tutto conciliabile con la loro concezione scientifica, ed anzi vi son condotti spontaneamente dalle loro indagini».
Pio XII concludeva: «La creazione nel Tempo, quindi, e perciò un Creatore: dunque Dio. È questa la voce, benché non esplicita e compiuta, che noi chiedevamo alla scienza e che la presente generazione umana attende da essa».
Una seconda voce autorevole levava nel 1968 Paolo VI e prendeva forma nella relazione presentata al Convegno su «Autorità e libertà nella conoscenza religiosa». Il Convegno era organizzato dalla Accademia Peloritana di Messina. Relatore il Prof. Alfredo Marranzini S. J., Segretario dell’Associazione Teologica Italiana e Professore nella Pontificia Facoltà Teologica «San Luigi» di Napoli.
Egli ribadiva che «la libertà e l’autonomia del teologo e dello scienziato sono intangibili, per quanto riguarda la scelta del metodo di specializzazione propria e l’uso della dimostrazione». Aggiungeva che «nel momento della ricerca non si è obbligati a partire dall’insegnamento del Magistero ordinario… ma i risultati della ricerca saranno sottoposti, piuttosto, allo studio della Chiesa, per vedere se può riconoscervi la propria fede».
La posizione assunta da Papa Giovanni Paolo II sin dagli inizi del brillante panorama dei suoi interessi, pur sempre pastorali, è sicuramente innestata nel pensiero di Pio XII e di Paolo VI.
La settimana precedente il primo Conclave dell’agosto 1978 L’Osservatore Romano riportava una sintesi delle speranze di Paolo VI quasi ad affidarle al suo Successore nella Cattedra di Pietro. Se i «trentatré giorni» furono solo il «germe» che avrebbe maturato in una stupenda serata di metà ottobre (allorché la luna veramente solare irradiava di splendore la cupola di San Pietro innanzi a tutto il mondo in attesa della fiamma dello Spirito che avrebbe eletto il Vicario di Cristo), oggi molti scienziati già volgono con speranza l’àncora della loro vita verso l’approdo alla soglia della Mente che assimila gli ideali dell’anima umana ad ogni livello per Confrontarli con le scienze divine.[…]”

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Avvertenza
Prefazione

CAPITOLO I
LA CREAZIONE DAL NULLA – IL RITMO, MESSAGGERO DIVINO DELL’IDEA, ARTEFICE DIVINO DELLA FORMA.
1) a) Indagine fisica delle correlazioni psicosomatiche mediante l’elettroencefalogramma
2) b) L’intuizione dell’Evangelista Giovanni
3) c) La Parola come Ritmo

CAPITOLO II
L’UNITRINITARIETÀ NELLA CREAZIONE

4) a) La costante universale, cioè il «quantum d’Azione» definita,
dai fisici e dai matematici, «granulo unitrinitario»
5) b) Il granulo unitrinitario, considerato dalla scienza come «elemento ineliminabile della nostra concezione del mondo»
6) c) L’asimmetria forzosa unilaterale legge cosmica, non più solo
a livello biologico, ma anche a livello fisico

CAPITOLO III
I RAPPORTI PSICO-SOMATICI
7) a) Prodromi di una nuova mentalità scientifica che presente – nel «quantum d’Azione – il sostrato comune della psiche e del soma
8) b) Il Ritmo-Funzione, impulso morfogeno universale
9) c) I campi di forze, fisici e psicobiologici

CAPITOLO IV
LA MORFOGENIA = OPERAZIONE DEL PENSIERO?
10) a) La nuova metodologia conoscitiva, risalente specularmente il metodo creativo divino
11) b) La Relatività nei riflessi sub-microscopici fisico e biologico
12) c) La «psicologia dlle forme»

CAPITOLO V
L’EVOLUZIONE SULLO SFONDO DEL RITMO
13) a) Il soma, ramo tardivo della psiche?
14) b) Armand Gauthier (1885): «La materia è il supporto transitorio e non necessario del Ritmo»
15) c) Ernst Haeckel (1880): «Ciò che si trasmette, di generazione in generazione è unicamente la forma del movimento ondulatorio»

CAPITOLO VI
AZIONE MORFOGENA DELLE VIBRAZIONI MECCANICHE
16) a) Doniselli: Attitudine delle molecole a vibrare secondo dati periodi
17) b) Laville: Importanza dell’elicoide nell’economia dei viventi
18) c) Dognon e Biuncani: Azione morfodistruttrice degli ultrasuoni
19) d) Laville: L’organismo è un risuonatore tra due gruppi di vortici
20) e) Pirovano: «Un ritmo non può creare tuttavia la materia:la può modificare. animare di moti, intaccare, anche annichilire: creare, no!». Necessità di postulare un Ritmo esocosmico,
creativo e reggitore del cosmo

CAPITOLO VII
LA RECIPROCA DEMOLTIPLICAZIONE DELLE FREQUENZE ELETTROMAGNETICHE E VIBRATORIE IN BIOLOGIA.
21) a) Ronchi-Mzmfredi: Lo sfruttamento delle frequenze-differenza in biologia
22) b) RonchiManfrediz L’ottava vibratoria ottico-acustico-fonetica è una conquista biologica

CAPITOLO VIII
LA FUNZIONE CREA L’ORGANO, PERCHÉ ESSO RICREI LA FUNZIONE
23) a) Vasco Ronchi: Che cosa è la funzione?
24) h) Il ritmo psiche, operante come funzione, crea nel soma il suo organo…
25) c)  che permetterà alla funzione di manifestarsi

CAPITOLO IX
FILAMENTI DIVINI NELLA PSICOLOGIA UMANA
26) a) La propagazione dello stimolo vibratorio per contiguità
27) b) La percezione, fenomeno trinitario
28) c) Dalla reazione percettiva, alla reazione proiettiva: la fonetica
29) d) Doniselli: Il vertice morfo-strumentale della creazione divina
30) e) Il radio-comando negli esperimenti di Delgado a Yale
31) f) Dalle labbra dell’infante inizia la cooperazione umana all’opera divina

CAPITOLO X
LA SELEZIONE OPERATA DAL PENSIERO?
32) a) La legge delle alternanze di dominanza e recessività
33) b) Doniselli: La psicologia come scienza dello spirito e della natura
34) c) La dominanza fisica sulla recessività psichica
35) d) Evoluzione: contemporaneità di leggi contrastanti

CAPITOLO XI
I RAPPORTI COSMO-NATURA
36) a) Colomba: L’evoluzione organica considerata in parallelo al concetto cristallografico di fase
37) b) Colomba e Piccardi: Funzione ordinatrice delle energie naturali e dominanti
38) c) Piccardi: Mediante il Ritmo, i regni della Natura sono in rapporto col cosmo: LA VITA È FIGLIA DEL COSMO
39) d) L’inserimento dei ritmi: spiraglio per la comprensione dei rapporti cosmo-natura e psiche-soma?
40) e) L’ondo-corpuscolarità della luce: ritmo-seme dei rapporti psicosomatici?

CAPITOLO XII
IL FINALISMO EMERGE E AFFONDA LE RADICI NEL DETERMINISMO RIDOTTO ALLA RECESSIVITÀ
41) a) Pirovano: L’impulso morfogeno affonda le radici nel passato deterministico e si proietta nell’avvenire finalistico
42) b) La asimmetria e le conseguenze funzionali
43) c) Importanza del fattore idrodinamico nella stereofisica e nella stereochimica
44) d) Le manifestazioni cicliche delle leggi edificatrici del cosmo: rivelatrici di finalismo?
45) e) Le recessioni e dominanze che si esprimono nel versante temporale si affermano – spazialmente – come asimmetrie. Loro finalismo

CAPITOLO XIII
IL RITMO PSICO-MORFOGENO
46) a) Laville: Non soltanto la cellula vibra, ma vive e si sviluppa per l’intreccio di queste vibrazioni
47) b) Le forze in movimento espressione di finalismo: necessità di accettare il Ritmo come espressione e determinatore della funzione
48) c) Interpretazione necessariamente finalistica delle tappe del determinismo intravvedute nei sistemi ciclici
49) d) La creazione sta a Dio, come l’organo sta alla funzione che lo ha generato

CAPITOLO XIV
RAPPORTI RITMICI E INTERFERENZE PSICO-BIOLOGICHE
50) a) Ancora sugli accorgimenti biologici per ridurre le frequenze elettromagnetiche all’ottava acustica
51) b) La creazione è un concetto mosso da un fine
52) c) Il cosmo in funzione della vita fisica e psichica
53) d) La morfologia, inorganica e organica, sembra costituire la diagonale, cioè l’impronta ereditaria delle forze micro e macro-cosmiche, creatrici come causa seconda

CAPITOLO XV
LA CRISTALLIZZAZIONE DI FASE FORMA PROFETICA DELLA EVOLUZIONE BIOLOGICA
54) a)
L’unitrinitarietà determinatrice di sintesi, anziché di sommazione55) b) Il protoplasma – nella sua sigla ritmica – implica esso yobbligata evoluzione biologica sino all’uomo?
56) c) Colomba: La successione dei fenomeni evolutivi è sempre ascendente
57) d) Polimorfismo e «quanta d’Azione»

CAPITOLO XVI
INTERPRETAZIONE DETERMINISTICO-FINALISTICA DELLA EVOLUZIONE
58) a) Colomba: Cristallizzazione di fase ed evoluzione organica su sfondo entropico-sintropico
59) b) Daniele Rosa: Uno o più sistemi divergenti da unica forma primigenia
60) c) Ernesto Rignano: Esame fisiologico e filosofico delle leggi della Vita
61)d) Della Valle: Analogie strutturali cromosomiche e cristalline e valori energetici
62) e) Il sistema sembra capace di assumere due equilibri energetici: il matematico e il geometrico
63) f) D. Rosa: Ramo precoce, assestamento matematico nello spazio; ramo tardivo: assestamento geometrico nel tempo

CAPITOLO XVII
LA IMPRESCINDIBILITÀ DELLA INTRODUZIONE DI UN DATO FINALISTICO NEL COSMO.
64) a) I campi di forze sanno ciò che vogliono: precursori dei rapporti nucleo-citoplasma e glandola pineale-organismo
65) b) Il fattore finalistico è presente in ogni differenziazione
66) c) Le alternanze dei caratteri dominanti e recessivi attestano il finalismo
67) d) «Non muove foglia – che Dio non voglia»

CAPITOLO XVIII
IL RITMO = COMMUTATORE TRA PSICHE E SOMA
68) a) Il misterioso trapasso dalla versione creativa «Mozione» alla versione creativa «Chimismo»: a tale livello si crea la materia
69) b) Lo schema generale dell’assunzione di forma
70) C) La delimitazione tra Determinismo e Finalismo si fa sempre
più evanescente

Comunicazioni con l’Aldilà

Comunicazioni con l’Aldilà

Autore/i: Pavese Armando

Editore: Edizioni Piemme

prima edizione, presentazione dell’autore.

pp. 360, Casale Monferrato (AL)

È possibile comunicare con l’aldilà? Qual è la posizione della scienza di fronte ai messaggi che pervengono tramite scrittura automatica, registratori, televisori e simili? E quella della religione cristiana? Chi sono i protagonisti di queste comunicazioni in Italia e nel mondo?
Questo libro va alla radice del fenomeno, e, in un viaggio ricco di considerazioni documentate e di episodi autentici, mette in grado il lettore di valutare per sé la “verità” di questi messaggi.
Attraverso la documentazione inoppugnabile, le ricerche storiche, le considerazioni psicologiche e quelle spirituali, e senza rinunciare al velo di ironia necessaria a sdrammatizzare il tema, l’autore traccia un percorso che aiuta a cancellare le paure, e a trovare l’equilibrio di fronte al tema per eccellenza, quello della vita e della morte.

Armando Pavese, fine ricercatore delle motivazioni psicologiche attinenti alla magia, allo spiritismo e all’occultismo, esperto di metodologia sperimentale, ha teorizzato un “modello” di comunicazione non verbale capace di spiegare, mediante la psicologia del profondo, i fatti paranormali. Nei suoi 25 anni di esperienza “sul campo” negli ambienti magico-spiritistici ha pubblicato: Manuale di Parapsicologia (Piemme, 1989), che ha avuto un notevole successo in Germania, Guarire con la Pranoterapia (Piemme, 1990), Sai Baba (Piemme 1992), e Grande inchiesta sulla Magia in Italia (Come difendersi dai maghi) (Piemme, 1994).
Collabora a “Jesus”, a pubblicazioni paoline e al GRIS (Gruppo di Ricerca e Informazione sulle Sétte).

I Nez Percé

I Nez Percé

Autore/i: Haines Francis

Editore: U. Mursia Editore

prefazione e introduzione dell’autore, traduzione dall’americano di Fulvio Bernardinis e Gioia Re.

pp. 304, 36 fotografie b/n f.t., 3 cartine b/n, Milano

Per molti secoli vissuti in piccoli villaggi di pescatori lungo i fiumi Snake, Salmon e Clearwater, quando giunsero loro dal Sud i cavalli spagnoli i Nez Percé cambiarono modo di vivere da sedentari a seminomadi, spaziando oltre le montagne e sull’altopiano e combattendo contro le altre tribù per la conquista dei grandi territori di caccia al bisonte in Montana. Lewis li descrive come «gli uomini più amabili che abbia incontrato. Il loro carattere gentile e tranquillo raramente è turbato dalla passione». Uomini «amabili» e amanti della pace, ma anche famosi guerrieri: l’invasione dei bianchi portò a una guerra sanguinosa. E da questo conflitto si originarono varie leggende, tra cui quella del «Napoleone indiano»: Capo Giuseppe, genio militare. Queste pagine tracciano la storia di un popolo a confronto con un mondo in rapido cambiamento che si trova costretto ad adattare la propria struttura sociale a nuove condizioni sotto il dominio di altri uomini, stranieri per razza, lingua, cultura. Le vicende di questa tribù tanto importante nella storia, nei miti e nelle leggende degli indiani della costa nord-occidentale del Pacifico sono qui analizzate lungo un periodo di novant’anni ricco di eventi, dal primo incontro con i bianchi sino allo scioglimento della tribù.

Francis Haines ha trascorso l’infanzia nei vasti pascoli del Montana, dove Capo Giuseppe e figura leggendaria. Laureato in filosofia presso l’University of California con una tesi sulla storia dei Nez Percé, è considerato uno dei maggiori esperti in tre importanti aree di ricerca: la diffusione del cavallo tra le tribù indiane del Nord America, il cavallo Appaloosa e i Nez Percé.

Cervello e Follia

Cervello e Follia

I meccanismi psicobiologici della malattia mentale

Autore/i: Snyder Solomon H.

Editore: Newton Compton Editori

traduzione di Stefano Puglisi Allegra.

pp. 224, nn. illustrazioni b/n, Roma

Con uno stile chiaro ed elegante Solomon Snyder tratta in questo libro della «follia» e di quello che avviene nel cervello di soggetti affetti da gravi disturbi mentali. In genere, quando la gente parla di, alienazione mentale, pazzia o psicosi pensa a individui che hanno perso il contatto con la realtà; individui i cui processi di pensiero sono frammentati, contorti e pervasi d’angoscia; individui che sentono voci, hanno visioni e si abbandonano a rivelazioni profetiche. Parlando di follia la gente comune si riferisce di solito a una malattia cui la psichiatria ufficiale dà il nome di «schizofrenia».
L’autore descrive appunto qui la schizofrenia, una malattia che colpisce almeno l’uno per cento della popolazione mondiale (raggiungendo in alcune regioni punte del dieci per cento), e illustra le nuove scoperte scientifiche sulle funzioni del cervello e sugli effetti relativi della droga, collegando le varie forme di sintomatologia con la modalità d’azione di alcune droghe «curative» e con le attività modificatrici di farmaci che mimano la malattia mentale.
Il risultato è un libro ambizioso e profondo che offre delle malattie mentali una delle concezioni forse più innovatrici dopo Freud.

Solomon H. Snyder, allievo del Premio Nobel Julius Axelrod, si è dedicato in particolare al campo della neurobiologia, approfondendo in special modo i rapporti tra mediatori cerebrali e comportamento. Attualmente è Professore di Psichiatria e Farmacologia alla Johns Hopkins University.

La Rivolta dell’Individuo – Nel Pubblico e nel Privato

La Rivolta dell’Individuo – Nel Pubblico e nel Privato

Autore/i: Kraus Wolfgang

Editore: Shakespeare and Company

prima edizione, postfazione di Marino Freschi, prefazione dell’autore, in copertina: Rudolf Jettmar Autunno (II), 1923.

pp. 224, Firenze

Da attento osservatore del nostro tempo e da acuto e ironico saggista viennese, Wolfgang Kraus prende le difese dell’individuo in questo brillante saggio, in cui misura le ingenti proporzioni assunte dal pericolo della burocrazia nell’attuale società industriale.
Richiamandosi ai valori, solo apparentemente obsoleti e démodés, della libertà individuale, Kraus va controcorrente nel riaffermare coraggiosamente il diritto dell’individuo a ritrovare se stesso quale realtà irriducibile, da cui si può e si deve ripartire.
In queste pagine impreziosite da un’intensa frequentazione con la psicanalisi – (non a caso Kraus abita nella fatidica Berggasse, a pochi metri dalla casa di Freud) e con la storia delle idee – Kraus affronta anche i problemi della nostra Epoca.
La sua Vienna si trasforma in osservatorio privilegiato per le sue analisi al vetriolo del comunismo sovietico che Kraus indica, insieme al nazismo, quale minaccia epocale alla sopravvivenza dell’individuo, la cui precarietà storica – insiste l’Autore – non deve essere “risolta” nel totalitarismo, ma in un approfondimento delle sue motivazioni ultime per recuperare lo statuto umanistico.
La cultura asburgica e mitteleuropea di Kraus afliora nell’elegante ironia con cui sono condotti questi “tentativi di salvataggio”, la cui edizione italiana per la Shakespeare and Company e stata aggiornata dall’Autore.

Wolfgang Kraus, nato il 13 gennaio 1924, è viennese del Primo Distretto. Dalla fine della guerra è stato a lungo consulente delle principali case editrici austriache.
Nel 1961 ha fondato la “Società Austriaca per la Letteratura” – un importante centro d’incontro per intellettuali d’Oriente e d’Occidente -, che ha svolto un attivo ruolo per il dialogo, nonché per la riscoperta della vocazione mitteleuropea di Vienna.
Per decenni Kraus ha visitato i paesi comunisti in qualità di corrispondente dei più autorevoli giornali austriaci, tedeschi e svizzeri, partecipando a quel clima d’intesa e di comprensione che ha contribuito alla grande svolta dell’89.
Per la televisione austriaca – l’ORF – conduce la rubrica settimanale Jour Fixe, una rassegna culturale di grande audience.
È Autore di numerosi saggi e libri (tradotti in diversi Paesi). Ricordiamo tra questi: Il Quinto Stato (1966), Nichilisrno Oggi (1983), Le Tracce del Paradiso (1985), Televisione – Il nuovo continente (1988). Nell’estate del 1993 è stato pubblicato il suo ultimo libro: Futuro Europa – rivoluzione attraverso l’unificazione.

Panchakarma & Shatkarma – Metodi di Purificazione Yoga e Ayurveda

Panchakarma & Shatkarma – Metodi di Purificazione Yoga e Ayurveda

Gli Shatkarma dello Yoga a confronto con i Panchakarma dell’Ayurveda

Autore/i: Govindan S. V.

Editore: Edizioni Istituto di Scienze Umane

introduzioni dell’autore, traduzione e adattamento di Pasquale D’Adamo, supervisione editoriale di Stefano Fontana.

pp. 112, nn. fotografie b/n, Roma

Questo manuale ha, come tema portante, la prevenzione, il mantenimento e il recupero della salute, del benessere e dell’equilibrio attraverso due scuole di pensiero e di vita assai collegate tra loro, lo Yoga e l’Ayurveda.
L’autore, assai noto i Europa presso tutti gli addetti ai lavori, non cipropone qui un complesso ed ostico trattato per specialisti, ma un testo completamente pratico, una guida immediata e diretta alla conoscenza e all’applicazione dei rimedi di purificazione, di ringiovanimento e di cura propri dell’Ayurveda e dello Yoga. Questi metodi, definiti tradizionalmente come Panchakarma e Shatkarma, sono per la prima volta messi a confronto tra loro, rivelati in maniera accessibile al grande pubblico, soprattutto occidentale, ed esaurientemente spiegati ed illustrati.

S. V. Govindan, discepolo diretto del Mahatma Ganhdi e del suo successore, l’Acharya Vinoba Bhave, iniziò giovanissimo la pratica dello yoga, della meditazione, del massaggio e delle tecniche curative ayurvediche. Vive abitualmente a Paunar, in India, e collabora con un importante centro di terapia ayurvedica nel Kerala. Dal 1986, viaggia instancabilmente ogni anno, ovunque, per portare i suoi insegnamenti attraverso corsi, conferenze, seminari intensivi. Ha pubblicato e curato diverse opere, tra le quali, nel nostro catalogo figurano: il libro “Massaggio Energetico Spirituale”; il “Videocorso di Massaggio Ayurvedico” (opera in tre volumi); il “Videocorso di Massaggio Energetico Spirituale”; la musicassetta “Chakra & Love”, contenente il canto recitato dei sette Bija Mantra per la meditazione e il Massaggio Energetico da lui elaborato e divulgato in tutto il mondo.

Yoga del Sole e della Luna

Yoga del Sole e della Luna

L’educazione del corpo e della mente, la saggezza dell’Oriente, in un manuale di yoga per ragazzi

Autore/i: Cella Al-Chamali Gabriella; Cella Maria Grazia

Editore: Red Edizioni

prima edizione, illustrazioni di Gabriella Cella.

pp. 88, nn. illustrazioni b/n, Como

Questo agile, inconsueto manuale si propone di avvicinare i più giovani alla pratica e alla filosofia dello yoga… senza farli sbadigliare, ma vuole parlare anche a quegli adulti che hanno a cuore l’educazione dei ragazzi e sanno ancora ascoltare, come loro, le voci di un racconto dai toni fantastici.
Siamo soliti considerare lo yoga solo come una “ginnastica” rilassante che tonifica e dona elasticità.
Ma le posizioni yoga sviluppano soprattutto un salutare equilibrio tra corpo e mente e al tempo stesso sono un valido strumento per elevare lo spirito e ampliare la coscienza.
E ciò che lo Yoga del Sole e della Luna vuole trasmettere in primo luogo ai ragazzi.
In che modo? Raccontando una storia…
Il protagonista è un ragazzino occidentale, Elio, che vive per un po’ di tempo in India e viene a contatto, nel modo più naturale, con la cultura di quel paese e con la pratica yoga.
Sollecitato da una coetanea indiana e guidato da un vecchio saggio Elio, e con lui il lettore, giovane o adulto, impara le fondamentali posizioni dell’Hatha yoga e il loro significato più profondo.

Il Male

Il Male

Le risposte della psicoterapia e del cristianesimo

Autore/i: Görres Albert; Rahner Karl

Editore: Edizioni Paoline

seconda edizione, prefazione di Albert Görres, versione integrale dal tedesco di Carlo Danna, titolo originale: Das Böse. Wegw zu seiner Bewältigung in Psychotherapie und Christentum, in copertina: Edvard Munch, Il grido, 1983 Munch Muscet, Oslo.

pp. 256, Cinisello Balsamo (MI)

L’argomento di questo volume, il male che si infiltra insidioso nella nostra esistenza, è trattato sotto l’aspetto positivo: il male lo si può vincere; di conseguenza è possibile fare il bene e vivere da buoni cristiani. Per provare questa tesi gli autori prendono in considerazione gli eterni interrogativi dell’uomo sull’essenza e sull’origine del male. Si fondano sulla comune esperienza dell’uomo che si sente cattivo, e chiedono chiarimenti alla scienza e alla fede per poter superare il male. Perché noi agiamo male? In che senso l’uomo è cattivo? Possiamo sperare di vincere il male? Albert Görres, un esperto psicoterapeuta, mette in luce il male che si annida in noi e che vorremmo restasse nascosto perfino alla nostra coscienza. Basandosi sull’antropologia cristiana e sulla moderna psicologia antropologica, egli fornisce discrete indicazioni sul modo di vivere bene. Scopre il rapporto tra la colpa e il sospetto fastidioso che Dio non sia potente o non sia effettivamente buono. E indica la via per superare questa sfiducia distruttiva. Karl Rahner, uno dei più grandi pensatori del nostro tempo, descrive la colpa dal punto di vista teologico. Questo abile teologo e direttore d’anime lo fa in modo così  accorto che il peccato emerge dalla nebbia dei fattori psicologici, biologici, sociologici che sembrerebbero scusarlo.

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Prefazione

Prima parte
IL MALE E IL SUPERAMENTO DEL MALE NELLA PSICOTERAPIA E NEL CRISTIANESIMO

– Cap. I – Che cos’è il male?
– Cap. II – Motivi del male
– Cap. III – La spiegazione psicoanalitica del male
– Cap. IV – La tentazione
– Cap. V – Siamo cattivi?
– Cap. VI – La psicoterapia e il male
– Cap. VII – Il cristianesimo e il male

Seconda parte
COLPA, REMISSIONE E CONVERSIONE NELLA FEDE CRISTIANA

– Cap. VIII – Incertezze e difficoltà nell’odierna comprensione della colpa
– Cap. XI – Cambiamenti nella prassi cristiana e nella coscienza cristiana
– Cap. X – La remissione della colpa

La Mia Possessione

La Mia Possessione

Come mi sono liberato da 27 legioni di demoni

Autore/i: Vaiasuso Francesco

Editore: Pichwick

con Rodari Paolo.

pp. 368, Milano

All’età di quattro anni accade qualcosa di terribile nella vita di Francesco. Da allora varie patologie, senza una causa chiaramente identificata, condizionano pesantemente la sua esistenza. Fino all’incontro con un sacerdote esorcista: padre Matteo La Grua. Sarà l’inizio della presa di coscienza delle vere origini del Male di Francesco e di una lunga e faticosa lotta per arrivare alla completa liberazione. Una testimonianza che si legge d’un fiato, uno straordinario caso di possessione.

Appendice I : Fra Benigno dei Frati Minori Rinnovati, esorcista dell’arcidiocesi di Monreale, incaricato dalla Conferenza episcopale siciliana per la formazione degli esorcisti di Sicilia.

Appendice II : Fra Tonino B. Bono, ofm esorcista da oltre vent’anni dell’arcidiocesi di Messina-Lipari-S. Lucia del Mela e nominato ad actum, in alcune diocesi di Sicilia, laureato in Mariologia, assistente della Federazione S. Eustochia Calafato, delle clarisse di Sicilia-Calabria-Sardegna, assistente religioso del gruppo laicale “Amici di sr. M. Alfonsa” di Messina.

“Satana può vincere le battaglie. Mai la guerra.” (Padre Amorth)

Francesco Vaiasuso, nato ad Alcamo (Trapani) nel 1971, cura con la moglie Daniela la galleria d’arte di famiglia.

Paolo Rodari, giornalista, scrive per Repubblica. Per Piemme ha pubblicato Attacco a Ratzinger (con Andrea Tornielli), L’Ultimo Esorcista e il Segno dell’Esorcista (con padre gabriele Amorth) e l’Altare dell’Ultimo Sacrificio.

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Indice

Dieci anni fa

Trentasette anni fa

I) Le prime malattie e quella strana avversione al sacro

II) Il fuori programma di Giovanni Paolo II

III) C’è qualcosa di malvagio dentro di me

IV) Mi dicono la verità: “Francesco, si tratta di possessione diabolica”

V) “Sono Asmodeo. E sono qui per distruggere il tuo matrimonio”

VI) Le dissociazioni si fanno violente

VII) I cinque giorni e le quattro notti del diavolo

VIII) Il cielo si apre. E arriva Padre Pio

IX) La paura allo stato puro esiste

X) Lo spirito dell’inganno e l’origine di tutto

XI) I tre straordinari esorcismi del gladiatore padre Rufus Pereira

XII) L’ultima resistenza di Satana in giorni di calma apparente

XIII) Le visioni e quell’estasi con Karol Wojtyla

XIV) Una luce nel buio della notte : “Francesco, sei libero”

Post scriptum

Appendici
Appendice I
Appendice II

Il Fungo Sacro e la Croce

Il Fungo Sacro e la Croce

Chi è Gesù – Studio sulla natura e le origini del Cristianesimo in seno ai culti della fecondità del Vicino Oriente Antico – Un libro che ha diviso la cultura anglosassone.

Autore/i: Allegro John Marco

Editore: Cesco Ciapanna Editore

prima edizione, traduzione e premessa di Maria Jatosti Memmo, prefazione e introduzione dell’autore, titolo originale: The sacred mushroom and the cross.

pp. VI-250, 2 tavole a colori f.t., nn. illustrazioni b/n, Roma

La storia del rabbino crocefisso su istigazione degli ebrei divenne un pretesto storico su cui si fondò l’autorità del nuovo culto.
I ”cristiani” dimenticarono, soprattutto, o rimossero dal culto e dalla memoria, l’unico segreto supremo su cui era basata tutta la loro esperienza religiosa e mistica: i nomi e l’identità dell’origine della droga, la chiave del paradiso: il fungo sacro. (John Allegro)

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Premessa di Maria Jatosti Memmo
Prefazione di John M. Allegro
Introduzione

Capitolo primo – E in principio Dio creò
Capitolo secondo – I sumeri e gli albori della storia
Capitolo terzo – I nomi degli dèi
Capitolo quarto – Piante e droghe
Capitolo quinto – Nomi delle piante e misteri del fungo
Capitolo sesto – La chiave del regno
Capitolo settimo – Il figlio dell’uomo nato da una Vergine
Capitolo ottavo – Il ruolo della donna nel processo creativo
Capitolo nono – La prostituta sacra
Capitolo decimo – Lamentazioni religiose
Capitolo undicesimo – Il fungo «uovo» e gli uccelli mitologici
Capitolo dodicesimo – I divini gemelli
Capitolo tredicesimo – La stella del mattino
Capitolo quattordicesimo – Colore e consistenza

  • Il mantello lanoso
  • Rosso e bianco
  • La Pantera
  • L’Opale, o paideros, «l’amato»
  • Lo «scabbioso» e i lapislazzuli
  • Barnaba, «Figlio di Incoraggiamento»
  • Giuseppe e la «veste di vari colori»

Capitolo quindicesimo – Cosmografia del fungo
Capitolo sedicesimo – Davide, l’Egitto e il censimento
Capitolo diciassettesimo – Morte e resurrezione

  • La Pasqua e il suo equivalente dionisiaco
  • L’invocazione e la preghiera del Padre Nostro
  • Pane quotidiano
  • Tentazione e preparazione per i misteri
  • Sostituzione ed espiazione
  • Innalzando il morto

Capitolo diciottesimo – Il giardino di Adone, l’Eden, il giardino di delizie; zeloti e musulmani

  • Gli zeloti
  • I «giardini di delizia», i musulmani e i loro zeloti
  • Gli «assassini»

Capitolo diciannovesimo – La Bibbia come codice morale

Bibliografia
Indice analitico

Espressionismo e Dodecafonia

Espressionismo e Dodecafonia

In appendice scritti di Arnold Schönberg, Alban Berg, Wassily Kandinsky

Autore/i: Rognoni Luigi

Editore: Giulio Einaudi Editore

introduzione dell’autore.

pp. 404, nn. tavole a colori e b/n f.t., nn. spartiti musicali, Torino

Il titolo di questo libro, Espressionismo e dodecafonia, indica in sintesi l’ambiente originario e il punto d’arrivo del movimento musicale che fa capo ad Arnold Schönberg, il grande maestro viennese recentemente scomparso che è, con Strawinsky, la personalità dominante della musica contemporanea.
Attraverso una analisi dell’opera di Schönberg e di quella dei compositori a lui più vicini, Alban Berg e Anton Webern, Luigi Rognoni espone, con limpida penetrazione critica, le vicende d’una esperienza artistica i cui risultati rivoluzionari stanno oggi al centro dell’attività musicale e sembrano i più carichi d’avvenire; e ne chiarisce l’intimo significato e il nuovo difficile linguaggio in termini di persuasiva aderenza, grazie soprattutto a un riuscito tentativo di ricostruzione storica che ambienta, prima, l’avvento delle due guide della musica contemporanea, Schönberg e Strawinsky, nel clima postwagneriano di estrema maturazione e dissoluzione dell’Ottocento musicale; poi, il formarsi del linguaggio e della personalità del compositore viennese nel quadro di quel movimento espressionista che riuni in, affinità d’intenti gran parte della cultura e dell’arte tedesca del primo Novecento: da Georg Trakl e Franz Werfel, da Ernst Toller e Georg Kaiser, a Wassily Kandinsky e Oskar Kokoschka, a Franz Marc e Paul Klee.
Per tal modo il libro di Rognoni è non soltanto, a tutt’oggi, lo strumento più completo documentato e penetrante per rendersi conto del movimento spirituale e tecnico capeggiato da Schönberg; ma, più largamente, una suggestiva introduzione alla musica contemporanea, quale finora mancava, e un importante capitolo di storia della cultura.

Luigi Rognoni (nato a Milano il 27 agosto 1913) segui gli studi musicali sotto la guida di Alfredo Casella e quelli universitari nella Facoltà di Filosofia, con Antonio Banfi, già orientando i suoi interessi verso la musicologia e l’estetica, ed esercitando la critica musicale su riviste e quotidiani.
Nel 1935 creò e diresse «Vita e cultura musicale», mensile d’avanguardia e polemica in difesa della musica moderna, che fu costretto ad abbandonare alla fine dello stesso anno, dato il clima culturale e politico del tempo. Nel 1936 fu redattore capo della rinata «Rivista musicale italiana».
Nel dopoguerra, ha attivamente collaborato alla Radio Italiana, contribuendo alla creazione del Terzo Programma, del quale è redattore musicale.
È conservatore della «Cineteca italiana» di cui è stato, nel 1935, tra i fondatori.
Tra le sue opere sono monografie su L’oca del Cairo di Mozart, su Luis Cortese, guide a opere di Bach, di Mozart, di Bartok, di Honegger, edizioni critiche di composizioni di Schubert e di Rossini. Ha collaborato a un panorama radiofonico dell’espressionismo, e ha pubblicato, nel 1952, una monografia critico-storica sul cinema muto.
Sta preparando attualmente una monografia critica su Rossini, e curando l’edizione italiana del Manuale di tecnica dodecafonica di H. Eimert.

L’Età degli Incunaboli

L’Età degli Incunaboli

Brevi note

Autore/i: Fuiano Michele

Editore: Libreria Scientifica Editrice

seconda edizione, premessa dell’autore.

pp. 138, 20 tavole b/n f.t., Napoli

Sommario:

Premessa

  1. Il libro manoscritto nei secoli XIII – XV
  2. La carta
  3. La silografia
  4. L’arte della stampa
  5. Dal manoscritto al libro
  6. Gli incunabuli
  7. L’arte del miniare – La Bibbia di Borso d’Este
  8. L’illustrazione del libro
  9. L’arte della rilegatura
  10. Il commercio dei libri
  11. Il tipografo-editore: Antonio Koberger
  12. L’editore-umanista: Aldo Manuzio
  13. L’editore-libraio: Bartolomeo Buyer
  14. Francesco Del Tuppo
  15. Gli operai
  16. Momenti di crisi nell’arte della stampa
  17. Progresso e diffusione dell’arte della stampa

Appendice:

  • I. IO.AN . Aleriensis Episcopi S. D. n. Pape Bibliothecarii. ad Xystum. IIII. summum Pontificem Epistola
  • II. Bernardus Nerlius Petro medicae laurentii filio. S. (alutem)
  • III. Erhardus Ratdolt Augustensis impressor serenissimo almae urbis venetae principi Ioanni Mocenico S. (alutem)
  • IV. Il cordovano di Costantinopoli a Napoli nella seconda metà del Quattrocento

Indice delle tavole

Mille Santi del Giorno

Mille Santi del Giorno

Autore/i: Bargellini Piero

Editore: Vallecchi Editore

terza edizione.

pp. 746, nn. illustrazioni b/n, Firenze

Tre santi al giorno per trecentosessantacinque giorni. Sulla scorta del nuovo calendario Piero Bargellini ha fatto una scelta rigorosa seguendo non solo un retto criterio storico e religioso ma evitando ripetizioni e schemi agiografici convenzionali e risaputi. La sua vena di narratore cordiale, il suo stile limpido e mosso e la sua sterminata erudizione contribuiscono in egual misura alla perfetta riuscita di questo libro, una vera e propria «legenda aurea», un testo definitivo sull’argomento. Sono più di mille profili di santi
a cui il lettore potrà ricorrere sia per informazione storica, sia per edificazione personale, sia per ritrovare gli antefatti del suo onomastico e di quello dei suoi cari e dei suoi amici.

Scarlatti Alessandro e Domenico : Due Vite in Una

Scarlatti Alessandro e Domenico : Due Vite in Una

Autore/i: Pagano Roberto

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, premessa e prologo dell’autore.

pp. 496, Milano

Presentare un’opera storica dicendo che “si legge come un romanzo” è consuetudine tra le più viete del mercato editoriale. Eppure, in un caso come questo, non se ne può fare a meno. L’ambiente e i personaggi di cui si ricostruiscono gli usi, i costumi, i fatti e i pensieri, sono tali da disporsi naturalmente come la scenografia e i protagonisti di un romanzo storico che incomincia alla fine del Seicento e giunge alla metà del secolo successivo. I luoghi sono la Palermo e la Napoli governate dai Viceré, la Roma in cui i pontefici debbono convivere anche con ospiti ingombranti come Cristina di Svezia e Maria Casimira di Polonia, la Firenze estenuata degli ultimi Medici, la Lisbona e la Madrid in cui storie d’ambizione, di follia e d’abiezione si intrecciano al destino di uno dei più grandi compositori del suo secolo e al suo singolarissimo, delicato rapporto con la regale allieva e protettrice. I personaggi, innumerevoli, che vanno da regnanti e cardinali a cantanti, castrati e cortigiane, danno vita a intrighi nei quali l’eros e la brama di potenza, la necessità di sopravvivere e l’avarizia, l’ambizione e l’orgoglio della condizione nobiliare, il senso della morte, il fasto, la pietà, l’amore persino immoderato per Parte, sono le molle principali. Il tutto ruota attorno alle figure di un padre e di un figlio (la più grande dinastia della musica italiana), le cui difficili psicologie, più specchiate nelle vicende che ricostruibili direttamente attraverso confessioni personali o testimonianze documentali, sono indagate da Roberto Pagano con finissimo intuito.
Solo che questo romanzo è tutto Vero, e rappresenta il punto accademicamente più avanzato della ricerca scarlattiana su scala internazionale: è il secondo fondamentale contributo, dopo il Bach di Piero Buscaroli, che la collana “Musica e Storia” della Mondadori offre all’anno dei centenari di Bach e Scarlatti. Concertista di clavicembalo e cultore di musica antica oltre che musicologo, l’autore, il palermitano Roberto Pagano, oltre al rigore scientifico, possiede in comune con il suo conterraneo Leonardo Sciascia il gusto per la ricerca erudita, per l’indagine delle fonti, per certe minuzie che altri trascurerebbe, e la capacità di comporre tutto ciò in un quadro arioso e pieno di sapore.

Gusti e Tendenze del Novecento Musicale in Italia

Gusti e Tendenze del Novecento Musicale in Italia

Autore/i: Nicolodi Fiamma

Editore: Sansoni Editore

nota dell’autrice, prefazione di Fedele d’Amico.

pp. XII-280, Firenze

Questo libro ricostruisce per la prima volta in maniera organica i fermenti della cultura musicale italiana del primo Novecento con le sue tendenze, linee di gusto, pregiudizi: dalle polemiche contro il verismo confrontante alla parallela querelle sorta in Francia, alla riscoperta dell’antico (Monteverdi, Vivaldi), al “caso” Busoni, agli equivoci del nazionalismo in musica.
La trattazione, che copre un arco di tempo compreso tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta, è stata condotta utilizzando documenti e materiali, frutto di ricerche di prima mano, per lo più inediti.

Fiamma Nicolofi, nata a Roma, risiede a Firenze dove svolge attività di ricercatrice in Storia della Musica presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze.
Ha pubblicato: L. Dallapiccola, Saggi, testimonianze (Milano, Suvini Zerboni 1975) L. Dallapiccola, Parole e musica (Milano, Il Saggiatore 1980); Musica italiana del primo Novecento. “La generazione dell’80” (Firenze, Olschki 1981). Collabora a varie riviste musicali e culturali. Fra i suoi scritti figurano ancora: Contributo a un’indagine sul Neoclassicismo (1973), ll melodramma nel Romanticismo storico (1974), GoffredoPetrassi (1977), L’Opera lirica del Novecento in Italia, I festivals tra le due guerre (1981), e altri.

Dal Cuore della Pace

Dal Cuore della Pace

Immaginette del Cuore di Gesù tra Otto e Novecento

Autore/i: Autori vari

Editore: Nuovi Orientamenti Oggi

unica edizione, introduzione di padre Raffaele Tosto, interventi di Gennaro Angiolini, Luigi Carlo Fontana, P. Lucio Migliaccio, Enzo Pagliara, Elio Pindinelli, Luigi Scorrano, P. Raffaele Tosto.

pp. 144, nn. immagini a colori e b/n, Gallipoli

L’inaugurazione del campanile della chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Gallipoli – Borgo è un evento che supera la portata del momento e lascia nella vita personale, sociale, ecclesiale un segno indelebile.
Al fatto già rilevante di per sé, si aggiunge la pubblicazione del presente catalogo che accompagna la Mostra lcofilica sul tema Sacro Cuore di Gesù.
Le migliaia di immaginette, provenienti da diverse collezioni, evidenziano di come l’arte, la fede e la devozione abbiano parlato del Cuore di Gesù dal secolo XVIlI ai nostri giorni. Tutto questo ci sembra meritevole di attenzione culturale per portare a conoscenza del pubblico questi mini capolavori.
L’augurio che la fatica dei collaboratori trovi nei lettori la gioia e il gusto del bello espresso attraverso le immaginette.
(padre Raffaele Tosto)

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P. Raffaele Tosto – Introduzione

P. Lucio Migliaccio – L’Aspetto teologico di una mostra

Luigi Carlo Fontana – Appunti per una storia delle vicende costruttive della chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù

Gennaro Angiolino – Il Sacro Cuore di Gesù nelle immaginette

Enzo Pagliara – Per una lettura-sociologica dell’immaginetta sacra

Luigi Scorrano – “Santini” tra le pagine

Elio Pindinelli – Il culto liturgico del Sacro Cuore di Gesù dal Concilio di Efeso all’Encic1ica “Annum Sacrum”

Immaginette del Sacro Cuore di Gesù

Repertorio delle Case Editrici, Stamperie e Tipografie

Catalogo delle immaginette

Il Crocifisso di Galatone

Il Crocifisso di Galatone

La vetusta icone del santissimo crocifisso della pietà di Galatone ed il suo santuario

Autore/i: Fattizzo Sebastiano

Editore: Editrice Salentina

prefazione, presentazione della seconda edizione ed introduzione dell’autore.

pp. 500, nn. ill. e fotografie b/n, Galatina

Dalla introduzione:
“Gesù, nostro Divino Redentore, parlando della sua missione, disse ai Giudei: «Quando avrete innalzato (in croce) il Figlio dell’Uomo, allora conoscerete che io sono il Figlio di Dio»; e, dopo il suo ingresso trionfale in Gerusalemme, in un altro dibattito con i suoi avversari annunzia a tutti che dall’alto della Croce avrebbe attirato al suo amore tutti i popoli: «Ed io quando sarò innalzato da terra (sulla croce), trarrò a me tutti gli uomini».
Gesù, crocifisso e morto sulla croce, glorificato dal Padre suo celeste colla trionfale risurrezione da morte ed ammirabile ascensione al cielo, ancora agonizzante iniziava a dare compimento alla sua profezia trascinando al suo amore Dimas, il Buon Ladrone, il Centurione, etc.
In seguito gli Apostoli ed i primi discepoli di Gesù, subito dopo la Pentecoste, trasformati dalla grazia dello Spirito Santo, predicano agli uomini Gesù Crocifisso.
San Pietro è il primo: In due discorsi alla folla, richiamata dal Vento impetuoso e dal globo di fuoco che si divise in tante fiammelle intorno al cenacolo in quel giorno memorabile della Pentecoste, annunzia Gesù Crocifisso e migliaia di quegli uomini diventano ferventi discepoli del Nazareno Crocifisso e venerano la Santa Croce sino a gloriarsi di essa.
A loro volta questi convertiti, divenuti apostoli di Gesù, annunziano ad altri uomini il Crocifisso e li convertono al suo amore, sino a conquistare popoli interi alla fede cristiana. Gli Apostoli portano sempre nel cuore e nella mente il loro amato Maestro Crocifisso e lo fanno conoscere a tutti i popoli.[…]”

Il Cuore del Padre

Il Cuore del Padre

Autore/i: Galot Jean

Editore: Vita e Pensiero

prima edizione, traduzione di Eleonora Bortolon, titolo originale dell’opera: Le Cœur du Pere – Edizioni Desclée de Brouwer, Parigi-Lovanio 1957, in copertina: Raffaello, L’Eterno Padre (particolare de “Il trionfo dell’Eucarestia”).

pp. 228, Milano

Per molti uomini, e perfino per un gran numero di cristiani, il Padre celeste è e resta uno sconosciuto. Non sempre coloro che credono in Dio si rendono conto di avere in lui un padre; lo riconoscono padrone e sovrano di tutte le cose, ma sono ben lontani dal considerare questa sovranità come animata per essenza da un amore paterno, e ancor meno suppongono che in quell’Essere onnipotente ci sia veramente la tenerezza di un cuore di padre e che si debba cercare di vivere nella sua intimità. Eppure, attraverso il Figlio e in virtù della grazia, il cuore dell’uomo è tutto penetrato della presenza del Padre.
Questo nuovo meditato volume di Jean Galot, fondato come i precedenti su una profonda dottrina teologica, vuol aiutarci ad acquistare consapevolezza di tale presenza, vuol farci scorgere in tutto il sigillo della paternità celeste, indicandoci nella Sacra Scrittura la sorgente di tale consapevolezza e certezza. Dalle pagine dei Libri santi avremo la rivelazione dell’amore infinito, della ricchezza dei suoi sentimenti, della grandiosità dei suoi piani, della generosità dei suoi doni.