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Libri dalla categoria Astrologia

Il Grande Dizionario dei Sogni

Il Grande Dizionario dei Sogni

Guida pratica all’interpretazione nei vostri sogni il segreto per vincere al gioco del lotto

Autore/i: Salas Emilio

Editore: Edizioni Mediterranee

traduzione di Antonella Coni, titolo originale: El Gran Libro de los sueños.

pp. 480, nn. illustrazioni b/n, Roma

Durante il sonno la nostra mente si riempie di immagini, le quali non sono che simboli con significati particolari. L’Autore fornisce la chiave per scoprire tali significati, insegnando al lettore come utilizzare a proprio vantaggio i messaggi in essi contenuti.
Per tutta la vita, ognuno sogna mediamente ogni notte per circa novanta minuti. In una vita di circa settant’anni, avremo quindi dialogato con il nostro inconscio per oltre quattro anni e mezzo, durante i quali i sogni ci avranno trasmesso migliaia di messaggi che, se noi sapessimo interpretarli, potrebbero cambiare il corso della nostra vita, migliorandola notevolmente. “Il Grande Dizionario dei Sogni” decifra e spiega per noi il significato dei sogni, il loro valore nei confronti della vita quotidiana, le loro motivazioni profonde. Ci illumina inoltre sull’aspetto premonitore del sogno e sulla sua importanza per la conoscenza di noi stessi.
Abbiamo così a disposizione un metodo che ci consente di migliorare la nostra esistenza, facendo in modo che i sogni lavorino a nostro vantaggio: sarà sufficiente consultare ogni giorno questo dizionario. Oltre a spiegare il significato dei sogni, l’Autore – attingendo alle opere classiche di Artemiodoro di Daldi e dei Cabalisti Arabi – vi aggiunge i numeri che la Cabala attribuisce loro per il gioco del Lotto, consentendo, con l’aiuto della dea bendata, la possibilità di sostanziose vincite che potranno trasformare totalmente la nostra vita.

Emilio Salas, noto studioso spagnolo di parapsicologia, astrologia e medicina naturale, è uno dei maggiori esperti del mondo di arti divinatorie. Diversi suoi libri sono stati tradotti in varie lingue. Di grande interesse le sue ricerche sulla bio-energia e sulla energia della piramide, condotte con grande cura e rigore scientifico.

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Prima parte: Lo studio dei sogni

1. Dormire e sognare

  • La coscienza: conscio, subconscio e inconscio
  • L’inconscio, archivio di esperienze
  • Il predominio dell’inconscio
  • Quanto sogniamo

2. La storia di una nuova-antica scienza

  • Freud, Jung e la psicoanalisi
  • Kleitman e il meccanismo del sogno
  • I sogni oggi

3. La fisiologia del sonno

  • I primi risultati
  • Gli esperimenti di Michel Jouver
  • Perchè dimentichiamo i sogni
  • La censura interna
  • La necessità del sogno

4. Il linguaggio dei sogni

  • L’inconscio collettivo
  • L’ereditarietà dell’inconscio collettivo
  • La mentalità prelogica
  • Il linguaggio prelogico
  • La condensazione
  • Il dislocamento
  • Il simbolismo
  • Il simbolismo dei sogni
  • I diversi gradi del simbolismo onirico
  • I dizionari dei sogni

5. L’utilità dei sogni

  • Archivio della informazione quotidiana
  • Soluzione dei problemi durante il sonno
  • “Conversare” con l’inconscio
  • La previsione del futuro

6. Recupero dei sogni

  • Prima di tutto: non pregiudicare i sogni
  • Curare le condizioni del sonno
  • Guidare i sogni
  • Ricordare i sogni
  • Riepilogo dei sogni
  • L’interpretazione dei sogni
  • Riassunto finale

Seconda parte: Dizionario dei sogni

Il Discorso Vivente – La Concezione Psicoanalitica dell’Affetto

Il Discorso Vivente – La Concezione Psicoanalitica dell’Affetto

Titolo originale: Le Discours Vivant – La Conception Psychanalytique de l’Affect

Autore/i: Green André

Editore: Casa Editrice Astrolabio

prefazione e introduzione dell’autore, traduzione dall’originale francese di Jean Sanders.

pp. 312, Roma

La questione dell’affetto, lungi dal limitarsi a una dibattito strettamente interno alla psicoanalisi, si pone egualmente fuori dal campo psicoanalitico. Spetta a ogni disciplina affrontare l’affetto secondo le sue proprie esigenze.

Benché la psicoanalisi abbia contribuito a chiarire la vita affettiva, agli psicoanalisti manca tuttora una teoria psicoanalitica dell’affetto. Anche Freud, che ha concepito l’inconscio come luogo di rappresentazioni e di affetti, trova più facile difendere la nozione di rappresentazione inconscia che di affetto inconscio.
André Green si propone di attribuire all’affetto uno statuto teorico specificamente psicoanalitico che ne riveli la situazione davanti all’inconscio. Green mostra che l’affetto è un elemento che si integra nel discorso, giacché, uscito dalla pulsione, è determinato nella concatenazione. Prende dunque parte alla mise en chaîne del discorso. Da questo punto di vista l’affetto può teoricamente fungere da significante. Così, l’analista conterà su questo elemento del discorso per condurre l’analizzando a una migliore intelligibilità delle sue produzioni psichiche. Questa concezione mette in discussione la teoria dell’inconscio strutturato come un linguaggio. Reintegra lo spazio del corpo di cui l’affetto è il rappresentante nell’inconscio.

Tutta questa interrogazione sullo statuto metapsicologico dell’affetto porta a riconsiderare il ruolo e il significato del fantasma inconscio e a mettere in discussione la sua natura rappresentativa. Una riflessione su questo punto conduce a stabilire i legami tra l’affetto e l’allucinazione negativa come rappresentazione dell’assenza di rappresentazione. Tuttavia, mettere l’accento sull’affetto non significa che si debba sottovalutare il ruolo della rappresentazione. Questa appare come il più forte fattore di legame dell’importo di affetto nella concatenazione.
Quest’ultimo riferimento alla quantità non potrà, da solo, risolvere il problema della qualità  dell’affetto, che rimane ancora misteriosa. Senza dubbio bisogna vedere nella qualità d’affetto i prodotti della simbolizzazione di stati primitivi di piacere-dispiacere. Ma bisogna completare questo riferimento al simbolico mediante una presa in considerazione dell’economia affettiva, che ci rivela il valore funzionale dell’affetto nel processo psicoanalitico.

André Green, nato al Cairo nel 1927 e formatosi in Francia, ha dato contributi fondamentali alla psicoanalisi. I suoi concetti di “angoscia rossa” e “angoscia bianca”, di “follia privata”, di “Io-pelle”, sono entrati definitivamente nel bagaglio dello psicoanalista contemporaneo.

Miliardi e Miliardi – Riflessioni di Fine Millennio sulla Terra e i Suoi Inquilini

Miliardi e Miliardi – Riflessioni di Fine Millennio sulla Terra e i Suoi Inquilini

Titolo originale: «Billions & Billions»

Autore/i: Sagan Carl

Editore: Baldini&Castoldi

traduzione dall’americano di Erminia Ferrara.

pp. 352, nn. illustrazioni b/n, Milano

«Un tempo per definire una grande quantità si parlava di milioni.
All’epoca di Gesù Cristo, la popolazione della Terra ammontava forse a 250 milioni di persone… Ma i tempi sono cambiati. Oggi il mondo conta un gruppetto di miliardari, e non solo per effetto dell’inflazione. Secondo gli ultimi calcoli, la Terra avrebbe 4,6 miliardi di anni. La popolazione mondiale sta per raggiungere il traguardo dei 6 miliardi di individui. Ogni nuovo anno la Terra compirà un altro miliardo di chilometri attorno al Sole…»

Carl Sagan, ancora una volta – l’ultima, purtroppo – ci mette a disposizione la sua esperienza (e le sue conoscenze) per vedere il mondo sotto una prospettiva diversa. Questa volta tuttavia, le domande a cui vuole dare risposta non sono soltanto scientifiche ma anche, soprattutto, umanistiche.
Con gli occhiali dello scienziato, ma il cuore appassionato dell’uomo, Sagan affronta i temi che condizioneranno i nostri prossimi anni, dai piccoli – ma sorprendenti – problemi di ogni giorno, fino alle grandi domande sul futuro del Pianeta. Così, partendo dai servizi televisivi di Monday Night Football – una sorta di Domenica sportiva americana – Sagan ci accompagna fra le tribù dei cacciatori-raccoglitori che un tempo popolavano la Terra per arrivare a guardare da vicino il fragile equilibrio su cui poggia la vita. Allo stesso modo, prendendo spunto dall’invenzione degli scacchi, ci troviamo di fronte ai temi dell’esplosione demografica, della diffusione dell’Aids e a tutti quei fenomeni dove una piccola unità (un atomo, un virus, un fiore, un uomo) riesce, se raddoppiata miliardi di volte, a originare i grandi misteri della vita e dell’universo.
E naturalmente della morte.
Giocando tra matematica e vita quotidiana, Sagan ci porta a spasso tra storia e biologia, tra scienza e religione, in quello che è un godibilissimo viaggio per capire, non tanto il futuro che ci aspetta, quanto lo spirito con cui affrontarlo.
Nell’ultimo capitolo, scritto dopo aver saputo di essere affetto da una forma incurabile di cancro, Sagan dichiara la sua intenzione, come individuo, ma anche come componente della specie umana, di combattere fino in fondo la morte. Una testimonianza toccante a conclusione di un libro appassionato e intelligente: il testamento spirituale di un grande scienziato. O forse, semplicemente, di un uomo.

«Sagan, uno dei migliori divulgatori, scientifici di tutti i tempi, è rimasto brillante e attento a “ogni cambiamento fino alla fine, continuando a credere fermamente nella capacità dell’uomo di vincere i suoi impulsi peggiori. Questo libro esprime al meglio il senso della sua opera e della sua vita.» (Kirkus Reviews)

«Carl Sagan non è vissuto abbastanza a lungo per vedere il nuovo millennio, ma ha fatto più di qualunque altro scienziato per prepararci al suo arrivo» (Atlanta Journal Constitution)

Carl Sagan è stato uno dei maggiori astrofisici degli ultimi decenni. È stato docente di astronomia alla Cornell University, fondatore della Planetary Society e consulente della Nasa per le missioni Mariner, Voyager e Viking. È stato inoltre l’ideatore del Seti, il progetto internazionale per la ricerca nell’universo di altre forme di vita. Lo scorso anno, dedicandogli un premio postumo, la National Science Foundation ha dichiarato che i lavori di Carl Sagan «hanno cambiato la scienza planetaria e regalato all’umanità enormi benefici».
Vincitore del Premio Pulitzer, è stato autore di oltre trenta libri. La Baldini&Castoldi ha di recente pubblicato Il mondo dei demoni.

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Elenco delle illustrazioni

Parte prima – La forza e la bellezza della quantificazione
1. Miliardi e miliardi
2. La scacchiera persiana
3. I cacciatori del lunedì notte
4. Lo sguardo di Dio e il rubinetto che gocciola
5. Quattro interrogativi cosmici
6. Così tanti soli, così tanti mondi

Parte seconda – Che cosa conservano i conservatori?
7. Un mondo arrivato per posta
8. L’ambiente: dov’è finita la prudenza?
9. Creso e Cassandra
10. È scomparso un pezzetto di cielo
11. La trappola: il surriscaldamento del pianeta
12. Sfuggire alla trappola
13. Religione e scienza: un’alleanza

Parte terza – Dove il cuore e la mente entrano in collisione
14. Il nemico comune
15. Aborto: è possibile essere al tempo stesso «per la vita» e «per la libera scelta»?
16. Le regole del gioco
17. Gettysburg e oggi
18. Il XX secolo
19. Nella valle dell’ombra

Epilogo
Ringraziamenti
Riferimenti bibliografici

Il Sonno e il Sogno

Il Sonno e il Sogno

Titolo originale: Le sommeil et le rêve

Autore/i: Jouvet Michel

Editore: Edizione CDE

prefazione dell’autore, traduzione di Elena Izard, in sovraccoperta: Anne-Louis Girodet “Le sommeil d’Endymion”, 1793.

pp. 194, nn. illustrazioni b/n, Milano

La natura, i contenuti, le cause del sogno hanno sempre affascinato l’immaginazione dell’uomo e destato la sua curiosità. Il progresso della conoscenza è stato tuttavia molto lento.
La psicanalisi, per prima, all’inizio di questo secolo, ha offerto una teoria per l’interpretazione del linguaggio del sogno. In questi ultimi decenni, una direzione radicalmente nuova è stata imboccata dalla scienza, soprattutto dalla neurobiologia, che si è ormai attestata su posizioni molto avanzate.
I risultati fondamentali ottenuti dalla ricerca in questo campo sono illustrati dal libro da Michel Jouvet, che ne è uno dei massimi rappresentanti. Il viaggio interessantissimo che l’autore ci fa compiere inizia con la descrizione delle avventure, degli errori, degli infiniti ostacoli incontrati dalla scienza.
Continua con un’analisi approfondita delle strutture che presiedono al fenomeno-sogno; per poi giungere a quel punto in cui lo scienziato si pone domande che stanno a cuore, in realtà, a tutti: perché si sogna? Perché l’evoluzione ci ha fornito un cervello che periodicamente proietta in noi tutto un mondo di immagini fantastiche? Perché, tra la veglia e il sonno, si apre quest’altro scenario alla mente? È qui, dove si pone di fronte al «più grande enigma posto dal cervello che sogna al cervello da sveglio», che il libro di Michael Jouvet si offre al lettore, oltre che nella sua cruciale importanza, in tutto il suo affascinante interesse.

Michel Jouvet, nato nel 1925, è membro dell’Accademia delle Scienze di Francia e docente di medicina sperimentale all’università di Lione. E stato insignito nel 1991 della medaglia d’oro del CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique). Dirige l’unità di ricerche dell’INSERM (Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale) specializzata in «onirologia molecolare» e l’unità dei CNRS dedicata alla «neurobiologia degli stati di vigilanza».
Dello stesso autore, in contemporanea, Longanesi pubblica il romanzo Il castello dei sogni.

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Prefazione

  • I – Nel labirinto del sonno
  • II – Storia naturale del sogno
  • III – Ricordi e cervello «sdoppiato» nel sogno. A proposito di 2525 ricordi di sogni
  • IV – Il comportamento onirico
  • V – Il sonno paradossale è il testimone neurobiologico dell’attività onirica?
  • VI – Il sonno, l’altro versante della mente
  • VII – Le funzioni del sogno
  • VIII – Il sonno paradossale è il custode dell’individuazione psicologica?

Conclusione. Trent’anni di ricerche sul sogno o Il crollo dei paradigmi

Bibliografia

Oberman

Oberman

Titolo originale: Oberman, 1804

Autore/i: Pivert de Senancour Etienne

Editore: Rizzoli

prima edizione, saggio introduttivo di Carlo Bo, traduzione di Felice Filippini, notizie bibliografiche di Carmine Zeppieri.

pp. XVI-454, Milano

Oberman, breviario segreto di molti artisti romantici, è rimasto uno dei grandi libri sconosciuti della letteratura moderna, nonostante abbia potuto contare, dalla data della sua prima pubblicazione, 1804, a oggi, su lettori ed estimatori d’eccezione. Primo a scoprirlo è stato, forse, Charles Nodier: poco più che ventenne, arrivato da poco a Parigi, il futuro scrittore dei Demoni della notte e della Novena della candelora una sera di primavera si lasciò sedurre dalla malia di quello strano romanzo e diede fondo alle sostanze pur di portarselo nella sua mansarda. Da allora, e per circa trent’anni, Oberman è stato oggetto di un “culto segreto” fra alcuni eletti: tra questi Sainte-Beuve, George Sand e Balzac. Eppure la fama di Oberman ha continuato a rimanere circoscritta come quella del suo autore. Senancour, infatti, non è mai riuscito a entrare nel giro della grande letteratura, anche se, a guardar bene, si scopre poi che il “culto segreto” è continuato e continua tuttora. Esempio clamoroso, oltre alla considerazione di critici come Unamuno, de Gourmont, Bèguin, Raymond, Ferdinando Neri, quello di Proust: tra gli inediti ritrovati e pubblicati da Philip Kolb, c’è una pagina che inizia “Senancour c’est moi”.
Proprio per questo la proposta di Senancour al pubblico italiano può rappresentare una novità e una scoperta di primo piano, specie in questo momento in cui si sente drammaticamente la necessità di letture che diano nutrimento allo spirito. Dall’opera di Senancour si sprigiona una carica di coinvolgimento spirituale, e in particolare tale carica viene da Oberman, questo libro “eterno”. Come scrive Bo, a conclusione dell’ampio studio che introduce la presente edizione di Oberman, perchè un libro sia destinato all’eternità, basta che continui a parlare il linguaggio della verità e renda quel suono del vero senza il quale anche la più bella delle letterature non ha senso. Certo, Oberman non da nulla o da assai poco a chi è abituato a correre, a chi ignora le dimore, i ritorni, i richiami segreti ma per chiunque altro, per chi conosce la pazienza dell’interrogazione continua è la miniera cancellata dalla mappa delle abitudini e piena di preziose e sofferte ragioni umane. Un breviario – insomma – di verità non quotidiane”.

È Morto in Cina

È Morto in Cina

Autore/i: Taliani Francesco M.

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione.

pp. 388, Milano

Strano mondo quello cinese, popolato da gente continuamente in ebollizione, sommerso da rivoluzioni e da guerre e pur sempre attivo e multiforme, prolifico popolo che le guerre, le carestie e il colera non distruggono mai. F. M. Taliani, che fu per lungo tempo ambasciatore italiano in Cina, narra, in questo libro, le sue dolorose e tristi vicende, prima e durante la guerra, la sua simpatia per quella popolazione fatalista e serena, anche lui sommerso dall’invasione giapponese. Avventure vere di un uomo vivo che sa cogliere gli aspetti più importanti delle cose osservate. È un libro scritto con un linguaggio vivace e scarno, fatto di dolore e di gioia, di carne e di sangue, aiutato da una fantasia che dà alle cose il senso della realtà e non si lascia mai trasportare dal proprio impulso e dalle proprie passioni.

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  1. Rubicon Road 11. 101-102
  2. Pechino, 7 luglio 1937
  3. 1938
  4. Fine del 1938
  5. 1939
  6. Peitaiho Beach
  7. Rose Marie
  8. Lotario Lo
  9. Rue Verlaine n. 24
  10. Nanchino 1942
  11. Nanchino 1943
  12. Vita nuova
  13. I russi
  14. L’attentato di Lotario Lo
  15. Solita vita
  16. L’attentato di Lotario Lo
  17. Vita migliore
  18. Allegra, Gioconda e Pegaso
  19. La fine
  20. L’attentato di Lotario Lo
  21. Un odore di terra

DOCUMENTI

Giochi d’Amore con le Carte

Giochi d’Amore con le Carte

Guida facile per la divinazione del Docteur Marius

Autore/i: Gaslini Mario E.

Editore: Casa Editrice Licinio Cappelli

unica edizione.

pp. 186, Bologna

L’interesse crescente del pubblico per le scienze esoteriche e la sua continua richiesta di opere semplice serie sui vari rami della divinazione hanno indotto la nostra Casa Editrice, ad una collana dal titolo.
Le Vie del nostro destino affidata alla competenza del noto docteur Marius.
Appunto per amore e tradizione di serietà abbiamo evitato tutti quegli argomenti che i tempi moderni hanno superato e abbandonato alla speculazione medievale quali l’alchimia, la magia nera, la – stregoneria, ecc., quanto cioè possa mortificare la nostra intelligenza e le nostre credenze. Di conseguenza i nostri volumetti possono an- dare nelle mani di tutti per fondatezza di concetti, per chiarita stilistica e per competenza specifica; inoltre sono facili e piacevoli tanto da costituire, quando l’intera collana sarà pubblicata, una rara e pregevole raccolta divulgativa dell’occultismo moderno. Presentiamo intanto i primi sei volumetti cui seguiranno altri.

«Di tutte le cabale e scienze antiche quella che pero ottenne popolarità e credito fino dai tempi più remoti fu l’arte di conoscere la sorte dell’uomo per mezzo delle carte.
Gli egiziani e i romani già le usarono benchè con figurazioni simboliche in gran parte diverse da quelle odierne.
Francia, Inghilterra e Germania, durante il sanguinario impero feudale, ritennero la Cartomanzia il modo più facile e sicuro per conoscere i disegni del destino.
Nella stessa Spagna, nella cattolica Spagna, sfidando il terribile potere del Santo Ufficio, che perseguitava accanitamente i praticanti scienze occulte, l’arte di «trarre le carte» raggiunse vero fanatismo e incredibile diffusione.
Non sembra che il gioco delle carte sia tanto vecchio quanto altri che servivano ai divertimenti degli egiziani, dei greci e dei romani; ma la questione è dibattuta e controversa.
I nomi di re, di dame o regine e di valletti (fanti) che si danno alle figure principali del gioco, sono una delle prove che le carte non sono da ritenersi antiche. Difatti il nome di valletti o di fanti, più tardi trasferito alle persone di servizio, non si dava allora che ai giovani principi ed era titolo d’onore o quanto meno distintivo di eta. I giovani signori che non avevano ancora ricevuto l’ordine della cavalleria erano a loro volta chiamati valletti.
Il nome di carte o di cartoni deriverebbe dal fatto che esse erano costituite da più fogli di carta incollati gli uni sugli altri per renderle più grosse e sostenute.
I cinesi usano carte d’avorio perchè la loro carta è troppo delicata per potere essere tenuta tra le mani (e forse perchè l’avorio vi abbonda) e troppo sottile e trasparente per potere essere incollata.
Gli antichi tarocchi egiziani (da Thoto Tarot) erano riprodotti su tavolette d’oro.
Sarebbe dilettevole proseguire nella storia delle carte, diversa per ogni paese, ma ciò e materia di manuale o non di volumetto divulgativo. Prendiamo a prestito dal Cairo gli elementi per una sintesi capace di orientare il lettore e di concludere le nostre note introduttive. […]»

La Cellula Madre e l’Energia del Tempo

La Cellula Madre e l’Energia del Tempo

Con questo terzo volume, si chiude la trilogia dedicata all’Anatomia Sottile dell’essere umano.

Autore/i: Zamperini Roberto

Editore: Macro Edizioni

pp. 320, nn. illustrazione a colori, Cesena (FC)

L’evoluzione della vita fino alla coscienza: risultato del caso e della necessità o Disegno Intelligente?

Cos’è il tempo?
È nostro tiranno o può diventare un alleato?
Possiamo ottenere energia dal tempo?
Possiamo trarre informazioni dal passato?
Possiamo mutare il futuro?

All’interno dell’organismo energetico di ognuno di noi, è nascosta una Cellula Madre immortale, che ci connette ai nostri avi e ai nostri discendenti. Una vera “macchina del tempo”, il cui scopo è la futura evoluzione dell’uomo e che racchiude tutta la nostra storia e le nostre potenzialità. La Cellula Madre è la memoria del passato e il potenziale futuro del nostro essere. Ognuno di noi, grazie alla Cellula Madre immortale, possiede gli strumenti per trarre profitto dal suo passato e guidare il suo futuro.

Nel cuore della galassia c’è una vibrante sorgente d’Energia, una memoria sconfinata, che racchiude i segreti del tempo dell’intera galassia e alla quale, attraverso la Cellula Madre, noi tutti siamo collegati.

La Cellula Immortale e l’Energia del Tempo è un’originale esplorazione delle nuove straordinarie scoperte scientifiche sul tempo, sull’energia e sulla natura dell’Universo, secondo la visuale delle Energie Vitali, le energie che guidano il nostro corpo e la nostra psiche. Con quest’opera si chiude la trilogia destinata alla scoperta della struttura segreta dell’organismo energetico umano, iniziata con Anatomia Sottile e proseguita con Fisiologia Sottile.

Roberto Zamperini, laureato in Scienze Statistiche, ha ereditato dal padre ingegnere, ma anche ipnotista e radioestesista, il piacere dell’investigazione dell’ignoto. È fondatore dell’IRES (Istituto perle Ricerche sulle Energie Sottili), creatore della Terapia Energo-Vibrazionale e della Domoterapia Sottile. Ha inventato i Clea-nergy, strumenti a trasmutazione sottile per il benessere di tutta la famiglia e la bonifica energetica degli ambienti. Con Macro Edizioni ha già pubblicato Anatomia Sottile, Fisiologia Sottile, Terapia della casa e Energie Sottili.

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Ringraziamenti

Prima Parte
Appunti per un romanzo su Gaia

  • Interrogativi
  • Gaia, il pianeta della vita
  • Genesi
  • Cataclisma
  • Campi, numeri e pensiero
  • Gaia corre i suoi primi pericoli
  • Gaia passa attraverso il primo portale
  • Intermezzo: l’ordine d’energia sottile, la bioenergia e la cellula
  • Dal brodo primordiale alla scoperta della vita
  • Com’è fatto un chakra
  • Intermezzo: perché un’arancia sana non è una spremuta d’arancia
  • Gaia scopre prima la cooperazione, poi il consorzio
  • Intermezzo: l’effetto denso-sottile
  • Intermezzo: la risonanza sottile e il sincronismo
  • Spirali, energie sottili, risonanza
  • Come Gaia sopravvive alle congestioni
  • Gaia perfeziona il funzionamento sottile della cellula
  • Gaia inventa il sesso e nasce la prima Cellula Madre
  • Gaia inventa gli esseri pluricellulari e nasce il circuito primario
  • Gaia scopre il numero aureo, l’armonia e la simmetria
  • Gaia inventa la paura e il piacere e passa attraverso il secondo portale
  • Nuove emozioni e altri cambiamenti di dimensione
  • Gaia inventa il linguaggio
  • Mani, cervello e linguaggio
  • Pesci e collanine
  • Gaia inventa gli stati di coscienza superiori
  • Linee d’energia e stati di coscienza
  • Forse le cose furono più complicate

Appendice alla Prima Parte

  • Il numero della crescita
  • Note sulla “Prima Parte”

Seconda Parte
La Cellula madre e l’Energia del Tempo

Capitolo 1 – La scoperta degli Arcaici

  • Il primo Arcaico: dagli esseri unicellulari all’uomo
  • Ma “dove” stanno gli Arcaici?
  • Le funzioni del primo Arcaico
  • I nostri corpi nell’Universo a più dimensioni
  • L’uomo, essere multidimensionale
  • I chakra e gli Arcaici: strutture multidimensionali

Capitolo 2 – Nuove scienze dell’Universo e dell’Energia

  • Nikolai Kozyrev: l’energia del tempo e l’etere vitale
  • Etere sì o etere no?
  • La teoria di Kozyrev è sottoposta a verifica
  • Da Kozyrev alle Energie Sottili: perché la simmetria, perché l’asimmetria.
  • Rettangolo aureo e l’Occhio di Dio

Capitolo 3 – Da Kozyrev alle Energie Sottili

  • Il comportamento sottile della cellula
  • Nuova luce sulla natura dei legami
  • L’ordine d’energia nei corpi sottili
  • Una fabbrica naturale di alti ordini d’energia

Capitolo 4 – Enigmi del Tempo

  • Presente e futuro
  • I tanti misteri del tempo

Capitolo 5 – La Madre Immortale

  • La madre Immortale
  • Le strabilianti capacità della Cellula Madre

Capitolo 6 – L’enigmatica energia-oro

  • Siamo parte di un Tutto
  • Il ruolo di Gaia: difesa, riparazione e rigenerazione
  • Il rapporto misterioso della Cellula Madre con l’energia-oro
  • Il ruolo del Gran Sole Centrale: evoluzione e cambiamento

Capitolo 7- Il nostro potere sul Tempo

  • La scoperta dell’Arcaico del Tempo
  • L’origine delle malattie nascoste nella prima parte della vita

Capitolo 8 – Il Grande Disegno Intelligente

  • Una Forza evolutiva nascosta nel futuro
  • Le due energie-oro
  • L’ energia-oro tellurica
  • Il rapporto dinamico tra conservazione ed evoluzione

Capitolo 9 – Contributi per una tecnologia dell’uso del tempo

  • Appendice alla Seconda Parte
  • Una veterinaria studia i chakra del cane
  • Correlazioni energetiche tra denti e organi
  • Note sulla “Seconda Parte”

Bibliografia
Cos’è il CRESS
Indice Analitico

Poesia dell’Universo – L’Esplorazione Matematica del Cosmo

Poesia dell’Universo – L’Esplorazione Matematica del Cosmo

Titolo originale: Poetry of the Universe

Autore/i: Osserman Robert

Editore: Longanesi & C.

prefazione dell’autore, traduzione dall’originale americano di Libero Sosio.

pp. 208, 70 illustrazioni b/n, Milano

«Studiare la matematica per capire le leggi della fisica non è diverso dall’imparare una lingua straniera quanto basta per cogliere qualcosa della speciale fragranza e bellezza della prosa o della poesia scritta in quella lingua. Nel corso di tale processo può benissimo capitare di essere affascinati dalla lingua stessa.
Lo stesso vale per molte parti della matematica. Creato inizialmente per fornirci una conoscenza più profonda della natura del mondo che ci circonda, il linguaggio della matematica sviluppa la sua struttura e il suo ordine, una sua bellezza e un suo fascino.
»

La convinzione che la matematica abbia molto in comune con la poesia è assai diffusa fra i matematici.
Secondo Morris Kline, «una dimostrazione matematica eseguita con eleganza e una poesia in tutto tranne che nella forma in cui è scritta». E Einstein ribadisce: «La matematica pura e, a suo modo, la poesia delle idee logiche». È del resto ben nota l’insistenza dei matematici sull’eleganza delle dimostrazioni, come pure la tesi che la matematica richieda non meno immaginazione della poesia (Voltaire: «C’è una sorprendente immaginazione nella matematica della natura; e Archimede ebbe almeno altrettanta immaginazione di Omero»). Un giorno il grande matematico David Hilbert notò che un certo studente aveva smesso di frequentare le sue lezioni. Quando gli venne riferito che aveva deciso di abbandonare la matematica per diventare un poeta, Hilbert rispose: «Ha fatto bene. Non aveva abbastanza immaginazione per un matematico». Perché dunque molti studenti manifestano un’avversione e una chiusura così ostinate e totali verso la matematica, considerandola un sapere freddo e arido? Osserman e altri professori della Stanford University giunsero alla conclusione che la colpa è soprattutto dell’insegnamento, e che si dovrebbe fare tutto il possibile per presentare un’immagine viva dell’essenza della matematica e della sua funzione concreta nella storia della conoscenza. Dal programma che ne seguì è derivato anche questo libro, che racconta in modo chiaro e accattivante il contributo dato dalla matematica all’esplorazione del mondo, dalle prime misurazioni della Terra nell’Antichità fino alle più avanzate teorie cosmologiche di oggi. Le creazioni più bizzarre della mente umana e le figure più affascinanti della storia della scienza si incontrano in queste pagine, che costituiscono un’ideale introduzione alla matematica e alla scienza. Vedendo in quale misura le creazioni apparentemente più fantastiche della matematica abbiano fornito all’uomo strumenti per comprendere i segreti della natura, anche il lettore sarà costretto a chiedersi con il grande fisico teorico Wigner quale sia la causa della «irragionevole efficacia della matematica nelle scienze della natura». E a chiedersi se il matematico sia un inventore o uno scopritore.

Robert Osserman è professore di matematica alla Stanford University dal 1955, e dal 1990 è vicedirettore del Mathematical Sciences Research Institute a Berkeley, California. Autore di numerosi articoli scientifici, conferma con questo libro le straordinarie doti di docente che gli sono valse il Dean’s Award for Outstanding Teaching.

Lettere al Castoro e ad Altre Amiche 1926-1963

Lettere al Castoro e ad Altre Amiche 1926-1963

Titolo originale dell’opera: «Lettres au Castor et à quelques autres»

Autore/i: Sartre Jean-Paul

Editore: Garzanti Editore

prima edizione, edizione scelta, presentata e annotata da Simone de Beauvoir , traduzione di Oreste del Buono, collana: Saggi Blu, in copertina: J.-P. Sartre e S. de Beauvoir in due caricature di D. Levine.

pp. 760, Milano

Scrive Simone de Beauvoir nella presentazione al volume:
Durante la giovinezza, Pierre Guille, che fu per molto tempo amico di Sartre, si divertiva a dirgli: «I manuali di letteratura dei secoli futuri, amico mio, segnaleranno: Jean-Paul Sartre, ottimo scrittore di lettere, autore anche di qualche opera letteraria e filosofica». Nelle conversazioni che ebbe con me nell’estate del 1974, Sartre spiegò quel che le lettere rappresentavano per lui: «Era l’immediata trascrizione della vita… un lavoro spontaneo. In fondo io pensavo che si sarebbero potute pubblicare, quelle lettere… e magari sarebbero state pubblicate dopo la mia morte… Le mie lettere sono state insomma come una testimonianza sulla mia vita».
Nell’offrire al pubblico questa corrispondenza, dunque, non faccio che esaudire uno dei suoi desideri. Certo, sarebbe auspicabile che tutto il suo epistolario – che è immenso – venisse raccolto, ma per questo ci vorrà sicuramente molto tempo. Io ho preferito non aspettare a divulgare le lettere che mi sono state indirizzate – come pure alcune altre, ereditate o affidatemi dalle destinatarie.

Queste lettere, che coprono un periodo di circa quarant’anni – dal 1926 al 1963 – ci consegnano la vita ricca e complicata e il laboratorio febbrile di un uomo di straordinaria vitalità, di un letterato insofferente agli angusti confini della letteratura, di un filosofo che ha insegnato a più generazioni a pensare e a mettere in discussione la validità del pensiero di fronte all’urgenza della prassi. In esse Sartre rivela il suo intimo e insieme riflette su ciò che accade intorno a lui. Illuminanti o recisi, affettuosi o sferzanti sono i suoi giudizi: su Shakespeare e Kafka, Nizan e Gide, Malraux e Queneau, Heidegger e Merleau-Ponty, Caillois e Breton e, senza soluzione di continuità, sui gialli di Van Dine e il cinema americano, le canzonette, i giornali…

L’Apprendista Cabalista

L’Apprendista Cabalista

Titolo originale: El aprendiz de cabalista

Autore/i: Vidal Cesar

Editore: Edizioni Il Punto d’Incontro

prima edizione, traduzione di Itala Bellinato.

pp. 226, Vicenza

1492. In guerra con la Francia, Carlo V decide di ricorrere alle arti magiche nel tentativo di assicurarsi la vittoria. Tuttavia lo strumento scelto dal giovane imperatore non è soltanto un taumaturgo, ma anche un esperto cabalista dotato di una conoscenza occulta prodigiosa. Gli ordini imperiali offrono al cabalista l’opportunità di alterare il corso degli eventi e, soprattutto, di trasformare la propria esistenza. Un racconto in cui si intrecciano i fili dorati e pericolosi di un amore proibito, della saggezza occulta e dell’anelito di salvezza. Un vigoroso affresco dell’Europa rinascimentale, in una trama di ambizioni, speranze, desideri, vendette, uccisioni e passioni, ambientata in una vivida e fedele cornice storica e geografica.

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  • Italia 1525
  • Spagna 1491 – Germania 1510
  • Italia 1511 – 1525
  • Italia 1525
  • Sic transit gloria mundi

Nota dell’Autore
Nota sull’Autore

Il Fascino di Roma nel Medioevo

Il Fascino di Roma nel Medioevo

Le «Meraviglie di Roma» di maestro Gregorio

Autore/i: Nardella Cristina

Editore: Viella Libreria Editrice

con il testo latino della «Narracio de mirabilibus urbis Romae» e traduzione italiana a fronte, nuova edizione riveduta e ampliata.

pp. 216, 17 illustrazioni b/n f.t., Roma

Per tutto il Medioevo non esistette una sola città paragonabile a Roma per la quantità e la qualità dei monumenti posseduti e per il numero di visitatori che vi giungevano, desiderosi di visitare i centri più importanti della cristianità ma anche attratti dal fascino delle antiche vestigia pagane. L’esigenza di indicazioni per muoversi nella città portò alla compilazione delle prime guide per i pellegrini, da cui scaturì nel XII secolo un originale prodotto letterario, i Mirabilia urbis Romae, che ebbe innumerevoli versioni nei tre secoli successivi.

In questa tradizione spicca per originalità la Narrazione delle meraviglie della città di Roma, compilata tra il XII e il XIII secolo da un erudito inglese, maestro Gregorio. Formatosi culturalmente nello studio dei classici, l’autore è completamente assorbito dalla contemplazione dell’antica Roma – al punto di trascurare la città cristiana – e descrive con vera passione artistica i monumenti pagani. Fin da primo impatto ci comunica il fascino subìto, quando dall’altura di Monte Mario gli si presenta una città dove «così numerose sono le torri da sembrare spighe di grano, tante le costruzioni dei palazzi, che a nessun uomo riuscì mai di contarle».

Di questa opera singolare il libro fornisce il testo originale latino e la traduzione italiana a fronte, preceduti da un ampio studio introduttivo.

Cristina Nardella si è laureata in Storia medievale all’Università di Roma “Tor Vergata”. Tra le sue opere ricordiamo L’antiquaria romana dal Liber Pontificalis ai Mirabilia aibis Romae, in Roma antica nel Medioevo, a cura di P. Zerbi (Milano 2001) e la cura dell’edizione della Storia gerosolimitana di Fulcherio di Chartres, in Crociate, a cura di G. Zaganelli (Milano 2004).

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1. I Mirabilia urbis Romae
1.1. Il viaggio a Roma.
1.2. La tradizione medievale delle descrizioni della città.
Note al capitolo 1.

2. Maestro Gregorio
2.1. Un’opera di difficile datazione.
2.2. Il prologo: l’autore si presenta.
2.3. La formazione culturale.
2.4. La città visitata, la città immaginata.
2.5. La rivalutazione del patrimonio artistico romano.
2.6. Una personalità di transizione.
Note al capitolo 2.

3. La Narrazione delle meraviglie della città di Roma
3.1. I Mirabilia di Benedetto canonico e la Narrazione di maestro Gregorio.
3.2. Le porte della città. 3.3. Le statue del Campidoglio.
3.4. Le statue del Quirinale.
3.4.1. La Venere capitolina.
3.4.2. I Dioscuri.
3.4.3. Le statue dei Fiumi.
3.5. I palazzi.
3.6. I templi.
3.6.1. Il tempio di Pallade.
3.6.2. La riscoperta del Pantheon come tempio classico.
3.7. Il Campus Lateranensis.
3.7.1. Una descrizione dettagliata del primo museo del mondo.
3.7.2. La statua di Marco Aurelio.
3.7.3. Il Colosso.
3.7.4. Il Priapo.
3.7.5. La lupa e l’ariete.
3.7.6. La tavola di bronzo.
3.8. I monumenti celebrativi.
3.8.1. Gli archi trionfali.
3.8.2. Le colonne onorairie.
3.8.3. Piramidi ed obelischi.
Note al capitolo 3.

Maestro Gregorio, Narrazione delle meraviglie della città di Roma.
Edizione e traduzione
Note
Opere citate
Indice dei nomi
Illustrazioni

La Città della Gioia

La Città della Gioia

Titolo originale: La Cité de la Joie

Autore/i: Lapierre Dominique

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

prima edizione, introduzione e ringraziamenti dell’autore, traduzione di Elina Klersy Imberciadori.

pp. 480, Milano

Un prete cattolico francese, un giovane medico americano, un’infermiera assamita e un uomo-risciò si incontrano nello sconvolgente scenario d’un quartiere di Calcutta per aiutare, Curare, salvare.
Condannati a essere eroi, lottano e vincono in mezzo alle settantamila “luci del mondo” che popolano la Città della Gioia.
La loro epopea è un canto d’amore, un inno alla vita, una lezione di tenerezza e di speranza per gli uomini del nostro tempo.

Mi trovavo a Calcutta e un giorno un uomo-risciò mi condusse in uno dei quartieri più poveri e sovrappopolati di questa città, dove trecentomila senzatetto vivono nelle strade. Conoscere questo quartiere che si chiama Anand Nagar, la Città della Gioia, ha cambiato la mia vita. In questo inferno ho infatti trovato più eroismo, più amore, più solidarietà, più gioia che in molte altre metropoli del nostro ricco occidente. Ho incontrato gente che non ha niente e tuttavia possiede tutto. In tanta bruttura, nel fango e nella sporcizia ho scoperto più bellezza e Speranza che in molti dei nostri paradisi. E soprattutto ho scoperto che questa città disumana ha il magico potere di creare dei santi. Santi come Madre Teresa, ma anche santi sconosciuti come Paul Lambert, sacerdote cattolico francese che si è stabilito nella Città della Gioia per dividere l’esistenza dei più diseredati e soccorrerli. Come il giovane medico americano venuto dalla Florida per curare uomini senza alcuna risorsa medica. Come il vecchio londinese fabbricante di camicie che salva bambini e lebbrosi. Come Bandona, la dolce infermiera assamita divenuta l’Angelo di misericordia di tutti gli infelici della Città della Gioia. Come migliaia di uomini, donne e bambini, condannati a sopravvivere con poche rupie al giorno, a superare le maledizioni di un destino implacabile. A vincere con il sorriso. Per raccontare la loro epopea, mi Sono immerso per mesi nella tremenda realtà del loro quartiere. Ho dormito nel tugurio di Lambert, un bugigattolo di un metro per due, senz’aria ne luce, invaso dall’acqua e dallo straripamento delle fogne a ogni temporale. Ho vissuto per giorni e giorni con Lambert, Max e Bandona nella piccola colonia di lebbrosi in fondo alla bidonville e ho scoperto la loro straordinaria cultura, il loro gusto per le feste. Ho trascorso molte ore con il padrino della mafia locale, un uomo la cui statura ricorda quella dei grandi imperatori mongoli. Ho assistito alle Suggestive rappresentazioni della leggenda. Insieme ai bambini ho partecipato al gioco più importante della bidonville, quello del cervo volante: un aquilone fatto di pezzi di cartone e di tela che porta con sé sopra il grigiore dei tetti tutti i sogni di questo popolo di condannati. Ho partecipato alle nascite, ai matrimoni, alle cremazioni, alle feste degli indù, dei musulmani, dei sikh, dei cristiani è di tutte le comunità di questo mosaico di popoli e religioni. Ho tirato risciò e arrotolato bidi nei laboratori simili a galere dove bambini di sei o sette anni preparano milleduecento Sigarette al giorno. Ho imparato a lavarmi dalla testa ai piedi con meno di mezzo litro di acqua. Ma soprattutto ho imparato a mantenere sempre il sorriso, a ringraziare Dio per il più piccolo beneficio, a ascoltare gli altri, a non avere paura della morte, a non disperare mai.

“Benché sia il risultato di una lunga inchiesta, questo libro non pretende di essere una testimonianza sull’India.
Amo troppo questo paese, conosco troppo la sua diversità, ho troppa ammirazione per le sue virtù, per la pertinacia di cui da prova nel vincere le sue difficoltà, l’intelligenza che testimonia nella soluzione dei suoi problemi per non mettere in guardia il lettore contro il pericolo di una estrapolazione abusiva.
La mia testimonianza riguarda in realtà solo un piccolo gruppo di uomini che una natura implacabile e circostanze ostili hanno strappato da casa e sbalzato in una città che ha dimostrato la sua volontà di accoglierli al di la dell’immaginabile.
Ho voluto rispettare il loro anonimato. Ho perciò cambiato i loro nomi e modificato un certo numero di particolari che riguardano gli avvenimenti di cui sono protagonisti e che si sono svolti molti anni fa. Ma gli uomini che li hanno vissuti esistono ancora.”

Autore a soli diciassette anni di uno dei primi bestseller del dopoguerra, Un dollar les mille kilometres, Dominique Lapierre ha sempre avuto un profondo interesse per le grandi epopee umane. Dopo dieci anni di reportages per “Paris Match”, nel 1960 si unisce a Larry Collins per scrivere Parigi brucia? (dal quale sarà tratto un grande film), Gerusalemme, Gerusalemme, Stanotte la libertà, Il quinto cavdliere – quattro bestseller in tutto il mondo, pubblicati in trenta lingue e letti da pi di cento milioni di persone.
Nel 1980 Lapierre si separa provvisoriamente da Collins per realizzare un progetto che gli sta a cuore dal suo soggiorno in India in occasione dell’inchiesta per Stanotte la libertà. Fonda un’associazione a favore dei bambini lebbrosi di Calcutta. Grazie a una parte dei suoi diritti d’autore e alla generosità di cinquemila simpatizzanti, Oggi Lapierre cerca di sopperire alle necessita dei duecento bambini della Casa della Resurrezione di Calcutta (Associazione “Action pour les enfants des lépreux de Calcutta” 26 avenue Kiéber, 750116 Parigi – CCP 1590.65.C Parigi).
Durante una visita ai “suoi bambini” di Calcutta, Lapierre scopre in un giorno l’universo della Città della gioia.

Il Mito dell’Interiorità

Il Mito dell’Interiorità

Tra psicologia e filosofia

Autore/i: Jervis Giovanni

Editore: Bollati Boringhieri Editore

a cura di Gilberto Corbellini e Massimo Marraffa, premessa dei curatori, introduzione degli autori.

pp. LXIII-240, Torino

Negli ultimi trent’anni è cambiata l’antropologia di base delle scienze umane. L’immagine dell’uomo ha dovuto fare i conti con un nuovo naturalismo, che ha portato a compimento il processo di decentramento  della soggettività iniziato con Copernico e Galileo e proseguito con Darwin e Freud. Un presupposto metodologico che era stato dato per autoevidente, quello dell’assoluta diversità della natura umana rispetto a quella animale, è andato definitivamente in frantumi.
In questo quadro, la psicologia scientifica è giunta a risultati talora apparentemente paradossali. La psicologia intuitiva – ci spiega questo libro – è come l’astronomia intuitiva: come siamo inclini a credere che il Sole giri intorno alla Terra e che la Terra stia al centro dell’universo così anche l’autocoscienza umana viene presa intuitivamente come un dato primario. E ormai non è più sufficiente a corregiere questa ingenuità il ricorso all’inconscio di Freud. In panni da antimaestro illuminista, Giovanni Jervis scandaglia qui senza dogmatismi le complessità della «scienza della mente», esplorando alcuni temi all’intersezione di psicologia e filosofia: l’inconscio, la coscienza, l’identità, l’io, la persona. Un’esplorazione che ci svela i miti, i riti e le retoriche dell’interiorità.

Giovanni Jervis (1933-2009), psichiatra e psicologo, ha insegnato Psicologia dinamica all’Università «La Sapienza» di Roma. Ha collaborato con l’etnologo Ernesto de Martino, ha avuto un ruolo da protagonista nelle esperienze di riforma dell’assistenza psichiatrica pubblica in Italia, si è occupato dei fondamenti teorici e metodologici della psicologia. Per Bollati Boringhieri ha pubblicato Pensare dritto, pensare storto (2007) e La razionalità negata (con G. Corbellini, 2008); ha inoltre curato Il secolo della psicoanalisi (1999) e La bottega della psichiatria (con A. M. Ferro, 1999).

Un Incontro Pericoloso – Una Diabolica Combinazione di Amore e Morte

Un Incontro Pericoloso – Una Diabolica Combinazione di Amore e Morte

Titolo originale: Eine Gefährliche Begegnung

Autore/i: Jünger Ernst

Editore: Bompiani

traduzione di Anna Bianco, in copertina: Puy Jean, Nu assis (1909) olio su tela.

pp. 194, Milano

Parigi, fine Ottocento: in una tranquilla domenica di settembre un giovane di nome Gerhard, dall’aspetto timido e trasognato, si aggira nelle viuzze assolate di Pigalle deciso a trovare qualcosa o qualcuno che lo aiuti a dare una svolta alla sua esistenza. Portato dal caso, ecco Ducasse, un uomo che, al contrario di lui, conosce bene come gira il mondo e ora assiste con freddezza al lento deteriorarsi della propria vita. L’incontro pericoloso avviene adesso, nel momento in cui Ducasse indica a Gerhard una donna affascinante nel cui volto “stridono bellezza e inquietudine”: da qui ha inizio una storia di eros e di sangue che sospinge Gerhard dentro una fitta trama di atti fortuiti e fatali, che coinvolgeranno l’ombra di Jack lo Squartatore e un investigatore appassionato della metafisica del delitto, un’amabile ruffiana e un corazziere in disgrazia; Raccontando una storia provocatoriamente poliziesca, molto vicino a un qualsiasi fatto di cronaca nera, Jünger, con mano leggera e divertito distacco, introduce il lettore nelle zone d’ombra della vita là dove si nasconde il tormento del male e della morte.

Nato a Heidelberg nel 1895, Ernst Jünger è considerato una delle figure intellettuali più importanti e discusse della cultura contemporanea.
Studioso di zoologia e filosofia, combattente volontario nella prima guerra mondiale, aderì al nazismo per poi distaccarsene in un secondo momento. È autore di saggi di riflessione filosofica, sociale e politica (Tempeste d’acciaio, 1920; L’operaio, 1932; Lo Stato universale, 1960); di opere letterarie (Heliopolis 1949; Il problema di Aladino, 1983); e di scritti autobiografici (Diario 1941-1945, 1949).

Il Pianeta Dove è Nato il Sesso

Il Pianeta Dove è Nato il Sesso

Un romanzo solo per adulti

Autore/i: Kanto Peter

Editore: Olympia Press Italia

traduzione di Sandro Marchi, titolo originale: World where sex was born.

pp. 172, Milano

Eccoci, dopo il grande P.J. Farmer, al secondo volume di Fantascienza Erotica.

Un’astronave attraversa gli spazi sconfinati con cinque persone a bordo: tre uomini e due donne. Lo scopo della spedizione è quello di scoprire un altro pianeta abitato e entrare così in contatto con un’altra civiltà. Finora, tutte le ricerche in questo senso sono state negative. Ma il capitano Smith, che comanda la spedizione. spera proprio che questa sia la volta buona. Il viaggio non presenta difficoltà esterne, mentre all’interno dell’astronave, invece, le cose si complicano e i rapporti tra i membri dell’equipaggio diventano infuocati. Solo il sangue freddo del capitano Smith salva la situazione. E, all’arrivo sul pianeta prefisso, la grande scoperta di una civiltà che, della propria vita, ha lasciato solo le tracce delle città e delle strade ma, almeno in apparenza, nessun essere vivente. Nessuno ad eccezione del Gant, una misteriosa creatura i cui poteri soprannaturali gli avventurosi astronauti finiranno per scoprire insieme ai nostri lettori.
Avventuroso, divertente, spigliato, questo romanzo associa, a un impianto di fantascienza tradizionale, la componente erotica e il fine umorismo di un noto autore dell’Olympia Press: Peter Kanto.

Allevamenti e Puledri

Allevamenti e Puledri

Autore/i: Autori vari

Editore: Edizioni A.N.A.C.T.

prefazione di Gianfranco Fabbri (Presidente Anact).

pp. 320, nn. illustrazioni e fotografie a colori, Roma

Dalla prefazione:
«La crescita e l’evoluzione internazionale dell’allevamento del cavallo da corsa, l’aumentata consistenza del patrimonio equino, la competitività sempre più pressante rendono necessaria un‘adeguata preparazione degli allevatori e di tutti gli operatori del settore ed un‘approfondita conoscenza dei problemi legati all’allevamento.
Ci è sembrato opportuno proporVi in versione italiana il libro Breding Management and Foal Development, predisposto dalla Equine Research di Tyler nel Texas, rielaborato secondo le esigenze del nostro allevamento.
Il manuale, che abbiamo intitolato Allevamenti e Puledri si rivolge soprattutto ai nuovi allevatori, a tutti coloro che intendono intraprendere un’attività tanto appassionante quanto difficile. Ovviamente la passione non basta: per creare le premesse di risultati positivi ed evitare delusioni cocenti occorre un ricco bagaglio di cognizioni specifiche (cura del terreno, gestazione di una fattrice, nascita e cura di un puledro etc…) che verrà poi affinato dall’esperienza e dalla professionalità.
Anche gli allevatori con maggiore dimestichezza potranno comunque confrontare le loro esperienze ed aggiornare le loro conoscenze: esigenza imposta dal rapido progresso della scienza e della tecnologia.
Il testo è stato tradotto, come del resto nello spirito degli autori, con terminologie di facile comprensione anche quando sono state affrontate le materie più tecniche, in maniera da consentire una facile lettura ed un’agevole consultazione.
Il lettore non dovrà inoltre stupirsi nel leggere, a volte, la ripetizione di argomenti già trattati: la riproposizione è risultata necessaria per la completezza dei singoli capitoli.[…]»

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PREFAZIONE

Capitolo 1. IL PROGETTO DELL’ALLEVAMENTO

Capitolo 2. I DOCUMENTI DELL’ALLEVAMENTO

Capitolo 3. CENNI SUL SISTEMA RIPRODUTTIVO DELLO STALLONE

Capitolo 4. INFERTILITA E IMPOTENZA DELLO STALLONE

Capitolo 5. L’APPARATO RIPRODUTTIVO DELLA FATTRICE

Capitolo 6. INFERTILITA DELLA FATTRICE

Capitolo 7. LA GESTIONE DELLA FATTRICE

Capitolo 8. L’INDIVIDUAZIONE DEL CALORE

Capitolo 9. METODI E PROCEDURE DI ACCOPPIAMENTO

Capitolo 10. LA GRAVIDANZA

Capitolo 11. L’ABORTO

Capitolo 12. IL PARTO

Capitolo 13. LE ANOMALIE DEL PARTO

Capitolo 14. L’ALLATTAMENTO

Capitolo 15. IL REDO NEONATO

Capitolo 16. IL REDO ORFANO

Capitolo 17. IL PRIMO ANNO DI VITA

APPENDICE

Gli ausili diagnostici
Termografia
L’identificazione del cavallo

Psychologia

Psychologia

Autore/i: Stanghetti Giuseppe

Editore: Ex Officina Typographica «Cuore di Maria»

pp. XI-228, Roma

Roma, 1° Ottobre 1933

Chiarissimo Professore,
Ho sotto gli occhi il bel volumetto di Psicologia, che Ella destina sopra tutto agli alunni di Filosofia del Pont. Ateneo Urbano di Propaganda Fide. Ho letto qua e là le nitide pagine e vi ho trovato i pregi consueti delle Sue lezioni: chiarezza, sobrietà ed eleganza di stile, congiunte con la sodezza della dottrina tomistica.
Auguro al Suo lavoro la migliore fortuna, sicuro come sono che i cari studenti della Propaganda ne profitteranno assai per la loro formazione scolastica, che deve essere, con la pietà, il fondamento della loro attività sacerdotale e missionaria, domani.
Mi creda, con particolare stima ed ossequio,
Suo devmo in Xto F. Borgongini Duca Arciv. tit. di Eraclea.

I Papi – Storia e Segreti

I Papi – Storia e Segreti

Dalle biografie dei 264 romani pontefici rivivono retroscena e misteri della cattedra di Pietro tra antipapi, giubilei, conclavi e conncili ecumenici.

Autore/i: Rendina Claudio

Editore: Newton Compton Editori

premessa e introduzione dell’autore.

pp. 864, nn. illustrazioni b/n, Roma

Le biografie dei 264 romani pontefici, da san Pietro fino a Giovanni Paolo II, rappresentano, come in un lungo racconto, lo sviluppo di quel “potere” e emblematico che è il papato nel suo doppio volto, spirituale e temporale. Al “vicario di Cristo”, si guarda in queste pagine con occhio attento anche all’aspetto umano, astenendosi da indebite valutazioni teologiche e ridimensionando il mito del personaggio. Di qui un susseguirsi di ritratti ogni volta diversamente concepiti nella loro impostazione. Ora si evidenzia l’aspetto storico e il legame con gli avvenimenti politici del tempo; ora prevale la curiosità, l’aneddoto, l’aspetto folcloristico; ora l’immagine di un papa rivive intrecciata a quella di uno o più antipapi ovvero di un imperatore, e ancora, un concilio o un conclave possono aiutare a capire il vero volto di un pontefice. L’insieme di tutti questi profili non può che rappresentare le infinite sfaccettature di una sovranità nei suoi contrastanti momenti di “santità” e “diavoleria”. E ci consente di ripercorrere in vario modo duemila anni di storia, fino agli avvenimenti del papato dei primi mesi del 1999.

Claudio Rendina, scrittore e poeta, ha legato il suo nome a opere di successo dedicate a Roma e al mondo pontificio, tra le quali, per la Newton & Compton: Il Vaticano. Storia e segreti (premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri 1987), Pasquino statua parlante (premio Fregene 1991) e Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità di Roma (1998). Ha diretto la rivista «Roma ieri, oggi, domani».

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Premessa
Introduzione

I Papi (da pag. 15-264)

Pio XI  (1939-1958)
Giovanni XXI  (1958-1963)
Paolo VI  (1963-1978)
Giovanni Paolo I  (1978)
Giovanni Paolo I  (1978)

APPENDICE

Papi e antipapi sulla cattedra di Pietro

Elenco cronologico di papi e antipapi
Osservazioni sull’elenco e «curiosità» varie
La profezia di Malachia

Come viene eletto il papa

Dalle origini al conclave a oggi
Il cambiamento del nome
L’incoronazione
Stemmi e araldica pontificia

Concili ecumenici e giubilei

I concili
I giubilei

Bibliografia

Indice di papi e antipapi

Storie dello Spazio Esterno

Storie dello Spazio Esterno

Le migliori storie della fantascienza di tutti i tempi sull’esplorazione, conquista e colonizzazione del cosmo

Autore/i: Autori vari

Editore: Casa Editrice Nord

a cura di Sandro Pergameno, copertina di Michael Whelan, Collana Grandi Opere Nord 8.

pp. XXVIII-696, Milano

Il viaggio attraverso le misteriose profondità dello spazio siderale, la lotta con belve e mostri strani e terribili o nemici meno appariscenti ma altrettanto letali Come virus e batteri alieni, l’incontro o lo scontro con le altre razze intelligenti che popolano universo, la costruzione di una civiltà galattica che copra distanze di centinaia o addirittura migliaia di agi luce: quale autore di fantascienza, nel corso della sua carriera letteraria, non si è mai cimentato almeno con uno di questi temi? Forse davvero nessuno, perchè in fondo si potrebbe affermare che la conquista dello spazio, l’esplorazione di mondi alieni, la colonizzazione dei pianeti lontani, esprimono forse meglio di ogni altra tematica l’essenza della letteratura fantascientifica. Questo volume, che è il logico complemento del precedente Storie dello spazio interno (che limitava la sua attenzione ai pianeti del nostro sistema solare), è dedicato appunto all’esplorazione di mondi lontani, distanti  decine o centinaia di anni luce dalla Terra: mondi strani e affascinanti, con flora e fauna misteriose, bizzarre, e con civiltà aliene evolute o barbariche, creati dalla fervida immaginazione dei maggiori autori di fantascienza.

Troverete qui ventisei racconti e romanzi brevi, tutti assolutamente inediti nel nostro Paese, tra i più belli mai prodotti da questo genere letterario, partoriti dalla penna di autori come Poul Anderson, Robert Silverberg, Murray Leinster, Jack Vance, Philip José Farmer, Larry Niven, Edgar Pangborn, Eric Frank Russell, Gordon Dickson, George R.Martin, e altri grandi narratori della fantascienza moderna.

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Storie dello spazio esterno (Antologia) Traduzione di varî

Presentazione (Introduzione) di Sandro Pergameno

Parte Prima: Esplorazione della Galassia: Strani pianeti e strane forme di vita (Saggistica)

Il viaggio che durò 600 anni (Racconto lungo, The Voyage That Lasted 600 Years, 1940) di Don Wilcox (Traduzione di Roberta Rambelli)

Le rosse colline dell’estate (Racconto lungo, The Red Hills of Summer, 1959) di Edgar Pangborn (Traduzione di Roberta Rambelli)

Alaree (Racconto, Alaree, 1958) di Robert Silverberg (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

Le piante (Racconto, The Plants, 1946) di Murray Leinster (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

Il pianeta solitario (Racconto lungo, The Lonely Planet, 1949) di Murray Leinster (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

Il mondo di mezzo (Racconto lungo, The World Between, 1965) di Jack Vance (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

Rumore (Racconto, Noise, 1952) di Jack Vance (Traduzione di Roberta Rambelli)

Lassù è favoloso (Racconto lungo, Some Fabulous Yonder, 1963) di Philip José Farmer (Traduzione di Roberta Rambelli)

Re della sabbia (Racconto lungo, Sandkings, 1979) di George R. R. Martin (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

Parte Seconda: Buchi neri e nebulose (Saggistica)

Alla stella oscura (Racconto, To the Dark Star, 1968) di Robert Silverberg (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

Marea (Racconto, There Is a Tide, 1968) di Larry Niven (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

Nebbia di stelle (Romanzo breve, Starfog, 1967) di Poul Anderson (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

Parte Terza: Struttura sociale degli alieni e loro antropologia (Saggistica)

La notte di Hoggy Dorn (Romanzo breve, The Night of Hoggy Dorn, 1958) di Richard Mc Kenna (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

A modo mio (Racconto, Mine Own Ways, 1960) di Richard Mc Kenna (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

Black Charlie (Racconto, Black Charlie, 1954) di Gordon R. Dickson (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

Sangue vagabondo (Racconto lungo, Blood’s a Rover, 1952) di Chad Oliver (Traduzione di Roberta Rambelli)

Ali (Racconto, Wings) di Vonda N. Mc Intyre (Traduzione di Roberta Rambelli)

Parte Quarta: Forme aliene di religione e politica (Saggistica)

Il diavolo su Salvation Bluff (Racconto, The Devil On Salvation Bluff, 1954) di Jack Vance (Traduzione di Roberta Rambelli)

Sacrificio Inumano (Racconto, Unhuman Sacrifice, 1958) di Katherine Maclean (Traduzione di Roberta Rambelli)

Il tempio della tentazione (Racconto, The Shrine of Temptation, 1962) di Judith Merril (Traduzione di Roberta Rambelli)

La via della Croce e del Drago (Raccnto, The Way of Cross and Dragon, 1979) di George R. R. Martin (Traduzione di Roberta Rambelli)

Il metodo Yilliano (Racconto, Protocoll, 1962) di Keith Laumer (Traduzione di Roberta Rambelli)

Parte Quinta: Rapporto fra colonizzatori e colonizzati (Saggistica)

Scende rapida la sera (Racconto, Fast Falls the Eventide, 1952) di Eric Frank Russell (Traduzione di Roberta Rambelli)

Homo Aquaticus (Racconto, Homo Aquaticus, 1963) di Poul Anderson (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

Datti da fare (Racconto, The Helping Hand, 1950) di Poul Anderson (Traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli)

Il lago di Tuonela (Racconto lungo, The Lake of Tuonela) di Keith Roberts (Traduzione di Roberta Rambelli)

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