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Libri dalla categoria Benessere

Scott L’Eroe dei Ghiacci – La Pagina più Tragica e Affascinante della Grande Corsa all’Antartide

Scott L’Eroe dei Ghiacci – La Pagina più Tragica e Affascinante della Grande Corsa all’Antartide

Titolo origniale dell’opera: A First Rate Tragedy

Autore/i: Preston Diana

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

traduzione di Carla Lazzari, Oscar storia, in copertina: L’arrivo della spedizione al Polo sud, 1912. In piedi, al centro, Robert Falcon Scott, Foto scattata da Birdie Bowers.

PP. 330, Milano

«È successo il peggio… Abbiamo marciato bene alla mattina e siamo partiti con il morale alto nel pomeriggio, con la sensazione che l’indomani ci avrebbe visti a destinazione. Poi Bowers ha scorto una macchia scura, una bandiera nera legata a un pattino da slitta; accanto c’erano i resti di un bivacco; tracce di sci e di slitte che andavano e venivano, e… cani, molti cani. È tutto chiaro: i norvegesi ci hanno preceduti e sono arrivati per primi al Polo Sud. È una terribile delusione e sono molto addolorato per i miei leali compagni». Così scrive nel suo diario il 16 gennaio 1912 Robert Falcon Scott, capitano della prima e sfortunata spedizione inglese al Polo Sud.
Attraverso i diari e la corrispondenza dei protagonisti, Diana Preston ricostruisce la storia della tragica spedizione in Antartide capitanata da Scott, raccontandoci una straordinaria avventura umana che è allo stesso tempo una storia di amicizia e cameratismo, di ardimento e perseveranza, lealtà e spirito di sacrificio. Una storia estrema, insieme nobile e disastrosa, eroica e dissennata.

Diana Preston insegna storia moderna a Oxford. Scrittrice, giornalista e viaggiatrice instancabile, vive a Londra. Tra i suoi libri ricordiamo: The Road to Culloden Moor e una storia della rivolta dei Boxer, Besieged in Peking.

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Introduzione

  • I – La grande corsa: si scaldano i muscoli
  • II – Scott: i primi anni
  • III – «Presente! SÄ—, presente!»
  • IV – «Childe Harold alla torre Oscura arrivò»
  • V – «Povero Shackleton!»
  • VI – «Piccoli insetti umani»
  • VII – Una celebrità riluttante
  • VIII – L’innamorato
  • IX – Una questione d’onore
  • X – Amundsen: «Vado a sud»
  • XI – Stufato di pinguino e budino di Natale
  • XII – Inverno
  • XIII – «Triste, tristissimo»
  • XIV – «Quanti castelli in aria…»
  • XV – «Che Dio ci aiuti»
  • XVI – «Se fossimo vissuti…»
  • XVII – Inutile farsi illusioni ormai…»
  • XVIII – Perché?

Epilogo
Note
Bibliografia
Ringraziamenti
Indice dei nomi

L’Avvenire non è un Mistero – Trattato Aggiornato di Astrologia Scientifica Compendio Astronomico

L’Avvenire non è un Mistero – Trattato Aggiornato di Astrologia Scientifica Compendio Astronomico

Autore/i: Brunini Angelo

Editore: Edito in proprio

seconda edizione, nota dell’autore e introduzione dell’autore.

pp. 468, nn. figure bianco e nero, Roma

Dall’introduzione:

«L’idea del libro è nata dal desiderio di volgarizzare una materia di cui molto si parla, ma in verità poco conosciuta e poco sviluppata, malgrado la sua vetustà.
A stendere questa faticosa opera mi ha altresì invogliato la convinzione di rendere cosa utile all’umanità; in quanto, riuscendo a dimostrare (almeno spero) che, sia nel bene come nel male, sussiste un determinismo che esula dalla nostra volontà, tendo a creare nella coscienza di ognuno la convinzione che al di sopra dell’io imperante in verità si trova una forza agente la quale, nostro malgrado, spessissimo ci guida sulla strada impervia del destino; forza agente da molti in tutti i tempi scambiata per provvidenza divina o castigo divino, mentre la sua provenienza è cosmica. Va da sé che la constatazione di quanto valiamo e cioè che il nostro destino dipende per lo più da influssi cosmici, dovrebbe produrre il benefico effetto di smontare l’uomo dalla sua posizione di super «ego» e di renderlo migliore: più trattabile, più fraterno, più comprensivo verso le debolezze e le necessità del prossimo.
Ancora altre ragioni d’ordine sociale mi hanno incoraggiato a stendere quest’opera: il desiderio di aiutare la Giustizia nella ricerca della verità e di illuminarla nell’istante in cui emette i propri verdetti (nel caso di processi indiziari, sarebbe così semplice stabilire la verità!); l’utilità di porre a disposizione della medicina e soprattutto della psichiatria un materiale che facilita la diagnosi dei pazienti; il desiderio di aiutare educatori e genitori a comprendere e professionalmente indirizzare i giovani di oggi e di domani; la necessità di dare ad ognuno la possibilità di muoversi con sicurezza nell’intricato labirinto della nostra società, di agire al momento giusto, di chiarire i propri dubbi e le proprie incertezze, di conoscersi nella psiche e nelle proprie tendenze patologiche per potersi controllare ed anche curare, di scegliersi il compagno della vita o il socio senza la paura di doverlo ripudiare alla prima occasione, di sperare ancora quando tutto lascerebbe supporre che sarebbe inutile.[…]»

Ditelo in Latino – Insulti, Ingiurie, Contumelie dell’Antichità Romana in un Dilettevole Dizionario Ragionato ad Uso dei Moderni

Ditelo in Latino – Insulti, Ingiurie, Contumelie dell’Antichità Romana in un Dilettevole Dizionario Ragionato ad Uso dei Moderni

Titolo originale: Schimpf und Schande

Autore/i: Fink Gerhard

Editore: Longanesi & C.

traduzione dall’originale tedesco di Simona Ferrari.

pp. 176, Milano

Avete idea di cosa significhino queste parole?

Ambubaia – Bustirapus – Cularcultor – Decoctor – Ebriolus – Fulcipedia – Ganeo – Helluo – Lacticulosus – Machilla – Nebulo – Patinarius – Succula – Ulmitriba – Vafer

Leggete questo libro e lo saprete. A usarle nei casi e nei momenti opportuni, pensateci voi…

Con questo libro si afferma, in tutto il suo bizzarro splendore, una nuova disciplina del pensiero umano: l’«insultologia». Il suo scopo è palese: conferire dignità e giusto rilievo a quelle parole «volgari» che spesso i dizionari ignorano ma che sono proprietà comune (e intensamente sfruttata…) di tutti noi. Ed ecco quindi Ditelo in latino, dizionario ragionato (ma si potrebbe dire allegramente premeditato) di insulti, contumelie, sberleffi e ingiurie – tutti rigorosamente «romani» – che non solo ci riconsegna intatta la rigogliosa pienezza della lingua latina, la sanguigna potenza e l’irrefrenabile virulenza di un idioma vivo e diretto, ma soprattutto ci guida alla strabiliante scoperta del vero legame tra la lingua dei Padri e la nostra. Da oggi in poi, non avremo più motivi per tenere a freno la collera (e la lingua) perchè saremo autorizzati a rivestire i nostri epiteti con la sferzante precisione di un termine che riesce a essere nel contempo efficace, elegante e di sicuro effetto. E non ci sarebbe da stupirsi se questo libellus diventasse ben presto un fedele prontuario al servizio di tutti, dallo studente che vuole stupire il professore all’avvocato che vuole avere l’ultima parola, dal politico desideroso di esternare in modo non immediatamente comprensibile alla signora che non vuole perdere il suo aplomb anche nelle situazioni più difficili… Accomodatevi pure, c’è un insulto per tutti!

Gerhard Fink, nato nel 1943, insegna lingue e letterature antiche in un liceo di Norimberga. Apprezzato studioso, ha dedicato particolare attenzione alla messa a punto di nuove metodologie didattiche per l’insegnamento del latino e, su questo argomento, ha pubblicato due testi assai apprezzati, Cursus Latinus e Cursus Novus. È anche autore di una versione in prosa delle Metamorfosi di Ovidio.

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Quis, quid, ubi… ?
Chi, cosa, dove… ?

Convincium
Panni sporchi

Onera hunc maledictis!
Terzetto d’insulti

Simia!
Scimmia!

Purgamentum!
Sporcaccione!

Flagitum hominis!
Uomo scellerato!

Gladiator!
Bandito!

Struma Nonius
Nonio scrofola

Stultissime!
Idiota!

Furcifer!
Furfante!

Carnifex!
Carnefice!

Epilogus
Conclusione

Indices
Indici

Elenco degli insulti latino-italiano
Elenco degli insulti italiano-latino

Florilegium
Florilegio

Il Suicidio della Rivoluzione

Il Suicidio della Rivoluzione

Autore/i: Del Noce Augusto

Editore: Rusconi

prima edizione, introduzione dell’autore.

pp. 364, Milano

Nonostante la perfetta lealtà intellettuale del suo autore, il gramscismo si rivela come una sorta di equivoca composizione di negativismo estremo e di conservatorismo; come versione rivoluzionaria dello storicismo comporta la negazione più radicale di ogni traccia di valori assoluti, permanenti, metastorici; quel che però non nega è la continuità “moderna” con la borghesia. L’esito del gramscismo e dell’eurocomunismo non può essere che quello di trasformare il comunismo in una componente della società borghese ormai completamente sconsacrata, o di agire per la sua definitiva dissacrazione corrispondente a quella che è l’intenzione profonda dello spirito borghese. Non stupisce perciò se il comunismo italiano appare oggi come la forza più adeguata a mantenere l’ordine in un mondo in cui qualsiasi religione è scomparsa; non soltanto la religione cattolica, ma ogni sua forma anche immanentistica e scolare; anche la fede nel comunismo. L’insoddisfazione sincera dei rivoluzionari autentici trova giustificazione. Certo, il comunismo gramsciano può riuscire, ma realizzando l’esatto opposto di quel che si proponeva.

Una delle idee più diffuse oggi è quella di “rivoluzione”, intesa come distruzione o devalorizzazione dell’ordine esistente per l’instaurazione di un “ordine nuovo”, come il passaggio dal regno della necessità e del dominio dell’uomo sull’uomo a quello della libertà.
Ma quando al momento negativo – la distruzione – non segue quello positivo – l’ordine nuovo – la rivoluzione si ribalta nel suo “suicidio”: nel nichilismo, che è la devalorizzazione dei valori finora considerati supremi, e nel totalitarismo, che è il nichilismo al potere, l’oppressiva massima, l’assorbimento del consenso nella coercizione.
L’attuale processo storico conduce verso la realizzazione della speranza rivoluzionaria o verso il suo suicidio? Secondo alcuni interpreti della storia contemporanea, il momento presente non può essere altrimenti definito che come la progressiva realizzazione di questo suicidio.
Tesi originale di questo nuovo e atteso libro di Augusto Del Noce, considerato oggi unanimemente il più autorevole filosofo italiano di ispirazione cristiana, e della storia italiana contemporanea, dagli anni della rivoluzione russa e dall’avvento del fascismo a oggi, ha un carattere paradigmatico, sicché può essere vista come il microcosmo in cui leggere in vitro la forma che il possibile tramonto mondiale della civiltà, come “suicidio della rivoluzione”, dovrebbe assumere. Del Noce dimostra questa tesi attraverso una stringente e approfondita critica del pensiero italiano, da Gentile e Gramsci ai giorni nostri, e illustrando il parallelismo tra questo pensiero e la realtà politica.

Augusto Del Noce, già professore ordinario di storia della filosofia moderna e contemporanea all’Università di Trieste, attualmente insegna  filosofia della politica all’Università di Roma.
Fra le sue opere, oltre a numerosi saggi filosofici e politici: Il problema dell’ateismo (Il Mulino, Bologna 1964: ed. 3, 1970); Riforma cattolica e filosofia moderna, vol. I: Cartesio (Il Mulino, Bologna 1965); L’epoca della secolarizzazione (Giuffrè, Milano 1970).

La Teocrazia Faraonica

La Teocrazia Faraonica

Titolo originale: Le Roi de la Théocratie Pharaonique

Autore/i: Schwaller de Lubicz René Adolphe

Editore: Edizioni Mediterranee

prefazione dell’autore, traduzione dal francese di Paola Crimini, illustrazioni di Lucie Lamy.

pp. 344, nn. figure b/n, Roma

La teocrazia faraonica è una istituzione eccezionale, un ordine di governo e sociale unico in tutta la storia occidentale. In questa vera e propria teocrazia in cui l’insieme della vita del popolo è dominata dalle realtà spirituali, il faraone è sia sovrano, sia sacerdote, dal momento che egli è figlio degli dèi. È il caso di domandarsi come abbia potuto realizzarsi in Egitto una siffatta unificazione di potere spirituale e potere temporale.
La fede che nel corso di quaranta secoli ha predominato in Egitto era fondata sulla «scienza sacra» comprendente nello stesso tempo il mito e i riti religiosi, la medicina e la geometria, l’astronomia e le leggi della vita quotidiana e della giustizia.
Infine che ha ispirato la stesura di questo libro è di far comprendere la realtà e l’importanza della «scienza sacra» degli antichi egizi.

Ascolta la Tua Anima per Realizzare la Missione della Tua Vita

Ascolta la Tua Anima per Realizzare la Missione della Tua Vita

Titolo originale: Fullfill your soul’s purpose. Ten creative paths to your life mission

Autore/i: Stephan Naomi

Editore: Macro Edizioni

ringraziamenti, prefazione e introduzione dell’autrice, traduzione di Graziella Reggio.

pp. 288, Diegaro di Cesena (FC)

Questo libro vi dimostrerà che è possibile vivere una vita alla massima espressione, ricca di soddisfazioni e attività entusiasmanti. È la storia di una donna che c’è riuscita. Forse voi desiderate le stesse cose, ma in fondo dubitate di potercela fare.
Allora i vostri occhi sono caduti sul libro giusto.
Naomi Stephan ha scritto questo manuale con il preciso obiettivo di indicare concretamente una via d’uscita, aiutarvi a identifaicare con chiarezza la vostra missione personale, trovare o inventare la professione in linea con lo scopo della vostra anima, effettuare scelte in sintonia con i vostri più reali desideri, provare la gioia di una vita ricca di significato.
Ascolta la tua anima vi guiderà alla scoperta consapevole della vostra missione esistenziale, ossia il motivo per il quale avete scelto di nascere e vivere. Attraverso esercizi, esempi, storie e aneddoti potete cominciare subito l’esperimento/esperienza di trasformazione positiva di voi stessi e della realtà che vi circonda.

“La vita è vivere la propria missione personale. L’unico dovere è quello di portare avanti la propria missione, non quello che il padre, la madre, il compagno o gli amici dicono bisogna fare. Nessuno può vivere la vostra vita, dirvi come è e come dovrebbe essere, tranne voi stessi.”

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Prefazione
Introduzione

Padre Prima

  • La missione personale
  • C’è modo e modo
  • La creatività

Parte seconda

  • Chiarezza mentale
  • Rischiate ogni giorno
  • Eliminate il pensiero negativo
  • Aspettatevi l’imprevisto
  • Tollerate l’ambiguità
  • Ideate, poi lasciate maturare
  • Visualizzate soluzione
  • Cercate dentro di voi
  • Tentate con la dolcezza
  • Affidatevi all’intuito

Parte Terza

  • Missione compiuta
  • Missione personale, nutrimento dell’anima

La Volontà di Sapere

La Volontà di Sapere

Titolo originale: La volonté de savoir

Autore/i: Foucault Michel

Editore: Giangiacomo Feltrinelli Editore

seconda edizione, prefazione all’edizione italiana dell’autore, traduzione dal francese di Pasquino e Giovanna Procacci, in prima di copertina: «Johann Heinrich Füssli» Baccanale (Firenze, Museo Horne).

pp. 144, Milano

Dalla Prefazione dell’Autore all’edizione italiana:
«Questo volume apre una serie di studi che non pretendono essere continui, né esaustivi; si tratterà di qualche sondaggio in un territorio complesso. Il sogno sarebbe un lavoro di lungo respiro, Capace di correggersi a mano a mano che si sviluppa, aperto alle reazioni che suscita, alle congiunture che gli toccherà d’incontrare, e forse ad ipotesi nuove.
I lettori che si aspettassero di apprendere in che modo per secoli la gente ha fatto l’amore, o come le è stato vietato di farlo – problema serio, importante, difficile -, rischiano di restare delusi. Non ho voluto fare una storia dei comportamenti sessuali nelle società occidentali, ma trattare un problema molto più austero e circoscritto: in che modo questi comportamenti sono diventati oggetti di sapere? Come, cioè per quali vie e per quali ragioni, si è organizzato questo campo di conoscenza che, con una parola recente, chiamiamo la “sessualità”? Quel che i lettori troveranno qui è la genesi di un sapere – un sapere che vorrei riafferrare alla radice, nelle istituzioni religiose, nelle forme pedagogiche, nelle pratiche mediche, nelle strutture familiari, la dove si è formato, ma anche negli effetti di coercizione che ha potuto avere sugli individui, una volta che li aveva persuasi del compito di scoprire in se stessi la forza segreta e pericolosa di una “sessualità.”»

Michel Foucault è nato a Poitiers nel 1926; insegna a Parigi, al Collège de France. Le sue opere più importanti sono note anche in traduzione al pubblico italiano. Fra le altre: Storia della follia (1963), Le parole e le cose (1967), Nascita della clinica (1969), Scritti letterari (1971), L’ordine dei discorso (1972), Sorvegliare e punire (1976), lo, Pierre Riviere (1976).

La Donna in India – Uno Studio della Tradizione e Transizione

La Donna in India – Uno Studio della Tradizione e Transizione

Autore/i: Gupta Atma Ram

Editore: Jyotsna Prakashan

seconda edizione, ringraziamenti, prefazione di Daniele Giancane, introduzione dell’autore.

pp. XIX-276, New Delhi

Le caratteristiche fondamentali della struttura delle caste sono:

  • Il concetto della purezza rituale
  • Lo status sociale/rituale sulla base della nascita
  • L’endogamia (restrizioni sul matrimonio) e la commensalità (restrizioni sui pasti consumati in comune)

Attualmente la Costituzione indiana e la struttura giuridica non permettono alcun tipo di ineguaglianza istituzionalizzata.
Del resto, le riforme istituzionali e legali, da sole, non sono sufficienti a trasformare un sistema di valori e di modelli di comportamento.
Quando analizziamo il sistema delle caste si corre il rischio di essere trascinati da sentimenti morali mentre una tale analisi richiede una valutazione realistica e libera dai pregiudizi per poterle applicare al concetto dinamico di cambiamento sociale, che l’India sta subendo attualmente. Per meglio indirizzare l’attuale fase di transizione culturale bisogna essere assai realistici evitando tutte le teorie care ai puri rivoluzionari, ai ciechi tradizionalisti o agli estremisti entusiasti del modernismo.
Nè si può semplicemente ignorare l’effetto dei nuovi criteri dello “status” sociale creato dall’attuale progresso industriale e commerciale rispetto alla gerarchia delle caste. La posizione economica, l’autorità e il rispetto sociale sono ovviamente le componenti più importanti dello “status” di una persona o di un gruppo di individui, ma non sono così stabili come quelle provviste dal sistema delle caste.
Il punto più importante da considerare, oggi, è come si possa controllare la naturale tendenza umana all’autodistinzione che conduce alla creazione di classi basate su tendenze separatiste e asociali.
Altro argomento per la solidarietà sociale è come evitare i conflitti di classe e la concorrenza suicida rivolta a conseguire privilegi economici e politici che creano una grave confusione nella scala dei valori e dei comportamenti sociali.

Per prendere in considerazione la condizione della donna in India, oggi, è necessario analizzare la posizione rivestita da essa, nel quadro del contesto sociale.
Durante gli ultimi dieci anni questo argomento è stato oggetto di indagini, da diversi punti di vista.
Tuttavia, nel valutare il loro “status”, difficilmente le donne indiane possono essere considerate come un gruppo omogeneo poiché esistono notevolissime discrepanze nel grado sociale e intellettuale dei loro diversi gruppi (nelle città, nei villaggi, nelle tribù, ecc…).
Inoltre le condizioni difficili cui sono state esposte le donne nel passato non le hanno toccate tutte allo stesso modo e con la medesima intensità. Né le disuguaglianze hanno raggiunto le donne nella loro totalità.
Cosicché un approccio al problema, in termini puramente utilitari, costituirebbe un grave errore, perché il miglioramento delle capacità potenziali di una persona o di un gruppo di individui, senza una adeguata trasformazione culturale, genera maggiori ambizioni personali invece di contribuire al raggiungimento dell’armonia nella famiglia o nella società in generale.
Lo “status” di un individuo costituisce un concetto composito che comprende un complesso di valori e di modelli di comportamento. Per determinare questo status bisogna tener principalmente conto delle realizzazioni e dei beni posseduti da un individuo congiuntamente ai valori cui questi gli attribuisce. Tutto ciò implica uno studio, sia dal punto di vista istituzionale che attitudinale, poiché la maggior parte della vita sociale e la sfera in cui questo si esplica, sono regolate da norme tradizionali e psicologiche che travalicano i fissati delle norme giuridiche.

Nato l’1 Febbraio 1928 in un villaggio indiano (Hariyana), ha ricevuto la propria istruzione di base in un Istituto tradizionale dell’India, dove ha studiato letteratura, filosofia, istituzioni socio-religiose induiste.
Dopo essersi laureato presso l’Università del Punjab è entrato nel servizio dell’Amministrazione Centrale ed ha continuato a studiare le lingue: italiano, spagnolo, tedesco e le rispettive letterature.
Ha viaggiato parecchio in India e all’estero.
Ciò gli ha offerto la rara opportunità di approfondire le strutture dei valori nelle diverse società del mondo, con particolare riguardo ai nuovi modelli di comportamento emersi dalle trasformazioni sociali nella società indiana.
Trasformazioni che hanno procurato proficui e crescenti contatti è con l’Occidente nel campo del progresso Scientifico, tecnologico e culturale apportatore di un considerevole sviluppo turistico che ha avvicinato persone di differente cultura.
Attualmente si occupa dei diversi aspetti della vita sociale in India come scrittore indipendente, free-lance writing.

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Ringraziamento
Due parole sul testo sanscrito in copertina
Prefazione
Introduzione

I. Il matrimonio in India

  • Il concetto induista di matrimonio
  • L’ideale della donna induista
  • Il matrimonio nell’India antica
  • Poligamia e poliandria
  • Matrilinearità
  • Ipergamio (il matrimonio Anuloma)
  • Il matrimonio consanguineo
  • Levirato o l’istituzione di Niyoga
  • L’istituzione del Sati (bruciare la vedova)
  • Il divorzio
  • A che età ci si sposa?
  • L’universalità del matrimonio

II. Il La Vita Sessuale in India

  • Il matrimonio d’amore e l’istituzione del libero amore
  • Il matrimonio combinato
  • I rapporti matrimoniali
  • I rapporti sessuali pre-matrimoniali
  • Le tracce di promiscuità nella società indiana
  • La prostituzione in India
  • La moralità sessuale
  • Il concetto Occidentale della colpa
  • La punizione per l’adulterio
  • L’annullamento dell’istituzione del matrimonio
  • Il futuro del matrimonio

III. La posizione della donna

  • Egualitarismo
  • Il movimento di liberazione
  • L’emancipazione della donna indiana
  • La liberazione della donna ed il suo ruolo nella famiglia
  • La posizione dinamica della donna in India
  • La posizione della donna in una famiglia induista
  • Lo status della donna nella famiglia
  • La perdita dell’autorità dei genitori sui figli e la libertà nel comportamento sessuale
  • Lo status legale della donna
  • Lo status politico della donna
  • Il diritto della donna al lavoro
  • Il benessere delle donne rurali
  • La non-utilizzazione delle potenzialità delle donne
  • Gli annunci matrimoniali
  • La dote

L’Uomo Giusto – Esperinza Etica ed Esperienza Politica

L’Uomo Giusto – Esperinza Etica ed Esperienza Politica

Autore/i: Cangiotti Marco

Editore: Morcelliana

prima edizione, premessa dell’autore, in copertina: Bernardino Lanino (seconda metà del sec. XVI), affresco della chiesa di San Francesco a Vercelli.

pp. 192, Brescia

«La tesi di ricerca del nostro lavoro è che fra le due principali sfere dell’esperienza pratica, l’etica e la politica, è necessaria una permanente relazione, dove il termine «necessario» non ha valenza deontologica ma ontica: è proprio dell’essere stesso dell’esperienza politica stare in una feconda relazione con l’esperienza etica, pena il venire meno del carattere specifico della prima – il suo risolversi in dispotismo -, e l’isterilirsi in vuota e quindi violenta pretesa della seconda – dalla morale al moralismo. Questa necessità, però, non emerge dal semplice quadro dei rispettivi «principi», ma dal complesso articolarsi della dimensione esperienziale di entrambe, e così il «luogo» della sua esecuzione non è l’astratta dottrina, ma la viva realtà dell’uomo giusto e virtuoso e delle comunità in cui egli apprende il nome della giustizia e della virtù.
Qui, di fronte al tema del vir iustus, e dunque di fronte al tema dell’uomo che è chiamato a diventare la misura, si incontra la sfida più alta, e anche la perplessità più pesante, e occorre decidersi, perchè non vi è significato senza decisione: chi o cosa mai potrà rendere giusto un uomo? La nostra risposta è quella che già Platone suggeriva: «Chi di noi quindi è saggio e temperante è amico della divinità perchè le assomiglia, chi non lo è non le assomiglia, le è nemico ed è ingiusto» (Leggi, IV, 716 c-d).» (dalla Premessa)

Marco Cangiotti insegna Filosofia politica all’Università di Urbino ed è segretario di redazione di «Hermeneutica». Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Di cosa è fatta la speranza. Lettura di Bloch, Quattroventi, Urbino; L’ethos della politica. Studio su Hannah Arendt, Quattroventi, Urbino.

Come Vestivano i Greci

Come Vestivano i Greci

Titolo originale: «Mode in antiken Griechenland: textile Fertigung und Kleidung»

Autore/i: Pekridou-Gorecki Anastasia

Editore: Rusconi

prima edizione, prefazione e introduzione dell’autore, traduzione dal tedesco di Maria Teresa Cattaneo, collana: Orizzonti della Storia, in sovraccoperta: Particolare di una pisside policroma, risalente all’inizio del I secolo, Centuripe (Enna).

pp. 150, nn. ill. in b/n f.t., Milano

…Gli antichi Greci furono esperti artigiani e insieme artisti nel campo dell’abbigliamento, e talvolta stravaganti nell’uso dei tessuti e fogge ricercate che, come status symbol, ne facessero risaltare ricchezza e posizione sociale…

Le fogge di abbigliamento degli antichi Greci sono variamente testimoniate dall’arte figurativa classica, nella statuaria come nelle pitture vascolari, oltre che dai reperti archeologici e dalla tradizione letteraria. Tuttavia, come suggerisce l’autrice di questo volume, le testimonianze figurative in particolare vanno passate al vaglio della critica, la quale vuole che ci domandiamo ad esempio quando gli artisti si mossero secondo un criterio realistico e quando invece intesero fissare idealmente fogge e modelli e lo stesso modo di indossare i vestiti.
Parlare realisticamente di abbigliamento significa domandarsi come fossero confezionati i veri capi e con quali tessuti, come questi venissero prodotti e da chi e con quali materiali, e dove queste materie prime fossero ricercate e come venissero trattate per poter essere filate e poi tessute in diverse combinazioni di ordito e trama. Si schiude un mondo di lavoro, quasi esclusivamente femminile, di filatura, tessitura e confezione casalinga con i rispettivi attrezzi e metodi, di cura e conservazione dei tessuti e dei vestiti; e anche un “tessuto” di attività artigianale specializzata, soprattutto nella tintura, talvolta «cooperativistica» per far fronte ai costi. E si apre anche il disinibito palcoscenico di Aristofane (V secolo a.C.): Lisistrata che spiega al Commissario tutto il procedimento di creazione di una calda tunica di lana, a partire dalla lavorazione del vello, poichè così, dice, dovrebbe essere governata Atene; e il goffo Parente di Euripide che è costretto a sciorinare capo per capo e per nome l’abbigliamento intimo che avrebbe dovuto farlo credere donna in mezzo a un pubblico femminile radunato in assemblea.
Questo lavoro per così dire archeologico si completa nello studio dei diversi aspetti dell’abbigliamento nel mondo greco classico: il significato sociale delle diverse fogge e modelli come segni distintivi di professioni o come status symbol; la legislazione che ne regolava l’uso nelle celebrazioni pubbliche, nel lutto, nel culto; il valore di stoffe e vestiti come beni d’investimento.
Infine, esisteva nella Grecia antica la moda in senso moderno, come rapido e «irrazionale» mutamento dell’abbigliamento, come fenomeno gestito esteticamente e commercialmente da singoli «creatori di moda»? Le ricerche non lo escludono, soprattutto per quanto riguarda i colori dei tessuti, molto vari e sgargianti, a contraddire l’impressione diffusa in particolare dalla statuaria, che i Greci vestissero tutti invariabilmente in bianco.
L’autrice, guida il lettore attraverso questo ampio paesaggio sulla scorta di testimonianze antiche rigorosamente documentate e traendo frutto dai risultati della ricerca più recente.

Anastasia Pekridou-Gorecki, nata nel 1954, lavora come bibliotecaria presso l’Istituto Archeologico dell’Università di Francoforte. Si occupa di raccolte archeologiche e di testimonianze letterarie per quanto riguarda il vestiario nell’antica Grecia.

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Prefazione

Introduzione

I. La produzione dei tessuti

  • 1. Le materie prime di origine animale
    • La lavorazione della lana di pecora
    • Il trattamento della lana
    • La filatura e gli attrezzi per filare
    • La tessitura, il telaio, gli attrezzi e i locali per la tessitura
    • Atena e l’arte della tessitura, le Moire e la filatura
    • La seta, i peli
  • 2. Lematerie prime di origine vegetale
    • La lavorazione del lino
    • Il cotone
    • Altre materie prime di origine vegetale
  • 3. Le materie prime di origine minerale

II. La follatura e il lavaggio dei vestiti

III. La tintura dei tessuti

  • La porpora
  • Altre sostanze coloranti organiche e inorganiche
  • I colori e il loro significato

IV. La confezione degli abiti

  • 1. Il taglio e il cucito
    • In casa
    • Nei laboratori
    • Il commercio e i prezzi
  • 2. I motivi e le guarnizioni
    • La tessitura
    • Il ricamo
    • Lamine e fili d’oro
    • La pittura

V. La cura e la conservazione dei tessuti e dei vestiti

  • Lavaggio (in casa, al fiume o in mare)
  • I detersivi
  • Le casse per abiti, la disinfestazione

VI. Le principali fogge degli abiti maschili e femminili

  • 1. Età minoico-micenea (ca. 2000-1100 a.C.)
    • Creta
    • Tera
    • Terraferma
  • 2. Età postminoico-micenea
    • L’abbigliamento femminile
    • L’abbigliamento maschile
    • Le fogge dell’abbigliamento nelle diverse epoche
  • 3. La biancheria intima
  • 4. Gli accessori
  • 5. L’abbigliamento estivo e invernale
  • 6. Problemi e prospettive

VII. L’abbigliamento nel culto

  • Le offerte votive
  • Le statue degli dèi
  • Il culto dei morti
  • I trofei

VIII. Il lusso

  • Le leggi sull’abbigliamento
  • Moda?
  • I «tessuti barbarici» (barbàron hyphàsmata)

IX. Abbigliamento e società

  • Nei giorni feriali
  • Nei giorni festivi
  • Nel lutto
  • L’abbigliamento distintivo di una professione, di una classe sociale  o di una carica
  • Sparta, Beozia, Tessaglia, Macedonia

Abbreviazioni
Note
Provenienza delle illustrazioni

La Tragedia Greca – Guida Storica e Critica

La Tragedia Greca – Guida Storica e Critica

Autore/i: Autori vari

Editore: Editori Laterza

seconda edizione, a cura di Charles R. Beye, traduzione di Mario Carpitella, Universale Laterza 302.

pp. XXVIII-308, Bari

In questa completa panoramica dei diversi approcci critici attuali, la tragedia greca, studiata come un fenomeno non solo letterario ma anche e soprattutto antropologico e sociologico, permette di cogliere a fondo i vari aspetti della società greca d’età classica.

Ch. R. Beye guida a una prima esauriente conoscenza della tragedia greca attraverso i saggi di A. J. A. Waldock, Gli schemi; Il metodo storico. A. Lesky. Che cos’è la tragedia. N. Frye, Il «mythos» dell’autunno. B. M. Knox, L’eroe sofocleo; Atene. J. Jones. Nuove finzioni. K. von Fritz, Tragedia antica e moderna; La colpa tragica. W. Arrowsmith, La critica della tragedia greca. Ph. E. Slater, Il rapporto madre-figlio in Grecia. A. Gouldner, il sistema agonistico greco. G. Zuntz, Gli «Eraclidi» e le «Supplici».

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Introduzione

  • La produzione di schemi di A. J. A. Waldock
  • Che cos’è la tragedia di Albin Lesky
  • Il «mythos» dell’autunno: la tragedia di Northrop Frye
  • L’eroe sofocleo di Bernard M. Knox
  • Nuove finzioni al posto delle antiche di John Jones
  • Tragedia antica e moderna di Kurt von Fritz
  • La critica della tragedia greca di William Arrowsmith
  • Il rapporto madre-figlio in Grecia: sue origini e conseguenze di Philip E. Slater
    • Il ruolo della donna ad Atene
    • Tensioni coniugali e rivalsa materna
  • Il sistema agonistico greco: modelli culturali di Alvis Gouldner
    • Alcuni temi della cultura greca
    • Il sistema competitivo
    • La competizione come gioco a somma zero
    • Modelli culturali: l’invidia
    • Modelli culturali: il pessimismo
    • Modelli culturali: rifuggire dall’eccesso
    • Elementi modali nell’immagine di se stessi
    • Tensioni di individualità
    • L’altro lato dell’immagine dell’io
    • Il teatro e l’io
  • Interpretazione delle «Supplici» di Günther Zuntz
  • Gli «Eraclidi» e le «Supplici»: il loro posto nella storia di Günther Zuntz
    • Il problema
    • «Allusioni ad avvenimenti contemporanei»
    • Datazione delle «Supplici»
  • Atene di Bernard M. Knox
  • Il metodo storico e i suoi limiti di A. J. A. Waldock
  • La colpa tragica di Kurt von Fritz

Bibliografia

Astrofisica Stellare – I Fondamenti Fisici dell’Interpretazione Evolutiva di Stelle e Galassie

Astrofisica Stellare – I Fondamenti Fisici dell’Interpretazione Evolutiva di Stelle e Galassie

Autore/i: Castellani Vittorio

Editore: Zanichelli Editore

unica edizione, introduzione dell’autore.

pp. VI-422, nn. illustrazioni e figure bianco e nero, Bologna

Le stelle, distribuite nel cielo a disegnare la nostra Galassia, rappresentano da sempre la sfida ed il richiamo ad una comprensione dell’Universo. Oggi sappiamo non solo che le stelle sono per ogni dove distribuite a formare innumerevoli altre galassie, ma anche che esse rappresentano un ingrediente primario nella storia dell’evoluzione dell’Universo e della materia in esso contenuta.
Astrofisica Stellare vuole essere una guida alla piena comprensione della origine e dell’evoluzione del «fenomeno stella», per giungere alla esposizione dei successi conseguiti e dei problemi aperti nella lettura, attraverso le stelle, della storia dell’Universo.

Vittorio Castellani è ordinario di Astrofisica presso l’Università «La Sapienza» di Roma. Studioso dei problemi di struttura ed evoluzione stellare, ha contributo all’affermazione della scuola italiana in tale campo attraverso quella che è nota come la «scuola evolutiva» di Frascati. Autore di oltre cento pubblicazioni dedicate allo studio delle più antiche popolazioni stellari, ha ricoperto e ricopre importanti incarichi nell’organizzazione e nella gestione delle ricerche astrofisiche.
È Presidente della Società Astronomica Italiana.

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Introduzione
Letture consigliate

1. Evidenze evolutive nell’universo stellare

2. Natura e struttura delle stelle

3. Materia e radiazione in condizioni stellari

4. Le basi fisiche dell’evoluzione stellare

5. Le fasi di combustione dell’idrogeno

6. Combustione dell’elio e fasi evolutive avanzate

7. Interpretazioni evolutive

8. Evidenze e problemi di evoluzione galattica

9. Appendici

Indice analitica

La Grecia delle Origini

La Grecia delle Origini

Titolo originale: Early Greece

Autore/i: Murray Oswyn

Editore: Società Editrice Il Mulino

nuova edizione, edizione italiana a cura di Elio Lo Cascio, premessa, prefazione alla prima, seconda e terza edizione dell’autore, traduzione di Marco Fantuzzi.

pp. 428, nn. tavole b/n f.t., Bologna

Il primo volume della «Storia del mondo antico» è dedicato agli inizi della storia greca, dall’ottavo secolo fino al 480 avanti Cristo. Nel corso di quei trecento anni la Grecia da società contadina si trasformò in una delle più evolute civiltà del Mediterraneo, destinata a influenzare la storia successiva dell’Occidente attraverso le sue conquiste politiche, letterarie e filosofiche. Le fasi di tale ascesa sono ricostruite da Murray risalendo ai reperti archeologici delle originarie civiltà minoica e micenea, e tenendo sempre presenti i contatti fra la Grecia e il Vicino Oriente. Oltre a fornire un quadro complessivo degli eventi politici che caratterizzarono questo periodo della storia greca, il volume ci restituisce nella loro vividezza l’organizzazione della società, lo sviluppo culturale, il tono della vita quotidiana, gli stili di vita.

Oswyn Murray è uno dei maggiori studiosi inglesi di storia antica, e insegna dal 1968 al Balliol College di Oxford. È il curatore generale di questa serie di «Storia del mondo antico». Tra le sue opere: «La città greca» (Einaudi, 1993).

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Prefazione alla prima edizione
Prefazione alla seconda edizione
Prefazione all’edizione italiana

I. Mito, storia e archeologia

II. Le fonti

III. La fine del medioevo ellenico: l’aristocrazia

IV. La fine del medioevo ellenico: la comunità

V. Società e commercio in Eubea

VI. Il periodo orientalizzante

VII. La colonizzazione

VIII. La guerra e l’etica nuova

IX. La tirannide

X. Sparta e lo stato oplitico

XI. Atene e la giustizia sociale

XII. Stili di vita: l’aristocrazia

Cavallo Pazzo – Il Grande Condottiero del Little Bighorn

Cavallo Pazzo – Il Grande Condottiero del Little Bighorn

Titolo originale: Crazy Horse

Autore/i: Bray M. Kingsley

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

introduzione dell’autore, traduzione di Elisabetta Palaia, in sovracoperta: «Ready for the charge» Edward S. Curtis, 1908.

pp. 238, nn. tavole a colori f.t., Milano

«Io voglio solo salvare la mia terra.» (Cavallo Pazzo)

Figlio di uno sciamano della tribu lakota, e dunque non destinato a un ruolo di comando, Cavallo Pazzo diventò un capo militare solo grazie allo straordinario coraggio e all’esemplare altruismo dimostrati sul campo: ancora ragazzo affrontò a mani nude un orso che stava per aggredire il fratello; durante una battaglia contro gli Atsina rischiò la vita per salvare uno dei suoi più cari amici; ferito e disarcionato nel corso di uno scontro con i Crow, invece di ritirarsi uccise un avversario e s’impadronì del suo cavallo.
Per molti studiosi di storia americana, l’eroe della Battaglia del Little Bighorn, dove sconfisse il generale Custer, incarna l’ideale romantico del «mistico guerriero delle Grandi Pianure», dotato di poteri quasi soprannaturali, mentre per la sua gente è ancor oggi l’emblema della resistenza all’invasione dei coloni, del rifiuto di vivere in una riserva e del sogno di ricostituire la grande Nazione indiana. Eppure, diverse domande sulla sua vita e sulla sua morte continuano a rimanere senza risposta: quando è nato? come è stato ucciso? dove è sepolto?
Fuori dal coro degli ammiratori acritici e lontano da ogni intento celebrativo, Kingsley M. Bray si propone di ricostruire la biografia di Cavallo Pazzo inserendola nel contesto del mondo lakota del diciannovesimo secolo, in quella drammatica e cruciale fase storica in cui popoli fieri delle proprie radici e tradizioni si sarebbero dovuti arrendere di fronte a trasformazioni epocali che ne avrebbero cancellato per sempre cultura e identità. Attingendo a un’imponente mole di documenti e testimonianze, l’autore riesamina i successi conseguiti da Cavallo Pazzo in battaglia, approfondisce il suo ruolo nell’epica vittoria contro Custer e ripercorre la tragica sequela di inganni, tradimenti ed errori che portarono alla sua uccisione. E, forse per la prima volta, indaga a fondo sulle tragedie familiari (il suicidio della madre, la morte del giovanissimo fratello e di alcune figure maschili di riferimento) che ne funestarono l’infanzia e ne segnarono la vita adulta, vere cause della sua costante ricerca di un contatto con gli esseri del Mondo Superiore, cui chiedeva aiuto per anticipare, sorprendere e confondere i nemici.
Un’opera di straordinaria completezza che rende finalmente giustizia a Cavallo Pazzo, come stratega e come uomo, portando alla luce le vere ragioni e i retroscena sia dei suoi memorabili successi sia delle sue personali debolezze e contraddizioni, e al valore dimostrato dal popolo lakota nella sua disperata lotta per la sopravvivenza.

Kingsley M. Bray da oltre vent’anni studia la storia degli indiani delle Grandi Pianure, in particolare dei Lakota, su cui ha scritto diversi articoli pubblicati dalle riviste «Nebraska History» e «The Magazine of Western History».

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Introduzione

Parte prima
RICCIUTO

  • Il Ragazzo Dai Biondi Capelli
  • L’Anno della Grande Distribuzione
  • Diventare hunka
  • Primi a macchiare di sangue il campo

Parte seconda
SOGNATORE DI TUONO

  • La ricerca della visione
  • Cavallo Pazzo
  • Contro i Crow
  • Finché venne aperta la pista

Parte terza
PORTATORE DI CASACCA

  • «L’uomo bianco vuole tutto»
  • La chiusura della pista
  • Casacca d’onore
  • Solo

Parte quarta
CAPO MILITARE

  • Con l’acqua alla gola
  • La Strada di Ferro
  • La pista dei ladri

Parte quinta
I GIORNI DEL TURBINE

  • «Ti offro costoro perché non hanno orecchie»
  • Un buon giorno per morire
  • In marcia sulla strada nera
  • «Tutti i fiumi passano sulla mia strada»
  • «Salvare il mio paese»

Parte sesta
«AMO LA MIA TERRA»

  • «Sono venuto qui in nome della pace»
  • La Luna quando si ingrassa
  • Sposare una donna malvagia
  • Molte chiacchiere cattive
  • «Sangue sui nostri visi»
  • Oltre il torrente
  • «Rifiutarono di seguirlo»
  • «Soffiano venti contrari»
  • «Questo è il mio giorno»
  • La Custodia dello Spirito

Note
Bibliografia
Referenze iconografiche
Ringraziamenti
Indice dei nomi

Il Profumo – Storia, Cultura e Tecniche

Il Profumo – Storia, Cultura e Tecniche

Autore/i: Villoresi Lorenzo

Editore: Ponte alle Grazie

ringraziamenti, premessa dell’autore, introduzione di Franco Cardini.

pp. 248, nn. tavole a colori fuori testo, Firenze

«Il profumo accompagna la storia dell’uomo, e soprattutto di quello mediterraneo. È patrimonio del mollis Arabs, ma il potere imperiale e poi quello ecclesiale se lo contendono; nel medioevo, le spezie – questa posta in palio per le guerre corsare e crociate – sono soprattutto essenze profumate, e servono nella cosmesi come nella medicina e nell’alimentazione: feroce, ma in fondo vana, è la guerra mossa loro contro dai predicatori dell’Osservanza che le ritengono pericolose vanitates. Anche i regimi totalitari del XX secolo hanno combattuto profumi e cosmesi, nel nome dell’ideale della donna-compagna, della donna-soldato, della donna-angelo-del-focolare. Ma gli idoli dogmatici o ideologici svaniscono e il fascino del profumo resta. Vale la pena di scriverne la storia».

«Chez Lorenzo Villoresi, au charme de l’Atelier Florentin, s’ajoute, lexellent gout de la crèation avec toutes les qualitès de la Parfumerie Florentine».
(Jean F. Laporte La Maitre Parfumeur et Gantier de Paris)

«Da Lorenzo Villoresi, al fascino dell’Atelier fiorentino, si aggiunge l’eccellente gusto nel creare, con tutte le qualità dell’antica arte profumiera di Firenze».

«Nelle creazioni di Lorenzo c’è un gusto raffinato, frutto di una ricca cultura cosmopolita e l’arte di trasformare gli elementi della natura con manualità antica».
(Roberto Capucci)

Lorenzo Villoresi, ha 38 anni ed è uno dei più noti creatori di profumo nel mondo. Ha svolto studi in psicologia, filosofia, religioni antiche. Vive e lavora a Firenze.

Lorenzo Villoresi
, uno dei più raffinati e apprezzati creatori di profumi del mondo e l’inventore del profumo ad personam, racconta qui le sue straordinarie esperienze di vita e tutti i segreti del mondo delle essenze. Si tratta di uno straordinario viaggio che unisce filosofia antica ed erboristeria, psicologia e chimica. Ma il cuore del libro sono le rivelazioni più segrete e curiose del «come» e del «perché» gli uomini e le donne si profumano.
Villoresi è forse il primo ad aver inventariato le pulsioni profonde e i richiami seduttivi ed erotici delle donne e degli uomini del Duemila.
Il libro si potrebbe anche definire la prima Bibbia del profumo, che svela le infinite connessioni antropologiche, naturalistiche, religiose e geografiche del lungo viaggio del profumarsi degli uomini nella storia, antica e moderna.

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Premessa
Introduzione di Franco Cardin
Lorenzo Villoresi profumiere di C. Cunaccia

IL PROFUMO

  • Come nasce una passione
  • Il mondo delle essenze
  • Come si fa un profumo
  • Il profumo personalizzato

IL PROFUMO NELLA STORIA, NELLA LETTERATURA E NELL’ARTE

  • Storia e cultura dei profumi di C. Cunaccia
  • I profumi nella letteratura. Alcune citazioni.
  • Le «forme» del profumo di G. Mancini

ESSENZE E PROFUMI

  • Le principali materie aromatiche naturali
  • I sistemi di estrazione
  • Introduzione all’aromaterapia
  • Le proprietà terapeutiche delle essenze delle piante
  • La struttura di un profumo
  • Le famiglie dei profumi
  • Descrizione generale delle famiglie

Glossario
Bibliografia

La Minaccia e la Vendetta – Ustica e Bologna: un Filo tra Due Stragi

La Minaccia e la Vendetta – Ustica e Bologna: un Filo tra Due Stragi

Autore/i: Zamberletti Giuseppe

Editore: FrancoAngeli

pp. 128, Milano

La mattina del 2 agosto 1980 l’esplosione di una bomba collocata nella sala d’aspetto della stazione ferroviaria di Bologna semina morte e distruzione,
Alla stessa ora (le 10 del mattino) dello stesso giorno, a La Valletta, la delegazione del Governo italiano sigla con il Primo Ministro maltese, Dom Mintoff, un accordo con cui si garantisce la difesa della Repubblica di Malta contro ogni attentato alla sua neutralità e autonomia. Un accordo preceduto da una trattativa costellata da minacciosi «avvertimenti» da parte libica.
Un mese prima di quel fatidico due agosto, mentre il Governo italiano cerca di indurre quello francese ad associarsi all’iniziativa, un Dc9 dell’Itavia partito da Bologna e diretto a Palermo precipita misteriosamente sulla verticale di Ustica. Vi è fra le due stragi un collegamento?
Il libro cerca di dare una risposta a questo interrogativo, raccontando la storia di un sospetto nato a La Valletta in una mattina d’agosto.

Giuseppe Zamberletti è nato a Varese il 17 dicembre 1933, è stato deputato dal 1968 al 1992 e senatore dal 1992 al 1994.
Il suo nome è legato alla storia della Protezione Civile Italiana degli ultimi vent’anni: Commissario straordinario del Governo nel Friuli 1976, Commissario Straordinario in Campania nel 1960, Ministro della Protezione Civile nei due Governi Spadolini, nei due Governi Craxi e nel Governo Fanfani, dove riicopre anche la carica di Ministro dei Lavori Pubblici. Sottosegretario agli Interni nel IV e V Governo Moro e nel III Governo Andreotti con la delega per la Pubblica Sicurezza, Zamberletti collabora con Francesco Cossiga nella riforma della Polizia dei Servizi d’informazione e sicurezza. Successivamente Sottosegretario agli Esteri nel I e II Governo Cossiga conduce, fra l’altro, la trattativa per la collaborazione economica e la garanzia della neutralità di Malta. Ha fatto parte della Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia dall’88 al 92.

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1. Il giorno
2. L’ora
3. Il sospetto
4. Lampi di fine agosto
5. Un ambiguo settembre
6. La minaccia e la vendetta
7. La notte dei generali
8. Il mistero del Mig
9. La svolta
10. La paura della verità

Conclusioni
Appendice. I documenti siglati a Malta il 2 agosto 1980

35 Prove che il Diavolo Esiste

35 Prove che il Diavolo Esiste

Titolo originale: Les 36 preuves de l’existence du diable

Autore/i: Frossard André

Editore: Società Editrice Internazionale

traduzione italiana di Giovanni Visentin.

pp. 136, Torino

No, questa volta Andrè Frossard non ha incontrato il diavolo; e si dice ben lieto di questa conoscenza mancata. Del diavolo, però, il celebre giornalista ha constatato la presenza in molti aspetti della vita e del costume contemporanei. Prendendo sul serio l’inquietante ammonimento della Scrittura (Lucifero è il «principe di questo mondo»), Frossard ha tentato una rilettura del mondo di oggi. La sua conclusione è che esso sembra muoversi e comportarsi come sotto una guida satanica.
Libro scomodo, dunque ma certamente un valido contributo al dibattito sull’uomo, la fede e la chiesa.

Andrè Frossard, nato da una famiglia con ascendenze ebree e protestanti, è stato uno dei più prestigiosi giornalisti del «Figaro». Oltre a Dio esiste, Io l’ho incontrato, vero e proprio caso editoriale, e C’è un altro mondo, entrambe tradotte dalla SEI, ha pubblicato opere di successo, rivelando eccellenti doti di narratore, biografo, saggista e commentatore politico.

Il Tempo per Cambiare (Time For a Change) – La PNL per Capire ed Usare gli Stati di Coscienza, le Convinzioni e l’Esperienza del Tempo

Il Tempo per Cambiare (Time For a Change) – La PNL per Capire ed Usare gli Stati di Coscienza, le Convinzioni e l’Esperienza del Tempo

Titolo originale: Time for a Change

Autore/i: Bandler Richard

Editore: Alessio Roberti Editore

introduzione all’edizione italiana di Alessio Roberti, introduzione dell’autore, prologo di Richard Bandler e Janus Daniels, traduzione dall’inglese di Elena Martelli.

pp. 244, Urgnano (BG)

“Decisamente un testo essenziale nella biblioteca della PNL. Il Tempo per Cambiare è una ricchissima fonte di ispirazioni, informazioni, risorse e strumenti. Consigliato vivamente a chi vuole davvero scoprire come sia possibile migliorare la propria vita con la PNL. Un altro esempio pratico del genio di Bandler e delle sue capacità di aiutare a cambiare… in poco tempo.”
(Claudio Belotti – Master Trainer PNL, Condirettore NLP ITALY COACHING SCHOOL)

“Il tempo di cambiare, ricco di strumenti preziosi per il benessere fisico e mentale, è una risorsa importante per imparare a migliorare la propria vita e quella degli altri. Ne consiglio caldamente la lettura a chi voglia rendere felice se stesso e le persone che gli sono accanto.”
(Patrizia Belotti, Trainer di PNL, Mentore della NLP ITALY COACHING SCHOOL)

“Il comportamento umano non è casuale, è sistematico. Bandler entra in questo sistema e ci svela i meccanismi per cambiare. In meglio. Adesso. In modo semplice, veloce e, soprattutto, divertente. Nel tempo di leggere questo libro, c’è già il tempo per cambiare.”
(Carlo Raffaelli, Pubblicitario, Trainer PNL)

Questo libro contiene la trascrizione di una serie di lezioni di PNL di Richard Bandler, forse il più geniale e stravagante dei due creatori della Programmazione Neuro-Linguistica.

Cosa resta di un corso di PNL, tolta tutta la parte fisica, sonora, visiva, ambientale della potente presenza di Bandler in aula? Molte cose. Soprattutto resta il tempo di vivere e rivivere, attraverso letture e riletture, la suggestione magica restituita quasi intatta dalle parole scritte.

Il tempo per cambiare, infatti, conserva e in alcuni casi amplifica l’intensità dell’atmosfera dalla quale è nato. La grande quantità di tecniche e dimostrazioni qui contenute faranno la felicità soprattutto dei Programmatori Neuro-Linguistici più esperti. In particolare, Bandler trasmette in pieno, anche attraverso la pagina stampata, lo spirito e l’atteggiamento da cui è sorta la Programmazione Neuro-Linguistica, e lo fa attraverso un lavoro accurato e intenso ad alcuni caposaldi della PNL, quali:

  • le convinzioni
  • le submodalità
  • l’ancoraggio
  • lo swish pattern
  • la time-line e la rappresentazione del tempo
  • il Meta Modello
  • la ristrutturazione

in questo libro la PNL si anima e si mescola con la vita stessa di chi riesce a comprenderne e usarne la forza di trasformazione nella propria esistenza e in quella degli altri.
La pura tecnica smette di essere tale e si trasforma nel cambiamento desiderato, in un modo nuovo di crescere e imparare, nella soddisfazione personale, in una consapevolezza di sè che si rinnova ogni giorno.

L’Autore Richard Bandler, co-creatore della Programmazione Neuro-Linguistica, è considerato uno dei geni del nostro tempo. È conosciuto per lo stimolante senso dell’umorismo, per l’abilità di affascinare e intrattenere il pubblico, per la capacita di trasformare, in meglio, la vita delle persone. È autore di 25 libri che sono stati tradotti in più di 40 lingue. Per Alessio Roberti Editore ha pubblicato il best-seller internazionale PNL è Libertà, vero e proprio fenomeno editoriale nel campo della PNL.

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Introduzione all’edizione italiana
Introduzione
Prologo

  1. Il cambiamento di chi è convinto
  2. Credere nella risata
  3. Suggerimenti dal manuale perduto
  4. Induzioni ipnotiche non verbali
  5. Lo schema dei lavori di casa
  6. Avere più tempo per cambiare
  7. Modelli di slow time
  8. Il fenomeno di trance dell’iperestesia
  9. Riprogrammare le decisioni limitanti
  10. Conclusione

Appendici

  • Segnali d’accesso
  • Meta Modelo
  • Presupposizioni linguistiche
  • Submodalità
  • Ristrutturazione
  • Tonificare la propria voce
  • Glossario di PNL
  • Risorse

Come i Servizi Segreti Usano i Media

Come i Servizi Segreti Usano i Media

Con quali tecniche l’intelligence influenza e interpreta l’informazione? E come possiamo utilizzarle anche noi per leggere le notizie fra le righe?

Autore/i: Giannuli Aldo

Editore: Ponte alle Grazie

premessa dell’autore.

pp. 240, Firenze

Dopo il grande successo di Come funzionano i servizi segreti, Aldo Giannuli torna a scrivere d’intelligence, affrontando uno degli aspetti meno conosciuti e più controversi dell’attività dei servizi: il modo in cui manipolano e utilizzano l’informazione se è convinzione diffusa che essi divulghino notizie solo parzialmente vere o del tutto false, tuttavia sono molto poco note le relazioni sestematiche fra servizi e media. È all’indagine del loro rapporto che, procedendo ben oltre l’aneddotica, mira questo libro: quanto sono inquinate le notizie che leggiamo o ascoltiamo ogni giorno? Quali sono gli scopi, le tecniche, le tipologie d’intervento sul mondo dei media? In che modo, poi, i servizi utilizzano le cosiddette «fonti aperte» (media tradizionali, internet…) per ottenere a loro volta informazioni? Com’è possibile, per noi lettori comuni, usare gli stessi metodi per analizzare le notizie, smontando, confrontando, leggende fra le righe articoli di giornale, notiziari televisivi, siti internet?
Un libro unico, che fa luce su aspetti fondamentali e del tutto trascurabili della nostra vita associata, dotandoci al contempo di preziosi strumenti per «filtrare» le notizie inquinate.

Sulle Scogliere di Marmo

Sulle Scogliere di Marmo

Titolo originale: Auf Den Marmorklippen

Autore/i: Jünger Ernst

Editore: Arnoldo Mondadori Editore

unica traduzione autorizzata di Alessandro Pellegrini , collana: Medusa – I Grandi Narratori D’Ogni Paese volume CXXXIX.

pp. 268, Milano

Sotto il cielo terso della Marina vive un popolo che ha fatto tesoro della storia ed è arrivato a un felice equilibrio di organizzazione politica e sociale. Ma ai confini di questa contrada serena si addensano nuvole cupe e sinistre. Annunciato da incerti messaggeri, il pericolo si insinua gradualmente, si fa reale e violento: i popoli barbari dei boschi circostanti riversano la loro volontà di potenza sull’armoniosa comunità, fomentano il disordine, minacciano il lavoro dell’uomo.

Ernst Jünger: Nato nel 1895 a Heidelberg, fuggito di casa per arruolarsi nella legione straniera, – tentativo fallito di trovare un compito alla sua smania di azione, – non ancora ventenne Ernst Jünger partiva volontario per la guerra nel 1914. Ferito parecchie volte e sempre ritornato dove il pericolo era maggiore, egli scrisse alcuni libri sulla guerra, nei quali cercò di dare una sua interpretazione del cataclisma, definendolo come il destino di tutto un popolo; scrisse opere di teoria e scienza della guerra, finchè con Il cuore avventuroso e più ancora con queste Scogliere di marmo, la sua arte di scrittore si volse a concretare stati d’animo, di fantasia e di sogno e diede con quest’ultima opera un ben costrutto poema in prosa, inteso a indagare il fondamento dell’umana civiltà e la norma atta a sconfiggere le forze demoniache e dissolvitrici che si oppongono al suo sviluppo. La comprensione del non facile racconto è agevolata e preparata dalla letture delle pagine del Cuore avventuroso. Così la Medusa può presentare nello Jünger uno dei più geniali scrittori della Germania d’oggi.

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  • Ersnt Jünger
  • Sulle scogliere di marmo
  • Soggiorno in Dalmazia
  • Figurazioni e capricci del cuore avventuroso